1904 - 1905

Rivelazioni

a

Franz Schumi

 

 

Cristo e la Chiesa

 

Scritto teosofico cristiano

n. 58 / 3

 

 

Parte III

 

L’inefficacia del battesimo in acqua ai neonati e agli adulti,

e come va inteso spiritualmente quello di Gesù e quello di Giovanni Battista

 

 

Titolo originale:  “Christus und Kirche Band III

Per l’edizione in lingua originale (1904):

Casa Editrice di Franz Schumi a Zurigo;

Editore su commissione: Cécil Bägel, Altona (Elbe) Holstenstraße 191

Stampa di Otto Bucholz in Amburgo (Germania)

 Traduzione e revisione a cura del gruppo “Amici della nuova Luce

 

 

 

INDICE

 

Cap. 1

Premessa del Padre

 

1/1

L’origine del battesimo da un libro di Besant

 

1/2

L’uso dell’acqua santa

 

1/3

Chiarificazione del Padre sul battesimo di pentimento di Giovanni

 

Cap. 2

Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo

 

Cap. 3

L’estinzione del peccato originale con la morte di Gesù

 

Cap. 4

Il battesimo in acqua dei neonati

 

Cap. 5

Battesimo in acqua degli adulti

 

Cap. 6

Il battesimo dell’acqua come cerimoniale statuto umano

 

Cap. 7

Il battesimo di Gesù nel Giordano

 

Cap. 8

L’umiliazione pubblica dinanzi a Dio

 

Cap. 9

Gesù non ha mai battezzato con l'acqua

 

Cap. 10

La ripetizione quotidiana dell’immersione in acqua è un’ottima pratica idroterapica

 

Cap. 11

Il battesimo dello Spirito Santo nelle Sacre Scritture

 

Cap. 12

Il battesimo dell'acqua e dello Spirito ai tempi di Gesù

 

Cap. 13

Il battesimo come giudizio o rinascita

 

Cap. 14

L’errato battesimo dei protestanti

 

Cap. 15

Lettera del Padre a un teosofo ribattezzato

4.01.1902

Cap. 16

Se proprio volete battezzarvi, seguite completamente le Mie orme

 

Cap. 17

Il battesimo alle donne non fu mai considerato

 

Cap. 18

Differenze tra il battesimo di Giovanni e il battesimo spirituale di Gesù

 

Cap. 19

Né la circoncisione né il battesimo dell’acqua hanno alcun valore

 

Cap. 20

Il destino dei neonati deceduti non battezzati

 

 

 

 

Date storiche citate nella III° parte

Anno 30 = 1 Giugno – Battesimo di Gesù

Anno 31 = 9 ottobre – colloquio di Gesù con Cirenio sul battesimo

 

 

 

 

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Cap. 1

Premessa del Padre

Dal momento che il battesimo dell’acqua nel regno millenario non verrà più applicato poiché è solo una cerimonia esteriore senza alcun valore spirituale interiore, allora lo lascio illuminare a fondo tramite il Mio scrivano, per farvi comprendere che esso dominerà là dove regnerà la verità, …così che non possa più essere praticato.

Il Padre vostro Gesù

 

1/1 - L'origine del battesimo da un libro di Besant

 

Dato che a me, Schumi, fino ad oggi non mi è stata data alcuna rivelazione su questo, voglio riportare qui alcuni tratti di un’indagine dal cristianesimo esoterico di un libro di Annie Besant[1], che riporto letteralmente:

(Besant, Esoter. Christentum S. 107; 251):

« Il sacramento del battesimo si trova in tutte le religioni, non solo con l’ingresso nella vita terrena, ma più in generale come una cerimonia di purificazione. L'atto solenne che procura al neonato – o all'adulto – l'accesso a una religione, mostra l’aspersione dell'acqua come parte essenziale del rito, e questo nei tempi antichi era altrettanto generale come ai giorni attuali.

Il rev. dr. Eiles dice: "L'idea di usare l'acqua come simbolo del lavaggio spirituale è troppo ovvia per restare stupiti sull’antichità di quest’uso".

Il dott. Hyde riporta nel suo trattato: “Nella religione degli antichi persiani…”, poiché egli era un eminente presso quel popolo, “…essi non usano la circoncisione sui loro figli, ma solo il battesimo, o un lavaggio per la purificazione dell'anima. Portano il bambino dal prete in chiesa e lo espongono ai raggi del Sole o del fuoco, e dopo questo, lo vedono come più sacro di prima. Il sacrestano[2] dice che l'acqua usata per questo scopo viene portata nella corteccia di un leccio, il cui albero è veramente l'albero dei maghi, di cui ne ho parlato in un'altra occasione. Non raramente accade anche in un altro modo, cioè con l’immersione in un grande recipiente con acqua, come ci fa sapere Tavernier. Dopo un tale battesimo o lavaggio, il sacerdote dà al bambino il nome scelto dai genitori”.

Alcune settimane dopo la nascita di un bambino indiano viene eseguita una cerimonia che in parte consiste nel fatto che il bambino viene spruzzato con acqua; – in ogni servizio religioso indiano si usa una spruzzata di acqua.

Williamson fornisce relazioni credibili sul battesimo in Egitto, Persia, Tibet, Mongolia, Messico, Perù, Grecia, Roma, Scandinavia e come veniva esercitato tra i Druidi[3]. Alcune delle preghiere citate sono particolarmente belle: “Io prego che quest'acqua celeste, quest'acqua azzurra e blu, chiara, penetri nel tuo corpo e lì possa vivere. Prego che distrugga in te ogni cattiveria e cose avverse che ti sono state date dall'inizio del mondo e possa portarle via da te". ‒ Oppure:  "O figlio, ricevi l'acqua del Signore del mondo, che è la nostra vita; essa deve lavarti e pulirti; possano queste gocce, prendere da te il peccato che ti è stato dato dalla creazione del mondo (che ricorda la caduta di Satana) poiché stiamo tutti sotto il loro potere (delle gocce)".

La dottrina della Chiesa di Tertulliano[4] sul battesimo, scrive che era in uso molto comune tra le nazioni non cristiane a cui fanno riferimento anche altri padri della Chiesa. Tertulliano dice che ai suoi tempi fu fatta l'obiezione al cristianesimo che "le nazioni che non hanno alcuna comprensione delle forze spirituali, attribuiscono ai loro idoli lo stesso efficace aiuto mediante l'immersione in acqua". – "Essi lo fanno", risponde egli del tutto francamente, “ma s’ingannano, usando dell'acqua che è priva della sua forza, poiché attraverso delle abluzioni con quell’acqua vengono iniziati coloro  che in alcune sacre usanze di una certa famigerata Iside (Egitto, dea dell'amore) oppure di Mitra (dio persiano della luce solare), onorano anche gli stessi dei stessi attraverso le abluzioni nei giochi apollinei ed eleusini. Venendo battezzati (lavati) in quell’acqua, essi credono con ciò di ottenere una rinascita e la remissione delle pene per le loro malefatte”. (Da questo si scorge che la Chiesa cristiana ha preso le sue eresie battesimali dal paganesimo). Con il riconoscimento di questo fatto, lo zelo del diavolo (Satana), che vorrebbe competere con le cose divine, diventa anche evidente, come poi vediamo anche che lascia usare il battesimo ai suoi sudditi. »

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1/2 - L’uso dell’acqua santa

 

(commento di Schumi):

Nella maggior parte delle comunità religiose, tutte le cerimonie religiose sono accompagnate da una forma più limitata del battesimo, tramite cui si utilizza l'acqua come simbolo di purificazione, e precisamente con l'idea che nessuno deve iniziare un servizio religioso prima d’aver purificato il proprio cuore e la propria coscienza; l'abluzione esteriore serviva come simbolo della purificazione interiore. Nelle chiese greche e romane c'è una piccola acquasantiera ad ogni porta. Tutti coloro che entrano per il servizio religioso toccano l'acqua santa, e con ciò si fanno il segno della croce con l’ingresso in chiesa e con l’uscita.

Robert Taylor dice su questo: «Le vasche di acqua nelle nostre chiese protestanti – ed è necessario notarle, ancor più i piccoli contenitori all'ingresso delle nostre chiese cattoliche – non sono imitazioni, bensì una continuazione inesplicabile ed ininterrotta della stessa acqua minaria o di amula, di cui l’erudita Montfaucon[5] nel suo libro ‘L’antichità’ mostra che erano vasi con acqua santa che venivano collocati dai pagani all'ingresso dei loro templi, per aspergersi con questa quando mettevano il piede in questi edifici sacri". […]

Tanto nel battesimo, l'iniziale accoglienza nella Chiesa, quanto in queste piccole purificazioni, l'acqua è usata come mezzo materiale, poiché essa è il grande liquido purificante della natura e quindi è il miglior simbolo della purificazione. Su quest'acqua viene pronunciato un mantra[6]; nel rituale inglese la preghiera: "Santifica quest'acqua per il mistico lavaggio del peccato" e la formula di chiusura: "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!". Questa è la parola energica accompagnata dal segno del potere, dal segno della croce, che è fatto sopra lo specchio dell'acqua. La parola e il segno, come viene insegnato, danno all'acqua una caratteristica che prima non possedeva, e ora viene chiamata ‘acqua santa o acqua consacrata’. I poteri delle tenebre non si avvicineranno a questa, e se essa viene sparsa sul corpo, conferisce una sensazione di pace e trasmette nuova vita spirituale. Quando un bambino viene battezzato, il potere spirituale che è stato conferito all'acqua attraverso la parola e il segno, rafforza la vita spirituale del fanciullo; poi viene pronunciata per la seconda volta una parola energica, questa volta sul fanciullo, e il segno viene fatto sulla sua fronte. Allora sente le vibrazioni nelle sue strutture più fini, e la preghiera, che la vita così sacra possa essere custodita, risuona attraverso il mondo invisibile. Infatti, questo segno è allo stesso tempo, purificativo e protettivo; purificativo, con la vita che defluisce attraverso di essa; protettivo, con le vibrazioni che stimola le strutture più fini. Queste vibrazioni formeranno una parete protettiva contro gli assalti di influssi ostili dai mondi invisibili, e ogni volta che l'acqua santa sarà toccata, quando viene pronunciata la parola e fatto il segno, la forza sarà rinnovata, le vibrazioni saranno aumentate ed entrambe si mostreranno come piene di potenza nei mondi invisibili e porteranno aiuto a coloro da cui essi provengono" (Così insegnano i divulgatori della dottrina eretica!).

Nella Chiesa del primo cristianesimo, il battesimo veniva iniziato attraverso una scrupolosa preparazione, poiché coloro che venivano ammessi alla Chiesa erano per lo più convertiti da un’altra fede. Un convertito passava attraversò tre gradi stabiliti di insegnamento, e rimaneva sul quel grado fino a quando non avesse padroneggiato nelle sue dottrine, e poi veniva ammesso alla Chiesa attraverso il battesimo. Solo allora imparava la professione di fede, che non fu mai scritta né pronunciata in presenza di un non credente; serviva così come segno di riconoscimento e come prova per il grado che prendeva la persona che poteva declamarlo, dal momento che lo identificava come membro battezzato della Chiesa.

Quanto fermamente si credeva a quel tempo nella grazia concessa attraverso il battesimo, si può vedere nella consuetudine di praticare questo battesimo sul letto di morte. Uomini e donne del mondo, che di fatto credevano nell'efficacia dello stesso, ma pur non volendo rinunciare alle gioie del mondo volevano mantenere la loro vita pura e libera dal peccato, rimandavano la funzione del battesimo fino a quando non sentivano avvicinarsi la morte, per poi poter trarre vantaggi dalla grazia sacramentale e pensando di varcare la porta della morte puri e senza macchie, colmi di forza spirituale. Alcuni dei grandi Padri della Chiesa hanno lottato contro questo abuso ed eresia, e certamente con successo. Di uno di questi si racconta una strana storia; mi pare di sant’Atanasio[7], un uomo di spirito mordace, non contrario all'utilizzo dell'umorismo per i suoi ascoltatori. Egli ebbe una visione: andò su alla porta del Cielo dove Pietro stava come guardiano. Questi non aveva un sorriso amichevole per il visitatore, piuttosto un'espressione del viso adirata ed estremamente indignata. Egli disse: ‘Atanasio, perché continui a mandarmi questi sacchi vuoti che, in verità, sono accuratamente sigillati, ma sempre completamente vuoti?’. Questa è una delle massime mordenti che troviamo nell'antica cristianità, quando queste cose erano realtà per i cristiani, e non semplici modi di dire come oggigiorno lo sono troppo spesso.

L'usanza del battesimo nei bambini venne in uso gradualmente nella Chiesa, e quindi l'insegnamento che nei primi tempi seguì al battesimo, divenne una preparazione per la confermazione[8], nella quale si ripetevano e confermavano il discernimento, l'intelligenza e le promesse battesimali risvegliate.

Intorno all'anno 800 a.C. il profeta Eliseo disse a Naaman che era affetto da lebbra e che era capo dell’esercito del re della Siria: "Va' e lavati sette volte nel Giordano. Allora la tua carne sarà ristabilita e pura". Allora Naaman andò là, si immerse sette volte nel Giordano, e la sua carne divenne di nuovo pura e fresca come di un giovane ragazzo (2 Re 5,1-14; Luca 4,27). In questa storia si vede un miracolo di Eliseo che egli provocò attraverso il settuplo battesimo nel Giordano.

Secondo il Padre Gesù, il battesimo è un’usanza e un costume di fede introdotto nel giudaismo dal paganesimo e dal giudaismo nel cristianesimo. Il senso spirituale di questa cerimonia era che l'uomo comunicava esteriormente di essere entrato in una vita interiore santificata attraverso una vita timorata prescritta secondo le leggi, e quindi era entrato in un ordine in cui rinunciava al mondo e viveva secondo i costumi della purezza, dell’estetica e dell'etica, perciò conduceva una sorta di vita di penitenza; quindi il battesimo non era obbligatorio, ma solo individuale per coloro che volevano vivere secondo la prescrizione attraverso un voto, e di conseguenza non accadeva troppo spesso.

Il tipo di battesimo era differente, in Egitto il battesimo avveniva solo una volta per immersione fino al collo, quest’uso era introdotto anche nei paesi confinanti, quindi anche in Palestina, e per questo anche Giovanni il Battista immergeva i suoi penitenti fino al collo nel fiume Giordano. In alcune regioni si aspergevano pubblicamente i penitenti solo con l'acqua benedetta, senza immergerli.

La benedizione dell'acqua era tuttavia un'antichissima e pia usanza proveniente dal tempo adamitico, poiché si benediva tutto, e così anche l'acqua per ogni uso e quindi anche l’acqua da bere. Il battesimo ai pubblici penitenti veniva eseguito dai sacerdoti; presso gli Israeliti lo eseguivano i profeti. In seguito, il sommo sacerdote del Tempio in Gerusalemme. Tutti i profeti della scuola di Rama (fuori di Rama non c'era nessuna scuola di profeti, ma ben profeti che vivevano in luoghi differenti, come in Betel, in Gerico, in Nain, in Gerusalemme e dovunque fosse la loro città natale) erano penitenti battezzati. L'aspersione con l'acqua era in generale un'usanza pagana, in quanto si credeva che con l’ingresso nel Tempio ci si purificasse con essa, e questo lo introdussero anche i sacerdoti romani e i loro discendenti.

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1/3 – Chiarificazione del Padre sul battesimo di pentimento in acqua di Giovanni

 

1. Giovanni il battezzatore, come uomo, introdusse le sue prediche di penitenza nel deserto di Betabara[9] al di là del Giordano, con il battesimo cerimoniale, che era la confessione pubblica dei battezzati che avevano accolto la fede nel Messia veniente e volevano far penitenza per i propri peccati, per ottenere il loro perdono ed accogliere il Messia con un cuore puro. Questo era ed è ancora oggi il significato fondamentale del passato battesimo cerimoniale di Giovanni, perché a quel tempo i giudei[10] dovevano essere convertiti alla conoscenza e alla confessione che l'Unto di Dio o Messia (in ebraico: Maschiah) già dimorante tra il popolo.

2. Il battesimo di penitenza di Giovanni consisteva nel fatto che colui che voleva farsi battezzare si spogliava nudo, entrava nell'acqua del Giordano e s’immergeva fino al collo, poi usciva dall'acqua, si rivestiva e faceva pentimento parlando pubblicamente dinanzi a coloro verso i quali aveva peccato, confessava il suo peccato e la sua iniquità, implorava perdono e cercava di riparare l'ingiustizia. Se questa ingiustizia era in parole, allora ritrattava dovunque avesse diffuso la maldicenza, se invece era in danneggiamento del prossimo, allora si adoperava di riparare di nuovo il danno. Il battezzato, nel pentimento, confessava sempre pubblicamente i suoi peccati, il che era certamente un forte pentimento.

3. Quindi implorava anche Dio per il perdono con preghiere, lamentandosi, piangendo della sua ingiustizia e del suo peccato, e per parecchi giorni continuava a pregare, a supplicare e a piangere amaramente su se stesso, per dare soddisfazione all'ingiustizia e ai peccati commessi, implorandone il perdono. Questo era il contenuto del battesimo di pentimento di Giovanni.

4. Che Giovanni non predicasse nessuna elargizione di grazia, né guarigione del corpo o di forze spirituali quando battezzava con l'acqua, è evidente dagli evangelisti; e che negli ordinamenti e usanze cerimoniali materiali non ci siano grazie e forze divine vi è chiaro e noto a tutti, altrimenti le usanze cerimoniali cattoliche romane sarebbero in effetti funzioni sacre (o sacramenti) e consacrazioni sacre (o sacramentali), per le quali i sacerdoti danno ad intendere.

5. Solo che gli ordinamenti di credenze materiale-cerimoniali non hanno alcuna base ed origine divina e quindi nessun valore spirituale, e di conseguenza non vi è neanche grazia spirituale, poiché Io sono Spirito, mentre la materia e la cerimonia materiale è proveniente dall'anima solidificata di Satana o del Satan, e quindi dal Mio polo opposto, con la qual cosa non si può certamente adorare e glorificare Me né come Spirito né come Dio.

6. Secondo Matteo 28,19 Io dissi ai Miei discepoli: andate nel mondo e insegnate a tutti i popoli e battezzateli nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (che sotto Padre, Figlio e Spirito Santo sia da comprendere Amore, Sapienza e Onnipotenza ve lo insegna il libro teosofico-cristiano: "La Santa Trinità" e altri libri dettati dal Me e trasmessi a voi). Inoltre, dissi al capoverso 20: «…ed insegnate loro a trattenere tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo».

7. Oltre a ciò dissi anche (secondo Marco 16,16): «Chi crederà e sarà battezzato sarà beato; chi invece non crederà sarà condannato».

8. Questi versetti vi dicono che l'uomo si deve prima istruire e solo dopo, quando crede, può essere battezzato, quindi deve essere adulto e non bambino in fasce che non può afferrare giustamente cosa gli si insegna, e se accoglie questo insegnamento spontaneamente e ci crede, allora il credente deve essere battezzato nel modo che vi espongo ulteriormente sotto.

9. Ma perché viene condannato o dannato colui che non crede?

10. La parola condannare significa "separare", quindi coloro che non credono in Cristo come Dio e Creatore saranno separati dalla beatitudine dei credenti e quindi esclusi dai benefici di cui godranno i fedeli, sotto i quali benefici questo è il più grande, che essi contempleranno Dio attraverso la persona di Gesù.

11. La fede dell’uomo o la miscredenza in me Gesù come Dio, è quindi anche il suo giusto giudice.

12. I ribattezzanti e gli amici del battesimo, che interpretano materialmente le Mie parole spirituali, invece che spiritualmente, dicono: «Disse Gesù: “Se Mi amate, osservate i Miei Comandamenti”». Solo che queste parole non si applicavano al battesimo dell’acqua, poiché Io stesso non l’ho mai comandato (Gv.14,15).

13. Io dissi certamente: «Battezzateli!», ma non dissi ‘battezzateli con l’acqua’; piuttosto, come Spirito di Dio parlai quella volta spiritualmente e, in questo, si comprende che si doveva iniziarli nell’Insegnamento della santa Trinità, dicendo che dovevano battezzarsi, ovvero iniziarsi spiritualmente nell’Insegnamento dell’Amore, della Sapienza e dell’Onnipotenza di Dio o nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

14. Già Giovanni il battezzatore disse di Me che Io non battezzo con l’acqua, ma con lo Spirito Santo; ed è noto che anche gli apostoli battezzavano con lo Spirito Santo, poiché solo in questo spirito della santa Trinità concessi di battezzare, ma non con l'acqua che in se stessa è senza spirito e senza grazia.

15.Il fatto che anche loro battezzassero materialmente e cerimonialmente come Giovanni il battezzatore, si riferiva solo alla confessione pubblica esteriore dei convertiti di allora, i quali passavano dal paganesimo o dal giudaismo alla fede in Me come Messia, e volevano far penitenza e nient'altro; ma questo battesimo materiale con l’acqua non proviene dal Mio Insegnamento, bensì è un equivoco degli apostoli che introdussero il battesimo con l’acqua nel Mio puro Insegnamento dello Spirito, su cui le spiegazioni più dettagliate seguono più avanti nei capitoli VIII e X.

16. Giovanni battezzava per la fede nel Messia e sulla buona e umile volontà di far penitenza e prepararsi quanto meglio possibile alla Mia venuta con un cuore puro e pieno di fede. La fede in Me e l'accettazione del Mio Insegnamento esige esattamente la stessa cosa, perché richiede da ogni persona credente in Me, che viva e operi secondo il Mio Insegnamento, e in esso non ci sia altro che la continua penitenza, la rinuncia alle gioie del mondo e l'abnegazione davanti al mondo prescritte fino a quando non si è giunti alla rinascita dello Spirito; e per ottenere questo, un battesimo dell’acqua è altrettanto non necessario, come (non è più necessaria) la circoncisione del prepuzio sollecitata da Pietro – ma rifiutata da Paolo – quando (secondo Pietro) ci si convertiva al cristianesimo, ma dovendo prima diventare giudei e sottoporsi al pre-battesimo ebraico mediante la circoncisione del prepuzio.

17. Il simbolico battesimo della fede e del pentimento è stato poi trasferito attraverso di Me nel vero battesimo spirituale con lo Spirito Santo dell’Amore, Sapienza, Onnipotenza e Grazia, il quale mediante l'effetto del battesimo di Pentecoste ha dimostrato che solo il battesimo con lo Spirito Santo racchiude in sé la verità delle grazie divine, ma non il battesimo dell’acqua.

18. Soprattutto, come si può dire di Me che, come Maestro divino – che ho sferzato gli statuti del tempio rifiutando ogni cerimonia e conclusi un nuovo patto con i seguaci del Mio Insegnamento con cui è cessata ogni cerimonia esteriore ed ho insediato solo l’amore per Dio e, attraverso di questo, l’attività delle opere d’amore per il prossimo come l’unico e il solo fondamento spirituale della Mia dottrina di fede –presupporre che Io abbia prescritto il battesimo cerimoniale dell’acqua, con il quale non si può purificare e liberare un cristiano dai peccati né ottenere grazie spirituali con questo, di aver insegnato ai Miei discepoli a praticare e attribuire a questo battesimo dell’acqua un qualche valore spirituale?

19. Se Io stesso avessi insegnato a praticare le cerimonie e comandato di esercitarle, allora avrei posto le basi per l’amministrazione cerimoniale sacerdotale, e quindi la Chiesa cattolica romana sarebbe nel pieno diritto di insegnarla e praticarla; e allora sarebbe ingiusto da parte Mia rinfacciarle di essere servitrice pagana di cerimonie.

 

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Cap. 2

Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo

(Matteo 28,20)

1. È noto che la Terra ha avuto un inizio e quindi avrà anche una fine. Questa fine però non sarà la fine della Terra, bensì delle condizioni materiali su di essa, poiché (solo) quando tutta la materia sarà spiritualizzata, allora subentrerà una nuova epoca e quindi la fine della Terra attuale.

2. Le parole: «Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo», non significa che Io allora non dimorerò più presso gli uomini, significa piuttosto che gli uomini diventeranno così altamente spirituali, che non avranno più bisogno della Mia speciale istruzione, poiché saranno colmi di luce, saranno spiriti elevati che comprenderanno e adempieranno il Mio Insegnamento dalla radice.

3. Dimorare presso gli uomini fino alla fine del mondo, in realtà, non valeva solo per i discepoli, neanche per i loro cosiddetti successori, poiché i Miei discepoli un po’ alla volta morirono, quindi muoiono anche tutti i sacerdoti e uno sostituisce l'altro. Ora però tutti i sacerdoti cesseranno, poiché hanno sfruttato il Mio Insegnamento per se stessi e perciò lo hanno guastato; quindi neanche i sacerdoti resteranno fino alla fine del mondo!

4. Se quella volta, quando espressi le parole: «sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo», avessi pensato ai miei discepoli e ai loro successori, allora i sacerdoti dovrebbero sussistere fino alla fine del mondo, altrimenti nel Mio Insegnamento sarei un bugiardo. Pertanto, a chi alludevo quella volta quando pronunciai queste parole di ampia portata?

5. Vi è noto dalla ‘Lettera ai Corinzi’ e dalla ‘Lettera ai Romani’ che lo Spirito di Dio dimora in ogni uomo e che questo Spirito agli uomini materiali si annuncia e parla attraverso la coscienza, mentre ai progrediti, spiritualmente attraverso la Parola interiore. E vedete, solo questo spirito era inteso nelle parole pronunciate quella volta, e non in particolare uno Spirito Santo per gli apostoli e, in seguito, per i sacerdoti.

6. Questo spirito rimane come maestro di coscienza per ogni uomo fino alla fine della Terra materiale, finché la Terra esisterà come tale, e allora le parole che pronunciai attraverso il profeta Geremia staranno nell'adempimento (Ger. 31,31-34): «Ecco, giorni verranno, dice il Signore, in cui stringerò un nuovo patto con la casa d'Israele e la casa di Giuda (questo patto è il secondo nel governo della casa di Dio)[11], non come il patto che strinsi coi loro padri quando li presi per mano e li ho condotti fuori dal paese d'Egitto, patto che essi violarono, sebbene io fossi il loro Sovrano, dice il Signore, ma sarà questo il patto che Io stringerò con la casa d'Israele: “Dopo quei giorni…”, dice il Signore, “…porrò la Mia legge dentro di loro e la scriverò nei loro cuori; essi Mi avranno per loro Dio ed Io li avrò per Mio popolo. Nessuno avrà bisogno di ricordare al suo prossimo e dire al fratello: ‘Adora il Signore!’, poiché tutti Mi adoreranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore, perché perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più i loro peccati».

7. D'ora in poi queste parole andranno in adempimento e serberanno il loro valore continuamente, poiché d'ora in poi riunirò tutti i popoli della Terra in un'unica religione, e il Leone della tribù di Giuda, il Principe della pace proveniente dal seme di Davide, Gesù di Nazareth come Sovrano d’Israele, brandirà lo scettro di Davide spiritualmente su Israele e su Giuda; questo significa, su tutti i popoli della Terra, e la guiderà spiritualmente e la governerà ininterrottamente e in tutte le eternità! Amen!

 

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Cap. 3

L’estinzione del peccato originale con la morte di Gesù

1. La Chiesa insegna: Il battesimo è il primo sacramento (della Chiesa), in cui l'uomo attraverso l’acqua e la Parola di Dio è purificato dal peccato originale e da tutti i peccati attuali che possono essere stati commessi, e in Cristo è rinato e santificato come una nuova creatura per la vita eterna” (Wappler, trattato del cattolico).

2. Io, Gesù, ho dovuto crocifiggere tutta la Sapienza sulla via della sofferenza, e umiliarMi e rinnegarMi fino all’estremo.

3. Invece i sacerdoti battezzatori prendono il sale nelle mani (come materiale corrispondente alla sapienza), mettono alcuni granelli nella bocca del battezzando e dicono: "Accipe salem sapientiae!", cioè: "Ricevi il sale della sapienza!"

4. Quindi a questo riguardo il battesimo è una cerimonia per il trasferimento del battezzando direttamente al mondo intellettuale e al suo pantano del peccato, il quale discende dal comportamento della sapienza mondana.

5. Che il battesimo purifichi dal peccato originale e da tutti i peccati attuali – il che vuol dire, sia i peccati della vita sessuale che i peccati dell'impudicizia, ovviamente dei genitori – né Giovanni il battezzatore, né Io Gesù, né gli apostoli hanno insegnato questo. Quindi non è un Insegnamento di Dio, ma piuttosto uno statuto umano del sacerdozio, e quindi un'eresia!

6. Per i peccati sessuali che i genitori commettono prima della nascita del bambino, il figlioletto innocente non può certamente essere aggravato, usato e punito per il “penitente” dei genitori!

7. Io ho sofferto solo per il peccato originale e l’ho cancellato, e per i peccati derivanti da questo che sono stati commessi nel Vecchio Testamento; ‒ ma per i peccati che ogni uomo adulto commette nella propria vita nel Nuovo Testamento, lui stesso deve espiarli, poiché per questi, Io non ho sofferto.

8. Se il battesimo dell’acqua estinguesse il peccato originale, allora anch’Io, Dio in Cristo, sarei stato un peccatore, perché Mi faci battezzare, sebbene Mi sottoposi a questo atto di fede solo per umiltà. Ecco perché Giovanni il battezzatore disse: (Gv 1,29-33) «Ecco l'Agnello di Dio (come spirituale rispondenza dell'umiltà) che prende su di Sé il peccato del mondo».

9. Dal momento che Io, Gesù, presi sulle Mie spalle i peccati del mondo, sotto cui viene inteso il peccato originale della fornicazione e tutti i peccati degli uomini derivanti da questa, estinguendoli una volta per tutte con la sofferenza e la morte sulla croce (Eb. capitoli 9 e 10, si confronti con Genesi 3,15), non si può più parlare che il peccato originale sia lavato tramite il battesimo cerimoniale nell’acqua, perché altrimenti la dichiarazione di Pietro agli ebrei apparirebbe come una menzogna, e la Mia sofferenza, non per la trasgressione disobbediente di Adamo ed Eva verso il Mio divino comandamento dell’astinenza, ma come se Io, Gesù, avessi sofferto per Me stesso e quindi sarei stato in ogni caso un peccatore! ‒ Da questo, invece, così come anche da tutte le spiegazioni precedenti e seguenti, ognuno vede l'enorme errore di questa affermazione non biblica della Chiesa, affermando che il peccato originale viene cancellato col battesimo, e che il battesimo dell’acqua sia essenziale per il raggiungimento della beatitudine.

10. Attraverso il cruento sacrificio sul Golgota Io ho riscattato i patriarchi e i loro discendenti nel limbo angoscioso del peccato originale; la Chiesa stessa lo insegna, perciò come può sostenere in un altro punto, che il peccato originale si cancella solo attraverso il battesimo dell’acqua? (Eb. cap. 9).

11. Nel primo Patto, ovvero nel Vecchio Testamento, il servizio religioso era semplicemente l'intenzione con vivanda e bevanda sacrificale, e tutto ciò che era prescritto per i battesimi o le abluzioni e le prescrizioni stabilite, era per la santificazione del corpo fino al tempo di un migliore stato d’animo. ‒ Ma quando apparve Cristo, il Sommo Sacerdote dei beni futuri, passò Egli attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, che non è fatto da mani d’uomo, ed entrò nel Santissimo, ‒ e attraverso il sacrificio del Suo stesso sangue ci ha procurato la redenzione eterna.

12. Qui lo stesso Pietro dice che nel primo Patto furono prescritti tra l’altro solo differenti battesimi o abluzioni, finché non venni Io ed introdussi un altro ordine, il che vuol dire: nel sangue, ovvero nell'Amore di Cristo, e non include in sé nessuna cerimonia né sacrifici.

13.Ora inizia il regno del puro Insegnamento spirituale, dove ogni cerimonia è esclusa una volta per tutte; perciò anche la Mia Parola deve essere determinante, e non quella degli uomini che sbagliano!

 

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Cap. 4

Il battesimo in acqua dei neonati

1. Marco 16,16 dice: «Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi invece non crederà, sarà dannato[12]».

2. Ora sorge la domanda: “Cosa può credere un bambino di pochi giorni quando viene battezzato?” ‒ Io vi dico: “Lui non crede a niente e non sa e non capisce nulla di ciò che gli viene fatto! E se questo fanciullo morisse adesso, nonostante il battesimo, dovrebbe essere condannato perché non crede a niente?”. ‒ Non vedete ora chiaramente il vostro assurdo battesimo dei bambini neonati? Ora Io domando: “Chi devo condannare, se il bambino muore? Il bambino incredulo, oppure i padrini che Mi hanno mentito sul conto del bambino? Oppure, ritenere responsabile il sacerdote?”. Un sano intelletto non direbbe che non si devono battezzare i bambini appena nati, poiché essi non hanno nessun concetto dell’intera funzione, e che si mente per loro conto, poiché in effetti si mente a nome del bambino perché si dice: ‘Io credo; io rinuncio’, ecc. come se parlasse il bambino stesso? Questa è e rimane una bugia, anche se più tardi, come padrino, si adempiono tutti i doveri verso il bambino. Tuttavia, affinché possiate vedere come mentite, vi voglio chiarire subito il fatto:

3. Il battesimo con l’acqua dei bambini in fasce è oggi di un valore molto discutibile, perché moltissimi dopo che sono diventati grandi se ne vanno al campo dei socialisti democratici rinnegatori di Dio; gli altri invece nel campo dei trasgressori dei Dieci Comandamenti che ho dato attraverso Mosè, e dei due Comandamenti d'Amore che Io, come Gesù, ho insegnato: «Ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso» (Matt. 22,37-40), e diventano malfattori nei loro fratelli e sorelle spirituali.

4. Il battesimo con l’acqua dei bambini in fasce, oltre alla cerimonia qui non menzionata, si svolge nel modo seguente: i padrini vengono chiamati e invitati con la cerimonia del battesimo in acqua a recitare la formula della preghiera di fede al posto del bambino e poi la formula di rinuncia al diavolo dicendo: ‘Io rinuncio al diavolo (del mondo e della carne), alla sua arroganza e a tutte le sue opere malvagie!’. È ovvio che il padrino sta mentendo al sacerdote e a Dio, perché nessun padrino può garantire che il bambino manterrà questa promessa; – ma il sacerdote, tuttavia, con la sua cerimonia s’immagina come se avesse lavato il bambino da tutti i peccati. (dal settimo secolo nella Chiesa romana il diavolo fu scacciato anche da tutti i battezzandi, e al sinodo di Leptinä in Belgio nel 743 fu prescritta la formula battesimale, con la quale si abiurò il diavolo, e accanto ad esso (presso i popoli germanici) i tre massimi dèi tedeschi Tunäer (Donar), Wodan e Saxnote)

5. Anni dopo, quel bambino si presenta come uomo adulto, e con il suo comportamento peccaminoso e non cristiano testimonia che i padrini hanno mentito; – mentre il sacerdote ha commesso un atto non cristiano, avendo chiesto ai padrini di mentire a Dio. Chi pronuncerà adesso la risposta dinanzi a Me, dinanzi al vostro Dio? Certamente non il bambino innocente! – Vedete, questi sono i risultati degli statuti umani quando si rifiuta la pura Parola di Cristo e si stabiliscono altri statuti secondo la sapienza umana del mondo.

6. Che i bambini siano liberi dal peccato fin dalla nascita finché non giungono alla conoscenza di ciò che è bene e male spiritualmente – il che non avviene prima del decimo anno – lo si vede dal fatto che Io chiamai a Me un bambino giudeo non battezzato, lo presentai agli apostoli e dissi: «In verità, in verità vi dico: se non vi pentirete e non diventerete come i bambini (credenti infantilmente, senza avere secondi fini malvagi e innocenti, perché liberi dal peccato), non entrerete nel Regno dei Cieli» (Mt. 18,2).

 

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Cap. 5

Battesimo in acqua degli adulti

1. Ora si domanda: “Gli adulti, hanno bisogno di un battesimo in acqua per essere redenti dal peccato originale?”

2. Si prenda in considerazione il fatto che tutti gli uomini che morirono prima del battesimo in acqua, mai furono battezzati, poiché nel cristianesimo questo battesimo lo introdusse per la prima volta Giovanni il battezzatore.

3. Se la Mia sofferenza e morte non avessero cancellato il peccato originale, allora né Adamo né alcuno dei suoi discendenti sarebbero stati felici, e quindi ancora oggi Adamo, Eva, Enoc, Elia, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, i re Davide e Salomone, poi tutti i profeti, anzi perfino Maria, madre del Mio corpo, si sarebbero dovuti cercare nel limbo, perché non furono mai battezzati! – Da questo si spiega la tenebrosa contraddizione nell'affermazione che il battesimo dell’acqua lavi via il peccato originale, e che senza il battesimo dell’acqua non si possa essere felici perché si sarebbe un abitante del limbo! – Vedete dove si arriva quando si guasta l’Insegnamento di Dio con gli statuti umani!

 

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Cap. 6

Il battesimo dell’acqua come cerimoniale statuto umano

 

1. Paolo scrisse ai colossesi (Col. 2,11-12): «In Cristo siete stati circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma per mezzo della vera circoncisione di Cristo. Con Lui, infatti, siete stati sepolti insieme nel battesimo, in Lui siete anche risorti per la fede nella potenza di Dio, che Lo ha risuscitato dai morti».

2. Il senso di queste parole è che colui che crede in Me e nelle Mie parole e vive di conseguenza, è con ciò circonciso da Me nel cuore attraverso il Mio Insegnamento. Inoltre, che il credente, con il pentimento che ha iniziato attraverso il battesimo cerimoniale, viene seppellito nel Mio Amore, nella Misericordia e nel perdono dei peccati, e attraverso la forza della fede, (crede) che Io sono effettivamente risorto dai morti, essendo risorto nel Mio Amore.

3. Paolo scrive nella ‘Lettera ai Romani’ (Rom. 6,3): «Voi romani non sapete che noi tutti, battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella Sua morte?»

4. Con queste parole, Paolo intendeva dire che i battezzati credono nella Mia morte e resurrezione, e con questa fede e il pentimento con essa congiunta, muoiono ai peccati, come Io sono morto per i peccati del mondo.

5. Secondo Matteo (21,25) Io chiesi ai sommi sacerdoti del Tempio e agli anziani del popolo: «Da dove veniva il battesimo di Giovanni? Dal Cielo, o dagli uomini?». Essi non lo sapevano, e quindi non osarono darMi una risposta. – Esso era uno statuto umano, però tendeva alle cose celesti: fede, umiltà e pentimento, poiché Giovanni predicava il battesimo di penitenza per il perdono dei peccati, che era un’umiliazione pubblica, testimoniava la fede nella Mia venuta, e promuoveva gli atti di contrizione per il perdono dei peccati.

6. Paolo confermò il battesimo di penitenza di Giovanni per il perdono dei peccati dicendo: Giovanni ha battezzato con il battesimo di penitenza, e disse al popolo che doveva credere in Colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè di dover credere in Me, Gesù.

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7. Ora vogliamo discutere del battesimo di pentimento per il perdono dei peccati. – Molti uomini muoiono ogni giorno, senza essere mai stati battezzati; molti durante la loro vita non sanno nulla di Me, che Io sia mai esistito e vissuto sulla Terra. Sorge ora la domanda: “Che sarà di questi uomini nel regno degli spiriti? Chi li battezzerà come spiriti con dell’acqua materiale quando avranno accettato la fede in Me? Come spiriti, non potranno fare nessuna penitenza senza essere stati battezzati con acqua materiale? E se gli spiriti possono umiliarsi, accettare la fede in Me e possono fare penitenza, sorge la domanda: “Perché allora gli spiriti nella carne, chiamati uomini, non possono farlo senza il battesimo dell’acqua?”. Senza il battesimo dell’acqua la porta del Regno dei Cieli è altrettanto aperta come con loro, poiché il Mio unico battesimo è il desiderio di fede, umiltà, amore, misericordia e purezza di cuore, ciò che ho sempre insegnato con tutte le Mie parole, ma non ho mai fatto menzione di un battesimo materiale cerimoniale come richiesta per la santificazione dell'anima e del corpo, perciò il battesimo dell’acqua per le condizioni religiose odierne non può avere alcun valore che possa in qualche modo essere dimostrato quale dispensatore di grazia e santificare l’anima e il corpo.

8. L'acqua lava certamente la pelle, ma non il peccato che è dentro, e quindi riparato dall'acqua, – altrimenti il peccato dovrebbe essere materiale, se potesse purificarlo il battesimo, cioè l'acqua. Ogni spirito umano progredito sa che l'acqua consacrata dagli uomini (i prelati) non è migliore di quella normale.

9. Pietro scrive nella sua prima lettera: (1° Pietro 3,19-21) «La fede ci rende beati nel battesimo, che non è la rimozione del sudiciume dalla carne, ma è il patto di una buona coscienza con Dio mediante la risurrezione di Gesù Cristo».

10. Qui Pietro ha reso la fede operante e dipendente attraverso il battesimo. Tuttavia questa affermazione di Pietro è decisamente un errore, poiché Abramo non fu mai battezzato, e tuttavia attraverso la fede, che fu coronata dalle virtù spirituali come è stato descritto prima (vedi al cap. 5,3), non solo è diventato beato, ma lo fu senza un battesimo o uno speciale pentimento, poiché la sua vita devota era un pentimento continuo, tale da divenire il progenitore dell’intera stirpe terrestre e quindi anche il capostipite dalla cui tribù venni fuori Io come Dio in Cristo.

11. Da questo vedete dunque chiaramente che solo una fede vivente, coronata dalle amorevoli opere per Dio e per il prossimo, forma l'alleanza nel Nuovo Testamento, attraverso la quale entrate in collegamento con Me, e voi, completamente nel Mio Amore come Cristo risorto, vi congiungete e vi sforzate di adempiere il Mio Insegnamento, che avete ricevuto mediante la fede in Me, per vivere e operare di conseguenza.

12. Se ora esiste già una tale fede, che in se stessa rende felice attraverso le virtù spirituali, allora siete completamente nella Mia Grazia e certamente non avete bisogno di nessun battesimo con l’acqua, poiché Io non l’ho mai insegnato né prescritto per il raggiungimento della vita eterna.

13. Dalle summenzionate prove di Abramo voi vedete che Pietro era certamente un credente ben noto, ma allo stesso tempo un uomo che sbaglia ed era affetto da debolezze come tutti gli altri uomini, e certamente lo era prima e dopo il battesimo dello Spirito Santo: quindi voi lo vedete egoista, debole e ignorante, che mi sconsigliò seriamente di andare a Gerusalemme, sebbene Mi riconobbe apertamente per il Figlio di Dio e, certamente, che Io stesso sapevo cosa dovevo fare.

14. «Và lontano da Me, Satana, Mi sei di scandalo, poiché non ragioni secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Matt. 16,23), gli suonò tonante la Mia risposta. – Lo stesso Pietro mi rinnegò tre volte nella corte di Caifa e giurò di non conoscerMi. – E cosa accadde con Pietro in Antiochia? Paolo, non lo tacciò nell'anno 51, come un ipocrita (Gal. 2,11-14) che insegnava e agiva diversamente da se stesso?

15. Con questa citazione delle debolezze di Pietro non significa che egli abbia sparso l'eresia, ma piuttosto, che qui e là abbia commesso qualche errore. Se ora Io stesso illumino tali errori e vi procuro una luce di verità, allora il vostro dovere di fronte a Me è di rigettare tali errori ed attenervi alla Mia spiegazione, e non all'errore di Pietro!

16. Nel Mio e nel Regno di Dio dello Spirito Santo dell'Amore in corso di realizzazione, solo il puro insegnamento dello Spirito sarà determinante; invece ogni cerimonia ne sarà esclusa, e così anche il battesimo dell’acqua. Vi sussisterà solo il battesimo con lo Spirito Santo, con la qual cosa saranno graziati gli adulti pienamente maturi.

17. Perciò, non ci si deve appassionare alle cerimonie, ma piuttosto, unirsi al Mio umile gregge e lasciarsi illuminare e guidare dal Mio Spirito, e non opporsi alla Verità con false obiezioni verso il Mio Spirito divino!

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18. Pietro (1° Pietro 3,18-21) propugnava con passione per il battesimo dell’acqua, dicendo: «Gesù morì e, in spirito, andò (nel limbo) e predicò agli spiriti in prigione che nei tempi passati avevano rifiutato di credere, quando la magnanimità di Dio pazientava ai tempi di Noè, mentre si preparata l'Arca nella quale poche persone, praticamente otto in tutto, furono salvate dalla distruzione dell'acqua. Quell’acqua che era immagine del battesimo che ora fa salvi anche noi».

19.  Quest’opinione di Pietro che andai nel limbo per predicare la fede agli spiriti maligni di Hanoch che furono portati via dal mondo al tempo del diluvio, è un grosso errore di Pietro; la verità sul perché andai nel limbo durante il Mio cosiddetto viaggio all'inferno, può essere letta nel ‘Libro delle preghiere teosofiche cristiane’ in chiusura della via crucis[13].

20. Inoltre, Pietro pensava che per gli uomini, col battesimo dell’acqua si potesse raggiungere effettivamente la salvezza. Invece il battesimo dell’acqua è stata solo una umiliazione esteriore; esso non aveva alcun valore interiore se i battezzati non facevano ciò che Giovanni pretendeva da loro mediante il pentimento.

21. Se il battesimo silenzioso era privo della pubblica confessione dei peccati che ne sarebbe seguita, così era ovviamente anche con la penitenza pubblica, poiché non l'acqua, dal momento che era una cerimonia senza valore, ma solo la penitenza pubblica secondo la prescrizione di Giovanni aveva effettivamente il valore interiore, dato che Io per mezzo di ciò avrei perdonato i peccati al penitente, come al suo prossimo al quale doveva chiedere perdono, se questi lo avrebbe perdonato.

22. Anche Paolo (1° Cor. 10,1-2; Es. 14,16-29) propugnò con passione per il battesimo dell’acqua, ma da un punto di vista diverso, in quanto disse: «Desidero poi che non ignoriate, cari fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, e tutti attraversarono il mare, – e furono battezzati in Mosè nella nuvola e nel mare».

23. Questa comparazione di Paolo è un ordinamento umano, non in Dio; piuttosto furono battezzati in un uomo! Questo potrebbe essere detto altrettanto bene secondo le condizioni odierne: gli uomini sono battezzati nel papa o nel vescovo, poiché questo oggigiorno è applicabile altrettanto al popolo, quanto Mosè agli israeliti, specialmente nella Chiesa cattolica romana, anzi ancora di più, considerato che ciò che dice il vescovo è sacro per i cattolici romani; gli israeliti invece si ribellarono contro Mosè, che poi per punizione la terra si aprì ed inghiottì 14.000 persone nell'inferno. – Essi si fusero un vitello d'oro per l’adorazione come imitazione del toro egiziano Apis, e mormorarono contro Dio e contro Mosè, e furono puniti per questo con 40 anni di vita nel deserto e con la morte di tutti gli adulti. – Paolo disse inoltre che furono battezzati con la nuvola. Al giorno d'oggi si potrebbe dire altrettanto bene, a seconda di che condizioni è il giorno: con il Sole, con tempo offuscato, con vento o con nuvola piovosa; poiché la nuvola guidante non era lì per il battesimo, ma solo per la presenza visibile dell'Amore, della Misericordia e della Conduzione divina.

24. Paolo era dell’opinione che il battesimo dell’acqua facesse parte del pentimento. Ma se questa fosse la verità, allora dovreste farvi battezzare tutte le volte che peccate e volete fare pentimento!

25. Il battesimo dell’acqua potrebbe essere portato in paragone al lavaggio quotidiano della testa e del viso nei tempi attuali, perché la persona che si lava da sé si serve e usa molta più acqua del sacerdote nella chiesa.

26. Paolo scrisse nella ‘Lettera ai Galati’ (Gal. 3,27): «Tutti voi che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo».

27. Se confrontate la Mia spiegazione con quella degli apostoli, troverete una grande contraddizione. Se il battesimo con l'acqua avesse avuto un valore spirituale ai Miei occhi, Mi sarei battezzato Io stesso, o per lo meno avrei raccomandato ai miei discepoli di farlo; solo che il battesimo dell’acqua non trovò nessuna considerazione ai Miei occhi, quindi non troverete un solo caso nel Mio intero insegnamento triennale in cui qualcuno che accolse il Mio Insegnamento e voleva vivere ed agire di conseguenza, fosse stato battezzato da Me con l’acqua[14].

28. Questo fatto determinante vi dovrebbe essere risolutivo che con la Mia comparsa il battesimo dell’acqua ha raggiunto la sua fine, perché non l'ho mai raccomandato, non l'ho mai prescritto e mai esercitato in Mia presenza!

29. I Miei discepoli, in quanto uomini deboli che sbagliano, non sempre hanno afferrato giustamente il Mio linguaggio spirituale, e così anche quella volta non l’hanno afferrato quando dissi loro: battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. – Se con questo avessi inteso il battesimo materiale-cerimoniale nell’acqua, avrei prescritto loro come lo praticava Giovanni, e avrei detto: immergeteli nell'acqua sull’accettata fede in Me, che deve essere promossa attraverso l'umiltà e la penitenza per il perdono dei peccati! Mentre Io diedi spiritualmente il seguente incarico:

“Andate e insegnate a tutti i popoli e iniziateli nel Mio Insegnamento, il quale è compreso sotto i nomi divini e trini: Amore, Sapienza e Onnipotenza; e insegnate loro a trattenere tutto ciò che vi ho comandato”.

30. Con la Mia comparsa il Patto del Vecchio Testamento è cessato, e il secondo Patto senza cerimonie è iniziato nel sangue di Cristo, il che significa, tanto quanto "nell’amore per Dio e per il prossimo".

31. Non appena abbandonai la scena della Mia opera terrena, la cerimonia del Vecchio Testamento ricominciò, in quanto i Miei discepoli, oltre alla grazia del battesimo spirituale, iniziarono a battezzare anche con l'acqua, e questo abuso è rimasto in vigore fino al tempo attuale, sebbene il Mio triennale tempo d’Insegnamento dimostra chiaramente che nel Mio secondo Patto il battesimo dell’acqua fu liquidato una volta per tutte.

32. Il battesimo com’è stato proclamato, esercitato e messo in relazione dagli apostoli al Mio Insegnamento, è l'umile confessione pubblica che l’immerso nell’acqua fino al collo ha accettato la fede in Me e che vuole vivere e operare secondo l'Insegnamento che Io ho annunciato. Questo è dato attraverso la penitenza del sacrificio del proprio io, con il rinnegamento di se stessi davanti al mondo e con l'adempimento dei Comandamenti dati da Me attraverso Mosè.

33. Che il battesimo dell’acqua santifichi il corpo e conferisca forze spirituali, oppure cancelli il peccato originale come lo insegnano le chiese, – Io non l’ho mai insegnato, e quindi non è registrato da nessuna parte nel Nuovo Testamento.

34. Il battesimo dell’acqua, come cerimonia pubblica, è nient’altro che la pubblica umiliazione con l’accettazione dell’Insegnamento, ed è come una pubblica confessione, essendo anche solo una pubblica umiliazione, ma senza il perdono dei peccati, perché il non offeso e non danneggiato, sia sacerdote o persona laica, non ha mai un diritto di sua iniziativa di allontanare il peccato dal peccatore, ma solo Dio e il prossimo, cioè coloro che il peccatore ha offeso. – Inoltre, il battesimo (in acqua) è uguale alla circoncisione cerimoniale pubblica presso gli ebrei, come patto tra Dio e il suo popolo, ma non ha un valore di forza spirituale, come non l’hanno gli ebrei se non circoncidono spiritualmente il loro cuore attraverso la fede e l'amore per Dio e per il prossimo; anzi, il battesimo dell'acqua è altrettanto inutile, quanto il patto attraverso il sangue nel Nuovo Testamento, quando l’uomo è un peccatore e un malfattore, un malvagio o un negatore di Dio, perché il sangue nel Mio Patto significa solo ‘amore per Dio e per il prossimo’, e chi non ha questo, non è nel Mio patto d'Amore, che è caratterizzato con l’adeguato sangue spirituale.

35. Ai tempi degli apostoli, quando c'erano solo ebrei, pagani e cristiani, il battesimo valeva come pubblico seguace del Mio Insegnamento, per separarsi, con questo atto cerimoniale, dagli ebrei e dai pagani. Esso in fondo non aveva nessun altro valore e significato speciale, come quando oggigiorno qualcuno entra in un circolo e viene registrato come aderente degli insegnamenti dell’associazione.

36. Ora vengo con una domanda: “Finora, non siete stati cristiani, non credete in Me fin dalla vostra giovinezza? E se avete creduto in Me già dalla vostra infanzia, come avviene ora che vi sentite improvvisamente come i pagani o gli ebrei e volete confessarvi pubblicamente con la cerimonia materiale del battesimo dell’acqua secondo lo statuto umano di Giovanni il battezzatore, come se solo adesso aveste accettato la fede nel Messia veniente, proprio così come se finora Io non fossi mai stato nel mondo come Messia, e ora voleste fare penitenza per il perdono dei peccati per accogliere il Messia veniente con il cuore puro?”. – Passiamo ora alla domanda del battesimo degli apostoli.

37. Se prestate attenzione alla differenza tra il battesimo di Giovanni e quello degli apostoli, allora scoprirete che Giovanni battezzò sulla fede del Messia veniente.

38. Gli apostoli hanno guastato il significato originale del battesimo di transizione tra il Vecchio e il Nuovo Testamento, e gli hanno dato una nuova interpretazione arbitraria come uno statuto umano che, in primo luogo ogni pagano diventava giudeo con la circoncisione, e solo dopo, sarebbe divenuto un cristiano tramite il battesimo dell’acqua. Questa grande falsa interpretazione e falsa manipolazione del Mio Insegnamento durarono dall'anno 33 al 51, quindi 18 anni sotto gli apostoli (Gal. cap. 2-5).

39. Il battesimo dell’acqua è un'antica cerimonia ebraica che aveva una validità fino alla Mia venuta, finché non sono apparso pubblicamente. Con la Mia comparsa pubblica, il battesimo di pentimento, come aspettativa del Messia veniente, cessò. Il Mio battesimo fu l'ultimo che avrebbe dovuto aver luogo. Infatti, per quale ragione aspettare il Messia e prepararsi, quando era già lì e si era presentato?

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40. Ora viene la seconda domanda: “Perché appassionarsi ancora ulteriormente per un insegnamento sbagliato, essendo fatto da se stesso come statuto umano degli apostoli, che Io non riconosco e non voglio applicare nel Mio puro Insegnamento spirituale divino dell'Amore? – Perché volete trasformare la vecchia cerimonia di uno statuto umano, in un insegnamento divino?”

41. Il battesimo dell’acqua è in se stesso una vana cerimonia esteriore e non porta avanti nessuno se non ha santificato la sua anima tramite la fede e le opere d'amore per Dio e per il prossimo e, attraverso la verità, ha innalzato in alto le sue azioni a quell'altezza di luce spirituale, da abilitarlo a risvegliare il pargoletto Gesù nel suo cuore attraverso l'amore per Dio e per gli uomini, per ravvivarLo e rafforzarLo così fortemente, da diventare una cosa sola con Lui e, così, rendere la vita eterna dello spirito, in se stesso, un atto vivente. Solo colui che raggiunge questo, riceve il vero battesimo, che è il battesimo dell'Amore dello Spirito Santo che risveglia il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo in se stesso, ad una Trinità vivente e li rende operanti in sé. Questo battesimo è il Mio battesimo divino, tutti gli altri sono vuote cerimonie senza significato né valore per l’odierno mondo cristiano.

42. Ora che vi ho dibattuto e chiarito il non senso e il non valore del battesimo materiale cerimoniale da differenti lati, allora, sorge una considerazione: se credete che sono Io, allora considerate le Mie parole per vere e sante! Se invece credete che non siano le Mie parole, allora nella faccenda avviene un cambiamento!

43. Giovanni battezzava solo i giudei, perché solo ai giudei era stato promesso il Messia. Per diciotto anni il Sabato di Pentecoste gli apostoli pretesero la chiamata attraverso Pietro, così che i giudei si dovessero far battezzare con l’acqua, e loro non battezzarono nessun non giudeo prima, fino a quando il non giudeo lo divenisse con la circoncisione del prepuzio. Ora si domanda: “Aveva ragione Paolo che aveva sconsigliato agli altri apostoli e ai discepoli la circoncisione prima del battesimo dell’acqua, oppure avevano ragione gli apostoli con la circoncisione del prepuzio?”. Gli apostoli avevano battezzato unicamente giudei, come Giovanni; e Paolo neanche dice che Io gli avrei detto di rifiutare la circoncisione, neanche di parlarne agli apostoli. Ed Io, di fatto, non gli ho detto niente al riguardo, ma l'omissione della circoncisione o il far niente dei giudei cristiani era la sua stessa peculiarità personale. Ebbene: chi avrebbe ragione? Paolo era solo, gli apostoli a quell’epoca erano ancora dodici, perché dopo Giacomo, figlio di Zebedeo, nel 44 un altro prese il suo posto. Non si dice presso di voi che la maggioranza ha la ragione? E quindi, da ciò ne consegue che né voi potete saperlo, e neanche qualcuno vi può garantire chi ha ragione, se non credete che da Me proviene la presente spiegazione: che voi tutti dovete farvi circoncidere (spiritualmente, vedi il cap. 7,7) prima al prepuzio, come fui circonciso Io stesso, e solo poi farvi battezzare come lo feci Io nel 30° anno di vita. Quindi, prima diventate tutti giudei (cioè ebrei attuali), e dopo giudei-cristiani, e poi non potrò dirvi nulla neanche Io; – tuttavia agirei dicendo questo: “Costoro, quelli come gli apostoli che credevano in Me, che diventarono servi cerimoniali (per 18 anni), non potrò usarli nel nuovo regno[15], perché ho deciso fermamente di escludere ogni cerimonia dal Mio Insegnamento puramente spirituale”.

 

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Cap. 7

Il battesimo di Gesù nel Giordano

1. Ad alcuni lettori non sono ancora chiare le spiegazioni precedenti, sul perché non si deve considerare il battesimo come un atto sacro, dal momento che Io stesso sono stato circonciso come simbolo del pre-battesimo, e in seguito sono stato battezzato Io stesso, quindi, se Io stesso per proprio impulso Mi feci battezzare, allora non deve esserci qualcosa di spirituale e di santificante in esso?

2. Il fatto sta come segue: – Che Io fossi circonciso non fu per Mio impulso, ma fu per un comandamento secondo il patto di Dio con gli uomini nel Vecchio Testamento, il quale aveva valore come pre-battesimo del Nuovo Testamento.

3. Su questa circoncisione sono diffuse false opinioni tra gli uomini di oggi, poiché essi vogliono scorgere forzatamente una malattia contagiosa tra i giudei, dove la circoncisione al prepuzio sarebbe stata introdotta come mezzo di prevenzione contro una tale malattia.

4. La verità nella faccenda è la seguente: Abramo era un uomo dalle virtù migliori, quindi scelto da Me per essere il capostipite di tutto il popolo eletto e dell’intero popolo che doveva nascere sulla Terra (Gen. 13,16 / 17,5 / 18,18 / 22,18), perciò feci con lui un patto che doveva essere particolarmente sicuro come segno di ogni uomo di sesso maschile appartenente alla sua stirpe. Questo segno fu la circoncisione del prepuzio (Gen.17,11), affinché gli appartenenti della stirpe di Abramo si riconoscessero, nel caso di un dubbio relativo all’immigrazione straniera, e così non si potessero diffondere eresia e usanze pagane tra di loro; allora si sarebbero mantenuti puri con la separazione dai non-giudei. La circoncisione, infatti, non valeva per Me, per Jehova, poiché Io conosco tutti gli uomini che si trovano nell'Universo, ma per loro stessi, per camminare dinanzi a Me come un puro popolo eletto.

5. Paolo riferisce certamente che Abramo fu giustificato solo a causa della sua fede (Rom. 4,9-13), solo che questa opinione non è giustificata; al contrario, voglio addurvi le contraddizioni, affinché abbandoniate le vostre false opinioni che si viene giustificati solo tramite la fede e crediate a Me, al Padre vostro Gesù, poiché Io vi fornisco le prove che anche i Miei apostoli non dappertutto sono affidabili, visto che dove essi non attingevano le spiegazioni presso di Me, le riferivano secondo le loro stesse opinioni, a volte sbagliate.

6. Dal momento che ho trasformato la stirpe di Abramo per la stirpe del mondo, ovviamente in Abramo si annoda anche la promessa che un giorno il Messia sarebbe venuto dalla sua discendenza (Gen. 18,18 / 22,18 / 26,4 / 28,14 / 49,8-10).

7. Da ciò potete vedere che la promessa del Messia non si legava al Patto della circoncisione al prepuzio, poiché Io ho revocato la circoncisione, dal momento che non l’ho mai insegnata nel Mio triennale tempo d’insegnamento, non l’ho mai raccomandata e mai l’ho fatta eseguire su coloro che, come pagani, accolsero il Mio Insegnamento. Dissi ai greci e ai romani che non avevano bisogno di diventare giudei, e ciò significa che non dovevano farsi circoncidere, e dissi la stessa cosa anche a motivo del battesimo dell’acqua.

8. Se ho relazioni con gli uomini, allora devono avere tutte le virtù che Io stesso ho dimostrato pubblicamente come Gesù, e queste sono descritte nel ‘Libro delle preghiere cristiane-teosofiche’. Abramo aveva queste virtù in sommo grado, e perciò il Mio Amore e la Mia Grazia erano con lui.

9. L'amore, l'umiltà, l'amore per la pace e l'altruismo di Abramo voi li vedete dal fatto che lui, che Io ho prescelto come primo del futuro popolo israelita, promettendo di dargli l'intera regione di Canaan come proprietà, nondimeno come settant’enne si umiliò dinanzi al trentaquattrenne nipote, figlio di suo fratello e, nel suo amore per la pace e nel suo altruismo, concesse al giovane Lot il privilegio di scegliersi il territorio migliore, e Abramo si accontentò di ciò che era rimasto (Gen. cap. 13).

10. Vedete, queste sono le quattro virtù dell’amore per il prossimo che Io richiedo da ogni uomo. E queste virtù furono messe in conto ad Abramo per la sua giustizia.

11. Quando diedi ad Abramo il paese di Canaan come proprietà della sua stirpe, dissi: «Alza i tuoi occhi e guarda dal luogo in cui dimori, verso settentrione, verso mezzogiorno, verso oriente e verso occidente, poiché tutta la regione che vedi, Io la darò a te e alla tua progenie eternamente. E voglio fare il tuo seme così numeroso come la polvere sulla Terra. E se un uomo può contare la polvere sulla Terra, conterà anche la tua progenie». Allora Abramo levò la tenda, andò e dimorò a Mamre che è presso Ebron; ed ivi costruì a Me un altare (Gen. 13,14-18).

12. Dopo che Abramo sconfisse i re che avevano catturato anche Lot, il figlio di suo fratello (Gen. 14), lui ritornò nella valle dei re "Saweh" e qui venni Io, Jehova, chiamato "Melchisedek", re di Salem, e portai pane e vino per ristorare Abramo e la sua gente. Questo Melchisedek era (si presentò come) un sacerdote di Dio l'Altissimo, e lo benedisse dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio Altissimo, il Signore del Cielo e della Terra, e benedetto sia il Dio Altissimo che ti ha dato nelle mani i tuoi nemici! – Allora Abramo diede a Melchisedek la decima di tutto».

13. Qui si tratta di sapere: “Chi era questo Melchisedek, re di Salem e sacerdote di Dio, dell’Altissimo?”. – La storia è la seguente: da Noè, Io, Jehova, dimoravo in Salem, dove dal 1451 avanti Cristo il luogo venne chiamato Jeru-Salem e Mi feci rappresentare da un angelo, attraverso il quale parlavo e operavo. Che questo Melchisedek fosse un sacerdote di Dio, dell'Altissimo, si riferisce alla Sapienza di Dio che qui operava e parlava come Sommo Sacerdote dell'Amore divino attraverso il corpo dell'angelo.

14. Da questo vi può saltare agli occhi quanto altamente considerato fosse Abramo presso di Me. Lui solo era anche colui che sapeva chi era nascosto sotto il nome Melchisedek, perciò s’inchinò profondamente dinanzi a Me e Mi diede le decime di ogni cosa come segno esteriore per gli altri che non Mi conoscevano, mentre Abramo non s’inchinò davanti a nessun re, poiché il vincitore non ha bisogno di inchinarsi dinanzi ai vinti. Ma qui dinanzi a Me c'era amore, umiltà e riverenza, e quindi la sottomissione volontaria a Me; e poiché non lo fece dalla fede, ancor meno l'avrebbe fatto come vincitore su tutti i re se non avesse saputo Chi c’era nascosto sotto il nome Melchisedek, cioè: "RE della giustizia", un nome che già in se stesso mostrava dello spirituale. Allora guardate questo Abramo che non piegò le sue ginocchia davanti a nessun re, dare a Me, per proprio impulso, la completa sottomissione, e questo venne dalla conoscenza di chi ero Io e dal suo grande amore e riverenza per Me, poiché dalla fede senza un grande amore e riverenza, non lo avrebbe fatto, dal momento che nessuno glielo intimava.

15. Quando promisi ad Abram un erede dai suoi stessi lombi (o corpo) ed egli Mi credette, sebbene avesse 75 anni e Sarai, sua moglie, 65 (Gen. 15,3-5), come scritto in Genesi 15,6: «…ed egli credette a Jehova, e il Signore glielo ascrisse a giustizia».

16. Già l’indicazione che ho ascritto la fede di Abramo a giustizia, vi dovrebbe colpire! – Considerate solo che anche Satana o Satan crede che Io sia Jehova e che è vero ciò che dico, e che accade ciò che prometto; – e tuttavia non gli viene ascritto a giustizia. Milioni di uomini credono in Me e che ciò che prometto va sicuramente in adempimento, e tuttavia questa fede non viene loro ascritta a giustizia. Ora un'altra testimonianza: Paolo scrisse ai Corinzi: (1° Cor. 13) «Se avessi una fede da spostare le montagne, e non avessi l’amore, non sarei niente», ovvero non sarei giustificato dinanzi a Dio, perché: «…solo questa fede, che è attiva attraverso l'amore, ha valore presso Dio» (Gal. 5,6).

17. Vi cito qui di nuovo un esempio dal quale vi diventerà chiaro il valore della fede. Mettiamo il caso che in qualche luogo ci fosse un impiego da ricoprire che vi renderebbe dai 100 ai 200 marchi, corone, franchi o scellini, al mese, se adempite le condizioni che sono connesse a questo impiego, vale a dire di fornire un ottimo lavoro. Tuttavia, finché credete solamente che questa è una pura verità, non vi porterà la più piccola somma di denaro; se invece unite la vostra fede con l'attività richiesta, allora il vostro lavoro, se vi esercitate solo un po’ alla volta in questo, all'inizio vi frutterà poco, ma col tempo sempre di più. Se invece voi tutti prendete insieme il vostro amore, perseveranza e forza di volontà, e v’immergete nella faccenda per portarla alla massima perfezione, allora diventerete anche più spediti e più abili nella sua esecuzione, e quanto più a lungo e con quanto più grande amore avrete seguito questa attività, tanto più velocemente e meglio sarà svolto il lavoro, e più sarete pagati per questo. Quindi non sarete ricompensati per la fede, ma solo per l’attività. Così è anche presso di Me: la fede soltanto è il saldo fondamento, ma questo fondamento deve essere accompagnato dall’amore, dall’umiltà, dalla riverenza e dalla castità verso di Me, e si deve conferire verso il prossimo attraverso amore, umiltà, pazienza, misericordia, cura della pace e altruismo, e vedete, queste virtù erano tutte rappresentate nell'ordine più bello in Abramo. Ed è solo a causa di queste virtù che lui collegava ed esercitava con la fede, la fede gli era a giustizia, o meglio detto: il suo modo di vivere era giustificato dalle sue grandi virtù dinanzi a Me. – Vedete, i briganti o i rapinatori della Calabria hanno una così salda fede sulla protezione di Sant’Antonio da Padova, che non uccidono nessuno, se (il malcapitato) invoca la sua protezione in loro presenza. Credete forse che questa fede e il non uccidere proveniente da questa fede venga ascritta a loro giustizia? Oh, certamente no! Quindi anche la sola fede è nulla e inutile presso di Me, se non è provveduta con le menzionate virtù di Abramo.

18. Mosè, e dopo di lui Paolo, dissero che Abramo fu giustificato per la fede nella Mia promessa. Tuttavia Io rimasi assente con tale promessa per quasi 25 anni, e quando la confermai, Abramo rise e disse nel suo dubbio: «Potrebbe nascere un figlio da un uomo di cento anni? E Sara a novant'anni potrà pure partorire?» (Gen. 17,17). E altrettanto rise Sara quando sentì che nella sua vecchiaia, poiché il suo periodo di fertilità era già finito, avrebbe ancora concepito un figlio, e ridendo ne dubitò (Gen. 18,10-12).

19. Da questo voi vedete che Abramo e Sara risero dubbiosi prima del concepimento di Isacco, perché pensavano di essere troppo vecchi per questo. Quindi attraverso il dubbio, la fede di prima sarebbe stata priva di valore se Abramo avesse avuto la semplice fede morta, che egli distrusse col dubbio; invece Abramo era giustificato dinanzi a Me sulla base di tutte le sue virtù, e così il dubbio sulle Mie parole, che sentì in seguito alla sua vecchiaia, non tolse la giustificazione.

20. Potete vedere l’amore per il prossimo di Abramo nel modo in cui Mi pregò di non distruggere Sodoma e Gomorra se ci fossero stati 50 o forse 45 o 40 o 30 o 20 o almeno 10 giusti (Gen.18,18-33).

21. L'amore, l'umiltà e la gratitudine li potete scorgere dal suo erigere gli altari e dal suo invocare il nome di Jehova (Gen. 12,7-8), affinché Io lo aiutassi, lo proteggessi e lo guidassi.

22. Potete scorgere l'umiltà di Abramo verso di Me dal suo profondo inginocchiarsi quando venni a Sodoma e a Gomorra con due angeli e lui Mi riconobbe e Mi invitò ad entrare da lui per essere convenientemente ospitato (Gen.18,2). Del resto, ogni volta che gli parlavo, s’inchinava umilmente fino a terra, anche se non è stato registrato da Mosè, ma si comprende da sé che lo fece.

23. L'ordine devoto e umile che dominava nella casa di Abramo tra la servitù, lo potete scorgete dalla domanda di matrimonio rivolta a Rebecca per il figlio Isacco, da parte del suo capo servitore in Mesopotamia, il quale umilmente Mi ringraziò di tutto (Gen.24, 26-52).

24. Abramo come principe di Dio (Gen. 23,6), come il primo agli occhi di Dio e del popolo, s’inchinò umilmente dinanzi al popolo del paese, davanti ai figli di Het e davanti al ricco uomo Efron, il figlio di Soar (Zocar) in Ebron (Gen. 23,7), e li pregò di dargli dietro pagamento, la grotta sul campo di Macpela di fronte a Mamre o Ebron per la sua defunta moglie Sara, cosa che anche ottenne.

25. Abramo, come potente principe e profeta di Dio (Gen. 20,7) non avrebbe avuto bisogno d’inchinarsi dinanzi al popolo, solo che l'umiltà è la base per tutte le buone virtù dell’amore; perciò ogni uomo che vuol valere qualcosa dinanzi ai Miei occhi e si adopera di procedere in avanti, accanto all’amore deve coltivare particolarmente l'umiltà, altrimenti non farà progressi nello spirituale.

26. In quanto alla fede, all'amore, alla riverenza e all'obbedienza di Abramo verso di Me, avete in questo la prova più bella e più potente che, quando lo misi alla prova, se obbedientemente avesse esaudito senza obiezioni anche quel desiderio molto brutto da parte Mia (sul figlio Isacco), in effetti lui lo fece.

27. Abramo era come un principe ricco, con uomini, animali, oro e argento (Gen.23,6 / 24,35), e Isacco era il suo unico erede, e non c’era da sperare in nessun altro, e vedete: ciò che solo la fede avrebbe fallito, riuscì a farlo l’amore, la riverenza e l’obbedienza in unione con la fede; nessun accento di riluttanza o di opposizione si sollevò dal suo petto, ed avrebbe sacrificato a Me il suo unico figlio, il suo amato ed erede delle sue principesche proprietà, che Io pretesi come prova; ma all'ultimo momento gli impedii di eseguire (Gen. 22,1-18).

28. La semplice fede non produce tali grandi azioni, ma deve esserci soprattutto un amore che trovi in Me l'ideale più alto del suo struggimento, e questo amore sia capace di eseguire anche il desiderio peggiore, poiché solo da un tale amore si crea una grande riverenza dinanzi a Me e un timore costante di offenderMi in qualsiasi modo, il che si manifesta nell’obbedienza senza obiezioni. Credo che vi debba bastare questa prova sublime: Abramo fu giustificato presso di Me a causa del suo grande amore e per le virtù offerte da questo amore, poiché a causa di queste virtù generali l'ho scelto come capostipite del genere umano (Gen. 22,18).

29. Dalle spiegazioni presentate avete visto le ragioni per le quali la fede di Abramo fu giustificata presso di Me, e che né Mosè, né dopo di lui Paolo, giudicarono giustamente su Abramo. – Ora però vi voglio far luce su un ulteriore testo importante sulla fede in Me dal Nuovo Testamento, e quindi ascoltate cosa significano fede e credenza: «Chi crede in Me, come dicono le Scritture, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno» (Gv. 7,38).

30. Questo testo è stato dato come una trappola per topi, ed è fatto come una fossa nella quale si catturano leoni, pantere e tigri; è anche come una pietra angolare su cui molti inciampano nella notte e si sfracellano violentemente. Ed Io dissi: «Chi si urta in questo e cade, farà molta fatica a rialzarsi». – Perché questo? Qua e là richiedevo la fede, ma dappertutto predicavo principalmente l’amore con le parole e le opere.

31. Io dissi: «Se aveste fede, allora potreste spostare le montagne». Certamente dissi ciò che comunica il testo attuale, ma dissi anche: «Siate fautori, e non solo ascoltatori della Mia Parola!»

32. Così dissi anche che quelli che dicono a Me "Signore, Signore!", quindi che credono nel Figlio di Dio, sono solo coloro che fanno la volontà del Padre Mio.

33. Inoltre, dissi ancora: «Chi vive secondo le Mie parole è colui che Mi ama; ma a chi Mi ama, verrò a lui in tutta pienezza, e Mi rivelerò a lui Io stesso», – Dissi anche: «Vi do un comandamento soltanto, che vi amiate l’un l’altro, come vi ho amato Io! Da questo si riconoscerà che siete veramente Miei discepoli». – Ora Io domando: “Cosa deve fare l'uomo? Deve, da una parte, accontentarsi solo della fede che è consigliata per se stesso, oppure deve attenersi solo all'amore e non credere niente di ciò che gli dà l’amore per Me, che ha fatto proprio attraverso l'attività secondo la Mia Parola?” – Infatti, Io stesso ho comandato l’attività d’amore come l'unico valido criterio o caratteristica di riconoscimento, con cui si può riconoscere se il Mio Insegnamento è umano o divino. Infatti, Io dissi: «Chi opererà secondo la Mia Parola, riconoscerà se il Mio Insegnamento è degli uomini oppure di Dio». – Cosa vuol dire poi: «Chi crede in Me, da questo corpo, o dai lombi, sgorgheranno torrenti d’acqua viva?», – in quanto, l'acqua viva designa anche la Sapienza viva proveniente dai Cieli, che tuttavia deve valere anche come un sicuro criterio sulla divinità della Mia Parola.

34. E così avremmo dinanzi a noi due motivi da considerare, dove l’uno trova continuamente nell'altro il suo oppositore.

35. Poiché dicendo “Signore, Signore!” s’intende anche la perfetta fede nel Figlio dell'uomo, ma lì si dice che con questa fede non si può ottenere il Regno dei Cieli, e nel testo presente sono promessi torrenti d’acqua sulla sola fede, – allora si domanda: “Ero Io un falso insegnante, oppure ero uno che in ogni occasione voltava il mantello secondo il vento, ed ha predicato al momento opportuno ad una società credente il solo valore della fede, e ad un’operosa società il solo valore dell’attività?”. – In questo modo dovevo stare nella più evidente contraddizione in Me stesso. – I farisei credevano certamente negli statuti di Mosè, e questo, da considerazioni temporali e da un tempo anche spirituale; e tuttavia furono tutti contestati da Me molto duramente a causa della loro incredulità. – Perché non Mi accontentai della loro prima credenza, e perché li criticai che non volevano credere in Me, e furono chiamati da Me ‘fautori del male’, perché vivevano nel senso letterale secondo la legge e non si volevano volgere al Mio Insegnamento? Perché lasciai uscire dal tempio il fariseo ingiustificato che aveva sempre adempiuto la legge, mentre il pubblicano gravato dai peccati fu giustificato? – Perché Io stesso non rispettavo affatto gli statuti di Mosè, tanto da non rispettare il Sabato? Perché Io stesso provocavo i farisei e insegnavo: «Guai a colui che provoca il suo prossimo!»? (Lc. 17,1).

36. Anzi, diedi perfino un insegnamento secondo il quale un uomo dovrebbe tagliarsi un membro che gli dà scandalo, e piuttosto dovrebbe entrare mutilato in paradiso, che col membro andare direttamente all'inferno (solo nel senso spirituale, e certo non materiale)! – Domandatevi a questo punto: “Com’è da intendere tutto questo?” – Ed Io dico: “Pur se davanti a voi ci sono un mucchio di contraddizioni, come farete a venirne a capo?” – Io vi dico: “Da voi stessi non troverete mai la via d'uscita da questo labirinto, invece Io, come l'eroe della Macedonia, voglio sciogliere il nodo[16] con un leggero colpo”. E così ascoltate!

37. C'è una differenza tra ciò che dissi solamente e ciò che ho comandato. – Ma c'è anche differenza tra il dire e il dire; il primo dire è come un negativo, e l'altro come un affermativo. Un negativo è come un naturale, non fisso; un affermativo è come uno spirituale, fermo, permanente. Non c'è comandamento nel naturale; ma nello spirituale c'è il comandamento. – Quindi, quando si dice: "Io non dico", allora significa tanto quanto: “Io non l'ho comandato”; – e quando si dice: "Io ve lo dico", allora significa tanto quanto: “Io l'ho comandato”. – Ma quando parlavo della fede, allora intendevo sempre quella vivente, quindi la fede unita all’amore; ma una fede per se stessa l’ho sempre rigettata. – Per questo vi dico che Io non ho detto semplicemente: «Chi crede nel Figlio dell'Uomo, fiumi di acqua viva sgorgheranno dai suoi lombi», ma piuttosto è da intendere così: “Nessuno giungerà alla luce con la sola fede, ma solo attraverso l'azione secondo la Mia Parola”. – Ma come dico qui: «Chi crede in Me, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dai suoi lombi», – allora dico quanto: “Chi ha una fede vivente, quindi unita all’amore, verrà introdotto nella sapienza del Cielo!” E se così riuscite a riflettere solo in un certo qual modo, allora vedrete facilmente che con ciò è promesso solo il grado più basso del Cielo. Che comunque nessun grado del Cielo sia promesso alla sola fede, ve lo insegna la vostra stessa esperienza, poiché anche voi avete creduto in Me fin dall'infanzia. Chiedete però a voi stessi: “Quante gocce d’acqua viva sono scaturite dai vostri lombi?” – Con la vostra quarantennale fede, fino a quando non sarete arrivati alla piena ragione, l'avrete portata al punto in cui avreste trovato l'immortalità del vostro essere interiore perfettamente evidente come risultato di qualche goccia d'acqua vivente. – Io vi ho già fatto pervenire tanta della più genuina acqua viva, e voi in tante cose non siete ancora in chiaro sul vostro interiore di come continuare a sussistere dopo la morte del corpo. Ma Io non sono un bugiardo; vi ho promesso sulla fede torrenti d’acqua viva; ma dove sono questi torrenti presso di voi credenti?

38. Da questa vostra stessa esperienza potete rilevare a sufficienza che nel presente testo, Io, quale l'eterna Verità e Sapienza stessa, mai avrei potuto intendere la sola fede, bensì solo quella ben nota a tutti i Miei discepoli, unita con l'amore per Dio e per il prossimo!

39. Poiché la sola fede può operare tanto poco in maniera profittevole per la vita eterna, quanto poco un uomo sposato può generare figli con e da se stesso, allora egli deve unirsi in matrimonio con una consorte, e solo allora, nella fiamma del suo amore, potrà generare figli con la moglie. In senso naturale i figli sono corrispondenti ai torrenti d’acqua viva che scaturiscono dai lombi del corpo. Oltre a ciò, in questo testo il corpo o i lombi, come immagine materiale, significano la stessa attività d’amore; e l'intero testo nello stato rivelato suona così: Chi si attiene a Me nel suo cuore, la sua attività sarà profittevole per la vita eterna!. – Da questa espressione estremamente chiara emerge molto chiaramente che Io della sola fede ho sempre parlato solo negativamente, ma mai affermativamente, perché altrimenti Mi sarei palesemente contraddetto nel modo più vergognoso dinanzi agli occhi e agli orecchi di tutto il mondo! – Se dunque da qualche parte nella Mia Parola si parla di fede, allora è da prendere sempre come se si stesse parlando di una borsa. – Chi qui dice: “Ho dato a lui la mia borsa”, va da sé che questa è ‘piena’, poiché una vuota non servirebbe a nessuno. Così è anche il caso con la fede, considerata da parte Mia. Io sotto questo aspetto non ho mai inteso che fosse vuota, ma sempre piena d'amore.

40. Allora ripeto ancora una volta, che Io non dissi: “Chi crede in Me, torrenti di acqua viva sgorgheranno dal suo corpo o dai suoi lombi”; bensì dissi: «Chi crede in Me ed è un esecutore e non solo ascoltatore della Mia Parola, poiché altrimenti inganna se stesso (Giac. 1,22), dal suo corpo, o dai lombi, scorreranno torrenti d’acqua viva!». Nel primo caso negativo viene compresa solo la fede vuota, dove solo nel bisogno si esclama: «Signore, Signore!» e che non dà mai neanche la più piccola goccia di acqua viva; – invece nel secondo caso si comprende la piena fede, dalla quale poi certamente seguono i torrenti d’acqua viva; – ed è qui che dico in modo affermativo: «Chi fa la volontà di Padre Mio, riconoscerà da dove viene l'insegnamento».

41. Il Padre è Amore, e ciò non si accontenta mai di un'apparenza vana, bensì, unicamente solo dell’essere reale.

42. A cosa vi serve il più sbiadito luccichio delle lanterne nelle infinite regioni della Creazione, del solo credere? Tu puoi stendere la mano qua e là e guardare su e giù; solo dei raggi sbiaditi ti vengono incontro, ma sono lontane quelle cose da cui non ricevi altro che raggi sbiaditi. – Infatti, al dormiente basta certamente il sogno, che egli considera realtà finché dorme; ma quando si sveglia, allora cerca realtà e certezza ovunque. – Ma cosa succede se un uomo dorme per tutta la sua vita terrena e considera le immagini del sogno per realtà? – Cosa sarà quando si risveglierà dopo la deposizione del suo corpo da una tale vita terrena da sogno? Che cosa afferrerà? A cosa si atterrà? – Egli sarà circondato dalla notte da ogni parte; e da dove prenderà la luce per illuminare la notte cupa intorno a lui? – Perciò Io dico: “È meglio per costui, che qui si senta catturato da ogni sorta di dubbio, perché certifica di avere uno spirito sveglio che da sé vorrebbe riscattare completamente dalla notte delle contraddizioni. Egli ha sperimentato per tempo la nullità delle immagini del sogno, e in lui chiama in sé con grande struggimento il giorno. Invece il sognatore, in questo, è molto peggio, poiché non sa nulla della propria notte; egli è un signore, fa quello che vuole, mangia e beve, e pensa che tutto sia realtà. Quando però si sveglierà, solo allora si accorgerà del grande vuoto in sé; ma sfortunatamente (per lui) troppo tardi.

43. Infatti, se la fede, vale a dire quella piena, non dovesse provocare torrenti d’acqua viva dai lombi nella vita d’amore, come dovrà provocarli poi, quando i lombi saranno caduti?

44. Oppure: se qualcuno nella vita non riesce a trovare denaro nella borsa piena, adatta per compiere le opere dell’amore per il prossimo, come lo troverà poi nel regno degli spiriti, dal momento che non ci sono più borse e denaro con cui si potrebbe ottenere il regno dei Cieli nella vita terrena? Oppure: se qualcuno non può mantenere la vita dello spirito, dal momento che è nel mondo solo per raggiungere questo obiettivo attraverso l'attivo amore per Dio e per il prossimo, come lo preserverà nel regno dello spirito, poiché gli mancano tutte le risorse per ottenere questa vita eterna? Quindi, chi non può essere vivente, quando è nel mezzo della vita, come sarà allora, quando non sarà nel mezzo? Invece la vita viene data solo a colui che l'ha ottenuta e guadagnata; e chi non l’ha, a questi sarà tolto anche ciò che ha, cioè (gli saranno tolti) i mezzi per ottenere e guadagnarsi la vita eterna. Questa spiegazione alquanto estesa è abbastanza chiara per poter riconoscere e trovare da questa, la verità che opera la vita eterna. Perciò adoperatevi anche voi per la piena fede che opera la vita, poiché quella vuota non è altro che un puro sogno. – Se volete vedere torrenti d’acqua viva scorrere dai vostri lombi, allora la vostra fede deve diventar vivente attraverso le opere dell'amore! Amen! – Dopo questa divagazione per illuminare il valore e il disvalore della fede, ritorno sull'argomento posto.

 

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Cap. 8

L’umiliazione pubblica dinanzi a Dio

1. L'umiliazione dinanzi a Me è un dovere di ogni uomo, ma c'è differenza di come ci si deve umiliare, e perciò vi voglio dare la Mia opinione su come voglio averla.

2. Dal momento che Io sono spirito, allora l'umiliazione deve essere un sentimento spirituale, e non uno materialmente morto, perché la materia è il Mio polo opposto. Come spesso ho detto nel Vecchio Testamento che non desidero sacrifici materiali né pubbliche espressioni di gratitudine poiché sono statuti umani e un abominio per Me, quindi dico anche che nel Nuovo Testamento non contemplo nessuna cerimonia, sia il solito battesimo nell’acqua, sia qualunque altra cerimonia spiritualmente morta come umiliazione a Me gradevole. Con la comparsa della Mia Persona come Maestro pubblico dell'Insegnamento divino, ogni cerimonia materiale è cessata. Voi comunque  non dovete addurre un pretesto per il fatto che Io stesso Mi sono fatto battezzare come umiliazione dinanzi a Dio, né appellarvi allo statuto umano della forma battesimale dei Miei discepoli, poiché altrimenti vi sottomettete alla legge e restate sotto la legge, e non siete più uomini liberi. Dunque: cosa significa stare sotto la legge?

3. Stare sotto la legge significa che siete obbligati ad adempiere ciò che è prescritto, e ne consegue che non siete uomini liberi, ma schiavi della legge. Tuttavia, questo sotto il Mio governo non lo voglio! Se non volete seguirMi, allora rimanete sotto il governo sacerdotale, ed Io non voglio liberarvi da questo finché vi sono più care le cerimonie come Miei servitori. O senza cerimonia presso di Me, o con cerimonia sotto il governo sacerdotale, poiché due padroni, Me e il mondo, non si possono servire allo stesso tempo.

4. Ora voglio indicarvi come potete umiliarvi pubblicamente in modo giusto per Me, e che accada senza cerimonie: ogni uomo è un Tempio del Dio vivente Gesù Cristo Jehova Zebaoth, e questo ve lo insegna il Nuovo Testamento. Se però Io dimoro in ogni uomo, allora non solo è vostro dovere contemplare ogni uomo come vostro pari, ma come Tempio vivente di Dio, e comportarvi nei suoi confronti secondo la situazione e l’ordine; dovete pensare continuamente che state dinanzi al Dio vivente che dimora nel corpo del malfattore, del demente, dell’ateo, ecc., e altrettanto, è lo stesso Dio che dimora nel più grande arcangelo. Se offendete, danneggiate, calunniate e fate ingiustizia al vostro prossimo, allora insultate Me, poiché, se toccate il corpo di carne, allora avete danneggiato il Mio Tempio vivente o addirittura lo avete reso inutilizzabile; ma se toccate l'anima, allora avrete a che fare con la Mia sposa, e quindi offendete anche Me come suo Sposo. Io, infatti, sono vostro Dio e Signore, sono la Vita nell'uomo e, allo stesso tempo, il Maestro della coscienza, al Quale riguardano tali ingiustizie in prima linea, perché nell'uomo Io sono Tutto in tutto[17].

5. Ma se è così, allora è vostro dovere salutare rispettosamente ogni uomo con riguardo a Me, e trattarlo personalmente con rispetto e non dimenticare che Io stesso dimoro in lui come Spirito di Dio, anche se le virtù o altre caratteristiche del prossimo non vi piacciono e non vi sono adeguate. Vedete, se volete davvero umiliarvi dinanzi a Me, allora avete l'occasione di umiliarvi esteriormente e pubblicamente. Questa umiliazione è uno statuto di Dio, quindi un dovere morale come legge del dovere del vostro Dio e Padre; l'umiliazione attraverso il battesimo dell’acqua è invece uno statuto umano e una legge obbligatoria della Chiesa, e quindi non ha alcun valore spirituale dinanzi a Me. Ma se qualcuno, nonostante la Mia Parola espressa, vorrà umiliarsi con il battesimo dell’acqua, allora sarà senza merito per lui davanti agli occhi Miei, poiché voglio averlo abrogato.

6. Sulle umiliazioni spirituali dinanzi a Me ve lo  riferiscono il “Libro delle preghiere”, la “Teosofia cristiana”, il “Vangelo” e altre parole paterne nei Miei libri.

7. Per quanto riguarda la penitenza pubblica, ci sono già tante spiegazioni nei libri delle Mie parole paterne, che è superfluo ripeterle. Attenetevi ai Miei due comandamenti dell'amore, e vi sarà un pentimento eterno, inizialmente con fatica, ma quando sarete completamente passati nell'amore, allora ubbidirete a questo attraverso l'amore, come la madre purifica e si prende cura di suo figlio attraverso l'amore e lo stringe al cuore.

8. Quando venne il Mio tempo d’insegnamento per comparire come Maestro pubblico, Giovanni il battezzatore si trovava nel deserto di Bethabara che stava aldilà del Giordano; lì ricevette l’ordine di andare a questo fiume, cioè aldilà della sponda di Gerusalemme, per predicare che il tempo in cui sarebbe arrivato il Messia era iniziato, perché il Messia era già tra il popolo e presto sarebbe apparso.

9. Giovanni ottenne questo incarico tramite la parola profetica interiore di Jehova e doveva ammonire il popolo al pentimento (Isa. 40,3), insegnando che era giunto il tempo in cui Jehova voleva visitare il popolo tramite Cristo, perché si erano dimenticati di Lui e pendevano alle cerimonie esteriori, che dinanzi a Jehova sono un abominio.

10. Giovanni chiese al Signore quale doveva essere il segno affinché coloro che avrebbero accettato la fede potessero essere riconosciuti dagli altri! Ebbene, Io lo feci consigliare, e lui pensò che l'immersione nell'acqua fino al collo sarebbe stato un segno pubblico visibile, per il fatto che colui che avesse compiuto questo atto su se stesso sarebbe stato certamente credente, e quindi avrebbe ricordato molto seriamente cosa prescrive di fare il battesimo come penitenza; ed Io dissi: "Fa così". In tal modo volevo dire: “Se vuoi un segno cerimoniale esteriore, allora fa ciò che trovi per buono”, ma non gli dissi: "Va' e battezza con acqua!", dal momento che non ho mai ordinato cerimonie materiali, ma queste provenivano sempre dagli uomini, che si chiamassero "Mosè" o con altro nome, e per questo le ho definite spesso che sono un abominio dinanzi a Me.

11. Tuttavia il battesimo di Giovanni non era un abominio, come i sanguinosi sacrifici degli animali che Mosè introdusse dalla mitologia egizia e li mescolò con la pura dottrina che Io gli avevo dato e senza chiederMi se fosse giusto dinanzi a Me. Egli crebbe con la cerimonia del mondo sacerdotale pagano, si immedesimò nelle sue usanze e così pensò che anche a Me il sacrificio espiatorio e di ringraziamento barbarico pagano fosse gradito (Ger.7,21-23; Salmo 40,7 / 51,18-19; Osea 4).

12. Ora Giovanni iniziò ad immergere i credenti nel fiume Giordano fino al collo e, con questo atto, ognuno poteva dire che aveva accettato la fede, facendosi battezzare pubblicamente, mostrando così che voleva pentirsi dei suoi peccati e umiliarsi, e così purificava il suo cuore per accogliere degnamente il Messia.

13. Quando il 1° giugno venni da Giovanni, anch’Io desideravo il battesimo pubblico. Solo che Giovanni, sebbene Mi conoscesse bene poiché era un Mio parente, non sapeva se fossi Io il Messia, perché la Mia vita era vissuta fino ad allora in maniera tranquilla, era l'opposto di ciò che si sapeva e si raccontava di Me fino all'età di dodici anni, e così egli procedette al Giordano per immergerMi.

14. Nel momento in cui Giovanni Mi immerse ed Io Mi rialzai, una nuvola, come una colomba bianca, si librò sopra di Me dall'alto e rimase sul Mio capo alcuni minuti e poi scomparve di nuovo[18]. E fu con questo segno che Giovanni riconobbe che Io ero il Messia e quindi il Figlio di Dio, che non avrei battezzato con acqua, bensì con lo Spirito Santo, come gli era stato annunciato in precedenza tramite la parola interiore (Gv. 1,26-34).

15. Ora sorge la domanda: “Perché Io, in quanto Figlio di Dio, che ero puro dal peccato ed ero Lo stesso Messia, nondimeno Mi comportai come un peccatore che voleva fare penitenza, e con quell'umiliazione pubblica Mi feci battezzare da Giovanni, apparentemente come credente del Messia veniente? La risposta a questa domanda è la seguente:

I ) Io portai la fede nel Messia veniente all’interno della Mia missione, poiché Io stesso ero il Messia. Quindi non Mi feci battezzare per la fede nel Messia che doveva venire.

II ) Che avrei fatto penitenza a causa dei Miei peccati, poiché non ne avevo nessuno, certamente non mi feci battezzare neanche per un battesimo di penitenza, bensì, per il fatto che Io nel corpo di carne ero un uomo come ogni altro uomo ed ero soggetto a tutte le tentazioni della carne come voi, e quindi ero Dio solo secondo lo Spirito e l’Anima, mentre la carne, presa dall'anima di Satana, aveva debolezze umane verso le quali dovevo combattere continuamente con l'umiltà e l'abnegazione dinanzi al mondo rinunciando alle gioie mondane, fu questo il motivo della Mia umiliazione dinanzi allo Spirito di Dio, che era il Padre Mio che dimorava nel Mio cuore.

16. Questo, in quel tempo aveva un significato unicamente religioso, perché il battesimo di penitenza era di moda e una pratica; oggigiorno questo è senza senso, e disturba la purezza della religione suscitando discordia, perché gli anabattisti[19] vedono i non anabattisti come non uguali, come inferiori, e quindi esclusi dalle grazie superiori, considerandosi una setta a parte.

17. Ogni uomo che fa penitenza con la carne si può umiliare dinanzi a Dio, Padre suo, secondo il Mio Insegnamento nei modi più differenti, certamente non con l’immersione in acqua, perché al giorno d'oggi questo fa parte dell’idroterapia della medicina naturalista, ma non dell'umiliazione spirituale. Invece della circoncisione del Vecchio Testamento, nel Nuovo Testamento è stato introdotto il battesimo. – Si domanda: “Se la circoncisione aveva lo scopo della purificazione spirituale ma lo avrebbe anche il battesimo (allora pensate che) Io, come Cristo Mi feci pure battezzare perché non ero convinto che la circoncisione fosse sufficiente, nonostante venisse da Me?”

18. La verità è la seguente: Io Mi feci battezzare affinché Giovanni riconoscesse il Messia veniente nella Mia Persona attraverso questo atto. Questo fu decisamente necessario, perché Giovanni, in quanto parente stretto, non Mi avrebbe creduto se Io, senza fare miracoli o segni, gli avessi detto che ero il Cristo, dal momento che dall’età di dodici anni non avevo più operato alcun miracolo pubblicamente. Anzi, perfino più tardi dubitò ancora che fossi Io, quando inviò i suoi discepoli a chiederMi se fossi il Cristo o se si dovesse aspettarne un altro, nonostante quel segno vivente fosse sceso dal Cielo e in tal modo Mi vide confermato con i propri occhi. Quindi il segno attraverso il battesimo fu necessario, altrimenti avrei dovuto operare un miracolo spirituale dinanzi a lui, perché a quel tempo molti miracoli apparenti furono operati dagli esseni e dai maghi egiziani; ma far scendere qualcosa dal Cielo, questo non lo potevano, quindi questo fu un segno grande e infallibile per lui, e ne dubitò pure in seguito; perciò Io risposi ai suoi inviati: «Andate e dite a Giovanni ciò che vedete e udite: i ciechi vedono, gli storpi camminano, i lebbrosi divengono puri, i sordi odono, i morti risorgono, il Vangelo è predicato ai poveri, e beato è colui che non si irrita con Me o si scandalizza». Con questo volevo dire: “Sono questi grandi segni e miracoli che devono parlare per Me, sono essi che confermano che Io sono il promesso Messia!”

19. Voglio mostrarvi ancora alcuni passi che dimostrano che Io, e soprattutto nel tempo attuale, non voglio sapervi battezzati con la comune acqua, bensì solo con lo Spirito Santo.

20. Quindi nella predica n. 3 vers. 22, c’è la seguente frase: «Come una volta Giovanni battezzò con l'acqua, così ora si battezza con lo Spirito. Torrenti di quest'acqua celeste si riversano sui cuori degli uomini, e ne risvegliano parecchi; ma molti non si lasciano ammorbidire e non si fanno risvegliare da quest’acqua, anzi alcuni addirittura si nascondono dinanzi a questa pioggia celeste».

21. Vers. 29: «…Dovete tendere al battesimo con l'acqua spirituale e cercare di rendervi degni di questo»; poiché l'acqua spirituale è l’amore per Dio e per gli uomini.

22. Vers. 30: «Il vostro sforzo deve essere di rinascere nello spirito», e lasciarvi battezzare da Me con l'acqua spirituale, poiché coloro che si faranno battezzare con l'acqua spirituale, diventeranno figli Miei.

23. Non dovete farvi battezzare con l’acqua e richiamarvi al Mio battesimo, bensì dovete prestare attenzione al versetto che Io avevo scritto nella predica n. 4 vers. 8, e giudicare voi stessi di conseguenza. E questo dice: “A quel tempo Io Mi sottoposi – come Cristo – al battesimo visibile con l'acqua, per darvi un simbolo visibile di come vi dovete sottoporre adesso spontaneamente in umiltà al battesimo invisibile col Mio Spirito”.

24. La domanda se vi potete umiliare dinanzi a Me con il battesimo dell’acqua, vi è stata messa in chiaro dalle spiegazioni precedenti e dalle successive. Potete farlo o non farlo, non danneggia, ma non serve a nulla; dove però non c’è legge da parte Mia, la sapienza umana non ha statuti da presentare e proclamarli divini e operanti spiritualmente, perché questo è male, come il mio Paolo ve lo ha detto a questo riguardo nell' ‘Epistola ai Colossesi’ (Col. 2,21), dove scrisse: «… perché farvi imporre precetti comeNon prendere! Non gustare! E…,’Non toccare!’». Ed Io aggiungo: “Tralasciatelo del tutto, dal momento che per la vita spirituale non ha nessun valore, visto che è uno statuto umano, così come il battesimo dell’acqua di Giovanni, non era il Mio comandamento divino, ma piuttosto uno dei soliti statuti umani!”

 

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Cap. 9

Gesù non ha mai battezzato con l'acqua

1. Io non ho mai battezzato con l'acqua, cosa che Giovanni l’evangelista riferisce con le seguenti parole: «In seguito, Gesù con i Suoi discepoli venne nel paese della Giudea, si trattenne a lungo con loro, insegnando e battezzando il popolo» (Gv 3,22).

2. Il Mio evangelista corregge questo comunicato nel capitolo successivo dicendo (Gv 4,1-4): «Quando Gesù venne a sapere che ai farisei era noto che Egli attirava più seguaci e battezzava più discepoli di Giovanni – quantunque Gesù di persona non battezzasse, ma battezzavano i suoi discepoli – lasciò la Giudea e si recò di nuovo in Galilea».

3. I Miei discepoli si battezzarono tra loro e (battezzarono) anche quelli che chiedevano il battesimo dell’acqua; solamente, che il popolo al quale Io insegnavo, mai l’ho fatto battezzare, e così il battesimo fu limitato ai discepoli e a coloro che lo desideravano, i quali senza chiederMi se fosse necessario, intrapresero e fecero eseguire su se stessi questa cerimonia altrimenti senza valore.

 

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Cap. 10

La ripetizione quotidiana dell’immersione in acqua

è un’ottima pratica idroterapica

1. Il battesimo dell’acqua non è da rigettare completamente, poiché esso ha anche del buono in sé, ma deve essere ripetuto una o due volte al giorno; allora è un'eccellente cura idroterapica come si pratica negli stabilimenti idroterapici. Infatti, come in effetti hanno scoperto i vostri medici idroterapici, esso rafforza il corpo nel miglior modo possibile. Se il corpo è sano e fresco, allora anche l'anima se ne può servire a suo vantaggio; in realtà, già gli antichi romani scoprirono che in un corpo sano dimora un'anima sana o un intelletto sano.

2. Perciò, chi Mi vuole seguire spiritualmente, deve anche mantenere il suo corpo puro, e deve, se non è in giovane età e traboccante di salute, adoperare diligentemente la cura idroterapica come battesimo dell’acqua quotidiano (battesimo in tedesco antico “tupa” significa "immergere"), perché con ciò diventa vigoroso fisicamente e spiritualmente, e l'anima, quale strumento dello spirito, può sentirsi forte solo quando anche il suo strumento con il quale si mette in azione materialmente, è nelle migliori condizioni, altrimenti no.

3. Se invece il corpo di carne, come strumento dell'anima, è debole o malato, allora anche l'anima si presenta come debole e malata, e quindi vi dovete battezzare (immergere) assiduamente e quotidianamente secondo le prescrizioni dell’idroterapia[20].

4. Questo battesimo dell'acqua ha effetti curativi, aumenta la forza materiale e spirituale ed elimina i peccati di pigrizia o leziosaggine. Procedendo in questo senso, il battesimo dell’acqua è anche una benedizione di benessere fisico e animico, e un mezzo di forza che posso raccomandarvi nel modo migliore. Amen!

*

(parla Schumi):

Anche in passato e adesso 1901, dico che ci si deve immergere quotidianamente per rafforzare il corpo, che è come la cura idroterapica che rafforza il corpo, così che l'anima possa usarlo come suo strumento materiale.

 

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Cap. 11

Il battesimo dello Spirito Santo nelle Sacre Scritture

1. Giovanni testimoniò ai farisei che il Messia era il Figlio di Dio che battezzava con lo Spirito Santo. A questo battesimo, come condizione, appartiene il perfetto passaggio all'amore per Dio e per il prossimo attraverso l'esercizio di opere amorevoli, dopo di che viene amministrato il battesimo dello Spirito, che è Amore, Sapienza e Onnipotenza in Dio. L’appello di Pietro ai giudei a Pentecoste che i peccati sono perdonati con il battesimo dell’acqua, diede origine all’eterodossia[21] tra romani e protestanti (ortodossi e anglicani).

2. (Giovanni 1,26-27 / 1,33-34): Giovanni il battezzatore disse ai delegati interroganti della setta dei farisei: «Io battezzo nell’acqua, ma in mezzo a voi c’è Uno che non conoscete. ‒ Questi è Colui che verrà dopo di me, a cui non son degno di sciogliere il legaccio dei calzari, è Lui che battezza con lo Spirito Santo; ora io ho veduto e rendo testimonianza che è Egli  il Figlio di Dio!».

3. In un'occasione, quando insegnai alla gente presso la capanna di Marco, dissi quanto segue:

“Chi d'ora innanzi sarà battezzato nel Mio Nome con l'acqua vivente del Mio Amore con lo Spirito del Mio Insegnamento che cancella tutti i peccati e nel nome della Mia potenza e azione, da lui il vecchio peccato sarà cancellato per sempre, e con ciò il suo corpo non sarà più una vecchia spelonca del peccato, bensì un tempio dello Spirito Santo” (G.V.G. vol. IV,110,9).

4. Qui veniamo alla spiegazione del IV volume capitolo 110,9 (del Grande Vangelo di Giovanni) per parlarne di nuovo. Lì ho chiarito cosa significa spiritualmente: “…battezzateli nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, e lo vedrete dalla spiegazione suddetta[22] che un giorno diedi più di 1800 anni fa e feci mettere giù per iscritto da Jakob Lorber nel 1852, che Io di fatto non pensavo a nessun battesimo materiale quando espressi le parole: «…battezzateli nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

5. Ogni volta che nei Miei dettati parlo dell’acqua viva, sono intesi solo l'Amore e la Sapienza divina, ‒ ma con questi non ci si può battezzare materialmente come con l'acqua di un pozzo; la Mia anima è la Sapienza di Dio, ovvero il Figlio di Dio, e poiché è la Sapienza di Dio, essa è anche l'Insegnamento divino, e neanche con questo ci si può battezzare; il Mio nome nella forza e nell’azione è lo Spirito Santo, e da questo si vede che il significato emerge effettivamente da questa spiegazione: “Consacrateli all'Amore, nella Sapienza e nell’Onnipotenza divina, le quali sono il Nome vivente e trino del Dio e Padre vostro Gesù”.

6. Quindi il battesimo inteso qui è l'accettazione vivente del comandamento più grande, che qui è l’Amore secondo lo spirito del Mio Insegnamento, quindi la successione delle Mie virtù e del Mio Nome, il che è la forza nell'uomo che passa all'attività nel mettere in pratica l’amore per il prossimo. Questa è l'acqua viva negli uomini, che è la stessa cosa dell'Amore divino tutto abbracciante, Amore che viveva ed operava in Me, Dio-uomo-Gesù. Con tale battesimo l’uomo deve battezzare se stesso, cioè purificarsi dai peccati e, da peccaminoso uomo intellettuale mondano, diventare un divino spirito umano. Quest'acqua viva, che è l'amore vivente per Dio e, attraverso questo, per tutti gli uomini, conduce gli uomini al battesimo dello Spirito Santo ovvero alla rinascita dello Spirito, che è la perfezione divina nell'uomo per l'ingresso nel primo Cielo, come l’ottennero un giorno gli apostoli e i discepoli a Pentecoste. Infatti, è con questo che le 74 persone radunate lì raggiunsero il grado di beatitudine per il primo Cielo. Ma per conseguire questo battesimo dello Spirito si deve rinunciare completamente al mondo e vivere solo per lo spirituale celeste, vivere per Me, Gesù, e camminare nelle Mie virtù[23].

7. Paolo scrisse nella ‘Lettera ai Galati’ (Gal. 5,6): «In Cristo non ha valore né la circoncisione né il prepuzio (il non circonciso), bensì solo la fede che è operante mediante l'amore». Se Paolo Mi avesse chiesto del battesimo dell’acqua, allora avrei detto: “Né circoncisione del prepuzio, né battesimo dell’acqua”, quando la fede non è attiva tramite l’amore a causa Mia, essendo che il credente deve essere attivo in se stesso per far maturare in azioni viventi quelle virtù che deve dimostrare solo attraverso un amore nel quale, all’uomo, Io gli diventi più caro e più degno di tutti i tesori del mondo, e anche, che lui, ami come se stesso questo amore per Me e per il prossimo, perché è figlio Mio.

8. Dissi a Nicodemo: «In verità, in verità ti dico: chi non rinascerà dall'acqua e dallo Spirito Santo, non potrà entrare nel Regno di Dio» (Gv. 3,5).

9. Ognuno che legge i Miei libri teosofici cristiani, sa bene che senza amore nessuno viene nel Cielo, lo ha spiegato chiaramente anche Paolo nella “1° lettera ai Corinzi” al 13° capitolo, che senza amore, senza fede e nessuna virtù, non c’è verso di aprire le porte del Cielo.

10. L'acqua nel Nuovo Testamento significa ‘l'Insegnamento di Dio’, ovvero la Parola di Dio. Questa Parola deve essere una Parola vivente o acqua viva nel senso dell'amore per Dio e per il prossimo. L'uomo deve fare al prossimo ciò che desidera che il prossimo faccia a lui nel bisogno (Mt. 22,37-40 / 7-12). L'amore per il prossimo vivamente operante è poi la rinascita dall'acqua (Gv. 3,3-5), come la intendevo di fronte a Nicodemo.

11. La rinascita dallo Spirito Santo è stata tuttavia il battesimo di Pentecoste degli apostoli con i doni e le grazie dell'Amore, della Sapienza e della Potenza proveniente da Dio. Chi quindi non camminerà nelle virtù e caratteristiche spirituali, che hanno le loro radici e origine dall'amore attivo e vivente, non potrà entrare nel Regno di Dio.

12. «Fate penitenza e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo», esclamò Pietro ai giudei il sabato di Pentecoste (Atti 2,38).

13. Le parole suddette mostrano chiaramente che nei Miei discepoli, il vecchio e il nuovo, ovvero il giudaismo e il cristianesimo, erano mischiati, perciò anche la materia e lo spirito furono messe in un unico vaso.

14. Che queste parole non fossero secondo il Mio Insegnamento, lo avete già visto dalle spiegazioni precedenti; e che le stesse non corrispondono alla verità lo sapete dal fatto che ancor mai un giudeo (ebreo), un pagano o uno di un’altra opinione religiosa ricevette lo Spirito Santo con la conversione al cristianesimo e dopo essere stato battezzato. Quindi sapete anche che, sebbene quel giorno tremila persone si fecero battezzare con l’acqua, non ce ne fu una sola che ricevette un qualche dono dello Spirito Santo, altrimenti sarebbe stato registrato e conservato per i posteri.

15. Questo fu il primo giorno in cui il Mio puro Insegnamento spirituale cominciò a mescolarsi con la cerimonia e quindi a guastarsi o a falsificarsi.

16. Sulla base della summenzionata dichiarazione di Pietro: «Fate penitenza e ognuno di voi si faccia battezzare nel Nome di Gesù Cristo per la remissione dei peccati», Martin Lutero concluse erroneamente che i peccati sono perdonati con il battesimo, il che decisamente è un errore, poiché se questo fosse vero, allora fareste meglio che tutte le volte che vorreste purificarvi dai peccati e ricevere il battesimo dello Spirito, di farvi battezzare di nuovo e continuare tale battesimo per tutta la vita, poiché ogni uomo pecca giornalmente.

17. La Chiesa cattolica romana fece ancora peggio di Lutero, sostenendo fermamente che con ciò sarebbe sradicato il peccato originale e tutti i peccati sessuali dei genitori commessi durante la gravidanza.

18. Da questo potete vedere quanto sia stato grande l'errore e lo sbaglio di Pietro nel portare questo falso insegnamento nel mondo, poiché la Chiesa romana sostiene allo stesso tempo, che chi non è battezzato, neanche può diventar beato, e quindi resta escluso dal Mio Amore, dal Mio merito attraverso la morte sulla croce (che Io patii per i peccati del Vecchio Testamento) e quindi che è escluso dall'eredità del Mio Regno celeste! – Non è questa la più triste e più tenebrosa affermazione che si possa diffondere su un essere innocente e, come diseredato dal Mio Amore paterno, scacciato nelle tenebre dell'inferno? E perché questa barbarica affermazione viene mantenuta? Perché in tal modo nessuno rimane non battezzato, altrimenti i sacerdoti non guadagnerebbero il soldi del battesimo!

19. O tu, clero senza cuore con i tuoi insegnamenti che istupidiscono il tuo mondo e condannano bambini e adulti innocenti alle condizioni infernali! Con la tua affermazione condanni Me stesso alle tenebre eterne dell'inferno, poiché escludi Me dalla beatitudine, come spirito di Dio nell'uomo!

20. Ecco perché il popolo cristiano apprenderà presto che Io non dimoro come detenuto nei vostri tabernacoli chiusi sotto chiave, bensì in ogni uomo come Spirito di Dio. Il Mio Paolo riferisce quest'ultima cosa ai corinzi (1° Cor. 3,16-17 / 6,19; 2° Cor. 6,16) e ai romani (Rom. 8,11), e questa è la pura verità, perché Io stesso dettai a Paolo di scrivere questo.

21. In Tito (Tito 3,5) si dice che Io vi ho redento mediante il bagno di rigenerazione e di rinnovazione dello Spirito Santo.

22. Il bagno della rinascita che ha dato origine alla falsa interpretazione che si rinasce attraverso il battesimo dell’acqua (bagno d’immersione), significa che l'uomo è passato dalla vita materiale a quella spirituale mediante il bagno delle virtù spirituali, ed è stato riscattato dalla materia attraverso la rinascita dello spirito.

23. Paolo quella volta lo ha inteso bene, ma ha stilato il versetto in modo scorretto, esso doveva suonare così: «Gesù non ci ha redenti dal peccato originale a causa delle opere di giustizia che abbiamo fatto, ma per misericordia, e attraverso il bagno delle virtù del Suo insegnamento, che eseguì la rinascita dello spirito in noi apostoli, e ci ha resi figli di Dio»[24].

24. Quando Paolo da Corinto venne ad Efeso, incontrò alcuni discepoli (Atti 19,1-7):

«A loro egli parlò: “Avete voi ricevuto lo Spirito Santo, quando avete accettato la fede?” Risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci fosse uno Spirito Santo”. Paolo chiese ancora: “Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?” Essi risposero: “Con quello di Giovanni”. Paolo soggiunse: “Giovanni ha battezzato col battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in Colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù”. Quando ebbero udito questo, furono battezzati nel Nome del Signore Gesù. E dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e cominciarono a parlare le lingue e a profetare»[25].

25. In tutto c'erano tredici uomini. Dalla presente relazione voi vedete che col battesimo dell’acqua era indicato il battesimo di penitenza di Giovanni, mentre il Mio battesimo era chiamato il battesimo con lo Spirito Santo, e solo questo è determinante nel Mio patto di sangue, ovvero dell’Amore. Con questo battesimo anche Pietro, Giovanni (Atti 10,1-48 / 8,14-17) e gli altri apostoli hanno battezzato, sebbene usassero erroneamente anche il battesimo dell’acqua.

26. Il risultato finale delle differenti spiegazioni che vi ho fatto pervenire per discernere finalmente la luce dalle tenebre e non dondolarsi più nelle cerimonie che pur contengono in sé un qualche valore spirituale, è ora il seguente: Che il battesimo dell’acqua nei bambini e negli adulti estirpi il peccato originale e i peccati sessuali dei genitori, che conferisca al corpo forze sacre e spirituali, che dispensi grazie spirituali e produca la rinascita della creatura alla vita eterna, appartiene al regno dell’invenzione o degli statuti umani che non sono basati sulla verità!!”

27. Questo ve lo dice l'eterno Amore, ovvero Dio, Gesù Cristo!

28. Nella ‘Lettera agli Ebrei’ l'apostolo Pietro usa un linguaggio particolarmente deciso, diretto contro qualsiasi formazione cerimoniale di una rappresentazione simbolica ripetuta della storia della Mia passione, così come l'affermazione dei sacerdoti che con la Mia sofferenza e morte non ho redento gli uomini dal peccato originale una volta per tutte. ‒ Nella ‘Lettera agli Ebrei’ scritta nell'anno 48 da Arimatea dove egli dimorava come ospite presso Giuseppe di Arimatea, e lì insegnava al popolo poiché Pietro e gli altri apostoli si preoccupavano perlopiù solo della conversione dei giudei, Paolo invece si occupava della conversione dei pagani; e anche alla riunione degli apostoli a Gerusalemme nel 51 tra Paolo, Pietro, Giacomo e Giovanni si concordarono in questo senso, che solo Paolo era l'apostolo dei pagani (Gal. 2,7-9).

29. La lettera si legge nei passi del 9° e 10° capitolo, che illuminano l'argomento in discussione così:

I ) (Eb. 9,12): «Gesù con il proprio sangue è entrato una volta per tutte nel Santissimo e ci ha procurato la redenzione (dal peccato originale) per sempre».

II ) (Eb. 9,25-28): «Ma non per sacrificare Se stesso tante volte, come il sommo sacerdote (del Tempio) ogni anno entra nel Santissimo (del Tempio di Gerusalemme) con sangue estraneo (di animali). Altrimenti Gesù avrebbe dovuto soffrire molto spesso dopo che ha sofferto ed è morto; ma Egli è apparso una volta sola nella pienezza dei tempi, per cancellare il peccato ereditario (della superba disobbedienza di Adamo verso il comandamento della castità) col sacrificio di Se stesso. E com’è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, ‒così pure il Cristo fu offerto in sacrificio una volta sola per redimere i peccati di molti». ‒

III ) (Eb. 10,10): «E attraverso questo sacrificio che accade una volta sola del corpo di Gesù Cristo, siamo purificati una volta per tutte» (dal peccato originale di Adamo, che noi, come spiriti provenienti dallo spirito di Adamo, in quel tempo peccammo insieme, perché l’abbiamo commesso spiritualmente).

30. Perciò dopo la morte sulla croce, Gesù scese nel limbo ed annunciò la Mia gloriosa vittoria sul Satan del peccato e del mondo, e portò la redenzione dal peccato originale all’intera discendenza di Adamo che con questa redenzione fu liberata una volta per tutte dal peccato di Adamo di quel tempo. ‒

I ) (Eb. 10,14): «Poiché Cristo con un solo sacrificio ha compiuto per sempre la purificazione dal peccato originale per i suoi figli, così che li ha santificati, perché redenti dal peccato, il quale formava il grande abisso tra Padre e figlio», (le esplicative parti aggiunte le do Io, Gesù stesso, tramite il Mio servitore che, quale Mio scrivano, vi porta questi chiarimenti).

II ) (Eb. 10,19): «Fratelli! Attraverso il sangue di Gesù versato sulla croce, abbiamo il gioioso diritto di entrare nel Santissimo» (che nel Nuovo Testamento è la rinascita dello Spirito ovvero il battesimo dello Spirito Santo).

III ) (Eb. 10,28): «Colui che ha violato la legge di Mosè, sulla deposizione di due o tre testimoni è messo a morte senza misericordia» (anche Deut. 17,6).

IV ) (Eb. 10,29): «Di qual supplizio più duro, pensate voi, non sarà degno colui che avrà calpestato con i piedi il Figlio di Dio (mediante la produzione di statuti umani anticristiani) e reputato come immondo il sangue dell'alleanza col quale è stato santificato, (perché dichiarato come non vero) avendo fatto oltraggio allo Spirito della grazia? (perché lo contraddice)».

31. Io ho negato la continuazione della pratica del battesimo dell’acqua secondo il senso di Giovanni il battezzatore e l’ho escluso dal Mio Insegnamento che, come già è stato detto sopra, non l'ho mai insegnato in tutti i tre anni dell’Insegnamento, mai indicato come appartenente al Mio Insegnamento, mai prescritto e mai insegnato ai Miei discepoli di praticarlo. Al contrario, l'ho perfino definito apertamente, di fronte a Quirino Cirenio, il governatore imperiale della Siria, come superfluo e senza valore, ed indicai che solo l'amore spirituale per Dio e per il prossimo è l'unico e il solo vero battesimo dell'uomo (vedi il cap. 12/1 successivo).

32. Questo fatto, perché derivante da Me, vostro Dio, vi deve essere determinante in eterno, perché le Mie parole e le Mie decisioni hanno un’eterna consistenza; e poiché Giovanni stesso disse che solo lui battezzava con l’acqua, Io invece battezzavo con lo Spirito Santo.

33. Il battesimo di Giovanni era sul pentimento per la purificazione del cuore, ovvero per il perdono dei peccati attraverso il quale ci si confessava pubblicamente con l'atto del battesimo dell’acqua che si accoglieva la fede in Colui che, secondo Giovanni il battezzatore, sarebbe venuto come Messia, ovvero come Cristo.

34. Questo battesimo (durante il tempo di Giovanni Battista) è stato un battesimo di transizione dalla circoncisione del Vecchio Testamento nel Patto (con Abramo), il quale precedette il battesimo dell’acqua di Giovanni.

35. Quando però apparve Colui che era atteso dal battesimo di pentimento, il battesimo dell’acqua per la penitenza cessò, perché quando viene lo sposo per il quale si aspetta e si prepara un ricevimento dignitoso, la sposa non si affligge più nell’attesa se egli arriverà, l’afflizione e la preparazione cessa, perché lo sposo è già lì, e ci si rallegra con lo sposo stesso lasciando da parte ogni preparazione materiale, perché non c’è più nessun soggetto da ricevere.

36. Anch’Io venni così: il vecchio (Patto), che portava in sé ogni atto materiale-cerimoniale, fu escluso dal Mio insegnamento, e una nuova religione, la religione dello spirito, fu insegnata ed introdotta da Me. Dopo la Mia separazione, questa religione puramente spirituale è stata intorbidita prima dagli apostoli, e successivamente dai sacerdoti che la guastarono con irriconoscibili statuti umani.

37. Ora vengo per la seconda volta ed esclamo a tutti voi: “Sopprimete tutte le cerimonie, e accendete solo i lumi del vostro cuore, riempendoli con l'olio profumato dell'amore, il che costituisce l’unica Mia gioia nei Miei figli”.

 

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Cap. 12

Il battesimo dell'acqua e dello Spirito ai tempi di Gesù

 

Il Signore sul battesimo ripete a F. Schumi ciò che aveva rivelato a Jakob Lorber nel 1860 nel Grande Vangelo di Giovanni volume 4 cap. 110.

« (1) Quirino, il governatore imperiale della Siria, il vice dell’imperatore romano Augusto, domanda al Signore: “Io credo a tutto ciò che Tu, o Signore, insegni; perciò, sono io già battezzato?”

(2)  Rispondo Io: “No, per vero, battezzato finora ancora no, ma questo non ha niente a che fare con la faccenda, poiché chi crede come credi tu, amico Mio, questi può dirsi battezzato nello spirito e, precisamente, con tutta la benedizione del battesimo.

(3) I giudei hanno certamente la circoncisione, che è un battesimo preliminare, e di per sé dinanzi a Me non ha nessun valore se, allo stesso tempo, il circonciso non lo è anche nel cuore. Per cuore circonciso Io intendo un cuore puramente mondo e colmo di ogni amore; questo ha più valore di tutte le circoncisioni dai tempi di Mosè fino ai giorni nostri. Dopo la circoncisione, per un certo tempo è sorto il battesimo dell'acqua di Giovanni, che è stato continuato dai suoi discepoli (questo lo disse Gesù il 9 ottobre dell’anno 31). Anche questo battesimo non ha però in se stesso nulla, se non lo precede già il pentimento richiesto, oppure il pentimento segue con certezza.

(4) Chi perciò, nel più serio proponimento di migliorarsi, si fa battezzare con l'acqua, non commette con ciò nessun errore; ma solo non deve credere che l'acqua purifichi il suo cuore e rafforzi la sua anima, poiché questo lo può fare solo la propria pura libera volontà. L'acqua è solo un segno simbolico, e in tal modo comunica ciò che la volontà, come acqua vivente dello spirito, ha oramai purificato l'anima dai peccati per l’appunto così, come l'acqua naturale purifica il capo e le altre parti del corpo dalla polvere e dalle altre sporcizie.

(5) Chi ha ricevuto il battesimo dell'acqua in questo vero senso simbolico, è perfettamente battezzato, qualora durante o già prima dell’atto del battesimo la volontà ha operato il suo effetto nel cuore del battezzato. Se questo non c’è, allora il semplice battesimo dell'acqua non ha nemmeno il più piccolo valore e non consegue nessuna benedizione, e tanto meno ancora una qualche santificazione della materia (cioè purificazione).

(6) Ugualmente, il battesimo dell’acqua nei bambini in tenera età non ha nessun valore, all’infuori di un segno puramente esteriore per l’accoglienza in una comunità migliore e che il bambino riceva in qualche modo un nome che, per la vita dell'anima, non ha ovviamente il minimo valore, ma solo un valore esteriore istituzionale. In realtà si potrebbe dare al bambino un nome anche senza il battesimo di Giovanni, e ciò sarebbe del tutto la stessa cosa dinanzi a Me, poiché nessun nome santifica l'anima di un uomo, ma unicamente la libera volontà di agire rettamente per tutto il corso della propria vita secondo il migliore riconoscimento. Ogni nome può essere santificato mediante la volontà e mediante le opere; il contrario, invece, non sarà mai possibile.

(7) Quando Giovanni battezzava, gli portavano, anche da parte dei suoi discepoli, bambini per il battesimo, ed egli anche li battezzava quando per i bambini si presentavano sostituti (padrini) coscienziosi e giuravano sul Santissimo di prendersi la più diligente cura con la promessa solenne per l'educazione spirituale. Ebbene, in questo caso un bambino può anche essere battezzato con l'acqua a causa del nome, ma il battesimo non santifica né l'anima né il corpo del bambino, almeno fino a quando perviene alla vera conoscenza di Dio e di se stesso e all'uso della libera volontà. Fino ad allora il sostituto deve in tutta coscienza prendersi cura che il bambino venga provvisto nel modo migliore di tutto ciò che è necessario per il raggiungimento della vera santificazione; altrimenti il sostituto si attira ogni responsabilità sulla propria anima.

(8) Per questo motivo il battesimo dell’acqua è meglio seguirlo solo quando l'uomo diventa da se stesso capace di adempiere tutte le condizioni per la santificazione della sua anima e del suo corpo in virtù della sua conoscenza e della propria volontaria autodeterminazione. Del resto, il battesimo dell’acqua non è affatto necessario per la santificazione dell'anima e del corpo, ma sono sufficienti la conoscenza e l’operare secondo la giusta conoscenza della Verità proveniente da Dio. Se invece si battezza con l'acqua, allora non c’è proprio bisogno solo dell'acqua del Giordano, perché Giovanni ha battezzato là, ma per questo va bene qualsiasi acqua fresca, poiché l'acqua di sorgente è migliore dell’acqua di cisterna, perché essa è più conveniente alla salute fisica di quella guasta delle cisterne.

(9 Il vero e unico battesimo spirituale presso di Me è solo quello con lo Spirito Santo dell'eterna Verità proveniente da Dio. Tre sono i capisaldi che nel Cielo danno per ciascuno una testimonianza divina, e questi sono ‘l'Amore’, come il vero Padre; la ‘Volontà’ come la vivente e reale Parola, ovvero il Figlio del Padre; ed infine la Volontà, come ‘Spirito Santo’ quale retta comprensione dell'eterna e vivente Verità proveniente da Dio, ma come  attiva in modo vivente nell'uomo. Infatti, quello che non c’è nell'uomo e non accade dal proprio impulso superiore della conoscenza, non ha nessun valore per l’uomo, e poiché per l’uomo non ha né può avere alcun valore, allora non può avere valore neanche dinanzi a Dio.

(10) Dio, infatti, nella Sua individualità è un niente per l'uomo, finché l'uomo non Lo riconosce attraverso l’insegnamento, e fa propria la Sua Volontà in modo assoluto e con zelo vivente, disponendo tutte le sue azioni e omissioni secondo il riconosciuto supremo Volere. Soltanto con ciò l'immagine delle virtù di Dio diventano viventi nell'uomo, e cresce e compenetra ben presto tutto il suo essere. E dove avviene questo, allora avviene poi anche che l’uomo penetra in tutte le profondità della Divinità, poiché l'immagine di Dio nell'uomo  è una perfettissima simmetria dell'Uno e lo stesso Dio dall'eternità.

(1). Quando nell'uomo è accaduto questo, allora tutto è santificato in lui e in tal modo ha ottenuto il vero battesimo della rinascita dello Spirito. Con tale battesimo, l'uomo si rende poi per un vero amico di Dio, e si è avvicinato un po’ alla perfezione del Padre nel Cielo! Io dico a tutti voi espressamente, che dovete cercare con tutte le vostre forze di diventare un po’ alla volta altrettanto perfetti com’è perfetto il Padre nel Cielo! Chi non vuole avvicinarsi a questa perfezione, non giunge al Figlio del Padre. Ma chi è il Figlio?

(12) Il Figlio è l'Amore del Padre (dopo che con la crocifissione è passato perfettamente nell'Amore per i Suoi figli). Egli è l'Amore dell’Amore, Egli è il Fuoco e la Luce, Egli è il Figlio dell'Amore, ovvero la Sapienza del Padre. Se quindi l'armonia delle virtù del Padre è in un uomo, allora egli deve diventare altrettanto perfetto quanto lo è il Progenitore stesso in tutto, altrimenti non sarebbe l'immagine perfetta del Padre; ma se come immagine non è perfetta, da dove dovrebbe venire poi all'uomo la sapienza, ovvero, come potrebbe l'uomo giungere alla vera sapienza?

(13) Come tuttavia il Padre si trova sempre in Me, così anch’Io Mi trovo nel Padre, e altrettanto voi vi dovete trovare in voi stessi; allora anche voi vi troverete in Dio, e Dio si troverà in voi. Come Io e il Padre siamo Una cosa sola, così anche voi dovete essere dapprima in voi stessi una cosa sola con l'immagine del Padre in voi. Se lo siete, allora siete diventati una cosa sola con Me e con l'eterno Padre in Me, poiché Io e il Padre in Me siamo perfettamente una cosa sola dall'eternità!”.

(14) A questo punto i discepoli esclamano: “Signore, questo non lo afferriamo! Tu diventi duro nel Tuo insegnamento! Noi Ti preghiamo insistentemente affinché anche qui Tu Ti possa esprimere più chiaramente!”

(15) Dico Io: “Siete dunque anche voi ancora incapaci di capire? Quanto a lungo vi dovrò sopportare così? O voi, genere ancora invertito! Tuttavia vi deve essere dato da comprendere il mistero del Regno di Dio sulla Terra!

(16) Dove avete dunque i pensieri del vostro cuore? Parecchie volte vi ho già spiegato chi è il Padre e chi il Figlio, e vi ho anche spiegato che Padre e Figlio stanno nel preciso rapporto come l'Amore e la Sapienza, ovvero come il calore e la luce; vi ho dimostrato come la luce senza il calore non sarebbe di nessuna utilità, ma anche un calore senza luce non porterebbe alcuna spiga alla maturazione nei campi. Vi ho mostrato come dal calore derivi sempre la prima espressione di una qualche determinata attività; ma la manifestazione di un’attività è la luce, la quale si accresce come si accresce una qualche ordinata attività. E di conseguenza, non afferrate il divenire ‘uno’ tra voi e Me?»

*

1. Per dirla molto chiaramente, questo significa che l’uomo, se una buona volta ha afferrato pienamente la Volontà di Dio, egli non fa più nulla da se stesso, cioè dalla sua sapienza intellettuale, ma sempre secondo l’amorevole volontà del Padre nel cuore della sua anima, sapendo precisamente come si comporterebbe il Padre stesso. Tali figli, che finora hanno subordinato la loro volontà alla Mia, hanno già tutti la parola interiore e, in casi dubbi, ricercano sempre cosa farebbe la Mia Volontà in questo caso, ed Io la rivelo poi volentieri a tale figlio.

2. Nella ‘Predica’ XXVII,15([26]) sta scritto: «Battezzate i vostri fratelli e sorelle con lo spirito della tolleranza, del sacrificio e del perdono!». Cioè: iniziateli nella dottrina della tolleranza verso le debolezze del prossimo, poiché questo battesimo è divino, perché lo ha esercitato Gesù stesso.

3. Miei amati figli! Nelle citate spiegazioni vi ho detto la verità sul fatto che nel battesimo con l’acqua non c'è niente, perché l'acqua rimane sempre acqua, possa essere questa o quella. Il battesimo dei neonati è certamente buono, se ci sono davvero dei sostituti che mantengono ciò che promettono e passano all’azione; solo che il battesimo, come viene presentato oggigiorno, è solo una cerimonia priva di significato, perché i padrini di battesimo non adempiono al loro dovere. Infatti, se lo si prende precisamente, allora il battesimo non è per il bambino, ma è come un segno visibile e rilevante per i padrini, i quali sono obbligati da questo segno ad adempiere al loro obbligo secondo la loro promessa solenne, e ad allevare il bambino in modo che si possano giustificare dinanzi a Dio di aver fatto il loro dovere.

4. Per quanto riguarda il battesimo stesso, ora vi è chiaro che si tratta di un segno puramente esteriore, con il quale si dimostra che di fatto ci si vuol pentire e nient'altro. Quindi sarebbero da battezzare solo gli adulti che si sono decisi spontaneamente di far penitenza per i loro peccati. Solo che, secondo il Mio puro Insegnamento spirituale, è richiesto solo il pentimento, ma nessun battesimo dell’acqua; perciò vi dico che esso non è necessario né come segno esteriore, che si vuol fare penitenza, né come segno di santificazione, perché il primo è già chiaro se non si è con questo un po' arroganti e si vuol mostrare pubblicamente che, poiché ci si è lavati con l'acqua, si è migliori del fratello che non è battezzato nel pentimento; e infine: a che scopo si ha bisogno di una cerimonia pubblica, se con ciò non si può ottenere nulla ed Io stesso voglio che sia abolita? Questo vi deve bastare.

5. Ora veniamo ancora ad altre parole che Io ho espresso nel Mio tempo di insegnamento, e che dicono precisamente e chiaramente che presso di Me vale solo il battesimo con lo Spirito Santo, il quale è la rinascita dello Spirito e nessun battesimo dell’acqua che, in se stesso, è senza valore se non viene ripetuto giornalmente secondo le prescrizioni dell'idroterapia.

6. Battezzateli nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ma l'imposizione delle mani basta come segno esteriore di vera purificazione interiore attraverso lo Spirito ([Schumi]: chi però vuol essere battezzato con lo Spirito Santo, deve essere battezzato prima con questo!).

7. Cercate in tutto, unicamente la verità! Questa vi renderà completamente liberi. Nessun mezzo di purificazione esteriore ha per l'uomo interiore una qualche santificazione, ma solo la fede vivente nella verità, nel suo amore e nelle sue opere buone.

I ) «…il corpo deve essere purificato a causa delle malattie esterne, … altrimenti genera svogliatezza e afflizione. … invece con l'esteriore (pulito) allo stesso tempo l’interiore (è pulito)» (G.V.G. vol. 8/40,20).

II ) «Battezzateli nel Nome del Mio eterno Amore, che è il Padre, ‒ della Parola, che è il Figlio del Padre diventato carne, ‒ e del Suo Spirito di ogni Verità, e in tal modo estinguerete in loro l'antico male ereditario, che è la deprecabile, e ora a voi ben nota, costrizione della legge» (G.V.G. vol. 8/20,16).

 

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Cap. 13

Il battesimo come giudizio o rinascita

1. Se uno nasce dall'acqua viva, che è l’Amore, e dallo Spirito (che è la Potenza di Dio), allora può entrare nel regno di Dio, altrimenti no!

2. Chi, infatti, qui non ha generato (in sé) lo Spirito proveniente da Dio, non può vivere (spiritualmente), e poi va al giudizio, affinché la sua anima sia purificata e il Mio Spirito gli si riveli con la fiamma dell’Amore. A meno che qualcuno si volti dalla via della perdizione e segua la via della religiosità, la quale è (proprio) la via (anzidetta) delle rinunce e delle privazioni d’ogni genere, poiché solo l'amore può far questo, per poter esistere giustamente dinanzi a Me.

3. A meno che voi non siate già perfetti e colmi della Potenza dello Spirito Santo così che Io Mi possa glorificare attraverso di voi. Ci vuole molto per pronunciare la parola: “Sia!” e “Divieni!”, quando non si è pienamente consapevoli di questa Potenza. E chi non ha ancora abbastanza dello spirituale, percorra la via della religiosità, e a questi Io aggiungerò ancora dei Miei Doni, a seconda della purezza dello spirito.

4. Perciò restate sempre intimamente uniti con Me e non fate nulla senza di Me, affinché siate santificati attraverso la Parola, e così i vostri pensieri e i vostri sensi diventeranno di specie divina, e su questa via della spiritualità e della rinascita dello spirito potrete già godere le beatitudini sulla Terra e, uniti con Me, fare il bene e lasciare il male secondo il Mio giusto senso. Conseguentemente si svilupperanno in voi quelle forze, come al tempo dei Miei discepoli di allora, e quindi anche voi andrete fuori, spinti dal Mio Spirito, e annuncerete la Parola. – Amen! Amen! Amen!

*

5. (Gesù ha insegnato): «Chi Mi ama e osserva i Miei facili comandamenti, è il Mio Tempio vivente, e il suo cuore pieno d’amore e pazienza è il vero e vivente altare sacrificale in Mio onore, ed è il solo a Me gradito; tutto il resto è giudizio, morte e rovina! Voi sapete che ora tutti i sacerdoti, i nostri giudei, come i vostri pagani, hanno certi mezzi esteriori di santificazione e di purificazione, di cui impongono l'accettazione e l'uso ai loro seguaci, e minacciano con tutti gli orrori e le peggiori punizioni temporali ed eterne colui che non accetta l’uso dei suddetti mezzi e li dichiarasse come vuoti e completamente inefficaci. Io però vi dico: tra voi tutto questo deve sparire completamente per tutti i tempi futuri, e guarderò con occhi adirati coloro che, anche nel Mio Nome, volessero servirsi di tali mezzi per la santificazione e la purificazione. È sufficiente che colui che ha accolto nel cuore la Mia dottrina, voi lo battezziate spiritualmente nel Mio Nome e gli diate un nome per amore dell'ordine, ed Io lo fortificherò» (G.V.G. Vol. 9, cap. 166,10-11).

6. Questa spiegazione è abbastanza chiara, tanto che chiunque voglia, può afferrarla correttamente, poiché quando Io dissi che non riconosco alcun mezzo esteriore di santificazione e purificazione per il futuro, allora diventa certo anche comprensibile attraverso il senso più prossimo che si deve battezzare solo spiritualmente nel Mio Nome, e non materialmente con l’acqua, come già è stato mostrato nelle spiegazioni precedenti.

7. Cari figli, le presenti spiegazioni vi dovrebbero bastare per capire che nel Nuovo Testamento non ho introdotto il battesimo dell’acqua, perché ho escluso tutto ciò che concerne le funzioni cerimoniali materiali o altra venerazione e santificazione, come adorazione a Dio, dal Mio insegnamento.

8. La cerimonia materiale porta alla discordia e alla rottura delle opinioni su come adorare Dio e come l'uomo deve tendere a Dio. Le molte scissioni nella religione cristiana sono sorte proprio attraverso le cerimonie e le false elargizioni di grazia agli uomini nel Nome di Dio. E come le differenti chiese e sette si accusano di eresia, si calunniano e si perseguitano reciprocamente, così sarebbe anche tra i migliori dei Miei figli se passassero dal Mio puro Insegnamento spirituale dell'amore, alla materia, alle cerimonie e alle consacrazioni cerimoniali o sacramentali. Perciò coltivate la Mia pura religione dello spirito, la quale vi prescrive l’amore, affinché un solo cuore e un solo sentimento comincino a governare nello spirituale e vi raduniate in un solo gregge di figli dello Spirito di Dio, sul quale Io brandisca lo scettro del pastore regale di Dio e voi potrete introdurvi nelle Mie dimore dell’Amore divino, rendendovi felici con la beatitudine e la celestiale gioia divina. Amen!

 

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Cap. 14

L’errato battesimo dei protestanti

1. La Chiesa luterana sul battesimo dell’acqua insegna quanto segue:

- "Che anche la stessa congenita piaga innata e il peccato originale sono veramente peccato, e sono condannati tutti coloro che sono sotto l'ira eterna di Dio, se non sono rinati attraverso il battesimo e lo Spirito Santo" (Libro della concordia pag. 25).

- "Coloro che sono al di fuori del cristianesimo, siano essi pagani, turchi, giudei o falsi cristiani ed ipocriti, anche se allo stesso modo credono in un solo vero Dio e Lo adorano, non sanno comunque come Egli sia disposto verso di loro; perciò essi non possono nemmeno intendere nessun amore né bene verso di Lui, quindi rimangono nell'eterna ira e dannazione" (Libro della concordia pag. 427)[27].

2. Questo insegnamento pone l’uomo già dalla nascita sotto i diavoli dell'inferno, perché senza il battesimo starebbe sotto l'eterna ira di Dio e sotto l’eterna dannazione. Invece il bambino non può essere nient’altro che un’opera innocente. In primo luogo, di Dio, che ha dato l'anima e il suo Santo Spirito come vita nell'uomo; in secondo luogo dei genitori, come testimoni della loro immagine di vita terrena. Quando, come e perché il bambino, che è solo un prodotto di Dio e dei genitori, potrebbe evocare l’eterna ira di Dio e l’eterna dannazione sul suo capo?

3. Sì, non aiuta il fatto che il bambino può essere fatto figlio di Dio solo per mezzo del battesimo, e che altrimenti rimarrebbe per l’appunto un diavolo. – Ascolta, caro cristiano, ciò che tu stesso potrai giudicare tra quello che è divino e quello che è umano, come ti si può demonizzare, quale essere più innocente del mondo, non appena vieni alla luce? Il libricino del battesimo racconta ulteriormente altre cose:

4. Nelle parole di queste preghiere, tu, infatti, senti quanto deplorevolmente e seriamente la Chiesa cristiana porta qui il bambino, e così si confessa dinanzi a Dio con persistenti e indubbie parole, che il piccolo è posseduto dal diavolo ed è un figlio del peccato e dell’ira, e così si deve pregare assiduamente per l’aiuto e la grazia attraverso il battesimo, affinché lui possa diventare un figlio di Dio, ecc. Poi viene battezzato e segue la preghiera, in seguito alla quale alla fine il sacerdote (il pastore, come un mago) dice: “Io ti scongiuro, spirito impuro (o diavolo), nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, di uscire e retrocedere da questo fanciullo quale servitore del Nome di Gesù Cristo. ‒ Amen!” (Libro della concordia p. 328).

5. Secondo questo insegnamento non cristiano, circa 70.000 non cristiani andrebbero giornalmente all'inferno sin dal grembo materno, in quanto posseduti da spiriti maligni o da diavoli, perché giornalmente muoiono circa 90.000 persone. Quale non senso e grossolana falsificazione della verità per fungere Io da indispensabile espulsore di diavoli dai bambini appena nati, i quali spesso sono arcangeli supremi[28] e attraverso la reincarnazione vengono di nuovo sulla Terra per guadagnarsi nuovi meriti, mentre i loro espulsori di diavoli sono di solito loro stessi diavoli molto malvagi.

6. No! I bambini appena nati non stanno sotto l'ira di Dio, non sono posseduti dai diavoli e non stanno sotto nessuna dannazione eterna; poiché l'Insegnamento di Dio suona così:

I ) Deut. 24,16: «Non si facciano morire i padri per colpa dei figli, né i figli per colpa dei padri, ma ciascuno deve morire per i propri peccati».

II ) Ezechiele 18,20 «Il figlio non sconterà l'iniquità del padre, né il padre l’iniquità del figlio».

III ) Marco 10,14: Io, Gesù, dissi per i bambini non battezzati: «Lasciate che i bambini vengano a Me e non glielo impedite, perché di loro è il regno di Dio».

IV ) Matt. 18,3 / 18,10: «Se non vi convertite e non diventate come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli» – «I loro angeli in Cielo vedono sempre il volto del Padre Mio che è nei Cieli».

V ) Matt. 19,14: «Ma Gesù disse: “Lasciate stare i bambini e non impedite loro di venire da Me, poiché di questi è il Regno dei Cieli”» (perché sono liberi dal peccato, sebbene non battezzati).

7. Così vedete che l’Insegnamento di Cristo suona completamente diverso dall’insegnamento dei sacerdoti (e dai pastori).

8. Contro i sacerdoti battesimali che cacciano i demoni, l'apostolo Paolo dà il giudizio più bello sul loro imbroglio e inganno popolare, in quanto ha esposto ai pagani la migliore testimonianza senza che fossero battezzati. Egli dice: (Romani 2,14-15): «Se i pagani che non hanno la legge, fanno per natura quello che prescrive la legge, allora, pur non avendo la legge (dell’amore per il prossimo), loro stessi sono legge. – Essi dimostrano che i dettami della legge sono scritti nei loro cuori, come lo testimonia la loro coscienza e i loro stessi pensieri che, volta per volta li accusano o li difendono ».

*

(conclusione di Schumi):

Questa illuminazione di Paolo si è splendidamente dimostrata vera verso il sacerdozio, con il quale si dichiarano i non battezzati di stare sotto l'ira di Dio, posseduti dal diavolo e dannati, a confronto del centurione pagano Cornelio (Lc. 7,1-10). Questi era, sebbene pagano, devoto e timorato di Dio, egli stava in collegamento con Dio e in comunione con il Cielo in modo che un angelo potesse apparirgli e parlare con lui. Dio stesso lo riconobbe come puro, maturo e degno per la grazia eccezionalmente alta della rinascita attraverso il battesimo di fuoco con lo Spirito Santo. Quando Pietro apprese questo, disse: «Ora apprendo la verità che Dio non guarda la persona; ma chiunque, di qualunque nazione (o di qualsiasi origine religiosa) possa essere, se teme Dio e agisce giustamente, presso di Lui trova compiacimento» (At. 10,34-35).

Queste sono le prove più convincenti che né la circoncisione né il battesimo dell’acqua sono necessari per diventare figli di Dio, come lo divennero i pagani presso e con Cornelio attraverso il divino battesimo di fuoco dello Spirito Santo (Atti 10,44-46). Così le leggi menzognere dei sacerdoti sono state messe alla berlina.

 

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Cap. 15

Lettera del Padre a un teosofo ribattezzato

Graz, 4 gennaio 1902

Dettato del Padre Gesù attraverso Franz Schumi a un teosofo ribattezzato da Fr. B. della Baviera nella Bassa Stiria, con il quale Egli rimprovera il suo ulteriore modo di agire verso di Lui.

1. Mio caro figlio, le tue vie conducono a Me, solo che tu fai deviazioni con i tuoi punti di vista che le guidano. Io sono l'eterno immutabile Dio e Padre degli uomini, e spesso ho annunciato tramite i profeti che voglio avere solo servitori spirituali e che le cerimonie non Mi piacciono.

2. Devo essere di sentimento diverso nel regno millenario? Devo introdurre cerimonie? Tu pensi che anch'Io Mi feci battezzare. Bene, anch'Io Mi feci circoncidere! – E tu? Questo non ti piace?

3. Vedi, figlio Mio, R.R. è troppo poco versato nel Mio Insegnamento, non sa nemmeno molto di ciò che dovrebbe sapere. Molto presto comprenderai che non Mi piacciono le cerimonie, poiché come Spirito Io sono anche in te e quindi Mi devi adorare e glorificare anche in te nello spirito del tuo amore, e non con l'acqua materiale, poiché l'acqua rimane acqua, e non è amore. Io invece sono puro Amore e pretendo ulteriore amore. Ti faccio un esempio: se vuoi avere un affetto da una donna, allora devi portarle incontro ‘amore’. Cosa pensi tu, se volessi mostrarle il tuo amore solo dicendole che ogni volta che vorresti andare da lei, preferisci fare un bagno e mostrarle con ciò la tua adorazione, per il fatto che hai lavato il tuo corpo? – DimMi: non ti lascerebbe perdere qualunque promessa sposa?

4. Ma cosa accadrebbe se tu, venendo da lei, la guardassi solo ridendo di gioia e compiacimento, ammirandola in silenzio e fissandola, senza prodigarle una parola d'amore? Non troverebbe in te un dispiacere? Oh, certamente!

5. Vedi, figlio Mio, questo amante sono Io. Io ti amo, ma le tue opinioni e il tuo modo di agire non mi piacciono! Con la restituzione dei libri hai rovesciato l'acqua del bagno insieme al bambino, cioè Me; hai messo alla porta Dio e Padre tuo! – Hai agito male con Me. Io son venuto da te nella Mia proprietà, e tu hai fatto con Me come una volta fecero i giudei, ma molto peggio ancora, poiché quelli non Mi conoscevano; tu invece Mi hai buttato fuori solo quando Mi avevi già riconosciuto. Io son venuto nella tua casa come Re con la “Santa Trinità”, e con il ‘Libro delle preghiere’ come un Padre amorevole, con il quale devi parlare con preghiere affettuose. E tu cosa hai fatto con Me? Rifletti e convertiti! – Il tuo amorevole Padre Gesù. Amen!

 

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Cap. 16

Se proprio volete battezzarvi, seguite completamente le Mie orme

1. Quando Io do un insegnamento ci sono avversari che sfruttano volentieri le Mie parole e portano l'acqua al loro mulino, sia come negatori della verità, sia come interpretatori differenti del senso delle Mie parole. Di conseguenza viene anche affermato che nei libri teosofici cristiani le Mie parole indicano che si deve camminare nelle Mie orme e vivere come ho vissuto Io, e perciò seguirMi in modo essenzialmente preciso, perciò alla lettera.

2. Io ho espresso sopra certamente parole in relazione alle virtù spirituali, e in queste dovete assolutamente seguirMi, perché solo la rigorosa osservazione delle stesse vi porterà alla rinascita dello Spirito e quindi a Me.

3. Tuttavia, dal momento che si usano le Mie parole di cui sopra come opposizione alla Verità delle altre Mie illuminazioni, devo quindi anch’Io presentarMi come Oppositore verso di voi, e cioè con la vostra stessa affermazione che dovete seguirMi in tutto, e pertanto anche con l'umiltà del battesimo di pentimento.

4. Voi ben sostenete di seguirMi in tutto e anche di essere battezzati, per umiltà! Ciò però non significa di seguirMi in tutto, bensì solo di farlo con ciò che vi aggrada, (ma così) per alimentare disunioni e discordie, mentre proprio per questa ragione Io sconsiglio il battesimo e voglio che venga abrogato per promuovere l'unità.

5. Tuttavia voglio rispondere alla vostra affermazione oppositrice, e far valere anche il battesimo dell’acqua, ...se tutti voi, che affermate di aver ricevuto il battesimo o volete farvi battezzare, camminate effettivamente nelle Mie orme e volete imitarMi in tutto.

6. Per camminare completamente nelle Mie orme come ho camminato Io, è necessario adempiere quanto segue:

I ) Dall'età di dodici anni in poi, non parlare con gli uomini più di quanto richiede l'attività professionale; per tutte le altre faccende, rispondete solo sì o no.

II ) Gli uomini che vogliono farsi battezzare, devono esercitare il mestiere di carpentiere fino al trentesimo anno di vita.

III ) Prima di entrare nel battesimo dell’acqua non devono né mangiare né bere per quaranta giorni, ma pregare Dio e prepararsi continuamente da qualche parte in solitudine.

IV ) Tranne che nel rigido inverno, non possono indossare scarpe, bensì andare solo a piedi nudi.

V ) Non devono mai avere rapporti sessuali con donne e neanche relazioni amorose con loro.

VI ) Pertanto, non possono sposarsi!

VII ) Se però ricevono tentazioni carnali a causa delle donne, devono combatterle mangiando cibo magro, per rendere la carne meno gradevole.

VIII ) Devono portare lunghi ciuffi di capelli alla Nazarena, spartiti nel mezzo e andare in giro in vecchi abiti giudei caffettani[29] neri.

IX ) Non devono mai ridere, né fare battute o scherzi.

X ) Devono portare devozione immersi in Dio e pregare per tre ore ogni giorno.

XI ) Devono insegnare al popolo l’insegnamento divino dell'amore per tre anni.

XII ) Non devono pensare mai dall'oggi al domani a cosa mangeranno, a cosa berranno e dove vivranno e dormiranno.

XIII ) Non devono portare denaro, né prendere qualcosa in alcuna proprietà, quindi neanche cercare di acquistare proprietà, bensì vivere di ospitalità, come i Miei apostoli, ed esporre gratuitamente l'insegnamento.

XIV ) Tutto il soprannaturale sia loro escluso, quindi non pretendo da loro neanche alcuna opera miracolosa.

XV ) Al termine del triennio d’insegnamento devono imitare la via della sofferenza che Io ho subito, quindi devono farsi flagellare a sangue, poi farsi incoronare con una corona di spine e farsi deridere, portare una pesante croce su una collina lontana un chilometro, farsi lì crocifiggere e morire sulla croce per i loro stessi peccati, ma soprattutto per il peccato dell’animosa opposizione verso le parole del Padre Mio.

7. Da questa elencazione voi vedete che una totale emulazione di camminare nelle Mie orme non è pensabile, perché poco realizzabile.

8. D'altra parte, come potrei, quale Dio, pretendere da voi di seguirMi in tutto? In questo caso, infatti, tutti gli uomini dovrebbero morire entro i 33 anni. Da ciò voi vedete che Io pretendo solo l’emulazione nelle Mie virtù, e mai posso pretendere tutto il resto, poiché ciò sarebbe completamente in contraddizione al Mio Amore e alla Mia Sapienza.

*

9. Veniamo ora a parlare degli apostoli. Vi ho presentato una delle tre colonne dell'apostolato (Gal. 2,9) che Pietro ha mostrato, e a lui ho presentato quattro grandi errori dottrinali; ora vi mostro ancora un altro grande errore di tutti gli apostoli: – dall'anno 33 fino al 51, cioè per 18 anni, ogni pagano che voleva diventare un cristiano doveva farsi circoncidere il prepuzio, quindi doveva diventare un cristiano giudeo. Se volete credere agli apostoli più che a Me, allora vi dovete far circoncidere tutti al prepuzio prima di farvi battezzare per diventare prima giudei e poi cristiani, poiché così era l'usanza e l'abitudine erronea presso tutti i dodici apostoli per 18 anni.

10. Ebbene, dopo 18 anni, un apostolo indipendente dei pagani, vale a dire Paolo, venne a Gerusalemme (Gal. cap. 2 e 5) e tenne loro, cioè alle tre colonne dell'apostolato: Pietro, Giacomo e Giovanni, di fronte alla comunità riunita, un discorso fulminante ovvero spiritualmente frizzante e perfino sferzando violentemente il cristianesimo giudaico, facendo questo attraverso il concetto della circoncisione del prepuzio, dimostrando loro che questo significa stare sotto la maledizione della legge, mentre Cristo, col Suo Insegnamento d'amore, abolì la legge dall’essere schiavi della legge. Infine veniamo al quinto capitolo nella ‘Lettera ai Galati’ e ascoltiamo come Paolo sferzò l'errore degli apostoli. Egli disse:

(Gal. 5,1-6) «Siate quindi ben saldi in quella libertà con cui Cristo ci ha resi liberi e non vi lasciate imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Ecco, io Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E di nuovo dichiaro a chiunque si fa circoncidere, che egli è tenuto all’osservanza di tutta quanta la legge. Voi che cercate la giustificazione nella legge siete separati da Cristo, siete decaduti dalla grazia. Noi, infatti, per mezzo dello spirito e in forza della fede aspettiamo la speranza della giustizia. Poiché in Cristo Gesù non ha valore né la circoncisione né la non circoncisione, ma solo la fede che è attiva attraverso l'amore». Vedi, così parlò Paolo. E aveva perfettamente ragione.

11. Senza esibirvi ed illuminarvi molti altri errori degli apostoli, voglio solo prendere in considerazione le ultime parole di Paolo ed esprimervi le Mie parole conclusive:

12. “Voi sapete dalla lettera di Paolo inviata ai Galati (Galati 1,11-12), che Io stesso ero il suo maestro con la Parola interiore, sapete tuttavia che anch’Io fui circonciso, cosa che avrei potuto facilmente impedire e proibire, nondimeno non l'ho fatto, e così si potrebbe pretendere con lo stesso diritto che, come sono stato circonciso e battezzato Io, anche ogni cristiano dovesse essere circonciso e battezzato, quindi del tutto stabilito, come è stato detto sopra, se dapprima ci si faceva giudei con la circoncisione del prepuzio, e poi con il battesimo dell’acqua, cristiano-giudeo; questo, tanto più sicuro e certo, dal momento che anche gli apostoli fecero in questo modo giudei cristiani per 18 anni dopo la Mia Ascensione”.

13. Gli apostoli erano tutti rinati attraverso il battesimo pentecostale dello Spirito Santo, perciò vi meraviglierà che siano stati lasciati da Me nell'ignoranza per 18 anni. Voi forse pensate che un rinato possieda già tutta la sapienza proveniente da Dio? Oh, qui vi sbagliate di grosso se pensate qualcosa del genere, poiché questa conoscenza di ogni sapere si ottiene solo con la seconda rinascita, dove si è allo stesso tempo uomo e spirito, poiché nella seconda rinascita l'unione dell'anima con lo spirito è completa; nella prima rinascita questo non è ancora avvenuto e quindi l’uomo deve, sebbene rinato, chiedere tutto e pregare che gli venga comunicato. E vedete, gli apostoli non Mi chiesero chiarimenti né sulla circoncisione né sul battesimo dell’acqua, e perciò la loro ignoranza della Mia specifica volontà sul fatto che anch’Io non volevo più che si esercitasse il battesimo dell’acqua.

14. Ma perché neanche il battesimo dell’acqua? Questo, non perché sia una legge come la circoncisione del prepuzio, poiché voi sapete che nessuna chiesa cristiana vi accoglie nel suo grembo senza che siate battezzati da essa, e non vi vuole nemmeno seppellire, all’infuori del vecchio cattolicesimo. Quindi il battesimo dell’acqua è una legge severa, poiché i sacerdoti dicono che non si può essere salvati senza il battesimo dell’acqua, e quindi, si è esclusi dalla comunione con Me, Cristo. Dunque, per loro, c'è nondimeno un solo Cielo per essere salvati, e un solo inferno per essere dannati! Perciò, chi non viene salvato deve andare all'inferno, e quindi, tranne un pugno di cristiani che vanno nel Cielo, tutti gli altri popoli devono essere dannati all'inferno, visto che non sono stati battezzati.

15. «Unicamente dove c’è lo Spirito di Dio, là c'è la libertà» (2° Cor. 3,17), scrisse il Mio Paolo ai Corinzi, e questa è la piena verità, perciò liberatevi dalla schiavitù della Chiesa e non lasciatevi imporre in altro modo lo stesso giogo da schiavo, poiché dal piccolo male più tardi se ne sviluppa uno grande, e questo male esiste già, e causa grande confusione e disunione tra i Miei figli. Perciò figlioli, seguite una buona volta Me, Padre vostro, Io voglio far di voi un solo gregge sotto un solo Pastore; ma se patrocinerete usanze cerimoniali, allora questo è impossibile che possa accadere, perché ci sono anche figli che amano la libertà sopra ogni cosa e non vogliono saper nulla di nessuna cerimonia e influenza, tra questi Io stesso sono il promotore delle loro opinioni, poiché provengono da Me e rappresentano il Mio Insegnamento d'Amore, dal momento che l'Amore è l'adempimento della legge e l'Amore sono Io stesso, quale Dio e Signore nell'Universo.

16. Perciò tenetevi saldi all'amore e lasciate andare tutte le cerimonie, poiché con la cerimonia non potete né adorarMi né glorificarMi come Spirito, e quindi neanch’Io posso aiutarvi ulteriormente nello spirituale.

17. Ora avete inteso tutte le discussioni sul battesimo dell’acqua, sul quale Io stesso, vostro Dio e Padre in Gesù, sono contrario, e quindi la Mia Parola e la Mia Volontà devono essere una Parola santa e una Volontà santa per voi che, quali figli Miei, dovete rispettare, e non confutare con opposte obiezioni. La Mia benedizione e il Mio Amore a tutti i figli che Mi seguono e si lasciano guidare da Me. Amen!

 

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Cap. 17

Il battesimo alle donne non fu mai considerato

1. Il senso del battesimo dell’acqua di Giovanni al Giordano consisteva nel fatto che i battezzati accettavano la fede nel Messia veniente, il Quale già viveva in mezzo al popolo, e volevano far penitenza dei propri peccati per ottenere il perdono ed accogliere il Messia con il cuore purificato.

2. Giovanni il battezzatore non battezzava le donne, né da bambine né da adulte! – Quindi, secondo le credenze romane e protestanti, dopo la morte le lasciò andare a spasso all'inferno!

3. Nel giudaismo le donne erano considerate solo come appendice dell'uomo, e l'uomo come il loro capo; perciò queste non avevano nessun diritto eccetto gli uomini.

 

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Cap. 18

Differenze tra il battesimo di Giovanni e il battesimo spirituale di Gesù

1. La differenza tra il battesimo di Giovanni e quello di Gesù è la seguente: Giovanni battezzava solo per la conversione al pentimento e nel credere nel Messia veniente che viveva già tra il popolo; Io, Gesù, battezzavo invece con la potenza dello Spirito Santo, come lo dimostra il battesimo degli apostoli a Pentecoste, che da allora poterono operare miracoli nei malati e possedere differenti altri doni. E tuttavia i sacerdoti (di oggi) battezzano ancora con l'acqua come un giorno Giovanni, …come se Cristo non fosse ancora venuto.

2. Il battesimo apostolico aveva il seguente significato: dai giudei e per i giudei veniva la salvezza, perciò ogni non giudeo fu prima circonciso e quindi reso giudeo, poi istruito nella fede cristiana, e solo dopo battezzato, per mezzo del quale cominciò a vivere e operare secondo la dottrina cristiana. Che questa opinione, il fatto che la salvezza venisse solo per i giudei, fu un errore generale di tutti i 12 apostoli dal 33 fino al 51, come lo si può scorgere dalla ‘Lettera ai Galati’, come Paolo, nel suo grande intoppo della giustificazione dinanzi a Dio, ha sferzato quell'errore degli apostoli durato 18 anni facendo cambiare idea sulla loro amata questione di fare dai pagani delle formazioni giudee cristiane.

 

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Cap. 19

Né la circoncisione né il battesimo nell’acqua hanno alcun valore

1. In Romani 2,28-29 Paolo scrive: «Giudeo non è chi appare tale dall’esterno, neanche la circoncisione è quella visibile nella carne, ma Giudeo è colui che lo è interiormente, e la circoncisione del cuore è una circoncisione che avviene nello spirito e non nel senso letterale».

2. Questo, applicato al battesimo suona così: “Costui (il battezzato in acqua) non è cristiano, costui è solamente un apparente cristiano; altresì, non è neanche un battesimo che si fa esteriormente sulla carne con l’acqua, bensì, è un cristiano colui che è virtuoso interiormente, anche se resta nascosto dinanzi al mondo. E il vero battesimo, secondo il Mio Insegnamento, non è con l'acqua, ma col fuoco dello Spirito Santo, dell’Amore, della Sapienza e della Potenza.

3. Che Io, Gesù, abbia detto a Paolo di non battezzare con l’acqua, lo dimostra anche l’affermazione dello stesso Paolo che scrisse ai corinzi: «Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il Vangelo» (1° Cor.1,17).

4. Il battesimo cattolico romano ha (per loro) il (non) senso che l'uomo attraverso l'acqua e le parole: ‘io ti battezzo nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo’, viene purificato dal peccato originale e da tutti i peccati sessuali commessi fino ad allora (dal bambino nel grembo materno??), e in Cristo rinasce e viene santificato come una nuova creatura per la vita eterna.

5. Allora Cristo (per loro) ha sofferto inutilmente per il peccato originale? E il bambino, con l’acqua, riceverebbe il battesimo spirituale (che spiritualmente è la fede nella verità dell'Insegnamento di Cristo), e lo Spirito Santo come gli apostoli a Pentecoste che potevano compiere guarigioni miracolose nei malati?

6. Questo non senso del tenebroso spirito dei sacerdoti, emerge chiaramente dalle Sacre Scritture, se si sa interpretare i seguenti passi per il peccato originale: Gen. 3; Ebr. 9,15; Rom. 3,25. Invece per la rinascita, dai passi in Gv. 3,3-5; Luca 24,49; Atti 2.

7. Quando sorgerà la Luce della verità sui poveri sacerdoti accecati e spiritualmente istupiditi, affinché riconoscano la menzogna e non si lascino più abusare per i tenebrosi scopi dell'esistenza sacerdotale?

8. I battisti[30] o gli anabattisti danno la massima importanza alle parole nel giorno dell'Ascensione di Matteo 28,19: «Andate e fate Miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo». Quindi ognuno deve prima essere istruito, e se crede, solo allora deve essere battezzato. Lo stesso viene detto anche in Marco 16,16: «Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato».

9. Ebbene sì, essi devono solo farsi immergere accuratamente e profondamente nell'acqua, poiché questo appartiene al loro ordine religioso; ma con questo non si ottengono le cose spirituali, in quanto essa è una cerimonia esteriore religiosa senza valore, che per loro è la lettera morta della Bibbia, finché le loro azioni non verranno dallo spirito del battesimo col fuoco di Cristo!

10. Dopo aver visto che il battesimo in acqua è senza valore, allora si sa anche che il necessario battesimo dell’acqua, così come il battesimo dell’avidità e del sangue, non ha senso né valore, e perdura solo nell'immaginazione, perché viene inculcato dalla Chiesa.

 

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Cap. 20

Il destino dei neonati deceduti non battezzati

1. Alcuni genitori sono molto tristi e inconsolabili quando i loro unici figli muoiono piccoli, ma particolarmente tristi sono quelli ai quali i bambini vengono al mondo morti o muoiono prima del battesimo, perché, secondo l’ordinamento ecclesiastico, sarebbero esclusi dalla beatitudine e da qualche parte nelle tenebre devono prolungare la loro triste esistenza, poiché, chi resta escluso dalla beatitudine, starà nelle tenebre, cioè all'inferno.

2. Già il chiaro intelletto vi dovrebbe suggerire che può essere impossibile che Io, l’eterno Amore, possa punire un bambino innocente che non ha mai commesso un peccato né nella madre, né fuori di lei, perché questo contraddice la Sapienza divina.

3. Solamente, che i sacerdoti hanno così istupidito spiritualmente e reso schiavo il popolo, che non può e non deve né pensare né trarre conclusioni logiche, perché secondo le loro dichiarazioni, questo è eretico e peccaminoso, dal momento che solo loro dichiarano di possedere la chiave spirituale per le spiegazioni delle Sacre Scritture, poiché solo attraverso il "Santo Padre" in Roma, lo Spirito Santo le spiega.

4. Questa affermazione ovviamente non è vera e viene applicata solo allo scopo di far dipendere il popolo senza volontà, dal sacerdozio che, per l’istupidimento e per l’asservimento, sarà ben pagato vivendo foraggiato e spensieratamente. – Bene! Finché il popolo lo tollera volentieri, allora Io lo lascio svuotare con cura spiritualmente e materialmente attraverso i sacerdoti. Un giorno dovrà ben diventar sazio di questa cattiva gestione sacerdotale!

5. Dopo questa illuminazione preliminare passiamo alla faccenda: – voi avete visto dalle spiegazioni precedenti che non è importante se qualcuno è battezzato o meno, e che l'acqua è una cerimonia materiale che non è né utile né dannosa. Perciò nel regno degli spiriti non esiste nessuna differenza se un bambino dalla Terra entra in questo regno, battezzato o non battezzato.

6. Quando un bambino muore, nel regno degli spiriti viene preso in cura come sulla Terra, e deve crescere altrettanto da piccolo come sulla Terra[31]. Gli assistenti sono sempre spiriti progrediti provenienti dalla consanguineità, ma se non c’è nessun altro elevato spirito nella consanguineità, allora lo prendono in consegna degli amici lontani, conoscenti o estranei che amano i bambini e vi si dedicano volentieri. Solo che essi sono anche responsabili della loro corretta cura ed educazione, e non devono trascurare in alcun modo il loro dovere, altrimenti essi stessi decadranno dall'alto verso il basso. Al bambino non deve in alcun modo mancar nulla di ciò che è prescritto per la cura e l'educazione, e poiché gli assistenti sono solo spiriti elevati o superiori, devono espiare essi stessi ogni trascuranza; perciò potete vedere che i vostri figli deceduti sono accuditi e cresciuti molto meglio nel regno dello spirito, di quanto li potreste allevare voi.

7. Essi rimangono in tale cura fino al loro settimo anno, e più precisamente tutti i bambini, anzi, anche coloro che sono stati appena concepiti come embrioni da formarsi nel grembo materno. Questi, continuano poi nel regno dello spirito, perché la carne non viene in questo regno, ma solo l’anima, e questa, tuttavia, è spiritualmente perfezionata in sé già al momento del concepimento, com’è perfetto il corpo umano nato materialmente sano, perché l'anima riproduce il corpo materiale esattamente secondo la sua forma spirituale. Ciò perché è lei che è stata formata spiritualmente dallo spirito di Dio, nello stesso modo in cui il corpo materiale è perfettamente formato, ed è lei che riceve dallo spirito di Dio la necessaria intelligenza e la forza di volontà per formare il corpo materiale come dimora e strumento per il suo corpo spirituale. Questo è il motivo per cui anche le anime dei bambini piccoli abortiti vengono nel regno degli spiriti e presi in cura. Da ciò potete apprendere quanti molti milioni di ‘stragi degli innocenti’ le madri hanno già commesso inconsapevolmente!

8. Dal settimo fino al quattordicesimo anno compiuto i bambini devono frequentare la scuola celeste, dove vengono formati molto più in alto in tutti i rami scientifici, quanto tutte le scienze mondiali prese insieme, che essi chiamano ‘conoscenza’, perché lì tutto viene insegnato praticamente ed in modo rappresentativo, mentre l’apprendimento pappagallesco delle scuole del mondo, lì non esiste. Perciò dopo aver completato le scuole nel regno degli spiriti, un bambino è più assennato di tutti i professori del mondo messi insieme, e precisamente i ragazzi e le ragazze allo stesso modo.

9. Dopo aver completato il quattordicesimo anno, l’apprendistato è alla fine. E questa è la prima volta che Io, Gesù, quale loro Padre spirituale, Mi annuncio loro e Mi mostro nel Mio Amore paterno. Poi vengono nel paradiso più basso, dove le cose avvengono ancora molto umanamente materiali, e il bambino vede il bene e il male.

10. Qui comincia la scuola di prova della vita con il bambino, il quale però sta sempre sotto la custodia dei genitori affidatari o dei loro sostituti, e a questo punto si mostra in seguito come il bambino sappia utilizzare le buone lezioni che ha ricevuto dai curatori e dagli insegnanti della scuola. La maggior parte di questi sostiene bene la scuola spirituale della vita carnale, e così, dopo pochi anni si avvicinano nel mezzo del paradiso superiore, che è il pre-Cielo. Se sono sufficientemente addestrati nell'amore, nell'umiltà e nelle altre virtù, allora passano nel primo Cielo, perché raggiungono già la prima rinascita dello spirito.

11. Nel paradiso superiore un bambino così progredito Mi vede di quando in quando; invece Mi vede spesso nel primo e nel secondo Cielo. Quando il bambino è maturo per ricevere la seconda nascita dello spirito, allora la sua carriera è completata ed entra nel Cielo più alto, ovvero nel Cielo dell'Amore, altrimenti chiamato “Nuova Gerusalemme”. Se questo stadio viene raggiunto, allora l’uomo è felicissimo, beatissimo, poiché dimora sempre presso di Me come figlio Mio, il che costituisce la più grande beatitudine di uno spirito.

12. I bambini impiegano parecchi anni per arrivare nel terzo Cielo, ma di solito viene raggiunto tra i 20 e i 30 anni.

13. Quando un bambino in tal modo entra nel Cielo dell'Amore, ottiene la reminiscenza di tutta la sua vita precedente e quindi sa in quale pianeta è già stato e quante volte e dove sulla Terra è stato reincarnato, cioè quante volte è già vissuto e morto come uomo. Sa come ricordare tutto in modo molto vivido, e si unisce alle persone che un giorno gli erano care sulla Terra. È felicissimo perché, come un dio, è dotato di tutta la sapienza, di tutta la conoscenza e di tutte le grazie e le beatitudini dell'Amore celeste.

14. Vedete, questo è il destino nel regno degli spiriti dei vostri figli morti prematuramente, ma non come  ve lo insegnano i vostri sacerdoti, che essi non saranno salvati senza il battesimo. Perciò lasciate i vostri sacerdoti e venite da Me, dal Padre vostro Gesù nella scuola spirituale, e lì non vi mancheranno momenti di beatitudine. Amen!

 

 

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[1] Besant Annie: (Londra 1847-Adyar, Madras, 1933), teosofa e propagandista del socialismo. Fu presidentessa della Società Teosofica e si oppose al movimento indipendentista indiano.

[2] Sacrestano o sagrestano: un laico stipendiato che ha il compito di tenere in ordine la sagrestia e pulire la chiesa.

[3] Druidi: sacerdoti dell’antica Gallia che esercitava il proprio culto nei boschi.

[4] Tertulliano Quinto Settimo: (Cartagine 160-250), apologeta e scrittore. Pagano, convertitosi al cristianesimo ne divenne strenuo difensore, combattendo contro le eresie e contro le persecuzioni imperiali.

[5] Montfaucon Bernard: (Soulage 1655 - Parigi 1741), è stato un monaco cristiano, filologo e archeologo francese, appartenente alla congregazione benedettina di S. Mauro. Fu uno studioso ed erudita, curò l’edizione delle opere dei ‘Padri della Chiesa’ ed è considerato il fondatore della paleografia greca, cioè la capacità di leggere, interpretare e datare testi manoscritti e saperne riconoscere l’autenticità.

[6] Mantra: definizione e significato. Mantra è una parola sanscrita derivata da due radici: man, che significa “mente” o “pensare”, e trai, che significa “proteggere”, “liberare da” o “strumento”. Pertanto, i mantra sono strumenti della mente, o meglio ancora, strumenti per liberare la mente.

[7] Atanasio di Alessandria, santo (Alessandria 293-373), patriarca di Alessandria e dottore della Chiesa; strenuo difensore dell’ortodossia contro l’arianesimo, che contribuì a far condannare nel concilio di Nicea (325).

[8] Confermazione equivale alla nostra comunione.

[9] Betabara: deserto della Giudea (Matt. 3,1-2)

[10] Giudei: il termine ‘giudeo’ era in uso dal ritorno della deportazione in Babilonia degli abitanti di Giuda, fino al tempo di Gesù, ed utilizzato per indicare quel popolo come discendenti di Abramo, quindi, pur essendo tutti ebrei. Termine, però diventato di uso comune solo a metà del ‘900 con la persecuzione subita dai nazional socialisti fino al 1845, e perciò ancora utilizzato al tempo di F. Schumi.

[11] Il secondo ‘patto’: si riferisce a quello che ci sarà dopo il grande Giudizio; inizialmente solo spiritualmente attraverso gli insegnamenti della ‘Nuova rivelazione’ tramite i mistici, e solo dopo la purificazione della Terra e la messa in opera dei Suoi innumerevoli Insegnamenti, quali ‘nuova Bibbia, valido per la generazione che vivrà sulla Terra nel ‘regno millenario’ (Ap. cap.20). [n.d.r.]

[12] Qui ripetiamo che la parola “dannato” spiritualmente significa che sarà separato dal Cielo, finché mantiene la sua ostinazione nei confronti della Parola del Padre!

[13] Il punto indicato non è stato trovato, forse perché quel capitolo citato fu pubblicato in altri libri. Tuttavia, una spiegazione si trova nel libro “La Teosofia cristiana” cap. 10.

[14] G.V.G vol. 6 cap. 40,17. «Io vi ho detto di battezzare nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo chiunque accoglie in modo vivente e vero la Mia Dottrina, e perciò anche Me stesso; ma per fare ciò basta l’imposizione delle mani, e poi, quale segno esteriore della vera purificazione interiore per mezzo dello Spirito di Dio, basta lavarsi con acqua pura. E questo è completamente sufficiente, tanto per gli ebrei, quanto per i pagani».

[15] Nuovo regno: il riferimento è al regno millenario profetizzato, che inizierà dopo il grande Giudizio indicato nell’Apocalisse (Ap. cap. 20)

[16] Il Signore allude al nodo gordiano, così detto da Gordio, mitico re della Frigia, il quale attaccava il giogo del suo carro con un siffatto nodo, che Alessandro Magno per scioglierlo dovette tagliarlo con un colpo di spada. [n.d.r.]

[17] Si leggano le spiegazioni su questo nel libro”La Teosofia cristiana” cap. 48,65.

[18] Per approfondire l’argomento si rimanda il lettore alle “Prediche del Signore” di Gottfried Mayerhofer, predica n.3.

[19] Anabattista: seguace della corrente protestante nata in Germania nella prima metà del XVI secolo; tesi centrale della dottrina degli anabattisti era la convinzione che il battesimo fosse valido solo se impartito all’età della ragione. Perciò nella loro comunità tutti gli adulti venivano battezzati.

[20] Idroterapia: è una pratica naturale consistente in bagni caldi o freddi, impacchi umidi e docce con acqua naturale o medicata.

[21] Eterodossia: dal greco ’heteros’ (diverso, differente) e‘doxa’ (opinione, dottrina) ci si riferisce a una serie di opinioni,ideologie, scelte di vita o credenze, non in linea con quelle dominanti o maggiormente diffuse. È spesso usata, in modo contrastivo con ortodossia, per sottolineare e rivendicare la propria posizione non allineata a quella tradizionale.

[22] GVG IV/110,9: «Ma il vero battesimo, l'unico che presso di Me abbia valore, è quello col fuoco dell’amore per Me e per il prossimo, è quello col vivo zelo della volontà e con lo Spirito Santo dell'eterna Verità da Dio. Tre sono i capisaldi che nel Cielo rendono per ciascuno una valida testimonianza, e questi sono “l'Amore”, quale il vero Padre, la “Volontà” quale Parola vivente e attiva ovvero il Figlio del Padre, ed infine lo “Spirito Santo” quale la retta comprensione dell'eterna e viva Verità da Dio, ma viva ed attiva nell'uomo e solo nell’uomo!»

[23] Le sette virtù di Gesù sono descritte nel “Libro delle preghiere teosofiche cristiane” al cap. 19.

[24] (Tito 3,5): «…egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, [6]effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, …»,

[25] Una spiegazione completa sul battesimo dello Spirito Santo è nel libro “La Santa Trinità”, premessa del Signore.

[26] “Prediche del Signore”: è un insieme di 53 ‘Prediche’, una per ogni domenica dell’anno da meditare, ricevute nel 1871-1872 da Gottfried Mayerhofer .

[27] Libro della concordia: Formula della Concordia (1577) (tedesco, Konkordienformel; latino, Formula concordiae; anche il "libro di Berg" o il "libro di Bergen") è un’autorevole dichiarazione di fede luterana (chiamata ‘confessione’, ‘Credo religioso’ o ‘simbolo’) che, nelle sue due parti (Epitome e Dichiarazione di Solidarietà), costituisce la sezione finale del Corpus Doctrinae luterano o del "Corpo della dottrina", conosciuto come il Liber Concordiae (Libro della Concordia) (la maggior parte dei riferimenti a questi testi sono dell'edizione originale del 1580).

[28] Si legga la dottrina della reincarnazione nel libro n. 73 “La Teosofia cristiana" al cap. 31,169.

[29] Caffettano: lunga veste a pieghe cadenti, provvista di maniche lunghe ed ampie.

[30] Battista: membro di una setta cristiana calvinista, per la quale il battesimo, somministrato per immersione completa, deve essere ricevuto in età adulta, cioè con atto di cosciente e libera volontà.

[31] Una rivelazione specifica fu data nel 1842-1843 a Jakob Lorber dal titolo “Il Sole spirituale” nel II volume ai cap. 67-127, oppure nell’estratto “I bambini nell’aldilà”.