Rivelazioni

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Jakob Lorber

 

 

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(estratto da “Doni del Cielo” – vol.2 – cap.15)

Beato chi qui legge e da’ ascolto

22 febbraio 1842, pomeriggio

(Scrivente: Maria H.) - Quattro domande espresse dalle quattro figlie di Huttembrenner amico di Lorber:

[Maria H.] Apocalisse 1,3: «Beato chi qui legge e da’ ascolto alle parole di questa profezia e serba ciò che sta scritto in essa, poiché il tempo è vicino»;

[Wilhelmine H.] Giov. 7,29: «Io Lo conosco, poiché sono da Lui, ed Egli mi ha mandato»;

[Paolina H.] Giov. 6,48: «Io sono il pane della vita!»;

[Giulia H.] Giov. 8,1: «Ma Gesù andò lì al monte degli Ulivi».;

 

Il Signore parlò attraverso il Suo servitore su questo come segue:

                         1.      Per quanto riguarda questi quattro versetti, essi sono presi tutti da Giovanni, e precisamente da diversi capitoli del Vangelo come anche da uno dell’Apocalisse. Non offrirà forse questo disordine nella scelta dei versetti una piccola difficoltà nel collegarli come se fossero stati da sempre collegati l’un l’altro?

                         2.      Allora vogliamo vedere come si potrà fare questa cosa assolutamente non di poco conto. Che la cosa non sia di poco conto lo riconoscerete molto facilmente e profondamente nel corso della seguente esposizione.

                         3.      «Beato chi qui legge e da’ ascolto alle parole di questa profezia e serba ciò che sta scritto in essa, poiché il tempo è vicino», così suona il primo versetto dell’Apocalisse di Giovanni.

                         4.      Che cosa s’intende qui con la parola “beato”? Vedete, Mie care figliolette, vi voglio spiegare molto brevemente per questa volta il senso come un buon maestro di scuola ed esporlo in modo che arriverete al fondo della cosa con pochissima fatica!

                         5.      Con la parola «beato» s’intende l’equivalente: “vivente attraverso l’Amore”. Con la parola «chi qui legge» s’intende un uomo che accoglie la Parola nel suo cuore. Con la parola «da’ ascolto alle parole di questa profezia» s’intende un uomo che, dopo aver accolto la Parola nel suo cuore, si orienta poi attivamente secondo la stessa.

                         6.      L’uomo che così legge ed ascolta la Parola della profezia, serba veramente in modo vivente in sé ciò che sta scritto in essa. E questo è anche colui al quale «il tempo è venuto vicino».

                         7.      Ma cos’è questo ‘tempo’? Credete forse che questo tempo sia il giudizio universale? O mie care, qui non si tratta assolutamente di questo! Infatti, con il ‘tempo vicino’ qui discusso s’intende non un tempo della fine, ma un tempo della resurrezione. E quindi questo tempo vale soltanto per colui che accoglie la Parola in sé e vive conformemente ad essa, ma non anche per colui che non conosce assolutamente la Parola e non la vuole riconoscere affatto.

                         8.      Chi però non ha attivamente in sé la Parola nel modo già reso noto, costui è un morto. Ma che cosa hanno a che fare i morti con il tempo? Ovvero, quando per un tronco d'albero morto è mattino, quando è mezzogiorno, quando è sera, quando è mezzanotte? Quando gli è vicino il tempo, quando gli è lontano? Da questo scorgerete certamente in modo chiaro che il discusso “tempo vicino” non è un tempo dei morti, ma un tempo dei viventi.

                         9.      Se voi ora esaminate solo un poco attentamente il già dato, allora potrete esclamare presto con Me come nel Vangelo di Giovanni: «Noi conosciamo Lui!» – vale a dire nella Parola. Infatti, essa viene da Lui ed è il santo ‘Io’ in ogni uomo vivente, ed è inviata dal Padre come una vera Parola di Vita!

                       10.   Chi dunque ha in sé questo ‘Pane della Vita’, che è la Parola vivente proveniente da Me, costui è anche simile ad un vivente ‘Monte degli Ulivi’ sul quale passò Gesù ovvero l’eterno Amore del Padre.

                       11.   Infatti ogni uomo somiglia ad un monte della Terra, ed è di conseguenza o un ghiacciaio oppure una nuda irta montagna pietrosa oppure un’alpe coperta da poco muschio, oppure un grande monte boscoso oppure un basso monte metallifero oppure una vigna, oppure alla fine – in verità ben raramente – un monte degli ulivi.

                       12.   Ma come un uomo possa diventare un Monte degli Ulivi, lo dice proprio il primo versetto di questo capitolo: «Beato chi qui legge e da’ ascolto a questa profezia e serba ciò che sta scritto in essa, perché il tempo del Monte degli Ulivi gli è venuto vicino». E beato ed ultrabeato sarà il Monte degli Ulivi interiore della vita di ogni uomo quando Gesù verrà e salirà sullo stesso!

                       13.   Ebbene vedete, Mie care figliolette, così avremmo già felicemente spiegato questi quattro differenti versetti! Tranne il monte degli ulivi in voi tutto vi è abbastanza chiaro. Ma Io non voglio nascondervi nulla, e così sappiate dunque che il ‘Monte degli Ulivi indica la vera umiltà, mansuetudine, tranquillità assai volonterosa e totale sacrificio di sé: tutto questo è «l’olio della Vita» [Mt.25] di cui il monte porta il nome ed alla fine diventa equivalente al suo frutto stesso.

                       14.   E che inoltre il ‘Monte degli Ulivi’ sia anche equivalente al puro amore ed alla vera eterna vita proveniente da esso (quando Gesù si trova sul Monte degli ulivi), è quasi superfluo menzionarlo, dopo che già è stato mostrato in sovrabbondanza tutto ciò che è l’amore e tutto ciò che esso contiene.

                       15.   E così Io non ho bisogno qui darvi ulteriori spiegazioni se non solamente dire ancora: il primo versetto è tutto pieno d’Amore, così il secondo, il terzo ed il quarto. Quindi, se avete l’amore, allora avete tutto!

                       16.   Ci sarà sempre qualcosa, anzi molto, che sulla via della Sapienza non si lascerà ordinare ed unire, ma sotto il dominio dell’amore si trova tutto così ben ordinato che in esso il numero mille non è più lontano di quanto il numero uno è lontano dal numero due. La sapienza non va forse in cerca di un certo ordine gerarchico e non ha essa inventato il sistema numerico?! Ma quale ordine gerarchico osserva il vero amore, e quale numero unico gli è proprio? Vedete, per l’amore è tutto uguale!

                       17.   Se voleste prendere un sasso che è rimasto già da millenni su di un monte e lo portaste su di un tutt’altro monte, non giacerà qui tanto bene come nel suo posto precedente? Vedete, così nell’amore tutto è al “posto giusto” e tutto è nel “ordine giusto”. Un cumulo di sabbia, che tutti i quattro venti hanno messo insieme, sul campo dell’amore è non meno nel più grande ordine di quanto lo sarebbe se un onnisapiente mastro costruttore lo avesse costruito di granellino in granellino. E così anche una goccia d’acqua del mare del sud si adatta perfettamente bene anche ad una goccia del mare del nord, la quale può essere tanto la prima quanto la millesima o l’eonesima.

                       18.   E proprio così stanno le cose con ogni singola parola, versetto e capitolo delle Sacre Scritture, poiché anche qui nell’amore tutto quanto vi è di confuso, incrociato e di traverso, su e giù, qua e là, avanti ed indietro, è tutto così ben ordinato che non c’è mai da pensare in eterno ad un disordine oppure ad una contraddizione.

                       19.   Attenetevi perciò in tutto ed in ogni cosa all’amore, allora troverete così certamente la Vita, tanto che sarebbe possibile piuttosto perdere la posizione del Sole in pieno giorno luminoso con gli occhi aperti, che sulla via dell’amore non trovare l’eterno Ordine e con esso la Vita eterna!

                       20.   Mie amate figliolette, osservate bene tutto questo ed accoglietelo in modo vivente nel vostro cuore, allora troverete Me e la Vita eterna in modo certo e sicuramente, anzi mille volte più sicuro e certo di come voi con la vostra mano, sebbene cieca, doveste trovare qualsivoglia parte del vostro corpo!

                       21.   Quindi, detto in aggiunta ancora una volta: “Attenetevi in tutto soltanto all’amore; allora avete Me e la Vita eterna!”. Amen.

                       22.   Il Mio Amore, la Mia Grazia, la Mia Misericordia e la Mia Benedizione siano con tutti voi! Amen.

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