Ricevuto dal Signore  a mezzo di J. in G. nell’anno 1905

 

 

 

Il Futuro Regno della  Pace e ell’Amore

 

 

PREFAZIONE

 

(Dettato del Signore:)

Ed ora ti verranno fatte comunicazioni e rivelazioni intorno al “Nuovo Regno” ed alla vita che in esso sarà condotta, e questo libricino dovrà portare il nome: ”Il futuro Regno della pace e dell’amore”.

Voi vi troverete parecchi importanti chiarimenti riguardo alla vita degli abitanti del futuro Regno, ed Io vi manifesterò quale è la Mia santa Volontà, e come questa soltanto avrà da servire allora da norma. Questo libricino deve venir conservato attraverso tutti gli spaventi, e le persone che poi entreranno nel Nuovo Regno lo prenderanno in mano e del suo contenuto si faranno una regola. Ma poi essi verranno di nuovo ammaestrati, perché pure allora Io avrò i Miei strumenti mediante i quali parlerò al popolo; e quando questo sarà istruito ed ammaestrato ed avrà afferrato lo Spirito di Dio e quando vivrà ed opererà a seconda del Mio Volere, allora Io stesso apparirò fra le genti e le istruirò nella conoscenza superiore, e li guiderò per l’unico vero sentiero che dovrà condurli ad un grado superiore dell’amore ed alla salvezza. Come era al tempo di Adamo, così deve esser di nuovo: una vita di concordia, di pace e di amore.

E così questo libriccino conterrà la Dottrina iniziale per i Miei figlioli del “Nuovo Regno”. Dunque non dovete pensare che questa piccola opera sia qualcosa di nessuna importanza, poiché pure essa raggiungerà un giorno il suo scopo e riuscirà di utilità agli uomini. Leggete perciò questo libriccino come tutto il resto  con confidenza e fede, perché esso contiene le parole del vostro Signore e Creatore le quali sono verità eterne ed il loro significato è per sempre. Poiché il Padre vostro nel Cielo non vi dice mai niente che non sia importante, e quand’anche non vi sia adesso possibile ancora afferrarne il senso ed il suo vero significato, accontentatevi di ciò: che si tratta sempre di Parole di Dio e che verrà anche per voi il tempo in cui comprenderete tutto.

E così sia benedetto questo libriccino, nonché tutti coloro che lo leggono con cuore fedele e ripieno di fiducia. - Amen.

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Premessa al Libro

INDICE

Cap.24 – Il lento sviluppo del Regno della pace

Cap.25 – Natura e condizioni degli abitanti del Regno della pace

Cap.26 – Il nuovo giorno nel Regno della Pace

Cap.27 – La vita degli abitanti del Regno della pace

Cap.28 – L’apparizione del Signore nel Regno della pace

Cap.29 - Epilogo

 

(i capitoli precedenti sono quelli relativi al “Legame del Cielo”)

                                                                         

Cap. 24

IL LENTO SVILUPPO DEL REGNO DI PACE

15-02-1905

1. In seguito agli avvenimenti spaventosi che si rovesceranno sull’intera umanità, tutto sulla Terra sarà distrutto dalle fondamenta. Un completo rivolgimento avrà luogo, poiché fuor dal gran mare emergerà la terra, ed alcuni tratti di terra si sprofonderanno nel mare. Delle montagne saranno ridotte a valli, e dove ora c’è la pianura si solleveranno montagne. Tutta la Terra verrà trasformata e rinnovata.

2. Però non pensate già che questo sia superfluo, dato che Io ho i Miei saggi motivi per concedere che tutto ciò avvenga. Giacché, come gli uomini sono del tutto compenetrati da perfidia, così lo è pure il terreno e, con questo, anche tutto quello che esso produce. L’erba e le verdure che servono da alimento agli animali domestici non sono più pure, e per conseguenza non è puro nemmeno il latte e la carne degli animali stessi; perciò gli uomini sono esposti a varie malattie le quali non li colpirebbero se essi prendessero soltanto degli alimenti puri. Ma la stessa cosa succede anche a quegli individui che si nutrono esclusivamente di vegetali e di frutta.

3. Il terreno è talmente corrotto e sfruttato, che tutti i legumi ed i frutti dei campi e degli alberi sono guasti. Voi mangiate del pane fatto di quel frumento il quale non ha assimilato dal terreno altro che elementi impuri; voi mangiate le uova di quei volatili che si nutrono dei prodotti di questo terreno immondo e, per conseguenza, perfino le uova non hanno più il valore che avevano una volta. Voi mangiate i frutti degli alberi che vi sembrano dotati di tanta efficacia ristoratrice, ma tuttavia, per effetto delle parti impure che esse hanno accolto in sé a mezzo del tronco e dei rami dell’albero, hanno perduto il loro squisito sapore e mancano di potere nutritivo. In altri tempi non c’erano affatto dei frutti bacati e, prima, non marcivano in così breve tempo, men che meno poi, già sull’albero. Una volta i frutti avevano anche un bell’aspetto senza eccezioni, e non come è oggi il caso che si riscontrano tanti minuscoli frutti raggrinziti, niente affatto maturi e mancanti perciò di qualsiasi aroma.

4. Così avviene che voi prendete degli alimenti quanto mai imperfetti, i quali per di più ci rimettono del proprio valore nutritivo, così che voi cercate in tutti i modi di rendere artificiosi i vostri cibi con delle aggiunte, che spesse volte sono molto dannose, allo scopo di renderli raffinati e più saporiti. Ora, a tutto ciò deve abituarsi il vostro stomaco e dovrebbe contribuire al vantaggio del vostro corpo; invece questa è la causa delle malattie dello stomaco; e quando questo non funziona più a dovere ne risultano tutti i mali possibili contro i quali non c’è medico né alcuna delle vostre cure moderne che possa giovare. Questa è la conseguenza dell’attuale degenerazione del genere umano.

16-02-1905

5. Così, nel vostro tenore di vita c’è molto più d’una cosa mediante la quale da voi stessi vi danneggiate, poiché vi siete del tutto posti al di fuori dalla semplicità conforme alle leggi della natura. E quantunque anche la natura e tutti i suoi prodotti non sussistano più nella loro purezza originaria e perciò non abbiano più il loro massimo valore, tuttavia i vostri mali e gli acciacchi da cui siete afflitti sono da attribuirsi in massima parte al vostro contrario tenore di vita ed alla vostra cultura progredita.

6. Ai tempi di Adamo gli uomini sono vissuti nella maniera più semplice immaginabile. Essi non avevano dimore adattate con lusso, bensì vivevano per la maggior parte all’aperto, sotto gli alberi, e si nutrivano esclusivamente dei frutti saporitissimi di questi. Mediante questo tenore di vita essi si mantennero in stato di purità fisica, fino a che, appena per il contatto con gli abitanti delle pianure, vennero sopra di loro le male tentazioni e gli eccitamenti. Allora anch’essi declinarono perché non poterono resistere.

7. E così avvenne che l’umanità discese sempre più in basso, e così pure successe di nuovo dopo il Giudizio di Dio, il quale annientò tutta l’umanità ad eccezione del pio Noè e della sua famiglia. Per un certo tempo essi vissero nel bene e nel timore di Dio, ma poi, anche fin troppo presto degenerarono di nuovo, fino a che Io stesso venni nella carne sulla Terra per ricondurli sulla buona via; e da quella volta, di nuovo, l’umanità è degenerata e la misura dei loro peccati è colma. Ed è perciò che Io nuovamente devo intervenire con mano di ferro, ma questa volta devo pure procedere ad una totale trasformazione del genere umano e della Terra.

8. Tale operazione però non può svolgersi, secondo il vostro modo di computare, nel tempo di un anno; bensì gli anni si susseguiranno l’uno all’altro fino a che sia condotto a termine tutto quello che sta nel Mio proponimento. L’inizio lo si avrà con piccoli avvenimenti, ma questi si moltiplicheranno e diverranno sempre più grandiosi e spaventosi per l’umanità.

9. Tutta la Terra tremerà e sembrerà di dover scoppiare e spezzarsi in molte parti. Poiché tutta la superficie terrestre si sprofonderà nell’interno della Terra, ed andrà a formarsi una nuova superficie. Perciò anche accadrà che intere montagne scompariranno, o che delle montagne altissime saranno ridotte a colline. In altre località sorgeranno invece montagne nuove, perché l’interno della Terra si troverà nel massimo tumulto e premerà con estrema violenza sulle masse terrestri, cosicché verranno formandosi dei monti colossali.

10. Ma gli uomini, allora, a stento riconosceranno più la loro Terra; perché quasi nessun punto della stessa conserverà il suo aspetto originale. Ma che simili poderosi rivolgimenti e tali nuove formazioni non possano verificarsi entro un breve tempo come voi vi siete sempre immaginati, questo vi riuscirà ormai chiaro. Ed ora comprenderete come questo dovrà essere un tempo ben difficile per tutti gli uomini contemporanei di tali avvenimenti, e vi persuaderete del quanto seriamente dovete tendere ad essere tolti via da qui prima e condotti al Mio sicuro luogo di custodia.

17-02-1905

11. In questo modo i tempi si faranno sempre più cattivi, e la miseria andrà aumentando di anno in anno. Quando la Terra incomincerà a tremare e ad entrare in fermento, non c’è più da pensare ad una qualunque crescita vegetale. Nessuno si azzarderà più di andarsene ai campi per lavorare la terra, e ciò del resto non servirebbe a niente perché già un’ora dopo il terreno potrebbe spalancarsi e inghiottire tutto.

12. In simili casi si tratta dunque di andar cauti e di usare la massima parsimonia con le magre provviste che ancora ci sono, e voi potete farvi un’idea in quale stato si troveranno coloro che in vita loro hanno sempre sguazzato nell’abbondanza e nella mollezza. Il loro molto denaro non gioverà loro per niente, bensì a loro gioverà soltanto una ferma fede ed una genuina confidenza in Dio.

13. Tali condizioni dureranno per lunghi anni, fino a che sulla Terra sarà tutto trasformato. Dall’interno della Terra risaliranno alla superficie nuove masse terrestri che riceveranno da Me una nuova benedizione, mentre le altre masse sterili saranno scomparse. Poi, lentamente ricomincerà il processo vegetativo e la Terra rientrerà in stato di quiete. I pochi uomini che allora abiteranno la Terra si tranquillizzeranno anch’essi e, di nuovo, man mano, lentamente, riprenderanno un lavoro regolare.

14. Certo, che le cose procederanno con molta lentezza, perché essi non sapranno cosa fare, né sapranno da dove cominciare. Ed ora, vedete, Miei fidi figlioli, qui è giunto il momento per voi di agire. Sotto la vostra influenza essi si raduneranno e terranno consiglio intorno ad ogni cosa. Essi riassetteranno di nuovo le loro case e ciascuno riceverà un tratto di terreno che potrà lavorare e coltivare per i propri bisogni.

15. E qui dovrò entrare attivamente Io in scena, perché essi non avranno più alcuna scorta di frutti, e così allo stesso modo mancheranno loro parecchie cose assolutamente necessarie. In tal modo gli anni si susseguiranno di nuovo agli anni fino a tanto che essi si saranno ritrovati ed ambientati nella loro nuova vita e fino a che il lavoro ed il processo della vegetazione avranno ripreso il loro corso normale.

16. Ci vorranno grande pazienza e costanza e grande fiducia nel loro onnipotente Dio, perché ancora per lungo tempo dovrò pensare Io alle loro più immediate necessità materiali. Però sarà vostro compito il mantenerli nella loro semplicità e purezza di costumi. Appena dopo che essi disporranno nuovamente di comode case e che i loro campi si saranno resi fruttiferi, quando si saranno di nuovo familiarizzati con un ordine e un tenore di vita e si saranno procurati lo stretto necessario per la loro semplice maniera di vivere, allora essi si sceglieranno pure una località di riunione pubblica per le loro pratiche di devozione, e stabiliranno anche per queste un certo ordine.

17. E mentre si svolgeranno tutte queste attività, sia spirituali che materiali, sarà vostro compito restare sempre al loro fianco per dirigerli e guidarli. Non è ufficio lieve quello che vi assumerete, però voi dovete farvi valere in questa vostra attività, ed a seconda che avrete compiuto il lavoro assegnatovi, così verrete a trovarvi dinanzi a Me quando vi sarà lecito entrare nei Miei Cieli d’Amore.

18-02-1905

18. Così trascorrerà un certo tempo fino a che gli uomini avranno nuovamente ripristinato un certo ordine in tutte le loro attività nell’intera loro vita. Essi lavoreranno di nuovo all’inizio dell’anno i loro campi ed i loro giardini, e nell’autunno riporteranno a casa i covoni. Essi avranno di nuovo degli alberi che renderanno magnifici frutti. Questi li farò crescere Io senza la loro collaborazione, ed essi non avranno da attendere a lungo prima di averne un raccolto.

19. Ancora una volta sorgeranno dei grandi boschi con ogni sorta di alberi, poiché i boschi sono necessari per il miglioramento dell’aria, per stornare i violenti uragani e per attrarre a sé l’esuberante elettricità dell’aria. Così, boschi ed animali sorgeranno unicamente in forza della Mia Volontà, perché fino a tanto che il Giudizio si sarà interamente compiuto, non ci sarà più alcun animale sulla Terra. In parte, questi saranno distrutti, mentre gli animali domestici avranno già da lungo tempo dovuto perdere la vita per servire da nutrimento agli uomini.

20. Dunque, gli animali che poi si troveranno con gli uomini, saranno stati creati e benedetti di nuovo da Me; essi saranno solamente di utilità all’uomo e resteranno loro del tutto soggetti, perché gli uomini allora tratteranno gli animali domestici con bontà e dolcezza e non se li aizzeranno contro come ora succede mediante un trattamento inumano e crudele. Non soltanto fra gli uomini deve regnare l’amore e la mansuetudine, bensì anche gli animali e le piante devono essere curati amorevolmente. Allora, tutto prospererà per il benessere dell’umanità, ed in questo modo le cose lentamente progrediranno, e per lievi gradi la Terra si ripopolerà e sarà animata da uomini, animali e piante.

21. Così gli anni passeranno. E degli uomini che vivono attualmente, nessuno potrà più godere questa magnifica vita, soltanto coloro che sono ancora bambini piccoli e che durante questo tempo cresceranno, soltanto questi avranno parte a tale vita benedetta, ma questi, per aver dovuto vivere in tempi cattivi e orribili, saranno doppiamente del felici e vivranno contenti in questo Mio Regno dell’amore.

22. Essi ringrazieranno Me dal profondo del loro cuore per aver mantenuto loro la vita e per la Grazia toccata loro di essere giunti in questo splendido Regno d’amore e di pace. Durante i tristi tempi della miseria e degli orrori, essi si saranno fatti fermi nella fede e confidenti nel loro onnipotente Creatore, il Quale li avrà fedelmente protetti e salvati da tutti i pericoli; ma allorquando essi potranno vivere in pace e in tranquillità, appena allora il loro amore si accrescerà e la loro gratitudine salirà fino a Me.

23. E così ora abbiamo visto come procederà la trasformazione della Terra e come il Nuovo Regno verrà lentamente sviluppandosi; ed ormai avete un’idea in quale modo le cose avranno svolgimento.

 

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Cap. 25

NATURA E CONDIZIONE DEGLI ABITANTI DEL REGNO DELLA PACE

19-02-1905

1. Dato che ormai conoscete con precisione che delle persone attualmente già adulte nessuno entrerà nel Nuovo Regno della pace e dell’amore, bensì soltanto quelli che adesso dimorano bambini sulla Terra, vi apparirà per conseguenza comprensibile che gli abitanti di allora saranno di altra natura e di altro carattere. I fanciulli crescono  in tempi tristi e malvagi. Essi dovranno lottare molto con la miseria ed assistere a molti avvenimenti spaventosi ed a molti abomini. Però s’intende da sé che da Me saranno conservati soltanto coloro nei cui cuori Io potrò constatare l’esistenza di un buon germe, e che verranno posti sotto la tutela e protezione di gente buona e ricolma di fede.

2. Così essi verranno allevati nel timor di Dio e, già da piccoli, saranno mantenuti nella confidenza in Dio e nella fede che l’Onnipotente soltanto può proteggerli contro ogni sciagura e salvarli dalla perdizione. Non verranno, come succede dei fanciulli d’oggigiorno, viziati e malamente educati, allevati fra le mollezze, ai quali qualsiasi desiderio anche il più irragionevole viene prontamente soddisfatto.

3. No, con i bambini si procederà diversamente. Già da  piccini bisogna che imparino a conoscere la serietà della vita, ed accadrà spesso ed in vari modi che i genitori saranno loro tolti, ed essi verranno poi affidati alla tutela di persone estranee. A queste, però, già le circostanze non permetteranno di avvezzare malamente i bambini loro affidati.

4. Che però una simile vita di lotte contro il bisogno, debba esercitare una grande influenza su di un tenero animo, potete facilmente immaginarvelo, tanto più che questi bambini avranno disposizioni buone. Essi, in tali condizioni crescono, imparano molto per tempo a contare sulle proprie forze, e quando vengono loro tolti coloro la cui tutela finora stavano, riesce loro più facile di affrontare da soli questa difficile vita.

5. Essi si abituano a rimettere tutto in Me e di affidarsi a Me e di lasciare tutto nelle Mie potenti mani protettrici, e la loro confidenza e la loro fede non devono essere motivo per loro di delusioni. Io li aiuterò ancora come li ho aiutati fino alla fine del tempo difficile; poiché Io non abbandono mai nessuno che in piena fiducia abbia rimesso ogni cosa nelle Mie mani e Mi abbia sacrificato tutto.

6. Chi cerca protezione e soccorso soltanto presso di Me, costui viene anche aiutato; chi invece vuole fare affidamento sulla propria forza, o cerca aiuto dagli uomini, egli sarà da Me abbandonato ed Io non lo aiuterò. Perciò rivolgetevi soltanto ed unicamente a Me, perché se Io non soccorro, non benedico e non rafforzo, nessuno mai sarà in grado di darvi aiuto.

20-02-1905

7. Quando, dunque, a questo modo, i fanciulli di oggi verranno educati alla serietà della vita e nel timore ed amore di Dio; quando nel tempo della miseria e dell’orrore verranno abituati ed educati ad aiutare chiunque sia, fratello o sorella, per quanto sta nelle loro forze, e se verranno incitati sempre a fare agli altri quello che appare esser gradevole per loro stessi se fatto a loro, allora potrete senz’altro ritenere che il Mio primo e più importante Comandamento “Ama Dio sopra ogni cosa ed il prossimo tuo come te stesso”, sta mettendo in loro radice e sta divenendo la loro seconda natura.

8. In tale maniera gli uomini verranno formandosi secondo il Mio intendimento e secondo il Mio Amore, e poi gli abitanti del Regno della pace vivranno conformi al Mio desiderio ed alla Mia Volontà e voi avrete appunto l’incarico di mantenerli in queste disposizioni d’animo a Me gradite.

9. Quando gli spaventi del Giudizio saranno passati, essi dovranno, prima d’ogni altra cosa, ringraziarMi per averli Io condotti felicemente attraverso tutti gli scompigli ed i pericoli e per averli Io tanto meravigliosamente custoditi e ricolmi di grazie; e che essi poi Mi preghino di dar loro la Mia benedizione affinché possano trascorrere il rimanente della loro vita sempre secondo la Mia Volontà, e perché Io voglia del continuo guidarli e dirigerli com’è nel Mio santo volere. E quando essi pregheranno in tale maniera dal profondo del loro cuore, Io allora esaudirò le loro suppliche e verserò su di loro la Mia benedizione in gran copia.

10. Il loro cuore sarà mondato e purificato; i rapporti si faranno vicendevolmente amorevoli, ed ogni odiosità, quale oggigiorno regna tanto fra gli uomini, scomparirà perfettamente. Ciascuno di loro tratterà con pazienza e dolcezza non solo i propri simili, ma anche gli animali e le piante; e così gli uomini trascorreranno fra di loro una vita pacifica e felice, ed animali e piante, per effetto del loro trattamento amorevole, prospereranno a tutto loro vantaggio. E quello che intraprenderanno, lo incominceranno con una preghiera al Padre loro nel Cielo, ed invocheranno la Sua benedizione per il loro lavoro.

11. Ma dopo terminato questo lavoro, come in chiusura della ogni giornata delle loro fatiche, non mancheranno mai di ringraziarMi per avere Io impartito loro la Mia benedizione, affinché avessero potuto condurre a lieto fine tutto quello che essi avevano intrapreso. In tal modo Io starò sempre presso di loro col Mio Amore e con la Mia Grazia, giacché, non dimenticandosi essi mai di Me, neppure Io Mi dimenticherò di loro, e li proteggerò, li condurrò e li guiderò.

 

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Cap. 26

IL NUOVO GIORNO NEL REGNO DELLA PACE

21-02-1905

1. Così, dunque, gli uomini che vengono educati per il Mio Nuovo Regno, appunto in questo Regno della Pace anche entreranno. Un nuovo giorno li illuminerà e con questo giorno incominceranno una nuova vita. La Terra frattanto si sarà calmata, e pure gli uomini si saranno tranquillizzati e si saranno convinti di essere ormai i felici abitanti del Regno della Pace da tanto tempo promesso. Il  giorno si farà, e diverrà raggiante in loro il Sole della conoscenza, che mostrerà come sia stato il Signore a guidarli, condurli e proteggerli, e che fra milioni e milioni di uomini siano stati essi i  prescelti a contemplare il Nuovo Giorno nel Regno del Signore.

2. Ed appena allora guarderanno entro la passata notte di tenebra che essi avran vissuto fra le angosce ed i terrori. Rimireranno tutto quello che dalla prima fanciullezza avran dovuto sopportare di miseria, di angoscia e di tormento. In spirito essi vedranno come gli uomini, per effetto degli spaventosi avvenimenti furono spazzati via a migliaia, e si ricorderanno delle scene di orrore che in tali occasioni si erano svolte e del come attraverso l’imperversare di tutte le tempeste essi erano stati miracolosamente conservati.

3. A molti di loro erano stati tolti i familiari, e si saranno trovati, piccoli fanciulli ancora, poveri e derelitti. E si ricorderanno che allora una donna od una ragazza si era avvicinata loro in compagnia di un bel giovinetto. Essi avevano rivolto parole amorevoli e consolatrici agli abbandonati, li avevano presi assieme a loro per condurli nella loro dimora e si erano sostituiti ai rapiti genitori. In siffatto modo essi erano stati allevati nelle circostanze più tristi in una casa estranea da gente a loro perfettamente straniera, e soltanto la miseria, l’angoscia e lo spavento erano stati i loro costanti compagni.

4. Essi avevano visto come i loro benefattori congiungevano le mani invocando dal Signore protezione e vigore, e già da piccoli fanciulli erano stati spronati a fare lo stesso. E per tutto ciò che ricevevano, avevano dovuto ringraziare l’Iddio invisibile che tutto aveva donato a loro.

5. Ed essi avevano inoltre visto come i loro benefattori si allontanavano spesso, e come, quando il pericolo arrivava al massimo, sempre il bel giovinetto si trovava al loro fianco, ed essi erano sempre felicemente ritornati incolumi e spesso avevano condotto a casa dei fanciulli o degli ammalati. Essi avevano curato questi ultimi, ed allora pure i giovinetti erano rimasti presso di loro, onde aiutarli col consiglio e con l’azione; e ben presto gli ammalati guarivano e potevano muoversi e lavorare.

6. Così essi faranno scorrere dinanzi ai loro occhi spirituali tutte queste immagini, e riconosceranno in tutto ciò le disposizioni meravigliose del Signore e la Sua mano protettrice e fedele. Ed essi allora sapranno ormai chi erano i bei giovinetti. Poiché quando i loro educatori morirono, essi avevano dovuto da se stessi provvedere alla propria esistenza, ed avevano dovuto pure provvedere ad altri che erano venuti a loro miseri e derelitti. Ed allora al loro fianco si erano trovati di nuovo questi giovinetti che li avevano guidati attraverso i maggiori pericoli, là dove il soccorso era necessario.

7. Questo, dunque, è il Nuovo Giorno nel Regno della pace e dell’amore, quando cioè gli abitanti potranno guardare al passato, ricordando il tempo vissuto fra le tenebre e venendo alla conoscenza che essi sono stati gli eletti dal Signore e che sono ormai i “Cittadini felici del Nuovo Regno”.

 

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Cap. 27

LA VITA DEGLI ABITANTI DEL REGNO DELLA PACE

22-02-1905

1. Quando gli abitanti del Nuovo Regno avranno ormai la coscienza che la Terra sarà ritornata tranquilla e che ogni pericolo sarà scomparso, allora essi procureranno di creare un certo ordine nella loro vita e d’imprimerle un ritmo di regolarità. Ancor sempre il suolo mancherà di render loro i suoi frutti, perché la vegetazione sarà ancora nel rinnovato periodo iniziale lento. Perciò gli uomini staranno ancora maluccio per quanto concerne i viveri e disporranno appena del necessario onde poter calmare la loro fame. Questo poco però sarò Io a farlo pervenir loro in maniera prodigiosa, e così soltanto sarà loro possibile di resistere durante i tempi ancor difficili.

2. Tuttavia, su questo punto il loro stato non sarà affatto ancora gran che migliore dell’immediato precedente, solamente, saranno liberati dalla immensa angoscia per future catastrofi, che non verranno più. Essi potranno dedicarsi al loro lavoro senza preoccupazioni e ponderare anzitutto quale dovrà essere il compito più necessario e di maggiore urgenza per loro.

3. Essi prima di tutto si daranno da fare per rimettere in sesto quanto sarà possibile le loro abitazioni. Molta gente dimorerà in edifici metà crollati e perciò sarà continuamente timorosa che la parte ancora reggentesi non abbia a crollare a sua volta sopra di loro ed a seppellirli. Così essi cercheranno una dimora migliore, perché qua e là qualche cosa si sarà, ad onta di tutto, mantenuta in piedi, affinché i futuri abitanti del Mio Regno possano trovare un tetto che li ricoveri.

4. Tuttavia ogni pompa ed ogni lusso saranno scomparsi dalle case e dalle abitazioni. Io non voglio che i Miei figlioli ricomincino con simili cose inutili, e che venga di nuovo suscitata l’invidia vedendo dei singoli abitare dentro dimore riccamente dotate.

5. Siccome ogni lusso ed ogni pompa saranno stati annientati, gli uomini saranno costretti a ricominciare la loro nuova vita nelle forme più semplici. Ciascuno si stimerà felice di avere un tetto che lo protegga e lo stretto necessario occorrente per la propria dimora. Egli rinuncerà volentieri ad ogni oggetto superfluo, ad ogni cosa futile della quale non saprà che farsi.

6. E così tutti dimoreranno ugualmente in modestia e semplicità e nessuno penserà a suscitare l’invidia degli altri col voler avere una dimora più bella o arredata con lusso. Essi saranno veramente, nel più vero senso della parola, fratelli e sorelle tra di loro; perché dinanzi a Me saranno tutti uguali e come tali saranno da Me ugualmente considerati.

7. Quando avranno trovato un tetto sicuro, la loro e sola cura sarà la pulizia e l’ordine delle loro dimore, perché tutto sarà travolto in un terribile disordine e gli uomini dimoreranno prima nelle loro case tra le angosce e lo spavento, assillati dal solo ed unico pensiero di salvare la vita.

8. Oltre a ciò, già da lungo tempo sarà venuta a mancar loro l’acqua necessaria ad una radicale pulizia delle abitazioni. Per effetto dello spaventevole tremito e scuotimento della Terra, tutto sarà andato a soqquadro, e molto spesso sarà accaduto che gli uomini terrorizzati avranno abbandonato tutto per correre all’aperto dove la morte li avrà raggiunti. Perciò in tutte le case si potranno constatare le devastazioni causate da tali e tanti avvenimenti.

 

23-02-1905

9. Allora essi si accingeranno dappertutto a mettere ordine ed a sgomberare tutto ciò che, causa il crollo degli edifici, si troverà a dar loro impaccio. In primo luogo dovranno procurarsi nuovamente una dimora gradevole. Alle donne incomberà a questo riguardo il lavoro più leggero, come l’ordine e la pulizia delle abitazioni, la pulizia e la messa in regola dei vestiti e della biancheria per tutti gli abitanti della casa e la preparazione degli alimenti.

10. Gli uomini dovranno invece accudire ai lavori più pesanti. Essi dovranno liberare case e strade dalle macerie per riadattare le vie di comunicazione; perché, così come staranno, sarà precluso loro ogni contatto con i propri simili. Molte cose essi dovranno riparare e rimettere in ordine nelle loro case per trarne fuori delle dimore piacevoli e sicure, e dovranno altresì procurarsi vari ordigni ed utensili che saranno assolutamente necessari per il loro lavoro.

11. In questo modo passerà parecchio tempo, ed essi dovranno accudire a più d’un lavoro che prima sarà stato loro estraneo. Ma allora le cose staranno ben altrimenti. Ciascuno dovrà provvedere a se stesso, e sarà costretto a farsi da sé quel lavoro che vorrà sia fatto a che dovrà venir fatto. Nel frattempo però Io farò crescere quello che sarà necessario per gli ulteriori bisogni della loro vita. Giacché gli uomini saranno impossibilitati di lavorare da sé i campi assegnati loro, per la ragione che non avranno più alcun frutto da seminare o da piantare.

12. Il terreno allora sarà abbastanza sconvolto, però Io lo benedirò e vi farò crescere per il primo anno ciò che farà loro bisogno. Tutto prospererà in maniera meravigliosa, poiché il calore e le piogge si avvicenderanno regolarmente, e nessun pericoloso temporale distruggerà più i frutti dei loro campi.

13. Così essi mireranno di cuore allegro i loro campi ed i loro prati dove tutto germoglierà, fiorirà e verdeggerà con grande magnificenza. Essi non ricorderanno più di aver mai gioito ad una vista simile, perché sarà trascorso già un lungo tempo da quando campi e prati saranno rimasti deserti senza che fosse stato possibile di scorgervi nemmeno un filo d’erba.

14. Essi gioiranno nel vedere gli splendidi alberi da frutto che si offriranno ai loro sguardi nella magnificenza della fioritura, e si rallegreranno di poter nuovamente gustare dei frutti cui da sì lungo tempo avranno dovuto rinunciare. Nei loro orti vedranno germogliare ogni sorta di erba necessaria alla loro cucina e crescere le varie qualità di legumi e sbocciare i fiori più belli; ed un cielo azzurro ideale si stenderà su di loro, ed il Sole limpido e sereno sorriderà giù verso la Terra.

15. Oh, come saranno felici gli abitanti di questo Regno, e beati frammezzo a tali splendori e magnificenze! Il loro cuore si cullerà nella pace, e sempre di nuovo riguarderanno a Me, ricolmi d’amore e di gratitudine, a Me che farò loro avere tutte queste cose e che con tanta magnificenza elargirò loro i Miei doni e la Mia benedizione.

16. L’intera natura spirerà pace, tranquillità ed amore, e tutto ciò si rispecchierà nei cuori palpitanti di gratitudine e di gaudio. Con quanto diletto, al cominciar del  crepuscolo, dopo ultimato il loro lavoro, non se ne andranno essi a passeggio per i campi e per i prati onde ammirare con quanta liberalità il loro Padre celeste andrà continuamente colmandoli di doni dell’Amore. E poi, rinvigoriti nel corpo, nell’anima e nello spirito, faranno ritorno alle loro semplici dimore nelle quali, ad onta di ciò, si troveranno indicibilmente felici. E nel traboccare del loro sentimento si prostreranno e Mi ringrazieranno e loderanno.

 

24-02-1905

17. In maniera così semplice e modesta vivranno gli uomini, e chiederanno tutto a Me nelle loro preghiere e di tutto Mi renderanno grazie, poiché sapranno che Io soltanto sono il Largitore e il Donatore.

18. Dopo che essi avranno disposto le loro dimore in modo comodo e sicuro, essi avranno da provvedere anche per un conveniente ricovero per gli animali che gradatamente, sempre di più, andranno rianimando i loro cortili. E così non verranno a trovarsi più in ristrettezze. Essi di nuovo disporranno di latte sano e nutriente e di uova, ed ogni specie di pollame svolazzerà allegramente intorno alle loro case. In tal modo, lentamente, una vita regolare e ordinata si sistemerà. Gli impedimenti al traffico stradale saranno stati frattanto eliminati, ed agli uomini sarà ormai facile il radunarsi spesso per trattare delle loro questioni.

19. A questo punto ormai verranno presi in considerazione i rapporti sociali ed il benessere della generalità. Denaro non ve ne sarà più, né verrà più ripristinato. Fra gli abitanti di questo Regno sono rappresentati tutti i ceti ed essi mettono la loro forza al servizio di tutti. Essi lavorano per tutti, ed in compenso hanno assicurato un perfetto mantenimento.

20. Ciascun abitante riceve quanto gli occorre, e coloro che lavorano per gli altri non hanno bisogno di curarsi di niente. Essi ricevono tutto ciò che è necessario per vivere, ed altro non occorre loro. Verranno costruiti dei mulini dove i mugnai macineranno con zelo il grano, e tutti gli abitanti andranno a prendere tanta farina quanta a loro occorrerà.

21. Ci saranno dei tessitori che tesseranno per tutti le stoffe, e ciascuno potrà rifornirsi a seconda dei propri bisogni. Così pure vi saranno dei calzolai, vetturini, muratori, ecc., i quali saranno sempre pronti ad aiutare il proprio simile e ad offrirgli quello di cui avrà bisogno. Nessun ceto si stimerà superiore agli altri, bensì ciascuno sarà ugualmente necessario per il benessere e per le occorrenze dell’umanità, e perciò anche non si verificherà più il caso che l’uno o l’altro venga squadrato altezzosamente dall’alto in basso.

22. Nel vero senso della parola, tutti saranno fra di loro come fratelli e sorelle. Ognuno sarà ad ogni momento pronto ad aiutare il suo prossimo, e non prenderà più piede l’abuso ed il mal costume che senza pagamento niente si ottiene, e che, chi più paga ha maggiori privilegi. Così veramente la vita sarà una vita di pace e d’amore che sarà motivo di gran gioia al fedele Mio cuore paterno.

23. Non appena essi disporranno nuovamente a sufficienza di erbe e di foraggio, verranno loro dati dei cavalli i quali trasporteranno i loro carichi. Di carri ve ne saranno ancora in quantità bastante, e così il loro lavoro procederà sempre gagliardamente innanzi. La città assumerà ben presto un aspetto piacevole e gli uomini vi condurranno una vita felice e tranquilla. Poi, col tempo, essi si accingeranno a stabilire un luogo di raduno, semplice e decoroso, per le loro pratiche di devozione domenicale.

24. Questo dovrà essere uno spazio ampio, però, senza alcun ornamento o decorazione, provvisto soltanto di una piccola tribuna, dalla quale l’oratore favorito dalla Grazia del Signore, parlerà ed annuncerà la Parola di Dio. Questo Mio vero servitore Me lo sceglierò Io stesso e gl’impartirò il rispettivo incarico. Questo sarà quello che Mi apparirà più degno e che godrà la stima di tutti per il suo grande amore ed umiltà, e che troverà considerazione tanto presso di Me che presso gli uomini. Egli sarà scelto ad istruire il popolo intorno alla Mia Volontà e ad impartirgli ulteriori chiarimenti e consigli circa la futura sua linea di condotta . Ed essi ascolteranno con cuore lieto e grato le ammonizioni, e si daranno ogni cura per operarvi conformemente.

25. Quando il loro servizio divino sarà così ordinato, allora Io stesso annuncerò la Mia Volontà mediante il Mio strumento o il Mio oratore.

26. In tutto l’intero loro modo di vivere, essi si regoleranno come Io suggerirò, e tutto ridonderà loro a benedizione. Essi condurranno una vita semplice e regolata; non prenderanno che alimenti puri e sani, e perciò saranno robusti ed in perfetta salute e raggiungeranno un’età avanzata. Non conosceranno affatto le malattie del corpo; e così pure le loro anime si manterranno pure e sane.

27. Per questa ragione, anche la separazione dell’anima dal corpo di carne avverrà senza dolori, e l’anima s’involerà lieta e con tutta facilità. Essi non si seppelliranno, come gli uomini d’oggi, nella materia; non dedicheranno tutti i loro pensieri e i sentimenti all’acquisto di beni terreni, bensì col cuore ricolmo di gratitudine essi gusteranno il loro cibo semplice e sano, invocheranno la Mia benedizione sulla loro opera giornaliera ed anche durante il lavoro troveranno il modo di occuparsi unicamente delle cose divine.

28. Così essi manderanno tutto a compimento con facilità e senza fatiche; il lavoro non riuscirà loro di peso, bensì con gioia sbrigheranno quello che verrà dato loro di fare. Si alzeranno di buon’ora, poiché nelle prime ore mattutine l’aria pura agisce come un tonico sul corpo e sull’anima. Essi lavoreranno fino alle ore undici e poi prenderanno il loro cibo da Me benedetto che conferirà loro nuovo vigore.

29. Nell’estate, durante il massimo del calore meridiano, essi si riguarderanno per poi ritornare al lavoro con le forze rinnovate. D’inverno però essi abbrevieranno la sosta meridiana, e alla sera il lavoro verrà sospeso prima. Il pasto della sera verrà preso di buon’ora, e dopo il pasto si farà un po’ di moto ancora; poi, infine, pure per tempo si coricheranno.

30. Perché quando di buon’ora ci si leva, è necessario che il riposo della notte cominci pure di buon’ora. Tuttavia un sonno troppo lungo non è indicato, perché questo infiacchisce le membra, e le persone sane ed adulte non devono dormire più di 6 ore. Certamente gli ammalati ed i vecchi hanno bisogno di dormire più a lungo, ma ad ogni modo per il futuro il primo caso non va più preso in considerazione. I vecchi però dovranno venir curati dagli altri e non dovranno più fatti lavorare, e potranno ormai rallegrarsi della vita, in pace e tranquillità.

31. Essi potranno considerare la loro vita passata, ricordare tutte le fatiche e i pensieri, ma potranno altresì rivivere in spirito anche tutte le gioie, abbandonandosi del tutto al loro Signore e Dio e familiarizzandosi con l’idea di una prossima dipartita da questa Terra e del loro ingresso nel Mio Regno. E questo pensiero non li ricolmerà di dolore e di tristezza, perché saranno consci di aver sempre adempiuto la Volontà del loro Signore e Dio con tutte le loro forze e di non aver gravato la propria coscienza con male azioni. Questa coscienza renderà libero il loro cuore da non temere la morte, bensì gioiranno delle magnificenze che li attenderà nel Regno dell’aldilà, dove felicità e beatitudine durano eterne.

32. In questo modo gli uomini vivranno ed opereranno perfettamente secondo il Mio volere ed i Miei suggerimenti. Ciascuno di loro lavorerà per tutti a seconda del proprio sapere e delle proprie forze. Gli uomini edificheranno e lavoreranno di zappa e d’aratro; macineranno; in breve, essi accudiranno a tutti quei lavori che sono di loro competenza. Ma le donne avranno pure i loro lavori. Esse dovranno aver cura della casa e tenere tutto in bell’ordine; dovranno altresì curare e sorvegliare il bestiame domestico, inoltre cucire, far di maglia e lavorare tutto ciò che è per natura di loro attribuzione.

33. E coloro che avranno da lavorare per il benessere comune, riceveranno tutto quanto occorrerà loro in certe speciali case dove verrà fatta per loro la cucina. Poiché, dovendo essi lavorare per tutti gli altri, non potranno da se stessi provvedere al proprio bisogno e troveranno invece tutto pronto in locali pubblici dove ognuno riceverà quanto gli sarà necessario.

34. Coloro però che avranno una padrona di casa che si curerà di loro, troveranno in casa quanto occorrerà loro. La donna ordinerà tutta l’amministrazione della casa, pulirà, cuocerà, cucirà e lavorerà con diligenza tutto il giorno. Ma accanto a questo ella troverà pure il tempo di rendersi utile e mostrarsi compiacente anche verso il prossimo quando questo avrà bisogno del suo aiuto. Se ci sono bimbi in casa, tanto più avrà da curare e da fare anche la padrona di casa. A lei spetta di allevare i figlioli nella retta maniera; ed in quel tempo le cose dovranno in tale riguardo procedere diversamente che non adesso.

35. Già da piccini bisogna che la madre abbia cura di formare l’animo dei fanciulli e di indirizzare il loro spirito unicamente al Padre nel Cielo. E allora, agli uomini questo compito non riuscirà proprio tanto difficile, perché saranno essi stessi ripieni di fede e d’amore verso il loro Creatore dal Quale saranno intensamente riamati. I fanciulli dovranno essere allevati in maniera semplice e conforme alla natura. Bisognerà che essi non vengano educati malamente ed abituati alle mollezze, come oggigiorno si avvera, ma a questo riguardo si dovrà esporli a tutti i venti, ed in tutti i tempi, bagnarli sempre nell’acqua pura e fredda e trattarli sempre con una certa severità Soltanto così è possibile educare bene i fanciulli e di farne degli uomini bravi ed utili.

36. Ma se già da piccoli vengono avvezzati a veder assecondato ogni più piccolo desiderio e ad esser trattati con esagerato amore ed indulgenza, allora diventeranno, da uomini, autoritari e testardi ed incapaci a subordinare la loro volontà a quella del loro prossimo; si faranno egoisti e prepotenti, sempre dominati dal pensiero di rendersi soggetti gli altri uomini e solamente intesi a dare ascolto ai propri desideri ed alle proprie brame ed al loro soddisfacimento. Ma questi non sono affatto quei piccoli che Io volentieri permetto che vengano a Me per stringerli con gioia e compiacenza al Mio cuore.

37. Quando saranno così trascorsi gli anni dell’infanzia e saranno cresciuti a fanciulli veramente buoni, obbedienti e sensibili di cuore, allora passeranno alle cure di un maestro che insegnerà loro le cose necessarie alla vita, senza sovraccaricarne il capo con cognizioni scientifiche che non sono di nessuna utilità al fanciullo.

38. I fanciulli siano educati ed istruiti così da farne degli uomini veramente capaci e pratici, ma non si voglia innestare nella povera testa di un fanciullo ogni cosa possibile che essa testa non può capire. Cose queste che alla fine non fanno poi altro che suscitare delle idee grandiose, per cui l’interessato viene reso inabile ad un lavoro proficuo. Tale è la Mia Volontà, ed Io sempre renderò manifesta la Mia Volontà agli uomini, anche in questo riguardo, e gli uomini si atterranno sempre volentieri a questi Miei ben intesi consigli ed ammonizioni.

39. Quando dunque i fanciulli avranno imparato a scuola quanto è necessario, bisognerà che si decidano ad una professione pratica e vengano ammessi al tirocinio presso il rispettivo professionista per acquisire la dovuta abilità pratica e metter questa su solide basi. Le fanciulle, dal canto loro, apprenderanno tutto ciò che è praticamente utile per la casa. Esse verranno bene istruite in tutti i necessari lavori manuali e da un abile padrona di casa impareranno l’economia domestica. In questo modo andrà educandosi continuamente della gente capace ed  il benessere comune ne verrà sempre più promosso ed elevato.

40. Ed il Mio Regno sarà abitato da una popolazione sana e vigorosa, e la vita di pace e di felicità di cui godranno la farà sempre più crescere nella conoscenza di Dio e dell’amore. Conducendo una vita semplice e modesta essi non degenereranno, ma si manterranno puri nei costumi e faranno costanti progressi nella venerazione e nell’amore a Dio.

41. Ma  come tutta la loro vita sarà semplice e ragionevole, allo stesso modo essi dovranno apparire nel loro esteriore. Essi non dovranno, come succede oggigiorno, costringere il loro corpo entro abiti attillati; per varie ragioni questa cosa non sarà più da Me permessa. Giacché in primo luogo, sotto molti riguardi non fa bene al corpo quando esso è ravvolto in vestiti stretti. Gerché gli organi interni vengono compressi e ben spesso rimossi dalla loro posizione originale in un’altra.

42. Che però qualsiasi cambiamento, anche il più piccolo nell’interno del corpo, debba avere influenza sullo stato della salute nell’uomo, è cosa che si può facilmente immaginare; oltre di ciò, per effetto della compressione il corpo non può svilupparsi secondo i dettami dell’ordine e della natura. In secondo luogo, poi, non corrisponde alla moralità ed al decoro l’avvolgere il corpo in vestiti stretti, perché con ciò le forme del corpo si delineano pronunciatamente, la cui cosa è senza dubbio consona agli sforzi dell’umanità di oggi che cerca d’influire in tutti i modi sui sensi del prossimo mediante la figura personale, che in aggiunta si cerca d’abbellire artificiosamente in tutte le maniere possibili. Per conseguenza, dunque, nel Nuovo Regno i vestiti, in particolare quelli delle donne, dovranno essere del tutto corrispondenti alla Mia Volontà. Allora bisognerà che non vi sia più alcun capo di vestiario stretto affinché il corpo possa svilupparsi perfettamente conforme alla sua natura.

43. Il vestito dovrà essere libero e sciolto come quello che portavano gli uomini nel tempo antico. Una simile veste concede al corpo di svilupparsi liberamente ed avvolge le forme in maniera decente. Così pure le donne e le ragazze dovranno andar vestite semplicemente, senza alcuna guarnizione e senza ornamento. Il colore dovrà essere sempre chiaro, poiché, come l’interiore dell’essere umano sarà allora chiaro e puro, così bisognerà che sia anche il loro esteriore.

44. Io non sono affatto amico dei colori scuri, poiché il maligno si cela nell’oscurità; invece, Io amo che tutto sia chiaro e raggiante. E dato che Io bramo soltanto, al fine che l’anima ed il cuore dei Miei figlioli divengano puri e splendenti, bisogna che anche il loro esteriore abbia un corrispondente aspetto. Tuttavia, a voi per il tempo attuale non prescrivo nulla riguardo ai colori, bensì portate pure quello che avete o quello che ritenete opportuno. Per altro, già ora cercate di evitare per quanto vi è possibile i vestiti stretti, poiché, come ebbi già a dirvelo, Io sono nemico di questi.

28-02-1905

45. Quello però che Io per il tempo futuro esigo severamente è la costumatezza e la decenza, e perciò a tali principi dovranno corrispondere anche i vestiti delle donne. Siano questi vestiti chiusi fino al collo, tuttavia il collo rimanga libero, perché contraddice la natura che il collo sia strettamente e rigidamente fasciato. Ciò è anche scomodo e quindi non deve essere fatto. Durante l’estate, quando il calore è forte, una parte del braccio può restare libera, però la parte superiore sia sempre coperta. Anche all’attuale foggia maschile del vestire Io ho qualcosa da obiettare e ciò vuole anzitutto riferirsi ai colletti alti e rigidi. Questa usanza è quanto mai dannosa alla salute ed è causa di una quantità di mali. Anche le camicie inamidate ed i cosiddetti polsini sono perfettamente superflui.

46. Tutto quanto posa sul corpo sia molle, adattabile ed ampio, e quindi è certamente molto più conforme alla natura se gli uomini portano una camicia floscia e tengono libero il collo. Io voglio allora avere una razza robusta di uomini, e quindi deve venir evitato tutto ciò che anche in minima parte riesce dannoso alla salute. Così pure la calzatura deve essere del tutto naturale. D’estate siano i piedi completamente liberi da qualsiasi calzatura, tutt’al più si faccia uso dei cosiddetti sandali, a protezione dei piedi sulle strade dure e pietrose. Durante l’inverno invece si renda necessario nelle regioni rigide di ricoprire anche i piedi, e in questo riguardo si vedrà a suo tempo come ciò dovrà avvenire.

47. Il capo bisogna che rimanga libero quanto è più possibile, poiché l’azione dell’aria sulla testa e sui capelli è sempre eccellente. Soltanto, essendovi grandi calori, oppure freddi intensi, il capo lo si può tener coperto. La mani restino sempre libere, e sarà necessario che non sia più in vigore la pessima usanza di ricoprirle con guanti.. Se gli uomini si atterranno a queste Mie prescrizioni concernenti il vestire, allora essi conserveranno sempre la salute ed il benessere fisico, ed avranno scioltezza ed ampia libertà di movimento in ogni loro lavoro. Ed allora il lavoro sarà per loro un diletto, perché il sangue circolerà fresco e vigoroso per le vene, mentre ora esso si trascina pesante e pigro, essendo l’attuale modo di vivere dell’umanità perfettamente contrario a ciò che dovrebbe essere.

48. Ed ora ci sarà ancora qualcosa da dire circa il vestire dei fanciulli. Anche qui deve venir sempre fatta attenzione al buon costume ed alla decenza. Perciò i bimbi non dovranno presentarsi come ora si pratica, con la veste che a mala pena arriva loro al ginocchio.

49. Questo non è né bello, né costumato, né decente. I fanciulli devono portare le vesti che giungano loro quasi ai calcagni, in modo che possano muoversi ancora liberamente. Anche riguardo ai vestiti dei fanciulli, anzi tanto più riguardo a questi che non a quelli degli adulti, a Me piacciono colori chiari, e più di tutto il bianco, perché le vesti bianche si possono sempre e facilmente sottoporre ad una radicale pulitura. Per questa ragioneogni vestito va confezionato in modo del tutto semplice, senza guarnizioni o fronzoli, perché ciò non fa che suscitare, tanto nei fanciulli quanto negli adulti, la vanità, ed è d’impedimento alla pulizia.

50. Trattandosi dei fanciulli, però, le braccia ed il collo possono rimaner sempre liberi. I ragazzi più grandicelli dovranno venir similmente opportunamente vestiti. Sopra i calzoni, un’ampia e lieve blusa, ed il capo ed i piedi liberi. Così essi si abituano da piccoli all’influsso della atmosfera e di qualsiasi tempo sul corpo, ciò che li irrobustisce e li rende resistenti. Ma Io darò sempre agli uomini le direttive necessarie affinché possano vivere in maniera che sia a Me gradita.

 

1-03-1905

51. Così dunque vi ho ormai manifestato a sufficienza quale è la Mia Volontà riguardo all’esteriore, ed a voi sarà possibile di seguire in più d’un punto questi consigli. Certo che non vi è ora possibile di seguirli nella loro integralità, perché in tal caso verreste considerati dalla gente degli stravaganti esaltati, e così vi conviene in parte urlare coi lupi assieme ai quali vivete.

52. Però, per quanto concerne il vostro interiore, attenetevi strettamente a quanto vi ho suggerito, e posso dirvi che per voi tutti, che volenterosi e fedeli Mi seguite, ben presto sorgerà il tempo in cui Io toglierò via da voi le malattie e le sofferenze, affinché possiate servirMi con rinnovato vigore ed ardore. Poiché, tutto il bene che voi fate al vostro prossimo sofferente, Io lo considero sempre come fatto a Me, e la vostra ricompensa non verrà affatto a mancare.

53. E voi, o genitori, allevate i vostri figlioli con saggezza e giudizio, come ve l’ho indicato. Destate il germe buono e fate che esso germogli e cresca. Poiché Io vi dico che i vostri figlioli saranno i futuri abitanti del Mio Regno, qualora voi li educhiate in modo veramente onesto e pio e li indirizziate al bene.

54. Seppur voi dobbiate abbandonar prima questa Terra lasciando i vostri figlioli affidati alla tutela di estranei, pensate che ciò sarà avvenuto per la loro salute, e che essi saranno un giorno i felicissimi abitanti del Regno di pace, e che voi potrete in spirito esser continuamente presso di loro, per guidarli e condurli sulla retta via. E voi che siete senza figlioli, riceverete bene altri fanciulli per essere curati e protetti da voi.

55. Ben presto giungerà il doloroso tempo in cui molta gente sarà tratta in rovina, ed i piccoli resteranno poveri ed abbandonati. Voi accoglierete questi piccoli nelle vostre case, e farete per loro le veci dei genitori che saranno stati strappati loro via. Tutelateli fedelmente e conduceteli a Me, affinché Io li possa poi ulteriormente guidare e proteggere.

56. Preparateli in maniera degna a tutto quello che ha da venire, ed anche al Regno radioso della pace e dell’amore. Ricolmi di fiducia e di fede, essi dovranno attraversare i tempi difficili, ed allo stesso modo così armati dovranno poi entrare nel Nuovo Regno. E tutto ciò che allora sarà loro necessario, lo risapranno da Me stesso. In parte saranno ancora i loro spiriti tutelari a condurli verso la nuova vita, ed in parte sarò Io a far ciò, parlando loro tramite intermediari quali strumenti eletti a tale scopo. In tale maniera questi fanciulli andranno incontro ad uno splendido avvenire, ed ognuno potrà rallegrarsi con loro per essere stati essi destinati a ciò.

 

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Cap. 28

L’APPARIZIONE DEL SIGNORE NEL REGNO DELLA PACE

2-03-1905

1. Durante il tempo della Mia vita terrena, Io ebbi a dire ai Miei discepoli ed ai Miei aderenti che, quando si fosse avvicinato il tempo del Giudizio, sarei disceso invisibilmente agli uomini ed essi avrebbero appreso la Mia Parola nei loro cuori. Così Io li avrei prevenuti ed ammoniti a rivolgersi dalla via per la quale si sarebbero incamminati, ed a ravvedersi volgendo le loro anime nuovamente a Me. Se essi così avessero fatto, allora il Giudizio che avrebbe dovuto venire sopra di loro, avrebbe potuto esser sospeso.

2. In questo modo sono già parecchi secoli che Io vado parlando all’umanità corrotta a mezzo di uomini di fede e puri e tento di risospingerla sulla retta via. E sempre maggiore diventa il numero dei Miei strumenti, poiché il tempo del Giudizio s’avvicina sempre più, e l’umanità diventa sempre più perversa.

3. In ogni maniera possibile Io cerco d’influire sugli uomini; in parte si tratta di sogni ripieni di significato, d’altra parte ci sono visioni che qualche singolo ha in stato di veglia; in parte ancora sono fenomeni ed apparizioni coi quali Io procuro di esercitare un influsso sugli uomini. Persino Io in persona vado mostrandoMi a dei singoli, affinché credano in Me ed inducano altri alla fede. Ma ogni ammonizione, ogni avvertimento è vano, e gli uomini corrono incontro alla loro rovina.

4. Quello che essi stessi vanno suscitando, Io permetto che avvenga, e lascio che i tempi più terribili vengano sulla Terra per nettarla da ogni immondizia. Non è Mia Volontà che questo succeda, ma pure non posso trattenere il corso degli avvenimenti, poiché la misura dei peccati degli uomini è colma, ed essi con la loro forza producono ciò che li annienterà tutti.

5. Così ora è giunto il tempo in cui Io, invisibile, sono presso di voi. Io vengo acoloro che con cuore puro e fedele Mi sono affezionati e nei quali la Mia santa Parola si traduce in opere. Credete alle Mie parole ed attenetevi a queste rigidamente, poiché ciò avviene per il vostro proprio vantaggio e per la vostra salute; perché Io intendo sia salvato tutto ciò che si può salvare. E così voi dovete darvi ogni premura di condurre a Me tutto quello che è mai possibile, perché sia mantenuto alla Vita eterna.

6. La dilazione di cui ancora potete disporre è breve, poiché voi vi trovate già nel periodo del Giudizio. Quello che Io finora vi ho indicato come prodromi([1]), appartiene ugualmente già al Giudizio. Tuttavia ciò avviene attualmente in una forma ancora mite, per la qual cosa anch’Io adoperai l’espressione di “prodromi”. Questa forma mite però vi dà ancora adesso il tempo e l’occasione di lavorare strenuamente intorno a voi stessi affinché diventiate fermi nella fede, nella fiducia e nell’amore.

7. Ora voi dovete farvi valere nel piccolo perché possiate acquistare forza ad affrontare le grandi cose. Poiché se già ora temete e vacillate, come volete resistere ai casi gravi?

8. Pensate dunque che finora le Mie parole si sono adempiute tutte, quelle parole che Io ebbi a dire circa duemila anni or sono ai Miei discepoli, e così pure troveranno adempimento le parole che Io dico ora agli uomini a mezzo dei Miei strumenti.

3-03-1905

9. Quando poi sarà ritornato tutto nella quiete, quando la vita degli abitanti del Nuovo Regno si troverà in pieno ordine e gli abitanti stessi avranno già appreso la Mia Parola per il tramite di persone favorite dalla Grazia di Dio, quando essi per mezzo di questi saranno stati a sufficienza istruiti e preparati, allora apparirò Io stesso in mezzo a loro.

10. Quando meno se l’aspetteranno, Io Mi troverò improvvisamente fra di loro sotto un qualche aspetto, così che essi non Mi riconosceranno. Soltanto coloro che si distingueranno per purità di cuore e per amore verso di Me, soltanto a questi il loro cuore dirà Chi sarà che essi avranno dinanzi a loro, ed essi nel loro esuberante amore verranno a Me e Mi renderanno onore. E poi che Io li avrò guidati ed ammaestrati in parecchie cose, altrettanto improvvisamente scomparirò.

11. Ma poi ritornerò nuovamente a loro, però sotto un altro aspetto; li istruirò ed ammaestrerò nuovamente, però essi Mi dovranno riconoscere solamente dalla suprema Sapienza delle Mie parole. Appena allora Io dimorerò tra loro più a lungo, e Mi tratterrò con loro in amore e dolcezza come già feci ai tempi di Adamo e, più tardi, durante la Mia vita terrena, sotto la spoglia di Gesù.

12. Tutti saranno attaccati a Me con amore e venerazione e saranno deliziati e beati nell’ascoltare le Mie parole. Io Me ne andrò con loro ovunque e li ammaestrerò in ogni cosa, circa le piante che esisteranno e circa il loro trattamento ed il loro uso, e li renderò attenti su molte cose che saranno fino allora rimaste loro nascoste.

13. Appena questa sarà la vera beatitudine per i Miei figlioli, quando il loro Padre amoroso, sempre preoccupato del loro bene, scenderà giù dai Cieli per comunicare direttamente con loro in amore e benevolenza. E non crediate che anche Io Mi rallegri in previsione di questo tempo! – Oh, Io sono lieto e beato quando il cuore dei Miei figlioli Mi viene incontro pulsando di ardente amore, quando mirano costantemente Me e si danno ogni cura per purificarsi da ogni immondizia materiale che ancora aderisce in loro.

14. Come Mi rallegro dei progressi spirituali che un figlio d’uomo va facendo sotto la Mia direzione e la Mia guida, quando esso Mi è così vicino che Io posso prender dimora nel suo cuore! Ed allora Mi è possibile concedere ad un simile Mio diletto figliolo le supreme grazie e beatitudini, cioè quelle di poter contemplare Me nel suo interiore, in cui ho preso dimora.

15. Quanta non è la Mia gioia quando un figliuol d’uomo si è dato ogni fatica per elevarsi con tutto zelo e ferma volontà, e come son lieto e pronto allora di colmarlo delle Mie grazie! O figlioli Miei, tenete questa mèta sempre presente ai vostri occhi, e procurate con tutte le vostre forze di raggiungerla. Voi non potete neanche presentire quali delizie e quali beatitudini sia in Mio potere di darvi; e le vostre fatiche troveranno certo la più splendida delle ricompense.

 

4-03-1905

16. Riflettete dunque a quello che Io nel Mio Amore e nella Mia infinita Grazia faccio per voi. Ed anche se sopra di voi vengono le ore tristi, voi Me ne dovete ringraziare, anche queste giovano altrettanto alla vostra salute, anzi, ancor di più delle ore liete e felici.

17. Nella felicità gli uomini di solito dimenticano a Chi ne sono debitori; essi si limitano a godere e ne ascrivono il merito a se stessi. Nell’ora del dolore e della miseria invece essi si ricordano di Me, si ricordano che vi è un Dio in Cielo il Quale deve aver cura degli uomini. Perciò si danno ad implorarLo e pensano che Egli li solleverà immediatamente delle loro sciagure. Ma se nel Suo immenso Amore e nella Sua Misericordia li aiuta, essi poi non si ricordano più nemmeno di ringraziarLo, bensì riprendono incuranti a camminare per il loro sentiero insozzato di fango.

18. Per conseguenza, o figlioli Miei, non fate come questi uomini del mondo, ma restateMi invece fedeli e devoti tanto nel tempo beato quanto in quello della sventura. Tutto ciò che voi avete e siete, proviene da Me, e quando veramente Mi pregate di condurvi e guidarvi sulla retta Via, Io non manco mai di esaudire questa preghiera. Soltanto col Mio aiuto vi è possibile di progredire e di avvicinarvi a Me. Ed Io ve lo ripeto, conducete anche i vostri figlioli per questa via, affinché essi un giorno possano entrare nel Nuovo Regno benedetto della pace e dell’amore.

19. E se essi crescono nell’amore e nella conoscenza, se si applicano sempre con diligenza ad adempire la Mia Parola e vivono esattamente secondo la Mia Volontà, essi allora anche Mi riconosceranno facilmente e sicuramente quando Io Me ne verrò a loro. E’ soltanto il cuore che detta norme, mentre l’intelletto lasciatelo bellamente stare da parte.

20. Tutte le vostre cure siano dedicate al cuore affinché divenga puro e si ricolmi d’amore; soltanto allora sarete capaci di comprendere la Mia Dottrina e di riconoscerMi; ma con l’intelletto, ciò non avverrà mai più.

21. Non sforzatevi dunque di fare dei vostri figlioli altrettanti sapienti, bensì cercate di formarne unicamente l’animo ed il cuore, perché questi porteranno loro, un giorno nel Nuovo Regno, vantaggi molto maggiori che non tutta la sapienza.

22. Quello che Io poi vi elargirò in fatto di insegnamenti e di consigli, bisognerà allo stesso modo che lo accogliate solamente col cuore, perché mediante l’intelletto nessuno sarà mai in grado di concepire le Mie parole. Scienza ed arti non avranno allora alcun valore, bensì gli uomini condurranno una vita modesta e semplice ricolma d’amore e di pace. Appena allora, incomincerà il dominio del vero amore fraterno, ed appena allora Mi sarà possibile di mostrarMi agli uomini e corrispondere con loro.

23. Appena allora, quando i cuori degli uomini sono puri e ricolmi di fede e di amore, Io posso venire a loro e dipenda ancora dallo stato dei loro cuori e delle loro anime se posso restare più o meno a lungo con loro.

24. Per questa ragione è necessario che essi, prima, debbano venir convenientemente preparati a mezzo dei Miei strumenti, e devono diventar forti e saldi nella conoscenza spirituale, nella fede e nell’amore. Ed anche voi, che certamente avete la miglior volontà di restar fedeli e fermamente uniti a Me, avete ancora molto d’impuro in voi; e sia dunque ormai vostra seria cura di allontanare tutto ciò da voi, affinché possiate starvene puri al Mio cospetto e così, tanto meglio, possiate sussistere dinanzi alla Mia presenza.

 

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Cap. 29

EPILOGO

5-03-1905

1. Con la Mia personale apparizione fra quegli abitanti è però raggiunta la mèta che essi possono e devono raggiungere; è il grado supremo della loro felicità e beatitudine e con ciò anche della loro perfezione. Poiché, quando udranno gli insegnamenti dalla Mia propria bocca, quando vedranno dinanzi a loro Me stesso sotto forma umana e potranno parlare e trattare con Me direttamente, tutto ciò farà su di loro una impressione talmente profonda, che essi diverranno più forti e più saldi nella fede e non devieranno più dal retto sentiero.

2. Così saranno allevati ed educati i Miei figlioli per il Nuovo Regno e nel Nuovo Regno, affinché abbiano a vivere così com’è la Mia Volontà ed Io possa veramente compiacerMi degli uomini i quali devono essere ad immagine Mia. Ed ora vi ho spiegato chiaramente tutto, ed ho prospettato dinanzi ai vostri occhi il quadro dell’avvenire. Ma in tale riguardo ora non si tratta soltanto di veder appagata la vostra curiosità, bensì, con ciò, vi è dato più d’un insegnamento che dovete sempre aver cura di osservare e seguire.

3. Da voi stessi dovete seriamente applicarvi a mondarvi da tutte le scorie che sono ancora latenti in voi; dovete prendervi ad esempio il modo di vivere che vi è stato indicato e dovete educare i vostri figlioli in modo che divengano degni di appartenere al fulgente Regno della pace. Voi avete ormai dinanzi a voi un grande compito, e dovete con tutto zelo impegnarvi per assolverlo completamente e per servire e appartenere a Me, corpo ed anima.

4. Beato chiunque viene chiamato a questo servizio ed a questo alto compito e che con tutte le sue forze si applica a corrispondere veramente a tale sua missione. Pensate sempre che è un atto di Grazia per voi, quando il vostro Signore e Dio si prende personalmente a cuore il vostro destino e quando Egli stesso vi conduce, vi guida, vi protegge e fortifica.

5. E se voi con genuina serietà vi dedicate alla sacra Causa, crescerete poi sempre più nella conoscenza e nell'amore, sempre più vi eleverete e verrete a Me vicini. E quando voi Mi sarete a sufficienza vicini, diverrete allora partecipi della Grazia suprema, quella cioè di poterMi contemplare nell’intimo proprio. Tendete dunque con ferma volontà a questa meta che voi tutti potete raggiungere.

6. E così Io vi consegno questo libriccino, affinché di lieto cuore lo leggiate e crediate quanto vi è espresso in esso. E se voi cercherete di accogliere pienamente tutto, nell’intimo vostro, e di afferrarne il senso senza sofisticare sulle singole parole, poi verrò Io stesso ad illuminarvi, e la Mia benedizione sarà sempre con voi. Sia dunque anche questo libriccino benedetto da Me, che ve l’ho dato per la salute ed il vantaggio di tutti coloro che lo leggeranno con cuore ricolmo d’amore e di fede.

7. Va quindi o piccolo libro, va a tutti gli uomini ed annuncia loro ad alta voce le intenzioni del Signore e Creatore di ogni mondo.

8. La Mia benedizione è sopra di te e su di tutti coloro che lo accolgono di lieto cuore. - Amen!

 

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[1]  - Sintomi, indizi.