(1899 / 1901)

Rivelazioni

a

Franz Schumi

 

La Santa Trinità

 

Spiegazioni sul concetto delle tre principali caratteristiche di Dio:

Amore, Sapienza, Potenza,

così come devono essere correttamente interpretate

 

n. 37

 

 

Titolo originale: „Die Heilige Dreieinigkeit

 

Per l’edizione in lingua originale:

Casa Editrice di Franz Schumi a Zurigo;

Editore su commissione: Cécil Nägel, Altona (Germania)

Stampa di Otto Bucholz in Amburgo (Germania)

 

Traduzione dalla lingua tedesca a cura degli: “Amici della Nuova Luce

                          www.legamedelcielo.it

 

 

 

 

INDICE

 

Premessa

La Pentecoste dello Spirito Santo

20.08.1901

Cap. 1

Una parola d'amore del Padre

24.04.1901

Cap. 2

Martin Lutero e le profezie post-apostoliche

 

Cap. 3

Sui templi-chiese – Dio-Padre

 

Cap. 4

Gesù, Figlio di Davide, perciò "Figlio dell'uomo"

 

Cap. 5

Gesù quale Figlio di Dio è Sapienza di Dio

 

Cap. 6

Il padre è maggiore di Me

 

Cap. 7

Cristo è Dio-Padre e lo Spirito Santo

10.09.1899

Cap. 8

I Doni di grazia e potenza dello Spirito Santo con la rinascita

 

Cap. 9

Gesù, principe della pace, Re del cielo e della Terra, Giudice universale

 

Cap. 10

La Santa Trinità

12 e 22.02.1901

Cap. 11

La Parola interiore degli attuali medium di Dio

13.06.1901

Cap. 12

Profezia sul ritorno di Cristo e sua rispondenza spirituale

10.06.1901

Cap. 13

Parole del Padre celeste ai Suoi figli

15/18.07.1901

13/1

Tendere alla rinascita dello spirito

 

13/2

Vivere secondo i Comandamenti

 

13/3

Il denaro è il Satan del mondo

 

13/4

La falsità è uccidere spiritualmente

 

13/5

I Dieci Comandamenti

 

13/6

Il governare senza Dio

 

13/7

Ai sacerdoti

 

13/8

Il vero culto religioso

 

(Allegato)

Ai miei fratelli e sorelle (lettera di Schumi)

Dicembre 1906

 

Riferimenti per la richiesta libri (storico/1901)

 

 

 

Introduzione

 

Una rivelazione di oltre cento anni fa! Eppure, a ben conoscere il contenuto, ci si rende conto di come, ciò che è stato profetizzato al suo interno, poco si addice a quel tempo dell’inizio ‘900, poiché delle molte indicazioni sul Giudizio imminente – non ancora avvenuto – molte di queste indicano avvenimenti e comportamenti umani proprio del nostro tempo; e quindi è evidente che tali parole furono date unicamente per i nostri giorni, tempo sempre più caduco, in cui ben difficilmente sarebbe stato possibile trovare qualcuno in grado di ricevere oggi la pura Parola dai Cieli, e dove invece l’oppositore trova e usa i suoi diretti strumenti per confondere, propinando pseudo rivelazioni per mistificare la pura Parola dai Cieli, e creare dubbi ed incertezze per preparare i suoi strumenti da opporre ai figli che sono in cerca della Verità. Proprio per questo fu data in anticipo, avendo trovato in F. Schumi un ricevente, e non certo per valere per quel tempo.

Ciò che viene indicato vicino, proprio adesso che tale rivelazione in lingua austriaca/tedesca è stata riportata alla luce non soltanto per i lettori della lingua italiana, deve farci riflettere molto, poiché si avvicina sempre più quel tempo profetizzato in cui la Luce della Verità dai Cieli deve risplendere, per consolare, istruire, chiarire, esortare tutti coloro che aspirano a tale Verità, se cercano di mettere in pratica gli Insegnamenti donati.

Ringraziamo il Padre nostro, affinché tali Sue Parole non vadano perdute, ma siano moltiplicate nei cuori di coloro che tendono all’amore e al servizio per la diffusione della Verità.

Amici della Nuova Luce

 

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(Premessa del Signore)

La Pentecoste[1] dello Spirito Santo

20 agosto 1901

1 Dal momento che negli Atti degli apostoli (At. cap. 2) trovate descritti i doni della grazia e della forza dello Spirito Santo nella rinascita, questo è il posto migliore per comunicarvi la scena del battesimo di fuoco dello Spirito Santo come si svolse quella volta. Era il 17 maggio, secondo il vostro calcolo, alle 9 del mattino, quando i Miei cari apostoli, i discepoli e le donne stavano pregando nel giusto fervore, tutti concordi e di un solo sentimento, immersi in Me. A quel punto concessi il battesimo dello Spirito Santo, chiamato anche la rinascita dello spirito, così che i popoli di allora, intrattenendosi a Gerusalemme in differenti affari, ne fossero resi attenti e i farisei fossero resi del tutto impotenti.

2. All'improvviso si udì un forte echeggiare e scrosciare in alto sopra le regioni delle nuvole, come se un vento tempestoso attraversasse il paese, che rapidamente si abbassò sulla città di Gerusalemme e sulla casa della città di Nazareth, la quale sembrò immediatamente avvolta da un vento turbinoso che però, non appena giunto, subito ammutolì.

3. Mentre il popolo si accorreva verso questo evento, da fuori guardava stupito e si chiedeva cosa fosse accaduto in quella casa dove 74 dei Miei cari stavano assorti sulle ginocchia in preghiera, mentre si riempiva con una grande luce, nella quale lingue di fuoco, come simboli del Mio Insegnamento dell'Amore, si libravano separate sulle teste di tutti loro che, in quell’istante, in una luce che diffondeva un godimento trascendentale, illuminati da parte a parte, furono avvolti da un profumo celestiale che non si può paragonare al profumo dei fiori terreni. Questo durò circa cinque minuti, e tutti i rinati furono ricolmi di grande amore, sapienza e forza di fede, pieni di gioia e zelo di annunciare il Vangelo al popolo. E perciò dissero tutti concordi: “Fuori! In mezzo al popolo, qualunque cosa possa accadere, vogliamo portare la verità alle genti, su chi era Gesù di Nazareth che hanno crocifisso”. E così tutti si affrettarono fuori, la porta della casa si aprì e, giubilando, i Miei cari si fecero strada tra la moltitudine del popolo che già affollava tutte le vie intorno alla casa in attesa di sapere cosa era successo. Allora i Miei apostoli, i discepoli e le donne, colmi dello Spirito Santo, si fecero avanti e iniziarono, con parole piene di vita, a descrivere la verità dell’accaduto e a parlare in tutte le lingue, come viene descritto nel secondo capitolo degli Atti degli apostoli dal quarto versetto e oltre.

 

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Cap. 1

Una parola d'amore del Padre

24 aprile 1901

1. Miei cari figli, qui avete un libro che è destinato alla conversione dei cattolici romani, ma principalmente dei protestanti dalla loro fede nel senso letterale della Bibbia e per aprire la conoscenza della verità sulle divine designazioni dei Nomi. Diffondete questo libro con la parola e con gli altri scritti religiosi per amor Mio e per il prossimo, affinché il mondo sia guidato all'unità nella fede e nella conoscenza che sono Io stesso Colui che, nei libri Teosofici cristiani, secondo le parole dell'evangelista Giovanni 6,45 insegno attraverso questi libri. Miei cari figli, Io che vi ho dato tali libri, vi dico che una volta stampati, costituiranno il modo più semplice di insegnare agli altri per amor Mio, e guidarli alla Teosofia cristiana; perché questa sarà la religione del Regno millenario di Dio sulla Terra.

2. Inoltre, nel Mio Amore e nella Mia Grazia vi ho già dato grandissimi cenni e insegnamenti nel già pubblicato “Libro delle preghiere teosofiche cristiane”. Con tutto l’amore e con tutta la serietà cercate di diffonderlo, sia per i suoi insegnamenti che per le sue preghiere, dal momento che nessuno può andare avanti senza pregare ‒ questo ben lo comprenderete ‒ come anche a motivo della Mia grande grazia della spiritualizzazione. Leggete voi stessi ciò che vi è raccomandato, poiché non crediate di non aver più bisogno delle Mie parole. Se credete e pensate questo, allora siete in un grandissimo errore, perché ne avete ancora molto bisogno.

3. A questo si aggiunga l'importante opera ancora da pubblicare: "La Teosofia cristiana", che apparirà in stampa al momento opportuno.

4. Questo libro è destinato ad ognuno e a tutti, poiché là sarà esposto il Mio Insegnamento con parole soavi del Padre vostro, ma nel senso altamente spirituale di Cristo. Con questo potrete tenere conferenze pubbliche e darlo a tutti, perché in questo libro il Mio Insegnamento puramente spirituale è chiaramente rappresentato in tutta la sua grandiosità, così come le prove che esso è di provenienza divina, e non umana.

5. Attraverso il Mio scrivano ho anche rivelato l’intera conduzione dell'apostolo della riforma “Il Dr. Martin Lutero nell'aldilà”, dal suo ingresso nell’aldilà fino al suo perfezionamento come grande e principe tra i grandi e i principi della Mia Nuova Gerusalemme, il cui libro sarà anch’esso pubblicato mediante il Mio Amore che risveglierò in voi. Per intanto prendete queste Mie parole che vi ho dato in questo libro "La Santa Trinità" e utilizzatele; e così vi sentirete disposti a promuovere in voi, attraverso il Mio Amore, la pubblicazione della "Teosofia cristiana" e "Il Dr. Martin Lutero”. Chi può, lo faccia con un sostegno economico, in modo da contribuire ai costi di stampa, dichiarando che desiderate entrare in possesso di queste Mie parole nelle opere menzionate.

6. L’opera "Il Dr. Martin Lutero nell’aldilà è di grande importanza per gli ammaestramenti e per i convincenti insegnamenti contenuti in esso, tanto che vi dovrebbero rendere chiaro come Io desidero che voi li comprendiate; inoltre, quest’opera serve perfino a perfezionarvi nell'amore e nella verità.

7. Io vi dico: fino a quando voi tutti non avrete una e la stessa fede, una e la stessa visione del Mio Insegnamento, non vedrete né il Cielo né Me, perché nel Cielo non può esserci bisogno di partiti contendenti, né di coloro che pretendono di saperne più degli altri, ma solo di figli amorevoli e umili di cuore e di un solo sentimento, perché Io dimoro solo in mezzo a loro!

8. Il titolo "La Teosofia cristiana", in futuro sarà determinante per i Miei dettati e libri, perché tutte le altre teosofie e gli altri libri teosofici scompariranno dal mondo, poiché dove governerò Io, ‘il Re della Verità’, tutte le teosofie e le interpretazioni filosofiche dovranno scomparire, così come tutto ciò che non porta il marchio della verità. Amen! Questo lo dico Io, Gesù, vostro Dio e Re spirituale.

9. Qui avete di nuovo le Mie sante parole, perciò operate secondo le stesse; riflettete bene che l'azione, vale a dire le vostre azioni, mostrano quanto è progredito il vostro amore per Me. Le Mie benedizioni paterne siano con voi e con tutti i buoni figli che si sforzano di adempiere il Mio Amore. ‒ Amen!

 

 

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Cap. 2

Martin Lutero e le profezie post-apostoliche

1. Molto spesso gli uomini credono più al prossimo fuorviante che al loro Dio e Padre, come lo dimostrano i libri cristiani teosofici che ho fatto scrivere dettando attraverso Lorber, Mayerhofer e altri. Ora sta a voi decidere: “Volete credere a Me, al vostro Padre Gesù, o ai vostri sacerdoti e guide?” – In ogni caso il vostro futuro nel regno degli spiriti sarà lo stesso come con i compagni di fede o con i seguaci del Dr. Lutero che, secondo le sue promesse, nell’aldilà speravano di vedere Gesù Cristo, e in seguito rimasero molto delusi quando dovettero vedere che lo stesso Lutero, andando da loro, non riusciva a capire perché, nonostante la ferma fede e le persecuzioni sofferte, non aveva visto Gesù né aveva raggiunto il Cielo.

2. Se dunque questa è una verità perfetta, allora voi, sia che siate protestanti, o cattolici romani, o ortodossi, o anglicani, non aspettatevi nessun altro destino se non quello di rinunciare a tutte le vostre false interpretazioni del puro Insegnamento di Cristo; andate invece alla scuola del Padre vostro Gesù, per imparare a comprendere le Sacre Scritture non secondo la lettera che porta alla morte, ma secondo lo spirito che dà la vita.

3. Questa piccola avvertenza dovrebbe essere sufficiente, affinché l’intera lettura della "Santa Trinità" vi apra gli occhi e gli orecchi per comprendere la verità, in modo che possiate considerare ed accettare poi con fede le parole del vostro vero pastore Gesù. Infatti, il ritorno di Cristo non potrà avvenire senza che prima abbiate abbracciato il Mio puro Insegnamento, vivendo e operando di conseguenza. ‒ Le Mie benedizioni a tutti coloro che sono credenti, filiali e di buon cuore. ‒ Amen!

 

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Cap. 3

Sui templi-chiese – Dio Padre

1. Gli uomini hanno dimenticato Dio e si costruiscono templi idolatri chiamati chiese[2]. Così riferisce il profeta Osea[3] al cap. 8 versetto 14 sulla rispettiva decadenza dell'umanità, che Io paragono all’incostante popolo ebreo, e perciò chiamato ‘Israele’.

2. Questa definizione non si adattava certamente agli ebrei, perché mai presso di loro Io fui dimenticato tanto da spingerli a costruirsi templi idolatri. Solo di tanto in tanto si diffondeva l'idolatria, che Io estirpavo sempre sul nascere.

3. Di certo nella storia ebraica ci sono stati momenti in cui il popolo si dimenticò di Me, si fusero o si fecero vitelli d'oro, mai però si venne alla costruzione di un tempio. Il re Geroboamo costruì sì una casa per i sacerdoti sacrificanti, ma non per l'altare dei sacrifici. E il Tempio di Gerusalemme non è mai stato un tempio idolatro. Da quanto detto, si può capire che ciò che Io feci scrivere da Osea, fu coniato per le vostre chiese, le quali sono piene di altari, di statue ed immagini che Osea chiama "templi idolatri", poiché solo questi possono essere intesi così. E inoltre vi dico: “In verità, questi, Io stesso li ho definiti in anticipo templi idolatri!”

4. Le vecchie edizioni della Bibbia hanno stampato il termine ‘templi idolatri’ e ‘chiese’, mentre le più nuove, sia le edizioni romane (cattoliche) come anche le protestanti, in quei punti utilizzano adesso il termine ‘edifici’. Quindi la degenerazione della Mia santa Parola procede sempre. Finora (1901!) sono state effettuate migliaia di correzioni nelle Sacre Scritture, per ridurle un po’ alla volta ad un’opera umana da mestierante, e la conseguenza ne è stata l'apostasia della Chiesa!

5. Povero popolo! Come puoi fare affidamento sulla tua Bibbia e sulle tue guide, dal momento che t’ingannano in questo modo? I tuoi sacerdoti sono diventati per te falsi sacerdoti, i quali spesso sono ‘servitori di mammona’, ma molto raramente ‘servitori di Dio’. Perciò non stupirti se non hanno Luce e spiegano le Sacre Scritture in base alla lettera che uccide lo spirito, rifiutando di riconoscere una chiarificazione spirituale, perché ciò rivelerebbe la loro oscurità nello spirituale, e crollerebbe la costruzione delle loro menzogne e dei loro inganni!

6. Se gli uomini avessero la pura Parola di Dio e questa fosse spiegata spiritualmente, allora una tale decadenza nello spirituale sarebbe impossibile. Ma così, dal momento che i sacerdoti spiegano i Miei Comandamenti erroneamente e perfino non vivono né agiscono di conseguenza, non c'è da meravigliarsi che tutto decada nel peccato e nella dimenticanza di Dio.

7. Quando una buona volta gli uomini si sveglieranno e vedranno l'abisso nel quale si sono precipitati spiritualmente, allora verrà alla luce una terribile conoscenza. Eviteranno le loro guide come le pecore evitano i lupi, poiché è questo che Io intendevo quando dissi: “Essi entreranno furtivamente nel gregge in veste di pecora e poi senza ostacoli sbraneranno e uccideranno le pecore sprovvedute” (Mt. 7,15; Atti 20,29).

8. Non Mi rimane nient’altro che consegnarvi una nuova Bibbia, la quale sarà spiegata in maniera pura e spirituale affinché la verità venga separata da quella menzogna che è durata finora. Adesso, infatti, è giunto il tempo di cui parlano i profeti, cioè che i Miei figli saranno istruiti da Me stesso (Is. 54,13; Ger. 31,34; Gv. 6,45).

9. E in effetti sta già accadendo, poiché, se esaminate con sentimento la grandiosità e le spiegazioni delle Mie parole, allora riconoscerete la verità contenuta in esse. Se invece la verità volesse ingannarvi perché oggigiorno gli uomini godono di un'educazione spiritualmente tenebrosa, e quindi sono pieni di quegli spiriti di defunti che suggeriscono le loro opinioni tenebrose, allora mettete via il libro e, nella miglior fede, venite al vostro Padre Gesù, e pregateMi fervidamente per avere Luce spirituale, e questa vi sarà data per dipanare qualunque questione. Io, infatti, sono un Padre amorevole per gli umili spirituali; mentre i sapienti e i critici del mondo li lascio andare per la loro strada.

10. Quando una buona volta gli uomini scopriranno come sono stati ingannati spiritualmente dalle loro guide riguardo alla salvezza della loro anima, solo allora saranno disposti al cambiamento; ma finché si vanteranno ostinatamente del loro senso letterale e della loro sapienza senza amore, nessuna salvezza potrà essere raggiunta con loro, perché sono troppo tenebrosi nello spirituale, e quindi non conoscono e non possono comprendere la voce del loro sommo pastore Gesù.

11. Considerato che attualmente gli uomini sono caduti in una così grande tenebra spirituale, Io ho risvegliato nuovamente da tutte le parti, alcuni Miei profeti scrivani, come un giorno presso gli israeliti quando iniziarono a prendere vie troppo sbagliate. Tuttavia, in quel tempo la tenebra regnava per la stupidità del popolo, mentre oggi esiste per la tenebrosa sapienza negante Dio. Tutta quella sapienza che non opera secondo i Miei Comandamenti, è tenebrosa, perché è anticristiana, poiché tutto ciò che contravviene al Mio Insegnamento, di Cristo, è anticristiano. Ora esaminate la vostra vita e le vostre opere, e confrontatela con i Miei Comandamenti, allora riconoscerete dove si trovano e come si chiamano gli anticristi!

12. A che Mi servono le vostre preghiere, gli inni e le cerimonie, se vengono da un fondamento contaminato da ogni genere di peccati? Voi simulate devozione se siete nel bisogno, ma non pensate che Io sono troppo Santo e che il peccato è bandito in eterno dal Mio volto. Non viene punito il malfattore presso di voi? E voi credete che Io vi perdonerò tutto, se venite nella preghiera solo un po’ in maniera bonaria? I vostri peccati non saranno mai perdonati da Me, se in futuro non li evitate per amor Mio e per amore del vostro prossimo. Né penitenza né confessione hanno importanza per Me, ma solo e unicamente il costante pentimento col fermo proposito di evitare il peccato e non commetterlo più. Voi stessi siete il vostro giudice; Io, infatti, non giudico nessuno (Gv. 8,15), e quanto meno vivete secondo i Miei Comandamenti, tanto più vi allontanate da Me, tanto più andate nel giudizio delle tenebre, nell'inferno, perché i peccati vi mettono in collegamento e in compagnia degli spiriti infernali. Pertanto, quanto più prestate attenzione ad adempiere i Miei Comandamenti, tanto più in alto vi innalzate nello spirituale ed entrate in collegamento e in compagnia di spiriti che sono uguali al vostro interiore; e se la vostra volontà è seria, allora vi si avvicinano spiriti sempre più alti, e questo agisce spiritualmente in maniera vivificante e rianimante su di voi, perché la vostra anima vede gli spiriti e ne gioisce, e il vostro cervello nota questa gioia, ma non sa il perché siete così infiammati dal Divino, perché il cervello non è pienamente consapevole delle impressioni dell'anima durante il giorno, ma le riceve solo come presentimento, altrimenti sapreste tutto ciò che accade nel regno degli spiriti. Quando è nello stato di veglia, il cervello carnale è accessibile solo alle impressioni provenienti dalle sfere della vita esteriore; invece di notte o nel sonno, esso lo è anche per ciò che l'anima fa nel regno dello spirito, di cui i sogni veri, la chiaroveggenza e il sonnambulismo, forniscono prove inequivocabili anche allo scettico e al negatore di Dio.

13. Così la Mia opera procede in mezzo a voi, e il Mio unico desiderio è che voi, quali figli Miei, ascoltiate la voce di Dio e Padre vostro Gesù, affinché le Mie parole in voi producano i frutti della vita eterna. Altrimenti mai potrete venire a Me, perché fuliggine e neve hanno due colori differenti. ‒ Se supponete che, quali grandi peccatori, rappresentate la ‘fuliggine’, allora vi diventerà anche chiaro cos’è la neve. ‒ Perciò purificatevi e santificate i vostri pensieri, i desideri, le parole e le opere, affinché portino in sé solo dello spirituale; allora la via che porta a Me sarà spianata, altrimenti non lo sarà mai! Senza lotta non c'è vittoria, ma senza vittoria non c’è da sperare nessuna ricompensa.

14. Così, figli Miei, vi ho chiarito alcune cose che si devono fare per venire da Me. I rimanenti libri teosofici (che vi donerò) vi daranno ulteriori spiegazioni che finora presso di voi sono state considerate eretiche, perché diffondono su tutto la verità. Leggeteli tutti per intero e giudicate alla fine! Io non costringo nessuno a credere, ma non tiro indietro neanche nessuno se, pienamente consapevole della propria sorte, vuole precipitarsi nell'abisso! Infatti, ognuno è artefice della propria fortuna, se conosce i mezzi per essere felice; e questi sono dati e spiegati ovunque in tutti i Miei dettati. Chi non conosce né comprende la voce del suo Dio e Padre, è profondamente immerso nella sapienza e nella materia umana, mentre Io sono il contrario: Amore e Spirito (Gv. 4,24).

15. Di conoscere la Mia Essenza, gli uomini che si presentano a voi come ‘servitori’ chiamati da Me, non se ne sono ancora mai occupati, bensì nel loro servizio a mammona hanno portato ancora più oscurità nelle incomprensibili (per loro) parole della Bibbia, perché queste sono spirituali. Quindi Io stesso voglio fare ciò di cui Mi pregano quei figli che hanno amore per Me e anche per voi quali figli Miei.

16. Nel Vecchio Testamento si conosceva il Dio d’Abramo d’Isacco e di Giacobbe, si sapeva che Egli è uno Spirito vero e giusto (1° Re 18,36; Sal. 111,7; Daniele 4,36).

17. Il Mio Nome era Jehova Zebaoth, che significa 'Padre' oppure: 'Signore degli eserciti'.

18. L’appellativo 'Jehova' si traduce in 'il Signore dei giusti!', ‒ 'l'Eterno', ‒ 'l’Immutabile', ma queste traduzioni non sono ebraiche antiche, perciò non giuste. In ebraico antico 'Jeoua' significa 'Padre', vale a dire Amore e Creatore o Procreatore, e sono contrassegnati come Amore anche nel Nuovo Testamento (1° Gv. 4,7-16).

19. L'Amore è il principio basilare in Dio, e questo è il Padre quale Creatore del mondo, poiché l'Amore è sempre il Padre, l'Impulso e il Procreatore, perché un essere completamente libero non farà mai qualcosa senza che lo guidi l’Amore. Dio, quale Essenza più libera, fa tuttavia solo ciò che è il Suo Amore, il Suo diletto e la Sua gioia, perciò il nome ‘Jehova’ o ‘Padre’, dal momento che il Padre è proprio l'Amore generante.

20. Io sono Padre vostro come ‘Amore’ e dimoro nel vostro cuore, e come Tale Mi annuncio attraverso la coscienza quando rimprovero o consiglio per il bene. Paolo scrisse ai corinzi (1° Cor. 3,16-17; 6,19; 2° Cor. 6,16) e ai romani (Rom. 8,11) e spiegò loro che lo "Spirito di Dio" vive nell'uomo come Suo Tempio vivente, che questo Spirito è lo "Spirito Santo"; Questi è il Dio vivente che ha risuscitato il corpo di Gesù dalla morte. Questa spiegazione vi dovrebbe bastare per rigettare la falsa credenza che lo spirito dell’uomo sia diverso dallo Spirito di Dio, altrimenti Io, vostro Dio-Gesù, e il Mio apostolo Paolo, saremmo bugiardi (Gal. 1,11-12). Vedete, anche questa è una grande dimostrazione di quanto la vostra sapienza vi abbia resi tenebrosi, facendovi fraintendere perfino un insegnamento espresso materialmente! Si dice chiaramente: «Dio insufflò ad Adamo il Suo respiro e con ciò lo chiamò in vita» (Genesi 2,7). Ma se ciò è completamente vero, come avrei dovuto insufflare un altro alito di vita o spirito di vita, se non il Mio stesso Spirito divino? Io vi dico: nell'intera infinità non c’è niente di più che solo uno Spirito divino e uno spirito satanico, vale a dire uno Spirito divino dell'Amore e uno spirito satanico dell’odio.

21. Il Mio Spirito d'Amore è la vita nell’intera Creazione visibile e invisibile, e questo Spirito viene spesso dato per il rafforzamento dello spirito nell'uomo, ma ciò non significa che lo spirito dell’uomo non sia un puro spirito di Dio, ma solo che lo spirito proveniente direttamente da Me è più attivo nell'amore, che lo spirito molto tormentato dell'uomo peccatore (Rom. 8,15-16).

22. Immaginatevi perciò il Padre non come una Persona, ma come uno Spirito d'Amore, come un'aria fiammeggiante d'Amore, altrimenti mai afferrerete giustamente Dio; poiché, se Dio non fosse un alito etereo, non potrebbe compenetrare tutto ed essere rappresentato dappertutto! Proprio a ciò è dovuto il Suo vedere e sapere tutto nel mondo intero.

23. Non sarà facile dare del termine Dio-Padre una spiegazione più contorta di quella sbandierata dal clero. Di conseguenza la si abbandoni, poiché adesso inizia l’opera Mia, per spiegare come i Miei figli debbano comprendere l'Insegnamento dell'Amore di Dio.

24. Il termine “Padre” ha il più alto significato per gli uomini, poiché, se vostro Padre è Dio, voi siete chiamati a diventare dèi ed eredi del Suo Regno, ma solo quando adempite la Volontà del Padre vostro.

25. Dipende solo da voi e non da Me, se volete oppure no essere ultra felici e divini, poiché Io non costringo nessuno a diventar qualcosa se egli non vuole. Dove governa il Mio Spirito, lì c'è libertà (2° Cor. 3,17), e nessuno può lamentarsi che Io gli metta qualche ostacolo sulla via, ma nessuno deve neanche lamentarsi se la sua strada sarà attraversata da ogni specie di disagio, poiché questo dipende dalla propria vita, a seconda che questa sia vissuta con o senza Dio!

26. La parola "Padre" dovrebbe essere per voi uno stimolo a lavorare, affinché voi, "figli perduti", veniate a casa dal Padre che vi aspetta sempre per accogliervi amorevolmente nella Sua celeste Casa paterna. Perciò sforzatevi di adempiere la Volontà del Padre ed Io vi dico che i vostri sforzi saranno ripagati meravigliosamente.

27. “Padre” deve essere la vostra parola d’ordine, poiché il Padre è l’Amore in Dio, e solo allora, quando pronunciate questa parola come denominazione del vostro Dio da cuori amorevoli, il Suo Nome è santificato attraverso di voi e attirato da voi nell'amore. Perciò cercate di tenere questo Nome in bocca e non solo il nome “Dio”, perché Dio è troppo Santo, e quindi gli uomini come peccatori e malfattori sono per Lui un orrore. Invece, come “Padre” Egli è Amore, e solo questo (in questa Essenzialità) ha compassione e misericordia di voi.

28. Perciò portate al Padre molto amore. Allora tutti i peccati vi saranno perdonati, quantunque possano essere molti di più dei fili d'erba sulla Terra o dei granelli della sabbia nel mare. (Prov.10,12; 1° Pietro 4,8)

29. L'evangelista Giovanni (7,38-39) scrive: «Chi crede in Me (Gesù), dal suo interiore si riverseranno torrenti d’acqua vivente». Questo vuol dire: “Chi crede in Me osserverà i Miei Insegnamenti, e da ciò si riverseranno flussi d’amore attraverso l’attività delle opere d’amore che avranno effetto sui poveri e gli ammalati”.

30. Nessuno può sostenere di amare Dio se odia il prossimo! Infatti, come può dire di amare Dio, se odia il prossimo nel quale vive il Dio vivente, se lo disprezza e lo pianta in asso in caso di bisogno, invece di soccorrerlo amorevolmente e aiutarlo secondo la forza e la possibilità? (1° Gv. 4,7-21)

31. L'Amore è il più grande comandamento della legge di Mosè, e nessuno viene al Padre se non attraverso l'Amore, perché l'Amore pretende solo di nuovo Amore, perché l'Amore è la vita (Matt. 22,37-40; Gv. 14,6).

32. Perciò il Mio Paolo ha detto che l'amore è la cosa più alta di tutto (1° Cor. 13). A cosa Mi serve la vostra convinzione che Io sia Cristo, se le vostre opere non corrispondono all'amore? Anche Satana e i suoi diavoli credono in Me, ma le loro opere non provengono dall’amore, perciò sono contro di Me. A cosa Mi serve che voi amiate chi vi sta a cuore se poi lasciate che i poveri e i bisognosi soffrano la miseria e la fame? In verità vi dico: "La vostra fede e il vostro amore presso di Me non valgono niente, finché non vi adorneranno le opere d'amore per il prossimo verso gli estranei!”. Senza opere d’amore per il prossimo, appartenete ai caproni del Mio giudizio spirituale, e l'inferno sarà il vostro domicilio!

33. Dove non c'è amore disinteressato per il povero prossimo, dove i poveri, i bisognosi e i malati vengono abbandonati al loro destino, là Io, il vostro Padre-Gesù, non ci sono, e se non vi spianate la via che porta a Me, al Padre, attraverso il Mio Amore per il prossimo, allora non verrete al Padre, poiché Io sono la via che porta a Lui attraverso l'Amore (Gv. 14,6; 1° Gv. 4,8-16).

34. Voi adesso sapete che il nome “Padre” significa l’Amore in Dio, quindi comprenderete le parole della Bibbia dove si dice: «Io e il Padre siamo uno» (Gv. 10,30), ciò significa che Io e il Padre siamo uguali nell’Amore. Viene inoltre detto: «Io sono nel Padre e il Padre è in Me» (Gv. 10,38). Questo testo vuol significare che Io ero nell’Amore e nella Misericordia, e perciò feci le opere dell’amore per il prossimo; quindi il divino Amore era uno in Me (1° Gv. 4,8 e 4,16) e il Mio Amore nell'Amore del Padre.

35. Dissi inoltre: «Ma il Padre che dimora in Me fa le opere Sue» (Gv 14,10). Quindi era proprio l'Amore di Dio in Me che ha fatto le opere dell’amore per il prossimo, ma il Mio Amore era allo stesso tempo l’Amore del Padre (Gv. 14,19-21). Noi eravamo sempre 'Uno'. Perciò Io dissi: «…lo Spirito della verità Mi trasfigurerà, perché prenderà dal Mio (cioè dal Mio Amore, sapienza e forza) e ve lo annuncerà» (Gv. 16,14). «Infatti, tutto ciò che ha il Padre (vale a dire l’Amore di Dio), è Mio…» (la Sapienza di Dio [1 Cor. 1:24]). «Perciò ho detto, Egli lo prenderà dal Mio e ve lo annuncerà» (Gv. 16,15 / 17,10).

36. Io in tutto ero Uno con il Padre. Perciò lo Spirito del Padre in Me divenne il dominatore della Mia individualità, e Lui diresse e guidò la Mia intera Essenza. Poiché subordinai la Mia Sapienza al Suo Amore e con ciò persi la Mia caratteristica separata in Dio.

37. Quindi anche voi dovete crocifiggere la vostra sapienza e subordinarla all'amore, poi diventerete una cosa sola con Dio Padre, che sono Io, Gesù, come Io, quale uomo, divenni Uno col Padre attraverso l’Amore, e con ciò Io stesso divenni Dio Padre. Allora ho potuto dire: «Chi vede Me, vede Colui che Mi ha mandato perché il Mio stesso Amore Mi ha mandato, e in Dio c'è un solo Amore, poiché dove si muove un amore, là c'è il Padre». E così successe all'ultima cena, quando dissi: «Se avete riconosciuto Me, allora avete riconosciuto anche il Padre Mio; poiché chi vede Me, vede il Padre» (Gv. 14,7).

38. Lo Spirito di Dio è il Padre, perché il Padre è l'espressione spirituale dell'Amore e l'Amore è l'intera Essenza primordiale in Dio. Perciò, chi ha l’Amore è infinitamente ricco, e con questo può pagarsi l’accesso al Cielo.

 

 

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Cap. 4

Gesù, Figlio di Davide, perciò "Figlio dell'uomo"

1. Nell’uomo dimora la speranza di un aldilà migliore, perciò il suo sforzo è diretto a condurre la sua vita così da poter avere una giustificata speranza di giungere lì felicemente.

2. Mai gli uomini hanno avuto così poco senso per lo spirituale come oggi. Ciò che vedono in loro come spirituale, non è propriamente lo spirituale come dovrebbe essere, bensì qualcosa di mondano, di dogmatico, di egoistico, perché calcolato sulla propria debolezza.

3. Come potrei non essere triste quando vedo come l'umanità percorre la via dell'abisso? Ognuno crede che le sue opinioni siano quelle giuste, ma lasciarsi istruire, riflettere su qualcosa, esaminare la verità, per questo alla maggior parte di loro manca la pazienza. E tuttavia si deve esaminare la verità, quando la sua motivazione sta nell’amore per Dio e per il prossimo ‒ visto che la verità non sta nella sapienza, bensì nell'amore ‒ e quando le opere della sapienza provengono dall'amore.

4. Ognuno da questi segni può giudicare se gli uomini sono dallo spirito della verità e se agiscono secondo la Volontà di Dio. Infatti, dai frutti si riconosce l'albero (Mt. 12,33). E così anche gli uomini si riconoscono dai loro frutti, a seconda se le loro opere provengono dall’amore disinteressato oppure dall’egoistica sapienza (Mt. 7,16).

5. Se gli uomini adempiono le prescrizioni che il Mio Insegnamento dell'Amore prescrive loro, allora il Mio Amore in loro diventa attivo ed essi maturano nello spirituale, portando buoni frutti per la vita eterna.

6. In questo modo il Mio governo entra nell’intimità con voi, perciò provate una gioia rassicurante nell'adempimento dei vostri doveri, nell'opera dell’amore per il prossimo a Me tanto caro. Infatti, solo l'intima relazione tra padre e figlio risveglierà in voi amore, gioia e pace, e questo vale più di ogni altra cosa.

7. "Vegliate e pregate", dissi ai discepoli addormentati nel giardino del Getsemani; e così dico anche a voi, poiché lo spirito, che sono Io stesso in voi, è sempre ben volenteroso, ma la vostra anima è pigra, e questa gestisce la carne e volentieri segue solo i suoi desideri e le sue voglie, perché è presa dalla materia. E questa deve essere sempre esortata ed incitata al bene.

8. Molti uomini vivono alla giornata senza pensare che hanno un'anima, anzi perfino negano la propria anima e la sua sopravvivenza dopo la morte, e pensano che con la morte della carne finisca tutto. Tali materialisti sprovvisti di idee avranno un risveglio terribile nell'aldilà. Sarà un risveglio che sarebbe meglio non viverlo mai, poiché strazio e afflizione li avvolgeranno nelle tenebre e nessuno darà loro uno schiarimento, perché nel mondo hanno deriso i buoni insegnamenti e si sono preoccupati solo del loro corpo, lasciando che all'anima mancasse il necessario in tutto e in ogni nutrimento spirituale.

9. Cosa succederà lì a tali uomini vissuti sregolatamente? Di questo essi non hanno nessun presentimento. La nuda verità li sorprenderà così terribilmente quando giungeranno là dove nessun inganno è più possibile. Là allora piangeranno disperatamente a causa del percorso di vita sbagliato e digrigneranno i denti dalla collera per la propria stupidità, per aver gettato via il bene e seguito il male. Il verme del pentimento non avrà una fine, perché nelle tenebre l'uomo si sente troppo infelice. Perciò infelici di tale specie vanno spesso in delirio ed avvampano di fuoco interiore dell’ira e dell'eccitazione violenta contro il voluto triste destino apparentemente invincibile e senza fine. Fiamme selvagge sconvolgono l’intimo del loro cuore a causa dell'eccitazione verso la spietata opera del pentimento, delle tenebre e dell’inquietante presa che queste hanno sugli uomini capitati nelle loro condizioni infernali.

10. Nessuno può riuscire a concepire quale terribile esistenza debbano attraversare tali esseri infelici e come maledicono e vivono selvaggiamente verso di Me e verso se stessi; e nondimeno, Io avevo dato loro tutta la libertà di appropriarsi dalla Mia sorgente del divino Insegnamento dell'amore come era a loro gradito. Invece, anziché gratitudine o riconoscenza, ho ricevuto da loro solo scherno, derisione e disprezzo, e dunque sono venuti da Me con tutta la loro diabolicità e malvagità. Ed Io dovrei dar loro miele? No, a loro non faccio niente! Ma proprio perché hanno vissuto e sono morti senza di Me, ed essendo solo Io tutta la dolcezza e la felicità della vita spirituale, (equivale a dire che) Mi hanno rigettato con lo scherno e la derisione della loro sapienza intellettuale, quindi sono stati gli unici giudici e malfattori nel loro triste destino nelle tenebre infernali, dove manca ogni aiuto, ogni luce, ogni forza, per realizzarsi e muoversi in regioni migliori.

11. Terribilmente insopportabile è una simile condizione, soprattutto a causa dell’inveterato[4] insegnamento della falsa Chiesa che perdura, e ogni cambiamento ne è escluso. Perciò, figlioli, leggete le Mie spiegazioni con serietà e attenzione, per non subire lo stesso destino!

12. Questo stato non dura eternamente, dal momento che Io non ho creato luoghi di condanna eterna, e comunque non ho posto i Miei figli nel mondo come eterni condannati (si veda il “Libro delle preghiere”). Tuttavia, finché non avranno realizzato tanto da riconoscere la menzogna nella quale si trovano, affinché ricevano i mezzi su come poter migliorare il loro stato pietoso, a loro sembrerà come se stiano passando delle eternità, e questo stato inconsolabile, apparentemente infinito, diventa per loro il purissimo inferno di tormento nelle tenebre e nelle fiamme dello stato interiore della loro anima. Questo è l’inferno, del quale voi avete un concetto completamente sbagliato.

13. Se tutti gli uomini osservassero i Miei Comandamenti, allora il mondo sarebbe un paradiso, e loro sarebbero spiriti beati già nella carne. Ma così, dal momento che il mondo intero agisce contro questi Comandamenti, è diventato una scuola per l'inferno, perché il serpente dell'egoismo è diventato l'unico movente delle azioni umane.

14. Per agevolare agli uomini l’ascesa a Me, Io stesso scesi sulla tenebrosa Terra ed indossai la gravosa veste della carne, per mostrarvi come Uomo, come si può e si deve vivere per giungere al Padre dell'Amore.

15. Io stesso ho vissuto secondo questi Comandamenti che predicai e spiegai agli uomini nel corso dei tre anni nel Mio tempo d’insegnamento. Ora dipende da voi se volete accettarli e adempierli. Da una parte sta aperto il Cielo, dall’altra parte l'inferno. Ognuno può scegliere ciò che gli sta meglio, poiché presso di Me non esiste nessuna legge mondana del 'devi', imprescindibile, ma solo le leggi del dovere morale, e ogni figlio è, da parte Mia, libero di fare ciò che vuole; la punizione o la ricompensa sta nell’azione: buone opere conducono a Dio, ma cattive opere conducono a Satana, all'inferno.

16. Il Cielo da 'him-ila'[5] significa "alto regno"; invece inferno, da 'hulà', "profondità", "buca", quindi identico all'oscurità, perché l'oscurità domina in buche profonde. Perciò anche la parola "hol"[6] sta per inferiore.

17. È stato deciso nell’Amore e nella Sapienza divina di render chiara agli uomini l’opera della vera chiarificazione sulle condizioni spirituali della vita dell'anima. Perciò sono sceso sulla Terra ed ho messo fine a tutto quello che finora costituiva il muro divisorio tra Me e i Miei figli, vale a dire: poiché tutti gli uomini hanno peccato nello spirito di Adamo ed Eva, dal momento che essi discendono da questo spirito, nella Sapienza divina fu stabilita la punizione che tutti dovessero soffrire così e morire sulla croce[7], come ho fatto più tardi Io quale Gesù stesso, poiché passai dalla Sapienza all'Amore per i Miei figli, altrimenti il volto del Padre vi sarebbe rimasto invisibile in eterno.

18. Ho annunciato tramite i profeti come sarei venuto e vissuto, anzi perfino come sarei morto; così come feci la prima promessa ad Adamo che sarei venuto a separare il male dal bene (Genesi 3,15).

19. Poi venni dagli adamiti nell’anno 919 a.C. ed indicai l'anima della vergine Pura discendente da Hanoc, come colei che un giorno Mi avrebbe portato in grembo[8], cosa che avvenne nella sua reincarnazione (soprannaturale) sotto il nome di Maria.

20. Allora furono Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, ai quali promisi che un giorno il Messia sarebbe venuto dal loro seme come salvatore del mondo (Gen. 22,18 / 26,4 / 28,14 / 32,12).

21. Il profeta Nathan profetizzò al re Davide, secondo le Mie indicazioni, che avrei suscitato il Messia dal suo seme (2° Sam. 7,12).

22. Il profeta Michea ricevette l'ordine di indicare il luogo in cui dovevo nascere e che ciò sarebbe accaduto nella città di Davide, Betlemme, nella tribù di Giuda (Mich. 5,1).

23. Inoltre, Isaia ricevette la profezia per annunciare che una vergine sarebbe diventata Mia madre (Isa. 7,14-16), e che Io stesso, 'l'eterno Dio Padre', sarei venuto sulla Terra (Is. 9,5). La Mia nascita, la storia della giovinezza di Gesù, è stata trattata da Giacomo, il figlio più giovane di Giuseppe, figlio che egli ebbe da sua moglie di nome Thamar, un’abitante di Nazareth, che però era morta già da cinque anni quando Maria fu unita in matrimonio al vecchio Giuseppe, settantenne. Riguardo a ciò vi viene raccontato nella storia della Mia giovinezza[9].

24. Il pseudo Matteo, l’Rabbas, uno scriba di Sidone, a dire il vero disse che Io ero il primo figlio di Maria (Mt. 1,24), ma le fonti di questo raccoglitore di notizie non sono originali, bensì solo una raccolta di differenti scritti di ciò che la gente gli raccontava negli anni 50-67. Io sono stato il primo e unico figlio di Maria; l’informazione che i figli di Giuseppe erano Miei fratelli, corrisponde a Matteo 23,8-9, secondo cui tutti gli uomini sono l’un l’altro fratelli e sorelle. Quindi Io stesso nominai la madre Mia come ‘fratello’ secondo lo spirito e come sorella secondo l’anima, quando faceva la Volontà dell’Amore divino, chiamato "Padre" (Mt. 12,47-50). Lo spirito di ogni uomo, senza eccezioni, è maschile; l'anima è femminile. Da ciò, la sposa dello spirito, allo stesso tempo, è sorella per lui, e anche madre, se compie il suo dovere come madre. Ma come può un uomo avere allo stesso tempo un’anima-madre? Sì, non è forse l'uomo, nella sua seconda metà, donna, come Adamo ed Eva? L'uomo è perfetto solo se consiste di uomo e donna, perciò la massima: "Uomo e donna un corpo solo"[10]. Spiritualmente esiste una visione del mondo completamente diversa da quella coltivata dalla 'saggia' sapienza intellettuale, in conseguenza della quale gli uomini non sono fratelli e sorelle, bensì diavoli egoisti l’uno verso l’altro.

25. Così deve essere compresa l'umanità, e non secondo concetti mondani, secondo i quali in generale non esiste nessuna unità spirituale nemmeno tra fratelli e sorelle.

26. Io spesso sono chiamato ‘Figlio dell'uomo’; ed Io stesso Mi sono chiamato anche così, perché sono stato davvero costituito dal sangue umano secondo la carne.

27. Molti Mi chiamavano Figlio di Davide perché Mi ritenevano il Messia che doveva venire dal suo seme; e di fatto, Maria e Giuseppe erano discendenti di Davide, quest'ultimo quale suo consorte unito in matrimonio, affinché lei, davanti al mondo, potesse avere la sua maternità, perché il mondo non doveva sapere che in Gesù procedeva tra gli uomini Jehova stesso, altrimenti questo sarebbe stato un giudizio per loro, e non libertà, perché essi si sarebbero subordinati in tutto per paura. I dominatori del mondo hanno solo servi come loro sudditi; Io invece come Dio non posso assoggettare l’uomo con il Mio spirito! I Miei figli devono avere la libertà in piena misura, affinché a nessuno possa accadere un’ingiustizia. Io non posso usare i figli, quali esseri liberissimi nell’Universo, con lo spirito servile in paurosa sottomissione, perciò piena libertà, ma anche punizioni per l'abuso di questa libertà.

28. Con questo la Mia nascita dal Cielo è dimostrata dalle rivelazioni dei profeti, e in questa parte non ho bisogno di prove migliori di quelle che ho appena citato; quindi passiamo ad un altro argomento.

 

 

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Cap. 5

Gesù quale Figlio di Dio è Sapienza di Dio

1. Quando gli uomini si trovano per lungo tempo all’oscuro dei concetti dell’Insegnamento divino (teologia), si abituano a questo e non si sforzano di indagare se tutto è nell’ordine. È strano anche il fatto che nessun sacerdote si prende la briga di indagare se i doni dello Spirito Santo non siano raggiungibili ed ottenibili ancora oggi! Il Mio ordine cosmico è sempre lo stesso. Solo gli uomini sono diversi da come erano i Miei apostoli e discepoli.

2. Io ho atteso diciotto secoli nella speranza che i sacerdoti rinsavissero e la vera vita apostolica potesse ricominciare. Ma inutilmente. Perciò ho dovuto fondare una Mia propria comunità che Mi seguisse e si lasciasse guidare. E con questa ho relazioni come un giorno con gli apostoli attraverso la Parola interiore. Questa comunità di fedeli – a dire il vero, piccola e nascosta – ha la Mia piena e diretta Luce, ma non tutte le comunità, bensì solo quella avanzata a cui rivelo continuamente la Mia Volontà.

3. Se gli uomini cercassero di comprendere solo il Mio Amore per loro, sarebbe possibile intraprendere qualcosa; ma purtroppo sono ostinati ed ognuno crede di aver ragione, mentre il suo vicino ha torto. L'amore, l'umiltà e la pazienza nelle cose religiose e spirituali, gli uomini le hanno per lo più perdute. Fanatismo ed egoismo da una parte, smania critica e odio dall'altra parte, non lasciano raggiungere convinzioni e, ancor meno, concordia.

4. Continuamente Io vengo con Amore, vi mando persone per annunciarvi la Verità, ma non c'è fortuna con voi! Se invece venissi con fame, peste, terremoti, ecc., allora vi lamentereste che sono spietato. Ma una cosa succederà: o siete d’accordo, o verrà su di voi la sferza!

5. Perché non uniformarsi? Perché essere così ostinati e non esaminare le Mie nuove rivelazioni, chiamate 'Parole del Padre, che sono pubblicate nei nuovi scritti teosofici che si chiamano anche ‘libri cristiano-teosofici’? Lì ci sono luce e spirito per le spiegazioni delle Sacre Scritture, specialmente per il Nuovo Testamento, perché tutti i Miei viaggi, le opere e le parole durante il Mio tempo d’insegnamento durato tre anni, sono descritti con parole che si comprendono facilmente.

6. Non durerà a lungo che estirperò dalla radice l’edificio della bugia e dell’inganno. In questo edificio sono incluse tutte le religioni del mondo, perché non vi è nulla che valga qualcosa, dal momento che le religioni nelle quali esistono arroganza, odio, persecuzione, impazienza e fanatismo contro quelli di altra dottrina, non appartengono a nessuna religione cristiana. Questi sono i segni particolari dell’inesattezza delle vostre religioni, mentre la Mia è quella dell’amore, dell'umiltà, della tolleranza e della purezza dei pensieri, dei desideri, delle parole e delle opere. Dove esiste una simile religione tra di voi? – Da nessuna parte!

7. Certamente ci sono anche alcune eccezioni tra le singole persone, ma queste sono rare, qui e là sporadicamente, e perciò non determinanti nel complesso.

8. Se comunque si tiene conto di tutto, allora da un certo punto di vista si deve considerare l’imbarbarimento del popolo; per questo il Mio Insegnamento dal Cielo viene interpretato erroneamente e vengono taciute tutte le trasgressioni nei suoi confronti, perché non viene osservato dagli stessi insegnanti.

9. Come può il popolo essere buono, se gli esempi sono cattivi? Già solo per questo, nell'aldilà il salario diventa ancora maggiore, perché tutti i misfatti provengono da esempi dei superiori. Mai il popolo sarebbe sprofondato moralmente troppo in basso come lo è adesso, se i sacerdoti, come un giorno i Miei apostoli, avessero vegliato sulla purezza del Mio Insegnamento ed avessero vissuto e operato in conformità con buoni esempi. I Miei Comandamenti mai sarebbero stati calpestati con i piedi, come accade adesso, se i sacerdoti avessero adempiuto il loro dovere.

10. Per lungo, lungo tempo si è andati avanti tranquilli, così che Mi si è completamente dimenticato. Si credeva di compiere per Me il servizio prescritto, invece si praticavano opere diaboliche, mentre il Mio Amore è la religione dell'Amore.

11. È venuto il tempo che Io separi il grano dalla pula. Il ritorno di Cristo, di cui profetizzai dinanzi a Caifa (Mt. 26,64 / 24,30) è ora alle porte. Vedete, questa è già una ‘nuvola’, che voi per l’appunto leggete. Io sono in voi. Voi sentite la Mia voce, ma non Mi vedete, perché la nuvola Mi nasconde. Io invece parlo da essa, ma i vostri occhi non Mi possono vedere, perché il vostro cuore, per contemplare Dio, è ancora di gran lunga immaturo!

12. Cercate di accoglierMi in queste luminose nuvole delle Mie benevole parole ammonitrici, e non respingetele, altrimenti tuoni e fulmini seguiranno! E guai a voi se anche questo non fosse sufficiente! A Me non mancano i mezzi per piegare la vostra ostinazione.

13. Se accogliete le Mie parole senza critiche e giudizi, allora bene per voi, poiché Io punisco solo gli ostinati per mezzo di se stessi, ma non gli innocenti; perciò vi faccio conoscere in anticipo qual è la Mia Volontà.

14. Ebbene, questo lo sapete. Perciò operate secondo le Mie parole, e non secondo quelle dei vostri sacerdoti! Dato che ogni cosa ha un inizio e una fine, così sarà con i vostri sacerdoti, perché essi percorrono le vie del Mio avversario, solitamente chiamato Satana.

15. Non dovete leggere solo questo libro, ma tutti i libri che Io stesso ho dettato, mentre tutti gli altri respingeteli come anticristiani! Questa è la Mia Parola e la Mia Volontà per coloro che vogliono seguirMi. Invece con gli altri che rigettano le Mie parole come non provenienti da Me, Io stesso terrò il giudizio.

16. Dopo aver conosciuto la Mia Volontà, è vostro compito metterla in pratica, poiché il sapere, senza vivere ed agire in conformità a questa Volontà, non vi porta avanti neanche di un passo nello spirituale.

17. Ora veniamo alla spiegazione delle definizioni 'Figlio di Dio' e 'Sapienza di Dio', le quali stanno sul vostro intelletto materiale come un triplice velo di Mosè, e lasciano completamente all’oscuro il vostro concetto sulla Mia personalità.

18. Già Isaia (Is. 9,5) parla del Figlio che è l’eterno Padre stesso, ma allo stesso tempo è la ‘Sapienza’ o il ‘Consiglio’ del divino Amore. In Isaia tutti gli attributi di Dio sono nominati in questo Fanciullo, e se Egli è l'eterno Dio Padre stesso come sta scritto lì, come poteva l'eterno Dio Padre diventare un figlio di Dio? La vostra ragione non poteva slanciarsi così in alto e chiedersi: "Sì, se Cristo è l'eterno Dio Padre, come può essere Figlio di Dio secondo i nostri concetti materiali?". Questo contraddice un intelletto sano. In seguito a questo, non deve essere pensato qualcos'altro, qualcosa di spirituale? Non avreste sicuramente scoperto qualcosa, se nel vostro essere ci fosse stato un germe di comprensione spirituale delle Sacre Scritture? Questa oscurità mostra invece chiaramente che voi rosicchiate alla corteccia del senso letterale della Bibbia, ma il nocciolo o lo spirito che sta in esso, non lo conoscete né lo comprendete.

19. Sì, siete molto all’oscuro nell'interpretazione delle Sacre Scritture! Voi criticate quelle Mie parole trovandole piene di contraddizioni, dato che le interpretate materialmente anziché spiritualmente, e non distinguete le Mie parole (della Bibbia) dalle parole degli uomini che in esse sono fortemente rappresentate! Lo sapreste se veniste da Me umilmente e pregaste per la Mia illuminazione, ma non sapete che alle sole parole senza amore né umiltà nel cuore, Io non do nessuna risposta.

20. Nondimeno, adesso, nell'ultima ora[11] ‒ poiché il promesso sposo è imminente ‒ riempite le vostre lampade del cuore con l'olio dell'amore (Mt. 25,1-13) e con l'umiltà per Me e per il prossimo, in modo che non v’incontri impreparati e vi escluda dal Mio Amore, poiché allora incorrereste nel giudizio.

21. Quindi, cosa deve significare l’appellativo "Figlio di Dio", dal momento che Io stesso Mi son chiamato così e anche altri dissero che sono Figlio di Dio? (Mt. 28,19; Gv. 3,35; Mt. 2,15 / 3,17 / 4,3 / 8,29 / 14,33 / 16,15 / 27,43; Lc. 1,32 / 4,41 / 22,70; Gv. 1,34 / 3,16 / 9,35 / 10,36 / 14,13; Gal. 2,20; Col. 1,13; 1° Gv. 3,8; Ebr. 1,2-5; Mr. 3,11; Sal 2,7).

22. Vedete, prove molto numerose riferiscono che Io sono Figlio di Dio, e tuttavia non è ciò che la vostra sapienza mondana intende con questo. Qui la sapienza dei savi viene svergognata e annientata (1° Cor. 1,19) perché essi afferrano tutto con la mano o con l’intelletto e vogliono averlo dimostrato con esperimenti, prima di credere a qualcosa. Invece, già un ragazzino comprende che un figlio non può essere padre, e il padre non può essere figlio! E nondimeno, in Isaia (9,5) c’è scritto abbastanza chiaramente che Io sono Dio Padre e Lo ero alla nascita! Come avrei potuto in un secondo tempo, degradare Me stesso da Dio Padre a Figlio di Dio? Se Io come Dio Padre fossi ora ‘un Figlio’, allora il concetto di 'eterno Padre' dovrebbe dapprima essere annientato nel Figlio, altrimenti non varrebbe, cioè non ci sarebbe più nessun Dio Padre se Egli si fosse trasformato nel Figlio. L’insensatezza del concetto materiale è così chiaro che, in quanto a ciò, sembra superflua una più lunga spiegazione.

23. Vedete, a questo punto l’insensatezza della vostra comprensione materiale della Bibbia è evidente. Infatti, già le parole: “…il Padre è in Me ed Io (il Figlio) sono nel Padre”, avrebbero dovuto mostrarvi che Dio non si può afferrare con una comprensione materiale; voi invece non notate affatto che né Padre, né Figlio, né lo Spirito Santo in Dio possono essere dei concetti materiali. Milioni di lettori delle Sacre Scritture e tanti milioni di oscurantisti spirituali non l’hanno compreso! Io vi domando: “È giusto un solo unico concetto secondo le vostre supposizioni materiali?”. – No! Nemmeno uno! Tutto ciò che finora avete pensato, creduto, scritto ed insegnato su Dio, è un’insensatezza! Infatti, secondo i vostri concetti materiali, come possono essere il Padre nel Figlio e il Figlio nel Padre? Non vedete sorgere ancora nessuna Luce, che ciò è completamente impossibile? E tuttavia, Padre, Figlio e Spirito Santo sono sempre così in contrasto se li afferrate materialmente. Questo vi dovrebbe bastare per capire che dovete comprendere le Sacre Scritture così come Io, vostro Dio, Gesù, v’insegno, e non come è stato finora il caso.

24. Credete forse che neanche gli apostoli avessero compreso la parola "Figlio di Dio"? Oh, no! Alla fine lo hanno compreso tutti. Perciò Paolo disse: «…Cristo è la divina Sapienza» (1° Cor. 1,24). Se però Cristo era la divina Sapienza, allora si domanda: “Dio Padre non ha avuto nessuna Sapienza? Quindi, l’ha avuta solo il Figlio?”. – Allora si accumulano contraddizioni ad ogni domanda posta al vostro precedente edificio di fede, e questo non solo a causa della Mia Persona, ma anche in molti altri passi della Bibbia dove viene riferito qualcosa di spirituale, e questo viene compreso solo materialmente.

25. Io fui chiamato, secondo la Mia Anima, 'Sapienza di Dio', poiché questa è scaturita e ingenita nel divino Amore che, spiritualmente, si chiama "Padre". Perciò Io, secondo l’Anima, Mi chiamavo "Unigenito Figlio"[12], perché la divina Sapienza, che nel linguaggio spirituale corrispondente è chiamata "Figlio", nel divino Amore è innata, ovvero è contenuta (Gv. 1,14 / 8,19). Quindi, se Mi dovete afferrare spiritualmente, allora è corretto, poiché Io sono già chiamato "Consiglio" (dell'eterno Dio Padre) in Isaia (9,5)[13] come Figlio appena nato, e il ‘Consiglio’ di Dio non può essere altro che la divina Sapienza stessa.

26. A tal punto ora conoscete anche questo concetto; e così voglio ancora rendervi noto da dove discende l'Anima, come viene formata e per quale scopo è lì.

*

27. L'Anima di Gesù è un’emanazione di divini Raggi di luce provenienti dalla divina Fiamma dell'Amore, chiamata spiritualmente "Padre". Questi raggi sono la divina Sapienza, e questa è contenuta nella forma del corpo che lo spirito si è scelto secondo la sua volontà e che ha incorporato nella propria immaginazione. Questa immaginazione, come prodotto spirituale, è quindi l'Anima di Gesù che lo Spirito di Dio stesso si è creato per Sua stessa disposizione. E questo Spirito ha dato all'Anima l'intelligenza che organizza il corpo materiale esattamente secondo la sua forma spirituale nel grembo materno.

28. Io dissi di Me stesso: «Sono provenuto dal Padre e venuto nel mondo». Perciò tutte queste particolari espressioni si riferivano alla Mia Anima, poiché questa era la Sapienza proveniente da Dio che, spiritualmente, si chiama "Figlio di Dio", e questo è stato l'annunciato Insegnamento del divino Amore. Perciò Io dissi: «…tutto ciò che il Padre ha (vale a dire dalla Sapienza) è Mio, quindi prenderà il Mio (cioè dalla Sapienza) e ve lo annunceremo (Gv. 16,15), poiché il Padre ed Io (la Sua Sapienza) siamo Uno nell’Amore, nella Sapienza e nell’Onnipotenza» (Gv. 10,30).

29. Dal momento che secondo l'Anima Io ero la divina Sapienza che rappresentava il Mio amorevole Insegnamento, dissi al popolo: «Io sono la Luce del mondo» (Gv. 8,12). Infatti, dove c'è Dio, lì c'è Luce nello spirituale, perché la Luce di Dio, o Sapienza di Dio, è una e la stessa cosa. Questo è il Pane celeste della vita spirituale, è la Carne del divino Amore, come lo menziona l'evangelista Giovanni nel sesto capitolo (32-58), quindi non la Mia carne personale, bensì solo una parola corrispondente all’Insegnamento del divino Amore, che è stato depositato brevemente nel Nuovo Testamento.

30. Nella lettera agli ebrei che Pietro scrisse da Arimatea nell’anno 48, viene detto che Dio Padre ha creato il mondo attraverso Suo Figlio (Ebr. cap. 1-2). Queste parole sono importanti e, secondo la storia della Creazione di Mosè, contraddittorie, perché in Mosè non c’è nessun accenno ad un figlio, ma era Dio stesso che eseguiva tutto. Se prendiamo materialmente le parole di Pietro come finora materialmente si è interpretato, "Figlio di Dio", allora lo hanno fatto sia il Figlio che Dio-Padre, quindi qui c'è di nuovo un’importante contraddizione. E tuttavia ci sono moltissimi che finora hanno difeso la materiale, letterale interpretazione delle Sacre Scritture! Se invece prendiamo la faccenda spiritualmente, allora è completamente diversa, poiché se ‘Figlio’ significa ‘Sapienza’, allora Dio ha creato il mondo attraverso la Sua Sapienza, che era il consigliere del divino Amore, e perciò “Consigliere meraviglioso” (Isaia 9,5) nelle Sue forme di pensiero e in ogni orientamento della Creazione. Ed Io vi dico che Pietro sapeva bene cosa scriveva, poiché ne era consapevole mediante la sua rinascita dal Sabato di Pentecoste, secondo Giovanni 14,26.

31. Infine, vogliamo trattare anche la storia della Creazione secondo Giovanni, dove si dice (secondo il testo originale): «Nel principio primordiale dell’origine c’era la Parola, e la Parola era presso Dio e Dio era la Parola. E la Parola divenne carne (Cristo) e dimorò in mezzo a noi; noi abbiamo visto la Sua magnificenza (sul Monte Tabor, Matt. 17-2) una magnificenza come quella dell’unigenito del Padre, piena di grazia e verità» (Gv. 1,1-14).

32. La ‘Parola’ sta per ‘Figlio’ nella prima lettera di Giovanni 5-7 dove dice: “I testimoni sono tre in Cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo”; mentre in Matteo 28,19 si dice: «Andate e battezzateli nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

33. Queste espressioni ci bastano per comprendere che la Parola di Dio unita al divino Amore e alla divina Sapienza era il ‘sia fatto!’ che ha creato il mondo, e questo ‘sia fatto’, che deriva dal linguaggio primordiale, è il ‘sia’, mentre il successivo ‘fatto’ è sorto da sé.

34. Tutto questo insieme: Consiglio, Sapienza, Figlio e Parola si riferiscono alla Luce divina, di cui consiste l'Anima di Dio e che fu chiamata Gesù Cristo quando prese forma umana. La parola 'anima'[14] deriva dalla radice 'si', che significa splendere, rilucere, brillare; da questo, Si-la (da ‘seel’ = anima, in ted.), il luminare, la luce, è la parola originale dell'anima. Ora anche da questa parola avete la convalida di quanto espresso: «Io sono la Luce del mondo» (Gv. 8,12), perché in effetti la Mia Anima proveniva dalla Luce, ovvero dalla Sapienza di Dio, ed essa era la Luce del mondo.

 

 

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Cap. 6

Il Padre è maggiore di Me

1. Sì, il Padre è maggiore di Me, poiché Io sono la Sapienza; invece il Padre è l'Amore, e questo è ciò che è dominante in Dio. Perciò questo dominante è il regnante in Dio, il Quale ha subordinato la Sapienza della Mia Anima alla Sua Santità e l'ha unita con l'Amore in un’Essenza (Gesù) di Verità (Gv. 14,6).

2. Perciò Io dissi: «Sono uscito dal Padre e ritorno al Padre, perché il Padre è maggiore di Me» (Gv. 16-28). Ma questo Padre è in Me ed Io in Lui, quindi in tutto siamo Uno. (Gv. 10,37-38 / 12,49 / 14,10 / 10,30 / 12,45 / 14,7-9).

3. Questa è l'unica interpretazione corretta di questa Mia espressione, sempre falsamente spiegata secondo la sapienza dei savi del mondo. Infatti, dove l'amore non è maggiore della sapienza, il figlio è il dominatore e il padre è lo schiavo in casa, come nella vita dei savi del mondo che, con la loro sapienza, hanno fatto del mondo un inferno di secondo grado.

 

 

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Cap. 7

Cristo è Dio-Padre e lo Spirito Santo

10 settembre 1899

1. La forza dello Spirito Santo sta nell'etere magnetico-elettrico che riempie tutti gli spazi del mondo. Anche gli uomini hanno uno spirito che riempie il loro intero corpo: si chiama spirito nerveo. E come questo mette in movimento l’intero corpo, così lo spirito etereo, similmente mette in movimento l'intero mondo, poiché lo spirito sta in esso e ne è circondato.

2. Molti credono che lo Spirito Santo sia una specie di santità di Dio, un Dio a Sé stante con la propria personalità, e se lo immaginano nella forma animale di una colomba, rappresentante la potenza di Dio come apparve in occasione del battesimo di Gesù al Giordano. Tuttavia dimenticano che lo Spirito Santo è venuto (sugli apostoli) sotto forma di lingue di fuoco. Quindi lo Spirito Santo non è un essere né un animale, ma un simbolo del sacro Insegnamento dell'Amore che Io portai avanti nel tempo dei tre anni del Mio Insegnamento.

3. Quanta bellezza si può cavar fuori da una Divinità tri-personale che allo stesso tempo è un’essenza animale? Chi, a questo punto, non scuoterà la testa sulla sapienza degli uomini che da una Divinità ricavano un tale singolare paradosso? Come posso Io, quale Dio, consistere di due figure e di un volatile? Cosa dovrebbe rappresentare la colomba? Forse l'amore spirituale e la castità spirituale? C’è un animale che preferisce accoppiarsi tanto brutalmente quanto la colomba? E questo dovrei essere Io, il vostro Dio? Io, quale Spirito Santo, dovrei essere un animale? Oh, quale debolezza dei pensieri umani! S’immaginano la figura del loro Dio come i pagani di una volta. Una colomba bianca, secondo il colore, è una buona rappresentazione dell'innocenza o della castità, ma non secondo il corpo, perché l'amore delle colombe è materiale, e non spirituale.

4. La forma dello Spirito Santo, come la vide Giovanni il Battista, non era proprio la forma di una colomba bianca, ma una nuvola bianca, piccola come una colomba e in qualche modo simile, ma non certo una figura di colomba.

5. Per quanto riguarda la forma del Padre, allora devo anche obiettare che Dio, prima dell'incarnazione in Gesù, non aveva nessuna forma personale. Mosè vide Jehova nella forma di un roveto ardente; sul Sinai Mosè Mi vide come una nuvola ardente, dalla quale scaturivano tuoni e fulmini e nella forma di un angelo. Il popolo di Israele, che Io guidavo, di giorno Mi vedeva come una nuvola bianca, di notte invece come una nuvola di fuoco. Nel Tempio di Gerusalemme Mi feci rappresentare da una fiamma di fuoco alta più di due metri. Talvolta Mi lasciavo percepire attraverso un alto spirito angelico che era chiamato "Jehova" come portatore del Mio Nome, ma questi non era la Mia Persona, ma solo il Mio Spirito parlava attraverso la bocca di un tale spirito angelico. Si domanda: "Come vengo Io ad una figura così umana-venerabile?". Vedete, questa l’ha inventata l’avidità di denaro degli uomini.

6. È curioso ciò che gli uomini fanno pur di raggiungere il loro scopo, ossia quello di accumular denaro! Ebbene, l'intera Trinità non è altro che una grezza materiale fantasia umana e nient’altro! Nel Vecchio Testamento è scritto: «Nessuno può vedere Dio e vivere, perché Egli è un fuoco divorante (Esodo 33,20; Deut. 4,24). Quindi, se è così, come Mi si può vedere come un vecchio Padre con una grossa barba e la faccia solcata da rughe? Mentre Io non sono altro che una Fiamma spirituale, un fluttuante mare di Fiamma spirituale, diffusa attraverso l’intero universo!

7. Ora illumino ancora la terza figura, la Mia Persona nel corpo di Gesù. Nemmeno questa Persona Mi si adatta, perché di Essa ci sono caricature così terribili, che è veramente profano esercitare con il vostro Dio un tale oltraggioso commercio. Se vedeste la Mia Magnificenza e la Luce della Mia Essenza, fareste scomparire tutte le assurdità su come Mi si immagina. Sì, è fenomenale quali figure Io assuma nelle vostre opere d’intaglio, nelle immagini e negli altri manufatti! Levateveli dalla testa, perché rappresentarMi nel vero aspetto è per voi completamente impossibile! Perciò nel Vecchio Testamento feci dare un Comandamento dove si dice:

8. «Non fatevi idoli, né immagini intagliate o scolpite, né monumenti, e nel vostro paese non collocate pietre con figure dipinte per adorarle, poiché Io sono Jehova, il Signore, Dio vostro (Lev. 26,1). Questo è un abominio dinanzi a Me!» (Deut. 7,25; 2° Re 21,11; Ger. 7,30).

9. «Privo d’onore (la parola di Mosè umanizzata è riportata in ‘maledetto’, solo che Io, come Dio, non maledico nessuno) sia l'uomo che fa un'immagine scolpita e di metallo fuso», un abominio per il Signore, un'opera delle mani di un artista, e la s’innalza di nascosto, e l’intero popolo deve rispondere e pronunciare: 'Amen!' (Deut. 27,15-26).

10. Il culto delle immagini, come viene praticato nelle religioni cristiane, è quindi non secondo i Comandamenti divini, ma secondo gli ordinamenti umani anticristiani.

11. L'incarnazione di Jehova in Gesù è documentata attraverso molti passi caratteristici dei profeti. Il più interessante di questi viene dal profeta Isaia nel capitolo 7, versetto 14 e 15, dove si dice: «Dio stesso vi darà un segno: ecco, una vergine concepirà e darà alla luce un figlio e si chiamerà Immanuel ("Dio con noi"). Egli mangerà burro e miele, per saper rigettare il male e scegliere il bene. Ma prima che il fanciullo sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese del quale tu temi i due re sarà devastato».

12. Qui si dice che Jehova stesso darà un segno. E qual era questo segno? Vedete, il segno era l'Amore paterno per voi, il Quale si abbassò tanto da indossare i panni di un abitante della Terra. Inoltre si dice: «…una vergine concepirà e darà alla luce un figlio che si chiamerà Immanuel "Dio con noi"». Può dunque una vergine rimanere incinta? Sì, ma non secondo i concetti del vostro mondo, bensì in altro modo presso di Me. Vedete, Io certamente ho fatto Adamo ed Eva senza concepimento umano. Era quindi forse impossibile per Me fare la stessa cosa con la Mia Volontà nel corpo di Maria? O voi uomini di vista corta che riflettete così poco su ciò che è possibile o impossibile a un Dio! Io vi dico che nel futuro Regno di Dio sulla Terra sarà proibita soprattutto ogni procreazione carnale! Ora vi domando: “Chi vi darà allora i figli, se non Io?”. Sì, in verità vi dico: così come ho formato Maria nel corpo di sua madre Anna e più tardi il corpo di Gesù in Maria senza che una procreazione carnale avesse luogo, così nel Regno millenario dello Spirito Santo[15], tutte le caste madri concepiranno senza procreazione carnale.

13. Si dice inoltre che mangerà burro e miele, finché non saprà rigettare il male e scegliere il bene. – Cosa vuol dire questo? Qui, nella rispondenza spirituale, fu detto che sarà pieno di Sapienza e Amore, e che poi rigetterà il male e farà solo del bene.

14. Nella successiva esposizione si dice: «…prima che il fanciullo impari a rigettare il male e scegliere il bene, il paese sarà devastato…», per questo si ebbe paura di due re. Si tratta di sapere cosa significhi qui 'paese devastato’, e ‘due re'. Vedete, questo significa: il popolo s’imbarbarirà di egoismo e arroganza, due vizi che il profeta aborrisce.

15. Veniamo ora a Isaia 9,5-6. Qui si dice: «Ci è nato un figlio, un figlio ci è stato dato, e il governo sarà sulle Sue spalle; sarà chiamato Consigliere meraviglioso, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. Egli è destinato ad ampliare il dominio e ad instaurare una pace senza fine sul trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo saldamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia da ora e in eterno. Questo farà l’ardore del Signore Zebaoth».

16. Grandi arcani sono nascosti in questi due passi che ora discuteremo qui. – Chi è il figlio, quel figlio che qui viene menzionato, sulle cui spalle poggerà il governo? Egli è il Figlio di un Sovrano, e tuttavia il Fanciullo stesso è il Sovrano; ciò che è notevole nel Fanciullo è il fatto che il potere è detenuto da Lui stesso, perché poggia sulle Sue spalle. Quindi questo Fanciullo deve essere un Figlio completamente diverso dai normali figli degli uomini, perché governa, pur essendo Fanciullo. Ma ancora più straordinari sono i Suoi nomi. – Egli si chiama: «Consigliere meraviglioso, Dio potente, Eroe, Padre eterno, Principe della pace». Cosa hanno di straordinario questi nomi? Perché il fanciullo deve chiamarsi 'meraviglioso'? Cosa c'è in Lui di così meraviglioso? Vedete, questi è il Figlio di Dio annunciato dai profeti, detto Messia o unto di Dio, che qui è la promessa incarnazione di Dio, perché il Fanciullo è chiamato l'eterno Padre, Jehova Zebaoth, Dio e Creatore dell'Universo.

17. Voi nel Fanciullo avete quindi di fronte l’eterno Padre, Dio, Sovrano dell'Universo. Da ciò i nomi si lasciano già spiegare, poiché meraviglioso è Lui nella Sua Creazione, tale che nessuno Lo può imitare; Egli è consigliere del proprio Amore, è la potenza del Suo Spirito Santo, è l'eroe delle Sue stesse virtù ed è il Principe della pace spirituale nell'Universo e nei cuori degli uomini, degli angeli e degli spiriti; e il governo dell'Universo poggia sulle Sue spalle. E chi è questo Messia? Egli è il sovrano dell'eternità nato a Betlemme, chiamato Gesù Cristo di Nazareth (Michea 5,1; Mt. 1,15; Lc. 1,31; La giovinezza di Gesù, scritta dall’apostolo Giacomo[16]). Ora vogliamo esaminare ulteriormente il sesto versetto. Esso dice: «Egli è destinato ad ampliare il dominio e ad instaurare una pace senza fine sul trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo saldamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia da ora e in eterno. Tale sarà lo zelo del Signore Zebaoth» (Is. 9,6).

18. Se il Fanciullo è Dio-Padre dall'eternità, come dovrebbe ampliare o accrescere il Suo dominio? Dopotutto, se Egli è già il Sovrano spirituale dell'Universo, come può il Suo dominio diventare ancora più grande? Vedete, con questo non dovete pensare al dominio del mondo, bensì al dominio degli uomini sulla Terra che devono essere educati a figli di Dio, perché quando venne il Messia, praticamente il mondo intero, all’infuori degli ebrei, era pagano. Su questi, il dominio di Dio deve diventar grande, e la pace spirituale non deve aver mai fine sul trono spirituale di Davide e nel Suo Regno.

19. Gesù Cristo, come discendente del seme carnale di Davide attraverso Sua madre Maria, era il rappresentante spirituale del re Davide sulla Terra, e i seguaci dell'Insegnamento spirituale di Gesù rappresentavano il Suo Regno spirituale tra gli uomini, il cui Principe della pace spirituale nel cuore era proprio Gesù. (si veda: “La Teosofia cristiana” e “Il libro delle preghiere”).

20. Inoltre si dice che '…da adesso fin nell’eternità si prepara e si rafforza con diritto e giustizia'. Quindi questo Regno spirituale sarebbe prima da erigere e rafforzare. E questo è accaduto attraverso Gesù personalmente, poi spiritualmente attraverso gli apostoli e i discepoli. Questo però deve accadere con diritto e giustizia, continuando fin nell’eternità. Ma come si deve intendere questo? Il giudizio che s’intende qui ha per scopo il pentimento dell'anima verso tutto il passato e il presente, e la lotta verso tutti gli appiccicosi vizi, le voglie, le brame e le depravazioni; e anche la giustizia dell'uomo verso le debolezze e gli errori del prossimo in considerazione della propria peccaminosità, e più precisamente continuando con lo stesso amore, pazienza e giusta indulgenza verso il prossimo per tutte le eternità, perché si tratta di fratelli, uomini deboli e figli di Dio.

21. Ora consideriamo pure l'ultimo versetto dove si dice: «Tale sarà lo zelo del Signore Zebaoth»[17]. In questo versetto si vede che tutto ciò che finora è stato discusso sarà un'opera del Dio Padre Jehova Zebaoth; infatti il versetto 5 del capitolo 9 ve lo dice già, perché il Figlio è l'eterno Dio-Padre stesso. Egli quindi stabilirà e completerà l’opera della fondazione del Regno spirituale di Davide attraverso il neonato Figlio-Immanuel, Gesù Cristo Jehova Zebaoth, poiché Lui stesso è questo Figlio che stabilirà e completerà ciò che di fatto è accaduto, e presto giungerà al completamento dell’opera. Dunque, dal momento che conoscete precisamente la Persona di Gesù e sapete che in Gesù Cristo, Dio, il Creatore e Padre dell'umanità è venuto nella carne, andiamo all’ulteriore sviluppo delle nostre argomentazioni.

22. Qui si tratta di dimostrare chi e cosa è lo Spirito Santo in Dio e come si manifesta il Suo effetto, e chi dei due, Padre e Figlio, è il vero emanatore dello Spirito Santo. Ora il compito sarà quello di fornire argomentazioni.

*

23. Lo Spirito Santo è la potenza interiore in Dio (Gv. 14,26 con Lc. 24,49). Egli è la Volontà di Dio, quella di mettere in opera tutto ciò che l'Amore e la Sapienza hanno ideato. Perciò è anche chiamato “Spirito Santo”, perché è il rappresentante della Divinità; infatti, a cosa servirebbero l'Amore e la Sapienza in Dio se i Loro pensieri e decisioni non potessero essere convertiti in opere e in energia? Sarebbero uguali ai desideri di un malato inguaribile: il diventar sano.

24. Lo Spirito Santo, come stimolo visibile delle divine decisioni, è quindi la suprema potenza in Dio, e non c'è nulla che si desideri ideare che non possa essere messo in opera dallo Spirito Santo, poiché l'intera Divinità è contenuta nella Sua Essenza. Lo Spirito Santo è quindi la Divinità stessa secondo il nome.

25. Secondo il nome Egli è certamente la terza denominazione in Dio, ma in realtà non è un terzo Dio in Dio, né una terza Persona della Divinità, come anche il vostro spirito nerveo con il quale muovete piedi, mani, occhi, testa e lingua, né ci sono accanto a voi un secondo io e nessuna seconda persona, e tuttavia è lo spirito dei vostri pensieri e delle vostre decisioni che si mette all’opera, come lo Spirito Santo è lo stimolo dei pensieri e delle decisioni della Divinità.

26. Io credo che anche questa spiegazione vi dovrà essere chiara, se riflettete un po’ sulla faccenda; verremo ancora a prove che vi apriranno completamente gli occhi. Adesso vogliamo discutere la questione in base alle prove contenute nelle Sacre Scritture, affinché possiate constatare che la Mia Parola, data sotto dettatura dal 1840 attraverso Jakob Lorber in Graz, più tardi attraverso Gottfried Mayerhofer in Trieste, e ancora attraverso altri scrivani in differenti paesi e luoghi, corrisponde precisamente con la Bibbia, sebbene a Roma sia stata messa all’indice e presso i protestanti accusata di eresia!

27. Il motivo di questo modo di procedere è duplice: a Roma non vogliono sapere di nessuna verità, perciò anche di nessun Cristo, né che la verità (2° Cor. 3,6) venga diffusa come la si diffondeva un tempo sulla Terra, perché con ciò andrebbe in rovina la religione cattolica romana. Invece nei circoli protestanti ci si attiene troppo al senso letterale della Bibbia, e in questa ostinazione ci si dimentica che la lettera uccide e solo lo spirito vivifica, e che la verità della parola della Bibbia sta nel senso vivente nello spirito e non nella lettera. Quindi Io, vostro Dio in Cristo, vengo chiamato eretico nella Mia interpretazione delle parole della Bibbia! O voi uomini smemorati, quando v’innalzerete dal vostro pantano di peccati per comprendere lo Spirito della Verità? Infatti, l’ostinata sapienza intellettuale del mondo è il Satan, l'avversario delle verità spirituali; allora seguite Me nel Mio Amore, quando vi rivelo la pura Verità!

28. È una faccenda triste per Me, Padre vostro, se voi, quali figli Miei, Mi designate come un bugiardo, sostenendo che sarei eretico, che sarei come il principe delle bugie, Satan, con le Mie amorevoli parole paterne, deridendoMi e crocefiggendoMi con le parole! – Io vengo a voi tramite i Miei scrivani, e voi rifiutate le Mie parole paterne e le Mie spiegazioni spirituali! Non vi rendete conto che si manifesta la vostra oscurità spirituale, quando il senso morto della Bibbia lo ritenete l’unico buono ed autentico, e invece la spiegazione spirituale la rifiutate come eresia? In questo si riflette l'intera vita della vostra arretratezza e del vostro regresso spirituale! – Voi siete i vostri stessi falsi profeti, perché qualificate le lettere morte come verità, mentre la spiegazione spirituale che dà la vita, la ritenete falsa o eretica, e la rigettate. O voi, poveri nello Spirito della divina Verità! Quando rinuncerete alla vostra sapienza intellettuale, che è il vero e proprio anticristo della vostra fede nel senso letterale della Bibbia, e concederete spazio all'Amore, solo attraverso il quale potete venire a Me nel Regno dei Cieli, come chiaramente l'apostolo Paolo vi dice nella prima lettera ai Corinzi 13° capitolo? ‒ Sì, il Mio Paolo non deve essere più determinante per voi, dal momento che cercate il vostro futuro nella sapienza? Io domando a voi, saggi intellettuali della Bibbia che ponete la sapienza prima dell'amore, e che attraverso quella fede che si attiene alla lettera, evocate false rappresentazioni dell'Insegnamento divino: "È l'amore per Dio e per il prossimo, oppure è la sapienza dell'egoismo che ha creato le tristi condizioni nel mondo?". E se è noto ad ognuno che la sapienza del mondo è diventata il Satan dell'umanità, perché correte dietro al Satan, – e piantate in asso Me, l’Amore, (1° Gv 4,8-16 / 4,20-21) che sono Dio e Padre vostro? ‒ Perché cercate il Padre vostro e il Cielo nel Satan del mondo? Oh, Io vi dico: "In verità, in verità, finché non rinunciate alla vostra sapienza intellettuale, alla vostra ostinatezza e alla fede che si attiene alla lettera, nessuno viene a Me, al Padre vostro Gesù, perché nel Mio Cielo dominano solo amore, umiltà, pazienza e concordia in ogni cosa".

29. Io ho atteso a lungo che gli uomini cambiassero le loro opinioni; invece rimangono gli stessi, e anziché su, vanno solo in giù. Perciò Mi son deciso di dichiararvi il Mio Amore nella maniera che Mi è propria come Dio e come Giudice. La Luce dell'Amore alla fine sorgerà e vi porterà più vicini a Me, poiché Io conosco bene i mezzi attraverso i quali gli uomini giungono al discernimento di cosa è buono o cosa è cattivo.

30. Gli uomini afferrano materialmente le Mie parole, perché pensano materialmente anziché spiritualmente; nondimeno, questo tipo di comprensione delle Mie parole porta sempre a dei malintesi e perciò alla reciproca inimicizia di fede. Ogni Chiesa o setta crede di avere il solo insegnamento di quella Chiesa che rende beati; ma presso di Me è solo l'amore che dà il tratto della bilancia. Che da nessuna parte esista il vero Insegnamento e la vera Chiesa, lo dimostra proprio l'odio della fede di uno contro l’altro, e l'inimicizia nelle faccende di fede delle differenti Chiese e sette. Da nessuna parte c'è traccia di un gregge e di un pastore nel mondo, perché tutte le religioni afferrano troppo con la sapienza e troppo poco con l'amore, e rifiutano in modo indipendente ogni altra spiegazione, senza seguire il Mio consiglio che chiede: "Esaminate tutto e ritenete ciò che è buono!" (1° Tess. 5,21).

31. Quindi vedete che Io vengo a voi solo con le Sacre Scritture e vi attesto la vostra aberrazione e la vostra confusione. E adesso direte ancora che sono un eretico? Rosicchierete ancora alla vostra lettera morta escludendo da voi il germe spirituale della verità? Voi protestanti avete preso in consegna la già guastata religione dei romani! Tuttavia ora è tempo che respingiate da voi quella dottrina errata, ed accogliate la Mia premurosa spiegazione con fede e umiltà; allora vi avvicinerete a Me per essere inquadrati nel Mio gregge dei figli dell'Amore, dove Io sono il Padre spirituale.

32. Ci sarebbero ancora molte cose da criticare, il che a Me non piace fare, ma è a questo che servono i Miei nuovi libri, i quali vi danno spiegazioni a tutte le domande. Chi accoglie umilmente e con fede la Verità, anch’Io lo accoglierò; ma chi criticherà il Mio Insegnamento d’amore con lo spirito della sapienza, si allontanerà di sua spontanea volontà da Me e dal Mio gregge. Questo ve lo dovete imprimere nella memoria una volta per tutte!

33. Anche i cattolici romani non verranno a Me prima di aver rigettato i canoni stabiliti dagli uomini, al fine di accogliere il Mio puro Insegnamento nei dettati delle Mie parole paterne, che sono le spiegazioni dei testi biblici.

34. Con questo vi ho detto tutta la verità. Ora però vi dico: "Chi ha orecchi per intendere, intenda, prima che sia troppo tardi, poiché la Mia grazia, a dire il vero sempre amorevole, toccherà solo a coloro che vengono a Me con cuore umile!". Tuttavia, non sarà così per coloro che, con la sapienza dell’intelletto, criticano le Mie semplici parole e vogliono fare di Me un Cristo erudito! – Io sono il Padre spirituale, e gli uomini sono figli Miei che Io frequento come un padre fa con i suoi figli. ‒ Sì, Io comincio con voi semplicemente come si fa con dei figli balbettanti, e vi guido verso l'alto come guidavo il Mio discepolo Giovanni, la cui Rivelazione (l’Apocalisse) nessuno può interpretare, se Io stesso non gli vengo in soccorso. Voi credete di comprendere correttamente la Rivelazione basandovi sulle parole? Sbagliate di grosso! Davanti a voi avete solo immagini simboliche che significano qualcosa di completamente diverso da quello che immaginate[18]. Tuttavia, dal momento che il Mio vero linguaggio che è parlato nel Mio Cielo consiste di immagini corrispondenti altamente spirituali, come potete allora pronunciarvi su di Me, sostenendo che Io sia un proletario incolto che non parla il vostro linguaggio erudito e che il linguaggio nei (nuovi) libri cristiano-teosofici non è di Cristo, bensì di spiriti, oppure che Cristo è un normale abitante del regno spirituale privo della vostra alta formazione linguistica? E quale sarà la conseguenza del vostro spirito menzognero, dal momento che, se lo Spirito della Sapienza è (secondo voi) uno spirito bugiardo, allora anche gli uomini sono bugiardi? (Salmo 116,11)[19]. Allora Io, come sta scritto nella Scrittura, distruggerò la sapienza dei savi ed annienterò il senno degli intelligenti (Is. 29,14; 1° Cor. 1,19). Infatti, sorgerà la Luce dell'Amore, e con ciò tramonteranno le tenebre della sapienza mondana. Il come, è riservato al Padre.

*

35. Veniamo ora all'ulteriore sviluppo del nostro tema. Cos’è dunque lo Spirito Santo nel Suo effetto? – Lo Spirito Santo è la comunicante potenza di Dio, tanto nella materia come anche nello spirito. Nella materia Io sono lo Spirito del Padre vostro, la Potenza invisibile che genera la crescita, il movimento, le forme e le opere, così come il linguaggio e i suoni; perciò ancora nessun erudito universitario è riuscito a far crescere neanche l'erba più piccola, perché non ci mette dentro uno Spirito Santo della forza e dell’intelligenza! E se non fossi Io a darvi l'intelligenza per formarvi così da poter investigare, allora sareste solo animali nella forma umana, come i più poveri cretini che hanno in sé molto poco dello Spirito di Dio. Voi parlate, ma molti di voi non sanno che il linguaggio proviene da Me e che Io dimoro nel cuore, e che questo linguaggio viene rielaborato attraverso la sapienza secondo la vostra istruzione, e così, spesso, esce completamente distorto dalla bocca. Io vi dico che tutto ciò che identificate come cinque sensi e ancora parecchi altri, non è che lo Spirito Santo proveniente da Me; anche se voi li chiamate i cinque sensi e spirito nerveo, non è altro che l'effetto di uno e lo stesso spirito proveniente da Me. Questa è la percezione normale dello Spirito Santo nella natura e nell'uomo.

36. Lo Spirito Santo, come lo promisi agli apostoli, è la rinascita dello Spirito, il terreno dell'Amore nel cuore, il nuovo Regno di Dio dello Spirito Santo sulla Terra, il battesimo del Santo Spirito di cui parlava Giovanni il Battista (Gv 1,33; Lc. 3,16). Questo battesimo è l’unico vero e divino, perché attraverso di esso si diventa abitanti del Cielo già sulla Terra, e non si ha nessuna paura della morte perché non si ha nessun peccato.

37. Questo Spirito Santo contiene in sé tutte le forze, tutte le grazie e tutti i doni provenienti da Dio, poiché Egli è la restituzione di Dio agli uomini, ovviamente non uguale per tutti, ma certamente in modo così grandioso, che ognuno ne viene soddisfatto. E tutti devono sforzarsi per riuscirci.

38. Quando durante l'ultima cena riassunsi il Mio Insegnamento ai discepoli, dissi: «Ed Io pregherò il Padre affinché al Mio posto vi invii un altro Consolatore che rimarrà con voi per sempre» (Gv. 14-6).

39. La rispondenza spirituale del Consolatore è lo Spirito della Grazia, dell’Amore, della Sapienza e della Potenza della fede. Egli è lo Spirito Santo della Verità. ‒ Tuttavia, il mondo di questo Spirito non vuol saperne nulla, perché questo mondo è immensamente saggio per sé, ma molto dissennato nell'amore per il prossimo.

40. Qui vi offro una definizione della verità che ne caratterizza pienamente lo spirito, e cioè: la verità è una caratteristica dell'uomo che congiunge l’amore e la sapienza, e li manifesta in pensieri, desideri, parole, azioni e in tutte le imprese e in ogni altra circostanza! Quando Pilato Mi domandò cosa fosse la verità, Io gli risposi che la verità è l'Amore unito con la Sapienza, e questo si rende manifesto nel supremo amore per Dio ed agisce nelle opere disinteressate verso il prossimo (Gv. 18,38).

41. Da queste due definizioni vi viene rivelato l'intero carattere dello Spirito della Verità, e voi fate la Volontà del Padre vostro quando vivificate in voi lo Spirito della Verità e lasciate che esso entri in funzione; infatti, all'ultima cena dissi: «Io sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo Mio» (Gv. 14,6). Ma se Io sono la via, allora nel mondo si deve procedere come ho proceduto Io. Il Mio procedere consisteva nelle virtù e nella verità, perciò anche voi dovete procedere nelle Mie virtù[20], poiché esse sono lo spirito della verità dal quale ho parlato. Solo coloro che camminano nello Spirito di Gesù, il Quale è lo Spirito della Verità, otterranno la vita eterna. Chi invece non camminerà nel Mio Spirito, non verrà al Padre, il Quale è l’Amore in Me.

42. Io dissi agli apostoli: «Ma quando verrà lo Spirito della Verità, che il Padre vi manderà nel Mio Nome, vi insegnerà ogni cosa, e vi farà ricordare tutto ciò che vi ho insegnato» (Gv.14,26).

43. A quel tempo gli apostoli non capivano quasi nulla di tutto questo, essi non sapevano cosa fosse da intendere per spirito. Perciò diedi loro parecchi cenni, e tra questi, che esso avrebbe insegnato loro ogni cosa ed avrebbe ricordato tutto ciò che avevo insegnato loro ‒ che però dimenticarono – in modo da riuscire a comprendere che la parola interiore (Gal. 1,11-12), la sapienza di Pietro (2° Pietro 1,19) e molti altri doni, erano appunto dello Spirito Santo.

44. Inoltre, dissi che il Padre avrebbe mandato questo Spirito nel Mio Nome; il che significa che il Mio Amore avrebbe inviato questo Spirito unito con l'Amore paterno. ‒ Ora si domanderà: "Come si deve afferrare questo, dal momento che il Padre, come Spirito dell'Amore di Dio, dimorava nel Cuore di Gesù?". Su questo, Io rispondo: lo Spirito che ho rappresentato in Dio era l'Anima, ma questa è lo Spirito della Sapienza in Dio in Me, come in ogni uomo, poiché questa rappresenta l'Anima di Dio, ed è il Tempio spirituale di Dio; mentre il corpo è il Suo Tempio materiale ma vivente (Gv. 2,19; 1° Cor. 6,19; 2° Cor. 6,16; Ef. 2,21).

45. Questa Sapienza doveva mettere tutto ai piedi dell'Amore e sacrificarlo. Quindi lo Spirito Santo giungeva tramite il Mio Amore, da cui segue che lo Spirito Santo derivava come forza e grazia, dal Padre e dal Figlio, ovvero dall’Amore e dalla Sapienza, che comunque era Esso stesso completamente Amore. Perciò dissi: «In verità, in verità vi dico: è vostro interesse che Io vada (al Padre), poiché se non vado, allora il Consolatore non verrà da voi; se invece vado, ve lo invierò» (Gv. 16-7). Anzi, Mi esprimerò perfino molto precisamente: «Io non vi lascerò come orfani, bensì verrò Io stesso a voi» (Gv. 14,18 / 14,28). Questo è stato chiaramente espresso, che Io stesso sono il Consolatore e lo Spirito Santo della Verità, della Grazia e della forza della Volontà di Dio che guida e governa il mondo (1° Cor. 1,24; Lc. 24,49; Gv. 14,26; Atti 1,8 / 2,4 / 19,6; Rom. 15,19; 1° Cor. 12,1).

46. I Miei discepoli si annotarono tutto bene, ma nessuno comprese ciò che Io intendevo, perché ancor mai avevo parlato loro in quel modo. A loro mancò il coraggio di chiederMelo, essendo tristi perché avevo detto che li avrei lasciati (Gv. 16,5-6).

47. Così li preparai per il battesimo del fuoco dello Spirito Santo che doveva procurar loro un piccolo Cielo sulla Terra, affinché si battessero pieni di gioia per Me e per il Mio Insegnamento e, se necessario, anche per andare a morire per la verità e senza doversi spaventare per ciò che sarebbe accaduto più tardi.

48. I Miei discepoli Mi guardarono tristi per tutto il tempo, poiché sembrava loro impossibile stare senza di Me. – Chi avrebbe dovuto procurar loro il pane come avevo fatto Io fino ad allora? Chi avrebbe operato i miracoli al posto Mio? Tuttavia essi pensarono: “Se dice che verrà Lui stesso, allora anche accadrà, e nel frattempo aspetteremo e staremo a vedere cosa succede”. Che Io andassi a morire sulla croce come avevo annunciato diverse volte in anticipo, questo, nessuno di loro lo immaginava (Mc. 9,31 / 10,33; Lc. 9,22 / 9,44).

49. Là eravamo seduti insieme tranquilli e pochissime parole furono espresse dagli apostoli, dal momento che quella sera ero particolarmente serio; e così non ebbero il coraggio di disturbarMi con domande, mentre Io ero tutt’altro che di buon umore per dare molte risposte. E così, secondo il Mio stato d’animo, tutto diventò serio, triste e silenzioso nella sala da pranzo dell'oste, il quale stava ad ascoltare fervente con l'orecchio teso il Mio discorso, essendo Io, per lui, un Ospite prezioso, poiché nel primo anno del Mio Insegnamento avevo guarito i suoi piedi dalla gotta che gli impediva di camminare.

50. Egli si era affezionato a Me e al Mio Insegnamento con grande amore, e tanto più diventò triste quando già il giorno successivo dovette assistere, insieme agli altri, agli avvenimenti della Mia sofferenza e della Mia morte sulla croce, dal momento che lo stesso giorno era tra i Miei accompagnatori fino alla Mia morte, e poi tornò a casa piangendo. A quel punto solo lui e i Miei discepoli compresero le parole che Io pronunciai: «In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi lamenterete, ma il mondo esulterà; sarete nell’afflizione, ma la vostra tristezza si trasformerà in gioia» (Gv. 16,20). Ma come sarebbe potuto accadere questo, per loro non era ancora chiaro. Tuttavia, molti credevano fermamente che sarei risorto dalla morte, di questo era particolarmente convinto Pietro.

51. Dissi ancora parecchie parole ai Miei discepoli, cosa che più tardi Giovanni, che quella volta fu l'unico relatore del Mio Insegnamento e del Mio discorso di addio, registrò precisamente, non voglio però ripeterle qui, poiché il compito principale di mostrare cosa significhi lo Spirito Santo in Dio, è già svolto. ‒ Ora vogliamo rivolgere la nostra attenzione all'ulteriore sviluppo delle grazie e dei doni dello Spirito Santo, affinché ognuno comprenda cosa s’intende con questo. I doni, le grazie e i poteri che quella volta furono dispensati il Sabato di Pentecoste, sono i seguenti:

 

 

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Cap. 8

I Doni di grazia e potenza dello Spirito Santo con la rinascita

(parla Schumi)

 

Lo Spirito Santo è l’onnipotenza e la grazia in Dio. Questi due doni dello Spirito Santo li hanno posseduti dal divino battesimo dello Spirito a Pentecoste, sia gli apostoli che i discepoli e i progrediti servitori spirituali della prima comunità cristiana. Dopo il dettato del 10 settembre 1899, a me (Franz Schumi), il Padre disse:

1. Il Mio Amore vi conduce su differenti vie alla vita del perfezionamento spirituale, e chi segue le Mie disposizioni troverà la sua salvezza. Chi invece percorre le proprie vie, lo lascio andare dove vuole.

2. Quindi a coloro che si lasciano guidare da Me, Io do i Miei doni e le Mie grazie della rinascita dello spirito. Questi doni e grazie sono i seguenti:

3. Il dono dell'insegnamento della sapienza (1° Cor. cap. 12; Efes. 1,17). – Questo dono non è quello della sapienza intellettuale del mondo, bensì è il dono mediante il quale si possiede la giusta luce e la conoscenza nelle faccende spirituali. Esso abilita il possessore a presentare le prove più appropriate contro ogni oppositore, disarmando così gli avversari.

4. Il dono dell'insegnamento della scienza (1° Cor. 12 / 1° Cor. 14). – Chi da Me è graziato con la prima rinascita dello spirito riceve anche la grazia di conoscere le scienze che vengono insegnate nelle scuole superiori, completamente e perfettamente dal lato spirituale e materiale, cosa che non può essere appresa in una università dello Stato, perché lì c'è ancora indagine; qui invece, da Me, le stesse si apprendono interamente.

5. Il dono della forza della solidissima fede (come l’aveva Pietro) (Matt. 16,18; 1° Cor. 12; 2° Cor. 4,13). – Questa grazia, un dono del Mio Amore, abilita gli uomini a operare miracoli, poiché la loro salda fede li conferma nel fatto che ciò che credono deve accadere irrevocabilmente.

6. Il dono del potere di guarire i malati (Giac. 5,15; 1° Cor. 12; Mc. 16,18). – Questo dono è un dono meraviglioso da parte Mia, attraverso il quale il graziato può fare molto bene al prossimo e, di conseguenza, molte ferventi preghiere di ringraziamento vengono inviate a Me dai guariti. Con questo viene praticato in piena misura l’amore per Dio e per il prossimo.

7. Il dono della forza miracolosa. – Coloro che ricevono questo dono della forza, sono in grado di compiere cose che vanno oltre il limite delle possibilità umane. Perciò ognuno deve aspirare ad essere un valido strumento del Mio Insegnamento d'amore, per poter confermare, attraverso il miracolo, la potenza della Parola (1° Cor. 12).

8. Il dono della profezia o previsione. – Questa è una grazia molto elevata che tocca a coloro che, attraverso la loro speciale forza della fede sono venuti a Me in benevolenza. Vedo qui soprattutto uomini di buon carattere che credono a ciò che dichiarano, perfino senza dubitare. Poiché, chi non crede a se stesso, come può preannunciare cose che devono accadere o sono accadute in altri luoghi lontani? (confronta Atti 11,27-28; 2° Pietro 1,19-21; 1° Cor. 12).

9. Il dono di distinguere e riconoscere gli spiriti (1° Cor. 12; 1° Gv. 4,1-3), – cioè il graziato guarda nel cuore del prossimo e sente nel pensiero ciò che il suo prossimo pensa e sente nel cuore.

10. Il dono delle lingue (1° Cor. 12 / 1° Cor. 14). – Questo è il parlare e comprendere le lingue del mondo. Con ciò è data al graziato l'opportunità di comunicare con ogni uomo e quindi anche istruirlo in insegnamenti e cose divine.

11. Il dono della traduzione, vale a dire il dono dell'interpretazione delle Sacre Scritture (1° Cor. 12,5 / 17,18). – Questo dono o grazia è assolutamente necessario se si accoglie l’interpretazione spirituale del Vecchio e del Nuovo Testamento, i quali sono pieni di parole spirituali che, di solito, non si comprendono e quindi non si accolgono in senso materiale (Rom. 8,26), cosa che dà un concetto sbagliato, se lo si vuole afferrare correttamente.

12. Il dono della potenza della parola (Atti cap. 5). – Chi ha il potere di compiere qualcosa con la sola parola, deve avere la più ferma convinzione che ciò che crede, sicuramente accadrà, altrimenti non accadrà.

13. Il potere della preghiera (Atti 9,40). – La preghiera di un credente intenerisce il Mio Cuore divino, ed Io concedo che accada ciò che l’orante desidera, se non va a danno del richiedente (Rom. 8,26).

14. Il dono della forza di volontà. – Questa grazia, unita al dono della fede, è creativa e opera meraviglie, tanto che nessun uomo che non sia rinato la può investigare e imitare.

15. Il dono di istruire gli altri (1° Cor. 14). – Essere un insegnante non è così facile come si pensa umanamente. L'insegnante deve formare nella propria testa un discorso coerente con le sue convinzioni, e sviluppare quanto è esposto in modo che venga accolto favorevolmente dagli ascoltatori.

16. Il dono dell'eloquenza. – Sì, ogni uomo può parlare, ma di veri oratori ce ne sono molto pochi, perciò questa grazia, per i propagatori del Mio Insegnamento, è un presupposto decisivo per il successo nelle relazioni (umane).

17. La grazia della chiaroveggenza, del chiaro udire e del chiaro percepire (Ap. 1,10 / 4,2 / 17,3). – Queste grazie rendono capaci gli uomini di vedere gli spiriti e parlare con loro; di vedere in lontananza, oltre e attraverso ogni ostacolo; di parlare con i rinati spiritualmente a molte miglia di distanza (in telepatia); di penetrare con lo sguardo il passato e il futuro; di riconoscere il contenuto di un libro, di una lettera e di un giornale senza averlo letto, di vedere cosa si trova nei mondi stellati, così come di vedere dappertutto attraverso tutto, quindi anche attraverso gli uomini, ma tutto, solo in seguito alla preghiera.

18. La grazia del potere di scacciare gli spiriti maligni (Mc. 6,17). – Questa grazia fa sì che gli spiriti introdottisi furtivamente nelle dimore degli uomini, debbano ritirarsi grazie al potere della fede e della preghiera, e così anche dagli ossessi.

19. La grazia che i veleni agiscano senza nuocere (Mc. 16,18; Atti 28,3). – La grazia che i veleni non possano nuocere all'uomo è una grazia magnifica, la quale precipita gli avversari nello stupore e nella meraviglia, infondendo rispetto negli uomini, la cui fede può così mettere in atto qualcosa. Perciò essa tocca a tutti i rinati.

20. La 'Parola interiore'. – Ogni rinato ha la Parola interiore che riceve già prima, per poter avere relazioni con Me e poter ricevere da Me le necessarie direttive su ciò che può fare e cosa non può fare (Gal. 1,11-12; Atti 16,6; 1° Cor. 2,10; 2,13-14; Ef. 1,17).

21. Il dono delle forze spirituali, al fine di operare qualcosa che è impossibile ai profani. Questo dono si manifesta in diversi casi, quando diventa necessario per il raggiungimento di uno scopo spirituale.

22. Il dono delle virtù, attraverso il quale il rinato non diventa orgoglioso del proprio sapere e potere, poiché fa tutto attraverso di Me e, con ciò, dà solo a Me l’onore.

23. La grazia del dono dell'amore, della gioia e della delizia, perché Io la do da gustare già sulla Terra al graziato, anche se in misura estremamente limitata, per quanto la carne permette di goderne. Infatti, senza questa grazia il mondo gli peserebbe più che un grande fardello, come normalmente è per lui, finché ancora non sarà rinato (Rom. 5,5 / 15,30; 1° Cor. 13; Gal. 5,22).

24. La grazia della pazienza e della pace interiore, perché senza queste, tutte le grazie non lo soddisferebbero.

25. La grazia dell'umiltà, di non aggravare nessuno e trasferire subito a Me tutti i ringraziamenti che gli uomini gli tributano.

26. Un rinato procede senza peccati davanti al Mio volto (Rom. 8,2; 1° Cor. 6,11), dal momento che i suoi peccati gli sono stati completamente perdonati, poiché chi non si è prima elevato attraverso le Mie virtù, non potrà rinascere. Cari figli, applicatevi per il raggiungimento dei doni e delle grazie della rinascita, considerato che non sapete cosa arriverà con questa! Praticherete con Me anche personalmente, Mi vedrete tutte le volte che avete desiderio di vederMi, nulla vi rimarrà nascosto di ciò che dovrete sapere o vedere. I vostri doni e le vostre grazie uniti vi procureranno uno stato di divinità in scala ridotta. Perciò è ben degno esercitare una coercizione sui desideri e sulle voglie materiali, per ricevere, in luogo di questi, doni e grazie spirituali-celesti. Certamente ci vorrà molto tempo prima che Io li conceda, perché l'uomo si deve prima confermare per poterli mantenere e conservare, vale a dire che deve rafforzarsi per non peccare più, affinché Io non sia obbligato a riprendere i doni e le grazie concesse. Amen!

27. Nel Nuovo Testamento ci sono molti passi che si riferiscono ai doni spirituali della rinascita e che si possono leggere lì, soprattutto i seguenti: Rom. 8,14-17; Atti 19,2; Rom. 8,6; Gal. 5,17; Rom. 8,11-13-15; Gal. 4,6; Rom. 14,17 / 15,19; 1° Cor. 12,3 / 15,16; 2° Cor. 3,6 / 3,17; Gal. 6,1; Ef. 1,18 / 4,30 / 5,9 / 6,17; 2° Tim. 1,7; Tito 3,5; 1° Pietro 4,14; 1° Gv. 3,24 / 4,13; Lc. 24,49.

28. Una rinascita attraverso la conversione dalla vita mondana a quella spirituale, vale a dire una rinascita materiale mediante l'abbandono di tutti i vizi e passare alle buone virtù, come la si diffonde e la si insegna nei libri protestanti, non esiste nel Mio ordine.

29. Ciò che gli apostoli e i discepoli hanno ricevuto dallo Spirito Santo il Sabato di Pentecoste, è tutto contenuto nell’elenco che vi sta dinanzi e nelle Mie aggiunte illuminanti. Vi sono incluse anche le guarigioni magnetiche con l'imposizione delle mani ai sofferenti. A questo punto si obietterà che tali guarigioni avvengono anche oggi senza i doni dello Spirito Santo. Questo, a dire il vero, è giusto, perché Io, come Spirito dell'Amore, presto anche il soccorso compassionevole nella guarigione dei malati; tuttavia c'è una grande differenza tra un magnetizzatore e un rinato nello spirito: il primo guarisce qualcuno rapidamente, qualcuno lentamente e qualcuno proprio per niente; un rinato guarisce subito la prima volta completamente e rapidamente, perché è sempre una guarigione miracolosa.

30. Dal momento che ora, dalle spiegazioni che vi sono state date finora, sapete che Io sono Dio-Padre, il Figlio e lo Spirito Santo in una sola Persona, è facile per voi comprendere che quando apparvi ai Miei apostoli dopo la resurrezione, potei dire loro dalla Mia stessa autorità: «Ricevete lo Spirito Santo» (Gv. 20,22). Tuttavia questo dono non era come fu quello di Pentecoste, ma lo soffiai su di loro, con la qualcosa li rinvigorii a tal punto che non avrebbero avuto più nessuna paura dinanzi al Tempio come era avvenuto fino ad allora, e se non fosse stato per questo atto, non avrebbero ricevuto doni e grazie, se non per poter comprendere e spiegare spiritualmente i testi biblici.

31. Così si conclude la narrazione sulla Mia Persona quale Dio e Padre della Creazione, e ciò tornerà a vostro vantaggio se accoglierete i fatti così come vi sono stati descritti qui. Infatti, non c'è nessun altro Dio nell'intero Universo se non Quello che vi è stato rivelato e descritto qui nella Sua Essenza, e voi fareste bene ad accogliere le parole del Padre vostro con gratitudine e vivere ed operare di conseguenza.

 

 

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Cap. 9

Gesù principe della pace, Re del Cielo e della Terra, Giudice universale

1. Ogni uomo può elevarsi in alto se ha la serietà e la volontà di evitare il mondano e tendere allo spirituale, poiché tutto sta in questo: in come si procede per raggiungere quest’ultimo, evitando gli ostacoli.

2. Chi non farà di tutto pur di raggiungere la meta della sua felicità suprema ed essere appagato? È un dato di fatto che l'uomo fa tutto se ha amore per qualcosa, quindi si deve avere anche dell’amore per Me, se si vuol venire a Me. Nondimeno, non solo per Me, ma anche per i Miei figli, e questi sono tutti gli uomini nel mondo, perché il Mio Spirito dimora in tutti loro.

3. Chi segue le istruzioni del Mio Insegnamento può aspettarsi con certezza che Io lo accolga nel Mio Amore e continui a guidarlo nello spirituale. Anzi, Io faccio di tutto per rendere felici i Miei figli, se si congiungono con Me. Ma per far questo, principalmente devono abbandonare il mondo e consegnarsi completamente a Me, perché la mezza vita non è di alcuna utilità, né per Me né per loro. O vivete completamente per Me, o vivete per il mondo, perché non si può mai servire fedelmente due padroni che si combattono l’un l’altro. Io e il Satan, che rappresenta il mondo, siamo per l’appunto questi due padroni che sono qui rappresentati.

4. Se tuttavia sapete che il mondo con il suo volger le spalle a Dio, è per l’appunto il Satan materiale, allora preoccupatevi di distogliervi dal mondo e congiungervi con Me essendo Dio, il Creatore e Padre vostro.

5. Già la consapevolezza di sapere chi sono Io e chi è il mondo, dovrebbe far maturare in voi la ferma decisione di rinunciare completamente al mondo e seguire soltanto Me. Sfortunatamente però la vostra sbagliata educazione ecclesiastica e statale hanno fatto di voi degli anticristi, perché chi non vive ed agisce secondo l'Insegnamento di Cristo, vive ed agisce contro Cristo, ed è quindi un anticristo o un anticristiano.

6. Guardate ad esempio i Dieci Comandamenti. C'è tra questi un solo Comandamento che voi rispettate? Io vi dico: "Nessuno!". E poi volete chiamarvi cristiani? Chi non osserva i Comandamenti di Cristo, considerato che Cristo è Dio, il Creatore e il Padre, non è un cristiano, bensì un malfattore nei confronti dei Comandamenti, i quali lo invitano ad amare Dio sopra tutto, e il prossimo come se stesso.

7. Nell’intera Creazione c’è un solo Spirito di Dio e c’è un solo spirito di Satana. Ora si dice: "Dove c’è lo Spirito di Dio, lì c'è libertà". – DiteMi: "Dove c’è una libertà nel mondo?". L'umanità è legata alla schiavitù spirituale e materiale (2° Corinzi 3,17), e gli uomini praticano l’oppressione della libertà sui loro fratelli e sorelle. Libertà, (2° Cor. 3,17) uguaglianza (Is. 40,3) e fraternità (Mt. 23,8-9) sono le parole di Dio.

8. Chi gode la libertà dello spirito e del corpo nello Stato, secondo i Miei divini Comandamenti? Dov'è l'uguaglianza di tutti gli uomini? Dove c’è la fraternità secondo il sentimento come l'ho presentata Io? Io dico che non c’è da nessuna parte! Perciò vi domando: "DiteMi se è il Mio Spirito divino a governare in mezzo a voi!”

9. Riflettete a quello che fate e che dopo la vostra morte renderete conto dinanzi a Me! Perciò vi dico: desistete dalla vita e dalle azioni non cristiane, poiché una simile vita è indirizzata direttamente contro di Me, vostro Dio e Giudice, quale Spirito negli uomini!

10. Se ascoltate, allora voglio tenere per buono ciò che avete messo in pratica, affinché i vostri peccati, che gridano al Cielo, non diventino più così grandi. Se invece non ascoltate, la vostra punizione diventa doppia.

11. Io, infatti, sono venuto nel mondo come Sovrano dell'eternità (Michea 5,1). Sono un Principe del dominio spirituale della pace (Is. 9,5), ed ho ogni potere nel Cielo e sulla Terra (Mt. 28,18).

12. E voi sacerdoti, prendetevi come esempio la vita dei Miei apostoli, e vivete e operate di conseguenza; solo allora sarete Miei veri servitori. Perciò pensate al Mio verdetto, in modo che esso non si compia su di voi, quel verdetto secondo il quale voi, poiché vi ritenete i primi, alla fine diventerete gli ultimi! Infatti: «…molti sono i chiamati ma pochi gli eletti». (Mt. 20,16)

13. Dove sono considerato come Dio e vostro Re spirituale, non c'è altro che l'adempimento del Mio divino Insegnamento dell'amore. Allora c'è un solo "Santo Padre" e Questi è nel Cielo.

14. (Ap.15,3-4; Mt. 23,9; Gv. 17,11). ‒ "Buono" nel significato divino-spirituale è santo o infallibile; perciò Io dissi che nessuno è buono o santo, cioè infallibile, che solo Dio. (Mt. 19,17; Mc. 10,18; Lc. 18,19).

15. Gli uomini sono invece, senza eccezione, puri fratelli e sorelle nel vero senso della Mia Parola, come in Matteo 23,8. ‒ Perciò diventate uomini nel senso della Mia santa Parola, ed affrettatevi a rendere buono ciò che finora avete fatto contro il Mio Insegnamento.

 

 

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Cap. 10

La Santa Trinità

12 e 22 febbraio 1901

1. Nelle presenti spiegazioni avete avuto una chiara panoramica di ciò che significa il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo in Dio. Ora vogliamo entrare ancora più profondamente nella faccenda per chiarire la grande Essenza primordiale in Dio, affinché non ci sia più nessun malinteso.

2. Fino all’anno 325 i cristiani avevano un solo Dio in una sola Persona; a quel tempo però i sacerdoti romani al Concilio di Nicea escogitarono un Dio in due Persone: Padre e Figlio, quindi una dualità. Cinquantasei anni più tardi, cioè nel 381, produssero la tri-personalità di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo, in forma e interpretazione materiale, come vi ho già spiegato. Perciò non voglio esporre ulteriormente tali assurdità.

3. La Santa Trinità racchiude in sé la Divinità come in effetti è, e non è più un mistero davanti ai vostri occhi su cosa dovete credere e ritener vero. Tuttavia ci sono uomini che non hanno mai abbastanza spiegazioni, e perciò cadono sempre nella vecchia tenebra dei concetti introdotti attraverso un falso insegnamento. Perciò Mi sento obbligato a darvi una spiegazione approfondita che non lascerà più sorgere dubbi su cosa ci sia da comprendere sotto questa denominazione, vale a dire:

4. La Santa Trinità racchiude in sé l'intera Divinità nella Sua Verità originaria, ed è compito dell'uomo imprimersela con precisione nella mente, perché Essa è l'Essenza di Dio che, allo stesso tempo, è anche vostro Creatore, Dio e Padre dimorante in voi.

5. È un perfetto malinteso se alle singole denominazioni di Dio si attribuiscono concetti separati dell'azione di questo o di quel Dio. Infatti, il Padre non fa nulla senza il Figlio, e il Figlio non fa nulla senza il Padre, e lo Spirito Santo non fa nulla senza il Padre e il Figlio, perché questi tre sono inseparabili l'uno dall'altro, come la fiamma, la sua luce e il calore emanante. Il paragone è questo: la 'fiamma' rappresenta il Padre, la sua 'luce' il Figlio e il 'calore' l'effetto che ne deriva, il che significa 'vita' nell’Universo che viene attivata attraverso lo Spirito Santo dalla forza di Volontà di Dio. Così suona la definizione su Dio come 'puro eterno Amore'.

6. Senza fiamma non c'è alcuna luce, perché questa luce nasce dalla fiamma, e visto che la Luce che fuoriesce dalla Fiamma dell'Amore divino nasce da questa Fiamma, per questa ragione si chiama 'Sapienza divina', considerato che proprio questa 'Luce' nata dalla Fiamma è 'Figlio di Dio', perché l'anima di Gesù è proprio la figura che lo Spirito dell'Amore in Dio ha creato nella Sua immaginazione.

7. La forza del calore dell’Amore divino è la vita nell’Universo (Gv. 14,6), poiché senza questo, nulla si potrebbe sviluppare né potrebbe vivere. Senza fiamma, però, non ci sarebbe calore, e senza luce il calore non potrebbe far crescere nulla, perché nella luce c’è l'elettricità, e attraverso questa, fuoriesce l’emanante magnetismo dalla fiamma dell'Amore in Dio. Così voi vedete che in Dio non si può parlare di separazione di una caratteristica dall’altra, perché tutte e tre unite sono operanti l’una nell’altra. E cosa sono il magnetismo e l'elettricità? Nient'altro che l'effetto in sé dell'attrazione e della repulsione della Volontà di Dio, con cui l'Amore e la Sapienza in Dio guidano il mondo e mettono tutto in movimento. Il magnetismo e l’elettricità sono lo Spirito Santo in Dio, pieno di forza, potenza e magnificenza.

8. Tutte queste reciproche connessioni provocano la vita di Dio, che in sé rappresenta un potere infinito, al quale è soggetto tutto nell'Universo. Questo potere è tutto in tutto, poiché in esso risiedono l'Amore e la Sapienza di Dio, come il fuoco e la luce nel calore ardente in cui nessuno può prendere impunemente in mano la brace senza strumenti adatti, se non vuole esserne ferito. Quindi nessuno può afferrare la Trinità ed avvicinarsi se non pregando con amore e umiltà, perché in sé e per sé è ultra Santa, e guai ai malvagi che La profanano.

9. Tutto ciò che vedete e conoscete è l’opera e l'effetto della Santa Trinità, e non c'è nulla nell'infinito che non derivi da Essa. Ogni uomo può quindi comprendere che la Santa Trinità è la rappresentazione dell'Universo, e all’opposto, l'Universo rappresenta la Santa Trinità, poiché non c'è nulla nell'intera infinità che non provenga da Dio, quindi tutto l’esistente rappresenta ancora la Divinità o la Trinità, perché tutto proviene da Dio e sta in Dio, abbracciandolo, perché Egli, lo Spirito eterico dell'Universo, si erge su tutto ciò che è creato e lo avvolge come il profumo di un’essenza, di un olio che s’innalza sulla materia e la circonda.

10. Così dovete afferrare la Trinità della Divinità per conoscerne la Sua Essenza fin dalla radice, altrimenti mai vedrete e comprenderete la Divinità che sta dinanzi a voi, poiché tutto ciò che vedete è preso da Dio e modellato in qualsivoglia forma, colore ed effetto. Voi, Dio lo vedrete sempre, o come Creatore o come Artefice, e gli strumenti che lo Spirito di Dio utilizza si chiamano anima e corpo. Questi due sono strumenti animati attraverso lo Spirito di Dio, con i quali Egli lavora materialmente. Tutto è l'effetto di uno e dello stesso Spirito di Dio, presente nell’intera Creazione, dove viene visto, udito e percepito.

11. Non è questo il luogo adatto per darvene una spiegazione dettagliata: ci allontanerebbe troppo dal nostro argomento, perciò leggete gli altri libri di Teosofia cristiana dettati da Me, quelli di Lorber e di Mayerhofer, lì vi verranno chiariti i fatti che qui sono solo accennati.

*

12. Ora veniamo al secondo compito, ovvero dimostrare quanto sia insensata la vostra interpretazione della Santa Trinità durata finora, e quanto siano sbagliati i vostri concetti sulla Divinità che governa il mondo.

13. Innanzitutto c’è da tenere in considerazione che Io, quale Essenza più libera dell'Universo, non posso porMi limiti ed ostacoli, né tollerarli. Come vi è mai potuta venire in mente l'idea che la Luce della Divinità si sarebbe potuta dividere e separare in differenti Caratteristiche? E inoltre, che queste (Sue) Caratteristiche, come Esseri separati, avessero anche attività separate e quindi volontà separate? In tal modo, non sarebbe la Divinità, divisa in Se stessa? Sì, assolutamente, perché se già due persone non sono mai del tutto concordi, ancor meno tre; e se ognuna di queste persone ha una sua attività separata, allora una si lascerebbe coinvolgere dalla seconda o dalla terza?

14. Prendiamo una casa commerciale con tre soci. Io vi domando: "Sarebbero questi sempre concordi nelle loro faccende?". – Io vi dico: "No, poiché ognuno avrebbe le proprie opinioni, spesso nettamente contrastanti”. Ma se questo accadrebbe presso di voi pur con un innato servile senso di sottomissione, come non dovrebbe essere il caso nella Divinità che non tollera la minima limitazione alla Sua Volontà? Quale sconvolgente e devastante disputa mondiale sarebbe stata provocata dalle affermazioni della Propria Volontà di ognuna delle tre Persone? Io vi dico: i mondi sarebbero stati ridotti in macerie dall’inflessibilità di una sola di queste tre Persone. – Cosa succederebbe poi se dovessero essere tutte e tre discordi? Vi dico una cosa: quando Adamo ed Eva infransero il Comandamento della castità e in tal modo divennero disobbedienti, la Sapienza si pose così in alto nell'inviolabilità e santità del comandamento da Essa stessa pronunciato, tanto da pretendere che l'intera razza umana discendente da Adamo dovesse percorrere la stessa via della sofferenza e della croce, come fece in Gesù più tardi[21].

15. Qui sorse un dissidio in Dio: la Sapienza espresse il giudizio, l'Amore non volle accettarlo. Nondimeno, ciò che viene espresso in Dio, non viene mai ritirato senza motivo. La Sapienza non poteva ritirare il Suo giudizio in seguito alla Sua immutabile Volontà; invece l'Amore non voleva acconsentire perché compiangeva la povera stirpe umana. Si separarono, e poiché la Sapienza senza il suo Amore era desolata e monotona, dovette compiere Essa stessa ciò che ogni singolo avrebbe dovuto fare da solo[22].

16. Nel giardino del Getsemani la Sapienza rabbrividì davanti alle terribili sofferenze che nello Spirito vide precisamente davanti a Sé, e invocò l’indulgenza dell’Amore con queste parole: «Padre, fa’ che questo calice sia distolto da Me, se è la Tua Volontà; ma non la Mia bensì la Tua Volontà sia fatta». Ma la parola, il giudizio era stato pronunciato, e l'Amore (della Divinità) non permise che si trattasse con Lei, ma disse: “Figlio Mio, porta ciò che ti è stato imposto”, e il Figlio (la Sapienza) lo portò compiendo il sacrificio cruento sul Golgota dove dovette umiliarsi all’estremo davanti alla Divinità, di cui era parte Essa stessa.

17. Da ciò si scorge che in Dio non può sussistere una doppia o tripla separazione, perché in tale Santità tutto deve essere Uno; perciò l'Anima di Cristo, proceduta dalla Sapienza di Dio, dovette umiliarsi completamente, mettere tutto ai piedi dell'Amore e sottomettersi. Ma se in effetti è stato questo il caso, come potete pensare che in Dio possano esistere tre Persone, ognuna con un compito particolare da svolgere? No! Questo non è possibile, poiché se in Dio ci fossero tre Persone con tre diverse funzioni e mansioni indipendenti, allora Dio non sarebbe affatto un Dio concorde, bensì in Se stesso discorde e instabile. Ed Io vi dico: il mondo non potrebbe esistere a causa del Suo (della Divinità) serissimo Ordine fondamentalmente uguale ed immutabile, poiché tre Persone, di cui ognuna seguisse la propria inflessibile opinione, non potrebbero in nessun modo rappresentare una trinità. Quindi distruggerebbero il mondo stesso.

*

18. Ora veniamo alla trattazione di un secondo punto: se nell'Universo ci fosse un Dio diviso in tre Persone, allora ci dovrebbero essere anche tre mondi per accordare ad ognuna di queste Persone un proprio mondo con una propria sfera di attività. Solo che lo Spirito è diffuso sull’intero infinito mondo. Di conseguenza (se fossero tre) Lo ricaccerebbero e Lo limiterebbero in un unico punto, allora Dio non sarebbe un Essere assolutamente libero, né in Se stesso Uno, né rappresentato in ogni luogo; Egli non potrebbe portare il nome "Dio" quale Egli è dappertutto, conoscendo tutto e facendo tutto da Sé, perché ciascuna di queste personalità sarebbe una Divinità, ma solo nel proprio spazio e nella propria attività e caratteristica, così che in uno spazio sarebbe puro Amore; nel secondo, pura Sapienza; e nel terzo, puro Dispotismo. Che caos di scorrettezza presenterebbe un tale mondo!

19. Invece, dal momento che Dio non tollera nessuna limitazione alla Sua libertà ed Egli stesso domina l'intero spazio infinito, allora si domanda: 'Dove si sarebbe dovuto prendere ancora un secondo e un terzo spazio infinito, in modo che nessuna delle tre liberissime Persone potesse lamentarsi di essere in qualche modo limitata o ristretta?'

20. Inoltre, ognuna di queste Persone pretenderebbe per Se stessa una libertà illimitata nelle sue caratteristiche ed azioni; ma se ognuna, per Sé, avesse la libertà illimitata, come potrebbero queste tre Persone unirsi tra loro senza perdere niente della loro libertà? Come potrebbe aver luogo l'unione, se queste Persone non tollerano nessuna limitazione?

21. Inoltre si domanda: "Quale di queste tre Persone avrebbe una priorità, se si dovesse procedere a fare delle concessioni a favore della cara Trinità, visto che una di queste Persone dovrebbe aver certo ragione e le altre due dovrebbero accondiscendere?". In tal modo la Divinità perderebbe la Sua divina libertà in Sé, e regnerebbe su due terzi della restante Divinità, quindi Dio non avrebbe nessuna libertà in Se stesso, altrimenti la massima: «Dove c'è lo Spirito di Dio, là c'è libertà» (2° Cor. 3,17) sarebbe una bugia nel Nuovo Testamento.

22. Supponiamo però che si crei una discordia tra le tre Persone e nessuna farebbe delle concessioni: cosa succederebbe in questo caso? Che ne sarebbe della Divinità? Cosa ne sarebbe della Sua Creazione? Il Padre non concederebbe Amore, il Figlio nessuna Sapienza e lo Spirito Santo sarebbe risentito con entrambi e non presterebbe loro nessun servizio. All’improvviso tutto si oscurerebbe, incorrerebbe in un’inconcepibile confusione ed Essi si annienterebbero a vicenda.

23. Vedete, così accadrebbe a causa della grandissima divina libertà, per l’inflessibilità, per l’adamantina Forza di volontà e l’illimitato Piacere di governare su tutto. Sì, tre Persone, tre differenti Teste ed ognuna con siffatte caratteristiche. Come potrebbe allora esistere un’unica Divinità, dal momento che, di fatto, queste caratteristiche esistono realmente in Dio? Invece, la Divinità non è affatto triplice né tri-personale, ma solo un'Essenza primordiale dal cui fondamento emergono tre caratteristiche. Tutte queste caratteristiche sono in sé una cosa sola, come vi ho dimostrato attraverso il paragone fatto con la fiamma, la luce e il calore, la cui base è il fuoco, e questo fuoco emana luce e dà calore; ma non appena il fuoco si spegne, anche la luce e il calore scompaiono. Proprio così è in Dio: l'Amore è un fuoco dal quale scaturiscono la Luce della Sapienza e il Calore della vita; in questo fuoco è contenuto quindi tutto ciò che esiste visibilmente o invisibilmente, ovvero tutto ciò che esiste di materiale e spirituale nell'infinito spazio della divina totalità. Questa è quindi la Santa Trinità di Dio nell’Universo.

24. L'Amore vuole creare, la Sapienza escogita le forme, e la Forza di volontà le realizza.

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25. Quindi anche l'uomo sussiste dalla divina Trinità! Paolo scrisse ai Corinzi e ai Romani: (1° Cor. 6,19; 2° Cor. 6,16; Rom. 8,11) «Non sapete che voi (secondo il corpo, spirituale e materiale) (Gv. 2,21) siete un tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio dimora in voi?» – «Non sapete che il vostro corpo è un tempio dello Spirito Santo insito in voi che avete ricevuto da Dio?» – «Lo stesso Spirito di Dio che ha risuscitato il corpo di Gesù dalla morte, dimora in voi, perciò siete un tempio del Dio vivente, come Lui dice: 'Io voglio dimorare in loro e camminare in mezzo a loro, poiché Io sono il loro Dio e loro sono figli Miei, un popolo divino'».

26. Qui stiamo dicendo che lo spirito umano è Spirito di Dio, che Egli è lo Spirito Santo di Dio, il Dio vivente che ha resuscitato il corpo di carne di Gesù dai morti. Ma se è così, allora questo grande Spirito umanizzato non è altro che Cristo, l'uomo diventato Dio; magnifico nella Sua Creazione, Consiglio o Sapienza dell'Amore divino, forza dello Spirito Santo, campione delle Virtù e delle Caratteristiche divine, il Padre dell'eternità e Principe della pace spirituale nel cuore. Quindi lo Spirito dell'uomo Gesù Cristo-Jehova-Zebaoth è Se stesso dall’eternità (Is. 9,5; Michea 5,1).

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27. In questo Nome (Gesù in ebraico significa Salvatore, Soccorritore e Redentore) nella deduzione del significato fondamentale significa che si può essere Salvatore, Soccorritore o Redentore materiale e spirituale, tanto per il bisogno come anche per la malattia. Un giorno dissi a Mosè (Esodo15,26): Jehova Rophi, il che significa: "Io sono il Signore, Colui che ti guarisce"; e ora sono chiamato Gesù come "Salvatore" o "Medico", dal momento che di fatto ero medico del corpo e dell'anima, Lo sono e Lo sarò eternamente. Dunque, questo dà al termine il significato originario, perciò confrontate i passi nel Nuovo Testamento in cui Io sono definito ‘Salvatore’ (Lc. 2,11); – ‘Salvatore d’Israele’ (Lc. 2,30); – ‘Salvatore del mondo’ (Gv. 4,42); – ‘Principe e Salvatore’ (Atti 5,31); – ‘Salvatore del corpo’ (Ef. 5,23); – ‘Glorificato nel corpo’ (Fil. 3,20). – ‘Salvatore di tutti gli uomini’, specialmente degli eletti (1° Tim. 4,10). – Salvatore che ha sottratto il potere alla morte ed ha messo in evidenza la vita e l'immortalità mediante il Vangelo’ (2° Tim 1,10); – Il Padre ha mandato il Figlio affinché sia Salvatore (o Redentore) del mondo (1° Gv. 4,14). – Salvatore viene da salvezza e, come Jehova, Io di fatto, sono ‘Salvatore’ o ‘Medico del mondo delle malattie fisiche e animiche’, e assolutamente Lo stesso che si qualificò a Mosè come "Medico".

28. Quindi, ogni uomo porta il suo Dio nel proprio Tempio vivente, il cui sommo sacerdote 'Melchisedek' deve essere l'anima, quale eterno sacerdote sacrificante le sue materiali voglie, brame e passioni, purificando così il corpo materiale e santificandolo affinché sia un santo Tempio di Dio.

29. Se l'uomo si sforza di santificare il suo corpo, allora Io do in aggiunta uno spirito d'amore proveniente da Me per il rafforzamento del tanto travagliato spirito umano, e con ciò lo spirito umano si risveglia completamente e grida a Me, allo Spirito universale, dal quale egli stesso proviene: “Abba! Caro Padre Gesù”, e risveglia l'anima alla Mia lode nello Spirito universale (Rom. 8,15; Gal. 4,6).

30. Vedete figlioli, questo Tempio vivente che è il vostro corpo, è l'unica e vera dimora del Mio Io, della Mia Trinità, non certo una qualche chiesa costruita. Io chiaramente dichiarai che ogni sacrificio materiale è un abominio dinanzi a Me (confrontate Sl. 40,7; Sl. 51,18-19; Ger. 7,22; Os. 4,14; Deut. 10,17-18; Matt. 23,23; Lc. 20,47; leggete Isaia capitolo 66; Pv. 15,8; 21,27; Isaia 1,13); d'altra parte i sacerdoti dicono che si deve sacrificare a Dio, dove Dio come Spirito[23] non mangia né beve ciò che gli uomini sacrificano in denaro e in cose materiali alle chiese. Pietro disse: «Santificate Dio nei vostri cuori, perché Dio è Spirito, e quelli che Lo adorano Lo devono adorare in spirito e verità nel proprio cuore amorevole attraverso sacrifici d'amore per i poveri e per i bisognosi» (Gv. 4,24; 1° Cor. 13,1-13; Mt. 25,31-46).

31. Io dissi agli apostoli e ai discepoli, quali Miei veri sacerdoti: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date di nuovo» (Mt. 10,8). Chi però non ha frequentato la Mia scuola spirituale bensì i seminari mondani, ovviamente non può dar nulla gratuitamente, perciò costui non è nemmeno un servitore che ho scelto secondo il Mio Ordine divino, come ho fatto in tutti i tempi addestrando personalmente i Miei servitori mettendoli a guida dei Miei stessi figli.

 

 

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Cap. 11

La Parola interiore degli attuali medium di Dio

Dettato del 13 giugno 1901

(Atti 2,17-18)[24]

1. Nel tempo attuale esiste una grande insofferenza verso la vera vita spirituale, e perfino coloro che si attengono saldamente alla Bibbia e agli insegnamenti della Chiesa si oppongono decisamente all’idea che Io, come Dio, frequenti uomini comuni e possa dar loro un insegnamento migliore e più puro di quello insegnato dai sacerdoti.

2. Nel Vecchio Testamento ho frequentato differenti uomini da Adamo fino alla Mia incarnazione. Non ho parlato solamente con i profeti, con i giudici e con i re Davide e Salomone, ma ho avuto relazioni con i più differenti uomini a centinaia di migliaia, ma sempre attraverso il corpo di un angelo che era il portatore del Mio Nome, perché prima dell'incarnazione in Gesù non avevo un corpo visibile, umano-personale. Per apprendere tutto questo si deve studiare da cima a fondo con amore e umiltà le Mie conduzioni degli uomini in tutte le opere da Me derivanti, allora si scoprirà la verità; se invece si ignora tutto, tranne i profeti, allora ovviamente non si può venir fuori dall’oscurità.

3. Io vi domando: "Come si chiamavano i profeti che ai tempi di Noè furono mandati a predicare agli hanochiti per 120 anni?". Voi pensate certamente che fu Noè a provvedere a questo. Oh, no, vi sbagliate di grosso! Ci furono altri uomini al posto di Noè. Sì, già dal decimo secolo furono mandati lì dei moralisti, poiché qui è là c’era un fluttuare tra il bene e il male, fino a quando alla fine giunse la punizione. Se gli uomini leggessero meglio le Mie parole paterne e se ne lasciassero istruire, invece di chiamare Me, Dio e Creatore in Gesù, un eretico nei Miei libri cristiano-teosofici e, con ciò, crocifiggerMi nelle Mie paterne amorevoli parole perché non Mi possono avere personalmente, come un giorno i farisei, per poterMi maltrattare secondo i canoni della legge dello Stato, allora le cose andrebbero diversamente con la salvezza della loro anima, ed Io, come Padre amorevole, praticherei con i Miei figli come praticavo con i profeti e gli apostoli. Essi invece servono il mondo, e allora appartengono al mondo e non a Me; e comunque nessuno può servire due padroni, Dio e Satana allo stesso tempo.

4. Alcuni sono infastiditi anche dal linguaggio dei dettati. Io comunque dico che questo non dovrebbe infastidirli, dato che neanch’Io Mi infastidisco per la stupidità umana, per la tenebra spirituale e per la presunzione arrogante verso di Me, ma considero tali uomini solo come pecorelle smarrite della stalla del Padre Mio, i quali dichiarano e ritengono la voce del loro Pastore spirituale Gesù per quella di un truffatore, un ingannatore, un eretico, un falso profeta e un sacrilego. ‒ Il medium (lo scrivano) può afferrare e presentare la Parola interiore solo per quanto è maturato il suo progresso spirituale attraverso la cultura scolastica e la formazione del cuore. Perciò dico a voi, saggi intellettuali: come ad un padre amorevole è più caro il balbettio del figlio suo più giovane che le ampollose chiacchiere erudite del figlio maggiore, così avviene anche presso di Me. Io accolgo il figlio minore, ma umile e amorevole, mentre lascio andare per la sua falsa strada quello erudito e presuntuoso che trova da ridire su di Me nella sua presunzione, come anche chiunque critichi le Mie parole paterne negli scritti della Teosofia cristiana.

5. Si dice che Dio frequentasse solo i profeti e gli apostoli. Oh, voi sprovveduti e piccoli nello spirito! Erano forse profeti, Hanna e Simeone, quando fui circonciso nel Tempio? Erano le quattro figlie[25] dell'evangelista Filippo[26] forse profetesse?

6. Ciò che oggi si chiama Parola interiore, un giorno si chiamava Parola profetica, e Paolo disse che si deve aspirare a questa, affinché tutti parlino profeticamente (1° Cor. 14,1). Quindi tutti, e non solo gli apostoli e i profeti, il che presso di Me significa che tutti dovrebbero vivere e operare così che Io, Gesù, quale Padre vostro, possa parlare con voi come con i Miei figli, e per la verità con tutti attraverso la Parola interiore, così da potervi guidare. Il fatto che adesso Io possa frequentare solo pochissimi uomini attraverso la Parola interiore, è colpa del modo di vivere sbagliato, della sapienza intellettuale, della tendenza ai godimenti del mondo e a mammona. Io ho avuto relazioni con parecchi autori ecclesiastici (Atti 2,16-20) e tuttavia essi non erano né profeti né apostoli, bensì uomini umili che osservavano le Mie leggi dell'Amore. Così vedete che Io e il Mio governo veniamo giudicati tra i figli come i ciechi parlano dei colori. Rileggete ciò che feci annotare tramite il profeta Gioele[27] per l’attuale tempo del Mio ritorno sulla Terra, e vedete, ciò che c'è scritto lì è già tutto completamente adempiuto, e si aspetta ancora come le cinque vergini aspettano lo sposo, mentre lo Sposo ha già preso qui e là alloggio dove c'era abbastanza olio d'amore nei cuori dei figli affezionati e umili. Come segno della Mia venuta si aspettano sangue, fuoco e colonne di fumo nel cielo e sulla Terra. Il sangue nel cielo è l’amore per Dio e per l'uomo in un cuore amante; il sangue sulla Terra è oppressione e sfruttamento umano. Il fuoco nel cielo è lo zelo del fuoco dell'amore dei Miei figli per lo spirituale e il divino; il fuoco sulla Terra è lo zelo infuocato per il servizio a mammona e per i suoi infausti piani e istigamenti; e le colonne di fumo nel cielo sono le toccanti preghiere amorevoli, umili e fervide per Me nel cuore (come Cielo) dei Miei figli, per la redenzione del mondo dagli artigli satanici nei quali si è attualmente del tutto ficcato; e le colonne di fumo sulla Terra sono i sospiri di dolore dei Miei figli oppressi che costituiscono la mucca da mungere del mondo. Queste due colonne di fumo invocano a Me pietà e compassione, invocano un cambiamento delle condizioni del mondo, poiché il Sole, come l'amore per Dio, si è oscurato ed è come estinto, e la Luna, come l'amore per il prossimo, si è trasformata in sangue, ovvero in sanguinosa oppressione e sfruttamento umano. Vedete, così vanno lette spiritualmente le Sacre Scritture.

7. Voi dovete quindi umilmente, e per amor Mio, ricercare la Verità là dove ve la indico Io stesso, ed astenervi da ogni critica intellettuale, poiché è proprio questo ciò che vi porta nelle tenebre spirituali, cioè all'inferno. Non si deve criticare ciò che non si comprende, ma pregare per l'illuminazione spirituale. Io dichiarai esplicitamente: «Distruggerò la sapienza dei savi e renderò a vergogna la saggezza dei sapienti»; e in un altro passo dissi: «Se non diventerete amorevoli e umili credenti come i fanciulli, non verrete nel Regno dei Cieli». Ma se questo è vero, come si pretende di venire in Cielo se si giudica le Mie parole paterne, qualificando così anche il Mio Insegnamento teosofico cristiano come eretico, e qualificando addirittura Me, l'Autore, come eretico? Io domando: "Come si vuol venire da Me, se Mi si chiama eretico?"

8. Io definisco la sapienza intellettuale come il Satan del mondo. Credete che lascerò entrare tale Satan, che alberga nell’intelletto critico, nel Cielo? Oh, no! Al contrario, Io vi dico: "Se non si rinuncia alla sapienza intellettuale fino all'ultimo atomo nei confronti delle Mie parole paterne, non si viene da Me!". Questo, per vostra direttiva dal Padre vostro in Gesù. Amen!

 

 

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Cap. 12

Profezia sul ritorno di Cristo e sua rispondenza spirituale

 

Dettato del 10 giugno 1901

1. Quando Io dinanzi a Caifa pronunciai le importanti parole che annunciano il Mio ritorno sulla Terra, dissi: «D'ora in poi accadrà che voi vedrete il Figlio dell'Uomo sedere alla destra della potenza di Dio e venire sulle nuvole del cielo in compagnia di tutti gli angeli, e poi siederò sul trono della Mia magnificenza» (Mt. 26,64 / 25,31).

2. Queste parole si stanno adempiendo ora. Quella volta parlai dallo Spirito della Mia Divinità, perciò gli uomini non compresero il significato fondamentale di questa profezia, e così ascoltate cosa essa significa secondo il vostro linguaggio:

3. Sedere alla destra della potenza di Dio vuol dire che Io, come Giudice del mondo, ho il diritto in forza di Dio, il che significa che gli avvenimenti naturali, elementari e mondiali, nel Mio Amore-Sapienza, parlano agli uomini, e il bene viene compiuto per la consolazione, mentre il male per lo sgomento.

4. Le nuvole del cielo sono gli amorevoli Insegnamenti provenienti dal Mio Cielo, stampati nei libri teosofici cristiani e dettati da Me stesso, nei quali Io parlo come dalle nuvole, il che significa il rivestimento della Mia Persona spirituale, e così insegno Io stesso ai Miei figli. Quindi la Santa Trinità è una tale nuvola di Luce, dalla quale parlo e svelo con la divina Forza della sapienza le tenebre spirituali del vostro falso concetto di fede, e ve le chiarisco. ‒ D'altra parte, anche le nuvole del cielo sono quei Miei figli attraverso i quali Io do i Miei amorevoli Insegnamenti, come anche attraverso coloro che si adoperano a realizzare gli stessi Insegnamenti con l’operare e il vivere di conseguenza. Questi figli sono in effetti l’involucro materiale del Mio Spirito d'Amore che vive in loro come spirito umano, poiché attraverso di loro vengono realizzate le opere d'amore per Dio e per il prossimo. Infatti, chi insegna il Mio puro Insegnamento spirituale dell'Amore e lo segue lui stesso, è una nuvola o involucro del Mio Spirito, attraverso il quale in realtà Io parlo esercitando le opere spirituali dell'Amore.

5. Io sono venuto in compagnia dei Miei angeli, perché molti alti spiriti della Mia Nuova Gerusalemme, provenienti dal Cielo dell'Amore come messaggeri spirituali dell'Amore, vivono sulla Terra – come un giorno Elia reincarnato in Giovanni il Battista ‒ e cercano di adempiere e diffondere il Mio Insegnamento dell'Amore. Con alcuni di loro frequento attraverso la Parola interiore, come un giorno con gli apostoli (Gal 1,11-12; 2° Pietro 1,19), perché sono chiamati a cooperare come Miei messaggeri dell'Amore, affinché alla fine ci siano un solo gregge e un solo pastore.

6. Se tutti gli uomini accoglieranno il Mio puro Insegnamento spirituale dell'Amore e di conseguenza diventeranno un’omogenea comunità di fede, allora Io siederò sul trono della Mia magnificenza, e gli uomini diventeranno proprio figli Miei; questo significa che trasferirò la Mia Nuova Gerusalemme celeste sulla Terra, e dimorerò in mezzo a loro, rendendo così, Cielo e Terra, un paradiso di rapporti spirituali, e in questo regnerò Io, in eterno, come Re spirituale.

 

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Cap. 13

Parole del Padre celeste ai Suoi figli

 

Dettato ricevuto dal 15 al 18 luglio 1901

1. È compito dell'uomo perseguire con gioia e impegno ciò che lo porta a Dio, al Padre suo, e adoperi i risultati della sua indagine per la sua salvezza spirituale, affinché lo scopo della sua vita sia raggiunto ed egli non abbia vissuto inutilmente sulla Terra.

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13/1 - Tendere alla rinascita dello spirito

 

2. «Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti». Questa massima si mostra chiaramente tra la schiera dei Miei figli, poiché ci sono centinaia di milioni di chiamati, ma finora solo un ristretto numero è stato veramente attivo per raggiungere il coronamento della vita, cioè: la rinascita dello spirito!

3. Ciò che significa la 'rinascita dello spirito' vi sarà ora completamente chiaro dalle spiegazioni che vi ho dato qui. Questi doni sono il ricongiungimento dei figli con il Padre, essi sono la figliolanza di Dio sulla Terra e nel Regno dello spirito, sono quelli che fanno di voi degli dèi sotto il governo del Padre vostro, quale Dio dell'Universo.

4. Il tempo del governo del mondo da parte di Satana sta per finire, e i Miei eletti attendono con gioia l'ora che li renderà figli di Dio sulla Terra, e come predicatori della Verità trasmetteranno l'Amore divino nel mondo tra tutti i popoli.

5. Il vessillo dell'Amore è pieno di forza, perché Io stesso sono il Punto centrale dello stesso, come Dio e Padre, essendo puro eterno Amore, e questo vessillo si prepara a spiegare e a portare il Mio Amore tra i figli del mondo per convincerli che esiste un Dio che, elevato su tutti i concetti umani, ha davanti agli occhi solo il benessere e la felicità dei Suoi figli, e quindi non desidera fervidamente altro se non che questi possano riconoscere cosa e come Egli è, e che si convertano e possano volgersi alla vita spirituale.

6. Con Amore e Bontà Io vengo a voi; perciò accogliete la Mia mano offerta con amore e diletto, e camminate nelle orme delle Mie virtù (leggete questo nel libro delle preghiere teosofiche cristiane), le quali vi trasformano in figli di Dio e quindi in Divinità.

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13/2 - Vivere secondo i Comandamenti

 

7. Vivete secondo i Miei Comandamenti che ho dato a Mosè sul Monte Sinai, e che Gesù ha concentrato in due Comandamenti dell'Amore: «Ama Dio sopra ogni cosa, e il prossimo tuo come te stesso». In questi due Comandamenti dell'Amore vi sono Mosè e i profeti, in altre parole Io stesso vi sono contenuto. Infatti, li ho dati Io ai Miei figli come Dio, per educarli a dèi dell'Amore.

8. I Miei figli devono essere altamente istruiti, così che tutta la sapienza degli eruditi e dei sapienti del mondo, quale tenebra dello spirito indagatore mondano, crolli nella sua nullità davanti a loro.

9. Io sono Dio, perciò i Miei figli devono diventare dèi ed essere elevati oltre tutti i concetti umani. Essi staranno pieni di forza come figli del Mio Amore nel mondo, e nessuno potrà dominare la loro sapienza.

10. Io faccio tutto nuovo. Perciò preparatevi alle innovazioni che porteranno nell’ombra e nell’estinzione la vostra sapienza e la vostra scienza avuta finora.

11. Nulla continuerà a valere del vecchio, perché Io, che ho promosso l'intelligenza e lo spirito di ricerca per favorire un'invenzione e una scoperta dopo l'altra, sono stato occultato come se non esistessi, e dopo che queste sono state fatte non Mi è stato attribuito il dovuto ringraziamento, né nel cuore né pubblicamente, anzi ci si è perfino lasciati onorare e glorificare dagli altri uomini come geni e spiriti delle invenzioni e del progresso.

12. Allora voglio annientare tutta la sapienza dei dotti, dando una scienza completamente nuova basata su conoscenze e capacità divinamente evolute, senza le attuali ricerche, lasciando che venga distribuita uniformemente a tutti gli uomini, e distruggendo di conseguenza l’arroganza dei sapienti e degli eruditi del mondo, perché tutti saranno istruiti da Dio e proporzionalmente resi dèi dell'amore, della sapienza e della potenza.

13. E la sapienza degli eruditi diventerà vergogna, poiché Io renderò tutti gli uomini uguali, e nessuno sarà servo dell'altro o lo sosterrà secondo l'attuale ordine del mondo, il quale ha fatto dei Miei figli un regno di diavoli dell'inferno.

14. Arroganza ed egoismo sono i re del mondo d’oggi. Ognuno vive solo per se stesso, ognuno conosce solo se stesso; il prossimo gli è caro se da lui può trarne un vantaggio o addirittura può pigliarlo per il collo, opprimerlo spiritualmente e materialmente, e vivere a sue spese senza preoccupazioni e lavoro.

15. Chi non riesce a comprendere che a Me, quale Padre spirituale sempre uguale e ugualmente amorevole di tutti gli uomini nel mondo, una tale oppressione e sfruttamento delle forze spirituali e materiali dei Miei figli assoggettati con violenza, fa male e sto a guardare con tristezza queste condizioni infernali della Terra?

16. Il proverbio dice: "La brocca continua ad andare al pozzo finché si rompe", così è anche con la Mia divina pazienza.

17. Rendete diritto e giustizia agli oppressi e a chi finora è stato maltrattato, affinché anche ai Miei occhi troviate giustizia nell'amore, poiché con la misura con la quale voi misurate, sarete anche misurati da Me.

18. Le vostre azioni devono essere improntate all’insegna dell’amore, affinché possiate raccoglierne l’amore come ricompensa.

19. Non ridete delle Mie parole, poiché le parole di Dio hanno una sferza come conseguenza, se non vengono osservate.

20. Guardate nei vostri giornali, i quali riferiscono quotidianamente ogni specie di eventi naturali ed elementari, oltre agli eventi storici con i quali Io ammonisco gli uomini dicendo loro: “Non siete sicuri di un’ora della vostra vita né dei vostri beni, giacché tutto sta nella Mia mano onnipotente che può distruggere l'uno come l'altro!”.

21. Il mondo è diventato cieco, sordo e scellerato in tutto, ma guai a voi se continuate a procedere così! Gli eventi e i disastri naturali, elementari e storici, aumenteranno e si intensificheranno. O vi convertite, o l'inferno vi starà aperto come vostra futura dimora, pronto ad accogliervi.

22. Voi credete che sia stato sempre così e dite: “La natura ha continuamente provocato eventi elementari, naturali e storici su scala mondiale, perciò questi non si possono considerare una punizione di Dio, bensì un eterno ripetersi”.

23. Ma abbiate pazienza! Presto, presto verrò da voi con notizie che vi annunceranno ad alta voce: “Questo non è mai accaduto finora nel mondo!”. Allora guai a coloro sui quali cadrà la Mia sferza.

24. Cielo e inferno avanzeranno per annunciare la Mia venuta, e guai agli uomini che disprezzano e trascurano la Mia voce d'Amore. Essi cercheranno rifugio per non essere raggiunti dalla Mia sferza.

25. Perché non Mi seguite, né credete, se già sono attivo da tutte le parti? Oppure credete che gli eventi nella natura, gli elementi, il mondo, la politica, la ricerca di cambiamenti nella Chiesa e nella vita dello Stato, non provengano da Me? Chi crede questo è davvero da compiangere; infatti, se Io sono l'intero Universo spirituale e materiale, come potrebbe accadere qualcosa a Mia insaputa e senza il Mio permesso?

26. Tutto ciò che vedete, sono Io, ma bisogna fare una distinzione, perché la Terra è il covo di Satana e, come esiste adesso, è l'inferno di secondo grado, poiché guai agli uomini se non avessero timore delle punizioni temporali ed eterne! In questo caso non ci sarebbe esistenza né vita e nessun limite alla cattiveria, all’arroganza, all’odio, all’invidia, all’infinito egoismo e all’avidità di accumulare tutto e lasciar morire e andare a fondo spietatamente i saccheggiati e i derubati.

27. Già adesso, che pure esistono ancora minacce di punizioni statali ed ecclesiastiche, vedreste tigri, lupi e iene in forma umana, e draghi e serpenti in gran numero se vi fosse possibile contemplare l'essenza spirituale interiore degli uomini, come Io e i Miei angeli e figli la vediamo.

28. La falsa dottrina della trasmigrazione delle anime insegna che gli uomini, quando muoiono, si trasformano in varie specie di animali. Questa dottrina non è proprio una dottrina della trasmigrazione delle anime, ma contiene comunque qualcosa di vero, e questo qualcosa è che gli uomini malvagi, dopo la loro morte fisica, si trasformano in quegli animali le cui passioni hanno servito nel corpo di carne, ed è per questo che nei vostri sogni vedete spesso cavalli, cani e altri animali molto cattivi che vi perseguitano e vi angosciano; e vedete, queste non sono fantasie, ma sogni veri, cosa della quale vi convincerete abbastanza presto, poiché vi aspetta lo stesso destino, se prima non lascerete le vostre caratteristiche e le passioni bestiali, rientrando nella vita dello spirito dell'Amore.

29. Sulla Terra sarebbe certamente bello se gli uomini potessero vivere e operare tra loro come figli dell'Amore. Nessuno sarebbe lì a soffrire qualche mancanza; tutti sarebbero provveduti come figli di genitori benestanti, ed Io benedirei la Terra che vi potrebbe ospitare in numero tre, cinque e sette volte maggiore di adesso.

30. Ci sarebbe benessere in mezzo a voi; non si verificherebbero più disastri, annate di carestie, tempeste, uragani, grandinate, nubifragi, inondazioni e tutto ciò che reca agli uomini sofferenze e dolori, e seguendo i Miei Comandamenti sareste preservati da ogni necessità e ogni carenza.

31. Vi ho lasciato fare stupende invenzioni in tutti i campi della vita per promuovere il benessere generale, per aiutare i poveri affinché non diventassero schiavi del lavoro più faticoso. Ma a chi è d'aiuto il Mio Amore che ho messo in azione per voi? Gli inventori e i ricchi s’impossessano di ogni invenzione, per accumulare così un maggior potere e rendere i poveri, i salariati e i lavoratori ancora più poveri, ancora più schiavi della pressione dei possidenti!

32. Non vi ho lasciato inventare tante macchine affinché i ricchi diventassero più ricchi e i poveri ancora più poveri, bensì affinché tutti ne traessero benefici e ogni uomo potesse ottenerne un vantaggio. E qual è la conseguenza del Mio Amore e della Mia Misericordia? Nient'altro se non che i poveri devono lavorare ancora di più ed affannarsi per reggere la pressione che le invenzioni esercitano su di loro, per non patir la fame ogni giorno; mentre le invenzioni delle macchine, in particolare quelle agricole, vi furono date per liberare il contadino e il lavoratore dalla schiavitù del lavoro e fargli ottenere un'esistenza degna dell’uomo.

33. Io no ho messo l'uomo sulla Terra perché si logori materialmente e spiritualmente nel lavoro, ma perché lavori solo quel tanto che serve alla salute del corpo, e solo quanto è necessario per ovviare alla pigrizia. Il resto della vita deve viverlo in considerazione dell'obiettivo spirituale del suo futuro, temprare le sue virtù ed essere un sostegno nella sfera dei fratelli e delle sorelle che lo circondano e lo amano.

34. Nessuno è messo al mondo per poltrire, né per un lavoro nel quale deve strapazzarsi per gli altri fino allo sfinimento, ma per guadagnare abbastanza affinché i suoi cari figli insieme alla moglie non patiscano la fame oltre la misura del tollerabile, cosa che tuttavia accade spesso; mentre i ricchi non sanno come gozzovigliare col denaro e farne cattiva amministrazione, per gettare il soprappiù nell'abisso di altri consenzienti diavoli dell'egoismo e della vita infernale.

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13/3 - Il denaro è il Satan del mondo

 

35. Riflettete, voi grandi e ricchi, che Io ho deciso di rimuovere completamente dal mondo il vostro Satan – che si chiama denaro – per privarlo di ogni valore, e solo per conservarlo nei musei del popolo come memoria storica del tempo in cui dominava Satan, e solo per sapere che aspetto aveva il Satan con il quale il mondo divenne purissimo inferno, e gli uomini, in esso, dei purissimi diavoli; e questo, tutto in virtù di questo Satan, col quale tutto, sì, perfino Dio, il Cielo e il paradiso, potevano essere comprati e venduti.

36. I discendenti futuri sulla Terra[28] saranno sorpresi di come sia stato possibile che questi meschini giocattoli abbiano portato un così orribile dolore al povero popolo e reso l'inferno pieno di diavoli.

37. In verità, Io, vostro Dio e Padre in Gesù, vi dico: "Gli uomini, spiritualmente, non sembrano uomini, bensì sono brutti, diabolici, animaleschi, malvagi e orribili da vedere, e veramente, non lo sono soltanto i ricchi, ma anche i poveri, perché imitano le usanze e gli infernali vizi e le caratteristiche dei ricchi, dei colti, degli eruditi e dei grandi, e dove possono, fanno come loro".

38. Io al momento opportuno vi aprirò gli occhi e gli orecchi spirituali, affinché vediate i vostri defunti che, per la salvezza della loro anima, sono stati ingannati a causa del denaro, e potrete parlar loro personalmente affinché riconosciate il vostro mondo al quale siete attaccati fanaticamente, rifiutando qualunque Luce proveniente da Me, dal vostro Dio del Cielo, come eretica o luterana. Allora sgranerete gli occhi e maledirete gli imbroglioni e gli ingannatori nelle cui reti vi siete completamente cacciati.

39. Paura e sbigottimento s’impadroniranno di voi alla vista dei vostri cari, per amore dei quali avete sborsato grandi somme di denaro per far celebrare un grande funerale davanti al mondo che guardava a bocca aperta, mentre avete lasciato soffrir di fame i poveri e i bisognosi che non hanno vergogna né impudenza né occasione di mendicare pubblicamente.

40. Dovrete vergognarvi! Lasciar morire di fame i vostri fratelli e sorelle che sono figli dello stesso Padre come lo siete voi, i quali sono anche animicamente e carnalmente della stessa solidificata materia di Satana, la vostra primordiale madre spirituale, dalla cui anima voi provenite secondo la vostra anima e la vostra carne, e li considerate in generale come strumenti del vostro benessere. Sareste contenti di diventare improvvisamente strumenti dei poveri e vi mandassi a lavorare nei campi di buon’ora fino alle sette di sera? Allora sì che assumereste delle espressioni molto aspre, per una tale giustizia ben meritata!

41. Perché fate adesso ciò che non vi piacerebbe subire? Non v’insegna il Mio Insegnamento divino: «Non fare al tuo prossimo ciò che non vuoi che si faccia a te?». Allora perché procedete contro la Mia Volontà? Credete che i Miei Comandamenti siano ideati dagli uomini e perciò possono essere rigettati da questi? Vi sbagliate di grosso! Finora avete nascosto il vostro essere diabolico dinanzi al mondo, e solo nel regno degli spiriti questo velo vi sarà tolto. Solo che questa grazia svanirà presto e sarete messi a nudo prima della rinascita, e in quanto spiriti la vostra mostruosità infernale sarà svelata davanti al mondo.

42. I vostri soldi non vi serviranno a nulla! Potrete morir di fame a milioni, se non adempirete al vostro dovere per il resto della vita; poiché verrà un tempo in cui non si terranno più né acquisti né vendite, perché ogni comunità produrrà tutto ciò di cui avrà bisogno, e così avranno fine tutti i commerci secondo l'attuale ordinamento del mondo. E dove ci sarà ancora un bisogno di frutta e di prodotti stranieri, là ci sarà lo scambio come accadeva ai tempi primordiali; allora non voglio più vedere la vostra tonda borsa satanica! Se il denaro non fosse stato inventato, il mondo non sarebbe diventato infernale, e il Satan che ha allevato e formato l'inferno nel mondo sarebbe scomparso, mentre adesso provoca dolori e sofferenze assolutamente indescrivibili.

43. La Terra è proprietà Mia! L'ho creata Io e l’ho consegnata per il generale godimento di tutti i Miei figli; perciò un giorno tutti i diritti di proprietà privata scompariranno dal mondo, e tutta la proprietà privata diventerà proprietà comune.

44. Voi ricchi e potenti, voi chiese e monasteri, raccoglietevi solleciti attorno al Satan e alla proprietà privata! Verrà un tempo – e questo è davanti alla porta perché Io sono già al lavoro – in cui tutte le vostre sostanze in soldi, case, fabbriche, terreni e altre aziende commerciali[29], passeranno in proprietà alle rispettive comunità.

45. Perciò, finché c'è ancora tempo con la distribuzione della vostra abbondanza ai poveri e ai bisognosi, compratevi grazia e perdono per i vostri peccati e le vostre ingiustizie che gridano al Cielo, poiché, quando il tempo sarà passato, tutto sarà finito, e sarete privi di qualunque merito per la vostra vita spirituale, e perciò maturi per l'inferno, per il quale avete così diligentemente racimolato e accumulato a spese della classe dei lavoratori.

46. Sarebbe facile per voi rimuovere la sconfinata miseria dal mondo solo se voleste distribuire l'eccedenza del vostro patrimonio e delle vostre proprietà terriere ai bisognosi. Milioni di preghiere di ringraziamento Mi verrebbero innalzate per voi, ed Io scriverei i vostri peccati sulla sabbia, come un giorno quelli dell'adultera. Infatti, Io, come fa il giudice terreno, non punisco il malfattore se si migliora, se riconosce l'ingiustizia e cerca di fare il bene, no! Io sono Amore, e come Tale, per Me fare il bene è già abbastanza, e dimentico il male se nel fare il bene si opera l'amore attraverso la comprensione, poiché l'amore presso di Me cancella tutti i peccati. Ma questo amore deve avere il suo fondamento in Me e deve essere messo in pratica nel prossimo; allora diventa reale, esattamente, come lo pretendo Io.

47. La proprietà privata dinanzi a Me, il Creatore della Terra, di cui Io solo sono il Signore, è un furto ai poveri e agli affamati, i quali hanno troppo poco, mentre voi possedete troppo.

48. Sarebbe già meglio se faceste pervenire ai poveri e ai bisognosi quanto incassate annualmente come sovrabbondanza, invece di accumularlo o sperperarlo nei peccati del mondo; ma purtroppo voi siete, con pochissime eccezioni, puri egoistici diavoli, e non uomini.

49. Siete stupiti e vi irrigidite per il fatto che vi chiamo diavoli? Ebbene, questo è del tutto logico e linguisticamente corretto, perciò voglio chiarirvi etimologicamente il nome 'diavolo'. – Una volta il diavolo si chiamava dia-balus, che significa 'dio malvagio' o Satan, da dia 'dio' e balus 'male', di cui ancora testimonia il greco dia-bolos. Se voi adesso operate in modo contrario al cristianesimo nei vostri fratelli e sorelle, allora siete malvagi, perché siete diventati figli di vostro padre che è il dio malvagio, perciò siete 'dèi malvagi', ovvero, nella lingua primitiva secondo l’odierno degenerato linguaggio: 'diavolo', quindi allo stesso tempo 'Satana', perché il nome Sat-an presenta le stesse componenti linguistiche, potendosi tradurre come 'cattiva creatura'.

50. Quindi, come vedete, portate già quel giusto nome aristocratico secondo le vostre cattive azioni. Infatti, chi è arrogante ed egoista è un diavolo dinanzi a Me, e quando abbandona il mondo temporale ed entra nel regno dello spirito, riceve la forma corrispondente ai suoi vizi diabolici.

51. Per tale motivo, quando ci sono sedute spiritiche di solito turbolente, è perché vicino a questi c’è un tale diavolo terreno che attira i ‘fratelli diavoli' (animici) concordi che sono affetti degli stessi peccati e vizi. Spiritualmente, infatti, s’incontrano sempre i simili coi simili, perché, come è l'uomo, così è la sua sfera spirituale con la quale si adopererà nel regno spirituale, e tali esseri saranno poi i suoi compagni e consiglieri. Perciò, se costui è un diavolo, allora viene anche accompagnato e influenzato dappertutto da diavoli della sua stessa specie.

52. Perciò guardatevi dai diavoli, diventando voi stessi buoni e nobili nei pensieri, nelle parole e nelle opere, poiché, solo se penserete, parlerete e opererete nobilmente e spiritualmente, allora vi accompagneranno gli angeli, anziché i diavoli, e proverete voi stessi una perenne soddisfazione interiore, perché l'anima vede la sua compagnia e gioisce con questa per tutto ciò che di buono e nobile essa stessa vede o fa.

53. Meraviglioso è l'ingresso nel regno degli spiriti di un'anima pensante in modo nobile e altamente spirituale proveniente dalla Terra. Schiere di spiriti superiori l’aspettano per introdurla nella sua dimora, dove vivrà un'esistenza felicissima. Terribile invece è da vedere l'ingresso di un'anima profana quando abbandona l’aldiquà, che per lei era così roseo, e giunge là dove la prendono in consegna gli spiriti tenebrosi e oscuri! Quindi cercate di diventare buoni, poiché Io pretendo così poco da voi, che non vi potete certamente scusare dicendo che pretendo più di ciò che vi è possibile fare!

54. È compito Mio indurvi ad essere felici, ma vi presento solo i mezzi e il Mio desiderio che voi facciate ciò per cui siete stati messi al mondo: per essere felici, anzi, ultra felici. Sta a voi diventare dèi o diavoli, poiché non potete servire due padroni, Dio e Satana allo stesso tempo, e nemmeno può essere di alcuna utilità la tiepidezza, come dissi già ai laodicesi[30] al tempo degli apostoli.

55. Affrettatevi ad adempiere il Mio desiderio, affinché Io non abbia nessun motivo per comparire e operare come vostro Giudice, poiché, chi non tende alla conversione e al miglioramento, cadrà preda dei tribunali che da Me sono concessi nel mondo per separare il grano dalla pula e raccoglierlo nel Mio granaio.

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13/4 - La falsità è uccidere spiritualmente

 

56. Voi vi siete assuefatti[31] a non badare più ad una punizione di Dio, ma solo agli avvenimenti naturali o elementari, oppure solo a quelli d’importanza mondiale. Bene! Vedrete come verrò a scuotervi dal vostro sonno peccaminoso mondano! Il fatto è questo: dal momento che Chi vi sta parlando qui è Onnipotente e che la fine delle condizioni infernali nel mondo si avvicina, guai a coloro che avranno riconosciuto la Mia voce ammonitrice ma non la vorranno confessare o accettare. Essi saranno scossi molto duramente dal loro sonno!

57. Non meno lo saranno anche coloro che hanno taciuto tranquilli per tutte le trasgressioni dei Miei Comandamenti, a causa delle quali molti sono stati assassinati spiritualmente o materialmente, sebbene Io abbia chiaramente detto nel quinto Comandamento: “Tu non devi uccidere!”. Sì, ma cosa hanno da dire i sacerdoti che si sono messi a guardia dei Comandamenti di Dio, se essi, come primi, non si sottomettono a questa legge? Infatti, chi uccide spiritualmente, uccide incomparabilmente in modo più crudele di colui che uccide nella carne. E vedete, i sacerdoti con le cerimonie, con i falsi insegnamenti religiosi e l'occultamento della verità, vi hanno resi morti e schiavi spirituali della Chiesa.

58. Io ho già dato spiegazioni sulla Santa Trinità al vescovo Agostino che la Chiesa romana chiama 'Sant'Agostino'; solo che la Chiesa già allora era così lontana dalla verità, che il papa proibì di renderla pubblica. Per qualche tempo la si mantenne segreta presso gli scolastici[32], ma quando anche questi divennero del tutto papali-mondani, la verità si perse del tutto e la menzogna trionfò fino al tempo odierno.

59. Ora però è giunto il tempo di rivelarvi tutte le falsità e gli inganni dei sacerdoti, affinché possiate riconoscere che vi siete cacciati in un tenebroso paganesimo delle cerimonie, le quali sono un abominio dinanzi a Me.

60. In questo, i biblisti cristiani (gli evangelisti o protestanti) stanno molto meglio di quelli romani, e comunque anch’essi incorrono ancora in altri errori che riducono molto il bene, come avrete modo di constatare[33]; allora devo rendervi manifesta ogni cosa, affinché alla fine tutti voi riconosciate che camminate ancora nelle tenebre.

61. Dappertutto deve sorgere la stessa Luce della Verità divina, tramite la quale scomparirà ogni tenebra. Quanto prima vi allontanerete dalla dottrina della Chiesa e dei sacerdoti, tanto prima sorgerà in voi la Luce sulla babele del governo clericale.

62. Voi non vi trovate in nessuna delle attuali Chiese e sette che si chiamano cristiane, basate sulle Verità divine, bensì camminate nei labirinti o nelle confusioni dei punti di vista religiosi dei sacerdoti, a loro volta del tutto privi di luce. Infatti, Io non grazio nessuno con la Luce divina della Verità, a meno che non aspiri a questa Luce e preghi per la stessa con umiltà di cuore.

63. Non è neanche più il tempo per Me di voler tollerare ancora oltre il sacerdozio, poiché altrimenti le Mie parole '…di un solo gregge e un solo pastore…' non andranno mai in adempimento, perché i sacerdoti, in quanto uomini, sono avidi, ambiziosi e assetati di potere; perciò vogliono sempre un gregge stupido e credulone secondo il loro cuore, a spese del quale vogliono e possono vivere meravigliosamente senza lavorare.

64. Dunque, se Io sono l'unico Pastore, capo del Mio gregge, voglio istruirvi tramite i Miei libri, tutti alla stessa maniera sullo spirituale, affinché nessun dissidio possa più esistere in questo. Non leggete libri diversi da quelli che Io ho dettato o che ancora detterò[34], e quelli che vi sono indicati come 'puri' dai Miei confermati medium-scrivani, in modo da non mischiare menzogna con la verità ed incorrere in nuove contraddizioni.

65. Coloro che non hanno ancora nessuna 'Parola interiore' si devono far guidare dai prescelti, affinché tutti abbiano un solo sentimento e un solo cuore nelle verità di fede, poiché il campo degli insegnamenti della fede è grande, e così, con una conoscenza unilaterale e superficiale, potreste cadere molto facilmente su vie sbagliate.

66. Non ascoltate quei predicatori che non predicano secondo il Mio puro Insegnamento teosofico, per non esserne sedotti, poiché Satana sta in agguato come una tigre sulle vostre debolezze e sull’ignoranza, per mescolare il grano con le erbacce, seminando in questo modo dissidi e discordie tra di voi.

67. Fuggite da qualsiasi cerimonia che, attraverso azioni visibili, pretende di rappresentare qualcosa di religioso-spirituale, poiché Io sono uno Spirito, e chi Mi vuole adorare Mi deve adorare interiormente nello spirito del suo amore nel cuore! Perciò Io dissi: «Se vuoi pregare, allora và nella tua silenziosa cameretta…», il che significa, il tuo cuore, «…e adoraMi là». Se invece vuoi adorarMi nella verità, allora il tuo amore per Me si deve applicare nelle opere d’amore per il prossimo, su cui "Il libro delle preghiere Teosofiche cristiane" e il supplemento "Il dott. Martin Lutero nell’aldilà" forniscono sufficienti chiarimenti, e nei quali ho parlato in differenti punti dei Miei libri-guida di Bietigheim[35].

68. Se vi orienterete rigorosamente secondo i Miei dettati, allora non ci sarà nessuna incomprensione nello spirituale. Lasciate però che il Padre vostro Gesù vi dica: “Siate umili di cuore con la lettura dei Miei libri, altrimenti presto incorrerete in controversie, poiché la comprensione dell'una e dell'altra cosa è differente per ognuno. Come allievi, non siate saccenti[36] o perfino eruditi, perché altrimenti, all'istante s’impadronirà di voi lo spirito di Satana (nel libro: "La Teosofia cristiana" ci sono ulteriori spiegazioni su Satana) e vi suggerirà pensieri e concetti falsi e spietati. Mettete da parte tutte le critiche inutili. Quando manca qualcosa di ciò che è stato dettato al medium, ma lui vi ha inserito delle sue visioni, Io le cancellerò già al momento opportuno, poiché questa è la Mia missione; invece la vostra è quella di dimostrare attraverso l’amore e l’umiltà che siete figli Miei, poiché questo vuol esprimere la massima: «Siate perfetti com’è perfetto il Padre Celeste vostro nel Cielo». Infatti, solo con l'amore e con l'umiltà, e coltivando la pace reciproca, si potrà arrivare a tanto, ma non con la sapienza né con l’intelligenza dell’intelletto, perché la vera sapienza e intelligenza possono giungere a voi solo da Me attraverso la rinascita dello spirito”.

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13/5 - I Dieci Comandamenti

 

69. Ogni cristiano, se vuol vivere secondo il Mio Insegnamento, è obbligato a rispettare i Dieci Comandamenti. Tuttavia questi contengono tanto di spirituale che ancora non vi rendete conto di quale pesante responsabilità vi attende dinanzi a Me.

70. I re devono essere le vostre guide, poiché lo sono 'per grazia di Dio' solo se essi rispettano i Suoi Comandamenti e come guide del popolo vegliano su di esso, così che anche il popolo li rispetti.

71. Innanzi tutto sta la credenza in un Dio che è l'unico 'Santo Padre' in Cielo e sulla Terra, come dissi in occasione dell'Ultima Cena (Gv. 17,11). Infatti, oltre a Dio, nessuno è santo, né in Cielo né sulla Terra, e perfino Maria, la madre del Mio corpo non lo è.

72. Nel secondo Comandamento si legge: «Non nominare il Nome di Dio invano». E vedete, si fa forse sentire un sacerdote per rimproverarvi piuttosto severamente ed insistere sul fatto che non dovete continuamente sciorinare Me, Gesù, Giuseppe e Maria, tutti in un chiacchierio inutile della vostra lingua sciolta? Ebbene, ai sacerdoti non viene affatto in mente che si sono creati il loro 'santo padre' da un uomo sommamente peccaminoso, e lo hanno messo sul trono della loro arroganza sacerdotale; ed è per questo che non hanno bisogno di occuparsi di un altro Dio!

73. Nel terzo Comandamento vi è stato detto: «Tu devi santificare il Sabato». Prescindendo dal fatto che il Sabato da Me originariamente introdotto è stato tolto di mezzo dai sacerdoti i quali hanno ordinato in modo puntiglioso di solennizzare un giorno lavorativo[37], presso di Me il vero Sabato non è un giorno della settimana, bensì (spiritualmente) è la vita del continuo pentimento della vostra anima fino a quando non sarete maturi per la rinascita.

74. Il quarto Comandamento dice: «Devi onorare i tuoi genitori e seguirli, affinché tu viva a lungo e ti vada bene sulla Terra». Certamente il Comandamento esiste ancora, tuttavia gli stessi genitori sono troppo piccoli nello spirito per capire che con questo Comandamento sono responsabili nei Miei confronti della giusta educazione dei loro figli. Ma come possono i figli, onorarli e seguirli, se i genitori non sanno educarli perché gli insegnanti religiosi dimenticano il loro dovere di insegnare ai genitori l’educazione dei figli? Ma cosa si può pretendere dai sacerdoti che insegnano la religione, se essi stessi agiscono contro i Miei Comandamenti che Io ho dato attraverso l'apostolo Paolo, tramite cui feci dire espressamente che ogni vescovo[38] e sacerdote deve essere sposato ed avere una famiglia esemplare, affinché l'intera comunità possa contemplare la famiglia del vescovo e del sacerdote come un modello di vita coniugale (Timoteo cap. 3 e 4; Tito 1,5-6).

75. Il quinto Comandamento dice: «Non devi uccidere». E precisamente, senza alcuna eccezione, vale a dire non uccidere né spiritualmente né fisicamente. Contro questo Comandamento peccano soprattutto i sacerdoti, perché tacciono sul peccato, e in tal modo lo approvano. Invece, in seconda linea, i re e i principi dei popoli che si permettono di far uccidere legalmente i Miei figli, nei quali Io stesso vivo come Spirito umano, lo fanno per la propria avidità di potere e con le guerre compiono omicidi di massa tra di loro, tra i propri fratelli, per soddisfare la loro arroganza e la loro avidità di dominio. Ora porrò presto rimedio a questa bestia selvaggia nel loro cuore, e se si permetteranno di stendere la loro mano peccaminosa verso i Miei libri e i Miei figli, allora sperimenteranno presto qualcosa che darà il colpo di grazia al loro essere ed alla loro essenza; infatti, devono sapere che è cominciato un nuovo tempo in cui non è più permesso scherzare con Me.

76. Se il popolo avesse rispettato il Mio Comandamento, allora i re non avrebbero potuto usarlo per uccidere i loro confratelli, ed Io avrei dato al popolo delle guide secondo il Mio cuore. Infatti, una cosa è l’uccisione del nemico che irrompe intenzionalmente nel paese per soggiogarlo, e un’altra è se questo accade solo per la prepotenza di dominare, per ottenere la gloria con stragi e razzie in terre straniere[39]. Tali uomini, che voi chiamate eroi di guerra, presso di Me si chiamano predoni e assassini.

77. Il sesto Comandamento suona così: «Non devi praticare l’impudicizia». Questo Comandamento è un grande Comandamento, perché a causa dell’impudicizia, l'intera stirpe umana nello spirito di Adamo ed Eva cadde dalle condizioni celesti in quelle infernali. In ciò riconoscete appieno l’enormità di questo peccato, che è diventato il padre dei peccati e il peccato originale dell'umanità. Perciò frenate gli stimoli per questo peccato e mantenetevi puri; perché è molto pericoloso se non lo si combatte con tutte le forze.

78. Il settimo Comandamento dice: «Non devi rubare». Questo Comandamento viene spiegato dai sacerdoti solo in modo estremamente lacunoso. Io invece vedo qualcosa di completamente diverso in questo, e perciò voglio spiegarvi ciò che i sacerdoti tacciono, perché essi stessi sono ladri del vostro patrimonio.

79. Costoro vi spronano a sacrificare a Dio, alla Chiesa e al papa, e vi raggirano per i vostri soldi proprio come se vi avessero derubato. Infatti, Io, come Spirito, non ho bisogno di nulla di materiale da voi. Io non ho mai comandato di costruire le chiese, e ancor mai ho stabilito o approvato i papi, poiché essi a Me non servono, ma servono a mammona[40] e al Satan.

80. Altrettanto peccano verso di Me i regnanti nei confronti del settimo e del nono[41] Comandamento con la riscossione delle tasse illegittime. Infatti, ciò significa: “Tu non devi rubare né desiderare il bene del tuo prossimo!”. In verità, lo Stato non ruba, ma pretende, e a chi non dà o non può dare, si ruba con il potere, per la qual cosa sono lì pronti l’organo giudiziario e quello tributario. Quindi ai Miei occhi lo Stato di oggi non è altro che una banda di ladri e assassini senza amore né misericordia verso i poveri, nei quali dimoro Io stesso!

81. Il decimo Comandamento suona così: «Non devi desiderare la donna del tuo prossimo». Questo Comandamento comprende in sé i doveri matrimoniali ed è da osservare rigorosamente, poiché gli impudichi e gli adulteri non avranno parte nel Cielo, finché non avranno soddisfatto la giustizia tramite una rigorosa penitenza.

82. Con questo abbiamo esplorato brevemente i Dieci Comandamenti, affinché sappiate cosa vi nascondono i sacerdoti. Ma questo non è tutto. Spiegherò i Dieci Comandamenti ancora più dettagliatamente, e questo sarà una valanga per il vostro ordine mondiale anticristiano!

83. Gli uomini devono obbedire ai Miei Comandamenti ed Io li salverò dalla mano dei ladri e degli assassini. Nondimeno, essi stessi hanno colpa per il fatto che li lascio soffrire, poiché, se loro non si danno pensiero per Me e non vogliono rispettare questi Comandamenti, per quale motivo dovrei andare da loro a porgere miele in cambio di male? Guadagnatevi dapprima il paradiso, allora sì che esso vi spetterà!

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13/6 - Il governare senza Dio

 

84. Voi, a dire il vero dite (cioè gli atei): “Non c'è nessun Dio! E se ce n'è uno, allora è sommamente ingiusto che faccia soffrire il povero popolo così!”. – Io però domando: “È il povero popolo tanto migliore dei ricchi e dei colti da darMi un motivo per liberarlo dalle mani dei loro oppressori e sfruttatori?”. Io dico di no! O gli uomini corrono fanaticamente nelle chiese e non ammettono nessuna parola assennata sul fatto che Io non ho bisogno di servitori cerimoniali, oppure sono tiepidi e pigri e si occupano solo dei loro buoni successi, oppure sono atei.

85. Quali di questi tre devo aiutare, dal momento che nessuno serve Me, ma soltanto le eresie ecclesiastiche ed il proprio io?

86. Riguardo a questo, gli evangelici diranno: “Questi sono cristiani romani e perciò mondani; noi invece viviamo secondo le parole del Nuovo Testamento, pertanto questa predica non vale per noi!”. – Pazienza, Miei cari evangelisti; Io sono un Giudice giusto e non punisco chi non conosce la legge. Voi invece conoscete la legge, però la trasformate come vi pare e piace; perciò non siete migliori dei romani. Perché non vivete secondo gli insegnamenti della Bibbia? Perché proprio presso di voi ci sono così tanti tiepidi laodicei[42]? E perché il più gran numero di atei?

87. Ammetto che molti tra di voi si sforzano di osservare la Mia Parola, ma anche voi soffrite dello stesso male, essendo ostinati come lo sono i fanatici romani! ‒ E così non posso aiutare e salvare né l'uno né l'altro.

88. Finché presso di voi l'insegnamento e l'interpretazione della Bibbia da parte dei sacerdoti (romani o evangelici) viene ritenuto superiore a quelli del vostro Dio in Gesù, fino ad allora non vi libererò dalle mani dei vostri ingannatori e sfruttatori del popolo. Accogliete il Mio puro Insegnamento, ed Io non mancherò – non appena comincerete a vivere spiritualmente nell’amore, nell’umiltà e nella pace gli uni con gli altri – di liberarvi da tutti questi elementi.

89. Dalla storia sapete che Io posso punire quando ne ho avuto abbastanza. E ora è ricominciato un tempo nel quale si potrà sentire in modo addirittura severo lo zelo dell'onnipotente Dio Gesù Jehova Zebaoth!

90. Non per niente parlo qui liberamente, perché so che gli uomini sono diventati diavoli troppo increduli, perciò ora sono Io a provocare la Chiesa e l'autorità pubblica che sono contro di Me. – Raccogliete il guanto di sfida che vi lancio, allora vedremo quanto alti sono i vostri troni e le vostre corone! E quanto sono in grado di fare contro di Me le vostre armi da fuoco, i cannoni, i pubblici ministeri e le carceri!

91. Voi conoscete la storia del diluvio, o della masnada di Korak (Core), o di Abiram con Datan[43], o di Gerico, o del Mar Morto o di Pompei, Ercolano e Stabia[44], che Io ho cancellato con la lava del Vesuvio a causa della vita troppo dissoluta e linceziosa! La storia vi riferisce una quantità di altri avvenimenti che ho lasciato venire sugli uomini come punizione. E così anche voi, capi dei governi, aspettatevi la rovina non appena oserete insorgere contro di Me con la vostra arroganza e le vostre leggi statali anticristiane. Siete liberi di operare ed agire contro di Me, ma preparatevi, poiché giunta è la vostra ora!

92. Io presenterò i Miei strumenti liberamente, e lascerò che insegnino al popolo senza chiedere il vostro permesso. Ma (a voi oppositori) non lasciatevi venire in mente di molestare o vietare ai Miei rinati di insegnare liberamente quello che Io dico tramite loro! Allora, infatti, in tal modo vi disporrete a combattere contro di Me, e vedremo chi cederà prima!

93. I naturalisti parlano delle leggi della natura e non vogliono riconoscere nessun Legislatore. Io, all’opposto, cercherò con cura i firmatari delle leggi dello Stato, al fine di ritenerli responsabili delle loro leggi statali anticristiane. Perciò parlo apertamente e liberamente, affinché poi non si possa accampare la scusa di non aver avuto la certezza di cosa volevo Io.

94. Ricordatevi, voi grandi e potenti del mondo, che Io sono Dio e Re su tutti i re, e guai a chi si opporrà a Me, perché saprò spodestarlo prima che riesca a trovare una qualche difesa.

95. Un cenno della Mia Volontà, e sarà la destituzione della vostra signoria e della vostra maestà! Perciò piegate la vostra arroganza dominatrice dinanzi a Me, e lasciate che Io disponga e governi come più Mi parrà opportuno, poiché un'istituzione dopo l'altra del dominio satanico del mondo dovranno cedere e scomparire davanti alla Mia inflessibile Volontà.

96. Il tempo della resa dei conti con il Satan del mondo è iniziato con il Mio ritorno, perciò usate il vostro denaro e le vostre risorse secondo i Miei Insegnamenti, affinché vi riscattiate dall'inferno nel quale vi siete cacciati fin sopra i capelli, altrimenti ve lo prenderò Io e lo spartirò senza che ne abbiate alcun merito!

97. Ci vorrà un bel po’ prima che Io vi permetta di trovarvi un rifugio per nascondervi dal popolo indignato, se vi vanterete nell’arroganza del vostro diritto di dominio. Non sapete che Io dimoro in ogni uomo? Così posso anche infiammare i cuori degli uomini contro di voi e lasciarli passare nella più chiara ribellione, dove, poveri in canna, cercherete di fuggire.

98. Tutto il vostro governo è un susseguirsi di anti-cristianesimo contro di Me attraverso i Miei figli, un susseguirsi di oppressione, sfruttamento, persecuzione e una spietata rapina legalizzata da parte dello Stato.

99. Il vostro ingannevole mascheramento politico culmina nel fatto che differenziate il governo di Stato come se tale governo fosse qualcosa di diverso dalla casa regnante. Voi non Mi ingannate con tale differenziazione tra imperatore, re e governo! Io so che promulgate le leggi dello Stato, le firmate e quindi siete anche responsabili della loro applicazione, dal momento che le difendete tirannicamente con la forza militare se il carcere non dovesse bastare. Io conosco i capi supremi degli organi statali e delle forze militari, e Mi accingerò subito a farne dei senza casa e dei senza tetto se dovessero deliberatamente dimenticare di proibire severamente ai loro organi di Stato di intraprendere qualcosa contro di Me.

100. Invierò i Miei angeli per annunciare la salvezza del mondo, perché ora è giunto il tempo della fondazione del regno millenario sulla Terra, e guai a coloro che vorranno impedirglielo, poiché li doterò di una forza tale che nessuno potrà opporre loro resistenza.

101. Vi dico questo in anticipo, affinché sappiate che se si vuol rimaner sani, non ci si deve opporre agli strumenti di Dio. Infatti, Io stesso, vostro Dio, avvierò la lotta contro di voi attraverso di loro.

102. Non con l'arma nella mano, ma con la Mia forza di Volontà, con la quale creo mondi giganteschi, muoverò contro di voi. Provate solo una volta a presentarvi con la forza militare contro i Miei strumenti o a disperdere il popolo degli ascoltatori della Parola divina, e disarmerò le vostre armate e le manderò a casa, e allora vedremo chi vi salverà dalla furia del popolo sollevato contro di voi!

103. Voi non avete la benché minima idea dell'onnipotenza del vostro Dio, perciò riflettete attentamente prima di mettere in movimento il dito mignolo contro di Me, poiché a questo punto il popolo vedrà e riconoscerà immediatamente la vostra impotenza.

104. In fondo, preferisco che voi ‒ quanto prima tanto meglio ‒ scompariate dalla scena del vostro dominio infernale e dal vostro anticristianesimo, affinché la Luce dall’Alto si diffonda e penetri ovunque liberamente ed illumini i cuori dei Miei figli, figli che le vostre leggi ecclesiastiche e statali anticristiane hanno allevato come diavoli cooperanti, affinché sappiano in quale inferno spirituale e materiale si trovano; altrimenti non ci sarà salvezza per l'umanità, perché i capi di Stato del privilegiato anticristianesimo Mi sono d’ostacolo.

105. Piegarsi o spezzarsi è l’alternativa che vi aspetta. O aiutate a diffondere il regno dell'Amore dovunque facendo ciò che Io vi dirò attraverso i Miei strumenti, o dovrò rimuovervi non appena Mi intralcerete il passo.

106. Non è compito Mio sprecar troppe parole con voi. Ora ho espresso la Mia Volontà, e quindi sapete cosa dovete fare, e cosa aspettarvi se vi rivolterete contro di Me.

107. Lo stesso vale anche per l’intero apparato statale, perché è un'invenzione proveniente dalla profondità dell'inferno, e perciò verrà gettato in questo abisso, poiché non si sarebbe potuto inventare niente di più miserabile e crudele di un ordine statale nel quale gli uni sono dèi del mondo, gli altri sono dei lavoranti e schiavi della vita spirituale e materiale ingiustamente maltrattati.

108. Infatti, dove regna il Mio Spirito, là c’è libertà spirituale e materiale; dove invece una miriade di articoli opprime la libertà spirituale e fisica, il diritto e la giustizia, come avviene con le leggi dello Stato, là domina lo spirito di Satana con i suoi strumenti, dal capo dello Stato, comunque lo si possa chiamare: imperatore, re, duca, principe, conte o altro, giù fino all'ultimo funzionario e soldato semplice dello Stato, poiché dove dominano il potere e la violenza con ogni specie di ingiustizia e di norme arbitrarie, lì c'è il nido di Satana e dei suoi collaboratori.

109. Devono dunque la schiavitù e l’ingiustizia contro di Me, che dimoro in ogni uomo, essere compiute per grazia di Dio? Sono Io un despota tiranno ingiusto, e alla fin fine contro Me stesso? Oh, voi, razza di serpenti e vipere, insieme al vostro maligno spirito mentitore! Voi, miserabili ingannatori, ladri e assassini dei Miei figli! Voi siete dell'ira di Dio, …e non della grazia di Dio!

110. Io vi disperderò in tutti gli angoli della Terra se procederete contro la Verità delle Mie parole, tanto che nulla di voi rimarrà tra il popolo, se non la gioia di essersi liberati dagli arcidiavoli in forma umana.

111. Alla fine deve venire alla luce del giorno la verità, e cioè: chi siete voi ai Miei occhi divini! I crimini che quotidianamente sono dovuti alla vostra spietata legislazione ostile a Me nella Mia forma umana, formano montagne. Perciò il popolo deve finalmente sapere che voi siete i capi supremi delle bande criminali di Stato, di ladri, rapinatori ed assassini in divisa e in veste di funzionari pubblici.

112. Non Mi dominerete e non Mi comanderete più, ma servirete umilmente e adempirete le indicazioni che vi annuncerò attraverso la bocca dei Miei strumenti, affinché la vostra illimitata arroganza sia piegata e umiliata. Questa è una grande grazia del Mio Amore che lascio venire su di voi, affinché possiate sradicare il satanico della vostra arroganza dal vostro cuore, altrimenti finirete nel più profondo, nel più tenebroso e più tormentoso inferno, ovvero, nella più grande povertà del mondo, affinché l’arroganza, la megalomania e la smania di persecuzione che si annidano in voi, vengano drasticamente umiliate e scacciate con violenza.

113. Il tempo del giudizio universale è cominciato, e guai a voi, grandi e potenti del mondo se non seguirete le Mie parole, poiché il tempo della grazia che avete utilizzato per voi invece che per Me, è passato, e l'unico re del mondo, l'unica maestà nel mondo ovvero l'arbitrio del vostro orgoglio, l’avete fatto splendere ovunque, con la più sottile ipocrisia o con feroce tirannia barbarica.

114. Lo spirito dell'inferno della vostra arroganza e della vostra barbarie anima i funzionari in divisa e i servitori dello Stato. Non è il soldato comune ‒ al quale nel quinto Comandamento Io proibisco di uccidere e nel settimo e nono di non rubare e rapinare ‒ qualcuno da voi stessi guidato ed addestrato alla violenza e all’assassinio? In che modo potreste discolparvi, dal momento che siete proprio voi i veri e propri criminali, in ogni crimine contro i Miei Comandamenti, i quali dovrebbero essere prescritti, insegnati, praticati e applicati da voi tramite i vostri asserviti militari?

115. Con quale diritto pretendete tasse per le vostre bande di ladri e assassini, i quali si tutelano andando contro i Miei Comandamenti, con il settimo e il nono?[45] Non vi ho scelti attraverso i Miei strumenti facendovi ungere come un giorno ho unto i re ebrei? Intendete difendere con la forza delle armi il vostro congenito (per voi) giusto cavaliere predatore, tanto da sentirvi chiamati a questo e autorizzati “per grazia di Dio?”

116. Voi emettete leggi, ma vi mettete al di sopra della legge come se foste senza peccato, e commettete una tale miriade dei più grandi crimini con la vostra legislazione nelle forze armate, nel servizio dello Stato, nelle avvocature, nel servizio delle scuole barbariche superiori, verso gli animali e gli uomini, che un'eternità, cioè un decilione di anni terreni, difficilmente potrebbe estinguerli. Infatti, questo è un numero così enorme che si può paragonare solo al numero dei fili d’erba sulla Terra o ai granelli della sabbia nel mare. – Come vorreste giustificarvi allora presso di Me, dal momento che tutti questi crimini sono stati commessi contro di Me? Poiché, attraverso l'evangelista Matteo Io dissi (25,40):  «Ciò che fate al vostro prossimo, (di buono o di cattivo) vale come se l’aveste fatto direttamente e personalmente a Me, dato che Io, come Spirito di Dio, dimoro in ogni uomo”.

117. Così vi ho dichiarato apertamente e chiaramente l’entità dei vostri crimini, e anche il vostro destino che vi spetta come compenso, perché laddove governo Io, il Re della Verità, tutti i troni, scettri e corone scompaiono, e re e principi diventano, senza eccezioni, fratelli di tutti gli uomini.

118. Il più grande nel Mio Regno è il più umile, è il servo di tutti. Quindi se diventate i più grandi dello Stato, mettendo le vostre corone e il vostro governo nelle Mie mani, ed eseguendo soltanto i Miei ordini, allora con l’umiltà, l’obbedienza e l’adempimento della Mia Volontà, la gigantesca montagna dei vostri crimini inizierà a diminuire, e attraverso l'amore per Me e per il prossimo, con il tempo, anche a scomparire.

119. Libertà, uguaglianza e fraternità sono le parole d'ordine del Mio futuro regno sulla Terra. Quindi Colui che voi avete perseguitato, per quanto ve l’abbia permesso con le vostre leggi anticristiane, e che avete barbaramente represso con la prigione e con le relative punizioni, ero proprio Io! Io pretendevo da voi libertà, uguaglianza e fratellanza verso i Miei figli, e voi Mi avete barbaramente maltrattato, maltrattando loro! DiteMi: "Quale giustificazione avete, dal momento che non siete stati chiamati e preposti a ciò per grazia di Dio?". Infatti, Io non riconosco nessun diritto di dominio ereditario, essendo Io stesso il Sovrano, e colui che chiamo deve solo adempiere la Mia Volontà, e non arrogarsi diritti di sovranità sui suoi fratelli, ma deve solo limitarsi a servire tutti con amore e umiltà, guidandoli così come glielo rivelo.

120. Io non riconosco né principi né re 'per grazia di Dio', bensì 'per l’ira di Dio' sugli uomini, come dissi al popolo ebraico attraverso Samuele: "Per tutti i peccati che questo popolo ha commesso contro di Me e che ancora commette, tanto che a Me come Re ha preferito i Miei giudici quali guide del popolo, e vuole avere su di sé un re come tiranno" (1° Samuele 8).

121. Allora devo rivelarvi tutti i peccati del vostro fraudolento cavaliere predatore di diritti, affinché riconosciate che voi, che vi ritenevate i primi e vi immaginate essere qualcosa di più, ai Miei occhi siete gli ultimissimi! Umiliatevi piuttosto, e fate ciò che vi dico Io, affinché il Mio Amore possa aver pietà anche di voi, nonostante i vostri peccati e i crimini ai danni dei Miei figli che gridano al Cielo.

*

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13/7 - Ai sacerdoti

 

122. Ora Mi rivolgo a voi, voi che vi qualificate dèi nelle vesti sacerdotali, per dirvi la verità, perché vi qualificate e dite di avere in voi la forza e la maestà del Dio immortale. Voi continuate a dire che il potere che vi è stato conferito oltrepassa la ragione e l'intelligenza umana; negando che sulla Terra si possa trovare qualcosa di uguale o simile a questo potere (Catechismus romanus P. II, capitolo VII, Qu. 2). L'arroganza di questa vostra affermazione oltrepassa veramente la ragione umana.

123. Molti anni sono passati, da quando feci annunciare il Mio Vangelo a tutti i popoli della Terra, e quest’ordine non è ancora adempiuto.

124. Si domanderà: "Com’è possibile che questo Vangelo provenga da Dio, dal momento che non viene predicato né presentato al mondo intero come Cristo ha comandato di fare? Nonostante la sua eccellenza questo Vangelo, non è forse un'opera umana che si può presentare ovunque?". – Vedete, questi ed altri dubbi potrebbero essere opposti al Mio ordine di annunciare questo Vangelo a tutti i popoli della Terra.

125. Ora vi vengo incontro con una risposta che per voi sarà valida e convincente, e questa suona così: – il perché Io non Mi sono preoccupato di presentare il Mio Vangelo al mondo intero e a tutti i popoli ai fini della sua diffusione dopo la dipartita degli apostoli, è il fatto che gli uomini non hanno più osservato una certa purezza di costumi, e in tal modo la Parola interiore spesso è venuta a mancare, dato che Io non volevo annunciare il Mio santo Insegnamento attraverso un organo sporco, perché con ciò la purezza dell'Insegnamento si sarebbe mescolata con le opinioni e le debolezze umane, e queste lo avrebbe oscurato. Un istruito teosofo cristiano notò subito le molte inesattezze dovute ai cosiddetti padri della Chiesa, e quanto più si è allontanato il tempo in cui gli apostoli erano in attività, tanti più errori si sono accumulati negli scritti di questi padri della Chiesa. Nei secoli successivi si cominciò a produrre espressamente degli insegnamenti anticristiani basati solo sul prestigio, sull’avidità di dominio e sul guadagno dei sacerdoti. Perciò Io non favorii dappertutto l’introduzione di questo moderno paganesimo, evolutosi in un marcato anticristianesimo, per non diffonderlo come una religione mondiale, perché altrimenti avrei solo contribuito a diffondere il puro anticristianesimo.

126. Si potrebbe pensare: "Ma perché Dio stesso non ha permesso che si chiarisse la Bibbia per mezzo dei Suoi strumenti, così che la si potesse comprendere dappertutto uniformemente e chiaramente?"

127. Su questo vi dico: – ciò è effettivamente accaduto, ma tutti coloro che si son permessi di annunciare la pura Verità sono stati perseguitati e messi nell’impossibilità di nuocere, perché il potere dei papi, dei patriarchi e dei vescovi era troppo grande, e perché avevano il potere dello Stato dallo loro parte e a loro disposizione.

128. In verità, Martin Lutero ha portato all’autenticità il Nuovo Testamento (1517), ma solo quando ormai l'interpretazione della Sacra Scrittura era già stata completamente guastata, così come avete visto dalla spiegazione nella Santa Trinità (cap. 10). I precedenti inviati (prima di Lutero) non riuscirono a sottrarsi al potere del clero, e chi era più determinato ha dovuto pagare le sue convinzioni con il carcere, con la tortura e con una morte dolorosa, e questo accadrebbe anche al tempo attuale con gli annunciatori del Mio puro Insegnamento, se lo permettessi. Tuttavia sono passati i tempi del dominio clericale anticristiano[46], e perciò questa volta porterò Io stesso il Mio Vangelo, anche se i potenti del mondo intero si opporranno, perché lo voglio Io, e ciò che Dio vuole, gli uomini non lo possono impedire.

129. Tutte le religioni delle varie Chiese e delle sette di tutto il mondo un po’ alla volta scompariranno, e con queste anche i loro sacerdoti, le guide e gli insegnanti, perché il terreno non è più adatto per le bugie, dove la Luce della Verità proveniente da Dio inizierà ad illuminare il suolo del mondo.

130. Poteri visibili ed invisibili si batteranno per questa magnifica Luce proveniente dalle altezze celesti, e la presenteranno in maniera splendida e pubblicamente ai popoli della Terra. Il puro Insegnamento cristiano sarà accettato, in parte per buona volontà, in parte per convinzione che essa è la pura Verità proveniente da Dio, ed è perciò Amore che viene portato per rendere felici i popoli e far di loro fratelli e sorelle di un solo cuore e di un unico sentimento.

131. Allora i popoli vivranno felici perché non saranno più oppressi dalla pressione fiscale, dai funzionari, dai militari e dalla legge degli egoistici regnanti. Amore, umiltà, pazienza, mantenimento della pace, libertà, uguaglianza e fraternità saranno i vessilli dei popoli della Terra, ai quali aspireranno e seguiranno.

132. Paese della cuccagna, utopia ed eldorado sono termini inventati dagli uomini, ma loro stessi non riuscirono a comprenderne la sostanza, poiché avrebbero dovuto averli prima in se stessi per poterli esporre a tutti. Tuttavia questo avverrà in futuro, perché attraverso Me stesso si creeranno condizioni paradisiache sulla Terra[47].

133. Ma finché verrete istruiti da quei sacerdoti che sono dipendenti dalla cupidigia, dall’ambizione e dall’avidità di dominio, per accrescere la vostra stupidità, la tenebrosa Terra non potrà essere rischiarata dai campi del Sole (spirituale). Perciò vi dico: "Abbandonate i sacerdoti, i loro falsi insegnamenti e le loro cerimonie, e lasciatevi istruire nella religione solo attraverso le Mie parole paterne, affinché ci siano un solo gregge e un solo Pastore".

134. Non dovete comunque disprezzare e perseguitare i sacerdoti che avete avuto finora, poiché questo è contro il Mio Insegnamento e contro la Mia santa Volontà, perché in ciò non si manifesterebbero l’amore fraterno e l’amore per il prossimo, bensì solo la più tenebrosa vendetta e la malvagità di Satana. Perciò lasciateli percorrere tranquillamente le loro vie e non andate più alle loro funzioni religiose. Infatti, non deve imperare una disparità di opinioni tra voi, altrimenti la discordia e le false interpretazioni nel Mio Insegnamento non avranno fine, e in questo modo non ci sarà neanche un gregge come lo voglio avere Io.

135. Inoltre, non disputate mai sulle vostre vedute, pur essendo quelle giuste, perché solo i rinati le possono afferrare in modo completamente puro. Perciò rivolgetevi a coloro che vi dicono la verità, poiché solo i rinati hanno una Luce pura, una chiara visione nei misteri del Mio Amore che guida gli uomini e li conduce a Me.

136. Quanto prima avrete tutti una fede che diventerà attiva attraverso l'amore per Me e per il prossimo e vi subordinerete tutti alle Mie prescrizioni relative alle questioni materiali, tanto prima invierò le Mie benedizioni su tale comunità. Ciò dovrà accadere; perciò familiarizzatevi piuttosto con l'adempimento della Mia Volontà, affinché diventiate felici tanto prima.

137. Non dipende da Me, ma soltanto da voi voler diventare spiritualmente e materialmente felici, poiché Io non posso anticiparvi le grazie e trasferirvi nelle condizioni paradisiache che vi ho promesso nel “Libro delle preghiere”, fino a quando non ne sarete idonei, condizioni che raggiungerete attraverso i vostri stessi sforzi e lavorando sulle vostre virtù – imitando le Mie.

138. Per quanto riguarda i vostri sacerdoti, è colpa loro se gli uomini si sono allontanati così tanto da Dio. Se avessero vegliato sui costumi del popolo come fedeli servitori di Dio, allora l’iniquità e la tiepidezza in materia di fede non avrebbero mai potuto prender piede, perché avrebbero essi stessi convenientemente illuminato e rimproverato il popolo.

139. Nondimeno ci fu un lungo periodo durato secoli in cui il popolo era devoto e pio, mentre i sacerdoti rappresentavano una stirpe di cattivi costumi e depravazioni. Il popolo vide i cattivi esempi dei sacerdoti e divenne cattivo a sua volta. Alla fine giunse il tempo della Luce e della conoscenza; si scoprirono tutti i fatti storici e la verità della fede si rispecchiò negli esempi dei (cattivi) sacerdoti. Allora gli uomini dissero: “Se questi vivevano e vivono così e non hanno nessuna fede, a quale scopo noi dovremmo credere e correre dietro a loro?”. Alla fine ci fu la libertà di rendere pubbliche senza indugio le opere (cattive) dei sacerdoti, e questo operò come una peste (spirituale) sul popolo. Il popolo morì in massa in questa peste e morì nello spirito, le tombe si aprirono e mostrarono l’orrore della devastazione; in altre parole, gli uomini caddero in molti peccati e suscitarono orrore nell'umanità a causa delle loro scellerate azioni, che a loro volta generarono nuovi crimini.

140. Così la fede diminuì per i cattivi esempi dei sacerdoti, i quali non compresero che potevano educare il popolo al bene solo attraverso i buoni esempi della loro stessa vita, e invece cercarono di accumulare un bel po' di danaro per essere provveduti nel caso gli fosse andata male. Il popolo vedendo tutto ciò di giorno in giorno, perse sempre più il rispetto nei loro confronti, poiché le azioni di questi mostravano esattamente il contrario di ciò che insegnavano.

141. Ebbene, a cosa gli serviranno tutto il denaro e le proprietà che si sono procacciati in modo fraudolento, invitando a fare così: “Sacrificate a Dio e alla Chiesa, e noi pregheremo per voi e vi aiuteremo ad arrivare in Cielo!”. Il denaro viene sì sacrificato per amor Mio, ma il popolo stupido non pensa che Io non ho bisogno di denaro o di cose materiali, e mai esaudirò le preghiere pagate, soprattutto quelle blaterate in modo così superficiale ed ingannevole da coloro che sostengono che ciò che Mi viene sacrificato lo prenderei Io per distribuirlo ai poveri, se non lo dovessero fare loro stessi. Ve lo dico in anticipo ciò che Mi propongo, affinché voi stessi possiate farlo, e se lo farete per amore per Me e per il prossimo, secondo la vostra misericordia, potrete così estinguere alcuni dei molti peccati che avete commesso.

142. Come il falegname con la pialla o il fabbro con la tenaglia si guadagnano onestamente il pane, così il Mio santo Nome, Gesù Cristo, dinanzi al Quale tutti gli spiriti s’inchinano nell’infinità in profonda riverenza, è stato per voi lo strumento della vostra lingua peccaminosa, al fine di carpire con un tale mezzo il denaro al popolo, facendolo scomparire in maniera fraudolenta nelle vostre borse senza fondo.

143. Venivano raccomandate indulgenze, pellegrinaggi, sacrifici a Dio, ecc., e il popolo doveva cedere il danaro per i bisogni della Chiesa e per ogni cosa immaginabile, perché agli astanti dichiaravate ingannevolmente che questi erano graditi a Dio e perciò utili a Lui. Così li avete ingannati sia per quanto riguarda il denaro che per la salvezza dell’anima.

144. Voi avete trasformato le vostre meditazioni in cerimonie esteriori, e con queste avete accecato e instupidito il popolo, nonostante Io abbia detto spesso che dinanzi a Me tutte le cerimonie e i sacrifici esteriori sono un abominio.

145. Avete costretto il popolo a venire nelle chiese costruite sotto la minaccia dell’eterna punizione, anche se Io non ho mai detto che qualcuno debba costruirMi una casa di preghiera! Infatti, Io non dimoro in nessun altro tempio se non nel cuore degli uomini!

146. In verità, dissi al re Davide che non lui, bensì ‘suo figlio’ avrebbe dovuto costruirMi una casa (tempio – 1° Re 8,15-21), ma con quali parole, tutti i sacerdoti ve lo hanno nascosto, quindi voglio dirvelo Io precisamente cosa promisi al re Davide tramite il profeta Samuele (2° Samuele 7,12-16) le parole suonano così: «Quando i tuoi giorni di vita saranno compiuti e tu giacerai con i tuoi padri (morti nella carne), Io susciterò un tuo seme dopo di te, che uscirà dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno».

147. Chi riflette chiaramente su questa profezia, scoprirà subito che da un corpo morto e putrefatto non si suscita nessun seme secondo i concetti materiali! ‒ Altrettanto chiaramente lo esprimono i versetti successivi (7,13): «Egli costruirà una casa al Mio Nome ed Io confermerò in eterno il seggio del suo regno». ‒ (7,14): «Io gli sarò sempre Padre ed egli Mi sarà figlio». ‒ (7,16): «La tua casa e il tuo regno saranno saldi dinanzi a te e il tuo trono sarà reso stabile per sempre».

148. Se Salomone fosse stato risvegliato nel grembo di sua madre dopo la morte di Davide quando questi già dormiva nel sepolcro con i suoi padri, allora Salomone non sarebbe un figlio di Davide, ma un figlio di Dio come Gesù, il Quale venne chiamato così proprio a causa di questa promessa; perciò Io, come Padre, dissi: «Egli sarà figlio Mio, ed Io (non Davide) suo Padre». Allo stesso tempo dissi due volte che avrei confermato in eterno il suo seggio (e non quello materiale di Davide). I troni reali materiali mondani di Davide e di Salomone sono putrefatti e scomparsi, perciò la Mia promessa sarebbe una bugia se con essa avessi inteso il trono mondano di Davide, mentre il suo trono spirituale, il cui rappresentante era ed è dal seme di Davide, Gesù, esisterà spiritualmente per sempre.

149. Qui si tratta di comprendere cosa intendevo Io con questo 'tuo figlio (Gesù) Mi deve costruire una casa’. Gesù, come rappresentante spirituale del trono spirituale di Davide, fu chiamato a costruire un trono spirituale di Dio nel cuore di tutti gli uomini, una dimora dell'amore per Dio e per il prossimo attraverso il Suo Insegnamento, e questa casa dell'amore nel cuore degli uomini l’ha costruita con l'Insegnamento dell'amore che Egli ha riferito e insegnato.

150. Così dice in termini chiari la Mia profezia! Infatti, Io mai ho comandato di costruire una casa di preghiera, né un tempio né una chiesa di legno o di pietra, anche se Salomone, fraintendendo la Mia profezia, Mi costruì un tempio; e poiché il popolo afferrò le parole spirituali solo materialmente, in esso Mi lasciai rappresentare visibilmente attraverso una grande fiamma di fuoco.

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13/8 - Il vero culto religioso

 

151. "La Chiesa è la sposa di Cristo, e la cerimonia il servizio religioso". – Così insegnano i servitori della Chiesa, i sacerdoti, conducendo in tal modo il popolo dalla verità alle bugie, e con ciò all'inferno.

152. Il compito dell'uomo è comprendere correttamente queste Mie spiegazioni, e non cercare di invalidarle con obiezioni della propria ragione come accade molto spesso, generando così tanti punti di vista e differenze di opinioni.

153. Ciò che non ho enunciato ed insegnato Io stesso, rigettatelo, poiché non ha salvezza, ma porta in sé sventura per la vostra esistenza spirituale. Non sofisticate su ciò che non comprendete, ma affidatevi ad un rinato e credete a ciò che dice, e ciò sarà giusto dinanzi a Me. Del resto, tutte le cose dubbie un po’ alla volta saranno rese pubbliche, perciò leggete le Mie spiegazioni diligentemente e vivete in conformità, perché esse sono il segnalatore dell’eterna vita della vostra rinascita o del vostro Cielo.

154. Per le adunanze, quando i tempi saranno maturi, potrete utilizzare anche le vuote pareti delle vostre chiese (senza altari né abbellimenti pittorici né opere d’intaglio materiale-spirituale), ma solo come facevano i Miei apostoli nel Tempio di Gerusalemme, ovvero come sala riunioni per il pasto d'amore e per la discussione di questioni spirituali, dove ognuno deve essere libero di chiedere pubblicamente questa o quella spiegazione che non ha ancora letto o trovato da nessuna parte. Questo può essere esposto, letto e spiegato. Si potrà prendere il pasto d'amore come ricordo della Mia ultima cena. Si potrà cantare cantici spirituali ed accompagnarli con la musica; anche nei Miei Cieli, infatti, si può fare della musica, e si può pregare per una cosa o per l’altra. Anzi, come in una pubblica riunione, potrete discutere e consigliarvi su ogni cosa a venire, come su ciò che riguarda la vita spirituale. Mai però vi dovete esordire con la politica e con cose che disturbano l'armonia dei fratelli e delle sorelle, o con cose in cui il non spirituale e il disamore costituirebbero l'argomento della conversazione.

155. Nell'opera "La Teosofia cristiana" vi ho dato maggiori prescrizioni per il perfezionamento spirituale. Cercate di disporre tutta la vostra vita e le vostre azioni in modo tale da giungere presto alla rinascita dello spirito; altrimenti non riuscirete a diventar rinati per lungo tempo ancora.

156. Chi vuol procedere alla rinascita dello spirito si deve imprimere con precisione gli insegnamenti della “Teosofia cristiana” e il “Libro delle preghiere”, per non inciampare troppo spesso. Si deve però ben ricordare che non solo Io, bensì anche lo spirito di Satana parla attraverso la parola interiore, e perciò si deve essere molto, molto accorti in tutti i pensieri, desideri, discorsi, azioni, domande e risposte spirituali. Io lascio talvolta pervenire moltissime risposte false o menzognere attraverso Satana all'interrogante, per mettere alla prova la sua perseveranza, per vedere se si è adirato e se trova da ridire con Me perché gli avrei mentito. Io lascio che ognuno esamini continuamente le sue debolezze fino a quando le sopprime e diventa spirituale. Non spaventatevi davanti alle ripetute cadute! – Pregate per il perdono e lavorate diligentemente su di voi. Dovete essere temprati verso ogni incomodo: né bugie di Satana sul Mio Nome, né offesa del prossimo, né perdita di denaro, né altri dispiaceri devono turbarvi e portarvi via la pace! In voi e intorno a voi lampeggia e tuona continuamente e non siete mai sicuri di essere ingannati o colti di sorpresa; perciò vi consiglio ancora una volta: leggete più volte per intero i due libri indicati e prestate molta attenzione a tali insegnamenti per averli sempre in mente e per esercitarvi diligentemente ad adempierli nei fatti. Dovete prestare particolare attenzione alla virtù e alla castità, alla vostra presunzione di essere nel giusto e alla vostra collera, perché lì c'è il campo di Satana, e spesso sarete ingannati e imbrogliati quando vi rivolgerete a Me attraverso la parola interiore, tanto che potete decadere completamente, perché Io in questa direzione vi ho dato insegnamenti determinanti ai quali vi dovete attenere. Perciò raramente rispondo a queste domande; invece, tanto più solerte, Satana si sforza di trasmettervi ogni immaginabile sapienza e intelligenza, per guidarvi su false e perniciose vie del peccato.

157. Perciò ricordatevi del vostro Satan materiale della carne, dei vizi e delle passioni; ricordatevi del Satana spirituale (lo spirito di Satana stesso), poi ricordatevi di Me. Anche spiriti e uomini sono i controllori che si avvicinano a voi e vi lavorano da tutte le parti. Il Satana istiga gli uomini e parla a vostro discapito attraverso i media, perciò non stupitevi se all’improvviso ricevete influenza negativa da dove meno ve l’aspettate, poiché tenta di spingervi alla vendetta o a una grossolana replica, per causare discordia. Io vi dico: qui non c'è niente da obiettare, poiché non è nient’altro che il Satana che si è servito di vostro fratello o di vostra sorella per irritarvi e farvi andare in collera spingendovi a discolparvi con dure parole. Voi che vi sentite in obbligo di dare una meritata lavata di capo al vostro prossimo e fargli fare una brutta figura davanti agli altri, sappiate che in questo caso diventate voi stessi gli strumenti di Satana; perciò strappatevi dai suoi artigli velenosi e operate come vi viene spiegato in più parti nella Teosofia cristiana, affinché si possa formare e sviluppare una vita dei figli di Dio sulla Terra, poiché con la mancanza d'amore state sempre negli artigli di Satana. Non lasciatevi ingannare a causa della sbadataggine; poiché Satana è più pericoloso quando appare nella forma di luce di un angelo, anzi può apparire perfino nella forma del Salvatore. Perciò siate prudenti e rivolgetevi ad un provato medium, come un rinato, chiedendogli se tutto è giusto così come vi è stato esposto. Prestate attenzione anche al vostro linguaggio dei pensieri (autosuggestione), poiché anche questo v’inganna spesso facendovi credere che Io vi abbia mentito; anzi, perfino alcuni dettati possono sorgere attraverso di essi se vi fissate troppo sui vostri pensieri. Perciò badate molto ai vostri dettati, assicuratevi che non contengano in sé falsi insegnamenti e una freddezza incompatibile con l'amore, l’umiltà e la pazienza, perché questi non sono da Me.

158. Alla fine vengo a tutti gli uomini con il Mio Amore, e vi consiglio: abbandonate la vostra sapienza intellettuale del mondo e venite a Me nella scuola dell'Amore, dell'umiltà e della tolleranza. Leggete i Miei libri dettati e vivete operando secondo gli Insegnamenti che trovate in essi.

159. Sostenete la diffusione del Mio Insegnamento con le vostre facoltà e sovrabbondanza secondo le vostre cognizioni! Potrei farlo da solo, perché a Me, l'Onnipotente Creatore, l’infinito sta tutto a disposizione; ma a voi cosa resterebbe da fare per amor Mio e per il prossimo, se dovessi farlo Io stesso?

160. Pertanto, approfittate dell’occasione di mettervi al servizio dell'amore per Dio e per il prossimo finché vi è possibile, affinché possiate dimostrare di aver vissuto e operato secondo i Miei Insegnamenti. Perciò non lasciate che i poveri e gli indigenti soffrano fame e privazione, poiché essi sono vostri fratelli e sorelle spirituali, in cui Io stesso dimoro come il "Santissimo" e prendo in consegna i benefici del vostro amore e della vostra misericordia!

161. Ricordatevi: Dio vostro, in Cristo, è dappertutto, mentre il suo trono e il suo altare sacrificale sono in chi è davvero povero e bisognoso. Perciò non lesinateMi il vostro amore e la vostra misericordia finché avete ancora tempo per fare qualcosa di buono acquistandovi così il Regno dell'Amore.

162. Voi, infatti, non conoscete il tempo e l'ora in cui Io verrò e lascerò che la Terra e tutto sulla Terra sia ripartito equamente tra tutti gli uomini. Allora non ci sarà più tempo se voi siete ancora privi di opere d’amore per il prossimo con le quali si acquista il Cielo.

163. Ci sono milioni di poveri che soffrono fame e indigenza, e nessuno può addurre una scusa dicendo di non sapere dove si trovino, perché i poveri sono ovunque. Distendete la vostra mano caritatevole e aiutate ad alleviare il bisogno dei poveri, degli affamati, dei malati e dei bisognosi!

164. Non fornite loro il solo sostegno materiale, ma anche quello spirituale, vale a dire i libri che Io vi detto: ad esempio il “Libro delle preghiere”, le “Prediche”, la “Teosofia cristiana”, e fate a loro ciò che è particolarmente caro a voi stessi. In nessun caso date loro libri terreni (non teosofici), poiché in tal caso avrete agito contro la Mia Volontà e quindi avrete peccato.

165. Anche i poveri che non hanno il denaro per procurarsi i libri necessari dai quali leggere ed apprendere l'Insegnamento da Me dettato, sono chiamati a prender parte alla tavola del Padre, essendo chiamati anche loro a presentarsi al banchetto dell'Agnello Gesù.

166. Il Mio desiderio paterno è che nessuno manchi alla Mia tavola celeste, che è apparecchiata per tutti i Miei figli. Io sono un Padre amorevole e Mi prendo cura di tutti loro, ma non direttamente, bensì indirettamente: i poveri devono essere sostenuti dai ricchi con il lavoro, e altrimenti, come sempre in maniera finanziaria e materiale, finché le condizioni del mondo sono ancora così, proprio come sono state create (dagli uomini).

167. Nondimeno, ciò che date, datelo per amor Mio, allora sarà dato secondo le disposizioni che vi ho insegnato Io, poiché, chi dà qualcosa e non la dà per compassione, per misericordia per il prossimo e per amor Mio, perché Io sono il vostro prossimo in ogni uomo, dal momento che dimoro in lui, non ha dato nulla, perché il dare contro voglia o superficialmente, non è dato affatto nel modo che vi farà meritare il Regno dei Cieli.

168. Allora operate secondo il Mio Insegnamento e acquisterete meriti per la vita spirituale, poiché la vita nella carne vi è data come una scuola di prova del mondo, nel quale dovete sopprimere tutti i vostri vizi, desideri, voglie e passioni eliminandoli da voi, per essere un giorno beatificati con le grazie e i doni della rinascita.

169. Allora l'Amore del Mio Cuore paterno diventerà attivo per tutti voi, affinché veniate tutti a Me, al Padre vostro in Gesù, per diventare beati. Perciò sforzatevi di adempiere la Mia Volontà, affinché da peccatori, che l’inferno attende dopo la morte, diventiate angeli, per venire nel paradiso e alla fine a Me, nel Cielo. Infatti, lì c'è la vostra vera patria, dove si trova la casa del Padre vostro e dove Egli si erge maestosamente.

170. Vi aspetto con le braccia aperte e amorevoli davanti alla porta della Mia casa paterna, poiché Io stesso sono il ricco Padre e voi rappresentate il figlio perduto "Satana", com’è riferito nel Vangelo, perché voi, come vi è stato spiegato più dettagliatamente nel libro delle preghiere e nella Teosofia cristiana, siete, secondo il corpo e l'anima, derivati dall’anima di Satana (ovvero di Lucifero) solidificata nella materia. Perciò sono questi gli elementi del vostro maligno che dovete crocifiggere ed eliminare.

171. Sì, in verità vi dico: secondo l'anima e il corpo non siete altro che Satana, ma secondo lo spirito siete Dio. A ciò è dovuto in voi il contrasto tra il bene e il male, a ciò è dovuta la vostra difficoltà a dominarvi e a seguire lo Spirito di Dio in voi, e a trasformare le vostre caratteristiche sataniche nelle virtù di Gesù. Tanto più dovete preoccuparvi di redimere l'anima di Satana dalla materia, poiché essa è ora vostra proprietà, dal momento che voi stessi siete il Satan, finché non agirete e non camminerete secondo la Volontà del Mio Spirito in voi.

172. Voi siete veri figli di Dio solo attraverso la rinascita dello Spirito, perciò preoccupatevi di questo, perché allora godrete di una vita celeste già sulla Terra.

173. Questa è la voce di Dio e Padre vostro che vi parla e vi istruisce su cosa dovete fare o non fare, affinché con una pura fede cristiana e poi attraverso la vita e l'azione, si formi un solo Pastore e un solo gregge in Gesù, vostro Dio, Creatore, Padre, Re e Giudice. ‒ Amen!

 


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(Allegato)

 

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Ai miei fratelli e sorelle

Graz, Dicembre 1906

(Lettera di Schumi)

Il caro Padre ha dato questo libro tramite me, e in tal modo ci vuole aprire gli occhi così che possiamo vedere chiaramente quale sia la nostra concezione religiosa, e come, in base a questo discernimento secondo Giovanni 6,45, dobbiamo d’ora in poi lasciarci istruire direttamente da Dio attraverso i Suoi libri, altrimenti il Padre Gesù non può venire da noi, nonostante il tempo dell’annunciato ritorno di Cristo che, a dir il vero, è alle porte, ma non potrà ancora avvenire finché i nostri cuori non saranno puri insieme agli Insegnamenti divini della Sacra Scrittura purificati dai malintesi.

Quindi il compito di ciascuno di noi è quello di promuovere la causa del Padre. Diffondiamo perciò la "Santa Trinità" con tutto l'entusiasmo, riunendo gli associati e divulgandola attraverso letture, citazioni e discussioni su riviste e libri religiosi. Mandatemi gli indirizzi di associazioni, di società librarie, di periodici e di singole persone di cui voi sapete che sono fattivamente coinvolti o attivi nelle questioni cristiane; mandatemi gli indirizzi di tutti i cristiani a voi noti o dei nuovi teosofi, senza tener conto delle loro opinioni, e se poi saranno disponibili a divulgare le cose del Padre, questo si scoprirà presto. Quindi mandatemi anche gli indirizzi degli spiritualisti e dei loro circoli.

Infatti, se ognuno di noi non farà la sua parte per promuovere il vero Insegnamento del Padre, allora dovremo attendere tranquillamente ancora a lungo il Suo ritorno! ‒ Noi dobbiamo entrare tutti al servizio del Padre e promuovere il Suo ritorno con la diffusione di una fede pura e uniforme come Lui la vuole avere, come ve lo mostrano questo libro e il libro delle preghiere, e come ce la possono mostrare i libri teosofici. ‒ Riflettiamo che, sebbene abbiamo già avuto parecchi libri cristiano-teosofici, specialmente "Il grande Vangelo di Giovanni" di cui il Nuovo Testamento è solo un piccolo sunto, questi libri che io ho ricevuto dal Padre sono destinati particolarmente per la conversione delle differenti Chiese e sette per iniziarli alla Teosofia cristiana, dal momento che questi sono libri scientifici di dimostrazione e di grazia, e quindi questi libri del Padre sono precursori e anticipatori del Suo ritorno. Perciò accoglieteli bene e pieni d’amore, affinché il Padre stesso possa permanere nel nostro cuore. Fate ciò che vi consiglio, poiché io so cosa vuole avere il Padre da tutti noi, e quindi vi scrivo alquanto chiaramente la Sua santa Volontà. ‒ I libri che seguiranno nella stampa: “La Teosofia cristiana” e "Il Dr. Martin Lutero nell’aldilà" costeranno circa 2 marchi e 55 Pf ciascuno, oppure 3 corone austriache.

Il ritorno di Cristo non avverrà in maniera materiale, poiché consiste nella divulgazione dell'Insegnamento divino puramente spirituale o ‘teosofico’, come vi mostrano questo libro e "Il libro delle preghiere", nei quali viene accennato dei libri ancora da pubblicare, e come ve lo dimostrano i libri del Padre già pubblicati dalla Casa Editrice di Bietigheim.

Il Regno di Dio dell'Amore sulla Terra non è da nessuna parte se non nei nostri cuori, e solo allora la Terra materiale sarà trasformata in un paradiso altamente spirituale in realizzazione e sviluppo. ‒ Tuttavia, tutti gli uomini devono collaborare alla grande opera spirituale-divina del Padre, in modo che l'intera umanità abbia una fede che sia operosa attraverso l'amore per Dio e per il prossimo. Allora, quando gli uomini vivranno secondo l’Insegnamento dell'amore puramente spirituale del Padre, anche il Padre verrà visibilmente, ma non in maniera materiale, perché Egli è uno Spirito, bensì verrà spiritualmente, aprendo ai Suoi figli gli occhi, gli orecchi e i sensi spirituali, dotandoli ‒ come un giorno gli apostoli ‒ con la forza dall’Alto. Con questo si aprirà poi il paradiso terrestre davanti a noi.

 

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Riferimenti per la richiesta libri (storico= 1901):

 

1) Chi riflette sul puro Insegnamento divino e vuole acquistare i libri dettati dal Padre Gesù stesso e messi giù per iscritto dai Suoi medium, tali libri si possono ottenere dall’editore teosofico cristiano Landbeck in Bietigheim in Württemberg. Da lì, su richiesta, prezzi gratuiti.

2) Consiglio inoltre la rivista “Prima e adesso” in Berlino, come monito del Padre ai Suoi figli.

3) Il terzo punto d’acquisto sono le opere di conversione e i doni d’amore del Padre che saranno pubblicate da Franz Schumi in Graz, Leitnergasse, 16.

4) Le ordinazioni dei libri e la spedizione di denaro devono essere indirizzate a Franz Schumi in Graz, Leitnergasse, 16. – La spedizione è effettuata da Cecil Bägel in Hanburg, St, Georg, Lindenstr. 15-17. – Per la Svizzera, su commissione presso H. Zollinger, legatoria e libreria in Winterthur, Marktgasse, 5.

 

Franz Schumi

 

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[1] Il termine “Pentecoste” è la traduzione dal greco Pentekostes, che significa i 50 giorni o sette settimane trascorse dopo la resurrezione di Gesù.

[2] la parola greco-latino ‘ecclesia’ non significa una chiesa costruita, bensì la comunità riunita dei seguaci di una religione. Nell’originale della Vulgata, cioè la traduzione della Bibbia in latino dall’originale ebraico o greco antico fatta in gran parte da san Girolamo, riconosciuta dalla Chiesa cattolica, il termine ‘chiesa’, quella esteriore-materiale, era ‘delubrum’, il cui significato è ‘tempio idolatro.

[3] [Os. 8,14]: “Israele ha dimenticato il suo Creatore, si è costruito dei palazzi, e Giuda ha moltiplicato le sue fortezze; ma Io manderò il fuoco sulle loro città che ne divorerà i palazzi”.

[4] Inveterato: detto di cosa (per lo più non buona) che è radicata e dalla quale difficilmente ci si libera.

[5] Cielo in tedesco è Himmel, da qui Him-ila.

[6] Qui il termine è in tedesco, infatti, l’inferno è chiamato Hölle, da cui la parola “hol”.

[7] Questo concetto è stato espresso anche in altre rivelazioni, come ad esempio in “Autobiografia della passione di Cristo” al cap. 1,6.

[8] La promessa fatta a Pura può essere compresa tramite la rivelazione a Jakob Lorber nel 1842 (vedi “Il governo della Famiglia” vol. 3 cap. 11,11)

[9] Si tratta del libro “L’infanzia di Gesù” ovvero “Il Vangelo di Giacomo”, rivelato dal Signore attraverso Jakob Lorber nel 1843.

[10] Questo concetto è sviluppato meravigliosamente nel corposo volume “Amore coniugale” di Emanuel Swedenborg.

[11] Nell’ultima ‘ora’; L’ultima Ora spirituale del tempo assegnato all’umanità di questa Terra, dopo della quale cambierà molto. (vedi “Le dodici Ore” dettato a Jakob Lorber nel 1842).

[12] Figlio, gotico su-nus, sanscrito su-nu, significa: 'ingenerato'

[13] Perché un fanciullo ci è nato, un figlio ci è stato dato.

[14] Anima in tedesco è Seele, da qui la radice “si”.

[15] Nel regno millenario: [Apocalisse cap. 20,1-3]: «Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui affinché non seducesse più le nazioni fino al compimento dei mille anni».

[16] “L’infanzia di Gesù” (vedi nota n. 9).

[17] 'Ze', leggi 'sse', che è uguale a 'De', che è diventato dal latino 'De-us', in greco Zeus, 'Signore', 'Dio'; bath significa 'Esercito di battaglia', in plurale 'baoth', e perciò Zebaoth 'Signore delle schiere degli eserciti'.

[18] Una rivelazione esplicativa del profondo senso di ciascuna parola dell’Apocalisse – o Rivelazione – fu dato nel 1950 alla mistica Anita Wolf con il titolo “Il Libro di grazia”.

[19] Davide in un momento di smarrimento ritenne che tutti gli uomini fossero bugiardi: [Sl. 116,10-11] «Ho avuto fede, anche se ho detto “Sono afflitto oltre misura”, anche se ho detto nella mia afflizione: "Tutti gli uomini sono bugiardi"».

[20] Le virtù di Gesù sono spiegate nel compendio : “Il libro delle preghiere teosofiche cristiane”.

[21] Concetto questo già riferito dal Signore in un'altra rivelazione rimasta anonima dal titolo “Autobiografia di Cristo”, della Sua Passione, espresso ai cap. 1,6 e 12,3.

[22] Essa doveva diventare uomo, adempiere la legge stabilita attraverso la sofferenza e morte sulla croce, ed espiare il peccato commesso dalla disobbedienza di Adamo e di Eva verso il Comandamento divino - che offese l’onestà e la purezza spirituale.

[23] La parola spirito era originariamente ‘Gisti’ dalla primordiale radice tedesca ‘Gi’, il che significa forza e poderoso; ‘s’ è un collegamento genitivo; ‘ti’ è il suffisso del sostantivo, da cui ‘gi-s-ti, Kraft-er, Starke-er. - Il gost inglese ha la radice ‘gu’, che significa inviare, mettere in opera, ma entrambe le radici ‘gi’ e ‘gu’ sono da lungo tempo estinte. - Il nome ‘Geist’ (spirito) per defunto significa ‘esseri d’ombra’, "Schattner" (ombroso) dall'originale tedesco ‘gis’ per ombra e ti come suffisso sostanziale – in inglese ‘gus’ aveva lo stesso significato di ‘gis’, quindi gusti "Schattner" .

[24] «Negli ultimi giorni, dice il Signore, io spanderò del mio spirito sopra ogni carne, e profetizzeranno i vostri figli e le vostre figlie, e i vostri giovani avranno visioni, e i vostri vegliardi sogneranno dei sogni. Sì, anche sui miei servitori e sulle mie ancelle spanderò il mio spirito e profetizzeranno».

[25] Filippo aveva quattro figlie vergini che avevano il dono della profezia (Atti 21,9)

[26] Filippo denominato l’evangelista perché con le sue prediche in Samaria era riuscito a convincere Simone il mago a farsi battezzare (Atti, 8,13).

[27]  [Gioele 3,1-5 e 4,1]: «Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei giorni, effonderò il mio spirito. Farò prodigi nel cielo e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile. Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato, poiché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà la salvezza, come ha detto il Signore, anche per i superstiti che il Signore avrà chiamati. - Poiché, ecco, in quei giorni e in quel tempo, quando avrò fatto tornare i prigionieri di Giuda e Gerusalemme, riunirò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di Giosafat, e là verrò a giudizio con loro per il mio popolo Israele, mia eredità, che essi hanno disperso fra le genti dividendosi poi la mia terra».

[28] I discendenti futuri: una profezia per indicare la veridicità del Giudizio alla Terra e agli uomini, solo dopo del quale vi sarà “…un nuovo cielo e una nuova Terra…”, ovvero un mondo purificato con una generazione sopravvissuta, preservata in modo soprannaturale e reinnestata sul pianeta.

[29] Da riflettere questa ulteriore espressione, poiché sembra inverosimile che all’epoca di F. Schumi – 1900 – il mondo potesse essere già identificato come se fosse simile a quello di adesso. Ciò deve invece portare il lettore a capire che queste parole rivelate a quel tempo, fossero invece proprio per il nostro tempo, anticipatrici dell’epoca attuale, in cui le ‘fabbriche’, elementi sviluppatesi nel post 2° guerra mondiale fino ai nostri giorni, indicate in tedesco/austriaco con il termine ‘Fabriken’, inequivocabile, sono perciò da considerare per quello che realmente sono. Perciò, una rivelazione questa, proprio per il nostro tempo, per riportarla alla luce al fine di essere tradotta in molte lingue, per chi vuole ascoltare la ‘nuova Parola’ del Signore indicata come ‘Teosofia’ per il tempo della riflessione, prima di un grande cambiamento profetizzato.

[30] Questa lettera si trova menzionata alla fine della lettera ai Colossesi 4,16  che andò perduta perché non riconosciuta dal primo Concilio per evidenti ragioni legate al suo contenuto. Essa è stata ridonata per rivelazione a Jakob Lorber nel 1844  con il titolo “Lettera di Paolo apostolo alla comunità di Laodicea”.

[31] Assuefare: prendere l’abitudine.

[32] Scolastici: da scolastica, termine col quale si designa la filosofia cristiana del Medio Evo, quindi qui s’intende nelle scuole cattoliche o seminari.

[33] Avrete modo di constatare: ciò perché questo libro “La Santa Trinità” fu il primo libro fatto stampare da Schumi, e solo poi vennero gli altri nei quali furono trattati moltissimi temi, tra cui gli errori del protestantesimo e del cristianesimo cattolico.

[34] A ciò, indichiamo ad esempio la rivelazione tramite Bertha Dudde (1937-1965) oppure tramite Anita Wolf (1952-1989), o tramite molti altri mistici.

[35] Il Signore allude alla casa editrice Lorber in Bietigheim, in Germania, promotrice degli scritti comunicati a Lorber.

[36] Saccente: detto di chi, credendo di sapere molto, vuol parlare di tutto e giudicare tutto con aria di presunzione.

[37] Originariamente, la domenica era il primo giorno lavorativo dopo il Sabato, dedicato al riposo per rafforzare lo spirito.

[38] Vescovo secondo l’intendimento di Dio vuol dire ‘sorvegliante'. Quindi deve essere incensurabile quale economo di Dio: non arrogante, non collerico, non dedito al vino, non violento, non avido di turpe guadagno; ma al contrario sia ospitale, amico del bene, prudente, giusto, santo, temperante, attaccato fermamente alla parola fedele, che è conforme all’insegnamento, per essere in grado di esortare gli altri nella sana dottrina e di confondere quelli che vi si oppongono.

[39] Ciò riferito forse anche alle ‘crociate’, fatte in terra straniera, e non certo per portare il Vangelo, cioè il senso dell’amore fraterno, ma per ben altro.

[40] Mammona: dio della ricchezza, demone della ricchezza. Fede solo nel denaro.

[41] Come si vede l’ottavo comandamento (Non attestare il falso contro il tuo prossimo) è saltato, forse è andato perduto tra gli scritti di Schumi.

[42] Laodicei, della comunità di Laodicea (Col. 4,13-16).

[43] Riferimento biblico: la rivolta di Core, Datan e Abiram in “Numeri” cap. 16.

[44] Stabia: antica città nel luogo dell’odierna Castellammare di Stabia sul golfo di Napoli, distrutta insieme a Pompei ed Ercolano dall’eruzione del Vesuvio del 79 d. C.

[45] Settimo: “Non rubare” – nono: “Non desiderare la roba d’altri”.

[46] Vedi l’inquisizione più volte istituita e concessa per centinaia di anni dal potere clericale. (Vedi ad esempio la rivelazione ad A.Wolf data nel 1979 “Gli sconosciuti”).

[47] Condizioni paradisiache: un esempio di come viene prospettato, è stato rivelato tramite Bertha Dudde nella raccolta/fascicolo n.45 “La nuova Terra”.