Dettato dal Signore
a
Franz Schumi
Libro dellE preghierE teosoficHe cristiane
n. 72
Titolo originale: “Christlich theosophisches Gebetsbuch“
Per l’edizione in lingua originale: Casa
Editrice di Franz Schumi a Zurigo;
Editore su
commissione: Cécil Nägel, Altona (Germania)
Stampa di Otto Bucholz in Amburgo (Germania)
Edizione italiana a cura del gruppo “Amici
della nuova Luce”
Traduzione di Antonino Izzo
۞
Introduzione del Padre
Graz, 1° gennaio 1900
1. Cari figli, Io, quale Autore di questo libro delle
preghiere, ve lo metto nel cuore: “Leggetelo per intero!”. Anzitutto
affinché sappiate da Me, quale vostro Padre e
Salvatore dell’anima, ciò che desidero e voglio da voi, poiché voi, sia senza
pregare, che col pregarMi, spesso siete immersi
troppo in pensieri materiali, e perciò vedo pochi progressi, ma regressi nello
spirituale! ‒ Pregare significa parlare con
Dio, Padre vostro! Solo che Io, che col Mio occhio abbraccio tutto,
poiché dimoro nel vostro cuore quale vostro Spirito,
vedo anche che, a causa della mancanza di un’adeguata istruzione per mezzo dei
Miei manuali, percorrete spesso vie che non conducono a Me, bensì al Mio polo
opposto. Voi confidate nella Mia bontà paterna, ma questo significa peccare
presuntuosamente facendo affidamento sulla Mia bontà, e questo è un peccato,
molto, molto spiacevole ed estremamente aggravante!
2. Perciò ho fatto preparare questo
libretto secondo i Miei dettati e le Mie indicazioni, e poiché ho trovato
troppo poco interesse tra voi per le Mie preghiere date attraverso i medium
scrivani, allora per questa prima edizione ho dovuto anche occuparMi
di sovvenzionarlo tramite i soldi di quei figli che Mi sono affezionati e che
sono colmi del più intimo amore, altrimenti non si sarebbe riusciti a
pubblicarlo! Questo, per Me, quale Padre, è davvero molto triste. Io devo e
sono costretto a darvi il pane, e se ora esaminate bene le Mie
indicazioni su come dobbiate vivere secondo queste ed esserMi
riconoscenti, allora, con poche eccezioni, troverete tutti che le vostre regole
di vita sono state finora troppo difettose perché Io potessi essere soddisfatto
di voi! Ora il libro delle preghiere è qui, e nessuno può addurre
quale scusa il fatto di non sapere cosa Io voglio da tutti! ‒ Leggetelo,
pregate e operate secondo gli Insegnamenti e le preghiere qui depositate, e la
Mia benedizione sarà sui sostenitori per la copertura delle spese di stampa,
così come su tutti coloro che adempiono il Mio
desiderio. Amen!
3. Nota bene: Ognuno che prega abbia
l’onere che le parole che pronuncia parlino nel suo cuore, nell’amore, perciò
per Me è indifferente se pregate il Padrenostro che ognuno può imparare a
memoria, o una preghiera stampata, ma tuttavia data da
Me stesso, oppure ogni giorno una nuova preghiera. Non la quotidiana
ripetizione delle parole in una preghiera prefissata è ciò che si chiama ‘pregare
in spirito’, è invece l’amore ad essere
determinante, poiché, se voi foste tenuti a creare da soli nuove preghiere ogni
giorno, allora Io, quale Dio stesso, avrei commesso un errore insegnandovi la
preghiera del Padrenostro come preghiera principale, che continua ad esistere
come tale, sebbene sia stampata nei libri e ognuno la conosca a memoria.
4. Figlioli! Lasciatevi guidare solo
da Me, dal Padre vostro Gesù, affinché non esistano divergenze di opinioni e di
fede.
[indice]
۞
La base dell’insegnamento teosofico è: nessun rito, ma
solo amore!
1.
Se nel libro delle preghiere teosofiche cristiane
(questo) non compare nessuna delle cerimonie ecclesiastiche né degli
ordinamenti degli uomini, è perché Io, Cristo, ho rigettato ogni cerimonia e
qualunque tempio = (sinonimo del passato clericalismo), ogni disposizione e
ordinamento, considerando unicamente il puro amore per Dio e l'esercizio delle
opere d’amore per il prossimo, in particolare verso i poveri, i bisognosi e i
malati come obbligo principale, e come ho stabilito nel Mio Nuovo Testamento o
Nuova Alleanza quale unico altare sacrificale.
[indice]
۞
Il significato
spirituale del termine teosofo, Teosofia e teosofista
Graz, 20 ottobre 1899
1. Miei cari figli, il compito di un
vero teosofo è quello di procedere rigorosamente
secondo le Mie leggi come le prescrive il Mio Insegnamento dell'Amore. Purtroppo
nei Miei figli vedo da tutte le parti che essi si separano molto difficilmente
dalle loro vecchie abitudini che li legano al resto del mondo. Il mondo è a
loro troppo caro e pensano che sia sufficiente non prender parte ai peggiori
peccati del mondo, dicendo: “Del resto dobbiamo vivere così come vive il mondo, per non essere derisi e scherniti dagli
altri e soffrire sotto i loro colpi”.
2. No, figli Miei, la vostra
opinione è fondamentalmente falsa! Dovete decidervi e lasciare che il mondo
percorra le sue vie. Infatti, Io spesso vi ho detto che non si può servire due
padroni nello stesso tempo! ‒ Cosa vi dà il mondo da aver bisogno di lui
per vivere e operare in maniera intellettuale? Se il mondo cambia le sue
particolari vie, non è detto che anche voi, conoscitori del Mio Insegnamento
rigorosamente separato dal modo di vivere del mondo, dobbiate seguirlo
dappertutto! Voi sapete per quale scopo siete nel mondo, mentre gli uomini del mondo non lo sanno. Perciò separatevi da loro per quanto vi
è permesso, affinché possiate cambiare il corso della vostra vita secondo la
Mia santa volontà. Il tempo è qui, è iniziato, e voi non siete preparati a
prendere in mano il Mio vessillo del divino Amore e precedere come
illuminazione degli altri, e mostrar loro la via della Divinità, così che
anch’essi possano seguirvi!
3. A cosa vi serve il leggere per intero i Miei libri, se in questi trovate
solo il senso letterale, ma non lo Spirito del Padre? E tuttavia solo lo
Spirito dell'Amore che pervade i Miei dettati o libri, è determinante
per entrare nel Regno dell'Amore, Regno che Io ho stabilito per i Miei figli
che Mi amano, vivono ed agiscono secondo le Mie parole.
4. Chi non ha il più profondo
desiderio per Me, questi non viene a Me, se lo deve invece guadagnare per amor
Mio e del prossimo rinnegando se stesso con la completa rinuncia delle gioie e
dei piaceri mondani con grande sforzo spirituale, facendo sempre attenzione
alle sue parole, ai desideri, ai pensieri e alle azioni, al fine di non fare
qualcosa contro la Mia volontà. Infatti, il nome ‘teosofo’ è la derivazione
della parola Teosofia, e chi vuole essere un teosofo
deve conoscere precisamente il significato fondamentale di questo termine.
Perciò vi voglio presentare nelle seguenti spiegazioni il ritratto di un vero
teosofo e di come debba essere per meritarsi questo titolo onorifico celeste.
5. La parola ‘Theo-Sophie[1]
significa "Sapienza di Dio", e questa esprime il significato del nome
Gesù Cristo, poiché Gesù, come Figlio di Dio, è la stessa Sapienza di Dio, e
come tale Egli è stato creato, secondo l'anima
e il corpo dalla Luce di Dio, e la Luce di Dio è la Sapienza di Dio.
Perciò si può definire vero teosofo o vero cristiano solo colui
che si sforza con piena serietà di uniformare il proprio sistema di vita
alle virtù di Gesù. Per la verità, tutti coloro che
leggono libri teosofici si chiamano ‘teosofi’, solo che c'è una grande
differenza tra nome e fatto, e perciò ognuno legga i seguenti insegnamenti che
un teosofo deve prendere in tutta serietà come sue regole di vita, vivendo e
operando di conseguenza.
6. Io, il Padre Gesù, vi dico, Miei cari figli, che il libro delle preghiere, che il
Mio Amore Mi ha guidato a far scrivere, è l'insegnamento e il segnavia che
porta a Me secondo la dichiarazione della Teosofia. Voi vi dovete basare
esattamente su di esso, e la luce del Padre vostro si leverà e splenderà tanto
qui, quanto in tutte le eternità.
7. Infatti:
Io, Gesù, sono l’Iddio e Padre vostro e sono la vostra Guida e il vostro
destino sulla via della vita che porta a Me, dal Quale voi siete provenuti.
8. La vostra esistenza è datata
dalla Mia eternità primordiale. Voi non avete un inizio spirituale, ma solo un inizio materiale; poiché il vostro stato primitivo è in Me,
ed Io sono senza inizio. E come non avete nessun inizio, così non avete nessuna
fine, poiché voi, nell’intimo, siete il Mio stesso ‘Io’, perché il vostro
Spirito è Dio stesso, e quindi Io dimoro in voi e voi
siete i portatori del Mio Io in voi. Perciò Io vivo in voi, e voi vivete in Me, poiché con il Mio Spirito abbraccio
l'Universo, e perciò tutto è in Me, e non fuori di Me.
9. Voi siete la Mia Creazione
primordiale che Io ho chiamato in vita attraverso Satana. Tuttavia, dal momento che siete caduti con Satana, allora non mi
rimase altro che consolidarvi nella materia, per impedirvi ogni resistenza
verso di Me.
10. Ebbene, dalla caduta di Adamo vi
ho lasciato entrare nella carne uno dopo l’altro, per richiamare in vita
nuovamente l'anima di Satana che ho trasformato in materia.
11. Voi, secondo lo spirito, siete
Dio; e questo significa che il vostro spirito è il Mio Io in voi, poiché Egli
forma l'Amore in voi. Questo Amore è il Creatore del
mondo, con tutto ciò che il mondo abbraccia.
12. L'Amore è
l'Essenza di base in Me, esso è il Creatore ovvero il Padre, poiché tutto è
stato chiamato all’esistenza attraverso di Lui. Lo stesso avviene presso di
voi, poiché anche voi diventerete creatori di tutto l'essere e di tutte le cose
del mondo attraverso l'amore per la causa. Perciò l'Amore è il fondamento
primordiale in Dio, è il fuoco che riscalda tutto e chiama in vita tutto, è il
continuo promotore amorevole della vita nell’Universo, e qui non esiste nulla
in cui l'Amore non possa essere chiamato Padre o Creatore.
13. Quindi l'Amore è il motivo per
la creazione di ogni essere ed essenza, e così anche la vostra vita proveniente
da Me. Voi siete i figli Miei, poiché come tali un giorno nei fondamenti
primordiali del tempo siete stati chiamati fuori da Me – siete venuti
all’esistenza – ed avete avuto la vita in Me, poiché
Io ero il vostro Io, come Lo sono ancora oggi.
14. La vita dei Miei figli è la Mia
stessa vita ed è anche il Mio destino, perché io, come Spirito guida di Dio in
voi, devo prender parte a tutto ciò che fate ed
intraprendete nella vostra libertà da Me concessa.
15. Tuttavia esiste una differenza
tra il vostro Spirito di Dio e il vostro intelletto. Il Mio Spirito vi
consiglia solo per il bene; il vostro intelletto, invece, per il male. Ma perché questo? – Vedete, figli Miei, Io vi ho concesso
un’ampia libertà d'azione, affinché vi esercitaste nel bene e nel male, per poi
respingere il male ed accogliere il bene in voi; e qui
avviene che, come cadde Adamo quella volta, anche voi come discendenti di
Adamo, spiritualmente, siete già caduti con lui, ma per mezzo di ciò è già
stato posto anche il seme per tutte le azioni successive che, in voi,
germogliano assai frequentemente, se non percorrete le vie che vi guidano
indietro a Me, al Padre vostro.
16. Il fondamento per il peccato vi
è stato posto attraverso Adamo, perciò Io promisi a lui, ed
attraverso di lui a tutti voi, un Salvatore, e questo Salvatore sono Io, il
Padre vostro Gesù stesso.
17. L’Antico Testamento, dai profeti
e dai veggenti, in differenti passi contiene profezie su come, dove e quando Io
sarei venuto.
18. Nella storia della Creazione si
dice: Dio è la Parola, e la Parola è Dio, e attraverso questa Parola è stato
creato tutto. Perciò la Parola deve avere un’analogia spirituale, altrimenti
sarebbe priva di significato. La parola (Wort in
tedesco) deriva da ‘diventare’ (werden), e la parola
“diventare” è l'analogia spirituale di Creatore,
quindi: il “sia!”. E così anche la parola espressa è qualcosa che ‘è
diventata’ dallo spirito nell'uomo, il quale esisterà eternamente.
19. Inoltre, disse che questa
Parola era diventata Carne ed aveva dimorato tra gli
uomini, e poiché questa Parola è il Creatore, allora è lo Spirito
dell'Amore di Dio che Io, nella rispondenza spirituale, chiamo “Padre”. Perciò,
attraverso questa Parola, l’Iddio Padre Zebaoth stesso è comparso nella carne
ed ha vissuto tra gli uomini come un Uomo sotto il nome di Gesù Cristo, ed ha
istruito il popolo nell’insegnamento della sapienza di Dio. Infatti, se Io come
Spirito di Dio, fossi sceso materialmente dal Cielo alla Terra, allora gli
uomini avrebbero avuto paura di Me; perciò dovevo procedere come Uomo tra gli
uomini, per non incutere loro nessuna paura dinanzi alla Mia persona.
20. La Mia discesa sulla
Terra, annunciata dai profeti, e il potenziamento di Jehova connesso a questa
Mia discesa attraverso la vergine Maria, è avvenuta nella città
natale di Davide. Lì nacque il Sovrano e il Re della
magnificenza di Dio dall'eternità, il Signore di tutti i signori e il Re di
tutti i re in tutte le eternità, perciò avvennero anche quei grandi e materiali
avvenimenti alla Mia nascita.
21. I punti nei profeti che
avrebbero dovuto adempiersi sono questi: – in Mosè ho
detto che Io avrei suscitato da voi un grande Profeta, e questo Profeta ero Io;
– attraverso altri ho detto che una vergine doveva diventar gravida e partorire
il Signore Dio Zebaoth, il cui nome significa:
Meraviglioso, Consiglio, Forza, Eroe, Eterno Padre, Principe della Pace, e il
suo regno sul seggio (spirituale) di Davide sarebbe durato eternamente (in
senso spirituale).
22. Tutto questo si è adempiuto ed è
stato l'Amore di Dio a compierlo sotto il nome Jehova Zebaoth. Ed Io Gesù, ero ‘l'unto
di Dio’ ovvero ‘il Messia’ e ‘Dio
Jehova’ stesso.
23. Si diceva che una vergine Mi
avrebbe partorito! Quindi non una deflorata, bensì una
senza macchia. Maria visse la prima volta all'inizio del decimo secolo nella
città di Hanoch[2]
sotto il nome ‘Pura’, ed è stata generata castamente dai suoi genitori molto
devoti secondo il Mio ordine matrimoniale dei tempi primordiali (cioè senza
libidine, ma solo per pura determinazione, al fine di liberare gli spiriti
dalla materia, per dare incremento all’amore per Me) e nell’anno 919 dopo
la creazione di Adamo è stata trasformata in spirito. Allora Maria, con
l’abbraccio di Gioacchino e Anna dopo tre anni di separata vita coniugale,
attraverso il puro amore di vedersi ancora una volta nella vita, senza contatto
della carne, in presenza dei servitori nel tempio, fu
concepita attraverso la Mia volontà da Anna nel suo settantaquattresimo anno di
vita, e partorita nel settantacinquesimo. Poiché se Maria fosse stata generata
col contatto carnale, allora lei, essendo in tal modo un vaso non casto, non
sarebbe stata in grado di portare e dare alla luce il santo
corpo di Dio; e proprio perché pura, allora ha potuto concepire Me, il Signore,
nel suo quattordicesimo anno.
24. Così misi
in atto l’annunciata incarnazione del Mio stesso Io. Io stesso ero l'Unto
ovvero il Messia, in greco chiamato ‘Cristo’, ed Io stesso sono stato Colui che ha sofferto e sono morto per voi. Ma perché questo?
25. Quando Adamo ebbe peccato, la
Sapienza o Santità in Dio fissò la condizione che, come in Adamo, tutti gli
uomini provenienti da lui e dopo di lui avrebbero peccato spiritualmente,
perciò anche loro dovevano umiliarsi e percorrere la via della croce, della
sofferenza e della morte, come Io, quale Gesù, ho
fatto più tardi.
26. Le condizioni poste a Me dalla
Sapienza all’Amore, non piacquero, perché le povere
creature Mi facevano pietà, quindi Mi separai dalla Sapienza e le dissi: “Fallo Tu stesso, perché Io con questo non sono
d'accordo!”. E ‘la Sapienza’ assunse le
condizioni stabilite da Lei stessa e anche le realizzò.
27. Perciò la parte sofferente in
Gesù fu la Sapienza di Dio, che era personificata dall'anima corrispondente.
Questa Sapienza ha dovuto indossare la veste della grezza materia, che
rappresenta l'anima solidificata di Satana, e perciò Io, in Gesù, fui esposto a
tutte le tentazioni, proprio come ogni persona, e perciò espressi a Chotinodora (nell’anno 33) le seguenti parole[3]:
28. «Io
non sono Dio (perché Dio è uno Spirito) ma come uomo, ben un figlio di
Dio, cosa che veramente sarà ogni uomo (con la prima e seconda rinascita
dello spirito), poiché gli uomini di questa Terra sono chiamati a diventare
ed essere "figli di Dio" e di conseguenza dèi; poiché il Padre loro è
Dio, se vivono secondo la Sua riconosciuta volontà. Uno di loro però è
destinato da Dio e dall'eternità ad essere il primo,
di avere la vita in Se stesso e di darla a tutti coloro che crederanno in Lui e
vivranno secondo i Suoi Insegnamenti. E questo ‘primo’ sono Io. Io però ho
portato questa vita proveniente da Dio nel mondo, non dal grembo materno. Il
germe stava bensì in Me, ma prima doveva essere sviluppato; ciò che mi ha
richiesto 30 anni di tempo e Mi è costato molte
fatiche. Ora certamente sto qui davanti a voi come compiuto,
e posso dirvi che a Me sono dati ogni potere e ogni potestà nel Cielo e sulla
Terra, e che lo Spirito in Me è completamente Uno con lo Spirito di Dio, perciò
posso anche operare segni tali che mai un uomo ha operato prima di Me; ma in
futuro questo non sarà uno speciale privilegio riservato a Me, ma anche per
ogni uomo credente in Me e credente che sono stato mandato da Dio in questo
mondo per dare agli uomini che ora camminano tutti nelle tenebre, la Luce della
vita, così che potranno poi camminare secondo il Mio Insegnamento (quale Parola di Dio), che mostra agli
uomini, nella luce più chiara, la volontà dello Spirito di Dio che certamente
dimora in Me in tutta abbondanza. Questo Spirito è sicuramente Dio; ma
non Io come puro Figlio dell'Uomo (secondo carne e sangue), poiché, come
già detto, come tale anch’Io, come ogni uomo, dovetti conquistrMi la dignità di un Dio attraverso molti
sforzi e pratiche, e solo come tale ho potuto unirMi
con lo Spirito di Dio, (attraverso la seconda rinascita, dopo che,
attraverso la precisa osservanza della volontà di Dio, è diventata una Sua
immagine spirituale). - Ora sono Io bensì una cosa sola con Lui nello
spirito, tuttavia non ancora completamente, ma diventerò anche compiutamente
Uno, ma solo dopo una grande sofferenza e una profonda ed
umiliante abnegazione della Mia Anima». Confrontate su questo "La via
della sofferenza" qui appresso:
29. Un’ulteriore
spiegazione da parte Mia come Gesù vi darà lo sguardo nell'unità spirituale tra
Padre e Figlio, vale a dire:
30. Chi Mi ha
mandato, è il Mio eterno Padre, ed è in Me; e così Mi sono mandato in questo
mondo dal Mio Amore per voi uomini, per portarvi e darvi la vita eterna. La Mia
Parola e il Mio Insegnamento che vi mostrano la via che porta alla vita eterna,
sono per l’appunto la volontà di Colui che è in Me e
che Mi ha mandato. Perché il Padre, quale eterno Amore, è in me, ed Io, quale
Sua luce, sono in Lui. Guardate la fiamma della lampada splendente! Potete
separare la luce dalla fiamma, oppure la fiamma dalla
luce? La fiamma è ciò che Io (spiritualmente) chiamo
Padre e Amore (che attraverso il calore genera e diffonde la vita), e la luce è
il loro figlio (generato) che viene emanato dalla fiamma per illuminare le tenebre della
notte. La fiamma e la sua luce non sono in questo caso un’unica essenza? E non
è la fiamma tanto nella luce quanto la luce nella
fiamma? Ma se è così, e non può essere altrimenti,
allora la volontà del Padre non si manifesta nella luce emanante da Lui? Chi
quindi cammina in questa luce, cammina anche secondo la volontà di Colui che Mi ha mandato nel mondo come Sua luce; e chi
cammina in questa luce (del Mio Insegnamento divino) non potrà cadere in fallo e dovrà raccogliere la vita
eterna, perché la luce, secondo la quale e nella quale cammina, è la stessa
vita eterna. Solo chi abbandona questa luce, cominciando a camminare di nuovo
nella propria notte del mondo, non raccoglierà a lungo l'eterna
libera vita dell'anima, finché non passerà nella luce della vita!
31. Così come ero
il Creatore, il Padre o lo Spirito d'Amore di Dio in Gesù in quanto alla
Parola, così ero la Sapienza di Dio in quanto all'Anima, perciò dissi di essere
la Luce del mondo che era venuta nel mondo per far conoscere il divino
"Amore" a tutti gli uomini attraverso l'insegnamento della Sapienza
di Dio, affinché camminassero nella Luce dell'Amore divino. In Me la Sapienza, ovvero la Santità di Dio, è venuta attraverso l'Anima; la
sapienza o l'anima di Satana consolidata nella materia, è venuta invece
all’apparenza attraverso il corpo o la carne. La vostra anima è finemente
spirituale, ma la carne è lo spirito grossolano spirituale proveniente
dall'anima di Satana solidificata nella materia, e questo è l’involucro
spirituale animico e materiale carnale, e la dimora dello Spirito di Dio in
voi. E tale involucro deve essere ancora purificato, spiritualizzato,
santificato e divinizzato attraverso l’umiliazione e il rinnegamento di tutto
il mondano.
32. La forza e la potenza di Dio,
attraverso le quali questa (la carne) è stata chiamata all'esistenza in Me, si
chiama: ‘Lo Spirito Santo di Dio’. E
questo Spirito Santo proviene dal Padre e dal Figlio, ovvero
dall'Amore e dalla Sapienza di Dio, quindi era Gesù, in cui l’Amore, la
Sapienza e la Potenza di Dio erano uniti, Gesù vostro Dio, vostro Creatore,
vostra spirituale forza primordiale dell’Amore e Sapienza in Dio, poiché voi
siete da Dio e Dio è il vostro spirito, attraverso il quale siete guidati
spiritualmente.
33. Infatti,
la carne dell'uomo è lo spirito grezzo proveniente dalla materia, perciò come
tale è piena di cattivi desideri e voglie, e deve quindi essere disciolta
attraverso la morte e raffinata così a lungo che il disciolto deve attraversare
ancora nuovi processi di vita, fino a quando il tutto ridiventa puro e può
essere utilizzato per una veste spirituale dell'anima. Allora l'anima riceve di
nuovo l’ex corpo di carne così purificato come corpo
animico spirituale, nel quale ora essa vive ulteriormente e si slancia sempre
più in alto spiritualmente fino a quando arriva alla rinascita dello spirito.
34. Anch’Io avrei dovuto
sperimentare un tale processo di trasformazione con la Mia carne, solo che Io
non ho mai commesso alcun peccato, perciò lo spirituale grezzo del cibo e delle
bevande, si spiritualizzava subito in Me, e così al tempo della Mia maturazione
all’insegnamento, nel Mio trentesimo anno di vita, ero già assurto alla seconda
rinascita. Ero Uomo e Spirito allo stesso tempo. Attraverso la sofferenza, la
morte e il mio ulteriore operare, maturai tanto da
poter entrare nella terza rinascita, avvenuta l'ottantesimo giorno dopo la Mia
resurrezione. In tal modo l'Anima e il Corpo furono portati sul gradino in cui
la Sapienza di Dio, in Satana, si pose davanti alla sua arroganza e caduta, e
quindi fu di nuovo matura per ridiventare una cosa
sola con Dio.
35. Gli uomini, quali figli di Dio, devono attraversare la stessa purificazione della propria
essenza spirituale, e questa può essere compiuta nel mondo. Ma
questo dipende dallo sforzo che si fa per vivere secondo i Miei Insegnamenti, e
quindi non dipende da Me, bensì da voi, per diventare presto maturi e giungere
alla rinascita dello spirito.
36. Dal momento
che adesso sono una cosa sola con Dio, allora sono il Padre, ovvero
l'Amore, – il Figlio, ovvero la Sapienza o Luce in Dio, – e lo Spirito Santo,
che è l'energia ovvero l'onnipotenza emanante dall'Amore e dalla Sapienza, cioè
Elohim e Grazia divina. Perciò il
Mio Giovanni disse: «I testimoni sono quindi tre
nel Cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo, ma questi tre sono Uno»;
questo significa che sono tre caratteristiche divine, ma un solo Dio in una
sola persona, che ora si chiama Dio, il Padre Gesù”.
37. Lo Spirito in Me era lo Spirito dell'Amore di Dio, che Io spiritualmente
chiamo "Padre"; perciò dissi ai Miei discepoli e attraverso di loro a
tutti gli uomini: «Voi avete un solo Padre
spirituale, ed è in Cielo, quale vostro Creatore e Dio. Perciò non dovete
chiamare nessun uomo sulla Terra, ‘Padre’ nel senso
spirituale; altro è il caso con il vostro procreatore biologico. Voi invece,
siete puri fratelli e sorelle spirituali, perché lo Spirito di Dio è in voi
asessuale».
38. Perciò la Mia massima: «Io sono la Via, la Verità e la
Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo Mio, perché Io sono la
resurrezione e la vita spirituale. Chi non crede in Me e non Mi confessa
pubblicamente, non viene alla figliolanza e quindi non viene alla concezione di
Dio, poiché nessuno può vedere Dio nella Sua Essenza primordiale consumante e
vivere, ma ben attraverso la Mia Persona, perché Dio dimora in Me ed Io in Lui,
ciò perché le tre denominazioni delle caratteristiche divine, vale a dire
"Amore, Sapienza e Onnipotenza", ovvero
“Padre, Figlio e Spirito Santo”, sono un solo Dio in una Persona, e questa
Persona sono Io, vostro Padre Gesù».
39. Chi però non ci crede, egli è il
suo stesso giudice spietato, e gli succederà secondo la sua incredulità, perché
negando il Figlio nega anche il Padre, poiché dichiara
che Dio è un bugiardo, dal momento che crede alla testimonianza che Dio stesso
si sarebbe allontanato da Suo Figlio nella trasfigurazione sul monte Tabor.
40. Ebbene: sono Io, Cristo, la
chiave di volta attraverso la quale l'intera struttura spirituale (dell'Amore
divino tra i Suoi figli) è tenuta unita, – si è accresciuta fino a diventare un
santo Tempio nel Signore; e ora, attraverso di Me,
Gesù, siete chiamati ad essere una dimora di Dio nello Spirito dell'Amore per
Dio e per il prossimo.
41. Ed Io, l'Amore divino e la
Sapienza in Gesù, sto davanti alla Mia divina casa.
Questa casa siete tutti voi, se vivete secondo i Miei Insegnamenti.
42. I Miei Insegnamenti, come
Sapienza di Dio, sono di una Sapienza misteriosa e velata, che Dio aveva
stabilito per la Sua magnificenza dall'eternità, che però ai Miei tempi,
nessuno dei grandi di questo mondo ha riconosciuto Me, Gesù come tale Sapienza,
perché se l’avessero riconosciuta, non Mi avrebbero
crocifisso, non avrebbero crocifisso il Signore della Gloria (Dio in Cristo).
43. Poiché Io, Gesù Cristo, sono
stato dato da Dio agli uomini per la Sapienza, per la Giustizia, per la Santità
e per la Salvezza.
44. E quindi Io sono il Capo della
Chiesa, cioè della comunità cristiana, e il Salvatore del corpo e dell'anima.
45. Tuttavia, Io, l'Altissimo, non
dimoro in templi o chiese fatte dalle mani degli uomini, come ho già detto
attraverso il profeta Isaia: «Il Cielo è il Mio
trono, la Terra lo sgabello dei Miei piedi!».
Quale casa o quale luogo poteva essere per Me uno stabile luogo di residenza?
46. Solo i cuori dei Miei bravi
figli, quando ascoltano con l’orecchio teso la voce della loro coscienza nel
cuore, voce che viene dal Mio Spirito in voi e la
seguono per il bene, sono la Mia chiesa vivente o tempio vivente; perciò quando
ancora camminavo come Uomo sulla Terra, indicavo il Mio corpo come tempio di
Dio.
47. Per questa ragione ho fatto
scrivere attraverso i Miei apostoli l'unico vero insegnamento
su dove Io dimori, vale a dire: «Non
sapete voi che siete il tempio di Dio, e lo Spirito di Dio dimora in voi? Se
qualcuno corrompe il Suo tempio, Dio lo distruggerà, poiché il tempio di Dio è 'Santo', e voi siete un tale tempio».
48. «Non
sapete voi che il vostro corpo è un tempio dello Spirito Santo immanente[4] in voi, che lo
avete ricevuto da Dio, e non vi appartiene?» (1° Cor. 3,16)
49. «Infatti,
lo Spirito di Dio che ha resuscitato il corpo di Gesù dalla morte, dimora in
voi; allora Dio, che ha resuscitato Gesù Cristo dalla morte, richiamerà in vita
anche i vostri corpi morti (spiritualmente), perché il Suo Spirito dimora in
voi». (Rom. 8,11)
50. «Voi
siete un tempio dell’Iddio vivente, come Lui dice: “Io voglio dimorare in loro
e camminerò in mezzo a loro; sarò il loro Dio ed essi saranno il Mio popolo!”»
(2° Cor.
6,16). – Come si armonizzano allora gli uomini quale tempio vivente di Dio con
gli idoli (della chiesa)? Perciò allontanatevi da loro (che non v’insegnano
come ha insegnato Cristo) e separatevi! Non
toccate l'impuro, allora sarete figli Miei, Ed Io sarò
Padre vostro, dal momento che voi siete figlie e figli Miei. Questo vi dice il
Padre vostro, l’Iddio onnipotente.
51. Da ciò vedete
che il vostro Spirito è Dio, il vostro cuore animico è la dimora di Dio, invece
il corpo di carne è l’involucro materiale del Suo Spirito. Questo involucro
materiale, cioè il corpo, è chiamato ‘il vero e vivente tempio di Dio’; perciò
è vostro compito purificare e nobilitare questo tempio per foggiarlo
in un degno e vivente Suo tempio. Infatti, se perseverate nei peccati, siete
morti nello spirito animico, dal momento che siete
viventi per il mondo e non per lo Spirito di Dio.
52. Da qui l'inferno della vostra
essenza, il quale viene mitigato dallo Spirito dell'Amore
di Dio nel vostro cuore consigliandovi il bene e conducendovi a Lui.
53. Questo Spirito è un filiale
Spirito di Dio, a cui voi esclamate pieni di fiducia: "Abba,
diletto Padre!". E ciò dà alla vostra anima la convinzione di essere
figli di Dio. Se però siete figli di Dio, allora siete anche eredi del Regno
divino, purché viviate secondo il Mio Insegnamento divino e rinunciate al
mondo. In tal modo un giorno raggiungerete la magnificenza di Dio e, come Suoi
figli, diventerete ‘dei’, dal momento che Io,
Padre vostro, sono Dio.
54. Io, Gesù, quale portatore dello
Spirito di Dio, sono questo Spirito, e anche Dio e Padre vostro, e quindi
dimoro in voi come vostro Spirito divino. Dimoro in voi come
vostro Dio e come vostro Medico o Salvatore.
55. Pertanto, glorificate Dio nel
cuore della vostra anima, quindi nell’alloggio spirituale del vostro amore del
tempio vivente di Dio. – Comunque, dove c’è lo Spirito
del Signore, lì c'è libertà.
56. Pertanto, liberatevi dal mondo e
dalle sue abitudini, dai suoi desideri e dalle sue brame, affinché lo Spirito
di Dio possa svilupparsi liberamente in voi e guidarvi sulla via della
salvezza. Allora un po’ alla volta diventerete perfetti com’è perfetto il Padre vostro Gesù nel Cielo.
57. Voi dovete santificarvi,
affinché il vostro cuore diventi puro, poiché Io, vostro Dio e Padre Gesù, sono
'Santo'.
58. Diventate una dimora spirituale
(o tempio), un santo sacerdozio, per portare sacrifici
spirituali che sono graditi a Dio attraverso Gesù Cristo.
59. Perché voi, se percorrete le vie
della teosofia ovvero di Cristo, le quali sono le vie della luce
dell'Insegnamento divino, siete una stirpe prescelta, un sacerdozio regale (di
Dio), un popolo santificato, una nazione particolare che si lascia istruire e
guidare da Dio, destinata a glorificare la grandiosità di Colui
che vi ha chiamato dalle tenebre (la sapienza intellettuale del mondo)
alla Sua meravigliosa Luce (Dio).
60. Perciò adoperatevi a diventar
degni sacerdoti e membri del corpo di Dio in Cristo, per
poter diventare poi un solo gregge sotto un solo Pastore, e il Padre
vostro Gesù Cristo presiederà su di voi. Poiché sarete veri teosofi solo quando
adempirete tutto ciò che il Mio Insegnamento vi prescrive. Solo allora sarete
figli della Luce.
61. Il fondamento e lo scopo principale
dell'Insegnamento di Cristo è l'Amore, poiché il frutto dello Spirito di
Dio è l'Amore.
62. Perciò, quali figli Miei: amateMi sopra ogni cosa, come vi amo
Io più di ogni altra cosa! Amate però anche il vostro prossimo come voi stessi,
perché Io dimoro in ogni uomo. Di conseguenza lo spirito degli uomini è
fratello del Mio Spirito e di quello di ogni uomo, perché ogni uomo possiede
una Scintilla del Mio Spirito universale, che è identico
o lo stesso con il Mio Spirito e all'Amore di Dio. E perciò la Sua magnificenza
viene rivelata solo attraverso la persona di Gesù
Cristo. Sulla base di questo fatto, Io dissi ai miei
ascoltatori e ora a voi: «Ciò che fate di bene o di
male al vostro prossimo è come se lo faceste direttamente a Me in persona».
[indice]
۞
Non bisogna criticare
le debolezze del prossimo
Graz, 8 settembre 1899
1. Cari figli, Io, Padre vostro, guardo a voi con amore e gioia, quando vi incontrate in due o
tre nel Mio nome e scambiate tra voi parole d'amore del Mio governo, e quindi
apprezzate il Mio Amore per voi come si deve. Sì, cari figli, in tali cordiali
adunanze Io sono veramente il terzo, il quarto o il quinto in mezzo a voi e nel
vostro patto.
2. Purtroppo tali incontri, in cui
si ama Dio e il prossimo, dove Io sono l'oggetto del vostro amore e della
vostra conversazione, sono solo sporadici, e in massima parte devo ascoltare le
vostre parole con cuore afflitto, poiché, invece di far valere l’amore per Me
e, attraverso di Me, per il prossimo, vi lasciate andare a critiche sulle
debolezze e sugli errori del prossimo, piuttosto di pregarMi
affinché questi ultimi vengano eliminati. Anzi, Io vi
dico: se voi sapeste quanto mi fa male sentire questo
inutile blaterare delle vostre labbra, allora smettereste di ferirMi e affliggerMi con tali
conversazioni.
3. Cari figli, vi metto in guardia:
non siate così disinvolti e non lavorate alla vostra morte spirituale con
impegno, in modo tale da farne il vostro giudice inesorabile. Io sono
certamente ancora lo stesso Gesù, i cui insegnamenti sono stati scritti dai
Suoi apostoli, e questi sono custoditi nel Nuovo Testamento, e tra questi
trovate i seguenti passi: «Non fare al prossimo ciò
che non vuoi che venga fatto a te».
4. Un
altro passo insegna: “Ciò che avete fatto al più piccolo dei Miei figli,
è come se lo aveste fatto a Me!”. Comprendete questa potente parola che vi
giudica in maniera schiacciante! Inoltre nei Miei dettati avete le parole su
chi critica le debolezze degli altri oppure dice
pubblicamente: “Il fratello è ancora debole, immaturo…” o cose simili.
Chi vede ogni pagliuzza negli occhi del suo prossimo, invece
le sue travi non le vuol vedere, questi è arrogante e
pensa di essere migliore di suo fratello o di sua sorella. Ma davanti ai Miei
occhi l'arroganza è il peccato principale di tutti i peccati, e chi è malato di
arroganza, questi è, come ho già detto attraverso il
Mio primo scrivano Lorber, posseduto da spiriti maligni; ed è anche un
diffamatore, quindi posseduto due volte, come vi ho detto anche negli scritti
teosofici cristiani n. 41. Quante volte gli uomini del mondo, e talvolta anche
i miei figli, cadono in descrizioni dei loro fratelli e sorelle che sarebbero
più adatte agli animali domestici che ad un figlio di
Dio, il quale porta in sé il Mio Spirito Santo come suo io vivente! Per tale
sgarbatezza voi trovate in Matteo 5,22 il seguente giudizio: «Chiunque si
adira con suo fratello, sarà condannato in giudizio; e chi dice a suo fratello
‘raca!’[5]
sarà colpevole dinanzi all’alto Consiglio; chi invece
dice: buffone (o qualsiasi altro insolito riferimento umano), sarà
colpevole del fuoco infernale”. Infatti, Colui che
si deve ascoltare e accettarLo come vita nell’uomo,
sono Io, il vostro Spirito, il vostro Dio, Gesù! Dovete mettere ogni vostra
parola sul piatto della bilancia prima di pronunciarla, poiché, come Io vivo in
voi, vivo anche in ogni uomo, il che vi è ben noto. Perciò il vostro fare e disfare non Mi è privo d'interesse, e pertanto ascoltate ciò
che vi dico e tenetelo a memoria: il vostro corpo è il Mio tempio, che è la Mia
Chiesa vivente, e la vostra anima la Mia sposa! Nondimeno, Io stesso sono
vostro fratello e sorella, come anche il vostro spirito, la vostra vita, il
vostro intelletto, la vostra lingua che di solito profanate attraverso influssi
esterni dell’intelletto mondano. E ora Io vi domando: “A chi tocca il vostro
oltraggiare e le vostre critiche, se non a Me, dal momento
che Io sono Tutto in tutto, vale a dire la Vita in voi?”. Infatti,
attraverso di Me la vostra anima, e attraverso di questa il vostro corpo, vengono animati da Me; altrimenti sarebbero entrambi muti,
sprovvisti di pensieri e insensibili! Ora continuo a domandare: “Credete voi di
essere migliori del fratello vostro indotto in errore da influssi malvagi?”.
Oh, per niente! Questo l'ho già insegnato nel triennio del Mio Insegnamento, e
le Mie parole rimangono vere e sante. Ora vi domando ancora:
“Vi sembra bello se gli altri criticano le vostre debolezze e i vostri errori?
Voi tacete. Chi però tace, questi dimostra di essere colpito e non sa addurre
nessuna scusa.
5. Perciò
Io, vostro Padre Gesù, vi metto nel cuore: “Abbandonate ogni sapienza
intellettuale, umiliatevi, trasformatevi in amore, badate di attirarvi la bontà
nel prossimo, ma dovete compiangere in silenzio i suoi errori e pregare per
questi, affinché comincino a riconoscerli, e in primo luogo dovete eliminare
tutte le vostre debolezze ed errori, prima di scagliarvi senza necessità contro
gli errori del prossimo. Il
maligno mondo, infatti, è per voi un esame e una lotta per mettere alla prova e
sviluppare la vostra forza spirituale. Voi sapete certamente che non c’è
vittoria senza lotta, perciò combattete e lottate contro i vostri vizi e le
vostre passioni, poiché non appena le avrete completamente vinte, rinascerete;
altrimenti mai, perché fino a quando non sarete rinati, vivrete come in un
inferno pieno di tenebre e avversità. A cosa Mi serve chiamarvi figli Miei, se
non posso darvi niente del Mio divino Amore? Vi do bensì parole d'amore che vi
devono convertire e liberare dai vostri vizi terreni, ma non posso darvi le
grazie e i doni del Mio Amore finché non deporrete fino all’ultimo pulviscolo
il fare del mondo, che qui è il Satana nell'uomo, e finché non passerete
completamente nell'amore e nell'umiltà.
6. Sono proprio le Mie virtù come
Gesù che vi portano alla rinascita, sforzatevi
di vivere secondo queste. Io non posso darvi le grazie e i doni, perché con la
prima colpa ve li dovrei ritirare di nuovo, e allora diventereste più infelici
di prima, di quando non conoscevate le magnificenze e le dolcezze della divina
vita spirituale.
7. Così,
figli Miei, vi ho spiegato la gravità dei vostri peccati contro di Me e, allo
stesso tempo, vi ho messo nel cuore il fatto che dovete solo badare a voi
stessi per procedere spiritualmente in avanti; infatti, solo con la rinascita
sarete i Miei veri figli dell'Amore, ma prima che ciò avvenga, siete solo le
Mie pecorelle smarrite e traviate che Io cerco di attirare a Me, alla Fonte
primordiale del divino Amore con ogni genere di parole piene d’amore, per
guidarvi al mio gregge celeste e rendervi più che felici. Perciò vi esorto: “Abbandonate il mondo e
affrettatevi a venire al Mio Cuore pieno d’Amore, il quale vi aprirà le porte
della beatitudine celeste!”.
8. Vivete così come v’insegno Io,
poiché solo allora sarete teosofi e sapienti di Dio, se operate secondo la Sua
Sapienza, che qui è Gesù, Padre vostro.
[indice]
۞
Contendere col prossimo
o parlare alle sue spalle determina inimicizia
Graz, 24 settembre 1899
1. Se vieni in contrasto o discordia con
un tuo fratello, allora dialoga con lui e scambia i tuoi punti di vista, le tue
ragioni e le tue chiarificazioni con lui personalmente, e ciò con vero amore,
con umiltà e con grande pazienza, ma non con arroganza, con autorità e con
violenza o con litigio! E se non puoi restaurare l’accordo e l'unità, allora
sii arrendevole per amore di Gesù; ma poi non parlar mai alle spalle del tuo prossimo
e non attaccarlo approfittando della sua tenerezza d’animo! Infatti, se lo fai,
allora avrai turbato il suo amore fraterno ‘divinamente puro’, e questo dolore che gli avrai
causato con la tua insensibilità gli ritornerà in mente ogni volta che ti vede,
perché in tal modo agisci con lui come un omicida, perciò non avrà più fiducia
in te! Dietro la tua gentilezza personale egli penserà di vedere l'ipocrisia
nascosta e percepirà continuamente il Satana del tuo cuore! A dire il vero ti
perdonerà per amore e rispetto per il Padre Gesù, ma ti eviterà volentieri,
perché a lui, nonostante tu possa esserti anche ricreduto, non gli sarai più
così simpatico come prima quando aveva relazione con te nella semplicità
infantile, poiché ora, con la tua teosofia = contraria, avrai agito con lui e
con il suo puro divino amore per te in modo così spietato, quanto quello di
un’infedele donna di mala vita!
[indice]
۞
Rimproveri celesti a chi attacca le Parole dall’Alto
Graz, 18 settembre 1899
1. Il giudizio sui miei medium scrivani
e sui Miei dettati dovrebbe essere fatto con amore, umiltà e pazienza, il che
significa: “Non giudicate, affinché Io non abbia nessun motivo per
giudicarvi!”. Sapete voi se siete maturi e chiamati da Me per dare un
giudizio mondano sulle Mie sante parole secondo il vostro intelletto? C'è una sola sapienza e una sola verità, e questa sono Io, il
Padre vostro Gesù! Invece voi uomini nel vostro intelletto mondano siete
bugiardi! Questo l'ho già detto tramite il profeta Davide e vale
ininterrottamente da allora fino ai vostri tempi. Se voi foste maturi per la
rinascita, allora sareste anche puri, e al puro tutto è puro!
Voi giudicate i Miei medium dicendo che scrivono confusamente, che hanno
visioni di ciò che, secondo il vostro giudizio sbagliato, è un nonsenso, una
fantasticheria. Quindi, i profeti e il Mio prediletto
Giovanni, l'evangelista, sarebbero davvero assurdi scrivani visionari? Voi dite
che i medium attuali sono posseduti e ispirati dagli spiriti, e perciò i loro
dettati non vengono da Me, né dall’interiore né dall'esteriore! Nella vostra
grazia stanno solo Lorber e Mayerhofer, ma non gli insegnamenti che Io ho fatto scrivere attraverso di loro!
2. Chi però, prende
posizione contro le Mie parole e non le riconosce come provenienti da
Me, questi sta al servizio dell'anticristo, specialmente quando nella sua
arrogante presunzione parla con gli altri in modo sprezzante contro i medium
scrivani, seminando così il seme della discordia, dell'odio, dell’invidia, del
sofisticare, del disprezzo, dell’insensibilità e della divisione! Non vi
sorprende che quando v’incontrate col ‘bistrattato’,
non siete più in grado di guardarlo negli occhi liberamente? E non vi sentite
nello stesso tempo a disagio, perché il divino-puro
Amore e l’umiltà si sono ritirate in gran parte dal
vostro cuore? O figli, guardate cosa fate con le
vostre critiche e condanne e con i vostri attacchi ingiusti alle Mie sante
parole e agli scrivani, ritenendoli esseri malvagi!!
3. Ora però i medium progrediti sono
maturi, e sono in grado di giudicare solo attraverso il Mio aiuto ciò che è
puro o impuro, ma non sono immaturi in queste cose; non ho neanche mai
stabilito dei giudici mondani sui Miei figli chiamati (scrivani) e sulle loro
parole attraverso le quali Io Mi annuncio, questo può accadere di nuovo solo
attraverso di Me, attraverso un medium[6]
che vi è estraneo e non ha né conoscenza nella questione, né simpatia né
antipatia per la vostra faccenda.
4. Di quando in quando un medium può
dare una qualche parola dal proprio punto di vista; ci
sono anche momenti che, nel fervore, alcuni spiriti premurosi hanno da dire una
parola, il che rappresenta un errore, oppure anche no. Questa minuzia, un vero teosofo
la esamina, vale a dire un puro, un maturo con l'occhio dell'amore e
dell'umiltà, e non vi si scontra, bensì si indirizza
secondo la Mia massima: «Esaminate tutto e ritenete
il buono». Infatti, riguardo a come stiano le cose oggi con le Mie
parole, allora posso assicurarvi che con le parole del Nuovo Testamento le cose
stanno perfino molto peggio; qui, infatti, ci sono
errori fatti dai Miei apostoli, fatti da Teofilo di Atene, causati dalla
dimenticanza, come ho già detto nel caso della raccolta di notizie in epoche
successive, in particolare fatte dal pseudo Matteo (l'Rabbas
di Sidone)[7], poi il Nuovo Testamento fu ulteriormente corretto da
alcuni papi, e tuttavia contiene molta purezza di spirito, tanto che per gli
umili ce n’è a sufficienza! I saggi intellettuali hanno invece già da lungo
tempo criticato tutto con il loro intelletto mondano, cioè con il loro spirito
bugiardo, ed hanno respinto Me, i Miei medium scrivani antichi, i profeti e gli
apostoli. La Bibbia ha valore per loro solo se possono prendere da essa un
versetto a loro favore. Così succede anche con alcuni di voi: poiché il Nuovo
Testamento contiene tutti gli insegnamenti secondo i quali potete formarvi
verso l’alto come Me. Ad ogni modo, non fate indagini fino a quando sarete
ancora di spirito critico! – Così è anche con la Mia ‘nuova Parola’,
poiché tutto ciò che continuate a dire contro i Miei medium-scrivani con la
vostra comprensione mondana, non è rivolta a loro, ma a Me che vi parlo
attraverso di loro, poiché, secondo il vostro giudizio, sono Io Colui che fa scrivere in maniera incomprensibile e senza
senso!
5. Secondo il vostro giudizio, il
bugiardo, il truffatore e l’impostore sono Io, e non i miei scrivani, i quali
prestano attenzione ed osservano innocentemente ciò
che lo Spirito di Dio – che sono Io, Gesù stesso – fa loro scrivere, poiché
essi, prima, non sanno cosa verrà fuori. Inoltre, anche nei dettati c’è questo:
“Io, Gesù, vostro Dio e Padre, vi dice…”, ecc. Se dunque, in seguito al
vostro cattivo giudizio, sono i medium scrivani a produrre essi stessi i
dettati, allora fate di loro i malfattori più scellerati nella Mia Santità,
anzi fate di loro i Satana più ripudiati, poiché nessun uomo è così ripudiato e
pretenzioso di colui che qualifica se stesso come Dio,
per arroganza, consapevolmente o deliberatamente! Una cosa così accade solo
presso i dementi. I Miei medium-scrivani presso di voi sono dunque dementi?
Oppure, vi ho mai insegnato nei Miei libri cristiano-teosofici a vivere ed agire in questo modo contro di Me e contro il vostro
prossimo? È questo, l’amore e l’umiltà verso di Me e verso il prossimo che
insegno ripetutamente nei dettati?
6. Vedete
cosa fate voi (sporadici tra i teosofi) con me? Questo rientra nella Mia divina
Pazienza, perché devo gestire il mondo nella sua
scelleratezza e voi nel vostro fare mondano per non portarvi alla resa dei
conti!! Volete stabilire voi cosa è vero o cosa è buono nei Miei dettati
trasmessi dai Miei medium? Non sapete che tutto ciò che voi fate e pensate, un
giorno sarà manifesto?
7. Io, vostro Padre Gesù, vi dico: “Umiliatevi ed osservate i Miei due Comandamenti
dell'Amore, altrimenti avrete una grave responsabilità dinanzi a Me nella
vostra arroganza, nel vostro odio contro il prossimo e contro lo straniero!”.
Perciò vi devo dichiarare in anticipo qual è il vostro
comportamento e quale sia la vostra posizione nei Miei confronti, perché Mi
devo difendere dai vostri attacchi sulla Mia Santità, e devo proteggere i Miei
medium scrivani, i quali sono spiriti superiori provenienti dal Mio Cielo
dell’Amore, altrimenti non parlerei a voi spiritualmente e in modo utile per la
vostra salvezza animica attraverso di loro! E credetemi: sono Io Colui che vi parla, e non il medium che l'ha scritto,
altrimenti commettete l'infernale crimine intellettuale contro di Me e contro
il medium, come ho spiegato sopra.
8. Se volete essere teosofi, dovete
vivere secondo la Teosofia, perché non si possono servire due padroni. O vivete
e operate secondo Cristo, che è la Sapienza di Dio, oppure secondo il modo e
alla maniera del mondo!
9. Vedete,
Miei cari figli, qui in questo libro delle preghiere che voi giornalmente
dovete esaminare, devo mettervi in chiaro le
fondamenta del vero teosofismo; altrimenti la vostra preghiera, dal momento che
conoscete precisamente i Miei Insegnamenti, sarà senza valore dinanzi a Me.
Dinanzi a Me, solo chi non conosce le Mie leggi non
pecca!
[indice]
۞
Le piante e i prodotti vegetali sono un’opera di Dio
Graz, 24 ottobre 1899
1. Se vi vien voglia di strappare
piante, fiori e prodotti vegetali o comunque di danneggiarli, senza che con
questo debba essere raggiunto uno scopo, allora più o meno
avete peccato verso di Me, perché incoscientemente avete danneggiato o
distrutto senza scopo, né intento o necessità o bisogno, ciò che Io ho
piantato!
2. Le piante e i prodotti vegetali,
in realtà, non hanno sensibilità, se non verso il freddo e il caldo; hanno però
occhi, intelligenza e amore per la vita, perché sono spiriti. Essi spiritualmente
sembrano del tutto come la vostra veste materiale nella più bella dotazione, ma
vedono con gli occhi spirituali ciò che fate con loro senza potersi difendere,
e tuttavia possono affliggersi lasciando cadere le
loro foglie, i fiori e i rami spesso subito appassiti, quando, nella loro gioia
di vivere, si vedono oppressi, distrutti o, altrimenti, indeboliti da voi
troppo fortemente. La loro intelligenza consiste nel fatto che essi sanno cosa
gli succede, e vedono come sono stati abbattuti o deturpati. Alcuni con una
grande gioia di vivere, non se ne curano, alcuni però fanno molto, e spesso
perdono la voglia di continuare a lavorare per rimettersi. E voi nella vostra
ignoranza dite: “Il fiore, …la pianta si è disseccata, …non ha germinato!”,
e cose simili, mentre gli mancava soltanto la voglia di adattarsi a questo
nuovo stato.
3. Con i fiori che fioriscono, la
faccenda è un’altra; essi sanno che voi amate quelli bellissimi e il loro
profumo, e perciò sono sempre consapevoli del pericolo che li minaccia da parte
vostra. Nondimeno, a loro non importa, perché si rallegrano
della vostra gioia in loro, ma si rallegrano ancora di più se li contemplate
con piacere, se li annusate e non li strappate, affinché possano maturare e
produrre semi per nuovi fiori. Ciò che fate con gioia, diletto e gratitudine
verso i fiori, lo fate a Me, specialmente quando, contemplandoli, pensate a Me
con amore e riconoscenza, a Me che diedi allo spirito
del fiore questa intelligenza per produrre e compiere tutto ciò così
meravigliosamente. Allora non è peccato. Se invece maneggiate con malizia i
fiori, li strappate, li gettate e così via, allora
peccate decisamente verso di Me, perché distruggete in maniera maliziosa la Mia
creazione. I fiori hanno nel mondo lo stesso compito degli uomini: 1° il seme viene
piantato; 2° germoglia e si
sviluppa; 3° viene al mondo sulla
superficie della terra e si sviluppa come un bambino; 4° i fusti vengono coperti di vegetazione, diventano viventi, come
il bambino che entra nell’età giovanile; 5°
prende diletto a fiorire, ad amare e a prepararsi al matrimonio; 6° i fiori cominciano a preparare i
semi per avere figli; 7° questi
crescono, diventano maturi ed iniziano lo stesso ciclo da nuovi esseri! Mi
avete compreso? – Contemplate così i fiori, ed avrete
più pietà verso di loro! Anche nei fiori sto Io, ed essi nella natura sono
figli Miei!
4. E così ogni vegetale ha la
sua destinazione come ce l’ha l'uomo, ognuno a modo suo; quindi trattate tutto
con gran rispetto e amore, poiché il Padre che vive in voi, nel fiore e nel
vegetale, osserva il vostro fare e affaccendarvi, e si rallegra o si rattrista
a causa vostra! Ciò che appartiene al vostro diletto, per voi non è peccato; ma
ciò che va oltre oppure dove ci si comporta in modo sbagliato, questa è la
vostra cattiveria, è la mancanza d’amore e quindi disprezzo per la Mia
provvidenza Paterna nella natura!
5. I fiori e le piante devono avere
aria fresca e luce solare, altrimenti non prosperano! Particolarmente dannoso
per loro è il respiro umano! Perciò tenetevi lontano dalla pianta o dal fiore,
perché il vostro respiro, se ne ricevono troppo, li
uccide!
[indice]
۞
Alcune cattive abitudini e alimenti da evitare
1.
Innanzitutto andate via da dove si danza e si suona
musica da ballo! Non frequentate gli ambigui svaghi del teatro! Non bevete
bevande alcoliche oltre il necessario. Soprattutto non bevete acquavite
(grappa)! I chicchi di caffè sono molto dannosi per la vostra salute, perciò
evitateli! Nel the, che già di per sé è eccitante, voi
ci mettete anche il rum – con ciò s’incrementa solo la sua capacità di rovinare
e rendere nervoso e malato lo stomaco. La carne, sebbene estremamente
nutriente, più tardi vi sarà completamente tolta, perciò evitatela già adesso,
chi lo può; sangue e carne di maiale, invece, particolarmente già del tutto!
[indice]
۞
Il senso spirituale del nono capitolo di Daniele
in rapporto ai peccati
Graz, 10 ottobre 1899
1. Nella profezia di Daniele si trova
una rispondenza spirituale, in cui i peccati del popolo vengono
denominati con ‘settimane’ (cap. 9) come peccati verso le Mie (Gesù) 7 virtù,
che alla fine ce n'erano 70, e dopo il loro compimento venne sugli ebrei la
punizione per il peccato[8].
2. Versetto 25[9].
Fino al Messia, al Principe, sono 7 settimane e 62
settimane, spiegate secondo la rispondenza spirituale, e precisamente: le 7
settimane sono 7 vizi contrari alle Mie virtù divine come Figlio dell'Uomo, e
questi vizi sono:
- 1 rancore, ovvero odio;
- 2 arroganza, come peccato
principale di tutti i peccati, che oltretutto contiene in sé ogni altro
peccato, perché ogni peccato è una trasgressione arrogante ai Miei
Comandamenti, i Comandamenti dell’Iddio e Padre vostro;
- 3 impazienza, collera, vendetta;
- 4 durezza di cuore, ovvero
freddezza;
- 5 impudicizia;
- 6 discordia, inimicizia,
litigiosità;
- 7 egoismo, amor proprio.
3. Ora vengono i peccati corrispondenti alle 62 settimane, quali:
- 1 Lussuria e impudicizia, sensualità,
discorsi immorali, parole, pensieri e desideri sconci, produzione di libidine
attraverso parole, immagini, stimoli o azioni, contraddicendo e insegnando che non è peccato, esagerata gelosia che
porta gli offesi al peccato, alla lusinga, alla fornicazione, all'illegale
relazione con persone sposate e non sposate, all'adulterio, al divorzio a causa
della fornicazione, allo spargimento di sangue tra genitori e figli, tra
fratelli e sorelle, alla seduzione di giovani, violazione e deturpamento
violento o violenza carnale sui maggiorenni o sui minorenni, deflorazione dei
ragazzi, masturbazione, canzoni sconce.
- 2
Invidia o ostilità, malanimo;
- 3 Maligna o maliziosa offesa al
prossimo, uccisione, avvelenamento, strangolamento, assassinio, omicidio
preterintenzionale.
- 4 Avidità di dominio.
- 5 Magia con mezzi diretti contro
Dio.
- 6 Ingratitudine verso la bontà e
la misericordia di Dio.
- 7 Voracità e intemperanza,
ghiottoneria, ingordigia, insaziabilità.
- 8 Maledire e imprecare.
- 9 Brama di averi e di denaro.
- 10 Smania di potere e dispotismo.
- 11 Brutalità o maltrattamenti verso gli
animali.
- 12 Superstizione, idolatria,
cerimonie idolatre, soprattutto servizio cerimoniale della Chiesa, foggia di
vesti del servizio idolatro, distorsioni e false dichiarazioni
sull’insegnamento di Dio, sfoggio del servizio idolatro – ostentamento[10],
proclamare statuti umani ritenendoli uguali ai Comandamenti di Dio,
dimenticanza di Dio, completa iniquità, negazione di Dio, operare con presunti
oggetti ‘consacrati’ che è un inganno dinanzi a Dio, le assoluzioni
confessionali sono una truffa, esse esigono sacrifici a Dio e li consumano (perché
Dio come Spirito non ha bisogno di nulla di materiale), a sostegno dei
sacerdoti sfruttatori; motteggio e scherno verso tutto il Divino; culto
satanico, patti satanici, evocazione e preghiere ai defunti per denaro,
lotteria e vincite al lotto e interessi materiali, patti con spiriti malvagi,
far del male attraverso mezzi spirituali e volontariamente.
- 13 Far del bene con mezzi disonesti e
fraudolenti.
- 14 Disobbedienza verso genitori
timorati di Dio; concedere tutto ai figli; permettere ai minori di essere
innamorati; obbedienza ai genitori che insegnano ai figli a far del male o
rubare, far del male ai genitori, maltrattare, ferire o uccidere i genitori,
far soffrire fame o bisogno alla propria famiglia per colpa propria, per vizio
del bere o del gioco e disaffezione al lavoro.
- 15 Nominare invano il nome di Dio, come
oggi: “Gesù!” – “Gesù, Giuseppe e Maria!” – “O Dio!” – “Dio aiuti!” (per
scherzo)
- 16 Occultamento di azioni e
comportamenti disonesti, peccaminosi o criminosi verso il prossimo, dal più
alto fino al più basso, consigliare il peccato, sedurre, comandare, consentire
negli altri il peccato, incitare gli altri al peccato, elogiare gli altri al
peccato, rimanere in silenzio davanti al peccato, non punirlo, parteciparvi,
difendere i peccati.
- 17-23 I sette peccati contro lo Spirito
Santo[11].
- 24 Riscossione delle tasse dal
prossimo esigendole con violenza e confische.
- 25 Danneggiamenti dolosi e malvagi al
mondo vegetale che sta sotto la cura del Padre.
- 26 Peccati contro le opere dell’amore
per il prossimo, se si rifiuta o si sottrae il meritato salario ai lavoratori,
quindi spietatezza o mancanza d’amore verso il prossimo, odio verso il
prossimo, gioire del male altrui, premeditata omissione di fare il bene oppure
delle opere d'amore, pigrizia nell'attività dell’amore per il prossimo, non
considerare il prossimo per non dover togliere qualcosa a se stessi oppure
avere delle scuse; crudeltà, spietatezza, mettere discordia, negare l’aiuto la domenica e nei giorni festivi, non praticare
l’amore per il prossimo a causa dell'inevitabile lavoro, e tutto ciò che ha
relazione con questo amore trascurato o rifiutato.
- 27 Incredulità verso le profezie del
Padre; assassinio dei profeti; opposizione e maldicenze sui medium a causa
delle parole di Dio.
- 28 Turbamento della quiete,
ribellione e completa disobbedienza verso le guide del popolo stabilite da Dio.
- 29 Sfruttamento e oppressione
dei poveri, degli sprovveduti, degli orfani e delle vedove.
- 30 Peccati sodomitici (desiderio
morboso di animali e pederastia).
- 31 Vita a spese dei poveri e degli
oppressi, propensione alla bella vita.
- 32 Oziare a spese dei lavoratori.
- 33 Diffamazione, calunnia,
insinuazione, parlar male per sentito dire, disprezzo, derisione, beffa,
maldicenza con ogni tipo di parole ingiuriose, insulti, critiche alle debolezze
e ai difetti del prossimo, derisione per tare e malattie fisiche, derisione
della pronuncia, beffa dell’aspetto della persona, condotta infame verso il
prossimo.
- 34 Giurare su Dio, sulla propria anima
e su qualunque cosa; violazione della promessa, tradimento, spergiuro.
- 35 Maledire e bestemmiare Dio, deridere
Dio attraverso i canti e le immagini, dare a Dio nomi
di animali, bestemmiarLo oscenamente; (coprire Maria,
quale madre di Gesù, di parole infamanti).
- 36 Maledire e offendere Dio, oltraggiare,
imprecare il Cielo.
- 37 Suicidio, autolesione,
abbreviazione della vita attraverso l'auto generazione di malattie.
- 38 Avidità (egoismo, amor proprio).
- 39 Usura (sfruttamento e saccheggio del
prossimo in denaro, sostanze e proprietà).
- 40 Pretesa di aver sempre
ragione, smania di litigare.
- 41 Collera, impazienza,
vendetta, malvagità, ostilità.
- 42 Bugia, falsa testimonianza o falsa
dichiarazione.
- 43 Amore per se stessi, egoismo,
autoesaltazione, vanità, smania di onori, atti vergognosi dovuti all’ambizione
o a causa di istigazione, vanità femminile, invidia e odio dovuti a vanità
estetica o arroganza estetica, derisione e disprezzo degli altri per
egocentrismo.
- 44 Orgoglio, spavalderia,
arroganza, presunzione, spacconate, pettegolezzi, presunta sapienza mondana,
megalomania; smania di perseguitare e distruggere gli altri, superbia, sorrisi
sarcastici sul prossimo, orgoglio per le proprie virtù, conoscenze e stato o
carica, comportamento arrogante, sete di gloria, disprezzo per tutto ciò che è
contrario all'amor proprio o all'egoismo.
- 45 Dubbi sulle parole di Dio.
- 46 Ballo, passione per il ballo,
musica da ballo, balletto.
- 47 Petulanza, brutalità,
violenza, anima abbietta.
- 48 Litigio, discordia,
conflitto, ingiurie, rimproveri, rancori, odio.
- 49 Magia e stregoneria a danno
del prossimo.
- 50 Furto, saccheggio, ruberia,
brigantaggio, imbrogli, ladrocinio, truffe, impostura al fine di sfruttamento,
il trarne profitto.
- 51 Smania di divertimento nei teatri,
nei concerti, nei ricevimenti, negli espedienti; tutto ciò che prende le mosse
dalla vita di gioie e dai piaceri mondani; ridere su ambigue cose mondane.
- 52 Adulazioni, ipocrisia, servilismo e
incensamento; lusingare gli altri per proprio vantaggio.
- 53 Astuzia, scaltrezza,
imbroglio.
- 54 Bigotteria[12]
ovvero ipocrisia religiosa.
- 55 Mancanza di riguardo e brutalità.
- 56 Tradimento dell'amore o del
matrimonio a causa del denaro, della posizione, per ragioni politiche, per
vantaggi personali, dopo aver già intrapreso una relazione legittima.
- 57 Vizio del gioco, qualunque
gioco in ogni sua forma, ciò che allontana l'uomo da Dio e lo rende avido di
lucro o appassionato, smanioso del gioco.
- 58 Congiura, insurrezione, atto violento, guerra, strage, conflitto, massacri.
- 59 Bere oltre misura, tenere baccanali,
ubriacature, alcolismo, scommettere sul bere.
- 60 Moda, lusso, mania
dell’eleganza, sfarzo delle vesti e loro profumo, arroganza a causa dello
sfarzo delle vesti.
- 61 Considerare, trattare e ritenere gli
altri come schiavi, animali e simili.
- 62 Considerare se stessi dei signori, considerando invece i lavoratori come schiavi e animali.
4. Come continuazione seguono i peccati del Nuovo Testamento, quali:
- 63 Scrittura di romanzi e altra simile
letteratura[13].
- 64 Commercio di produzione
letteraria mortale per lo spirito.
- 65 Adulterazione dei generi
alimentari.
- 66 Adorazione di Maria e dei
santi usando l’appellativo: "santa", "santo" (Ap.15,4)[14].
- 67 Adorazione degli spiriti
protettori (patrono) anche nel loro caso, usando l’appellativo:
"santo", "santi".
- 68 Peccare contro le prescrizioni del Padre.
- 69 Ritenersi uomini solo perché si è dottori, professori oppure aristocratici, ritenendo e
definendo chi non è sullo stesso livello di istruzione umana, come rozza
plebaglia, come popolo schiavo, bestia e cane al di sotto della dignità umana,
che deve esistere solo per lavorare e per dare nutrimento gli altri uomini.
5. Il 70° peccato in Daniele (9,24) è la crocifissione del Messia.
6. Evitate tutti questi peccati, se
volete giungere alla rinascita dello spirito o guadagnarvi il Cielo, e con esso
anche Me!!!
[indice]
۞
Dio è Spirito e chi
vuole adorarLo deve adorarLo in spirito e verità
(Gv. 4,24)
Graz, 17 settembre 1899
1. Cari figli! Io sono uno Spirito,
quindi non Mi si può adorare con offerte di denaro, cerimonie ecclesiastiche o
esibizioni di sfarzo esteriore, perché con questi si onorano i sovrani, gli
alti dignitari e personalità meritevoli, quindi gli uomini.
2. Secondo il Mio nuovo Ordine
divino attraverso il Nuovo Testamento e la nuova Parola paterna, la quale è
precisamente presentata agli uomini per il loro vantaggio e stando con gli
statuti della Chiesa fortemente in contraddizione, l'adorazione di Dio nello
spirito e nella verità è come segue:
3. Non appena vi svegliate, pensate
subito a Me e salutateMi nell’amore filiale con
quelle preghiere mattutine che considerate come le più appropriate per il
vostro sentimento. Rimanete immersi così in pensieri d’amore in Me finché vi
alzate. Nel frattempo vi sorgeranno ogni sorta di
pensieri di contenuto materiale, combatteteli con decisione e tornate sempre
indietro a Me! Fate così anche l’intero giorno; perché i pensieri materiali vi
allontanano da Me, e con ciò l'amore per Me si riduce. Considerate le cose materiali solo per far fronte alle esigenze della
vita e degli uomini.
4. Il resto del giorno pensate
continuamente a Me! Qualunque cosa facciate, dovunque siate,
sia sempre Io il vostro pensiero prediletto! Tutto ciò che fate, iniziatelo con
una preghiera di benedizione per la buona riuscita del lavoro, trascorrendo il
tempo dell’opera quanto il più possibile con i vostri pensieri rivolti a Me, e
dopo il compimento dell’opera, esprimete la vostra gratitudine per la Mia
benedizione e per la buona riuscita, come insegnano le apposite
preghiere.
5. Dovunque siate, scorgeteMi tanto nella materia inanimata quanto in quella
vivente. Ogni suono che un essere vivente emette da sé deriva dall'atomo del
Mio Spirito che vive e opera nell'essere. Vi ho rivelato nei dettati come intravederMi spiritualmente ovunque nella materia, poiché
lo spirituale vi diventa evidente attraverso il materiale, perciò in ogni
pietra, in ogni pianta, in ogni fiore, in ogni prodotto vegetale, in ogni
animale dovete vedere il Mio Io spirituale nobilitato fino alla forma umana,
mentre negli uomini dovete vedere la Mia immagine, la Mia dimora nel cuore dei
figli Miei. Quindi avete abbastanza materiale per
riconoscere il Mio amore per voi e per lodarMi e glorificarMi per questo, e per ammirare la Mia sapienza
nelle più molteplici specie, generi, forme e colori nella natura che
rappresentano i Miei pensieri, e per riconoscere la Mia Onnipotenza in questo:
di aver chiamato all’esistenza tutto da sostanze primordiali non legate e
libere. E così considerate, sprofondati in Me con i vostri pensieri, che tutte
le cose che vedete sono pure meraviglie su meraviglie che nessuno
Mi può imitare.
6. Considerate però anche che tutto
ciò che gli uomini possono inventare, riescono a fare
e fanno, è Mia proprietà spirituale! Infatti, essi hanno attinto dalla fonte
della Sapienza divina per quanto l’ho permesso Io. Perciò tutto è opera Mia e
non degli uomini, sia che si tratti di una casa, di un
palazzo, di una macchina o di ogni altra opera d'arte compiuta umanamente. Gli
uomini sono solo manovali o strumenti del Mio Spirito, i quali operano
attraverso intelletto, ragione, occhi, orecchi, naso, linguaggio, sentimento, forza
dei nervi e forza di volontà.
7. Se vedete operare spiritualmente
sempre solo Me negli uomini e nella materia,
naturalmente tutto secondo il suo ordine, allora otterrete abbastanza materiale
per pensare, amare, lodare e glorificare Me. Quando poi recitate le vostre
preghiere, in generale una qui e una là, va bene, ma niente vi obbliga a
ripetere una e la stessa preghiera ogni giorno. Amare pensare e ringraziare più
col cuore, che pregare con le parole! Questo è il Mio Insegnamento a tutti voi!
8. Solo che voi in generale siete
troppo deboli, e nello spirito siete troppo materiali, troppo smemorati ed avete troppo poco amore per Me e per il prossimo; per
questa ragione vi ho dato le preghiere, affinché vi possiate ricordare più
intimamente di Me e recuperare il tralasciato e il mancato attraverso la
preghiera e il chiedere perdono. L'uomo è presso di Me e per Me con i suoi
pensieri solo quando si avvicina alla rinascita dello spirito. Prima di
ciò vale per tutti il richiamo: "Vegliate e
pregate, affinché non cadiate in tentazione!". Io vi dico: il
vostro amore deve essere così grande, che pronunciando il Mio nome vi
dovrebbero venire le lacrime! Allora voi siete così progrediti che i vostri
pensieri sono sempre con il vostro amore: "Gesù"! Se l'uomo è
così elevato e progredito tanto da essere sempre presso di Me con i suoi
pensieri, allora non ha più bisogno di pregare!
9. Dio, in verità, viene adorato attraverso l’esercizio dell’opera d’amore per
il prossimo, come insegna questo libro in parecchi passi.
*
Una parola
dalle luminose altezze del Cielo
10.
Chiaro e luminoso io divento,
poiché il volto di Dio contemplo.
Allora poi non cerco più,
io so che il Signore sta qui.
E Lo guardo in ogni momento,
se io, a far del bene son pronto.
Pratico la vera umiltà,
facendo ciò che l'amore mi dà.
“Allora, dappertutto Mi hai trovato:
nei villaggi e in città, nella valle e in montagna Mi hai
amato,
e nelle povere umili casupole,
Io come Signore, tra loro
troneggio”.
(E. u. J. III. 83)
*
11. Questa piccola poesia ispirata da Me, vi dice tutto: Io,
vostro Padre Gesù, spesso di fatto vi vengo incontro nei poveri, per mettere
alla prova il vostro amore misericordioso! Infatti, praticare l’amore per il
prossimo nei poveri, nei bisognosi, nei malati, negli orfani e nelle vedove, è
l'unico modo vero; ed Io stesso, vostro Padre Gesù, l’ho stabilito sull’altare
del sacrificio del Nuovo Testamento, quale unica autentica e pura religione
proveniente da Me, dal Padre, e serve anche a tenersi puri perfino dinanzi al
mondo. Si pratichi perciò le opere d’amore per il prossimo in questo modo;
sacrificatele al Mio onore e pregate per la loro spiritualizzazione! Nondimeno,
non parlatene con nessuno, tranne per lo scopo della
compartecipazione; in caso contrario la mano sinistra non sappia ciò che fa la
mano destra, affinché la ricompensa nell'aldilà non vada persa per la lode del
mondo.
[indice]
۞
L'arroganza, un
peccato principale di tutti i peccati
Graz, 18 settembre 1899
1. L' arroganza è un peccato molto
connaturale[15],
tanto che difficilmente un uomo può dire di essere o di non essere arrogante.
Si metta alla prova qualcuno mediante un’insinuazione, un insulto, una critica,
una diffamazione, una limitazione delle sue inclinazioni predilette, dell’alta
considerazione di se stesso e del proprio valore personale, e si vedrà presto
quanto elevata sia la sua virtù chiamata ‘umiltà!’
2. L'uomo viene
continuamente stimolato all'arroganza attraverso le sue conoscenze, preferenze,
caratteristiche, circostanze patrimoniali, livello sociale, energica
saccenteria[16]
ed altro, e a chi gli si oppone, egli fa sentire la sua prerogativa[17]
in ogni cosa. Essere dotto, indipendente e riconosciuto ovunque come primo, e
nonostante ciò, umile e amorevole, cortese e paziente verso le debolezze dei
più piccoli, questa è una rarità che si deve cercare in lungo e in largo.
3. Tuttavia, come esiste un’erba per
ogni malattia, ne esiste una nel mondo anche per questo pericoloso nemico
dell'esistenza spirituale-divina. E questa erba salutare è: “Conosci te
stesso in tutto e per tutto chi sei!”. La carne è una massa morta; l'anima
è una struttura eterea di forma umana, incapace di sentire, vedere, ascoltare,
giudicare, e non è nemmeno in grado di muoversi, quindi è un puro nulla.
Invece lo Spirito di Dio è tutto in voi: Egli è Amore, Sapienza, Forza,
Potenza, Volontà, sentimento, udito, vista, giudizio, linguaggio, fiuto ed impulso per tutto, tranne che per il male e per il non
spirituale che è il Satan nell’anima vitalizzata dallo spirito e provvista di
ogni buona qualità, così come il corpo è animato dall'anima. Cos’hai di tuo,
uomo, di cui tu possa essere fiero ed orgoglioso, dal
momento che senza lo spirito sei un nulla, un'entità senza valore?
4. Perciò
sii sempre memore della tua nullità dinanzi a Dio come tuo Spirito, e in ogni
occasione, quando il pensiero arrogante inizia a levarsi, dà rapidamente a Dio
l’onore: “Caro Padre, a Te ogni onore, amore, adorazione, lode, gloria e
magnificenza! Amen, poiché Tu sei tutto, io un nulla!”. – Nel colloquio in cui i pensieri volano
rapidamente, si può dire subito: “Per onor Tuo, caro Padre!”, e vedrete
quale effetto magico o meraviglioso con questo piccolo atto di rispetto darete
a Dio che dimora in voi, per l'umiliazione della vostra orgogliosa anima! È un
mezzo magico di primo grado quando, memori e consapevoli del proprio nulla, si
dà solo a Dio tutto l’onore! Ogni ringraziamento, ogni lode alle vostre virtù,
conoscenze, forze, pregi, ogni onore che vi viene
riservato, tributato, attribuito ecc., non trattenetelo per la vostra persona,
ma trasferitelo subito a Me, al vostro Dio e Padre, e vedrete come questa erba
divina operi meraviglie!
[indice]
۞
Come proteggersi dagli gli spiriti maligni
Graz, 9 settembre 1887
Un dettato
tramite Maria Sp.
1.
Se ti trovi sotto la minaccia di un
pericolo spirituale, quando sei potentemente influenzato da spiriti
maligni, allora esclama tre volte pieno di fiducia come ad un salvatore nel
pericolo di vita: “Gesù! Gesù! Gesù, vieni caro Padre da me e liberami da
questo pericolo spirituale!”, ‒ ed Io ti aiuterò, se vuoi seriamente
superare quel pericolo.
[indice]
۞
Operare non secondo la lettera morta, ma per essere resi viventi
Graz, 14 ottobre 1887
1. Chi legge attentamente i Miei
Insegnamenti nella Bibbia, troverà che il solo credere
in Me non vale nulla.
2. La fede non accompagnata
dall'amore operoso non è nessuna fede, perché contravviene ai Miei
Insegnamenti. Perciò ognuno faccia il proprio dovere cristiano mediante l'amore
per Me e per il prossimo, poiché è questa che Io chiamo ‘fede che
rende gli uomini viventi’, e questa trasforma la sua vita in amore, e
attraverso l'amore la trasforma in azione nel
prossimo.
3. Ci sono molti uomini che si
basano esclusivamente sulle lettere morte della Bibbia, perché sono troppo
pigri per vivere secondo il senso spirituale delle
parole. Vedete, il Mio Insegnamento nella Bibbia è triplice: la lettera è
morta, poi viene il senso esteriore materiale, e solo dopo quello
spirituale, e tuttavia, solo quest'ultimo è quello valido. Per mostrarvi con un
esempio dalla Bibbia che questa similitudine è quella giusta, vi serva la
narrazione dal Vangelo di Luca 2,12 dove si dice: «E
questo vi servirà di segno: "Troverete il fanciullo
avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia”». La mangiatoia in
questo esempio corrisponde alla lettera morta nella quale si trova qualcosa, ma
questo qualcosa è avvolto nel materiale, nell’esteriore ‒ nelle fasce ‒
e questo esteriore è tuttavia ancora morto; ma all'interno di queste fasce che
mostrano l’esteriore, vi giace un fanciullo che è il
Cristo, ed è in questo fanciullo che è entrato nella carne lo Spirito di Dio
Jehova Zebaoth! Perciò non rosicchiate la lettera morta, non accontentatevi del
senso materiale delle fasce che riguardano lo spirituale, bensì cercate il fanciullo Gesù, lo Spirito di Cristo! Solo allora sarete veri teosofi nella lettura biblica.
[indice]
۞
Il rinnovo della promessa: “Chi crede in Me… farà anche le opere che faccio
Io… .
(Gv. 14,12)
Graz, 9 settembre 1899
1. Figli Miei, l'Amore ‒ quale il
Padre ‒ è Colui che dichiarai più grande di Suo
Figlio, che sono Io. Infatti, il Padre è l'amore di Dio in Me, come Luce o
Sapienza in Dio, ovvero Io animicamente e fisicamente.
Il Padre era lo Spirito dell'Amore che dimorava nel Mio cuore ed Io ne parlavo in quanto ‘Figlio’ proveniente dal Padre, ovvero Io in quanto
‘Luce’, ‒ attraverso la manifestazione materiale ‘figlio’ ‒ come
Sapienza solidificata di Dio. Io lasciai la Sapienza, Mi umiliai nella Sapienza
ovvero nell'anima e nel corpo, e passai al Padre Mio ovvero al Mio Spirito di
Dio dell'Amore che era nel Mio cuore.
2. Nelle stesse condizioni in cui
stavo Io con Dio, sta anche ognuno di voi con Lui, ma
con la differenza che voi preferite camminare nella sapienza, piuttosto che
nell'amore. Dunque, Io sono l’Iddio Padre stesso.
Tutti coloro che vivranno rigorosamente secondo i Miei
Insegnamenti, avranno la grazia da Me, nel tempo[18]
quando saranno chiamati a fare i miracoli e le opere che Io feci, e in caso di
bisogno, ne faranno ancora maggiori di quelle che compivo Io, poiché Io, come
Dio, opererò e compirò attraverso di loro ciò che diventerà utile per la
glorificazione del Mio nome: Gesù Jehova Zebaoth.
[indice]
۞
Procedere con un
comportamento amorevole
Graz, 9 ottobre 1899
1. Il vostro modo di procedere, che dipende dai vostri pensieri, desideri, parole e da tutto il
vostro fare e lasciare, sia quello di un nobile filantropo, operatore di cose
esclusivamente buone e spirituali! Il vostro amore sia con Me e con i Miei
figli, senza dimenticare che tutto è stato creato attraverso di Me, sia esso
mobile o immobile, perché tutto è Mio Amore, tutto Mi loda come Creatore.
Perciò non maltrattate gli animali al Mio cospetto! Non sradicate
deliberatamente e per divertimento la mia vegetazione dal terreno, poiché l’ho
seminata e fatta crescere Io, vostro Dio, Signore e Giudice delle vostre
azioni! Non vi proibisco di usarla per i vostri bisogni, perché è lì per voi,
ma procedete come se non fosse vostra, bensì Mia, e perciò con tutto il dovuto
rispetto per Me, chiedendovi se non ne stiate facendo un cattivo uso che
potrebbe subire una disapprovazione ai Miei occhi come Creatore, Padre e
Proprietario. Non il necessario uso, non l'amore per l’oggetto, per possederlo
e rallegrarsi in esso, ‒ ma l'abuso, il trattamento malvagio e
l’annientamento trovano presso di Me la giusta disapprovazione e la condanna
del vostro modo d’agire!
2. AmateMi!
Amate il vostro prossimo e il vostro ambiente nel suo complesso come proprietà
del Padre vostro, e quindi come vostro bene ereditario! Anzi, l'amore deve
pervadere completamente la vostra essenza, poiché altrimenti mai verrete alla
rinascita dello spirito, ovvero a Me! Infatti, dov’è
il vostro amore, lì sono i vostri pensieri, lì c’è la vostra intera essenza,
che vi renderà felici o infelici.
3. Pensate quindi molto, ma solo di
cose spirituali, poiché il vostro futuro è nel regno degli spiriti, di cui sono
Io il Re! Perciò parlate poco, e ciò che esprimete, esprimetelo
sempre con grande precauzione! Amore, umiltà e devozione nella vostra sorte devono
essere il motivo del vostro operare! Quindi, prima
mettete tutto sul piatto della bilancia del puro divino Amore in voi, in modo
da non subire conseguenze negative, e siate sempre consapevoli di conformarvi
alla Mia volontà paterna, e di animo sereno vi rallegriate in Me e
nell'interezza della vostra esistenza!
[indice]
۞
Il comportamento verso
gli altri ma con abnegazione di se stessi
Graz, 17 settembre 1899
1. Quando qualcuno dice qualcosa che non
corrisponde a ciò che voi sapete, allora di solito lo interrompete e gli
contrapponete la vostra conoscenza come determinante,
mentre dovete lasciare che l'altro parli. Se trovate che lui abbia torto,
allora ditegli: “Caro fratello, vedi, le mie conoscenze in questa faccenda
sono però le seguenti…”; a questo punto riferite le vostre e lasciate che
sia lui a decidere ciò che ritiene essere migliore.
2. Quando visitate un fratello, non
entrate come foste un signore dell'abitazione, bensì siate umili e lasciate che
vi vengano incontro. Non sedetevi di vostra iniziativa, ma aspettate finché vi si inviterà a farlo. Se siete stanchi, allora potete anche
dire che siete stanchi per aver già camminato molto; nondimeno, aspettate fino
a quando non vi si dice di sedervi. Tenete con voi il cappello, il bastone ecc.
finché non vi si dice di deporli, e poi domandate, dove? Da quel momento non
siate così impertinenti[19],
ma limitatevi a farvi piccoli piccoli,
parlando poco ma assennatamente, e solo di cose spirituali, se possibile. Non fate
tante domande sul comportamento di questo o di quel fratello, bensì esaminatevi
affinché voi stessi diventiate migliori e buoni. Se trovate parecchi fratelli,
allora non siate vanitosi della vostra presenza, bensì salutateli e porgete a
tutti la mano aspettando modestamente fino a quando non vi si concede
attenzione. Se si parla di un argomento, non v’immischiate, ma attendete fino a
quando non vi viene chiesto cosa ne pensate. Non dite
mai che sapete come stanno le cose, e che queste stanno in questo modo o
nell’altro, ma siate calmi e aspettate fino a quando vi viene
chiesto un consiglio, altrimenti tacete. Se parlano male degli altri, non
v’immischiate, ma tacete. Quando è il vostro turno di parlare, allora dite: “Io
penso che sarebbe meglio parlare di qualcosa di spirituale, del caro Padre,
piuttosto che parlare degli errori degli altri, poiché noi stessi non siamo
puri”. Inoltre, qualunque cosa venga detta, state
calmi; non v’immischiate, bensì rispondete solo quando vi viene chiesto, e poi
parlate solo con modestia, ma senza ironia. Non chiedete agli altri di cose
dalle quali si sviluppa una conversazione che risulta
non spirituale. Siate modesti in tutte le risposte, e queste siano sempre di
carattere spirituale. Dunque, non preoccupatevi del
mondo, perché questo è il Satan nell'uomo.
3. Quando parlate non usate
espressioni a doppio senso che inducono a ridere o al risveglio dei sensi. Non
fatevi mai onorare, ma siate umili. Tutto l'onore che vi
sarà tributato, se non lo potete impedire, sacrificatelo rapidamente a Me a
voce alta o in silenzio, affinché non vi causi nessun danno spirituale. Se
qualcuno vi loda per qualcosa, allora dite senza riguardo a quella persona: “Ogni
onore spetta solo al Padre Gesù”. E se vi si ringrazia allora dite: “Al caro
Padre sia il ringraziamento, perché a Lui è dovuto
ogni gratitudine e ogni onore”.
[indice]
۞
Le opere dell’amore
per il prossimo
Graz, 30 ottobre 1899
1. Se l'uomo vive secondo i Miei
Insegnamenti, allora la sua vita sarà una serie di opere dell’amore per il
prossimo, e queste purificano in lui il mondano che ha accolto dalla sapienza
intellettuale del mondo. Nondimeno, le
opere dell’amore per il prossimo sono le seguenti:
2. - Provvedere gli affamati con i
cibi per il corpo; ‒ e spiritualmente, con i cibi dei Miei Insegnamenti,
con i cibi dell'Amore proveniente dal Cielo.
3. - Provvedere gli assetati con
acqua, con vino o con qualsiasi altra bevanda rinfrescante; ‒ spiritualmente
però, con l'amore della vita e della luce spirituale.
4. - Ospitare gli estranei (i
senzatetto) nella vostra casa o nella vostra abitazione; ‒
spiritualmente, coprirli con la veste dell'attività d'amore, vale a dire:
iniziarli nel vero e nel divino.
5. - Vestire gli ignudi con capi di
vestiario materiali; ‒ spiritualmente, metterli nella veste
dell'amore mediante appropriati insegnamenti nel divino.
6. - Liberare i prigionieri dalle
bande di seduttori, impostori e truffatori; spiritualmente, attraverso
l’amorevole e il paziente ammaestramento sul vero stato dell'insegnamento
divino, …e con ciò redimerli dalle tenebre spirituali degli ordinamenti umani
non cristiani.
7. - Visitare gli ammalati,
confortarli e infondere loro coraggio e perseveranza; spiritualmente, indirizzali
a Dio e alla Sua volontà, insegnar loro che la malattia è la conseguenza
del peccato materiale e spirituale, che può essere rimosso attraverso la
rassegnazione a Dio, la preghiera, il pentimento per il proprio passato e il proposito
di vivere in futuro secondo i Comandamenti divini.
8. - Seppellire gratuitamente i
morti, poiché chi si fa pagare per questo è un
salariato giornaliero. Risvegliare alla luce dell’amore per Dio chi è
spiritualmente morto, menzionandogli la fede onorevole, la fiducia, l'amore per
Dio e per il prossimo; rimuovendone la sapienza intellettuale del mondo.
[indice]
۞
Le sette
Caratteristiche divine
Graz, 20 ottobre 1899
1. Amore: – Dio nella Sua Essenza primordiale è puro Amore. – Tutto ciò che Io
faccio, lo faccio per amore dei Miei figli. Se sono buoni ricevono il buono, se invece sono cattivi ricevono il
male. Il povero
devoto a Dio nel bisogno santifica la sua vita. Il ricco, se è arrogante,
accresce continuamente la tenebra spirituale e con ciò il peggiore inferno per
l'aldilà. D'altra parte, fortunato il ricco che amministra il suo patrimonio
nel senso dell'Amore divino per il suo prossimo, come un giorno il Mio amico
Lazzaro di Betania amministrava il suo principesco grande patrimonio e
proprietà terriere.
2. Sapienza:
– Questa vi è dimostrata dall’intera sconfinata Creazione nella sua
molteplicità di tipi, forme e genere, e nella sua infinita ricchezza di idee. Essa comunque è figlia del divino Amore, poiché si
è auto generata come la fiamma che genera la luce,
perciò non somiglia alla fredda sapienza dei savi del mondo. Infatti, la prima
è guidata dal caldo divorante Amore di Dio, invece la seconda lo è dal freddo
calcolo della sapienza intellettuale del mondo.
3. Volontà:
– La volontà di Dio è lo Spirito Santo nella Sua
Trinità. Perciò è l'onnipotenza di Dio che ha creato il mondo e lo governa.
Attraverso questa volontà Io ho compiuto tutto. Essa è l’Amore e la Sapienza, ovvero il magnetismo e l'elettricità nell'Universo, quindi
la Divinità stessa, poiché tutto nell’Universo deve obbedire istantaneamente a
questa volontà; è questa volontà che rappresenta la Potenza divina, la Forza e,
per mezzo di ciò, la Santità e l'Inaccessibilità. Ed è questa volontà che
trasformerà la Terra in un paradiso e sarà consegnata ai Miei figli per essere
abitata.
4. Ordine:
– Senza ordine il mondo non potrebbe esistere, perciò
deve esistere in tutto una tale regolarità, così che mai un disordine possa
subentrare senza la Mia specifica volontà. Se questo non fosse il caso, allora
tutto andrebbe presto in rovina, poiché i mondi, uno dopo l’altro, verrebbero distrutti e annientati, ammassandosi l’uno sopra
l’altro. Inoltre, nella Creazione l'ordine deve essere lo stesso anche nel
piccolo! Presso di Me tutto è disposto in successione. La base è l'Amore, il
generatore che origina virtù; questo ha partorito la Sapienza ovvero la Luce
per creare tutto in una corretta ed eterna perdurante forma; questi due si
uniscono alla terza virtù ‒ alla Volontà, per attivare e ripristinare il
Creato; questi tre si uniscono come essenze primordiali fondamentali in Dio
come la Santa Trinità, formando da sé le virtù secondarie o caratteristiche
secondarie, e questo è l'Ordine che viene messo in
moto dall’Amore, dalla Sapienza e dall’Onnipotenza, in modo che niente si
discosti di un pelo da ciò che è permesso.
5. Serietà:
– Dopo aver riconosciuto le suddette caratteristiche fondamentali nell'ordine, vi
è facile comprendere che la serietà è lo sviluppo delle quattro precedenti
caratteristiche in una quinta caratteristica, attraverso la
quale il mondo viene preservato nelle sue fondamenta e intessuto fino al
più piccolo atomo, per non subire mai un cambiamento. Da qui l'esistenza del
mondo, che è mantenuto nell’ordine attraverso la
serietà.
6. Pazienza.
La Mia eternità è la pazienza! E questa esegue tutto ciò che
le cinque caratteristiche menzionate vogliono, lentamente, ma sicuramente.
Da qui la massima: "I mulini di Dio macinano
lentamente, ma sicuramente!". Io non affretto nulla,
poiché prima di compiere qualcosa devono essere
esistenti tutte le condizioni. E così è anche con il Mio attuale ritorno. Io ho
dovuto crearMi prima le condizioni principali per
intraprendere la Mia riconduzione dei figli, senza intervenire in maniera
troppo drastica. E così ho anche pazienza con i
peccatori e i malfattori verso Mia Santità, poiché se questi Mi conoscessero,
allora la paura e il timore reverenziale li ucciderebbero; da qui la Mia
personale meravigliosa conduzione dei Miei figli, che Mi è chiara
solo perché abbraccio con l’occhio il loro futuro in tutte le eternità.
7. Misericordia:
– Sì, Io sono l’eterno Amore, e quindi, da questo
Amore sono anche l’eterna Misericordia. Se ora vi dico che nella Misericordia
le precedenti sei caratteristiche stanno alla base del settimo, come le cinque
precedenti stanno alla base del sesto, allora vi diventerà chiaro il mistero
del Mio Io divino. La Misericordia, infatti, assicura l'esistenza del tutto,
perché Io come Creatore ho bisogno di tutte le caratteristiche menzionate, per poter far sussistere e governare il mondo. A che punto
sarebbe l'attuale infernale dominio del mondo, se Io non possedessi e non
padroneggiassi le caratteristiche menzionate? Con caratteristiche umane avrei
già da tempo distrutto tutto! Invece Io, per
l’appunto, sono Dio, e come Tale Mi presento anche sulla via crucis,
mostrandovi, attraverso le sette virtù di Gesù, che anche voi uomini – che
cercate di eguagliarMi ‒ dovete
avere le stesse virtù, se volete progredire fino a diventare figli di Dio e
quindi dèi!
8. Leggete
per intero, frequentemente, le spiegazioni in questo libro delle preghiere,
fino a conoscerle a memoria. Allora avrete sempre davanti agli occhi quello in
cui mancate e cosa dovete fare, poiché dovete
diventare perfetti com’è perfetto il Padre vostro nel Cielo. Allora vi
congiungerete di nuovo con Me in un’Essenza primordiale, come
eravate nella causa primordiale dell'eternità.
[indice]
۞
Le sette virtù di Gesù
come Figlio dell'uomo
Graz, 27 ottobre 1899
1. Quando vi presento le Mie virtù come
Uomo, è per attirare la vostra attenzione su come deve vivere ogni uomo se
vorrà un giorno giungere a Me, al Padre suo, poiché Lui stesso lo ha preceduto con il miglior esempio, ed ha mostrato come
si deve vivere e operare se si vuol conquistare il Regno di Dio con violenza.
Chi, infatti, non lo conquisterà con la potenza dell'amore, dell’abnegazione o
dell'umiltà, e attraverso la rinuncia di tutti i piaceri del mondo, non lo
conquisterà né ora né mai!
2. Perciò desidero indicarvi le vie
sulle quali ho camminato come Uomo, per diventare ciò che spetta a tutti, se
seguite le Mie orme e volete vivere e operare secondo il Mio esempio. - E
queste sono:
3. L’amore:
– Ho dato a Mosè i Dieci Comandamenti sul monte Sinai, che – conosciuti da
tutti ‒ mostrano ciò che Io proibisco, e attraverso i due Comandamenti
dell'Amore come Gesù, i quali sono un compendio e, per vero, un compendio spirituale da questi dieci, vi ho dato la norma
del divino in questi Dieci Comandamenti. Se Mi si ama sopra ogni cosa, allora
l'uomo è con i suoi pensieri presso di Me e cerca di fare solo ciò che l'amore
per Me gli richiede, e quindi non Mi può offendere, tanto meno peccare contro
di Me, poiché cammina nell’amore per Me secondo i Miei Comandamenti dell'Amore.
L'amore, infatti, è l’unica Chiesa che rende beati tanto nel mondo quanto nel
regno degli spiriti, perché l'Amore unisce il Cielo con la Terra e forma dagli
uomini i figli e le figlie di Dio, quali figli dell'Onnipotente Creatore
dell'Universo. Se l'uomo, tuttavia, osserva il comandamento dell'amore per Me,
allora cerca anche di adempiere il comandamento dell'amore per il prossimo.
Infatti, tutto ciò che viene da Me è sacro per lui, e
quindi anche il comandamento dell'amore per il prossimo, che egli considera
l'unico altare sacrificale per Me, visto che Io dimoro nel prossimo. – Egli
perciò pratica l'amore sacrificando il suo amore
altruistico a Me attraverso la compassione verso la povertà, la miseria e la
necessità, cercando di alleviarli o di eliminarli completamente dal
fratello o dalla sorella sua.
4. Vedete,
cari figli, questa è stata la Mia prima e principale virtù! Chi ama Me, questi
Mi ama anche nel prossimo, se vede che il prossimo
soffre in una cosa o nell’altra. E in quale alta considerazione Io tenga
l’amore dinanzi a tutte le virtù, lo potete vedere dalla storia della Mia
resurrezione a voi nota, quando ho trattato la madre Mia corporale come tale,
con meritato rispetto; poiché lei era il fior fiore delle virtù e Mi amava con
tutto l’ardore di una madre; sapete
anche che l'evangelista Giovanni era il Mio prediletto, ma quando giunse la
prova estrema dell'amore, allora la peccatrice Maria Maddalena, la più
disprezzata tra gli uomini del mondo, fu colei che, nel fuoco del suo
sconfinato amore per Me, strappò a sé con violenza il Cielo, e Mi indusse ad apparire a lei prima di (Gv.
20,11-16) tutti gli altri Miei cari! Da questo potete
apprezzare e considerare il valore dell'amore, perché con esso si acquista il
Cielo e anche Me, l'eterno Amore!
5. L’umiltà:
– Chi potrebbe dire che l'umiltà non sia la sorella
più incantevole dell'amore? L'umiltà
è il fondamento dell'amore, e chi non abbina l'amore
all'umiltà, non conosce l’essenza fondamentale dell'amore, questo significa che
non conosce lo spirituale e quindi l’eterna costante dell'amore. Io ero
l'Umiltà stessa; poiché Io, che definisco l'intera Creazione come opera Sua (di
Gesù cioè della Sapienza), dimoravo nel corpo umano di Gesù e diedi a Lui le
disposizioni su come umiliarsi, affinché fosse all'altezza del compito che
aveva da compiere.
6. Tuttavia nessuno creda che
l'umiltà cominci là dove viene pretesa per la natura
delle circostanze come senso del dovere o quale un comando determinato
dall’alto! No! Non è qui che comincia l'umiltà, bensì con la soppressione dal
basso del suo privilegio! Considerate il piccolo, il mendicante, il povero, il
bisognoso come vostro pari! Ecco la vostra umiltà! Qui il vostro Dio e Padre
Gesù si appressa davanti a voi nell’aspetto del
piccolo e vi esclama: fratello, aiuto! Qui sono Io che voi cercate nel vostro
amore per Dio. Qui c’è il vostro Gesù come altare sacrificale del vero Amore
divino! Umiliatevi e considerateMi come vostro pari,
anzi ancora molto di più! Qui sto Io, qui sto Io che vi aspetta, se Mi riconoscete, se riverenti Mi considerate vostro Dio e Mi
dimostrate il rispetto e il doveroso amore che Io, come il potente,
inavvicinabile Dio nella Sua Santità, richiedo di dimostrarMi!
-
7. La
mitezza: – Oh, quanto sublime suona la parola ‘mitezza’ e quanto
grande è il suo valore agli occhi di Dio! ‒ La mitezza è un segno
distintivo della compassione e della misericordia, che ha cura di mostrarsi
attraverso un’essenza d’indole mite. Qui l'amore e l'umiltà si congiungono in
una terza forma ed esercitano le opere dell'amore per il prossimo, che Dio
esercita nel Suo Amore e umiltà come i frutti naturali provenienti da questi due,
o che fa attuare attraverso i Suoi figli. La mitezza nel suo esercizio attivo è
un'alta preghiera a Me, alla quale guardo con speciale compiacimento. Quanto
alta deve stare perciò questa virtù ai Miei occhi, poiché dalle principali
virtù divine, amore e umiltà formano una terza sorella, e attraverso queste si
manifesta la natura della Divinità dell’eterno Padre!
8. Miei cari figli, riconoscete
l’alto valore e l’alto significato delle virtù divine nell’Uomo Gesù,
attraverso le quali i figli, uniti con il Padre in un
cerchio dell'Amore di Dio con l’umiltà, quali figli di Dio, stanno lì come
apprendisti dèi in forma umana!
9. Cercate di adoperarvi nella
mitezza, nell'amore, nell'umiltà e nella compassione, ed esercitate la
misericordia nei vostri fratelli e nelle vostre sorelle, per elevarvi fino a
quell'elevatezza divina per portare i fiori e i frutti della vita eterna, fiori
e frutti che vi rendono uguale a Me, unendovi così a
Me, al vostro Dio e Padre Gesù! Nel mondo niente sta più in alto dell’amore e
dell'umiltà nella forma della disinteressata, compassionevole e caritatevole
operosità d’amore verso il prossimo, la quale porta a
maturazione i frutti dell'Amore divino! Cielo e Terra, e l’intero alto mondo
dello spirito intorno al loro Padre ed eterno Re Gesù, si rallegrano nelle
opere che un figlio del Padre pratica amorevolmente nei confronti di chi
le riceve! ‒ Sì figlioli! Questi sono Io, il vostro Gesù, il Beneficiario
dei benefici e dei doni provenienti dall'amore, dall'umiltà e dalla compassione
del vostro cuore, ed Io, l'eterno Padre, Io, il Re di tutti i re, Io, il
santissimo Dio e Signore nell’infinità attraverso i Miei bravi figli,
inconsapevoli che sono l’affettuoso Ricevente! Oh, quale gioia e quale amore
risplendono nei Miei occhi! ‒ Se voi sapeste e vi rendeste conto con Chi
avete a che fare, morireste di commozione e rispetto dinanzi a Me! Figlioli,
non dimenticate mai più questa spiegazione del Padre vostro e siate
misericordiosi e amorevoli verso il vostro prossimo! Poiché voi non sapete dove
vi esaminerò e vi visiterò per riconoscervi come figli Miei o figli del Mio polo opposto.
10. La
pazienza: – Voi non avete il minimo presentimento di quale alto
significato abbia questa parola! – Figli Miei, la pazienza è la quarta forma
delle virtù divine, perciò è qualcosa di così alto, di così magnifico e sacro,
che tutta l'infinità dinanzi ad essa incrocia umilmente le mani sul petto. ‒
O figli, comprendete voi questa parola spirituale che Io ho annunciato qui e
cosa significhi che l'Infinito incroci umilmente le mani sul petto dinanzi alla
Pazienza? Vedete cari figli, Io stesso sono l’Infinito, e la Pazienza, divenuta
l’unificazione dell’Amore, dell’umiltà e della Mitezza è una quarta sorella
della Santità nelle virtù di Dio e la si può
esercitare attraverso la divina Santità dando riposo all’Amore del Mio Cuore
per il suo prossimo, preferendo soffrire lei stessa piuttosto che far del male
e rendere la pariglia al malefico nemico della vita, per via del possesso e
dell’avere. Dove può esserci nel mondo qualcosa di più grande e superiore che
sopportare tacitamente l'ingiustizia con pazienza arrendevole alla Volontà
divina? In verità vi dico, la Pazienza è una principale complessiva virtù di
Dio che unisce i tre summenzionati in un singolo e lo fa apparire come il
Divino nell'uomo, il che, di fronte agli uomini, Mi
caratterizza come Dio. Inoltre, l’indicibile sofferenza quotidiana e i dolori
continuamente aggiunti Mi dispongono a prendere tutto con calma e lasciarlo
andare amorevolmente nell'infinita eternità. ‒ Se Io non fossi la
Pazienza stessa, allora la Terra sarebbe regredita già da lungo tempo nei suoi
atomi primordiali, poiché gli uomini sobillano il Satana contro di me e Mi invitano continuamente alla lotta contro la loro
temerarietà, tramite la quale hanno a che fare con Me! – Tuttavia, tutto ha il
suo tempo, e anche questo otterrà la sua fine, e un regno eterno d'amore del
buon Padre incoronerà la pazienza e le opere Sue!
11. Perciò siate pazienti con le
debolezze del vostro prossimo! Non disputate mai! Istruitelo amorevolmente, se
loro non accolgono il vostro insegnamento, allora tacete e venite da Me con la
preghiera: “Caro Padre, dagli l'illuminazione,
affinché comprendano la verità!”
12. Figlioli! Esercitatevi alla
pazienza; siate puri di cuore, siate perfetti, siate dèi, quali
figli di Dio, affinché Io incominci con voi il nuovo semenzaio per una santa
generazione di Dio sulla Terra! – Affinché Io dimori con voi, viva con voi, Mi
rallegri con voi e stabilisca in mezzo a voi il regno millenario d'Amore
(Ap. Cap.20) del Mio Spirito! ‒ Abbiate pazienza con le debolezze
del vostro prossimo, così come Io ho pazienza con le vostre! ‒ Siate
uguali a me, siate dabbene, affinché Io possa avere gioia in voi. ‒ SeguiteMi, la ricompensa sarà inconcepibilmente alta e
divina: i vostri occhi non hanno mai visto, i vostri orecchi
mai sentito, il vostro cuore non ha mai percepito ciò che ho a
disposizione per voi, se Mi seguirete.
13. Tra poco vi farò sorgere un
paradiso terrestre che sarà incomparabilmente più bello, più santo e più divino
del primo, poiché verrò da voi sulla Terra, vale a dire sulla "Nuova
Terra", con tutto il Mio stato di Dio e lo stato dei figli della ‘Nuova
Gerusalemme’ del Mio Cielo dell’Amore! Figlioli! Comprendete cosa significa che
Dio nella Sua inaccessibile Santità verrà sulla Terra come un Padre amorevole
con tutti i Suoi figli prescelti, con la Sua corte celeste
vivente, visibile e in eterno tra i figli Suoi, e trasformerà la
tenebrosa infernale Terra in un paradiso, che unirà nell’Universo tutte le
magnificenze delle infinite creazioni? ‒ O figli, se sapeste ciò che nei
prossimi anni, dopo l’intrapresa pulitura (il Giudizio universale), sarà di
questa Terra, e quanto apprezzerete queste magnificenze e queste dolcezze
celesti nella vostra veste di carne! Sì, allora tutto vi svanirebbe e niente
avrebbe più valore per voi! Anzi, vi dico: figlioli, adoperatevi a recuperare
rapidamente il perduto, poiché è cominciato il tempo in cui inizierò a
trasformare l'inferno, chiamato ‘Terra’, in un paradiso celeste! Inizierà una
lotta per l'essere e il non essere, perché finalmente voglio distruggere il
regno di Satana nel mondo con mezzi divini! E con ciò cesserà il pungiglione
della morte, poiché con la cessazione del peccato, cesserà anche la morte;
infatti, la morte e il tempo della morte sono le cause
e le conseguenze del peccato! Ci sarà ben una nascita carnale, ma senza dolori!
Non ci sarà più la morte e il tempo della morte.
Vivrete fino alla seconda rinascita. Con la seconda rinascita vivrete e
opererete per Me, uguali al risorto Salvatore – allo stesso tempo, Uomo e
Spirito – con un corpo spirituale di carne, finché un giorno nell’incalcolabile
tempo sarete una cosa sola con Me, col Padre vostro in tutte le eternità. Il
tempo del ritorno di Cristo, del quale profetizzai dinanzi a Caifa, è ora
dinanzi alle porte! Affrettatevi! Affrettatevi figlioli! Affinché non siate respinti, ma accolti! Infatti, nel nuovo regno dell'amore
v’incontrerete di nuovo con i vostri cari, poiché tutto ciò che da Adamo è
vissuto nel mondo, vi incontrerà! Ed Io, nel mezzo dei
Miei figli, sarò come Re e Padre vostro!
14. La
castità (ovvero perseveranza, tenacia): – L'amore che si innalza a Me da un cuore puro, vi abilita a sopportare
molto per amor Mio e ad esercitarvi alla castità, che è un fondamento per la
santificazione o purificazione della vostra essenza. La castità è una virtù che
solo con grande spirito di sacrificio di se stessi può essere educata. Quando
stabilii ad Adamo ed Eva la castità del corpo come condizione principale
dell'obbedienza verso di Me, Io sapevo già in anticipo che loro due sarebbero
diventati disobbedienti per ignoranza e quali conseguenze avrebbe avuto questa
disobbedienza, e che in seguito all'impeto dell'amore sarebbero caduti in fallo.
Tuttavia, non fui Io la causa di questo amore carnale!
15. Se Adamo fosse rimasto fedele a
Me nella sua essenza primordiale come Anima e Spirito di Dio, allora non avrei tratto Eva da lui come principio femminile secondo la
sua volontà, e lei sarebbe sorta accanto a lui come un secondo essere
spirituale. – Con questo, la via della carne in entrambi sarebbe stata ben
avviata, benché non ancora completata. Per prima cosa attraverso un’obbediente
temperanza Io volevo educarli ad essere un vaso
spirituale, al fine di generare dei discendenti spiritualmente puri, così che
la morte non li avrebbe potuti toccare, essendo venuti al mondo spiritualmente
puri. Solo che Adamo ed Eva pur essendo per la verità cresciuti, erano tuttavia
figli inesperti, e come sono i figli, disattenti a ciò che dicono i loro
genitori, così anche Adamo ed Eva lo furono verso il
Mio divieto. E la conseguenza fu che diventarono animaleschi, pertanto
dovettero alimentarsi anche del nutrimento degli animali, dal quale si
formarono sangue e, da ciò, ossa, carne, ecc. Prima di darsi all’accoppiamento
animalesco entrambi erano solo in una forma spirituale, senza un corpo carnale,
e vivevano solo di cibo spirituale con un forte assorbimento delle fragranze
dei frutti che si trovavano nel giardino paradisiaco, e da un frutto spirituale
che veniva messo in bocca, partiva e si diffondeva
subito in tutte le parti del corpo spirituale animandolo e fortificandolo, cosa
che Io feci scomparire dopo la colpa. L’abbruttimento nel godimento dell'amore
fece dai corpi spirituali dei primi esseri umani, corpi
animali-carnali come conseguenza del peccato.
16. La generazione seguente della razza umana avvenne
in maniera animalesca, e questo è il peccato originale che ha trascinato gli uomini un po’ alla volta dal Divino alla materia e li ha
resi indegni della loro elevata discendenza. Quanto grande è questo peccato,
potete apprenderlo dal fatto che Adamo stava davanti al peccato in modo così altamente spirituale, come ancora oggi nessun arcangelo, e
quanto profondamente cadde, potete intuirlo dal fatto che parecchi uomini
eruditi, nella loro oscurità dello spirito, cercano i loro antenati nella
specie delle scimmie! ‒ È abbastanza triste cercare,
quali figli di Dio, la propria discendenza nella specie delle scimmie! –
Inoltre, per quanto concerne l'amore della Mia paternità, allora posso solo
dirvi che l'uomo stesso è diventato il creatore del suo destino e che in futuro
Io non gli imporrò neanche nessuna legge del ‘devi’;
d’altra parte, però, dopo un colpa farò sentire la giusta punizione! Ed Io vi
dico: “La separazione dal Cielo e
la relegazione all'inferno, provocherà un veloce miglioramento, e nessuno vorrà
più prenderlo a modello”[20].
17. Per quanto riguarda il vostro
compito, allora vi consiglio quanto segue: “Rinunciate
dove è possibile alla concupiscenza![21]
Purificatevi e santificatevi, così che Io possa guidarvi come
figli Miei!”. La concupiscenza, infatti, è per l’appunto un peccato,
perché deriva dall'amore innaturale che non si può controllare facilmente,
perché di solito si manifesta con impeto – ottenebrando la chiara ragione.
Questo è un peccato che deve cessare senza condizioni, perché i lussuriosi[22]
non possiederanno il regno dell'amore. Nondimeno, Io con questo non voglio dire
che non accadrà mai, ma non accadrà fino a quando amerete l’impudicizia e
inoltre non vi sforzerete a ripulire la vostra carne,
per la qual cosa sono necessari alcuni anni. – Perciò cominciate a ritirarvi
subito, perché potreste essere terribilmente colpiti quando un giorno vedrete
che gli altri sono maturi, mentre voi dovrete rimanere nella confusione del
mondo fino a quando non sarete puri e provati nella perseveranza! ‒ Il
nuovo Regno, infatti, sarà un Regno spirituale celeste, non dell’amore
animalesco!
18. Cari figlioli, la vita nel mondo
attuale è un puro inferno, ma voi per la verità non ve ne accorgete. Tuttavia,
se conosceste la vita dell’Amore celeste, allora sareste così infelici e
inconsolabili nella vostra condizione, che non potreste più sussistere nel
mondo.
19. Il Mio amore può consigliarvi
una cosa sola: “Figlioli, rinunciate al mondo e alle sue voglie carnali, con
la preghiera e col digiuno, per poter giungere almeno
là dove saranno tutti coloro che ascoltano le Mie parole e vivono ed agiscono
di conseguenza”. Allora la vostra ricompensa diventerà inconcepibile nei
godimenti di specie celeste, …e possedere Me significherà più di quanto il
mondo intero chiama “proprio”. Ma se la brama carnale
vi tormenta troppo, allora venite da Me e chiedeteMi
pieni d’amore e umiltà che Io ordini riposo agli spiriti della carne, e andrà
meglio. – Oltre a ciò, lottate con inflessibile ferma
e forte volontà: “No! Non voglio!”. E se
rivolgete a Me i vostri pensieri di brama carnale, allora essi non potranno
spuntarla. Andatevene dal luogo della seduzione con i pensieri, occhi, orecchi
e tutto il resto, ed avrete successo. ‒
Ricordatevi che la brama della carne è ‘morte’; la
brama dello spirito invece è ‘vita’ e ‘pace’. (Rom. 8,6).
20. La
pace: – Questa piccola parola comprende in sé tanto
dell’infinito, che voi mai l’afferrerete finché non
giungerete alla vera pace attraverso la rinascita dello spirito. La pace è il
fondamento della felicità, poiché, dove non c'è pace, non c'è benedizione, e
dove non c'è benedizione, non c'è felicità.
Benedizioni, felicità e pace portano soddisfazione, e chi è soddisfatto
è ricco, perché la ricchezza non può dare e sostituire la soddisfazione. Perciò un giorno dissi: “La pace sia
con voi!”, con queste parole volevo dire: “Dovete essere
soddisfatti e felici!”. Pertanto coltivate la pace in voi e intorno
a voi, poiché dove c'è la pace, lì c'è buon vivere, perché il Padre della pace,
che sono Io stesso, dimora lì. Piuttosto meglio patire un’ingiustizia, che
lasciarvi strappare dalla vostra quiete, poiché dove manca la pace, lì comincia
l'inferno! Con la pace nel cuore guadagnate il terreno sul quale crescono, possono svilupparsi, fiorire e maturare tutte le belle
virtù. Perciò esercitate la pace e fuggite ogni occasione di perdere la pace in
voi e con il vostro prossimo, perché finché non avrete la pace interiore,
sarete insoddisfatti e l'insoddisfazione guasta ogni piacere nella vita. Perciò
diventate la fucina della vostra fortuna coltivando le Mie virtù, specialmente coltivando l'amore e la pace del cuore! Se volete vivere in
beata soddisfazione, allora coltivate la pace vivendo ed
aspirando solo allo spirituale-divino, esaminando e correggendo i difetti del
vostro io. In ogni caso servite il vostro prossimo con le opere dell’amore! E questo
agirà in maniera beatificante su di voi.
21. L'altruismo:
– Quale parola superiore! E quanto difficile vi sembra metterla in pratica.
22. Le condizioni del tempo presente
sono tali che voi considerate l'altruismo come una virtù superiore altamente pericolosa, …e non senza ragione! ‒ Infatti, il mondo
d’oggi sfrutterebbe la vostra bontà di cuore con una raffinatezza tale, che
alla fine non vi rimarrebbe nient’altro che rivendicare di nuovo la
misericordia degli altri.
23. Datevi all’amore, datevi all'altruismo
quando siete fermamente convinti che il bisogno chiede
di voi. Io sono davvero in ogni uomo, ma anche il Satan dell’inganno non manca
qui e là! Perciò unite l'amore con la sapienza, e siate guardinghi, affinché coloro che speculano solo per vivere a spese degli altri non
approfittino di voi, mentre i veramente poveri che si vergognano, o che non vi
conoscono come benefattori, soffrono fame, bisogno e afflizione.
24. Io sono l'altruismo! Io sono Colui che vi mette nel cuore: “Siate misericordiosi,
com’è misericordioso il Padre vostro nel Cielo, poiché la Sua misericordia dura
in eterno. Tuttavia siate anche prudenti come serpenti, per
non diventare vittime di uomini malvagi e negligenti!”.
25. Inoltre vi dico anche: “Dove
siete fermamente convinti che l'aiuto deve essere dato,
non ci deve essere nessun limite al vostro altruismo, poiché un giorno vi
ricompenserò in maniera regale-divina. Infatti, lì
(nel prossimo), ero Io stesso che soffrivo la fame, il bisogno e l’afflizione,
e voi Mi avete soccorso!
26. Accade spesso che solo dopo
veniate a sapere che questo o quello (dopo un aiuto) erano indegni del vostro
amore e misericordia. Io vi dico: non li rimproverate,
perché con ciò non vi hanno causato un danno spirituale, bensì volgete i vostri
occhi a Me e dite: “Caro Padre, per amor Tuo e secondo il Tuo Insegnamento
ho dato e operato; perciò, caro Padre, prendilo così come lo sentiva il mio
cuore, quando ho steso la mia mano con amore e compassione”, ‒ e
la Mia benedizione giacerà su di voi e vi accompagnerà.
[indice]
۞
I sette peccati contro
lo Spirito Santo
Graz, 28 ottobre 1899
1. Peccare presuntuosamente contro la
misericordia di Dio.
2. Disperare della grazia di Dio.
3. Opporsi alla riconosciuta verità cristiana.
4. Veder di mal’occhio
la Grazia divina al proprio prossimo e invidiarlo per questo.
5. Persistere deliberatamente
nell'impenitenza[23].
6. Avere un cuore ostinato verso le
salutari ammonizioni.
7. Essere in opposizione allo
Spirito della verità proveniente da Dio che si rivela attraverso la coscienza,
cioè affermare e fare ostinatamente il contrario.
8. Questi sono i più grandi peccati che gli uomini commettono contro Dio.
[indice]
۞
Tre virtù spirituali
Graz, 20 settembre 1899
Fede, speranza, amore,
questi, pieni di fiducia e forza occorre praticare!
Allora ad aiutare si è pronti.
Dillo a te stesso: “In ogni istante!”
[indice]
۞
Pregare
incessantemente
Graz, 10 settembre 1899
Pregare incessantemente significa ‘sacrificate tutto
a Me, in Mio onore!’. Pensate a Me il più spesso possibile, poiché quanto
più pensate a Me, tanto più sarete spirituali! Quanto più cari vi ho, tanto più
in alto vi elevate a Me nello spirituale, e tanto più soddisfatti sarete nel
vostro cuore voi stessi! – Come Mi pregate per tutto e sacrificate in onore a
Me, così ringraziateMi anche per tutto, sacrificate
tutto in Mio onore ed implorateMi
sempre per la spiritualizzazione! Questo è ciò che significa per Me il pregare
ininterrottamente.
[indice]
۞
Tre comunicazioni
sulla preghiera
Graz, 22 dicembre 1901
(La prima rivelata tramite
Franz Schumi)
1. Pregare, significa parlare con Dio;
ma dal momento che la Santità in Dio è inaccessibile
per l’ordinario linguaggio umano, gli uomini, attraverso l'amore, l'umiltà e la
fede, devono avvicinarsi al Padre nella preghiera come amore verso Dio, poiché
non c'è un’altra via per patrocinare il rapporto tra l’Iddio santissimo e gli
uomini peccatori quali figli di Dio. Tramite la preghiera, infatti, la
spirituale virtù umana s’innalza al vestibolo del Santo dei santi, e attraverso
l'amore e l'umiltà entra nel Santo dei santi e si avvicina a Dio, al suo onnipotente
Creatore e Padre dell'eternità in Cristo e Redentore del Golgota.
2. Si domanda: “Perché pregare?”.
La risposta è la seguente: dovete pregare per glorificare e magnificare Dio nella
Sua Santità, quale supremo Signore dell'infinità, Re spirituale del pacifico
regno dei figli di Dio, per dimostrare a Lui il dovuto
onore, per ringraziarLo umilmente per la Sua buona
accoglienza e collocare la vostra preghiera, espressa in amore e umiltà,
sull'altare dell'intimo Amore di Dio, che è Gesù Cristo, e ricevere ascolto nei
vostri bisogni e necessità.
3. Non esiste comunque nessuna
differenza, se l’uomo prega solo interiormente o esprime la sua preghiera con
le labbra. L'unica differenza consiste in questo: se le parole provengono
dall'amore del cuore o dall’abituale meccanica preghiera.
4. Si prega interiormente elevando i
propri pensieri spirituali a Dio, che sono il linguaggio interiore o spirituale
dell'uomo, attraverso l'amore e l'umiltà, lodandoLo e
glorificandoLo, e chiedendo il Suo aiuto nelle
difficoltà quotidiane.
5. Esteriormente, invece, si prega
così: esprimendo a bocca aperta, bisbigliando o ad alta voce, le parole rivolte
a Lui per l’esaudimento di un qualsiasi desiderio in
amore e venerazione per Dio attraverso il linguaggio interiore del pensiero.
6. Con la preghiera interiore ed
esteriore bisogna sempre assicurarsi di riflettere bene in anticipo sul senso
di ciò che si vuol pregare ed implorare, se sia buono
per la salvezza dell'anima e del corpo e se sia bene che poi l’uomo, con i
pensieri raccolti dal suo amore e dall’umiltà del cuore, esprima pieno di
riverenza la preghiera a Me, al Padre Celeste suo, per supplicare l’esaudimento
della preghiera con pensieri sempre corrispondenti alle parole pronunciate,
affinché la preghiera sia tenuta in questo alto sentimento corrispondente alla
Santità in Dio.
7. È una questione vitale: l'uomo è
obbligato a pregare! E perché questo? La risposta suona così:
– l’uomo è obbligato a pregare per i seguenti motivi:
8. – Paolo insegnò: "…prega
incessantemente" e "…persevera nella preghiera", con
la qual cosa è affermato il pensiero continuo a Dio, al Quale
ci si può avvicinare solo con la preghiera, intonando devoti canti e salmi e
attraverso invocazioni, ringraziamenti e spirito di sacrificio in Suo onore in
ogni situazione della vita, come è indicato nel libro delle preghiere.
9. Attraverso il salmista Davide,
Dio stesso parlò all'uomo: “InvocaMi
nel giorno della tribolazione e del bisogno, allora ti salverò e tu dovrai glorificarMi” (Sl. 50,15).
Quindi è un dovere dell'uomo non disperarsi nel giorno della tribolazione e del
bisogno, ma rivolgersi al Padre suo Celeste nel Cielo per l’aiuto; infatti Io, Gesù stesso, dissi: “Chiedete!
Allora vi sarà dato”; poiché, chi chiede riceverà. Con riferimento a quale nome si debba pregare e invocare, Io dissi:
“In verità, in verità vi dico: se chiederete qualcosa al Padre nel nome Mio,
Egli ve la darà”.
10. Io, Gesù stesso, ero uno dei più accesi oranti come Figlio dell'uomo, perciò
è vostro dovere prenderMi come esempio, ma non si
creda di essere qualcosa di meglio di quanto era Dio stesso in forma umana,
poiché Egli vi ha preceduto con l'esempio di come dovete vivere e operare!
11. Nondimeno, quali prove ci sono
se l'uomo adulto prega mal volentieri oppure meccanicamente? In questo caso ci
sono le prove che l'uomo resta tenebroso, viene
circondato o posseduto da spiriti tenebrosi che gli ispirano avversione alla
preghiera o gli ispirano altri pensieri; perché un uomo devoto e buono prega
volentieri, ed è un diletto per lui pregare, poiché nella preghiera trova pace,
consolazione e soddisfazione. Chi non desidera pregare si allontana da Dio e si
avvicina al Satan, che egli ci creda o no.
12. Da dove proviene
il fatto che l'uomo viene distratto durante la preghiera? Il motivo
della distrazione è in primo luogo la propria disattenzione, la non salda
volontà e la sbadataggine, poiché l'uomo non considera che con la preghiera sta dinanzi a Dio per rivolgere a Lui una richiesta; ‒
in secondo luogo la disattenzione incoraggia anche gli spiriti maligni che si
trovano al seguito dell'uomo oppure da cui è posseduto secondo i suoi vizi e le
passioni, ed essi gli insinuano i loro pensieri durante la preghiera, per farli
pensare e parlare diversamente, tanto da svalutare la preghiera o renderla vana
del tutto.
13. Per evitare la distrazione nella
preghiera, l’uomo si deve prefiggere di pregare lentamente, e con i pensieri
prestare attenzione alle parole espresse, cosa esse significano e quali atti
sacri vi sono presenti. Per esempio: con l’esaltazione del rosario si tengano
sott’occhio gli avvenimenti dolorosi, a)
nel giardino del Getsemani come ho sudato sangue per la paura nel più grande
turbamento, con la chiaroveggente previsione dei terribili avvenimenti che Mi
sovrastavano; b)
col secondo avvenimento, con la velocità del pensiero Mi si deve vedere legato
alla colonna e gocciolante sangue, in seguito ai colpi che mi furono inferti;
ecc. ‒ Con la preghiera del Padrenostro si devono avere in mente le
spiegazioni di questa preghiera, affinché si pronunci ogni parola in modo
intellegibile, piena di forza, nell’amore, con umiltà, convinzione, riverenza e
decenza, poiché con la preghiera dovete sempre essere consapevoli che sto Io
dinanzi a voi, Io che sono il Santissimo, Dio e Creatore del mondo, come Re su
tutti i re, Signore su tutti i signori e accessibile solo come indicato sopra.
Dovete considerare che con Me non si blatera meccanicamente come con una
persona comune! È vero che sono il Padre vostro amorevole, ma dovete mantenere
sempre la buona creanza al cospetto della Mia Santità e non considerarMi
come il padre vostro terreno, bensì come l’Iddio santissimo in tutto amore, in
tutta umiltà e in tutta riverenza; allora la vostra buona creanza sarà
salvaguardata con la preghiera, altrimenti voi stessi vi punite perché
trasgredite il regolamento della decenza al Mio cospetto.
14. Come deve essere intesa la Mia
dichiarazione nella predica del Monte quando dissi:
15. Matt. 6,7-8: "E quando
pregate, allora non dovete usare troppe parole come i pagani, i quali pensano
di essere esauditi a forza di parole. Perciò non siate simili a loro, poiché il
Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate!”
16. Questa mia passata dichiarazione, quando insegnai a pregare
il breve Padrenostro, è da comprendere così: “Non dovete pronunciare molti
vaniloqui e parole solo con le labbra, però senza amore nel cuore, senza
pensieri spirituali in testa e con un sentimento privo di umiltà e venerazione
davanti a Me”, come dissi attraverso Isaia, e più tardi, quando, come Gesù,
ebbi a ripetere la stessa cosa.
17. Con la lettura per intero delle
parole nella Predica del monte secondo Matteo capitolo 6,
versetti 7 e 8 si sbaglierà facilmente, perché gli uomini tendono troppo al
senso delle lettere morte. Perciò prestate orecchio al Mio
ulteriore chiarimento su questo Sermone:
18. È vero che Io so già prima per
che cosa Mi pregherete, ma con questo non è detto che potete passare tutto il
giorno distrattamente e solo dopo venire a Me con una preghiera, se avete
bisogno di qualcosa, e che dovete pregare solo un singolo Padrenostro e con
questo pensare che vi abbia già ascoltato! – Piuttosto, dovete ripetere la
richiesta implorando, finché non sarà ascoltata!
19. Considerato
che il Nuovo Testamento è solo un sunto, una parte assai minima del vero Vangelo originale che contiene
tutti i Miei viaggi, gli avvenimenti della Mia vita, i discorsi e le opere
fatte, perciò neanche potete sostenere che una piccola parte[24]
dell’insieme sia già il tutto! E considerando ovvio che dobbiate anche recepire ed accogliere ciò che viene rivelato nel Vangelo
originale (Grande Vangelo di Giovanni) e in tutti i libri da Me dettati (La
Nuova Rivelazione), poiché questa è la Mia volontà ed essa vi deve essere sacra
se volete venire a Me, al Padre, allora ascoltate e mettete in pratica con i
fatti ciò che vi dico qui:
20. “Chi
vuol diventare figlio Mio deve accettare e vivere i Comandamenti e gli
Insegnamenti che Io ho dato e do attualmente, e
procedere di conseguenza, altrimenti non potrà pervenire a Me, al Padre suo,
poiché chi non segue Me, segue il Satan, perciò l'inferno sarà la sua casa
paterna!”. Annotatevelo bene, poiché
il tempo è estremamente serio, dal momento che al Mio
attuale ritorno, il mondo sarà pulito da tutti gli elementi malvagi. Perciò Io
procedo come Padre con gli obbedienti, e come Giudice con coloro
che vogliono sapere tutto meglio degli altri; e chi non percorre la via
che conduce al Padre, percorre la via che conduce al Satan!
21. Io, come Figlio dell'Uomo, mi
ritiravo per tre ore al giorno e pregavo
ininterrottamente Dio Padre, in parte come Uomo secondo il Mio corpo, in parte
parlavo con Lui come Sapienza divina secondo la Mia anima. Se Io, come Dio
incarnato, pregavo Dio per tre ore e parlavo con Lui e mi intrattenevo
con Lui, il Quale dimorava come Padre nel Cuore della Mia anima, come avrei
potuto vivere ed agire diversamente da come ho insegnato? Allora il principe
menzognero Satana non sarebbe venuto fuori dal Messia?
22. Nel Vangelo originale, riferisco
il giudizio degli uomini su di Me (come Messia) per il fatto
che pregavo molto.
23. Io vi dico e vi metto in
guardia: – non criticate le Mie parole così alla leggera, bensì credete a
queste, altrimenti sarete consegnati all'inferno e quindi al Satan, perché chi
non crede, non è degno di Me!
24. Voi (intendendo solo coloro che criticano le Mie parole che nel tempo attuale vi
detto, ma nello stesso tempo le considerano come provenienti dallo spirito di
Satana) esitate e dubitate che Io, l’Iddio dell'amore e della longanimità,
vi porga parole così serie, dal momento che Mi sono sempre espresso come un
Padre amorevole di fronte ai Miei figli.
25. Io vi
dico: “Non dubitate che sia Io, poiché come
Padre parlerò con i buoni figli che credono in Me e che non criticano la Mia
Parola! Nondimeno, il tempo del ritorno di Cristo di cui parlai dinanzi a Caifa è
cominciato, dal momento che come Giudice ho messo
piede nel mondo. Tuttavia questo tempo esige da Me che Io parli con i critici,
con gli atei e con gli increduli orgogliosi con il tono dell'inaccessibile
suprema Santità in Dio, per proteggerli dall'inferno finché è ancora possibile;
poiché è l’ardore dell'Amore in Dio che punisce anche, dove le parole
dell'Amore vengono beffardamente criticate e
considerate come menzogne”.
26. Voi sapete che nella Bibbia sta
scritto: "È terribile cadere nelle mani
dell’Iddio vivente". Ma se di fatto
sta scritto così ed Io riconosco che il versetto è giusto, non per questo
dovete essere temerari[25]
e considerare le Mie parole come non vere, poiché in
tal caso ricadete nel giudizio del mondo che sarà la vostra morte e il vostro
inferno, poiché chiunque fugga la luce è un notturno spirito tenebroso che si
costruisce il proprio inferno a cui appartiene.
27. Oltre alle espiazioni e
all’attività delle opere d’amore per il prossimo, la preghiera è un mezzo
fondamentale per raggiungere il Regno dei Cieli, poiché il pregare è
un’umiliazione dell’uomo dinanzi a Me, dinanzi a Dio, al Padre suo spirituale,
che così si rivolge a Me, Mi espone i suoi bisogni e attraverso la preghiera Mi implora di ascoltare le sue implorazioni. Perciò vi
raccomando la preghiera in modo particolare, perché senza chiedere e senza
pregare non potete ottenere nulla, se avete esigenze speciali che solo Io posso
esaudire e mitigare. Perciò voglio darvi una spiegazione sulla vera preghiera
nello spirito, sebbene, in verità, vi ho già spiegato
che la preghiera è l’attività delle opere d’amore per il prossimo. E così
ascoltate.
28. È molto diffusa l’opinione che
l'uomo non dovrebbe e non è necessario pregare con le parole, bensì solo col
cuore mediante l'amore per Dio, e quindi tutta la vita dell'uomo dovrebbe
essere una lode a Dio che dovrebbe manifestarlo attraverso l'amore nel cuore e
il positivo contributo di pensieri e canti, così da lodare e magnificare sempre
Dio, senza proferir parole e preghiere.
29. Quest’opinione si basa sulle Mie
parole quando dissi che non si deve pregare come fanno i pagani con mormorii
delle labbra, ma nello spirito e nella verità (Gv. 4,23), e si rigetta quasi
interamente la preghiera; ‒ e tuttavia, al posto di questa non si prega
né nello spirito né nella verità. Qui, però, è semplicemente implicito di far
procedere Dio in noi nel Suo Amore misericordioso; e credo che gli uomini
debbano considerare questo buono e giusto.
30. Chi fugge la preghiera con ogni
genere di astute giustificazioni, dimostra precisamente di essere ancora
lontano dalla vera imitazione di Cristo, dal momento che
Lui stesso ha pregato moltissimo come Uomo. Costui dimostra che il suo interiore tende più all'inferno che a Dio, poiché
pregare significa parlare con Dio, mentre chi fugge la preghiera e vi si ribella
con ogni genere di scuse, dimostra esattamente che in lui c’è ancora tanto di
satanico; dimostra che a lui la preghiera, ovvero parlare con Dio, il Padre
suo, non piace!
31. Lo spirito è sempre ben disposto a fare la cosa
giusta; ma finché la carne è pigra e non volenterosa, e non laboriosa o
premurosa, del tutto priva di spirito e di attività, fino ad
allora l'uomo è ancora ingannato ed imprigionato nella carne dal Satan,
dalla mondanità, perché percorre vie contrarie alla volontà del suo spirito,
vale a dire le vie della sapienza intellettuale!
32. Dal momento
che molti uomini si sbarazzano della preghiera dicendo: "Cristo
non ha insegnato a pregare con le parole, quindi non dobbiamo pregare così, ma
solo col pensiero senza parole", allora adesso vogliamo verificare se
questa scusa è motivata.
33. E quindi vi domando: “Cosa sono i pensieri?Lo sapete cosa sono i pensieri?”.
Io vi dico che se dite che nei pensieri non si esprimono delle parole, allora non sapete affatto cosa siano. Ebbene: cosa sono i pensieri?
I pensieri, pur non essendo espressi con le labbra, sono parole pronunciate
interiormente, e perciò appartengono agli spiriti, ovvero
tali che hanno il chiaro udito di percepire i pensieri del prossimo, ovvero ciò
che esso esprime interiormente, perché nessuno può pensare senza esprimere
delle parole interiori. Il dono che l'uomo può pensare, infatti, viene dallo
Spirito di Dio, Spirito che dimora nel cuore di ogni uomo. È Lui che consegna
le parole ai pensieri, dal cuore alla ragione, e da questa all’intelletto.
34. Non appena l’uomo comincia a
pensare, deve pronunciare interiormente a parole ciò che pensa, perché pensare è il modo interiore di parlare attraverso le labbra,
che è il modo esteriore. Nell’interiore si parla
spiritualmente, nell’esteriore materialmente. Lo stesso avviene quando
si pensa a una canzone, allora la si deve cantare
interiormente, altrimenti non si può pensarla. Per convincervi della verità del
Mio chiarimento, provate una volta a recitare il Padrenostro col pensiero, e
scoprirete che un pensiero, se non è formulato a parole o cantato in canzone, non esiste affatto; o si pensa e si parla, oppure si sta lì
con lo sguardo fisso come un idiota.
35. E poiché questa è la piena
verità, allora vi è stato insegnato a pregare con le parole; oppure pensate che
Io abbia insegnato il Padrenostro sul monte Garizim
presso Sichar solo ai Miei discepoli, ovvero solo al popolo che quella volta Mi ascoltava? Oh, no,
non potete stravolgere così astutamente i Miei Insegnamenti e respingerli per
il vostro spirituale danno animico, poiché allora siete voi i vostri stessi
falsi profeti, diventando falsi profeti di coloro che
accolgono il vostro falso insegnamento.
36. Voi, nondimeno, sapete che Io sono
Cristo, in verità il Figlio di Dio, ma allo stesso tempo Dio Padre (perché
portatore del santissimo Spirito di Dio). Se però questa è la verità dimostrata
dalle Sacre Scritture, perché stravolgete i Miei
Insegnamenti? Perché vi sbarazzate dei Miei divini Comandamenti e diffondete
eresie?
37. Io ho
pregato nel giardino del Getsemani per un'ora e mezza al Mio celeste Dio Padre
come uomo secondo la carne, e cosa credete, voi sapienti e saggi, che Io abbia
pregato quella volta? Forse il Padrenostro continuamente? Oh, se la pensate
così, allora siete in grande errore! Io quella volta non pregai un unico
Padrenostro, bensì pronunciai parole come ve le ho date attraverso Lorber,
Mayerhofer, Schumi e altri medium, poiché non conta ciò che si prega, ma come si
prega. Perfino la preghiera più bella è comunque un
abominio dinanzi a Me, se durante questa siete immersi in egoistici pensieri
materiali.
38. Io sono Spirito, e chi Mi vuole adorare deve adorarMi
nello spirito del suo intimo amore del cuore, poiché questo ve lo dice anche il
più grande Comandamento nella legge: “Devi amare il
tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutto il tuo sentimento”.
Quindi dovete esprimere le vostre parole di preghiera
interiormente con ogni riverenza e amore.
39. Si obietterà: “Allora non si
può parlare con le labbra, ma solo interiormente?”. Vedete,
anche questa interpretazione delle Mie parole è falsa. Si
domanda: “Chi ha dato i Salmi di Davide? Io,
oppure li ha composti Davide stesso?”. Leggeteli attentamente e troverete che Io e Davide abbiamo operato insieme; e questi
salmi sono stati cantati e rappresentati pubblicamente. Quindi:
come posso essere contrario alla preghiera con le labbra, se Io stesso ho
aiutato a comporre i salmi, come le profezie – che Io stesso ho intessuto –
parlano così chiaramente e magnificamente? Non sapevo forse che i salmi Mi
sarebbero stati cantati in pubblico? E poiché lo sapevo, sarei Io stesso
l'istigatore della falsa preghiera? Non vedete la grande contraddizione nella
vostra interpretazione sulla preghiera? Voi fate di Me un falso profeta con le
vostre parole saccenti[26]
e tuttavia così tenebrose interpretazioni delle Sacre
Scritture!
40. Nondimeno, affinché Mi possiate comprendere, voglio spiegarvi la Bibbia Io stesso
come deve essere compresa. Essa dice: “Quando pregate, allora non fate come
i farisei, i quali volentieri si presentano e pregano nelle sinagoghe (oggi
chiese) e agli angoli delle strade (oggi preghiera pubblica davanti alla
statua di Maria sulla strada, ecc.), per
farsi notare dalla gente”. In verità vi dico: essi hanno lì il loro
salario perché blaterano con labbra sciolte, e sono pagani in
quanto non Mi adorano!
41. Quando pregate, recatevi nella
vostra cameretta, che è il vostro cuore; chiudete la porta, vale a dire = sbarazzatevi
di tutti i pensieri delle vostre terrene esigenze terrene della vita e delle
faccende materiali, e pregate il vostro Padre Celeste
in segreto; questo significa non con spensierato chiacchierio della labbra, ma
dal momento che pregate solo per voi stessi, allora pregate in silenzio con
parole interiori, ma piene d’amore, umiltà, venerazione e fiducia in Dio, e il
Padre vostro, che vede in segreto, vi ascolterà e vi ricompenserà.
42. Quando pregate, non fate molti
vaniloqui inutili e sbadati come fanno i pagani, i quali s’immaginano, secondo
le loro cerimonie pagane, di essere ascoltati recitando frettolosamente molte
parole; mentre il loro cuore è senza amore, amore che
Dio vuole avere, se l’orante deve essere ascoltato.
43. Voi non dovete imitarli e dire
molto in fretta sbadatamente delle preghiere pronunciate con le labbra, bensì
dovete esprimere la vostra preghiera intimamente coinvolti,
pieni d’amore e di ferma fiducia che sarete ascoltati, oppure secondo le
istruzioni che vi do attraverso questo libro delle preghiere, oppure, se
ne siete in grado, liberamente, secondo il vostro pensiero, poiché non la
forma, bensì il grande amore e la ferma fiducia sono determinanti nella
preghiera. Infatti, prima che Me lo chiediate, Io so di cosa avete bisogno.
Tuttavia, non crediate che ogni volta vi esaudisca subito, perché allora la Mia
dottrina, se voi foste esauditi subito, sarebbe troppo facile. Chiedete e
bussate alla porta del Mio cuore così a lungo e così arrendevoli, fino a quando
Io, se non tornerà a vostro danno, vi ascolti, poiché verrà
ascoltato solo colui che non desisterà nella sua preghiera[27],
ma non colui che pronuncia molto in fretta solo un paio di sconnesse parole. Il
libro delle preghiere v’insegna quanto irremovibili e rassegnati alla volontà
di Dio si debba pregare. Vi rimando alle vittoriose preghiere di Mosè, di Elia,
di Cristo e degli apostoli. Leggetele e imparate come si deve pregare, e
imitateli voi stessi, e vedrete cosa può fare la preghiera.
44. Sotto il titolo ad effetto: "Gesù come orante" (cap.
38) troverete un’ulteriore
chiarificazione sulla preghiera.
45. Durante i tre anni del Mio
Insegnamento ho insegnato ancora più di un Padrenostro, e ne ho anche dati
diversi[28]
anche nel tempo attuale in una versione spirituale più elevata, ma non ho mai
detto che non dovete pregare con le labbra; bensì non me le dovete rivolgere
meccanicamente come fanno i pagani, ma in amore e fiducia in Me credere
fermamente che vi ascolterò. Se questo deve accadere interiormente o attraverso
le labbra, dipende solo da come lo sapete far meglio.
46. Nell’ambiente familiare dove ci
sono bambini di poco senno, allora si deve recitare la preghiera ad alta voce,
e quindi anche i bambini devono pregare ad alta voce, altrimenti non pensano
alla preghiera, bensì al gioco o al mangiare.
47. E quando leggerete il Mio Grande
Vangelo[29],
allora troverete che Io stesso ho pregato molto come Figlio dell'Uomo, e nella storia
della Mia giovinezza (il Vangelo di
Giacomo), troverete come ho lottato contro
le tentazioni della carne con tutte le forze, fino a quando non le ho
sconfitte.
48. “Vegliate
e pregate!”, esclamai ai discepoli dormienti. Così esclamo anche a
voi: “Vegliate e pregate, come v’insegno Io, e
lasciatevi guidare da Me, e non dai falsi profeti in voi e al di fuori di voi
nello spirituale, altrimenti non verrete a Me, al Padre vostro Gesù”.
49. Il Nuovo Testamento contiene
alcuni passi dove viene detto ai credenti di pregare.
Così, per esempio:
50. Luca 18,1: «…si deve pregare sempre!»
51. Romani 12,12: «…nella preghiera, essere perseveranti!»
52. Colossesi 4,2: «…perseverate nella preghiera, vegliando in essa!»
53. 1° Tessalonicesi 5,17: «…pregate senza interruzione!»
54. 1° Tessalonicesi 5,25: «…fratelli, pregate per noi!»
55. 1° Timoteo 2,8: «Quindi io (Paolo) ora
voglio che gli uomini (insieme alle famiglie) preghino
in tutti i luoghi e innalzino le mani sante, ma non in collera e in discussioni
(e incertezze).
56. Giacomo 1,5-8: «Se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio, che a
tutti dà semplicemente e senza rimprovero, e gli sarà concessa. Ma la chieda
con fede e senza dubitare, poiché colui che dubita è
somigliante ai flutti del mare agitati dal vento. Non creda un uomo tale, di
poter ricevere qualcosa dal Signore, poiché un dubbioso è un uomo instabile in
tutte le sue vie».
57. Filippesi 4,6: «Non inquietatevi di
nulla, ma in ogni circostanza fate presente a Dio le vostre necessità con
preghiere, suppliche e ringraziamenti».
58. Salmo 145,18: «Il Signore è vicino
a tutti quelli che Lo invocano, a tutti quelli che Lo invocano
con sincerità».
59. Efesini 6,18: «Pregate in ogni circostanza
sempre con preghiere e suppliche nello spirito, e per questo scopo vegliate con
assidua perseveranza nella preghiera per tutti i santificanti».
60. Giacomo 5,16: «La preghiera dei
giusti può fare molto».
61. La verità è che l'amore è più della
preghiera, anche l'adorazione è più della preghiera; Dio però
viene venerato e glorificato solo attraverso l’amorevole e umile preghiera, e
perciò attraverso Salomone disposi il serafino in atteggiamento di sommessa
preghiera con le mani alzate davanti all'Arca dell’Alleanza, in modo che la
gente potesse vedere come ci si deve disporre alla preghiera dinanzi a Me e
come pregare!
62. I serafini si avvicinano a Me in
posizione sommessa, adorando la Mia Santità. Gli ‘astuti’ della mia
figliolanza sulla Terra, invece, vogliono sapere meglio di Me cosa è giusto per
Me e cosa spetta alla Mia Santità!
63. Tuttavia voi, pure super astuti,
diteMi: “Perché nel giardino del Getsemani ho
chiesto di lottare contro la carne corrotta proprio attraverso la veglia e la
preghiera?”, e non con le parole: ‘vegliate
e amateMi’, visto che non avete bisogno di
pregare poiché voi tutti Mi amate’.
64. Riconoscete
tuttavia il vostro fraintendimento in materia di fede, fate ciò che pretendo da
voi, e non stabilitevi egoistici ordinamenti umani, se l'intera storia del Mio
divino Governo sulla Terra v’insegna il contrario!
* * *
25 agosto
1881
(La seconda rivelata tramite F.H.)
65. Ancora una parola: affinché Io abbia una così potente e grande influenza su
di voi e su tutti gli spiriti, affinché adesso sappiate
anche cos'è la preghiera, come dirla, il perché viene pretesa e perché debba
essere fatta così, voglio farvi pervenire alcune parole al riguardo.
66. Molti uomini, educati in certe
religioni, recitano una preghiera acquisita per abitudine già dalla loro
infanzia per mezzo dell'insegnamento umano (o insegnata dai vostri sacerdoti),
i quali sperano di raggiungere una beatitudine
attraverso la recita diligente di tali preghiere come lo riferisce, per
l’appunto, l'insegnamento di cui sopra.
67. Alcuni recitano tali preghiere
perché sperano di ottenere dei benefici terreni, usandole come un oracolo che
essi cercano, e dal quale si lasciano suggerire le parole migliori, ovviamente
per soldi. Ancora altri pregano perché sospettano l’esistenza di un Essere
superiore, oppure Lo temono; pressoché tutti sono sulla strada sbagliata e c’è
ben poca vita spirituale nelle loro preghiere che, nondimeno, devono avere lo
scopo di mantenere, preservare, rinfrescare, confortare e nutrire lo Spirito
divino legato nella materia, Spirito che rappresenta in voi la vita e vi
mantiene in costante collegamento con Colui dal Quale siete usciti; in breve,
per non lasciarvi sprofondare nella materia che in sé e per sé è morta.
68. Sebbene qui, in queste poche
parole, vi abbia in breve già detto veramente cosa deve significare ‘il
pregare’, voglio ancora darvi maggiori spiegazioni in quanto a ciò, poiché
pochi sanno tuttavia, perfino tra di voi, il perché si deve pregare, nonostante
anche qui emerga solo l’impulso dell'amore, dove la preghiera, veramente, non
fa altro che provvedere a seguire quest’impulso
dell'amore, sia per via orale, pronunciando parole, oppure nella contemplazione
delle cose da Me create, oppure in un modo edificante per lo spirito, che per
Me è la stessa cosa.
69. Tuttavia, la domanda rimane
ancora aperta: “Cos'è la preghiera e perché si prega?”, oppure: “Perché
vi ho insegnato Io stesso che dovete pregare molto?”
70. La preghiera è un bisogno
dell'anima che esige di pregare, più ancora dello spirito. Quindi vedete: pregare è un mantenersi uniti
con il proprio Spirito increato, cioè con Me, perché lo Spirito in tal modo
assorbe il suo nutrimento da Me, che, come voi sapete, è dappertutto
assolutamente necessario per la vita spirituale, altrimenti ogni vita deperisce
e appassisce, perché gli manca il nutrimento spirituale corrispondente.
In questo modo lo Spirito, attraverso la preghiera, entra in contatto con il
Padre suo santo, vedendosi attratto dallo Stesso, e nella sua prigionia nella
materia, nella quale è ora legato, si fortifica per liberarsi una buona volta
da essa e, come Spirito assoluto, quale egli era nell'inizio primordiale,
potersi muovere o agire nella sua assoluta libertà attraverso di Me, quale Vita
fondamentale di ogni vita.
71. Attraverso la preghiera
lo Spirito umano-divino si mette in un certo rapporto con Me, Mi espone
in tutta umiltà il suo desiderio, sia nella gioia, sia nella sofferenza o nel
dolore; in breve, parla con Me come con un vero Padre lasciandosi da Lui anche
consolare e rialzare in quelle parecchie difficili ore della vita che, nel
frattempo, lo rafforzano e lo incoraggiano come spirito umano.
72. La preghiera, se è un’autentica preghiera nella quale l'uomo fa conoscere le
sue debolezze ed imperfezioni al suo Dio e Padre e cerca da Lui forza e
coraggio, di solito avviene con un sentimento sommesso, se è presente una fede
solida e forte. E così potete vedere che la preghiera è necessaria in
molteplici modi, anzi sotto ogni riguardo è inevitabile per l’uomo, poiché
questi è estremamente debole ed ha sempre bisogno del
Mio aiuto e rafforzamento. La preghiera vi mantiene retti e nei limiti della
dignità umana, poiché in essa manifestate tutta la vostra debolezza, voi
pregate per il rafforzamento e rimanete nell’umiltà, e una sincera e vera
preghiera – incluso l'atto – corregge tutti i vostri errori e, come uomini, vi trasforma in angeli; in breve, è un rimedio universale per
voi esseri deboli, e mai essa deve essere dimenticata.
73. Se il vostro cuore è pieno d’amore oppure è assetato d’amore, se nel vostro bisogno più
grande cadete nella disperazione, se anche tutti i congiunti, amici e
conoscenti vi abbandonano, cosa fate per trovare conforto e lenimento al vostro
dolore e ai vostri bisogni? A chi vi rivolgete e come vi rivolgete
a un Dio, e in quale forma venite allora da Me? Vedete, se venite a Me con la
preghiera nel cuore per l’aiuto, allora le vostre preghiere e le vostre
invocazioni giungono fino a Me; e se l’aiuto non viene per determinati motivi
che conosco solo Io, troverete perlomeno un lenimento attraverso la preghiera, avendoMi comunicato il vostro dolore.
74. Ma non pregate per ottenere
vantaggi terreni o anche di specie celesti solo per abitudine senza sapere
veramente perché, poiché questo non vi sarà affatto
utile. Pregate solo dal puro, disinteressato amore per Me, per l’amore che
avete per Me come Padre; allora la vostra preghiera sarà anche piena di forza
ed effetto, e vi darò ciò che vi è veramente necessario e vi farà bene, poiché
Io vi amo più di quanto voi amate Me solo come esseri
creati, e questo mai lo comprenderete. Amen!
***
1 settembre 1878
(La terza rivelata tramite B. TH.)
75. Per ciò che riguarda l'adempimento delle promesse fisiche per le quali trovate
spesso un esaudimento nella preghiera, questi sono dei
Miei mezzi educativi, poiché attraverso il piacere fisico si ristora spesso
anche lo spirito. Essi sono così strettamente collegati l’un l’altro, che lo
spirito non solo viene servito dal corpo, ma in cambio
deve anche servire il corpo. Questo possiamo vederlo
al meglio nel caso di una malattia, quanto è importante e vi contribuisce a
diventare sani, se lo spirito s’innalza sui disturbi del corpo.
76. L'uomo costruisce spesso su una
promessa, ed Io in molti casi la adempio, affinché egli, tramite l’adempimento
esteriore, operi ulteriormente fortificato nel credere all’adempimento di tutte
le promesse; poiché in esse sta la meta prefissata per coloro che si attengono
a Me. Chi si tiene fermo e le accoglie come da un Dio e Padre verace, otterrà
l’adempimento in ricca misura, e la Mia veridicità diventa così un ulteriore legame tra Me e lui, perché egli sa: “Il Padre mio
è veritiero e ciò che promette, lo mantiene sicuramente”.
[indice]
۞
Regole di condotta
verso Dio
Graz, 9 ottobre 1898
1. Miei cari figli, il compito della
vita che ciascuno dei Miei figli deve svolgere, vi dice
come dovete comportarvi verso di Me quale vostro Creatore, Padre, Signore e Dio.
Ci sono molti dettati che vi ho dato e nei quali ho annunciato il rapporto tra
Me e voi. Solo che, nonostante le Mie chiare spiegazioni, vedo che ancora non
riuscite a comprendere la serietà con la quale vi chiamo a Me, perciò vi metto
davanti i doveri di comportamento che dovete osservare
verso di Me, quale Altissimo, Santissimo e Onnipotente nell'Universo.
2. Vedete cari figli, la differenza
tra Me e voi è inconcepibile secondo i vostri concetti terreni; voi non vi
sforzate nemmeno di immaginarvi approssimativamente la grandezza di questa
differenza nella vostra nullità in confronto alla Mia totalità, perché per
questo non volete prendervi nessun tempo.
3. Quindi da ciò dipende poi la
vostra disattenzione verso di Me nei vostri pensieri, parole, azioni e
preghiere. Riflettete solo un poco pensando come rimarreste immobilizzati se Mi
vedeste davanti a voi nella Mia Essenza primordiale di solennità, di santità e
onnipotenza, quale l'onnipotente Dio e Signore nell’Universo! Sì, Io vi dico
che tutto svanirebbe per paura e venerazione dinanzi a Me. Non avreste più
pensieri indipendenti, bensì rabbrividireste convogliando ogni sguardo, ogni
movimento verso di Me, indagando con i vostri occhi quale
sia la Mia Volontà e cosa Io pretendo da voi. Non avreste più nessun respiro
per voi stessi se Mi vedeste stare davanti a voi nella Mia Essenza primordiale!
4. Cari figli, come trattate le Mie
parole e i Miei Insegnamenti a causa della vostra disattenzione, che spesso è
troppo ignobile da parte vostra, pronunciando solo parole del tutto prive di
sentimento senza pensare a quale Signore serio e sommamente 'Santo' le
rivolgete. Voi dite: “Sì, il caro Padre ci perdona, poiché
Egli sa che siamo ignoranti e deboli e che non abbiamo l'occasione di unire
insieme tutte le nostre forze spirituali per vivere e agire secondo le Sue
parole. Infatti, per farlo non ci manca anche
l'opportunità, perché viviamo tra uomini mondani, e questi ci cagionano tutto
il possibile, distogliendoci dalle cose spirituali”.
5 Sì, da un lato avete
ragione, dall'altro lato no. In primo luogo il rapporto tra Me e voi dovrebbe
stare davanti ai vostri occhi; in secondo luogo i vostri doveri verso di Me che
Io richiedo da voi. Infatti, chi non subordina la sua
volontà alla Mia, vive secondo l'usanza degli uomini del mondo, e questi non
stanno nella Mia diretta grazia. Volete servire due padroni? Questo non è
possibile, né per me né per il mondo!
6. Il Mio grido a voi è questo: “Ponderate costantemente il fatto che Io sto dinanzi a
voi ed esamino tutti i vostri pensieri, desideri, parole, azioni e preghiere, e
li peso precisamente, e che pretendo da voi il più alto rispetto possibile in
tutto, altrimenti peccate in ogni cosa verso di Me!”
7. Io qui voglio menzionare particolarmente la preghiera, nella quale
voi spesso peccate, più che pregare. Per esempio: Mi chiedete la benedizione
per accoglierla in Mio onore e chiedete la
spiritualizzazione; ma lo fate con parole talmente vuote, da somigliare alla
ben nota gente di chiesa molto devota. Questo significa non avere nessun
rispetto di Me! ‒ Il più delle volte siete sbadati nella preghiera e non
sapete come formulare le parole, perché queste sono in ballo con ogni genere di
pensieri che vi confondono; talvolta pregate solo per senso del dovere, ecc.. Sì, figli Miei, tale modo di pregare è una disistima
della Mia santissima e sommamente seria Persona! Così non può e non deve
proseguire, se volete progredire ulteriormente nello spirituale! Invece siate
seri, e prestate incessantemente attenzione a ciò che fanno il cuore,
l’intelletto, la bocca e gli occhi. Non pensate a nulla che non possiate
sacrificare con gioia in Mio onore, e che vi causa rimorsi di coscienza tali da
farvi commettere peccati spirituali che vi accompagnano per l'eternità! Poiché
i pensieri sono spiriti, sono realtà permanenti che vi stanno dinanzi come
reminiscenze nella vostra vita antecedente e vi mostreranno tutte le
conseguenze dell’imitazione da parte del regno degli
spiriti, perché i vostri pensieri e desideri sono osservati e imitati dagli
spiriti, e voi allora conoscerete tutte le buone e le cattive conseguenze.
Siate estremamente accorti a ciò che la bocca dà a fin
di bene, poiché questo vale per gli uomini e per il regno degli spiriti, così
anche le vostre azioni e preghiere.
8. Riflettete a ciò che vi metto nel
cuore, e oltre a ciò siate in ogni cosa con cuore e
testa, in modo che tutto ciò che intraprendete nella vostra vita spiritualmente
e materialmente, vi porti un beneficio spirituale e non un danno. Conciliate
questa esortazione in voi con altri insegnamenti degli altri Miei dettati, dal momento che non voglio ripetere tutto ciò che è stato
detto qui in altri dettati, ma qui vi ammonisco solo alla serietà del tempo e
del dovere come figli Miei che, per vero, siete chiamati, ma ancora non tutti
siete scelti.
9. Particolarmente, se vi rivolgete
direttamente a Me, cercate di aver cura di essere estremamente
rispettosi e sommessi in tutti i vostri pensieri, desideri, parole e azioni, e manifestarli
nel fedele amore per Me, affinché, quale vostro Padre amorevole e
misericordioso, li ascolti e li accolga. Allora avrete corrisposto al Mio
desiderio e guarderò a voi con Amore paterno e grazia, ed
ascolterò volentieri, quali Miei figli obbedienti, la vostra preghiera, se non
è diretta contro il vostro benessere spirituale. Questo vi dice il vostro
amorevole Padre Gesù. Amen!
[indice]
۞
Correttezza della
postura durante la preghiera
Graz, 21 gennaio 1904
1. Miei cari figli! Per conoscere più
precisamente i Miei Insegnamenti e la Mia volontà, quello che pretendo da voi e
come voglio vi comportiate dinanzi a Me, voglio
presentarvelo in singole regole, affinché conosciate l'amore che vi
parla come l'eterno Padre, e che per il vostro progresso spirituale
predispone al meglio solo ciò che vi è utile per raggiungere presto la meta
della vita eterna.
2. Per la verità, vi ho già detto
molto in questo senso con i dettati che vi ho dato attraverso i Miei medium;
vedo però che i Miei figli fraintendono spesso queste parole e si
filosofeggiano le proprie regole secondo le loro opinioni. – Ma cari figli, Io
ho dato le Mie regole e ordinamenti affinché viviate ed
operiate di conseguenza, non per contemplarle con la sapienza dell’intelletto,
bensì per contemplarle con l'amore del cuore! Questa era la Mia intenzione
quando vi ho dato tali parole di Grazia, perciò voglio che vengano
accolte con amore e che siano considerate come regole di vita della tavola del
Padre. Dunque, voglio rendervi noto in dettaglio il
Mio relativo desiderio su come dovete comportarvi quando pregate, e così
ascoltate:
3. L’inginocchiarsi
durante la preghiera. – Se considerate le Mie parole con un cuore
amorevole, allora vi toccheranno le seguenti spiegazioni che corrispondono
all'amore:
4. “Devo io
pregare stando in ginocchio?” – Oh, sì, devo! Sebbene sappia che la mia
carne e le mie ossa non pregano, mostro però rispetto e umiltà dinanzi a Dio, ed
è un'umiliazione del mio stesso io davanti al Padre mio. Infatti, quanto più
umile mi avvicino a Lui, tanto più Egli mi riconosce come figlio Suo
obbediente, prendendo come esempio la riverenza e l’umiltà del Padre Suo al
monte degli ulivi. – Chi dunque si avvicina con la stessa umiltà e riverenza
nelle sue richieste e preghiere con le quali Io, Gesù, come Figlio dell'Uomo,
Mi avvicinavo alla santità del Mio Spirito divino che era il Padre Mio, e chi
piegherà le sue ginocchia dinanzi a Me con questa umiltà
e riverenza, Io lo guarderò sempre con soddisfazione, poiché devono andare in
adempimento le parole delle Sacre Scritture che affermano: “Davanti al nome ‘Gesù’ tutte le ginocchia che sono nel
Cielo, sulla Terra e sotto la Terra devono piegarsi” [Fil. 2,10].
5. Il giacere sul viso alla
maniera orientale per l’adorazione di Dio. – Questo giacere sul viso mostra
la più grande riverenza davanti al Santissimo, che è Dio e il Creatore del
mondo, come viene praticato anche in Cielo.
6. Lo stare in piedi durante la
preghiera mostra riverenza dinanzi a Dio, in quanto
l'uomo prende la posizione in santa serietà, come la prende davanti ad una
persona che a lui è nota come un alto signore, al quale deve la meritata
riverenza.
7. La preghiera mentre si giace a
letto. – La preghiera di un uomo sano a letto, se lo fa per
la ragione che può farlo meglio e più liberamente, o tuttavia
altrettanto bene come fuori dal letto, non è considerato sconveniente, finché
non si verificano condizioni di vita più spirituali, dal momento che lo fa la
maggior parte degli uomini, perché altrimenti pregherebbero poco o niente.
8. Il sedersi durante la
preghiera è una forma di pigrizia, dovuta all’inadeguato rispetto dinanzi a
Dio. – Se andate all'udienza di un sovrano, allora vi mettete davanti a lui con
il più grande rispetto e con il triplice inchino, e vi recate davanti a lui
stando in piedi (qualcuno anche stando in ginocchio,
in particolare le donne) e con il massimo rispetto esprimete la richiesta. –
Devo Io, vostro Dio e Re di tutti i re del mondo, essere più piccolo di un re
terreno?
9. La preghiera col capo coperto[30].
– Il motivo di pregare col capo coperto sia stando in piedi, sia stando seduti o camminando, deve essere sempre affinché la
persona non venga né canzonata ironicamente, perché in tal modo darebbe agli
altri l'occasione di peccare, né per ipocrisia di essere lodata come persona
pia; altrimenti si preghi sempre col capo scoperto.
10. La giunzione delle mani.
– Quando uno prega il suo prossimo per qualcosa, alza
le mani congiunte e le punta a lui verso l’alto; e se pregate Me, allora
pregate, ma allo stesso tempo pregateMi per questo e
per quello. Perciò è naturale che per Me congiungiate le mani e le puntiate
verso l'alto.
11. Riguardi per vergogna. –
L’uomo non deve mai vergognarsi degli uomini. Dove c’è luogo e tempo per questo e dove è possibile, date il buon
esempio, confessando pubblicamente il vostro Dio e Padre in Cristo.
12. Matt. 10,33: «Io, Gesù, dissi: “Chi
Mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’Io lo riconoscerò davanti al Padre Mio
che è nei Cieli. Chi invece Mi rinnegherà davanti agli
uomini, anch’Io lo rinnegherò davanti al Padre Mio che è nei Cieli”».
13. Le mani incrociate sul petto.
– Le mani incrociate sul petto significano un'umile atto
di rispetto alla maniera orientale, il che si fa davanti a un grande o a un
sovrano, se gli si rende un pubblico atto di rispetto. Lo stesso vale quando si
prega. Perciò, quando si prega per qualcosa, questo modo di incrociare le mani
sul petto è altrettanto indicato, perché la preghiera con le mani congiunte ha
lo stesso valore.
14. Mani
serrate a forma di croce durante la preghiera. Il serrare a croce delle mani durante la preghiera non è
nell'Ordine divino, bensì una pigrizia abituale e una mancanza di umiltà e
riverenza dinanzi a Dio quando si prega. Di solito accade a causa della imperfetta visione e insegnamento nelle faccende
religiose.
15. Che si possa anche tenere le
mani in tasca durante la preghiera, quando può essere fatto in umiltà o in supplica,
questo lo potete desumere dalle prescrizioni di decenza indicate prima con la
preghiera.
16. La decenza del viso quando si
prega. – Dove possibile, l'uomo deve pregare Dio con espressione del viso
gentile e fiducioso, poiché la preghiera di un figlio amante che considera Dio
come Padre suo di Cui non dubita, bensì crede gioiosamente di ricevere
l’impetrato con la preghiera, è molto gradito a Dio.
Dio non ascolta le preghiere dei simulatori, degli ipocriti e di quelli che
storcono gli occhi.
17. Eccezioni da considerare.
– Se siete stanchi e potete pregare meglio stando
seduti o coricati, allora state seduti o coricati, e pregate affinché non
veniate distolti dalla fatica delle vostre membra o dall'eventuale pressione
sgradevole delle vostre ginocchia né dai vostri pensieri smarriti nelle vostre
membra sensibili al dolore.
18. Se siete riposati e potete
inginocchiarvi, ma non potete farlo davanti ad altra
gente, allora alzatevi affinché non si noti nulla di strano in voi e potete
compiere indisturbati la vostra meditazione a Me.
19. Se non avete sosta né occasione, o non avete tempo
di pregare a casa, allora pregate col capo coperto[31]
per strada da casa al lavoro o dal lavoro verso casa, in modo da non
risvegliare schernitori e canzonatori, perché il vostro cuore e i vostri
pensieri devono essere presso di Me. Evitate perciò ogni intrusione nella
vostra preghiera a causa degli altri oppure guardando dappertutto per vedere
tutto ciò che vi si presenta nella vostra vicinanza o che vi passa davanti.
20. Io non vi proibisco
di pregare con le labbra, ma ricordatevi che non Mi si deve adorare e pregare
con le labbra, ma con l'amore del cuore. Perciò questo si può fare anche con la
bocca chiusa. La preghiera recitata ad alta voce e ripetuta come i pappagalli, è
per lo più senza valore, perché è solo un blaterare di labbra e non una
riflessiva preghiera d’amore con i pensieri che le
sono associati. Allora, che senso avrebbero le parole?
21. Se trovate la più grande quiete
per la vostra preghiera in chiesa, allora andate in chiesa
e pregate lì, poiché Io guardo solo il cuore, e non il luogo in cui pregate,
perché dappertutto, Io sono solo in voi, essendo il vostro Spirito, e non al di
fuori di voi e nel luogo in cui pregate. Infatti, solo il vostro cuore è il Mio
tempio, è la Mia Chiesa vivente nella quale dimoro. Perciò pregate lì dove
siete più tranquilli e pregare meglio che potete. Ma
non prendete parte a cerimonie che contravvengono l'insegnamento che i Miei
apostoli hanno annotato.
22. Solo questo imprimetevi nella
mente: – finché reciterete le preghiere
affrettatamente, mai ci sarà un vero raccoglimento nel vostro cuore, bensì sarà
un ciarlare senza senso e senza amore! Se volete pregare bene,
compiacente a Dio, allora esprimete le parole molto lentamente! Pensate ad ogni parola e quale senso queste esprimono, e vivete
questo senso con l'accompagnamento dell’amore del cuore! E la vostra preghiera
possiederà potenza e forza, se procedete seriamente nei vostri doveri della
vita spirituale, vale a dire ravvivando il vostro spirito rendendolo operante
in voi! Poi otterrete grazie da Dio, grazie che abbisognate per i vostri doveri
di vita che avete posto a voi stessi!
23. Con questo, Miei cari figli,
avete ricevuto una chiarificazione dai molteplici aspetti di come Io desideri
da voi la preghiera. Seguite le Mie parole ed agite di
conseguenza, ed Io guarderò e risponderò alla vostra preghiera con amore e
soddisfazione dalla Mia altezza di grazia! Amen!
[indice]
۞
Le preghiere pagate
non saranno mai ascoltate
Dio non ascolta le preghiere e i canti dei sacerdoti e
di chi si fa pagare per questo, perché è un inganno popolare di cui già Pietro
diede testimonianza in Samaria, rifiutando con indignazione al mago Simone, che
voleva pagare per la concessione delle grazie di Dio, con le parole tonanti: «Che tu sii maledetto per il fatto che
credi che il dono o la grazia di Dio sia vendibile per soldi!» [At.
8,20]
[indice]
۞
Le preghiere vanno
recitate per amore del prossimo
Dio ascolta solo quelle preghiere di un uomo per un
altro uomo, sia vivente che morto, recitate per amore
del prossimo; ma non per quelle che vengono eseguite a pagamento, perché chi si
fa pagare per la preghiera è un salariato giornaliero. Se qualcuno che ha
studiato le Sacre Scritture fa questo, allora è un ingannatore del popolo,
perché conosce la maledizione di Pietro e le parole di Cristo sui sacerdoti:
“Essi saranno rigettati per le preghiere e i canti pagati (celebrazione della
messa) e riceveranno tanta più dannazione[32]”.
[indice]
۞
Il sostentamento dei
sacerdoti non è autorizzato dall’Alto
1. Si sa che Io, come Dio, non sono stato
Io a stabilire i sacerdoti nel Nuovo Testamento, bensì sono stati gli uomini
stessi a stabilirli col pretesto del Mio nome, poiché Io dissi alla samaritana:
«Viene il tempo, ed esso è già qui, dove non
adorerai Dio né sul monte Garizim in Samaria, né nel
tempio a Gerusalemme, poiché Dio è uno Spirito e dimora nel petto di ogni uomo
come Spirito umano», come feci spiegare tramite Paolo: «…chi perciò
vuole adorare Dio, deve adorarLo nello spirito del
suo cuore amante e, in verità, attraverso l'esercizio delle opere d’amore per
il prossimo, dicendo Io: “Ama il tuo
prossimo come te stesso e in un modo o nell’altro fai a lui quello che vuoi che
egli faccia a te,”».
2. Come poteva Pietro condannare
Simone il mago all'inferno in Samaria, se Io non avessi insegnato che le
preghiere dei farisei pagati non vengono esaudite da
Dio?
3. Queste massime e fatti della
Bibbia, generalmente conosciuti, dovrebbero essere compresi giustamente, ovvero che Io non esaudisco le preghiere e i canti dei
sacerdoti pagati legalmente o che si fanno pagare! Altro è se Io stesso
stabilisco qualcuno come insegnante di religione e il popolo stesso vuole
mantenerlo senza esserne obbligato o costretto o con false promesse, come Io lo
stabilii con gli apostoli, i quali vissero solo dei
caritatevoli doni dei credenti che essi amministravano.
4. Perciò
nelle questioni della vera religione indirizzatevi secondo il modo con cui ho
proceduto ed ho insegnato Io come Dio in Cristo, ma non come uomini fallibili
che stabiliscono i loro ordinamenti umani sul Mio nome, ritenendoli buoni e
insegnando al popolo che questi ordinamenti provengono da Me, poiché Io, come
Cristo, con il Mio puro Insegnamento ho rigettato tutto il vecchio, e voi
dovete regolarvi di conseguenza, non certo ribattere contro di Me come Dio, con
argomentazioni provenienti dagli errori di ordinamenti umani!
[indice]
۞
Perché inginocchiarsi in preghiera come
è comprovato dalla Bibbia
Graz, 13 agosto 1902
1. C'è un grande disaccordo tra gli uomini
sulla questione di come si debba testimoniare esteriormente l'umiltà e la
riverenza dinanzi a Me, e perciò voglio comunicarvi la Mia volontà.
2. Esaminiamo
le prove bibliche in modo da riconoscere come gli uomini più validi del Vecchio
e del Nuovo Testamento, i profeti e gli apostoli, si sono comportati
esteriormente davanti a Me, dal momento che costoro sono per voi autorevoli
perché erano uomini esperti ed avevano un profondo rispetto di Me, il che è una
Mia richiesta speciale a tutti voi, se volete servirMi
e vivere secondo le Mie parole.
3. Chi invece insegna diversamente da come viene insegnato qui nel libro delle
preghiere, questi non parla da Me, bensì dalle sue stesse opinioni (anche se
viene indicato come un medium del tempo attuale).
4. Io sono sempre lo stesso Dio, e
sono immutabile nelle Mie parole; perciò prestate attenzione su come Mi onoravano coloro con i quali frequentavo, e badate a cosa
Io stesso dissi su come Mi si deve adorare!
5. Genesi 18,2: «Quando Abramo vide
Me, Jehova, venire con due angeli, Mi corse incontro all’ingresso della tenda e
s’inchinò fino a terra dinanzi a Me».
6. Genesi 17,1-3: « Abramo aveva 99 anni quando Io gli apparvi e
gli parlai ... e Abramo si prostrò fino a terra e ascoltò ciò che gli dicevo».
7. Il profeta Esdra
(capitolo 9,5) dice ... «Mi prostrai in ginocchio, alzai le mani al Signore, Dio mio,
e pregai ...».
8. Genesi 17,8-16: «Abramo si prostrò
fino a terra».
9. Il profeta e re Davide espresse
le Mie parole nel Salmo 22,30: «Tutte le
ginocchia si piegheranno dinanzi a Cristo».
10. Lo stesso Davide disse nel Salmo
95,6: «Venite,
prostriamoci a terra, inginocchiamoci dinanzi al
Signore nostro Creatore».
11. 2° Cronache 6,13: «Il profeta e re
Salomone aveva fatto costruire un piedistallo di bronzo
... si presentò su di esso e cadde sulle ginocchia al cospetto di tutta la
moltitudine d’Israele, stese le sue mani verso il Cielo e pregò Dio ....»
12. 1° Re. cap.
17 e 18: «Il
profeta Elia pregò inflessibile e con potente fede; sette volte si gettò a
terra, s’inginocchiò e pregò fino a quando non fu ascoltato».
13. Isaia 45,22: cito le Mie parole:
«…volgetevi a
Me, allora sarete tutti felici, perché Io sono Dio e all’infuori di Me non ce
n’è altri».
23: «.... Davanti a Me si piegherà ogni ginocchio ...».
14. Daniele 6,11: ....
«Egli (il profeta Daniele) cadde tre volte al
giorno sulle sue ginocchia e pregò e lodò il suo Dio» ecc.
15. L’inginocchiarsi in preghiera
genera umiltà e riverenza nei Miei confronti. Chi motteggia ironicamente la
preghiera inginocchiata, questi ironizza sulla Mia preghiera nel giardino del
Getsemani, poiché come Uomo, inginocchiandoMi, Mi sono umiliato dinanzi a Dio!
16. Pentecoste. – Gli apostoli e i
discepoli insieme alle donne che stavano aspettando il battesimo dello Spirito
Santo, durante la preghiera s’inginocchiarono per qualche tempo; quando le
ginocchia fecero sentir loro dolore, continuarono a pregare stando in piedi con
le mani incrociate al petto come segno di umiltà e sporgendosi in avanti.
17. Luca 5,7-8: Quando Pietro vide
il miracolo della pesca, Mi riconobbe in Colui che
ero, il Messia che dimorava già tra il popolo ed era stato annunciato da
Giovanni il Battista. Perciò cadde ai Miei piedi e disse: «Signore, allontanaTi
da me, perché sono un peccatore».
18. Paolo scrisse ai romani 14,11: «È scritto: “Com’è vero ch’Io vivo”, dice il
Signore e Dio, “dinanzi a Me si piegherà ogni ginocchio e ogni lingua darà lode
a Dio».
19. Paolo ai Filippesi 2,10: «Davanti al nome di
Gesù tutte le ginocchia di coloro che sono nel cielo,
sulla Terra e sotto la Terra devono chinarsi».
20. Paolo agli Efesini 3,13: «Quindi vi chiedo di
non perdervi d’animo a motivo delle tribolazioni che
soffro a causa vostra, le quali sono invece la vostra gloria». - 14: «Per tal motivo piego le mie ginocchia davanti al Padre,
nostro Signore Gesù Cristo», 15: «…da cui prende nome ogni famiglia sia nei Cieli e che sulla
Terra».
21. Le testimonianze e le prove
addotte dovrebbero essere determinanti se volete
presentarvi dinanzi a Me in una posizione particolarmente umile, piena di
riverenza, e pregare per qualcosa; così impegnatevi per procedere secondo gli
esempi citati. Credo che se perfino Io, Cristo, quale
Dio stesso diventato Uomo, come Uomo Mi inginocchiai dinanzi al Padre, che era
il Mio Spirito dell'Amore dimorante nel Mio petto, e di cui ero Io stesso il
Portatore, e procedetti umile e riverente, questo vi dovrebbe servire come
prova di come dovete camminare sulle Mie orme per seguire Me! ‒ Da questi
esempi citati voi vedete come Io, i profeti e gli
apostoli, ci siamo comportati dinanzi a Dio, e quindi, come dovete comportarvi
anche voi.
[indice]
۞
Un’esortazione di Gesù
male interpretata dagli uomini
Graz, 13 giugno 1903
1. Gli uomini che non pregano volentieri
e non si umiliano di buon grado dinanzi a Dio perché in loro c'è ancora troppo
di terreno, citano veramente tanto volentieri le Mie
parole da loro malintese: [Mt. 6,7 e 14] «Voi non
dovete esprimere molte parole, come i gentili, i quali credono di essere
sicuramente ascoltati se esprimono molti altisonanti strilli con le labbra; non
dovete imitarli, perché Dio sa di cosa avete bisogno, ma se pregate, allora
chiamate Dio e chiamateLo
quale Padre vostro, e sarete ascoltati. … E se poi avete espresso ad alta voce
la preghiera del Padrenostro da Me insegnata, allora, secondo la vostra
opinione, credete di aver già fatto abbastanza».
2. Su queste Mie parole della Bibbia
(Vangelo) summenzionate, Io qui osservo solo questo: se
il più grande profeta del Vecchio Testamento, Mosè, dovette pregare tutto il
giorno per la vittoria sugli Amalechiti con le mani
alzate, e quando Elia si gettò a terra sette volte e dovette pregare per più di
un'ora prima per essere ascoltato, e infine quando Io, Dio nel corpo umano, ho
parlato e pregato ogni giorno per tre ore come Uomo con la Divinità in Me, e
nel giardino del Getsemani Mi inginocchiai e pregai
per un'ora e mezza, allora il tempo da dedicare alla preghiera non è da
intendere così come voi pensate di averlo capito da queste Mie precedenti
parole!
[indice]
۞
Pregare il Padre nella
Divinità
919 anni dopo la creazione di Adamo,
il 12 settembre, ai piedi delle montagne del Libano nella futura Fenicia sul fiume
Bostrenus sopra Meara
presso Sidone, Jehova insegna agli adamiti a pregare, e fa saper loro che non
devono pregare Dio, che è ultra Santo, bensì devono
pregare l’Amore in Dio quale Padre dei figli del mondo. Egli dice:
[Rivelazione
tramite Jakob Lorber: “Governo famiglia di Dio”[33]: vol. 1, cap. 167,9-21]
9. «Voi
però non dovete in altro modo pregare Dio che è Santo, Santo, Santo, se non
nell'amore del Padre, poiché di fronte a Dio tutti gli uomini sono un abominio (finché ossequiano il peccato); solo al Padre essi sono figli.
10. La Santità
di Dio è intangibile, ma l'Amore del Padre scende ai
figli.
11. L'ira di Dio
predispone tutte le cose per l’annientamento eterno; invece la misericordia del
Padre non lascia mai perire nemmeno il più insignificante sogno.
12. Da parte di
Dio deve morire tutto, ma poi sopra i morti viene la vita del Padre. Chi cerca
Dio (attraverso la sapienza), Lo perderà, perderà se stesso e la propria
vita, poiché Dio non si lascia toccare, e la sapienza degli uomini che Lo
cercano è per Lui una stoltezza orribile e ripugnante, ed è inevitabilmente
letale per coloro che Lo vanno cercando, poiché l’uomo con la sapienza tocca Dio, ma nessun essere creato può con un senso, qualunque
esso sia, toccare Dio e conservare la vita (spirituale). ,
13. Infatti, Dio è un
Fuoco eterno purissimo, ma anche infinitamente potente che non si estingue mai;
e qualora il Padre non lo mitigasse, esso distruggerebbe immediatamente tutto
per l’eternità. - Perciò ognuno
deve temere Dio sopra ogni cosa, e deve anche amare il Padre sopra ogni cosa,
perché il Padre è il più assoluto opposto di Dio!
14. E tuttavia,
Dio non sarebbe Dio senza essere Padre, che è l'eterno Amore in Sé; il Padre
però non sarebbe Padre senza essere Dio.
15. Ma come il
Padre è tutta la vita in Dio, così anche Dio è tutta la forza e tutta la
potenza nel Padre. Senza il Padre, Dio sarebbe per Se stesso inesprimibile,
poiché ogni Parola in Lui è rappresentata dal Padre. Il Padre però non sarebbe
mai Padre senza Dio; e così Dio e il Padre sono una cosa sola!
16. Chi quindi
tocca il Padre con l’amore, questi tocca pure Dio. Chi invece dimentica il
Padre, e con la sua sapienza vuol toccare soltanto la Divinità, questi il Padre
non lo guarderà; invece lo afferrerà il fuoco della Divinità, lo strapperà e
distruggerà disperdendolo nell'infinito, che in seguito non lo
si troverà mai più eternamente, e poi non accadrà più facilmente che il
Padre lo raccolga cercandolo di nuovo in tutta l'infinità per formarlo di
nuovo.
17. Dove però
c’è il Padre, là c’è anche Dio. Tuttavia, solo il Padre si rivela ai figli;
invece Dio non può rivelarsi a nessuno se non unicamente attraverso il Padre, e
quindi il Padre rivela la Divinità. Chi dunque ascolta il Padre, Lo vede e Lo
ama, questi ascolta, vede e ama anche Dio; chi viene
accolto dal Padre, questi viene accolto anche da Dio.
18. Se qualcuno,
indegno, non viene accolto dal Padre, questi cadrà
solo nella giudicante e distruttiva Divinità, e allora non ci sarà
misericordia, né un qualche amore e grazia.
19. Perciò
temete la Divinità, perché è terribile cadere nelle Sue mani!
20. Invece il
Padre, amateLo; tenetevi saldi al Suo Amore, e
lasciatevi toccare e guidare incessantemente dal Suo Amore; allora non
gusterete la morte eternamente, all’infuori della separazione dal corpo, che è
una maledizione della Divinità, in cui la vita proveniente dal Padre viene salvaguardata dall’ira della Divinità attraverso la
protezione del Padre.
21. Dalla mano
di Dio ricevete la maledizione (questo
significa che dovete morire per i vostri peccati commessi); dalla mano del Padre ricevete invece la
benedizione dell'Amore e di ogni vita che da questo
Amore proviene (cioè il Suo
Spirito divino dell’Amore e della Vita). Attenetevi perciò eternamente all’Amore, allora sussisterete
nell'Amore; dove invece vi manterrete nella sapienza (ovvero nella Divinità),
allora perirete e sarete spazzati via e ridotti a nulla per l’eternità dallo
Spirito della Divinità».
*
1. (spiegazione): Qui si dice che si deve aver paura della Divinità e che ci si deve attenere
solo al Padre. Cosa c’è da intendere con questo? Con questo s’intende che
l'uomo con la sua cervellotica e sofisticata sapienza
non deve mai mettere peccaminosamente le mani addosso alla Divinità, che è
Sapienza ed Onnipotenza, perché Questa lo distrugge, cioè lo scaccia nelle
tenebre dell'inferno, o in casi troppo gravi di colpa lo riduce in atomi e lo
lascia di nuovo passare nella migrazione dell'anima (nuova relegazione[34]
o seconda morte o morte dell’anima ), il che dura un
enorme numero di anni prima di ri-attraversare il regno minerale, vegetale e
animale fino all'anima umana, per rinascere come uomo nel mondo.
2. Perciò attenetevi solo all’Amore
e seguite la Mia massima: «Ciò che chiederete al
Padre nel Mio nome, vi sarà dato», perché adesso Io sono Gesù. Da
quando sono passato nell’Amore attraverso la sofferenza e la morte per voi, Io
stesso sono il Padre, ovvero l'Amore in Dio; ma non toccateMi nella vostra sapienza e non pregate l’Onnisciente
Dio, ma il Padre amorevole, affinché veniate ascoltati.
[indice]
۞
Solo Dio può ascoltare
la nostra preghiera
Graz, 30 giugno 1903
1. Senza pregare e supplicare, nulla viene dato di ciò che di speciale l'uomo desidera ottenere e
avere da Dio.
2. La sola volontà di ottenere qualcosa
è impotente, poiché se la volontà fosse in grado di fare qualcosa, allora non
ci sarebbero né poveri né mendicanti, perché tutti costoro vorrebbero avere
continuamente ciò che non hanno. Questo, però, si può raggiungere solo
attraverso la preghiera e la supplica, se l’uomo è arrendevole, serio, forte di
volontà, credendo senza dubitare e rivolge la sua preghiera con riverenza,
umiltà e amore a Dio.
3. Alla domanda se sarà Dio o altri esseri
spirituali ad ascoltare la preghiera e la supplica, è già stato risposto,
perché l'uomo prega o supplica Colui che spera lo
ascolti. Quindi l'uomo prega Dio e Lo implora affinché lo ascolti, e poiché Dio
dimora nel suo petto e l'uomo è figlio Suo, sarà dunque evidente per tutti gli
uomini senzienti che, come i genitori ascoltano la preghiera del figlio e la
esaudiscono, soprattutto se questa non è contro la sua salute
ma per la sua utilità, allo stesso modo è solo ed esclusivamente Dio, che è
allo stesso tempo Padre e Madre spirituale dell'uomo, Colui che ascolta la
preghiera di Suo figlio, e non altri esseri spirituali, angeli o spiriti
estranei. Questo fatto descrive secondo natura la circostanza che, se qualcuno
va a chiedere qualcosa ad un principe, solo il
principe al quale si è avanzata la preghiera sarà il suo ascoltatore, e non il
suo cameriere particolare, il suo lacchè di corte, il cuoco di corte o
altrimenti un’altra persona di corte che non ha pregato.
4. Per questa ragione non dovete
credere agli insegnamenti dei falsi profeti che vi insegnano
diversamente, bensì dovete indirizzarvi secondo i Miei Insegnamenti, poiché
senza la Mia volontà, nessuno vi può aiutare, e senza la Mia autorizzazione,
nessuno ha il permesso di aiutare.
5. Io sono il Padre vostro
spirituale tramite la Mia cura paterna, e allo stesso tempo la Madre,
attraverso la forza del Mio Amore per i Miei figli, perciò ho certamente la
massima cura e amore per voi, e faccio tutto ciò che è profittevole per il
vostro benessere materiale e la spirituale salvezza dell’anima. Perciò pregate
in questo senso e fedeli a Me, e sarete ascoltati.
[indice]
۞
Nella preghiera
percepire bene se la richiesta non è contro la salvezza spirituale
Graz, 23 dicembre 1903
1. Colui che vuole
ottenere qualcosa attraverso la preghiera, deve prima riflettere bene se ciò
che vuol chiedere non potrebbe diventare la sua rovina spirituale, poiché in
questo caso, di solito non sarà ascoltato. Se invece l'uomo trova
che ciò per cui prega non è contro la salvezza della sua anima, e perciò Dio
non può avere nulla in contrario, allora deve percepire in maniera vivente che
la sua volontà è collegata con la volontà di Dio ed è una cosa sola con questa,
e quindi, che nulla si oppone alla volontà dell’adempimento. Allora egli
sentirà e crederà questo in maniera vivente, e pregherà pieno d’amore, e vorrà
associare la preghiera con l’incrollabile volontà del Padre suo Celeste,
affinché si adempia, …e ciò funzionerà!
2. Tali esaudimenti avvengono nel
caso di malattia, o di fatali condizioni di vita e simili vitali avvenimenti
straordinari.
[indice]
۞
Per l’esaudimento,
occorre pulire prima la veste spirituale
Graz, 9 gennaio 1904
1. Se si va all’udienza di un re, allora
s’indossa l'abito prescritto o perlomeno il migliore e più puro, poiché questo
è ciò che spetta alla riverenza della persona davanti alla quale si vuol
comparire; ma se si va dinanzi a Dio con una preghiera, allora innanzitutto
deve essere effettuata la purificazione interiore
della veste spirituale, con la quale si va con amore, umiltà e riverenza
dinanzi a Dio. Che le preghiere, prima del lavaggio o della purificazione dal
male, non saranno ascoltate da Dio, è insegnato nel profeta Isaia:
2. [Is.
1,4]: «Guai alla
popolazione peccatrice, al popolo carico di iniquità!
Hanno voltato le spalle (al
Signore) e
si sono allontanati». [Is. 1,15]: «…perciò sebbene stendete le vostre mani,
Io distolgo gli occhi da voi, anche se moltiplicate le preghiera, Io non
ascolto».
[indice]
۞
Amore, umiltà e
riverenza dinanzi a Dio
Graz, 20 agosto 1903
1. Molti lettori dei Miei libri
teosofici non riescono a conciliare le rivelazioni (ricevute) tramite il Mio
scrivano Lorber con la posizione spirituale superiore richiesta nella
preghiera, perché Lorber prescrisse da Me solo amore, ma non umiltà e riverenza
dinanzi a Me.
2. Vi ho
già spiegato in altri brani che ogni medium riporta le Mie parole in base al
livello della sua formazione e del suo punto di vista spirituale. Così voi
vedete che i (popoli) primitivi, i quali comprendono correttamente, ma
spiritualmente, la Mia divina Sublimità, Mi adorano
piegandosi con la faccia a terra. I Miei arcangeli Michael, Gabriel, Raphael,
ecc. sono certamente i più elevati spiriti celesti della Nuova Gerusalemme, e
vedete, questi elevatissimi spiriti, che proprio dalla loro virtù dell'amore
fanno risultare le rimanenti altre virtù, e che
occupano i posti più alti nel Mio regno celeste, giacevano a terra in umiltà e
riverenza[35]
dinanzi a Me quando Io parlavo, sebbene fossi per gli uomini solo un Figlio
prediletto, come vi riferisce la ‘Storia della Mia giovinezza’[36].
La stessa cosa ve lo riferisce anche l’ingresso nella Nuova Gerusalemme del Dr.
Martin Lutero (cap. 62,6) e di Emanuel Swedenborg (cap. 28,2).
3. Se qui avviene in voi una
formazione superiore dello spirito, allora comprenderete
che esso serve al vostro sviluppo spirituale superiore, e che il medium
scrivano ha afferrato con lo sguardo la verità, e pertanto riproduce la Mia
volontà in maniera più pura e più elevata di come ha fatto Lorber, il quale ha
intrecciato anche delle sue proprie opinioni nella Mia divina Parola, e così
intorbidì la purezza della divina verità facendo confluire il suo pensiero
umano nella stesura dei dettati[37].
4. L'amore
nel cuore vale per il Padre, ovvero per l'amore in Dio; l'umiltà, che si
può testimoniare spiritualmente, ma più esteriormente con il corpo, vale per la Mia sapienza, alla quale ci si può avvicinare
solo nell'umiltà, poiché essa è l'inavvicinabile Santità in Dio, perciò
l'adorazione sulla faccia degli umili e in ginocchio. Infine la riverenza
corrisponde alla sublime onnipotenza di Dio,
davanti alla quale l'uomo è solo una piccola creatura nella polvere della sua
nullità.
5 Pertanto, prendetevi a cuore gli
insegnamenti che vi vengono dati qui nel vero spirito
dell'amore, quindi nello spirito puro, e seguiteli, affinché possiate
raggiungere la salvezza dell’eterna vita!
[indice]
۞
La preghiera del Padrenostro
Norimberga, dal 6 al 14 novembre, 1707
(Rivelazione
attraverso Johann Tennhardt[38]):
1. O voi uomini, ponderate, ponderate per questo la vostra intera vita così come deve
essere praticata: vogliamo considerare di tutta la vostra intera vita il più
santo, anzi il santissimo di un quarto di oretta, poiché tutto il tempo che voi
uomini trascorrete sulla Terra, lo sprecate senza vivere il tempo da dedicare
in onore al vostro Dio. Ora chiedetevi se con questo modo di recitare la
preghiera del Signore (ovvero il Padrenostro), si renda veramente onore a Dio.
Adesso vogliamo esaminarlo e apprendere come Mi onorate, – dice il signore Zebaoth.
2. Voi iniziate e dite: “Padre
nostro che sei nei Cieli”. – Se il Mio Cielo e la Mia dimora sono in un
cuore contrito e infranto, ebbene, come possono essere i vostri cuori il Mio Cielo, se il demone, il peccato, la depravazione
e tutti i vizi, vi dimorano? Esaminate, per volere del Mio Amore che ancora vi
porto, se il demone della menzogna non dimori ancora nel vostro cuore.
Chiedetevi se non usiate abbastanza spesso una menzogna o una stimabile bugia,
o alcune falsità verso il prossimo (nel quale dimora la Mia immagine).
Chiedetevi, Io dico, se non dimorino in voi la
lussuria, l’amore per il mondo o per il danaro e se non proviate ancora la
voglia di avere questo o quello, di godere questo e quello. Esaminate quanto male
estirpate, e quante cattive voglie e desideri che sorgono dai vostri cuori
sopprimete. Esaminate se il demone dell’ira dimori anche nel vostro cuore.
Esaminate se nel vostro cuore non dimori la preoccupazione di voler provvedere a voi stessi e ai vostri. Esaminate se l’egoismo,
l’amor proprio e la volontà individuale non dimorino ancora in voi. Esaminate,
dico Io, se l'impazienza, l’impudicizia, la disobbedienza insieme ad altre depravazioni e vizi non dimorino nei vostri cuori.
In verità, come potete dire adesso: “Padre nostro, che sei nel Cielo”? – Oh,
quale terribile menzogna voi concepite! I Miei (veri) figli si lasciano guidare
dal Mio Spirito. I Miei (veri) figli osservano i Miei Comandamenti e fanno la
Mia volontà! Essi Mi amano con tutto il cuore e con
tutta l’anima, ed amano il loro povero prossimo come se stessi! I Miei figli
amano i loro nemici, benedicono coloro che li maledicono, e pregano per i loro
offensori. I Miei figli accettano tutto da Me con lo stesso amore, sia che si tratti di croci, di vergognoso disprezzo,
tribolazioni o qualunque cosa possano incontrare; essi ne sono soddisfatti e lo
accettano dalla Mia amorevole mano, ben sapendo che tutto dovrà servir loro per
il meglio. I Miei figli hanno crocifisso la loro carne
insieme alle voglie e brame, si sono rinnegati e prendono su di sé la loro
croce e Mi imitano nella negazione e nella rinascita. I Miei figli non si
equiparano più al mondo in tutto il loro fare e non fare. I Miei figli
ascoltano la Mia voce nei loro cuori e Mi seguono. I Miei figli credono in Me,
si affidano a Me e Mi temono. Essi hanno sempre
rispetto della Mia voce paterna nei loro cuori, e quando sentono da Me un
comando, sono felici di obbedire.
3. Vedete,
questi sono i Miei figli e le Mie pecorelle! Questi possono dichiarare la
verità: Padre nostro che sei nel Cielo, vale a dire nel nostro fedele
cuore. Perciò cambiate
sentimento, fate penitenza e convertitevi a Me, ovvero
invocate il Padre al Quale servite e obbedite, che non vuole più essere pregato
da voi in maniera così mendace e vergognosa, dicendo “Padre”, “…Padre
nostro”, il che è un abominio dinanzi a Me. Quando volete pregare, allora pregate,
ovvero dite la verità. Il demone è un padre di tutti i
bugiardi, di tutti gli orgogliosi, di tutti gli adirati, di tutti i lussuriosi,
di tutti i libidinosi, di tutti i fornicatori e adulteri, di tutti gli ingordi
smodati e ubriaconi, di tutti i bestemmiatori e diffamatori; sì, il diavolo è
il padre di tutti i disobbedienti, degli empi e degli idolatri, di tutti i vizi
e depravazioni, ecc. Tutti loro saranno nel fango che
arde con fuoco e zolfo. Dire “Padre”, “…Padre nostro”, non vi
aiuterà in quel grande ‘giorno del giudizio’. Perciò purificatevi,
togliete il vostro essere cattivo e ingiusto dagli occhi Miei, e siate misericordiosi
verso il prossimo bisognoso. Poi venite e implorateMi
nel bisogno; allora vi salverò dalle tribolazioni, angustie e bisogni.
4. Inoltre, voi dite: “sia santificato il Tuo nome”. Ebbene, in che modo il Mio
nome deve essere santificato, dal momento che
conducete una vita non santa, immorale, doppia, ipocrita, lusinghevole, falsa,
elogiandovi con parole inutili espresse dalla vostra bocca? Perciò dico a tutti
voi: “Esaminatevi!”. Dov’è il desiderio o i sospiri con i quali il Mio
nome, che in se stesso è santo, santo, santo, dovrebbe
essere santificato in voi e attraverso di voi? Dove vi sforzate a santificare il Mio nome? Dove ci si preoccupa per questo?
Dove ne parlate? Dove si cerca l'onore del Mio nome? Voi cercate sì il vostro
onore che è del diavolo, e conformi a questo correte e correte
a precipizio; conformi a questo vi adoperate; conformi a questo lottate, per
essere onorati dal mondo in tutto quello che fate. Nondimeno, imprimetevi nella
mente che senza il Mio Spirito, il Mio nome non può essere santificato!
Dapprima dovete essere santificati voi, se volete santificare
il Mio nome. – Come può, il non santo, santificare il
Santissimo? Pertanto, chi vuol davvero pregare: sia santificato il Tuo nome,
si preoccupi seriamente di come può condurre una vita santa. Ora voi non potete
vivere una vita santa senza il Mio Santo Spirito (il Mio Spirito non dimora
assoggettato in nessun corpo colmo di peccati). Se dunque volete
santificare il Mio nome, allora dovete purificarvi seriamente da tutti i peccati,
e cercare, pregare e supplicare di poter ricevere il Mio Spirito, perseverando
con la preghiera e senza stancarvi. Quando poi avrete ricevuto lo Spirito
Santo, questo potrà e vi insegnerà come dovete pregare
nella verità: sia santificato il Tuo nome; anzi, vi applicherete ed
avrete cura di non disonorare più il Mio nome con discorsi inutili o altrimenti
con le vostre azioni. Fino a quando non vi troverete in voi, la vostra
preghiera non sarà altro che bugia e abominazione dinanzi a Me. Perciò
esaminatevi, verificatevi e scrutate come la pensano i vostri cuori, poiché i
veri adoratori pregano il Padre in spirito e in verità (il Mio caro Figlio è
la verità) e parlano nei cuori con desiderio bramoso d'amore: sia
santificato il Tuo nome! –
5. E ancora: “venga
il Tuo regno”. – Con la bocca dici: venga il Tuo regno, ma non vuoi
uscire dal regno del Satan! La rinuncia, ovvero la povera vita di Mio Figlio, non ti si addice! Tu
presumi di giungere nel Regno di Dio solo quando sarai morto, così nel
frattempo credi di poter godere con diletto il regno del mondo, credi di aver
bisogno delle tue comodità secondo la tua stessa volontà e piacere, vivendo in
mollezze, piacevolezze e dolcezza (come piaceva al vostro vecchio Adamo
caduto). Per questo la tua bocca parla, e il tuo cuore non desidera
abbandonare le sue vecchie abitudini inveterate. Perciò fa penitenza e cambia
il tuo animo. Vedi, Io vengo presto e porterò con Me la Mia
ricompensa che ti sei guadagnato con la tua mollezza e le tue comodità, poiché
ti dico: “Tu stesso, chiunque tu sia, anzi, dovessi anche essere il sacerdote o
il dottore più colto delle Scritture, fintanto che sei sostenuto nella tua
carica e condizione sociale, amato e onorato dagli uomini del mondo, allora il
regno di Satana è ancora in te. Per questo non posso stabilire il Mio
regno in te, per quanto volentieri lo vorrei, perché Mi ostacoli con la tua
vita egoistica e ostinata. Ricorda tuttavia le cinque vergini stolte e il
giovane che si è attenuto ai Miei Comandamenti dalla giovinezza, che anch’Io
dovevo amarlo per questo. Tuttavia essi non volevano entrare nella giusta
rinuncia e cambiare completamente i loro sensi, perciò Io non potevo neanche
stabilire completamente il Mio regno di grazia in loro. Fu sempre la loro
stessa volontà a non lasciarMi entrare nel cuore,
considerato che già bussavo ogni giorno. Così non tutte le volte Mi fu aperto, perciò nemmeno a loro venne aperta la porta per
il regno dell'onore. Se Mi avessero riconosciuto
subito, pur non conoscendoMi giustamente secondo
l'uomo interiore… E per questo, neanche Io li conobbi.
6. Perciò esaminati, caro uomo,
chiunque tu possa essere! Quanto più in alto sei, tanto più umiliati.
Va’ e dà una scorsa alla Mia povera vita; esaminala
bene e prendila a cuore, comparala alla tua vita, allora troverai presto se
vivo in te ed ho il Mio regno in te. Tu sei ancora onorato e amato dal mondo, e
accetti doni, titoli e gradi, anche se non ne hai bisogno, sei un grande e
istruito sacerdote o dottore allora sei ancora
catturato dal diavolo. Anche Tauler[39]
a suo tempo predicava e insegnava tanto quanto te, ed era famoso in lungo e in
largo! Sì, lo si ascoltava volentieri; nondimeno non
ho potuto stabilire in lui il Mio regno fino a quando non entrò nella completa rinuncia.
Leggi il suo percorso di vita e ti renderai conto.
7.
Io ti assicuro che se non ti cambierai e
rinnegherai che Io possa erigere il Mio regno in questo tempo in te, dopo la
morte non entrerai affatto nel Mio regno dell'Onore.
Come ti troverò, così ti giudicherò. Se non vuoi accettare il regno di Grazia e
farlo sorgere desiderandolo nel tempo, il regno dell'Onore ti verrà a mancare
anche nell'Eternità. Non lasciarti accecare ulteriormente dal diavolo, sottraiti
in fretta dalle sue mani, cercaMi, desideraMi e migliorati in tutto, poiché con il libero
arbitrio puoi diventare qualunque cosa. Il Mio regno di grazia sta nelle tue
mani. Stendi la mano alla croce e prega al fine di conoscere i tuoi peccati;
allora ti si mostrerà presto che regno troverai ancora in te.
8. Il Mio regno è in te, crediMi, se sei disprezzato, deriso e perseguitato dal
mondo; se ami solamente Me e non stimi onore, beni e
soldi, neanche croci, tribolazioni e dolori, conoscendo Colui che ha la Sua
dimora nel tuo cuore. Il Mio regno è in te, o caro uomo, crediMi,
se percepirai il Mio dolce Amore in te e, nei fatti, sarai purificato da tutti
i tuoi peccati. Il Mio regno è in te, crediMi: Io non
sono muto, non sono abituato a tacere, bensì parlo con te ed
annuncio diligentemente la volontà del Padre Mio; le Mie pecorelle ascoltano la
Mia voce e Mi seguono, ed Io do loro la vita eterna, anzi, loro hanno già la
vita eterna in sé. Se il Mio regno è in te, allora crediMi
e fidati delle Mie parole; in primo luogo nella mia figura piccola e umile,
secondo la semplicità dell’amare, e poi secondo la
forza, potenza, potestà, onore e vigore, allora ti meraviglierai di come opero
in te e come vivo con la Mia presenza nelle e sulle anime, anzi, per giunta
dotate ancora con un nuovo nome che nessuno in generale conosce, poiché tu solo
lo conosci. Sì, sentirai cantare a Dio anche gli angeli con le loro amabili
voci nella tua anima, per lodarLo e glorificarLo con maniere amabili. Anzi ti mostrerò anche i
tuoi stessi errori, dove in un modo o nell'altro hai agito ingiustamente. Il
Mio Spirito ti insegnerà anche ad essere giustamente
umile, e passare completamente sotto la Mia volontà.
9. Vedi,
caro uomo, non posso tacere più a lungo. Se non trovi tali testimoni in te,
allora credi sicuramente a Me. Se va molto male con te, non riposare; prega,
implora, sospira con diligente e grande desiderio. Oh, non accontentarti. Dopo
percepirai che il Mio regno è sorto in te. Perciò muori a te stesso, affinché
abbia il dominio in te; allora voglio provvedere affinché l'arido suolo nel tuo
corpo diventi fertile e il nascosto chicco di frumento rimanga nella tua anima,
poiché non può germogliare rigogliosamente prima che non sia innaffiato da Me
con l'acqua divina. Allora diventerà verde e crescerà fino a diventare
un albero, poiché ora si trova in un nuovo terreno, dove il vecchio passerà e
il presente esisterà con la tua preghiera e con la tua lode. Con il Mio e Padre
tuo lassù, vedrai anche il Mio regno venire con forza e potenza. poiché coloro che si fanno violenza, lo attirano a sé, e
questi sicuramente credono: “Sì, ora pregherò nella verità e non più con
ipocrisia: venga il Tuo regno, e sia fatta la Tua volontà, come in Cielo,
così in Terra”.
10. La tua
bocca dice: “La Tua volontà sia fatta”, il tuo cuore invece: “La mia
volontà sia fatta”. In
tutta la vita fai secondo la tua e non secondo la Mia volontà. Tu pensi sia
sufficiente quando ti alzi e preghi, dicendo: sia fatta la Tua volontà.
No! Non è abbastanza, devi fare la Mia volontà, anzi devi farla se vuoi diventare
beato; e se la tua preghiera deve essere gradita dinanzi a Me, devi sopprimere
la tua volontà, arrenderti alla Mia ed accettare tutto
dalla Mia amorevole mano qualunque dispiacere ti possa accadere tra tutte le
creature che sono nei Cieli e sulla Terra. Non devi essere aggressivo né
litigioso, ma in tutto essere giusto secondo la Mia volontà. Allora ti darò la vita eterna, e dopo, nella vita che vivrai
interiormente, potrai pregare non solo in verità: sia fatta la Tua volontà
come in Cielo così in Terra, ma farai con gioia anche la Mia volontà, e
secondo i Miei Comandamenti diventerai irreprensibile, non rimproverabile, anzi
Mi loderai, glorificherai, onorerai ed esalterai spesso e in svariati modi,
interiormente ed esteriormente, come fanno gli angeli nel Cielo.
11. O caro uomo, ecco come ti trovo
con la tua preghiera. Non è un abominio ed un grande
vergognoso peccato il fatto che ti lasci sedurre dal diavolo, vivendo ed agendo
secondo la sua volontà? Sì, puoi ancora venire dinanzi a Me così impertinente e
dire: “Sia fatta la Tua volontà!”? E se talvolta voglio impedire che la
tua volontà possa realizzarsi, non ne sei affatto
soddisfatto, bensì ti opponi e ti dispiace che non sempre vada secondo la tua
volontà.
12. Vedi,
così ti trovo nella tua preghiera. – Non dovrei forse lamentarMi
e dire: “Gli uomini non vogliono più lasciarsi guidare dal Mio Spirito?”.
Per questo voglio anche venir presto (1707!!) e fare
secondo la Mia volontà, affinché essi possano sentire, così bene qui nel mondo,
come anche lì nell’eternità, cosa voglio dire. Amen!
13. Ora tu reciti: “dacci oggi il nostro pane quotidiano”: sì, ma
tu non desideri il Mio pane, bensì quello ‘temporale’, il ‘materiale’, per
questo preghi, per questo ti preoccupi, per questo corri e corri a precipizio, per
questo operi e stai in guardia. Inoltre guardi a bocca aperta e ti adoperi
mattina e sera. Poi cadi, poi lotti e combatti, disputi e guerreggi, ecc. Ma il Mio pane celeste lo disprezzi, il pane soprannaturale
e predestinato non lo vuoi. Tu pensi che Cristo sia qui e là nel pane e nel
vino ma, o caro uomo, tu vuoi essere ingannato dal diavolo e dagli uomini! Non
ti ho detto: “Quando diranno: ‘Ecco, qui c’è
Cristo!’, non devi crederci! Perché non Mi segui? CercaMi nel tuo cuore e nella tua anima, lì Mi troverai, lì
voglio nutrirti e ristorarti! Sì figlio Mio, se vuoi che Io rinasca in te,
dovrai prendere il pane che potrà nutrire, saziare e ristorare la tua anima.
Cristo vuole essere il cibo e vuol nutrire solo l’anima; non il vecchio corpo adamitico
che deve essere eliminato. Se uccidete (spiritualmente) le vostre membra sulla
Terra, le cose miglioreranno presto con voi; anzi, imparerete a riconoscerMi e Mi chiamerete ‘Padre’ nel cuore. Voglio
darvi poi questo Mio pane, che è la vita sostanziale. Non vi ho anche
prescritto e detto: «Non dovete preoccuparvi e
dire: ‘Cosa mangeremo? Cosa berremo?’,
e: ‘Con che cosa ci vestiremo?’. I pagani mirano a tutto questo». Ma voi, insubordinati, buttate
tutto sottosopra: “Ciò che voglio Io, non lo volete voi; e ciò che Io non
voglio, lo volete voi!”. – Nondimeno, credeteMi: Io
sto davanti ad ogni porta del cuore e busso. Se Mi viene
aperto, entro e celebro la cena con lui, e lui con Me. Invece voi Mi
lasciate stare e lasciate bussare, e nessuno vuole sentirMi,
perché i vostri orecchi sono completamente distolti da Me, essi sono per il
mondo e per Satana, al quale date ascolto. Ma badate, non durerà eternamente,
allora anche voi starete lì, busserete e direte: “Signore, Signore, aprici,
perché tutti abbiamo mangiato e bevuto dinanzi a Te un quarto di anno e ci hai istruiti nei vicoli di quella grande casa di pietra”. Ma
Io dirò: “Io non so di dove siete, lasciate che i vostri istruttori vi
aiutino, ai quali affidate le vostre anime e a cui
credete!” (Lc. 13,27).
Allora piangerete disperatamente e batterete i denti insieme a
loro, e la vostra parte sarà nel pantano che arde con fuoco e zolfo. Chi ha orecchi per intendere, intenda ciò che lo Spirito dice alle
comunità dei fedeli: “L'uomo terreno è mondano, carnale e bestiale, si
preoccupa e prega per il pane terreno, il quale mantiene e nutre la carne,
grida come un animale o una bestia affamata; invece l'uomo spirituale è
spirituale, celestiale e divino, vuole da Me il pane spirituale, celestiale e
divino, e vuole il giusto Padre spirituale, Celeste e Divino; a questi sarà
anche dato (il pane), grazie al quale egli otterrà la vita eterna, e non avrà
nell’eternità mai più fame e sete, poiché se Io do il pane terreno a giudei e
pagani non invitati, perché non dovrei darlo ai figli Miei? Oh, quando
costoro cercavano anzitutto le cose celesti, le cose terrene gli venivano date nella misura utile e necessaria in quel
momento. Ma così è un abominio, una beffa e una vergogna che ho di coloro che
si definiscono cristiani usando il Mio nome, che essi disprezzano,
poiché rifiutano Me, l'Eterno Altissimo unico vero Bene e Pane dell'anima, anzi
perfino perseguitano, eppure nella loro preghiera
chiedono e pretendono il pane transitorio. Perciò viene loro anche dato, perché
hanno lì la loro ricompensa e il loro salario, perché
pregano: dacci oggi il nostro pane quotidiano, dal momento che qualcuno
ha già così tanto che non riuscirà a mangiarlo completamente prima di mille
anni.
14. Vedete,
voi uomini ingannati e accecati dal diavolo, come e cosa pregate! Non sarebbe
meglio per voi, tacere, che pregare per l'impossibilità della beatitudine che
avete sul collo? L'uomo, infatti, vive solo del pane terreno, e non, piuttosto,
attraverso ogni parola che esce dalla Mia bocca?
15. Perché nessuno prega nel giusto
ordine per il Mio Pane o per la Parola interiore
animica, né vi adoperate conformemente, lottando e combattendo. Allora neanche
avrete nulla di questa Parola o ‘Pane’, da cui potreste ottenere la vita eterna
della vostra anima! Chi ha orecchi per udire, oda ciò che lo Spirito dice agli increduli, non rinati, ipocriti cristiani: “Un animale, oppure una qualunque bestia, quando hanno da
mangiare sono soddisfatti e stanno zitti; voi invece no!”. Oh, che
orrore!
16. Tu inoltre invochi: “e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li
rimettiamo ai nostri debitori”. – O misero uomo! Come o cosa preghi qui?
Non dovresti riflettere in primo luogo, se tu sei Mio discepolo o un seguace?
Se ricevi tutto dalla Mia mano, cosa ti succede di avverso nei confronti di
tutti gli uomini? Se perdoni, perdoni e dimentichi tutto ciò che ti hanno fatto
o non fatto? Tu dici che Io devo perdonare la tua colpa, come tu perdoni il tuo offensore; ma come lo perdoni? Abbastanza
male. Tu vorresti piuttosto che il diavolo lo prendesse, che lo strozzasse la
rovina o una brutta malattia, che morisse di morte improvvisa, che Dio lo
castigasse, anzi, tu dici bene: “Volevo che il tuono e la tempesta lo
uccidessero e che dovesse essere dannato in eterno!”. Vedi, e ponderalo
bene. Allora perdona il tuo offensore e prega altrettanto che anch’Io debba
perdonarti. Anzi, i migliori di tutti i cristiani, che pretendono di essere i
più devoti, dicono: “Io voglio ben perdonarlo, e tuttavia non posso
dimenticare!”.Oh,
non sei né caldo né freddo! Ahimè, che tu sia caldo o freddo! Cambia il tuo
animo, altrimenti devo vomitarti. Se tu fossi Mio discepolo, ovvero
figlio Mio o un cristiano di vera fede, ti rallegreresti se attraverso gli
uomini ti aiutassi ad uccidere o a soffocare i tuoi nemici (animici), cioè la
tua ostinazione, l’onor proprio, l’amor proprio e tutto il vecchio Adamo! Se tu
fossi nella vera abnegazione, saresti soddisfatto se ti togliessi il tuo denaro
e i tuoi beni, attraverso chi e come Io volessi! Sì, tu ameresti i tuoi nemici,
perché essi, aiutandoti a combattere contro i tuoi eterni nemici, ti
aiuterebbero a salvarti dall’eterna prigionia (spirituale); sì, benediresti
coloro che ti maledicono e pregheresti per loro se ti offendessero, e diresti a
Me: ‘Padre, perdona loro, perché non sanno
quello che fanno’. Così daresti loro a riconoscere il loro spirito
immanente che li stimolerebbe a questo, e li salveresti dai loro nemici
animici. Daresti loro il tuo Santo Spirito, e li
smuoveresti per Suo tramite”.
17. Tu, invece, non vuoi perdonare i
tuoi offensori in questo modo, eppure pretendi che Io lo faccia con te. Ora
rifletti su cosa preghi e chiedi. Diverso sarebbe se tu dicessi: “Padre,
consapevolmente non voglio perdonare quest’uomo che mi ha fatto questo e quello,
quindi non perdonare neanche me. Io lo maledico e lo
condanno. Prima che io faccia o viva secondo la Tua volontà,
voglio piuttosto che Tu maledica e condanni anche me; prima di volerTi seguire e perdonare i miei offensori secondo la Tua
volontà, voglio piuttosto essere dannato eternamente!”. – Vedi, tu, uomo ingannato e accecato dal diavolo. Prega così
quando dici: “e rimetti a noi i nostri debiti come
anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
18. “E non c’indurre in
tentazione, ma liberaci dal male”. – Io non induco nessuno al male! Con la
bocca voi dite “non indurci in tentazione”, ma lottate e correte nella tentazione con tutta la vostra vita e il vostro agire.
Ognuno gradisce essere altamente onorato e amato dal mondo o nel mondo; ognuno
vuole avere senz’altro, soldi, beni e giorni buoni; ognuno vuol mangiare e
bere, preferibilmente ciò che ha un buon sapore; sì, ognuno cura e attende al
proprio corpo con tenerezza e affetto, in modo che il vecchio Adamo rimanga estremamente forte. In tal modo anche tutte le voglie e i
desideri malvagi diventano poderosi e forti, per tentarvi in differenti modi e
vie. Ecco perché è una preghiera bugiarda! Se veramente aveste un desiderio
sincero di non lasciarvi cadere completamente nella tentazione del diavolo o
del vecchio Adamo, allora vi sforzereste o stareste attenti a rinunciare a voi
stessi, e sopprimereste il vecchio Adamo con l’astensione, la vigilanza,
l’astinenza e la castità, come avete promesso nel santo
battesimo, in modo che l’uomo nuovo, o l’Adamo (in voi), possa crescere in voi
ogni giorno e preservarvi dalla tentazione, anzi, liberarvi da ogni male, come
recitate successivamente, ma in modo altrettanto falso e mendace.
19. La ricchezza, per gli scellerati
e gli increduli, è un grande male e un grande
impedimento al regno di Dio. Nondimeno, tutti la desiderano, e con la bocca
dicono: “Liberaci dal male”. L’emulazione della povertà di Mio Figlio,
nell'umiltà e nella modestia, libera da tutto il male e conduce all’eterno bene
portando l’eterna beatitudine. Ma
a nessuno garba questo, nessuno desidera questo, e tuttavia essi gridano a
squarcia gola: “Liberaci dal male!”. Egli, Mio Figlio, è andato in
povere condizioni. E perché? Perché voleva catturare il diavolo! – Se voi
volete e desiderate essere liberi da ogni male, allora entrate nella rinuncia ed iniziate la povera vita di Gesù; uccidete le vostre
membra quale l’amor proprio, l’onor proprio, la volontà propria, tutti i
desideri e le voglie mondane transitorie insieme al temporale; ripudiate tutto:
comodità, piacevolezze e tenerezze; resistete al diavolo, così egli fuggirà da
voi! Questo è il male di tutti i mali.
20. Se ora evitate tutti i peccati e
tutti i vizi e scacciate da voi tutte le depravazioni, Io verrò volentieri in
aiuto e vi libererò da tutti i mali e da tutte le cattiverie. Ma voi non lo desiderate in questo tempo, bensì dopo la
morte, nell'eternità. In questo tempo volete servire deliberatamente il
diavolo, il mondo e la vostra stessa carne e il sangue, e volete accettare e
godervi il temporale e il transitorio che il diavolo vi presenta e vi offre, e
in questo modo volete sedere qui in paradiso, che (per voi) non ha nessuna
consistenza, ma volete servirMi solo dopo la vostra
morte. Io vi dico che chi non Mi serve in questo tempo, avrà e riceverà lì un
cattivo salario. – Attraverso povertà, rinunce, croci e tribolazioni, dovete, dal regno del diavolo, entrare nel Mio regno, e non
attraverso comodità e ostinazione! Se questo non vi si addice e non volete seguirMi nella rinuncia come l’ho fatto Io, Mi accontento
anche delle vostre vergognose e false bugie blaterate, quando parlate o
pregate: “Liberaci dal male”. Chi esige questa preghiera da voi, voi
increduli, cristiani a parole? L’ho insegnata Io ai Miei discepoli e ai Miei
seguaci, e non voi! Chiunque serve se stesso, serve il
mondo e il diavolo; questi prega anche se stesso, il mondo e unicamente il
diavolo (come fate anche voi). Io non sono più stato adorato da voi se
non in questo modo mendace, poiché le vostre preghiere dei giorni di Sabato e
dei giorni di festa, non sono niente! Voi siete un
abominio dinanzi a Me, insieme a tutto il vostro servizio religioso! – Così
parla il Signore Zebaoth!
21. Ebbene,
com’è l'intera preghiera, così è anche la conclusione quando si dice
biascicando, pontificando e mentendo con la bocca da meretrice idolatra: “Tuo
è il regno!”, poiché, certamente, il Satan domina ancora in voi, anzi, il
migliore di voi usa queste misere scuse: “Siamo uomini deboli”. – Oh, i Miei e i fervidi credenti non dicono così. Essi dicono: “Io sono forte e potente, e posso fare tutto
attraverso di Lui che è in me. Lui ha il Suo regno in me e mi
rende potente. La mia fede è la vittoria che domina il mondo,
il peccato, la morte, il diavolo, la carne e il sangue”. – O voi,
scellerati e increduli! Voi ancora non avete mai sperimentato né riconosciuto
il Mio Spirito, quanto Io sia forte e potente nei Miei. Come potete davvero
dire: “Tua è la potenza”, se della Mia potenza
in voi non sapete nulla? La Mia forza è potente nei credenti deboli. Nondimeno,
riconoscete che voi non siete nemmeno credenti deboli, poiché lo ammettete: “Noi
predicatori e dottori altamente eruditi, siamo uomini
deboli!”. In tal modo potreste rafforzare e confortare i deboli con la
forza e il conforto, così da esserne voi stessi rafforzati e confortati. Non è
vergognoso e beffardo pensare che il Mio Spirito sia debole, e aggiungere
maggiore potenza e forza al diavolo? Come potete dire
veramente: “Tua è la potenza…”, e alla fine: “…Tua è la Gloria in
eterno! Amen!”? Ed Io non posso
venire a nessun dominio in voi perché camminate secondo la carne nelle voglie e
nei desideri, e non secondo lo spirito, e con ciò disprezzate in voi il Mio
dominio e non temete di bestemmiare le magnificenze in voi (2° Pietro 2,10).
Perciò la vostra preghiera non è che bugia; bugie del diavolo che è il padre di
tutti i bugiardi, di cui voi siete figli, che seguite, che servite, a cui date il cuore, mentre a Me date le vostre parole
mendaci!
22. Ebbene, vedete in che stato è il
vostro migliore e più santo quarto d'ora quando siete
occupati nella preghiera come la concepite voi? Che impressione vi farà, quando
metterete la vostra intera vita, il vostro fare e procedere dinanzi ai vostri
occhi? Pensate ancora di voler sussistere?
23. O voi uomini, senza spirito e
del tutto carnali! “Cambiatevi!”, sì, così dice il Signore
Zebaoth: “Cambiate i vostri sentimenti! Vedete,
il regno di Dio è venuto qui molto vicino. Oh, volete ora dormire e riposare?
Sì, dormite ancora un po', sonnecchiate ancora un po', riposate ancora un po',
allora tutte le disgrazie vi verranno sul collo! Svegliatevi! Svegliatevi!
Levatevi dal sonno della certezza. Ecco venire lo sposo. Andategli incontro!
Prendete le vostre lampade. Ma dove avete l'olio?
Volete comprarlo dal bottegaio? Ecco, Io vi dico: i bottegai spirituali e gli
stessi venditori non hanno olio spirituale nelle loro lampade, le loro lampade si spengono e non splendono più, perciò non si
vedono neanche le opere buone, ma quelle cattive! Essi vi vendono acqua morta,
prima dell’olio vivente, e lettere morte, prima della Parola di vita di Dio! Essi vi promettono libertà, e sono essi stessi
servitori dei peccati e schiavi del diavolo, figli della perdizione la cui cura
del ventre è il loro Dio; sono falsi profeti e sacerdoti di Baal! Ma vedete, Elia verrà presto, egli è già sulla via. Se avete
orecchi per intendere, intendete ciò che lo Spirito
dice a tutte le comunità. «Ecco, Io vengo, e la Mia ricompensa è con me!»”. Amen!
Oh, sì, vieni
Signore Gesù. Amen!
*
(Parla Tennhardt lo
scrivano)
24. Questo è ora il Padrenostro, in cui Dio descrive o presenta agli
attuali più devoti cristiani il loro quarto d’ora più santo, affinché possano
riflettere come Dio li troverà un giorno quando esaminerà la loro intera vita,
il loro essere e il loro fare. Il Signore in differenti momenti della notte
(poiché la Parola onnipotente discende dal Cielo
quando la gente dorme) mi ha dettato lo Spirito di Cristo, ovvero l’eterna
Sapienza dal 6 al 14 novembre dell’anno 1707. Dopo essermi svegliato dal sonno mi è stato ordinato di alzarmi e di scrivere nel nome
del Signore. Talvolta mi è stato dettato per un'ora, mezz’ora o due ore di
fila, e quando il tempo scadeva non ero più in grado
di scrivere una parola, e non mi era neanche permesso. Perciò, caro lettore, dà
a Dio l’onore e recita il Padrenostro con più attenzione; anzi, cambia il tuo
sentimento ed entra nell'abnegazione, cosicché starai più attento e presterai
attenzione a non essere colpito[40].
[indice]
۞
La preghiera del
Padrenostro
Graz, 27 aprile 1903
1. La preghiera del Padrenostro è grazia
di Dio concessa agli uomini attraverso di Me, Gesù, nel Nuovo Testamento, con la quale essi possono chiamare Padre, l’onnipotente e
santissimo Dio.
2. Questa preghiera è anche chiamata
‘la preghiera del Signore’, perché l’ho
insegnata Io stesso, Gesù Cristo, il Signore del Cielo e della Terra.
3. La preghiera del Signore consiste
in cinque glorificazioni che l'uomo esprime come consacrazione tra il Padre suo
Celeste e se stesso, che voi designate ‘preghiera’
o ‘glorificazione di Dio’; le altre cinque massime sono suppliche del
figlio al Padre suo, l’Onnipotente, che deve sostenerlo animicamente e
fisicamente, proteggerlo dal male e fondare in lui il Suo regno d’amore e di
verità nella magnificenza divina.
4. Io ho insegnato la preghiera del
Padrenostro a Sichar, sul Monte Garizim,
dove tenni il Sermone sul monte, al popolo riunito intorno a Me.
5. Sotto l’aspetto spirituale nelle
parole della preghiera del Padrenostro si comprende che l'uomo deve ordinare la
propria vita e le proprie azioni secondo il senso spirituale delle parole della
Preghiera stessa.
6. Il senso spirituale è spiegato
pure nelle seguenti domande e risposte:
Cosa denomina l’uomo col primo capoverso:
“Padre nostro” ?
7. Con questo, l'uomo nomina il più
Santo che esiste nel mondo, come Padre suo. Perciò, se Dio è il Padre
dell'uomo, allora il dovere dell'uomo, come figlio, è
di obbedire a Dio e fare ciò che Lui insegna e dice, per non perdere la dignità
di figlio di Dio, …diventando un figlio di Satana.
8. In quanto al senso e al valore
che Dio è Padre vostro, esistono alcune massime delle Sacre Scritture che
dimostrano il vostro rapporto con Dio come Padre vostro spirituale, vale a
dire:
9. Mosè scrive: «Non è Jehova Padre tuo e tuo Signore? Non è Lui solo che ti
ha fatto e creato?»
10. Malachia
(2,10): «Non abbiamo noi tutti un
Padre? Non ci ha creati un Dio?»
11. Romani (8,15): «Voi (come figli di Dio) avete ricevuto lo Spirito di Dio
della figliolanza, in cui noi chiamiamo Dio, Abba, caro Padre».
12. Matteo (6,31): «Non dovete preoccuparvi e dire: “Cosa
mangeremo? Cosa berremo?”, oppure: “Con che
cosa ci vestiremo?”. I pagani tendono a questo. Il Padre vostro, infatti, sa
che avete bisogno di tutto questo».
13. Pietro (1°
Pt. 5,7): «Ponete tutte le vostre preoccupazioni su di Lui, poiché Egli
si prende cura di voi».
14. Romani (8,17): «Se siamo figli di Dio, allora siamo anche eredi di Dio e coeredi
di Cristo».
Dove dimora Dio, dal momento che
nel secondo capoverso dite:
“che sei nei Cieli” ?
15. Dio dimora nel cuore dei Suoi
figli e questo viene denominato ‘un Cielo di Dio’,
se gli uomini adempiono i Suoi Comandamenti e Insegnamenti secondo il precetto;
se invece vivono secondo la concezione del mondo, allora il loro cuore non
diventa nessun Cielo di Dio, bensì la sapienza intellettuale della testa sarà
la dimora di Satana e dei suoi aiutanti.
16. Sebbene Io dimori nel cuore dei
Miei figli, c'è tuttavia ancora un punto centrale nell'Universo, dove Mi trovo
in una Luce inaccessibile della Santità e il seguente passo indica questo:
17 In 2° Cronache (18,18-21),
Salomone prega: «Jehova, ascolta ora la supplica
del Tuo servitore e del Tuo popolo Israele [....]
ascoltala però dal luogo della Tua dimora, dal
Cielo, e se ascolti, che Tu possa essere misericordioso».
Come viene santificato il
nome di Dio, poiché l'uomo nel terzo capoverso dice:
“Sia santificato il Tuo nome” ?
18. Il nome di Dio viene santificato solo allora, quando l'uomo conduce una
vita che santifica l'anima e il corpo ed evita tutto ciò che lo profana e lo
attira alla materia.
Cosa dice l'uomo, quando esprime il quarto capoverso?:
“Venga il Tuo regno” ?
19. Con questo, l'uomo dice che il
regno di Dio, che è l’amore per Dio e gli uomini, sorge in lui. Tuttavia, per
raggiungere questo obiettivo, l'uomo deve andarsene
dal regno del Satan del mondo e rendere viventi in sé le virtù del Padre suo
divino, Gesù, come è stato spiegato qui nel libro delle preghiere.
Cosa intende l'uomo, quando esprime nel quinto capoverso:
“La Tua volontà sia fatta come in Cielo, così in Terra” ?
20. Con questo, l'uomo intende che
la volontà del Padre suo divino diventi realtà anche sulla Terra, come già
avviene in Cielo; ma finché l'uomo non vuole vivere e operare secondo i
Comandamenti e gli Insegnamenti di Dio e subordinare la sua volontà, allora la
bocca esprime l’opposto di ciò che l’intelletto vuole e fa.
Quale pane intendevo Io quando insegnavo agli uomini
di pregare:
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano” ?
21. Con questo, oltre al pane
materiale, intendevo principalmente il Pane celeste,
che è la Parola della vita eterna proveniente da Dio, ovvero il puro
Insegnamento di Dio attraverso il quale l'uomo si costruisce il Cielo sulla
Terra; infatti, Dio, il pane materiale lo dà ad ogni uomo, altrimenti questi
non potrebbe vivere sulla Terra. Invece il Pane spirituale, per ottenerlo, deve
chiederlo a Me, al Padre suo Santo, nei Cieli, e l'uomo, dopo (aver ottenuto)
questo Pane celeste, può disporre la sua vita terrena come il viaggio che porta
a Me, alla patria dell’eterno Padre.
Cosa dice l'uomo di se stesso quando esprime a Dio:
“E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri
debitori” ?
22. L'uomo esprime il giudizio
spirituale su se stesso: “Padre Gesù, come perdono al mio prossimo le sue
offese, le calunnie e i danneggiamenti al corpo e all’anima, così opera anche
Tu verso di me!”
Cosa viene compreso quando voi dite:
“E non indurci in tentazione, ma liberaci dal male” ?
23. Sotto questo
viene inteso quanto segue: “Padre, siamo pieni di vizi, difetti, brame e
desideri, perciò non guidarci nella tentazione della carne secondo le
inclinazioni malvagie della nostra sapienza intellettuale, bensì mettici in
guardia attraverso la coscienza, la quale è l’ispiratrice volontà del Tuo
santissimo Amore; e liberaci da ogni male”.
24. Tra gli evangelisti valgono le ulteriori annotazioni:
25. Giovanni 1° 2,16: «Perché tutto ciò
che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi la superbia della vita, non proviene dal Padre, ma dal
mondo».
26. Giacomo 1,14: «Invece ognuno è
tentato dalla propria concupiscenza, attratto e allettato da essa».
27. I° Pietro 5,8: «Siate sobri e vegliate, poiché il diavolo, vostro
avversario, va in giro come un leone ruggente in cerca di chi divorare».
28. Efesini 6,11: «Rivestitevi
dell’armatura di Dio per poter resistere alle insidie
del diavolo!»
Cosa dice l'uomo col versetto conclusivo:
poiché: “Tuo è il regno,
Tua la potenza e la Gloria nei secoli. Amen!” ?
29. Con
questo, l'uomo dice che il regno della Santità di Dio si erge nel suo cuore,
che la potenza dell'eterno Amore lo santifica, e il suo interiore arde nella
Luce primordiale della divina Magnificenza, che il Raggio di luce dell'Amore di
Dio splende eternamente sui Suoi figli, e alla fine risuonano le grandi
fiammeggianti parole un giorno espresse nella causa prima delle cause con voce
tonante negli spazi infiniti: "Sia!" con l'amore e la
gratitudine dei figli con l’amen! Amen! Amen! Attraverso gli spazi dell'eternità riecheggia al Padre ed annuncia l'Amore e la Misericordia divina ai figli di Dio
sulla Terra come nel Cielo.
[indice]
۞
Gesù come orante
Graz, 30 luglio 1901
1. In differenti passi del Mio Vangelo
rivelato attraverso J. Lorber, viene detto che Io
pregavo Dio e Mi preparavo attraverso la preghiera, ed è pure indicato spesso
che non si deve pregare con le labbra, e che nella preghiera Mi univo con Dio
attraverso l’intimo immergersi in Lui, quindi come se non pregassi, ma solo
pensassi nell’amore verso Dio.
2. Se Io, come Uomo senza peccato
quale Dio in un corpo umano, non avessi pregato con le parole, allora ciò
avrebbe avuto un giusto senso, poiché in tal caso avrei
adorato Me stesso come Dio. Solo che Io ero un Uomo nel corpo umano come voi, e
questo vo lo insegna la ‘storia della Mia giovinezza’ (nota 28). Leggete tuttavia i capitoli 299 e 300! Lì, infatti, troverete
che Io non solo pregavo, ma perfino digiunavo. In effetti
pregavo con parole espresse amorevolmente per il Padre. Le esprimevo nel cuore,
questo è vero, perché le si può pronunciare meglio che
con le labbra. Solo nell’ambito familiare, dove ci sono ancora dei bambini,
allora la preghiera deve essere recitata ad alta voce, altrimenti i bambini non
pregano e non pensano alla preghiera, bensì a mangiare e a giocare. Cari figli,
se Io passavo tre ore al giorno in preghiera e in silenziosa contemplazione in
Dio, perché non volete passare voi un quarto d'ora in preghiera ed inventare ogni possibile scusa per evitarla? Proprio la
vostra sofisticheria è un abominio dinanzi a Me, e come ho detto che farò
coprire d’infamia l’intelligenza dei savi, allora vi potrà succedere che non
giungerete ancora a lungo alla rinascita dello
spirito, e questo sarà una vergogna per la vostra intelligenza, poiché l'uomo
si umilia attraverso la preghiera dinanzi a Me e Mi contempla per quello che
sono: per l’inavvicinabile, ultrasanto Dio che, attraverso l'amore del cuore e
l'umile preghiera al Padre, cerca di smuoverLo a
venirgli incontro pieno d’amore.
3. Devo
anche esprimerMi sulla ferma condotta verso la preghiera
del Rosario, perché per molti di voi non è giusto che compaia nel libro delle
preghiere. Se voi, invece di rivoltarvi contro di Me: "Non lo vogliamo
e non lo accettiamo", verreste a Me con il cuore umile e Mi pregaste
per l'illuminazione di ciò che voglio avere con la preghiera del
Rosario, allora vi porterei alla riflessione e riconoscereste che il Rosario
non è una preghiera, bensì un’esaltazione di Dio in triplice storia[41]
di vita come Gesù. Siete voi dunque veramente già così in alto che la glorificazione
di Dio non vi va più bene? Non vi ho insegnato che tutto ciò che fate con amore
per l’onore di Dio vi ridonda in utilità? Riflettete e fate tesoro delle Mie
parole. Sì, figlioli, non ciò che vi piace è per Me
gradito e giusto, ma ciò che vi prescrivo Io è secondo le Mie vedute. Comunque,
riflettete, che finché non sarete rinati, siete figli di Satana, (Miei cari figli, non vi dovete urtare in questa espressione, dal momento che Mi rivolgo a voi, sempre come figli Miei,
ovvero, come cari figli; infatti, queste sono solo parole Mie di richiamo a
voi, affinché vi sentiate come figli di Dio, e perciò possiate vivere e operare
così come v’insegno Io, in modo che diventiate, di fatto, da figli di Satana, a
figli di Dio) perché voi
peccate ogni giorno. Solo un rinato è figlio di Dio, dal
momento che cammina dinanzi a Me senza peccato. Quindi,
non siate savi e intelligenti di fronte a Me, poiché è già una propria fatalità
su di voi, il fatto che non avanzerete finché non avrete represso tutta la
vostra sapienza e intelligenza fino all'ultimo atomo e vi sarete sottomessi
alla Mia volontà. Io voglio far di voi un gregge di figli di Dio; ma se prendete posizione contro i Miei Insegnamenti e non volete
riconoscere questo e quello, come posso inquadrarvi nel Mio gregge filiale
dell’amore, dell’umiltà, della tolleranza e della quiete? Io, nondimeno, non
voglio trasformare il Cielo in un litigioso inferno! Dovete tuttavia
considerare questo e convertirvi; poiché, fintanto che disputate per divergenze
d’opinioni, non appartenete ad un gregge, bensì a due
e a parecchi. Lasciate che ve lo dica: abbandonate l'odio religioso dicendo: ‘Questo è romano, questo è luterano, questo non
ci piace, questo non lo riconosciamo!’. Nella conduzione del dr. Martin Lutero nell'aldilà, voi trovate come ho
intenzionalmente portato in una sola comunità gli uomini che si odiano e
perseguitano reciprocamente a causa dell'odio religioso, al fine di umiliarsi. ‘Siate
perfetti com’è perfetto il Padre Celeste vostro nel Cielo’, non vuol dire: fate
a gara per chi ha ragione, poiché solo Io posso aver ragione, dal momento che sono Io la Verità; voi invece, come uomini,
siete puri bugiardi a causa della vostra sapienza che rappresenta il Satana
nell'uomo, perché servitori del principe delle menzogne, finché non
sottometterete la vostra volontà alla Mia. Questo come risposta al vostro
disaccordo, dal momento che dovete credere che Io,
come autore del libro, voglio da tutti voi solo ciò che vi conduce a Me, e che
vi do solo quegli Insegnamenti che Io, come Dio, trovo buoni per voi. Amen!
[indice]
۞
Alcuni esempi biblici
di vittorie con la preghiera
Graz, 23 ottobre 1899
1. Io, Gesù, ho
insegnato: «Chiedete e vi sarà dato»
(Mt. 7,7), questo significa che sarete ascoltati, e
ciò che chiederete vi sarà dato.
2. Inoltre ho detto: «Se due di voi si accorderanno sulla Terra, per
domandare qualsiasi cosa», vale
a dire, che sono di un solo sentimento e di un pensiero per una buona causa e pregheranno
per questa, «…sarà concessa dal Padre Mio. Poiché dove due o tre
sono riuniti nel Mio nome, Io stesso sono tra loro»
(Mt. 18,19-20). Tanto più il Padre sarà in mezzo a voi
dove siete riuniti in parecchi per un unico grande obiettivo o un grande scopo.
3. La stessa certezza ve la do anche
nella ‘predica 24’[42], dicendo: “Ciò che chiederete al Padre nel Mio nome, ve
la darà”, poiché il Padre è l’Amore nella Divinità di Gesù. Perciò
ponderate bene cosa significa pregare e chiedere al Padre e rivolgervi a Lui
nel nome di Gesù, poiché il nome Gesù racchiude il più
grande atto di umiliazione, la più grande opera e il più grande sacrificio
d'Amore del Padre vostro Gesù, che Io ho compiuto per Amor vostro e per tutti
gli spiriti.
4. Vi dico
anche: – In memoria della Mia sofferenza non potete essere orgogliosi (verso
i vostri fratelli e sorelle malati e bisognosi)! In memoria del Mio Amore
non potete odiare! E in memoria del Mio sacrificio non potete essere avidi,
bensì con l’invocazione del Mio nome terreno dovete cercare di eguagliare tutte
le virtù che un giorno Io ho esercitato personalmente durante la Mia vita
terrena.
5. Inoltre Io, Gesù, dissi: «Chi Mi vuol pregare,
deve pregare in spirito e in verità (attraverso il praticare
delle opere nell’amore per il prossimo)» (Gv.
4,23). Qui vi si offre un bel terreno per convertire
l'Insegnamento del Padre vostro in opere, poiché voi siete malati, dubbiosi e
indotti in errore dall'eresia religiosa. In tutte queste e in altre opere
potete praticare delle opere nell’amore per il
prossimo attraverso preghiere profondamente ferventi, ed Io, il Padre, vi
ascolterò e vi benedirò, e perdonerò la vostra cerchia, se procederete
precisamente secondo i Miei desideri.
6. Io, Gesù, insegnai:
"Sì, pregate! Pregate nel Mio nome! SupplicateMi con fervore!”.
La supplica vi dà consolazione, vi dà pace, e voi
avete fatto il vostro dovere filiale verso di me e verso il vostro prossimo.
Lasciate tutto il resto a Me, poiché Io voglio ascoltarvi se pregate per cose
che ridondano a vantaggio per voi e per il prossimo; ma se l'ascolto dovesse
essere dannoso, allora pensate come Me nel giardino del Getsemani: «Padre, la Tua volontà sia fatta, e non la mia!» (Lc. 22,42).
Infatti, in ciò avrete dimostrato la vostra umiltà e pazienza, se mai dovesse
accadere che non foste ascoltati. Chiedete e pregate, ma non desiderate nulla
di mondano e nulla che potrebbe portarvi più danno che utilità.
7. Il primo libro dell’Evangelo di
Gesù Cristo vi riferisce che Io stesso ho pregato molto, e tuttavia ero un Dio
incarnato; tanto più voi dovete attenervi alla preghiera, voi che siete solo
spiriti incarnati e in parte ancora uomini ragionevoli. Nondimeno, le vittorie
della preghiera più eccelse precedono sempre dalle più serie lotte, e per
questo si agisce. Pertanto, dovete esaminare alcuni esempi di grandi vittorie
della preghiera e, da ciò, concludere quanto potenti
siete voi se avete salda fede e fiducia e amore per Dio e, con ciò, amore per
il prossimo (che è figlio di Dio e porta in sé lo Spirito di Gesù), - e
voi sarete pervasi da una volontà che vorrà solo fare del bene.
8. Qui un primo esempio:
9. Nel ‘libro
dell’esodo’ vi viene riferito della vittoria sul principe Amalek. Mentre Giosuè combatteva contro Amalek,
Mosè alzava le mani e pregava per la vittoria, e Israele aveva il sopravvento.
Se invece le lasciava cadere a causa della stanchezza, era Amalek
ad avere il sopravvento. Ora siccome le mani di Mosè
si erano stancate, essi presero una pietra e gliela misero sotto, ed egli si
mise a sedere, mentre i sacerdoti Aronne e Hur gli
sostenevano le mani, finché Giosuè non conseguì la vittoria su Amalek. Qui è evidente che si devono tenere le mani alzate
e pregare irremovibilmente fino a quando non si viene
ascoltati.
10. Secondo esempio: – il profeta
Elia era un uomo come voi, soggetto alle stesse tentazioni, e nel ‘1° libro dei re’, capitoli 17 e 18, di cui
parla anche Giacomo 5,17-18, si dice: «…egli pregò molto seriamente che non
dovesse piovere; e Dio lo ascoltò, e non piovve sul paese del re Achab per tre anni e sei mesi, perché il suo popolo aveva
abbandonato Jehova e adorava l'idolo Baal».
11. Dopo tre anni e sei mesi Elia
pregò di nuovo, e Dio lo ascoltò e il cielo diede la pioggia e la terra fece
crescere di nuovo erba e frutta. Tuttavia Dio non ascoltò Elia in una volta, ma
finché non apparve una singola nuvoletta della grandezza di un palmo di mano, Elia dovette prostrarsi sette volte e supplicare
seriamente! Ciò significa certamente, una preghiera e una supplica
inflessibile, se si è convinti che l’esaudimento possa seguire perché ciò non è
contro la volontà di Dio. Chi osa una tale lotta della preghiera, otterrà
magnifiche vittorie. Coloro che di natura sono deboli di fede e deboli d'amore,
disperano subito quando la preghiera non si adempie né la prima, né la seconda,
né la terza volta, e desistono; la vittoria è concessa solo a coloro che perseverano, poiché se praticate l’amore per il
prossimo con la vostra preghiera attraverso una fede salda, una incrollabile
forza di volontà e se v’immergete profondamente nel vostro cuore, pieno d’amore
per il Padre, allora accadrà ciò che chiederete, anche se sembra che ciò non
possa accadere affatto. Invece ciò accadrà certamente, perché il vostro amore
per il prossimo e la vostra forza di volontà è il
Padre, dal Quale proviene lo Spirito Santo dell'Onnipotenza di Dio, e questo
dispensa grazie e opera meraviglie. Solo la convinzione che quanto richiesto
accadrà irrevocabilmente, dipende da voi; e se avete questa incrollabile,
indubbia convinzione, allora tutto vi è possibile,
poiché in questo sta il segreto della Parola del Padre: "Sia!",
perché in voi dimora lo stesso Spirito che un giorno pronunciò questa parola
che creò il mondo. ‒ Miei cari figli, Io vi dico: credete quindi
incrollabilmente nella preghiera, e non dubitate, poiché il dubbio è il
distruttore della vostra fede e l'ostacolo del vostro esaudimento dinanzi a Dio
Padre vostro e Spirito di Gesù in voi.
12. La terza vittoria della
preghiera si svolse nel Getsemani, dove il vostro Salvatore e Redentore Gesù ha combattuto come uomo con l’immutabile volontà di Dio. Tre
volte pregai la Divinità per aver compassione del Mio corpo, che Io vidi in
anticipo in chiaroveggenza nei più terribili dolori e sofferenze, tanto che Mi
colse una terribile paura, Mi inorridii, sudavo sangue
e due volte Mi recai dai Miei discepoli per implorare aiuto nella preghiera.
Sì, non c'è mai stata una più violenta lotta per la vita attraverso la
preghiera, come in quell’enorme lotta del Padre vostro Gesù nel Getsemani. Ho
lottato con Dio come uomo, e dopo un'ora e mezza di strenua
lotta ottenni la vittoria, i cui frutti, l'Infinità non può e non potrà
mai valutare, poiché così la via del regno di Satana, di cui siete abitanti,
venne aperta alla magnificenza di Dio, del Padre vostro e Creatore, suggellata
attraverso l'Amore, l'Umiltà e la Misericordia sul Golgota, e glorificata
attraverso la vittoria trionfante sulla morte, su Satana e sull'inferno, e
attraverso il vostro ritorno nel grembo amorevole del Padre.
13. Voglio qui
far menzione ancora di una tale grande vittoria della preghiera. Quando Io,
Gesù, lasciai gli apostoli e andai in Cielo, dissi loro: “Restate insieme
nell’alloggio del Nazareno a Gerusalemme e pregherò il Padre che vi invii lo Spirito Santo della forza e della grazia”.
14. Gli apostoli, i discepoli e le
donne, insieme a Maria, andarono nell’alloggio dove
rimasero insieme per dieci giorni e pregarono in concorde amore. Dopo 10 giorni, ovvero nel cinquantesimo giorno dopo la Mia
resurrezione, quando le 74 persone riunite erano immerse in ardente preghiera,
si udì dall’alto un potente rumoreggiare e scrosciare verso l'alloggio, così
che molti uomini accorsero per vedere cosa poteva essere venuto giù dal cielo.
All'improvviso la porta si aprì e giubilanti i Miei discepoli si riversarono
fuori e, tra la moltitudine del popolo, iniziarono a predicare su Cristo e sui
farisei che Mi avevano assassinato, e che quel Gesù era il promesso Messia. - E
tutto il popolo si spaventò, perché ognuno sentiva il Mio Vangelo espresso
nella sua madrelingua; poiché quella volta in Gerusalemme c'erano cinquanta
popoli differenti. Perciò il loro grande stupore e meraviglia: “Cosa sta succedendo qui?”
*
15. Vedete,
qui sono menzionate quattro vittorie della preghiera che non hanno uguali nel
loro genere. Voi vi potete meravigliare di ciascuna di esse a causa della loro singolarità. L'ultima fu l’infusione dello
Spirito Santo, ovvero la rinascita dello Spirito delle
74 persone che, in concorde preghiera, attendevano e imploravano la potenza di
Dio dall'Alto.
16. Da ciò è evidente che in effetti dovete pregare, se volete vivere una vita
gradita a Dio e raggiungere qualcosa. Questo ve lo confermano
Mosè, Elia, Io-Gesù, e i Miei apostoli e discepoli, e
non vi è nessuna obiezione e nessuna migliore conoscenza di questi testimoni.
[indice]
۞
Risposta ai
presuntuosi critici del libro delle preghiere
Graz, 24 gennaio 1904
1. Ci sono uomini che vogliono sapere tutto
meglio degli altri, ed hanno la sfacciataggine di prescrivere anche a Me, come
Dio, le loro regole di condotta, e precisamente in relazione
alla pubblicazione del libro delle preghiere. Ciò perché, secondo
la loro sapienza intellettuale, quello che è stato
pubblicato non va bene.
2. Essi
dicono: “Abbiamo il Padrenostro, è la più bella preghiera del Signore. A cosa ci servono altri libri di preghiere? Essi sono superflui, poiché non dobbiamo pregare secondo formule di
preghiera prescritte, bensì dall'interiore del nostro cuore, e precisamente
senza preparazione”.
3. Quest’insegnamento apparentemente
saggio, a Me, Gesù, colpisce, come se Io avessi bisogno di istruzioni
da parte degli uomini su come istruire e guidare spiritualmente i Miei figli!
Non è dunque la preghiera del Padrenostro una formula
di preghiera stampata e perciò preordinata?
4. Tale rimprovero pubblico sulle
riviste contro il Mio divino Governo tra i Miei figli, è un’arroganza, una
presunzione verso la Mia divina Santità. – Infatti, con tale condotta blasfema
e presuntuosa verso i Miei Insegnamenti e preghiere che ho dato ai Miei figli
attraverso il Mio Amore e la Mia Misericordia, si agisce contro di Me come
autore del libro, e Mi si dà prescrizioni dall'inferno umano, su ciò che devo fare
o non fare come Dio!
5. Voi non conoscete il vostro
dovere, come ci si deve comportare verso l'inaccessibile amorevole Santità e
Sapienza divina!
6. Perché discreditate le Mie sante
amorevoli parole, e perché rubate ai Miei figli il Pane spirituale che Io porgo loro tramite il libro delle preghiere, contestandolo
come inservibile e non necessario?
7. CredeteMi!
La vostra preghiera non sarà più ascoltata da Me, come sta scritto in Isaia, perché
servire Me e Satana allo stesso tempo, non l’accetto! Io vi dico: “Convertitevi
e fate penitenza mentre c'è ancora tempo, e riparate
pubblicamente ciò che avete fatto di male verso di Me e contro i figli Miei!”.
Questa è la Mia Parola e vale come risposta alla vostra presunzione verso di
Me! Amen!
*
(Osservazione
postuma di Franz Schumi):
«Un fratello
mi aveva energicamente contestato la pubblicazione di questo dettato, perché
credeva non fosse proveniente da Dio, bensì dagli spiriti, quindi sarebbe stato
un falso dettato. In questa situazione penosa avevo pregato con fervore per la
risposta determinante su cosa dovevo fare, poiché
l'opinione pubblica mi guardava come un medium del Padre non affidabile.
- Allora si annunciò il Padre Gesù e disse: “Se ascolti ciò che ti dicono gli altri (sui dettati), allora non
potrò più dettarti, ma dovrò abbandonarti e lasciarti agire secondo il
consiglio degli altri”. Fin dall'inizio ero fermamente convinto che i
dettati provenissero da Dio, e la risposta agli attacchi a Dio contro la
pubblicazione del “Libro delle preghiere”, mi fu data mentre ricevevo “Tracce
di vita” alla pagina 266 nel secondo volume».
* *
*
|
|
|
Introduzione del Padre |
|
|
La base dell’insegnamento teosofico è: nessun rito ma solo amore! |
|
|
Il significato spirituale del termine teosofista, Teosofia e teosofo |
20.10.1899 |
|
Non bisogna criticare le debolezze del prossimo |
8.09.1899 |
|
Contendere col prossimo o parlare alle sue spalle determina
inimicizia |
24.09.1899 |
|
Rimproveri celesti a chi attacca le Parole dall’Alto |
18.09.1899 |
|
Le piante e i prodotti vegetali sono un’opera di Dio |
24.10.1899 |
|
Alcune cattive abitudini e alimenti da evitare |
|
|
Il senso spirituale del nono capitolo di Daniele in rapporto ai peccati |
10.10.1899 |
|
Dio è spirito e chi vuole adorarLo
deve adorarLo in spirito e verità |
17.09.1899 |
|
L'arroganza, un peccato principale tra tutti i peccati |
18.09.1899 |
|
Come proteggersi dagli gli spiriti maligni |
90.09.1887 |
|
Operare
non secondo la lettera morta, ma per essere resi viventi |
14.10.1887 |
|
Il rinnovo della promessa: “Chi crede in Me… farà anche le opere che
faccio Io… (Gv. 14,12) |
9.09.1899 |
|
Procedere con un comportamento amorevole |
9.10.1899 |
|
Il comportamento verso gli
altri ma con abnegazione di se stessi |
17.09.1899 |
|
Le opere dell’amore per il prossimo |
30.10.1899 |
|
Le sette Caratteristiche divine |
20.10.1899 |
|
Le sette virtù di Gesù come Figlio dell'uomo |
27.10.1899 |
|
I sette peccati contro lo Spirito Santo |
28.10.1899 |
|
Tre virtù spirituali |
20.09.1899 |
|
Pregare incessantemente |
10.09.1899 |
|
Tre comunicazioni sulla preghiera |
22.12.1901 |
|
Regole di condotta verso Dio |
9.10.1898 |
|
Correttezza della postura durante la preghiera |
21.01.1904 |
|
Le preghiere pagate non saranno mai ascoltate |
|
|
Le preghiere vanno recitate per amore del prossimo |
|
|
Il sostentamento dei sacerdoti non è autorizzato dall’Alto |
|
|
Perché inginocchiarsi in preghiera come è
comprovato dalla Bibbia |
13.08.1902 |
|
Un’esortazione di Gesù male interpretata dagli uomini |
13.06.1903 |
|
Pregare il Padre nella Divinità (G.F.D.
vol. 1 cap.167,9-21) |
|
|
Solo Dio può ascoltare la nostra preghiera |
30.06.1903 |
|
Nella preghiera percepire bene se la richiesta non è contro la salvezza
spirituale |
23.12.1903 |
|
Per l’esaudimento, occorre pulire prima la veste spirituale |
9.01.1904 |
|
Amore, umiltà e timore reverenziale di Dio |
20.08.1903 |
|
La preghiera del Padrenostro (Tennhardt) |
6-14.11.1707 |
|
La preghiera del Padrenostro |
27.04.1903 |
|
Gesù come orante |
30.07.1901 |
|
Alcuni esempi biblici di vittorie con la preghiera |
23.10.1899 |
|
Risposta ai presuntuosi critici del libro delle preghiere |
24.01.1904 |
[Home sito] [home Schumi]
[1] Teosofia: dal
tardo greco theosophia, composizione di «Theos» Dio + Sophia «Sapienza».
[2] Circa 900
anni dopo la creazione di Adamo. (vedi “Governo Famiglia di Dio” vol. 3 cap. 11,11)
[3] Tali parole
furono riportate nell’opera a Jakob Lorber “Il grande Vangelo di Giovanni” al vol. 6 cap. 90,11
[4] Immanente:
letteralmente, che rimane dentro.
[5] Raca: insulto che probabilmente significa stupido,
granchio, retrogrado, recidivo.
[6] Un medium:
cioè un terzo medium scrivano che non conosce il motivo della critica ma che
diventa un chiamato quale giudice dall’Alto che, tramite la Parola ricevuta, possa chiarificare.
[7] Una
spiegazione della persona di Matteo, l’Rabbas, è stata data tramite Jakob Lorber. (vedi “Spiegazioni di testi biblici”
cap. 6)
[8] [Dn. 9,24]: «Settanta settimane
son fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa
città, per far cessare la trasgressione, per metter fine al peccato, per
espiare l'iniquità, e addurre una giustizia eterna, per suggellare visione e
profezia, e per ungere un luogo santissimo».
[9] [Dn. 9,25]:
«Sappilo
dunque, e intendi! Dal momento in cui è uscito l'ordine di restaurare e
riedificare Gerusalemme fino all'apparire di un unto, di un capo, vi sono sette
settimane; e in sessantadue settimane essa sarà
restaurata e ricostruita, piazze e mura, ma in tempi angosciosi».
[10] Ostentamento:
ovvero esibizione.
[11] I sette
peccati capitali: ira, avarizia, invidia, superbia, gola, indolenza, lussuria.
[12] Bigotto: di persona che osserva
scrupolosamente le pratiche del culto, ma non ha un autentico sentimento
religioso.
[13] Il Signore intende
tutto ciò che va contro il Suo insegnamento. (vedi
“Cristo e la Bibbia”, cap. 1,12): «E cosa
deve essere dell’arte della stampa, poiché è usata di solito per diffondere
insegnamenti anticristiani nella Chiesa e nello Stato? Il male è grande, l’inferno
diventa sempre più grande, perché i Miei figli, invece di eseguire i Miei
insegnamenti per diventare déi, fanno il contrario,
per diventare infernali spiriti maligni. Io devo quindi distruggere, tranne la
stampa dei Miei libri, l’intera arte grafica e tutto ciò che è stampato, e far scomparire il preparato che non corrisponde
alla verità, e non farò stampare più nulla che non sia approvato da Me, Gesù
Cristo. Gli uomini hanno messo troppo potentemente le mani contro di Me, per
restaurare il male in altro modo».
[14] «Chi non temerà, o Signore, e chi non glorificherà il Tuo
nome? Poiché Tu solo sei santo; e tutte le nazioni verranno e adoreranno
davanti a Te, perché i Tuoi giudizi son divenuti manifesti».
[15] Connaturale:
proprio della natura di una persona o di una cosa.
[16] Saccente:
detto di chi, credendo si sapere molto vuol parlare di tutto e giudicare tutto
con aria di presunzione.
[17] Prerogativa:
privilegio, diritto speciale concesso per legge o per consuetudine.
[18] Questo
‘tempo’ non indicato nel 1899, può identificarsi certamente in qualunque tempo
in cui, in caso di bisogno, a un ‘figlio’ fedele può
essergli concessa una tale grazia. Tuttavia occorre considerare che in altri
punti della Nuova Rivelazione viene detto che negli
ultimi tempi, essendo il cuore degli uomini sempre più duro, non verrà più
concesso di operare miracoli. Perciò un tale tempo deve essere ricondotto solo
al ‘tempo della fine’, ovvero in quei pochi anni che
precederanno la fine, o il grande ‘giudizio’, in cui, date le terribili condizioni
in cui si troveranno i sopravvissuti alla grande catastrofe, i figli rimasti
che saranno oppressi dai potenti governati dalle forze del male, potranno in
alcuni casi operare per sé e per i pochi cari dei ‘miracoli’, ma solo al fine
della sopravvivenza fino all’ultimo giorno. (vedi i dettati a Bertha Dudde sull’argomento del
tempo della fine rivolti agli ultimi fedeli – Fascicolo n. 38)
[19] Impertinente:
che tiene un comportamento eccessivamente libero e spregiudicato tale da risultare offensivo verso gli altri o comunque insolente o
sfacciato.
[20] Frase un po’
dura senza il necessario discernimento. È un linguaggio un po’ ermetico austriaco,
che in sintesi significa: osservare come un allontanamento dal Cielo provoca
nel singolo come nel genere umano il precipitarsi nell’inferno, allora,
prendendo coscienza di ciò, nessuno vorrà imitare una tale repentina caduta.
Ciò che notoriamente viene indicato con la storia di
Adamo e con la sua caduta, rappresentata nella ‘mela’=sesso,
che lo portò dalla condizione di paradiso terrestre a quella pienamente
terrena.
[21]
Concupiscenza: ardente brama del piacere sessuale.
[22] Lussurioso:
chi ha uno sfrenato impulso ai piaceri sessuali; colui che
pratica smodatamente tali piaceri.
[23] Impenitente:
che non fa penitenza; che non si ravvede dei propri peccati o dei propri vizi,
anzi vi resta ostinatamente attaccato.
[24] Il Vangelo
originale, denominato “Il grande Vangelo di Giovanni”) fu
dettato a Jakob Lorber nel 1851-1864 in oltre 10.000 pagine.
[25] Temerario: di
persona che, senza riflettere, alla cieca, si espone a inutili pericoli con
sconsiderata audacia.
[26] Saccenteria:
l’essere saccente, esibizione. Sfoggio presuntuoso e antipatico del proprio
sapere.
[27] Già precedentemente, tramite J. Lorber era stata data
un’indicazione del ‘quanto’ si dovesse pregare per ottenere non soltanto un
buon esito della richiesta, ma perfino l’avvento della ‘rinascita dello
spirito’, e ciò promettendola verso chi si fosse raccolto in preghiera per
sette quarti d’ora al giorno. (vedi “La via per la rinascita”
del 1840)
[28] Spiegazioni
della Preghiera del ‘Padrenostro’, furono dati a Lorber ([1847] - Il vescovo Martino cap.
179 – [1841] D.D.C.
cap. 108), Mayerhofer (1870 - “Segreti della vita”
cap.13) e allo stesso Schiumi (1905 - “La preghiera del
Padrenostro”) in un’ulteriore spiegazione e ad A.Wolf
una specifica rivelazione (1960 - “La preghiera Padrenostro”).
[29] Il Signore si
riferisce al “Grande Vangelo
di Giovanni” di Jakob Lorber.
[30] Il concetto
non è chiaro. Si riporta il lettore alla prima lettera di Paolo ai Corinzi
11,1-16. Comunque siamo nell’anno 1900 e il copricapo per gli uomini era una
consuetudine.
[31] Il
significato del capo coperto o scoperto è sviluppato nella rivelazione a Jakob
Lorber nel “Grande Vangelo di Giovanni” volume 4
capitolo 139,7-8.
[32] Concetti già
trattati in “Lutero
nell’aldilà” cap. 35,1 e cap. 36,11.
[33] “Governo
famiglia di Dio”, opera rivelata attraverso Jakob Lorber in 3
volumi, 1840-44.
[34] Nuova
relegazione: un’ampia spiegazione sul concetto della ‘morte dell’anima’ (Apocalisse
2,11 – 20,6 – 20,14 – 21,8), è stata data tramite Bertha
Dudde in diversi dettati raccolti nell’opuscolo n. 44
“La nuova
relegazione”)
[35] Questi
arcangeli nella veste di giovinetti, spesso venivano
sulla Terra al tempo di Gesù. (vedi “Il grande Vangelo di Giovanni” dettato a
J. Lorber: 1/154,3 - 2/37,12 – 3/159,1)
[36] “L’infanzia di Gesù” ovvero “Il Vangelo di
Giacomo”, rivelato dal Signore attraverso Jakob Lorber.
[37] Di
ciò, solo dopo oltre cento anni si viene a conoscenza
di un errore trasfuso in due dettati del Grande Vangelo di Giovanni (1854),
vol. 2 cap. 228-229 in cui viene trattato l’argomento degli opposti se potevano esistere in Dio.
Ciò lo si viene a conoscere tramite Bertha Dudde nel 1964 (BD n. 8882) che corregge tale errore, confortandoci
anche sul fatto che solo in quella occasione (BD n. 8884) egli non fu fedele (spiritualmente).
[38] Johannes Tennhardt (1661-1720):
figlio di un contadino divenne barbiere e fabbricante di parrucche. Fin dall’adolescenza
fu attratto dagli scritti
spirituali di mistici (Johannes Tauler,
Johann Arndt, Pierre Poiret)
che lo portarono ad interiorizzare la sua fede e ad avere le prime esperienze
visionarie già nell'adolescenza. Dal 1704 ebbe le sue prime rivelazioni
visionarie che trascrisse, e più tardi lo si considerò
come ‘precursore’ del ‘veggente’ Emanuel
Swedenborg.
[39] Tauler ‹tàulër›
(it.Taulèro)
Johannes: mistico (Strasburgo 1300
circa – 1361). Discepolo di Eckhart,
influenzato dallo pseudo-Dionigi,
Tauler volse tutta la sua speculazione nell'intento di raggiungere
Dio ed unirsi a Lui. Grazie al forte apprezzamento da parte del giovane Lutero,
Tauler fu spesso annoverato tra i precursori della
Riforma.
[40] Nota del
traduttore: Vorrei far notare al lettore, che essendo il dettato del 1600,
in tedesco antico, anche la traduzione è risultata
difficile e a tratti complessa, sia per renderla comprensibile, ma anche per
non stravolgere il linguaggio originale.
[41] Il ‘rosario’ completo è di 15 decine in tre serie chiamate
corone, in cui sono compresi i 15 misteri o ‘momenti significativi’ della vita
di Gesù.
[42] Il Signore si
riferisce alla Predica n. 24
nel libro “Prediche del Signore” di Gottfried Mayerhofer.