Rivelazione
ricevuta attraverso G.E.W.
Supplemento alla predica n. 32
Le sette caratteristiche di Dio
il 4 marzo 1892
1. Un prodigio come questo accennato nella predica precedente, Io lo compii già un’altra volta saziando cinquemila persone con cinque pani e due pesci, nella cui occasione erano rimaste dodici ceste di avanzi che Io feci raccogliere affinché non andassero persi. Io vi ho già spiegato il significato più profondo di questo prodigio in un’altra comunicazione, ed ora intendo soltanto aggiungere qualcosa per illuminarvi maggiormente nella Mia Grazia.
2. Il motivo per il quale questo satollamento del popolo vi viene riferito da Me due volte nei Vangeli, ha una ragione ancor più profonda. Cosicché due volte Io ho dato da mangiare all’umanità, cioè ad una parte di questa, porgendo un cibo celeste agli affamati fra il popolo ebreo.
3. La prima volta fu al tempo dell’antica Alleanza e questo pasto durò da Abramo, il progenitore, fino a Mosè; e come nell’occasione del primo satollamento citato dal Vangelo rimasero ancora dodici panieri di avanzi, quale espressione simbolica, così anche dopo quel pasto spirituale rimasero le dodici tribù d’Israele, come pure i dodici Comandamenti.
4.
Ma voi ora domanderete come si possa paragonare ai
cinque pani, Abramo, benedetto da Me, cosicché ne ebbe poi in discendenza le
dodici tribù di Israele. A tale osservazione Io vi rispondo: Pensate al fatto
che Abramo, sua moglie Sara, la schiava di questa, Agar, i figli Isacco ed
Ismaele, venivano insieme a formare cinque vasi raccoglitori della Mia divina
Benedizione; poiché Ismaele, che è seme di Abramo, è pure progenitore del
popolo ebreo, e questo popolo nel suo complesso, derivato da Isacco e da Ismaele,
è quello appunto che poi fu suddiviso nelle dodici tribù rimaste per Mia
benedizione dopo il gran pasto, poiché senza
5. Il secondo grande satollamento del genere umano avvenne per mezzo di Me stesso nella Persona di Gesù, e durò dalla concezione di Maria fino alla Mia morte in croce; e la benedizione che ne è rimasta è rappresentata dai sette Attributi divini che Io additai all’umanità col Mio esempio e che, così acquisiti, ho ridonato per essa e rilasciato in eredità agli uomini, quale proprietà inalienabile.
6.
Voi rileverete dalla predica n.32[1],
che questi Attributi divini che vi sono stati presentati, i quali sono: «l’Amore –
7.
Voi sapete che Io, quale Dio, dovetti attutire
8. Perciò Io, quale Jehova, dovetti staccare da Me più d’una cosa, per la ragione che non si confaceva all’Esser Mio quale Gesù, al fine di poter vivere in Me ed Io con voi come fa un amico con l’amico, ed il fratello col fratello. Questo è il motivo per cui le Mie Proprietà divine in Gesù, non possono essere identiche alle Mie Proprietà quale Jehova, perché quale Jehova Io sono e rimango un Fuoco divoratore per tutta l’eternità.
9.
E così voi vedete, confrontando le Mie Proprietà
divine quale Gesù con quelle quale Jehova, che l’Amore e
10. La Sapienza e la Volontà sono due Attributi divini che per voi, rinchiusi come siete nella vostra spoglia di carne, non è di così facile acquisizione, anzi è perfino pericoloso l’aspirarvi prima di aver raggiunto la maturazione dovuta attraverso la rigenerazione dello spirito, poiché quella sapienza che voi potreste abbracciare anzitempo, raffredderebbe molto facilmente l’amore, ed altrettanto pericolosa sarebbe la fermezza del volere, qualora non abbiate ancora raggiunto la sicurezza di non essere più soggetti all’errore, riconoscendo sempre il giusto in ogni cosa.
11. E’
per questo che Io relegai nel profondo dell’Esser Mio la divina Sapienza, per quanto voi non possiate ancora
intendere, come pure
12. Ed
ora veniamo all’Ordine, che è il Punto centrale della Mia
Attività divina, perché non tenendo rigidamente ed incrollabilmente fermo al
Mio Ordine divino,
13. Questo
Attributo, quale Gesù, Io dovetti rimuoverlo da Me almeno fino a quando
14. E quindi, per non cozzare contro l’Ordine divino, lo sostituii con il Perdono per tutto quello che dovevo subire di Mia spontanea Volontà al di fuori dell’Ordine. Così, dunque, anche il Perdono deve diventare il tratto fondamentale del vostro essere, ed è questa la ragione per cui voi dovete quindi tendere ad appropriarvene interamente di questa virtù.
15. La Serietà di Jehova, in questa circostanza si sostituii con la Costanza del vostro Gesù nel fare il bene anche nelle circostanze più difficili, e praticare l’Amore, e nel portare poi la croce con pazienza ed Umiltà, dal cui agire anche la virtù dell’Abnegazione di Sé viene quindi ad emergere e prendere consistenza nella sua massima ampiezza.
16. Ed
ora, Io penso che vi sarà chiara anche questa apparente contraddizione fra i
sette Attributi divini propri a Me, quale Dio, e le sette Virtù dell’Uomo Dio
Gesù, quale vostro Prototipo.
* * *
I 7 Spiriti in Ur originari: Amore – Sapienza – Volontà – Ordine –
Serietà – Pazienza – Misericordia
I 7 Spiriti in Gesù: Amore – Pazienza - Umiltà – Perdono – Costanza – Abnegazione
- Misericordia
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