Dettati tratti da

“Segni del tempo”

dai ‘media del Padre’

 

 

Indice

cap. 28

Fate penitenza in questo grave tempo!

(A. G. G)

21.01.1868

cap. 29

Motivo della natura e altri avvenimenti

(Th. B)

Avvento 1881

cap. 30

Tempeste spirituali, precursori della primavera – Come segni del tempo e di ciò che serve

 (Th. B.)

16.02.1879

cap. 31

L’attuale dominante tenebra spirituale [con cenni del piano del regno del Signore]

( nr. 45 N.S.cap.108)

20.04.1879

 

 

 

 

cap. 32

Chiamata mattutina per il nuovo giorno dello spirito – La grande battaglia decisiva

(J.L.B.) (Th. B.)

(nr. 45 N.S. cap.67)

18.08.1878

 

 

 

 

cap. 33

Il nostro lavoro preparatorio

(L.B. (Th. B.)

(nr. 45 N.S. cap.75)

6.10. 1878

cap. 34

Teosofia – “RiconosceteMi nel piccolo”

 

(Hanna L. B. (Th. B.)

(nr. 45 N.S.cap. 825) 

4.02.1883

cap. 35

Cenni dall’Alto sulle condizioni spirituali del nostro tempo [ I ] Sul temporale spirituale

J.L.B. (Th.B.)

(nr. 45 N.S.cap. 452)

3.05.1885

 

 

 

 

cap. 36

Cenni dall’alto [II] La miglior compagnia

J.L.B. (Th.B.)

(nr. 45 N.S.cap. 453)

10.05.1885

 

 

 

 

cap. 37

L’importanza dell’intercessione

(J. K. F.)

21.06.1894

cap. 38

Un cenno di Grazia per il genere femminile – Sulla vanità e la smania di piacere agli altri

(J. K. F.)

6.06.1894

cap. 39

Cenni per i genitori sull’educazione dei figli – Sull’amor proprio, sull’amore esagerato e sulla sensibilità

(J. K. F.)

5.10.1894

cap. 40

Qualcosa di veduto e udito

Da una lettera di H.S.M.

29.07.1894

cap. 42a

Sul ritorno di Cristo [ I ]

(Th. B.)

11.08.1878

cap. 42b

Sul ritorno di Cristo [ II ]

(J. K. F.)

9.01.1894

cap. 42c

Sul ritorno di Cristo [ II ]

 

 

cap. 47

Sul fuggir via dal Signore e incoraggiamento per l’agire per la causa del regno spirituale

(J. K. F.)

2.09.1894

Cap. 63

Anche questo è un segno del tempo

(J. K. F.)

1.02.1895

cap. 64

Un ammonimento in questo tempo

(J. L. B.)

22.02.1880

 

 

 


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Cap. 28

 

Fate penitenza in questo grave tempo!

Ricevuto tramite A.G.G., il 21 gennaio 1868

1. Se ti dico che devi scrivere, allora scrivi senza pensare più di tanto, quando sei chiamato per questo! Io saprò certamente che cosa e perché faccio così, senza prima informarMi presso di voi. Ebbene scrivi:

*

2. Il Signore dell’infinità nella Sua eterna deliberazione si è trovato mosso a eseguire il Giudizio a causa dell’iniquità degli uomini! Nonostante tutti gli ammonimenti da tutte le parti, l’umanità peggiora sempre di più, diventa sempre più scellerata (perché sempre più senza Dio), e quindi sprofonda sempre più profondamente nella sua stessa tomba spirituale e fisica.

3. Ora è il tempo di cui parla Daniele nella sua Rivelazione: «Verrà un tempo dove sarà abominio e devastazione» (nei luoghi santi). Questo abominio della devastazione [Dn. 11,31] è però da intendere più spiritualmente che materialmente; poiché i cuori degli uomini sono pieni di impurità e di ogni specie di cattiveria, allontanandosi sempre più da Dio, dal loro Signore, e quindi la semina è diventata matura e l’erbaccia verrà separata dal grano.

4. Non dite voi mortali: “Sì, che cosa abbiamo fatto di tanto brutto? Noi non uccidiamo e non rubiamo! Se manchiamo, allora lo è il mondo e la nostra carne, colpevoli dei nostri errori!”. Oh, quanto vi sbagliate se credete di rispondere così alla Giustizia di Dio! Voi con il cattivo esempio uccidete la gioventù, derubate le vedove e gli orfani dei loro averi, gozzovigliate con i Miei doni e li rovinate senza pensare ai vostri poveri fratelli e sorelle che, nella tribolazione e nel bisogno, gridano al Cielo pieni di disperazione per un aiuto.

5. «Io sono un Dio potente», dice il Signore.  «Il fondamento dei Cieli trema dinanzi a un Mio soffio…», …e una così misera creatura com’è l’uomo, vuole innalzarsi al di sopra di Dio, il suo Signore? “Ora rabbrividite e tremate anche voi, il giorno della vagliatura è giunto! Io non voglio aspettare più a lungo; poiché voi non vi migliorate!”, – dice il Signore. “Sebbene vi mandi piaghe su piaghe per aprirvi gli occhi, tutto questo vi è indifferente, e voi perseverate nell’ostinazione dei vostri sensi e del vostro cuore; perciò ascriverete a voi stessi quando sarete soffiati via come erba secca il giorno della Mia ira!”.

6. Invece voi, figli Miei, voi che Io ho scelto ed ho segnato con il segno della vita, non perdetevi d’animo! Attenetevi saldamente e fedelmente al vostro Dio e Signore, non lasciatevi far vacillare, accada quel che vuole. Non guardate sotto di voi, né accanto a voi, ma alzate le vostre teste, esultate e invocate il Padre vostro che vi ascolta sempre finché camminate saldamente e coraggiosi in avanti sulla via dell’umiltà e della pazienza! Perseverate fino alla fine, affinché non vi sia defraudata la ricompensa che Io vi ho promesso! – Amen!

 

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Cap. 29

 

Motivo della natura e altri avvenimenti

Ricevuto tramite Th. B., la 3° di Avvento 1881

1. Cari figli, i Miei discepoli sapevano da molte Mie parole che sarebbe arrivato un futuro dove una generale grande tribolazione avrebbe fatto breccia prima della Mia accoglienza (del Mio ritorno); essi in tal modo credevano solo che sarebbe stato possibile mettere una fine alla grande immoralità, poiché anch’essi avevano correttamente ben pochi concetti del Mio governo dei mondi, mondi che Io non voglio distruggere, ma salvare, e precisamente, mediante l’Amore!

2. Perciò anche oggigiorno l’errore e la falsa opinione della Mia seconda venuta sono ancora così ostruttivi al vero concetto della Mia comparsa, e disgraziatamente gli uomini sono adesso ancora molto più ostinati per riconoscere giustamente la Mia influenza nei continui gravi avvenimenti della natura e concessione di sciagure.

3. Con la loro spregiudicatezza umana e lo studio scientifico unilaterale della natura, essi sono sempre pronti a fornire dimostrazioni con le leggi della natura (cioè ricondurre tali eventi al semplice effetto di leggi della natura), – e nonostante ciò, quante domande potrebbero essere poste a questi ‘illuminati’, dove essi non sono in grado di rispondere giustamente a una sola.

4. Altrettanto, negano il Mio Essere, com’è e come lo rivelo di nuovo adesso direttamente agli uomini. Essi contendono su questo, non per causa Mia, bensì a causa di loro stessi, perché altrimenti dovrebbero cambiare il loro modo di vivere. Infatti, ci sono solo due vie: o riconoscere Me e seguirMi, se vogliono essere felici e beati e come figli Miei far valere il diritto come eredi, oppure rinnegarMi, cosa che ora accade mediante la parola e l’azione quasi presso la maggior parte degli uomini. Perciò essi stessi adesso non sanno più che creature siano veramente, e quindi, nulla sanno dell’alto compito, cioè quello di formare il loro vero e proprio io per il Cielo.

5. Questa è in generale la situazione dell’attuale umanità. Perciò adesso dovrò renderMi percettibile una volta qui, una volta là attraverso degli avvenimenti, davanti ai quali perfino i vostri sapientissimi ammutoliranno e non avranno consigli, né all’inizio né alla fine, per impedire tali eventi e calamità.

6. Essi somiglieranno ai maghi d’Egitto (di fronte a Mosè) i quali a un certo punto dissero: «Questo è il dito di Dio!». – Costoro, nondimeno, riconobbero in ciò la propria impotenza; ma adesso, ciò che andrà oltre il calcolo di tali sapientissimi, lo rinnegheranno come possibile realtà, e poiché gli stessi la faranno troppo variopinta, allora il popolo volgare se ne scandalizzerà, cadrà nel disprezzo di tutte le opinioni religiose e si allontanerà altrettanto da Me.

7. Perciò Io devo contrastare spiritualmente attraverso delle anime che davanti al mondo sono povere e insignificanti, non conoscendo il veleno (di presunzione) degli eruditi, ma seguendo all’impulso di credere il Padre in Me, che li guida e li consiglia nel cuore.

8. Vedete, tali anime le educo Io stesso per il Piano del Mio regno e le metto in quei luoghi dove il grande mondo nella sua boriosa presunzione le considera troppo insignificanti per volger loro attenzione. Invece coloro che camminano volentieri nella valle dell’umiltà, giungeranno presto da loro e si rallegreranno con loro di aver scoperto una grotta di Betlemme, come un giorno il ricco romano Cornelio che dimenticò la sua carica e la sua dignità per amore del caro Gesù.

9. Chi può comprarsi tale delizia nel cuore, tali sentimenti di beatitudine, con il denaro, oppure donarli a un altro, se Io non sono insieme a lui nel Patto? Vedete, molti non conoscono affatto tali sentimenti, perciò neanche li apprezzano. A questi, invece, sarà reso chiaro attraverso dissidi, il capire che senza di Me sono un nulla, e questi dissidi consistono in ogni specie di sofferenze, malattie, disgrazie, ecc., spesso per singole anime, spesso per la maggioranza, e questo è un atto di compassione del Mio Amore, per renderli capaci per l’accoglienza della beatitudine.

10. Anche adesso accadranno tali segni, per attirare nuovamente gli uomini a Me. Perciò attenetevi sempre più saldamente alla fede, poiché solo l’Amore governa il mondo e solo l’Amore guida anche voi.

11. Se dunque accadrà quanto è scritto sopra, allora saprete che faccio una visita dai Miei figli e voglio parlare con loro un linguaggio speciale. – Il vostro Gesù. – Amen!

 

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Cap. 30

 

Tempeste spirituali, precursori della primavera

Come segni del tempo e di ciò che serve

(tratto dal nr. 45 Nuova Salem cap.98)

Ricevuto tramite J.L.B. (Th.B.)  il 16 febbraio 1879

1. Cari figli, sempre più si avvicina il tempo in cui Io voglio intervenire sulla vostra piccola Terra con il Mio potente braccio, facendoMi breccia per erigere sulla stessa il Mio dominio, ed eternamente – come Padre e Reggente – avere relazioni con gli uomini, e precisamente, con ogni anima. Al Mio ritorno vorrò parlare da Spirito a spirito, e proprio con il vostro spirito che procede da Me. Perciò siate voi i Miei discendenti spirituali, e dovete spiritualizzarvi di nuovo, e attraverso di voi, ogni creatura!

2. Nondimeno, com’è nella natura dove prima che giunga la primavera a suscitare i germogli per il nuovo ravvivamento delle piante, la precedono molte tempeste e spesso si presentano anche delle scosse sismiche, così è altrettanto nel campo spirituale. Prima che spunti la primavera precederanno ancora molte tempeste e giudizi. i quali smuoveranno il terreno o i cuori umani per renderli ricettivi e fertili per influssi superiori; perciò sono nell’aria tanti giudizi. Devo fare presto, affinché il distruttore, nella sua sfrenatezza concessagli, non faccia bottino anche dei Miei figli.

3. O cari figli! Perciò devo richiamarvi seriamente, affinché vegliate e preghiate, poiché il distruttore s’impegna particolarmente con astuzia per catturarvi in tutti i modi, così da essere costretto a disporre anche nell’esteriore le vostre condizioni, affinché siate obbligati ad attenervi a Me. Perciò vi devo spesso sottrarre qualcosa nell’esteriore che sarebbe d’ostacolo tra Me e voi in questo tempo in cui dovete stare sempre più saldamente e più vicini a Me, se il torrente della rovina e della seduzione non vi deve trascinar via con sé.

4. Quanto spesso siete timorosi nel vedere il vostro progresso esteriore, progresso che in questo tempo è così insicuro, dove povertà, inganno e ribellione minacciano di esplodere al massimo grado. Allora con ragione potete temere. Io però domando: “Come stanno le cose da voi con la preoccupazione per il vostro progresso spirituale? Non riconoscete che anche questo pericolo vi minaccia in differenti modi e spesso vi allontanate da Me più di quanto vi si spinge verso di Me?”. – Spesso voi stessi volete procurarvi aiuto attraverso il vostro intelletto, e non riconoscete come, proprio in tal modo, vi trascinate in inutili preoccupazioni, nella cupidigia e insoddisfazione verso di Me, e così a poco a poco perdete del bene spirituale, cosicché, se non veglierete rigorosamente e vi procurerete delle armi nella preghiera, prima che lo crediate, prenderete parte al generale movimento del mondo, e posporrete la vostra dignità spirituale.

5. Andate perciò solleciti nella cameretta del vostro cuore e chiudete la porta (verso il mondo esterno), affinché non penetri qualcosa che soffochi in voi la Mia voce. Prestate attenzione alla Mia parola in questo tempo, poiché Io, come Padre, vi voglio consolare e custodire. Non dovete aver paura di Me come di un Giudice, ma comprendere la necessità di tali eventi, poiché siete iniziati nella Mia Essenza e nel Mio santo Ordine. Solo nella fede e nell’amore per Me è ancora possibile trovare un luogo di rifugio, dove la vita interiore non perisce.

6. Attraverso i giudizi, Io verrò incessantemente diffamato come un Dio inclemente, e perfino i Miei figli si troveranno coinvolti in eventi in cui metteranno in dubbio il Mio Amore. Io ve lo dico in anticipo affinché esaminiate il vostro armamento, se questo è sufficiente per andare in battaglia contro l’imperversare del nemico, il quale diventerà sempre più grande. La battaglia non vi può essere risparmiata, ma se rimarrete fedeli a Me, voglio mostrare in voi la Mia Potenza e concedervi la vittoria!

7. È tempo! La misura della corruzione è piena, ed Io devo intervenire se i figli Mi devono ancora rimanere conservati. Il Mio Amore non si lascia più tenere lontano con forza per reclutare gli stessi. Perciò potete rallegrarvi, perché Io sono con voi nell’amore, – ma anche con quel Potere che ora voglio dimostrare a coloro che non chiedono di Me; essi devono venire a sapere che non possono cambiare il piano del Mio regno. Perciò, – vegliate e pregate, …per voi e per gli altri!

8. Il fedele Padre vostro. – Amen!

 

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Cap. 31

 

L’attuale dominante tenebra spirituale

con cenni del piano del regno del Signore

(tratto dal nr. 45 Nuova Salem cap.108)

Il 20 aprile 1879

1. Cari figli, se il tempo nel quale vivete adesso è un tempo buio e triste, allora è segno che l’umanità Mi ha posto nel sepolcro, dove sono rimasti solo pochi che desiderano una sollecita resurrezione, poiché non vogliono che la Mia parola diventi spirito e vita. La maggioranza trova abbastanza comodo vivere senza Dio – e senza obbligo verso di Lui – e sguazzare nel materiale per quanto è meglio possibile.

2. Essi perciò non possono sopportare che ci siano ancora tali che si attengono saldamente a Dio e alla religione, perciò si lasciano anche usare come strumento (dell’inferno) – contro i Miei figli, cosa che Io tollererò fino a un certo grado, perché per primo, lascio anche a loro la libera volontà, e per secondo, affinché con ciò nei Miei figli sia bramata sempre di più la nostalgia verso di Me e verso la Mia assistenza.

3. Questi allora imparano sempre più a riconoscere il valore delle Mie divine disposizioni, cercando di conformarvisi con l’esperienza, così come l’ateo, nonostante tutto l’inseguire (cose materiali-terrene), non giungerà a nessuna soddisfazione.

4. Le cose materiali, per quanto l’ateo possa averne grande possesso, non lo renderà mai completamente felice, perché questo, secondo la Mia Volontà, da lui non sarà utilizzabile. Io ho anche posto nell’uomo, abbondantemente, il bisogno di essere unito con Me, cosicché abbia sempre luogo una segreta attrazione – ora più forte, ora più debole – anche presso coloro che non chiedono di Me, e spesso anche delle vicissitudini esteriori devono evidenziare in parte la stessa!

5. Allo stesso modo, solo alla Mia divina Potenza è ancora possibile riportare in questo tempo tali condizioni rovinate su una via ordinata. Quanto più il rimedio e consiglio viene cercato nell’intelletto umano e nel possesso esteriore, tanto più gli uomini staccatosi da Dio dovranno sperimentare che i loro piani sono inutili.

6. Adesso voglio far valere il Mio diritto, cosicché essi dovranno cercare tanto a lungo, finché non riconosceranno, alla fine, da Chi dipende il loro benessere!

7. Perciò, voi cari che avete già l’esperienza che Io solo posso soddisfare, vegliate! Se vogliono derubarvi, mostrate di possedere un bene intoccabile, bene che viene protetto da un Dio al Quale in verità essi resistono, ma non possono vincerLo. Dimostrate loro quale Amore vi viene insegnato attraverso la Mia parola, affinché Io possa dar loro, attraverso di voi, altrettante dimostrazioni del Mio divino Amore compassionevole. Pregate affinché Io vi dia sapienza, affinché li guadagniate alla Mia parte non solo attraverso l’esteriore, bensì attraverso lo spirito che dimora in voi e che, parimenti, vuole ottenere solo dello spirituale.

8. Pertanto, vedete quanto è necessario che Io risorga in voi completamente? – Come vi affligge l’oscuro sepolcro nel quale l’umanità Mi ha seppellito, così è anche assolutamente necessaria la Mia resurrezione in voi, poiché solo attraverso quest’atto riceverete più coraggio e gioia per confessare il Mio nome davanti a tutto il mondo, e per sopportare volonterosi le persecuzioni che ne risulteranno, nella ferma fiducia in Colui che ora potrete sentire in voi. – Amen!

 

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Cap. 32

 

Chiamata mattutina per il nuovo giorno dello spirito

La grande battaglia decisiva

(tratto dal nr. 45 Nuova Salem cap.67)

Ricevuto tramite J.L.B. (Th. B.) il 18 agosto 1878

1. Miei cari figli! Il grande giorno della salvezza è apparso, ovvero, la chiara Luce spirituale che non si spegnerà mai più in coloro che l’hanno ricevuta attraverso il Mio Spirito. Che questo giorno sia apparso, lo potete riconoscere in questo: che tutti coloro che si attengono a Me hanno in se stessi la vera Luce, poiché il loro mondo dei pensieri è occupato da Me, ed essi afferrano il Mio Essere attraverso la Mia grazia senza lasciarsi guidare da guide cieche, bensì, come Mie pecorelle, riconoscono la Mia voce, anche se ascoltano le prediche e gli insegnamenti dei loro superiori. Anche attraverso queste prediche perverrà loro in abbondanza la benedizione, se ascolteranno le stesse nel Mio nome, poiché Io benedico le parole di ognuno secondo il bisogno del suo cuore!

2. Perciò, quando andate al servizio religioso nella comunità, allora pregate bene per la benedizione, non solo per voi, bensì anche per gli altri. È la Mia parola che là vi viene annunciata, sebbene abbia l’apparenza come se non avesse più nessun effetto. La sua forza procedente da Me è eterna e non va in disuso. Questo è il tempo in cui si deve manifestare di nuovo potentemente. Perciò fate il vostro dovere attraverso supplica e preghiera.

3. Unitevi nello spirito con il Mio esercito che è in arrivo contro la potenza tenebrosa. Anche voi, figli degli uomini, dovete venire dalla Mia parte, poiché si tratta di una battaglia spirituale, nascosta all’occhio materiale. Solo pochi la riconoscono attraverso le Mie comunicazioni dalla Grazia; perciò anche voi pochi, tanto più dovete essere più zelanti nel condurre a Me ancora molti operai. Questa battaglia si svolge spiritualmente attraverso il vero amore, attraverso la preghiera, attraverso un’incessante relazione con Me, affinché Io possa istruire ogni singolo nel cuore di ciò che ha da fare, perché la grande Pentecoste è davanti alla porta! Rallegratevi di questo!

4. Quando i figli del mondo con timorosa e trepidante paura guardano in faccia agli avvenimenti del mondo e chiedono che cosa ne sarà, allora, all’opposto, dovete sapere con lieta e ferma fiducia che adesso la tenebra deve cedere il passo al chiaro giorno, alla grande Luce della conoscenza, dove Io sarò riconosciuto come Colui che sono: l’Amore, come Padre, come Figlio e come Spirito!

5. Come in quel tempo, nato in Betlemme, fui riconosciuto solo da pochi e, nonostante ciò, lo scopo era quello di avere la riunificazione con i Miei figli, proprio così poco appariscente è anche adesso la Mia seconda venuta. Solo pochi la comprendono, e tuttavia è impossibile arrestarla. La piccola Luce diventerà una fiamma divorante.

6. Miei cari figli, non pensate come sopportare in generale una trasformazione esteriore, con tali pensieri (materiali) aprite al maligno nemico una crepa, bensì, consci della vostra debolezza, chiudete bene le porte del vostro cuore verso tutte le passioni che sono messaggeri di Satana, ed egli imparerà a evitarvi, e non tenterà la battaglia esteriore.

7. Lui è un potente campione che ha già vinto molte battaglie, e dai suoi avversari non sarà più cercato, ritenendolo così forte da temere una sconfitta. Altrettanto, un ben armato la cui armatura testimonia del pieno potere di Colui che lo manda, ha già vinto a metà con la sua comparsa ed ha diminuito il coraggio dei suoi nemici. Perciò essi escogiteranno solo più astuti assalti e cercheranno di sfruttare solo i momenti scoperti; perciò chiudete le porte del vostro cuore, vegliate e pregate!

8. Colui che vi ha reso chiaro il giorno, un giorno si aspetterà da voi anche una vittoria più grande! – Amen! Amen! Amen!

 

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Cap. 33

 

Il nostro lavoro preparatorio

(tratto dal nr. 45 Nuova Salem cap.75)

Ricevuto tramite J.L.B. (Th. B.), il 6 ottobre 1878

1. Sì, Miei cari figli, il grande giorno albeggia! I primi raggi del mattino hanno già salutato dove il Mio Io può essere contemplato da molti nella vera Luce. Il Sole spirituale, che sono Io stesso, illuminerà poi molti cuori; tuttavia esso sorgerà di nascosto, e il suo splendore sarà visibile solo a coloro che ne hanno stima ed hanno preparato il loro cuore. Non lasciatevi turbare nella speranza, perché riceverete questa Luce non appena vi adopererete seriamente per questa. Ciò è la grande invisibile Potenza della Mia essenza, dove nessun esteriore contrasto sarà possibile, dove nessuna croce, nessuna sofferenza, nessuna circostanza sarà più in grado di spegnere questa fiamma nel cuore, se voi la desiderate seriamente.

2. Prendete un esempio in Paolo, il quale esclamò: «Nulla mi dovrà separare dall’Amore di Dio». Quindi anche voi dovete poter esclamare: “Nulla ci separa più dall’amore per il Padre santo, nostro Dio, Signore e Maestro; tutto ciò che mi viene incontro sono molle di spinta per legarmi più strettamente a Lui. È la Sua potenza nascosta che sa tramutare ogni avvenimento nel corso della mia vita, in benedizione!”

3. Quando attraverso le vostre tendenze vi sarete conquistati quest’assicurazione di diventare figli obbedienti in parole e opere, allora sarete arrivati al punto che vi circonderà il raggio mattutino del Mio Amore, Amore che annuncerà il (vicino) potente Sole, dove l’oscurità dovrà scomparire. Questo significa che la vostra sfera diventa luminosa e gli spiriti tenebrosi fuggono dinanzi a voi perché non possono sopportare la luce che vi circonda, ben sapendo da dove essa proviene, e così sentirete sollievo nelle vostre battaglie. Questo è il grande nascosto aiuto del Mio Amore che viene dato ai Miei veri figli, essi devono sempre più aumentare in luce, affinché anche i loro vicini ne percepiscano la benedizione. Qui la preghiera è tanto necessaria, come un puro olio che conserva la luce. Così il Sole spirituale o Amore spirituale salirà sempre più in alto, finché v’illuminerà del tutto e a poco a poco illuminerà l’intero globo terrestre.

4. Imparate a comprendere da questa spiegazione in quale modo dovete cominciare a spianare la strada al Mio grande giorno, ovvero,alla Mia venuta’. Il Sole spirituale sta sorgendo quando ancora così pochi desiderano di tutto cuore la sua luce e il suo calore, e si aprirà un varco nelle nebbie più fitte, certamente per coloro che ne saranno già esserne degni con il cuore giubilante ai primi raggi di tale mattino. Rinfrescati e rafforzati, inizieranno il giorno e si esporranno ai raggi di questo Sole, quando gli stessi illumineranno anche spesso premendo caldi sul loro capo (cioè, quando la croce non potrà essere afferrata dal loro intelletto che come Raggio di Grazia).

5. Quindi iniziate anche voi il primo giorno, incoraggiati attraverso l’aurora che scaccia l’oscurità! Cercate luce in Me e attraverso di Me per il vostro stesso essere. Implorate anche per l’illuminazione del vostro prossimo. Scacciate la tenebrosa nebbia con la preghiera, e sarete fortificati per imparare a sopportare il necessario calore del mezzogiorno, calore che dovrà maturare completamente il frutto, e il rosso della sera vi renderà poi beati. E poi, alla sera della vostra vita, guarderete grati indietro ai molti doni di benedizione, doni che avrete ricevuto attraverso l’orientamento che l’eterno Amore vi ha mostrato. – Amen!

 

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Cap. 34

 

Teosofia

“RiconosceteMi nel piccolo”

(tratto dal nr. 45 Nuova Salem cap. 825)

Ricevuto tramite Hanna L. B. (Th. B.) il 4 febbraio 1883

 

«Nessuno può venire a Me, a meno che lo attiri il Padre che Mi ha mandato, ed Io lo risusciterò nell’ultimo giorno». – «Sta scritto nei profeti: “Tutti saranno ammaestrati da Dio”. Pertanto, chiunque abbia udito il Padre ed ha ricevuto il Suo insegnamento, viene a Me». [Giov. 6,44-45]

 

1. Cari figli, già circa 2000 anni fa al popolo che Mi udiva e Mi vedeva era insito un desiderio del tutto particolare, cioè da indagare precisamente: “Chi ero Io (Gesù)?”

2. Se fossi apparso con magnificenza e autorità esteriore e avessi fatto (a questo riguardo) miracoli, allora molti avrebbero subito creduto in Me come Dio, perché questo avrebbe corrisposto di più ai loro concetti. Questo perché tali concetti, proprio perché procedevano solo dall’intelletto (umano limitato) e lo sono ancora oggi, sono ottenebranti, così che lasciano riconoscere la cosa più importante e più notevole solo nell’avidità di dominio e nell’onore mondano. Il che, però, è diametralmente opposto al Mio Ordine, poiché dove opero Io, là domina umiltà e abnegazione, laddove Io Mi mostro grande nel più piccolo e nel debole.

3. Già la Mia nascita, osservandola esteriormente, fu nella più grande bassezza, così anche tutta la Mia vita terrena testimoniò di povertà, e la Mia morte fu una vergogna, tuttavia solo davanti agli occhi carnali (del mondo). Invece alcuni che poterono riconoscere il suo significato e importanza con gli occhi dello spirito, non trovarono nessuna espressione per la grandezza del Mio Amore e della Mia Umiltà; infatti, tale recepire e riconoscere interiormente, si basa sul linguaggio dello spirito, da cui tutto l’essere ne è impressionato ed è attratto da Me. Esso è ‘il Padre’ (ovvero ‘l’eterno Amore’) che li attira.

4. Si tra gli abitanti del Cielo sia già tra gli uomini, ce ne sono alcuni, ma molto pochi, i quali riconoscono solo in parte il Padre nella grandezza del Suo Amore, poiché non basta l’eternità per sondare completamente lo stesso, perché esso fluisce fuori da Lui continuamente in nuove Creazioni.

5. Questo eterno Amore paterno è un’inesauribile Fonte che procede da Me, quale Creatore del Cielo e della Terra.

6. Nondimeno, Io ho creato e disposto tutto, in modo che il Mio Essere, e principalmente gli uomini, debbano ristorarsi di più nel Mio Amore che nella Mia potenza e giustizia. E vedete, la maggior parte cerca proprio di agire al contrario, e vogliono mettere in prima linea la Mia onnipotenza e la Mia giustizia, per cui per loro diventa sempre più impossibile un avvicinamento a Me, perché attraverso il peccato (cioè opponendosi alla Volontà divina e al Suo Ordine) diventano sempre più impotenti.

7. Per ristabilire di nuovo quest’avvicinamento, Io, per Amore, indossai la veste dell’Umiltà (come involucro nel Figlio dell’Uomo) mediante il corpo di carne terreno, che però gli uomini accolsero con odio.

8. Poi venni a loro nel corpo della Resurrezione, al fine di rendere di nuovo felici solo alcuni e fondare a poco a poco il Mio regno di pace, che ha la sua continuazione ancora fino adesso, ma solo in modo molto quieto; e se ancora una volta non deve subentrare una completa sconfitta del Mio popolo, allora Io devo portare un aiuto nuovamente del tutto modesto a coloro che sono ancora disposti ad accogliere il Mio Amore.

9. Questo avviene attraverso la frequentazione interiore con Me, il che in tal modo viene ancora di più alimentato dal fatto che Io ora chiamo singole persone per mettere giù per iscritto le Mie parole per tutti i Miei figli, e con ciò risvegliare e conservare di nuovo più amore e più fiducia in loro.

10. Vedete, quale ripetuta affabilità e umiltà dimostra l’eterno Amore! Lui stesso esce direttamente per mendicare un contraccambio d’amore, e perciò dai figli del mondo, imperiosi ed eruditi come una volta, viene di nuovo schernito e deriso. Infatti, questi odierni Mi giudicano secondo il loro stesso superbo io, e dimenticano di rivolgersi alla croce sul Golgota, dove i più volgari e criminali uomini han potuto mettere mano su di Me, perché il Mio profondo, insondabile Amore e Sapienza lo trovò bene così.

11. Di nuovo ci sono ancora dei singoli uomini che trovano questa fiducia sul Mio Amore e sulla Mia vicinanza, ridicola e troppo scomoda per altri, per soffermarsi anche solo col pensiero che questa fiducia porterebbe loro comunque, per il loro tempo e per l’eternità, la benedizione più grande.

12. Invece voi, Miei cari figli, non temete! Le parole che Io ho espresso una volta in quell’ambito, valgono anche per voi; leggetele per amor Mio, e il Mio santo Spirito vi svelerà il loro vero senso. – Amen! Il Padre vostro in Gesù.

 

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Cap. 35

 

Cenni dall’Alto

sulle condizioni spirituali del nostro tempo

[ I ]

Sul temporale spirituale

(tratto dal nr. 45 Nuova Salem cap. 452)

Ricevuto tramite J.L.B. (Th.B.) il 3 maggio 1885

 

«Dall’albero del fico imparate una similitudine: “Quando i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l’estate è vicina...» [Matteo 24, 32].

1. Cari figli! Io espressi queste parole per dare ai Miei discepoli alcuni segni, su che genere di condizioni si sarebbe verificato quel tempo nel quale sarebbe avvenuta la Mia seconda venuta.

2. Purtroppo tale stato è un’immagine della superstizione e dell’incredulità, dove particolarmente Io (come Gesù) a causa della Mia Divinità, vengo vilipeso, sfigurato e, in molti luoghi, del tutto rinnegato. Nondimeno, accanto alla grande incredulità e alla massima tenebra spirituale, in questo tempo viene portata agli uomini in modo nuovo anche la divina verità nella luce più chiara, in parte attraverso i Miei felici servitori, in parte attraverso Me stesso, per educare per Me dei veri figli.

3. Questo somiglia a quel ramo che diventa tenero e mette foglie sulla pianta del fico, pianta che Io stesso ho piantato mediante il Mio Amore e il Mio insegnamento, solo che lo stesso non è stato curato giustamente dagli operai nella Mia vigna, ma qualcuno con un coltello tagliente recise anche i rami nobili che l’albero doveva mettere, quelli che avevano già messo dei buoni germogli. Non tutti fecero questo per arroganza, spesso un tale ingiusto trattamento accadde per ignoranza, ma così il suo prosperare fu ininterrottamente impedito.

4. Se ora quest’albero mette un’altra volta un ramo e foglie fresche, ramo che Io stesso inesto e curo, allora questo è un segno che Io sono vicino allo stesso con il Mio Amore, Grazia e Misericordia, e i Miei veri figli sanno chi è inteso sotto questo ramo, vale a dire: tutti coloro che mettono foglie! Ovvero, sono coloro che si esercitano sempre di più nell’attività d’amore, come tali veri figli sono da trovare ancora sulla Terra tra i cristiani, avendone già chiamati proprio molti, pur se non tutti perseverano nella fedeltà che Io ho fissato, per unirMi con loro e glorificarMi attraverso di loro. Nondimeno, al tempo della Mia seconda venuta, un tale ramo verdeggerà tra coloro che Mi riconosceranno, quando Io verrò nella Mia spirituale Magnificenza e Amore. Perciò gli stessi non dovranno temere quando si adempiranno tutti i giudizi che sono necessari, come un temporale che purifica la condensata, avvelenata aria, con tuoni e fulmini, affinché in seguito, l’atmosfera possa influire tanto più beneficamente e ridestante su tutte le creature.

5. Chi sa apprezzare la grande utilità di un temporale, non pregherà che lo stesso non abbia luogo, ma certamente per una sortita benedetta dello stesso. Quindi anche sul suolo spirituale regna ora un’appestata, opprimente aria, la quale dovrà essere purificata non appena il ramo all’albero del fico sarà fortificato al tal punto, che la tempesta non possa più danneggiarlo né abbatterlo.

6. Quindi, quando vedrete questo, allora saprete che il temporale sta davanti alla porta. Ugualmente come ai Miei discepoli di allora, anche a voi posso dare solo gli stessi segni e gli stessi insegnamenti.

7. Fate attenzione! Allora voi stessi potrete dare la giusta risposta se quel tempo è vicino oppure lontano. – Amen!

 

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Cap. 36

 

Cenni dall’Alto

[ II ]

La miglior compagnia

(tratto dal nr. 45 Nuova Salem cap. 453)

 

Ricevuto tramite J.L.B. (Th.B.) il 10 maggio 1885

«E come fu ai tempi di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni precedenti al diluvio gli uomini mangiavano e bevevano, prendevano moglie e davano marito alle figlie fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e di nulla si avvide la gente finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo!» [Matteo, 24,37-39]

1. Cari figli! Nel tempo in cui vivete ci sono molte anime che si rallegrano della Mia seconda venuta, poiché riconoscono il decadimento degli uomini e, nonostante si sforzino di tendere spiritualmente, percepiscono che anche a loro viene aggravata sempre più la battaglia attraverso tali uomini di sentimento materiale.

2. L’esempio, la relazione con tali uomini senza Dio, li ostacola nel loro progresso, particolarmente però quelle anime che hanno appena cominciato a giungere alla conoscenza di cercare la verità.

3. Perciò per tali anime è molto necessario che evitino il più possibile la relazione con uomini di sentimento mondano, il che può avvenire meno nella professione che nella relazione sociale.

4. Un’anima che cerca di spiritualizzarsi sempre di più, deve ben disporre tutti i minuti del suo tempo, affinché li possa impiegare di più per le sue osservazioni spirituali che per la sua vita esteriore e per le sue azioni materiali; solo così è possibile che la stessa si esprima un po’ alla volta secondo la direzione spirituale, e così dia una testimonianza per il valore interiore.

5. Perciò sarà di grande benedizione per tali operose anime spirituali il fatto che esse si ritirino spesso dagli uomini del mondo e cerchino con cura la solitudine oppure quelli che le sono affini, per poter parlare di Me stesso (in filiale umile amore).

6. Per questo motivo Io feci la promessa: «Dove due o tre sono radunati nel Mio nome, là Io sono in mezzo a loro!» [Mt. 18,20].

7. Tali anime non devono aspettare la Mia seconda venuta, poiché la Mia apparizione spirituale o vicinanza è adempiuta nelle stesse; esse si sentono beate nella relazione con Me, e non desiderano segni esteriori.

8. Come Noè a quel tempo badava alla Mia voce poiché gli uomini completamente apostati da Me si dedicavano solo ai godimenti sensuali esteriori, così è nuovamente nel tempo attuale. E Io farò erigere ancora una volta un’Arca per i Miei figli, affinché rimangano salvati dal diluvio e non siano esposti alla morte spirituale.

9. Bene per coloro che riconoscono i segni del tempo e si preoccupano della loro salvezza!

10. Perciò anche voi, cari figli, ritiratevi sempre di più dalla vita sociale disposta al mondano e dai suoi divertimenti (da espellere); – acquistate il tempo affinché possiate impiegarlo a collaborare alla costruzione dell’arca, così che ancora molti uomini siano salvati dalla rovina! – Amen! Il Padre vostro.

 

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Cap. 37

 

L’importanza dell’intercessione

Tramite J.K.F. il 21 giugno 1894

1.     Figlio Mio, bada alla voce del Padre tuo e scrivi quindi fedelmente ciò che essa ti annuncia nel Signore:

*

2. Per quanto riguarda questi due figli che, nell’amore intercedente, mettete al Mio Cuore paterno affinché siano nutriti da Me, Padre loro, allora ti dico: “LasciateMi operare dapprima in questi figli attraverso la forza del Mio Spirito, in silenzio, senza parole; solo attraverso l’avvedersi del Mio Amore, come attraverso la vostra intercessione rafforzata, voglio attirarli più vicini a Me!”

3. Perciò unitevi sempre di più nell’intercessione, allora diventerete una cosa sola nell’amore, una cosa sola nella fede, una cosa sola nella speranza e nella fiducia e, con ciò, una cosa sola nel Mio Spirito!

4. Sì, Io vi dico, l’intercessione fa di voi dei veri figli del Mio Amore; in essa si unisce tutto ciò che è inteso sotto il vero amore per Dio e per gli uomini. Quindi: crescete nell’intercessione! Imparate a pregare per gli altri, vivete per gli altri, assistete gli altri, aiutate gli altri ovunque lo potete, allora voi stessi sarete veramente aiutati.

5. Imparate a dimenticare le vostre difficoltà, non appena pensate con amore alla maggiore difficoltà del prossimo e Mi supplicate per l’aiuto al fratello e alla sorella; allora la vostra sofferenza scomparirà, la preoccupazione dell’io diventerà più piccola e l’amor proprio diminuirà. Non appena crescerà l’amore per il prossimo, diventerete vivi e potenti attraverso l’amore per Dio, il Padre di tutti gli esseri sulla Terra.

6. Ora imprimetevi nella mente cosa guadagnate voi stessi attraverso la vera intercessione, ed eternamente senza perdere nulla, se dimenticate voi stessi per amore degli altri; tuttavia non deve essere questa la molla motrice, ma solo il vero puro amore per Me vi deve spingere a esercitare l’amore!

7. Inoltre, vi dico: “Solo se sarete realmente umili, vedrete crescere l’amore tra di voi, poiché il vero amore può sussistere nutrito solo dell’umiltà; se questo nutrimento che è l’umiltà gli viene dato solo scarsamente, allora l’amore diventa debole e alla fine muore, cioè perde la sua forza, perde il suo calore, e con ciò diventa senza effetto, incapace di vivere, quindi morto”.

8. La vita dell’amore è l’umiltà, essa sostiene e fortifica l’amore; l’umiltà dà all’amore il segno della purezza, gli imprime il sigillo della Divinità e lo mette alla pari del Mio Amore.

9. Vedete, qui avete nuovamente un segno di riconoscimento del vero amore, e allo stesso tempo un segno del Mio Amore che esorta tutti voi a compiere la seria intercessione, affinché l’imperversare delle tenebre, che diventeranno sempre più potenti, non vi colpiscano, e voi possiate diventare resistenti mediante l’amore che fluirà attraverso di voi e vi renderà potenti, … da poter dire, pieni di forza: “Levati di qui, Satana, mi sei di scandalo!”.

10. In questo consiste il potere dell’amore, cosicché potete indicare la porta al nemico se si avvicina alla stessa e mette alla prova il suo potere su di voi. Quindi, dimostrate che siete figli Miei! Il Mio Amore dimora in voi, ed Io, come vostro Padre, sono sempre con voi e tra di voi. – Amen!

 

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Cap. 38

 

Un cenno di Grazia per il genere femminile

Sulla vanità e la smania di piacere agli altri

Tramite J.K.F. il 6 luglio 1894

1. E tu devi continuare a scrivere per la figlia Mia L. che attende con ansia, colma di ardente desiderio di Me, pregandoMi come te: “Vieni a me, mio caro Padre, e mostrami cosa mi divide ancora da Te. Illumina Tu il mio interiore, perché io stessa non mi riconosco, e affinché eviti tutto ciò che mi separa da Te!”

2. Questa è la tua seria preghiera Mia amata figlia, e Io voglio esaudirtela e mostrarti di cosa soffri veramente.

3. Vedi, il tuo errore principale è la vanità e la smania di piacere agli altri, due cose che ben dimorano (particolarmente) in ogni cuore femminile e formano il male principale e fondamentale dell’intero genere umano, e oggi vogliamo rivolgere la nostra attenzione a questa così profonda sofferenza, – quindi ascoltate:

4. Che cosa s’intende veramente sotto ‘vanità’? In cosa si manifesta e da dove dobbiamo cominciare, per diventarne padroni? – Io leggo questa domanda in voi e vi dico: la vanità è il vostro secondo io, essa si è insediata nella vostra carne e nel sangue, ed è così del tutto una cosa sola con voi, tanto che non sapete dove la stessa comincia né dove finisce; e proprio per questo vi è difficile affrontarla, poiché volersi opporre a questo male vuol dire aspirare veramente a qualcosa di impossibile secondo il giudizio umano. Infatti, finché portate la veste del peccato, vi è impossibile un completo sottrarvi alle innate debolezze umane. Voi siete legati alla materia attraverso il corpo di carne, dalla quale vi potete liberare solo in parte, ma mai del tutto (poiché la carne è, per così dire, amor proprio consolidato).

5. Nondimeno, per mostrarvi come voi, quali legati schiavi del peccato, potete tuttavia diventare uomini liberi, Io sono venuto nel mondo per prendere il giogo su di Me, e rendervi liberi e privi di tutti i vincoli terreni!

6. Ho sofferto Io per voi, ho combattuto fino all’ultimo sangue, e alla fine morii per voi con la morte della croce, discesi all’inferno e ascesi al Cielo, versai su di voi il Mio Spirito, e vi ho colmato con la forza dall’alto, per togliere da voi l’oppressione!

7. Tuttavia, ora che tutto questo è accaduto, caricate un’altra volta su di voi il vecchio giogo, e invece di essere liberi, siete ancora di più schiavizzati, perché stimate poco l’Opera della Mia Grazia e non la riconoscete come l’unica che può rendervi felici.

8. E per liberarvi ancora una volta da questa oppressione del peccato, Io sono nuovamente disceso nella Mia grazia per mettere quell’Atto di grazia a tutti voi chiaramente e distintamente davanti all’anima, e mostrarvi, afferrabile con le mani, che tutto ciò che è in voi, è niente, e tutta la vostra fatica, il lottare e il guerreggiare non serve a nulla, se non ricevete tutto per grazia da Me, dal Padre vostro, prendendo con cuore grato ciò che la Mia grazia vi dona! Gettate su di Me ciò che vi opprime, e ricordate sempre che solo attraverso Gesù giungete al Padre o alla meta!

9. Se prestate ascolto a queste parole, allora arriverete al discernimento che Io Mi prendo cura di voi per grazia e misericordia tanto paternamente, perché siete esseri poveri e inermi, e in voi non c’è niente di meritevole; perciò la Mia grazia opera in voi così potentemente.

10. E se vi rivelo le vostre debolezze, se illumino il vostro interiore e diffondo su di voi la Mia chiara luce di grazia, allora questo non vi deve preparare nessun dolore, ma gioia inesprimibile. Questo vi deve mostrare la ricchezza della Mia grazia e tutta la pienezza del Mio Amore paterno.

11. Oh, se voi sapeste come Mi attira proprio la vostra debolezza e l’inclinazione al peccato, esultereste di essere peccatori, se vi riconosceste come tali. Il Mio cuore paterno è assetato dell’amore dei peccatori, vale a dire del vero umile amore filiale!

12. Ora siamo giunti a quel punto che vi separa ancora così spesso da Me, e questa è l’arroganza sorta dalla vanità, la quale si mette tra Me e voi e non vuole permettere che vi riconosciate come peccatori, che ritorniate uguali al figlio perduto e vi gettiate con pentimento e penitenza al cuore del Padre esclamando:

13. “Padre, io non sono degno di essere chiamato figlio Tuo, abbi pietà di me e fa di me ciò che a Te è gradito!”

14. Questa è l’unica via, il mezzo migliore per calpestare nella polvere la barriera dell’arroganza e della vanità. Quel cuore che invece teme di farlo, non è ancora Mio, perché gli manca la vera umiltà, e dove questa manca, là il nemico ha un campo ricco e un buon bottino, e se ne approprierà senza che Io possa e voglia impedirlo. Ogni uomo, infatti, è libero e può seguire chi vuole, il bene oppure il male; egli è completamente libero di decidere da quale mano vuole lasciarsi guidare. Io sto ugualmente vicino a ciascuno e guido colui che Mi sceglie come Guida e mette il suo destino nelle Mie mani, colmo di saldissima fiducia che Io lo guidi giustamente ovunque possa andare, e non ha nessun’altra meta davanti agli occhi che diventare figlio Mio, senza voler nient’altro che la Mia Volontà.

15. Un tale figlio è al sicuro dall’inganno, è al sicuro dall’astuzia del nemico e, se inciampa, o forse anche cade, è ancora Mio, consegnandosi a Me per questa e per quell’altra vita!

16. Ora tu domandi ancora, figlia Mia: “Cosa accade a coloro che dall’inizio non hanno scelto Te come Guida e percorrono le proprie vie?”, e particolarmente ansiosa per coloro il cui spirito è ottenebrato, per coloro che non sono più in grado di cercare il Mio cuore paterno chiedi: “Che cosa sarà poi di loro nell’aldilà? La Tua grazia e la Yua misericordia si estenderanno anche su di loro? E potranno recuperare il tralasciato, per godere anche loro della beatitudine dei figli di Dio?”. Queste sono le tue domande, figlia Mia, e te le scioglierò tutte a suo tempo. Per questa volta, ti dico solamente: “La Mia Misericordia non ha ancora una fine, e la Mia Bontà è nuova tutte le mattine!”

17. Accontentati di questo e non cessare di pregare per gli infelici, così il tuo amore crescerà per loro, e questo tuo amore ti sarà una chiara testimonianza che Io ho pietà di tutti, e non lascerò andar perduto nessuno. Se già il debole amore di un uomo mortale parla per la salvezza di tutti, come dovrebbe essere possibile per Me, che sono l’Amore stesso, aver creato degli esseri per l’eterna dannazione?

18. E chi nutre solo un po’ d’amore per Me e per i Miei, non può dare spazio neanche per un attimo a un simile pensiero che uno possa andare perduto per sempre; e chi Mi ama proprio di tutto cuore, sa che Io sono un Padre per tutti, e come perdono a voi tutti i vostri peccati, così li perdono al mondo intero. Perciò Io sono morto proprio per tutti!

19. Accogliete la benedizione del Padre vostro, e rimanete nel Mio Amore! – Amen!

 

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Cap. 39

 

Cenni per i genitori sull’educazione dei figli

Sull’amor proprio, sull’amore esagerato e sulla sensibilità

Tramite J.K.F. il 5  ottobre 1894

1. .Alla preghiera di questo figlio, Io dico: “Ciò che ti spinge a Me, ritorna a te a benedizione! Perciò sii consolato, credi solamente che tuo figlio vivrà, che supererà la malattia e ti apparirà nuovamente come un dono del Cielo, come una grande Grazia, per il quale ringrazierai di tutto cuore Me, il Donatore.

2. Quando avrai ricevuto ancora una volta tuo figlio così purificato da Me, dalla Mia mano, allora guardati a dimostrargli un amore e tenerezza troppo grandi! Educalo con giusta severità, e fagli sentire sempre più serietà che amore, così otterrai più fermezza di carattere in lui, piuttosto che, non badando alle sue debolezze ed errori, lo sovraccarichi con troppo amore. Per questo motivo a genitori troppo deboli devo quasi sempre riprenderMi i loro figli per lo più già in tenera età, perché essi esercitano con loro una specie di idolatria e li rendono quasi incapaci per il Mio regno, con la loro educazione del tutto contrastante al Mio Ordine.

3. Dove Io insegno l’abnegazione della propria volontà, qui voi lasciate al fanciullo la sua volontà e allevate il suo capriccio e ostinatezza, e dove Io tendo alla temperanza, sobrietà e semplicità, voi quasi ingozzate i vostri figli e li abituate con ciò all’esagerazione, e invece di coprire solo la nudità del loro corpo, appendete intorno a loro ogni genere di fronzoli e vanitosi gingilli, tanto che, appena usciti dalle fasce, non si riconoscono più per tanta vanità e superbia, e così cominciano già da piccoli ad acconciarsi e ad abbellirsi, per cui il sentimento infantile, il vero lato divino in loro, viene represso (attraverso la stolta vaccinazione dello spirito mondano), ed essi somigliano ancora, solo a pupazzi sdolcinati, ma non a figli Miei!

4. Io vi dico: il Mio cuore paterno sanguina a questa vista, e voi genitori morireste di dolore e inesprimibile pena se poteste vedere come soffocate la delicata pianticella (dell’anima), il nobile germoglio. Ed è solo per la pura preoccupazione della massa carnale che voi storpiate lo spirito del fanciullo e lo lasciate morire assai miseramente per puro amore esagerato e sbagliata concezione della vita. Come anche, essendo che voi stessi non siete basati saldamente nella fede in Me e nella Mia Parola, non riuscite a trasferire all’altro il vero amore. – Come può operare il vostro esempio in maniera luminosa sui vostri figli, e come potete educare i piccoli nel giusto sentimento, se voi stessi non siete ancora a lungo compenetrati dal Mio Spirito e avete bisogno di (auto) educazione?

5. Oh, cercate perciò soprattutto di far questo: come diventare veri discepoli di Cristo! Lottate per ciò che è più prezioso! Tendete alla meta: diventare ‘figli di Dio’! Purificate i vostri cuori e pentitevi dei vostri peccati, allora diventerete di spirito libero, e nella libertà dello spirito riconoscerete la Mia Volontà, la Volontà del Padre, il Quale oggi vi esorta urgentemente alla penitenza, alla fede e all’azione che ne sorge, per vero amore per Dio e per gli uomini.

6. Questo ve lo dice il Padre vostro con la benedizione. – Amen!

 

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Cap. 40

 

Qualcosa di veduto e udito

Da una lettera di H.S.M., il 29 luglio 1894

“Cari fratelli nel Signore! Oggi, in questo importante giorno commemorativo, la distruzione di Gerusalemme, siamo elevati molto malinconici al Padre, ma anche lieti, poiché il mondo deve proprio credere nella parola molto promettente di Gesù che è andata in adempimento, poiché è stata registrata alla maniera mondana. Il caro Padre parla ora in me”:

1. «Sì, per questo povero popolo, per lo più smarrito, i giudei, voi dovete implorare e pregare Me, il Padre vostro Gesù, cosicché Io possa diventare presso di loro, sempre più conosciuto. Pregate anche per i servitori (i rabbini), così che Io possa imprimerMi bene in loro e siano anche aperti i loro cuori, affinché i Raggi del Mio Amore possano illuminare le tenebre».

Oh, quanti angeli dalle sante altezze aiutano il Padre, lavorano con implorazioni e preghiere (come lo scorgo io). Oh, anche noi vogliamo fare di cuore, volentieri, ciò che sta nelle nostre forze per tutti, anche per i nemici, di cui ne abbiamo particolarmente molti, e dobbiamo portare grande derisione e scherno. (voglio dirti solo una piccola cosa, caro fratello: – quando andiamo in strada e incontriamo i nostri ex buoni compagni, anche se essi sputano davanti a noi, non dobbiamo prendercela). Ora parla il caro Padre:

2. O figli, quando incontrate tali cose, allora pensate a Me, a quanto Io soffrii. Voi portate solo una piccola particella della croce. O figli, parlate come Me come quando pendevo al tronco della vergogna: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!»

*

(L’ancella): «Satana vuol distruggere la nostra casa, perciò al mondo esterno non c’è molto da rimproverare, ma attraverso la grazia dell’onnimisericordioso Padre non ci riusciranno. A noi succede quasi come al nostro Lutero; vorremmo pregare con lui e cantare: “E se il mondo fosse pieno di diavoli, non temeremmo comunque troppo, Dio ci aiuterà! Amen!”». E tuttavia ciò, caro fratello, ti posso scrivere: – ci va molto bene e ci rallegriamo nel Signore, poiché Egli non allenta mai con i Suoi cenni e con le Sue parole:

«Venite a Me, Io vi guiderò!»

Caro fratello, voglio anche descriverti una stupenda visione che ho avuto. – Domenica scorsa mentre eravamo tutti in T. dai fratelli e sorelle e ci intrattenevamo sulla parola del Padre, a un tratto vidi venire il caro Padre con un mantello celeste e il volto raggiante, molto dolce; sulle due braccia portava un lungo nastro d’orato. E mentre stava in mezzo a noi, vennero subito dopo ai lati due angeli bianchi come la neve, uno di questi prese il nastro dalle mani del Padre, e poi ciascuno dei due prese un’estremità. L’uno teneva il nastro, l’altro lo lanciava intorno a noi tutti. Subito dopo s’inginocchiarono insieme e lodarono il Padre santo, il Quale allo stesso tempo dispensava parole (attraverso uno strumento presente, là chiamato ‘messaggero di Dio’).

Quando gli angeli si rialzarono, ognuno aveva nella mano una spada molto splendente; nello stesso tempo, intorno al nastro d’orato si era avvinghiato un viticcio di rose con spine molto sottili. (era molto bello – quando vogliamo uscire dal patto d’amore, allora le spine ci scalfiscono e rimaniamo indietro, e ci stringiamo di nuovo saldamente insieme; chi invece vuole uscire con forza, viene colpito dalla spada) Allora vennero altri angeli, essi presero tutti il nastro e lo portarono verso l’alto, e scomparvero.

Oh, caro fratello, se ci si può immergere così nelle altezze, il male del mondo e altro ancora non farebbe così male. Anche tu sei magari di questa opinione. E ora ti auguro la benedizione di Dio, tanta gioia e felicità che te li può donare proprio solamente il Padre. Tutti ti salutano”.

 

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Cap. 42

 

Sul ritorno di Cristo

[ I ]

Ricevuto tramite Th. B., l’11 agosto 1878

1. Miei cari figli! Dopo avervi annunciato il Mio Amore e avervi incoraggiati a esercitarlo voi stessi, posso lasciarvi dare uno sguardo alla Mia attuale venuta, un ritorno che molte anime bramano, poiché il Mio Spirito agisce dappertutto in misura aumentata e si trovano figli provenienti da Me che, alla vista della grande corruzione del mondo, esclamano: “Vieni, Signore Gesù, vieni presto!”, e ai quali, se soltanto volete farMi dimorare nei vostri cuori, Io pongo nel vostro cuore le confortanti parole: «Ecco, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo», .

2. Ogni anima che cerca di afferrarMi con serietà può dare testimonianza di questo. Essa sentirà in sé una forza tale da sfidare tutte le tempeste esteriori, come anche, chiudere il suo orecchio all’influsso dei poteri tenebrosi, perché essa ha bisogno in ogni istante di avere relazione con Me, e in ciò non vuol essere disturbata. Per giungere a questo punto di vista, aiutano proprio le tempeste esteriori, che sono le più dolorose. Le anime si rifugiano in Me e il Mio Amore è pronto ad andare loro incontro; esso dà conforto e consiglio, ed Io metto in conto questo avvicinamento a Me come se fosse la libera volontà dell’uomo, mentre questi sono spesso dei passi necessari che la Mia Sapienza saprà nobilitare, affinché con ciò vi possa essere unita la giusta benedizione.

2. Padre e figlio si uniscono in questo modo sempre di più, l’un con l’altro, e avverrà la Mia venuta: la sensazione della Mia vicinanza!

 

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[ II ]

 

Ricevuto tramite J. K. F., il 9 gennaio 1894

1.Quello che Mi chiedete nel puro amore filiale, ve lo voglio concedere in ogni tempo; perciò scrivi anche per questo figlio una parola proveniente dal Mio Amore paterno.

2. A te, Mio caro figlio, dico: “Sarai esaudito davanti al Padre tuo!”; voglio dare a te secondo il tuo desiderio e, attraverso la spada della Mia bocca, voglio aver pietà dei poveri e degli abbandonati, per amore dei quali Io sono venuto ancora una volta su questa Terra, come sta scritto: «E dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuotere con essa le nazioni; ed egli le reggerà con una verga di ferro e calcherà il tino del vino dell’ardente ira dell’onnipotente Dio». [Apocalisse di Giovanni 19,15]

3. La spada è la Mia parola, spada che deve penetrare i cuori di molti, affinché sia manifesto l’Amore del Padre e in tutti i cuori sia risvegliato per Dio, per il Padre, il vero desiderio e la giusta brama!

4. Infatti, solo quando il desiderio e la brama sono diventati viventi attraverso il vero amore, Dio può rivelarsi agli uomini come Padre.

5. Solo perché il tuo cuore è ora già potentemente acceso d’amore per Me, Io posso avvicinarMi a te con tutto il Mio Amore senza che la santità di Dio ti consumi, santità che dimora solo in Dio, ma non nel Padre.

6. Perciò lasciati purificare anche tu attraverso l’Amore del Padre poiché tale Amore santifica e rende puri da tutti i peccati, e chi è purificato da tale Amore, è completamente puro, e in lui non vi è più nessun peccato.

7. Vedi, così anche tu sei ora purificato attraverso l’Amore che dimora in te; poiché, chi rimane nell’Amore, anch’Io rimango in lui e lui rimane in Me. Chi però fa la Volontà del Padre, rimane nel Mio Amore!

8. Dunque, da ciò riconosci che solo colui che ama Dio sopra ogni cosa può esercitare i Miei comandamenti nello spirito e nella verità.

9. Perciò esercitati innanzi tutto nell’amore, allora avrai adempiuto tutta la Legge insieme ai profeti, e sarai figlio Mio nel senso vero della Parola.

10. Ma affinché tu impari a conoscere ‘il Padre’ in tutta la Sua grandezza, potenza e forza, ti dico ancora di più: “Porgi in piena fede e nel vero amore questo Mio pane di grazia alla sorella malata, affinché la sua anima inferma si satolli nel Mio Amore e, fortificata da ciò, sia ristorata e consolata”. Infatti, è per amor suo che ti ho benedetto così riccamente con il Mio Amore. Perciò, libera il tuo cuore, e fa come t’insegnerà l’Amore del Padre, e la Mia benedizione sarà con te. – Amen!  – Questo dice a te il Padre tuo fedele. – Amen!

 

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[ III ]

1. Ma tu, figlio, devi continuare a scrivere, poiché anche nel cuore della madre deve penetrare un Raggio del Mio Amore, anch’essa deve sentire la voce del Padre:

2. «Le Mie pecorelle sentono la Mia voce e Mi seguono, a loro Io dono la vita eterna!». [Giov. 10,27]

3. A te esclamo queste parole, figlio Mio amato, poiché hai riconosciuto la voce del Pastore ed hai seguito la Sua chiamata cercandola, e perciò devi trovare, e ricevere, la vera Vita di ogni vita!

4. Sii consolato e non temere, poiché sono Io!

5. Io voglio guidarti all’acqua vivente di cui la tua anima ha sete; se berrai di questa nella vera fede, non sentirai mai più sete, e come un giorno la samaritana, così Mi chiederai anche tu:

6. «O Signore, dammi da bere!» – Allora ti dirò: «Vieni qua e bevi! Vieni qua e mangia! Vieni e prendi! Io ti ho scolpito sulle palme delle Mie mani, tu sei Mio ed Io sono tuo!» [Isaia 49,16].

7. Perciò rallegrati e sii di lieto coraggio, poiché il Signore tuo Dio ti vuol visitare. «D’amore eterno ti ho amato, perciò ti ho attirato a Me, per pura benevolenza!» [Geremia 31,3].

*

8. Ecco, questa è la chiamata rivolta a te, figlio Mio, dal Padre tuo che ti ama e che anche tu devi imparare ad amare ancora più intimamente come hai fatto finora; e per il fatto che Egli si dà a riconoscere a te nel Suo grande Amore, non ti sarà difficile amarLo a tua volta di tutto cuore e con tutte le forze.

9. Questo l’annunzia a te l’eterno Amore del Padre. – Amen!

 

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Cap. 47

 

Sul fuggir via dal Signore

e incoraggiamento per l’agire per la causa del regno spirituale

 

«Venite a Me, affinché Io vi ristori!» [Giov. 6,60]

Ricevuto tramite J.K. F., il 2 settembre 1894

1. Sì, cari figli, venite a Me, ascoltate la Mia Parola e seguite la Mia voce! Guardate a Gesù, vostro Maestro, e seguite il Suo esempio in tutte le cose, allora la Mia santa pace e amore saranno sempre con voi.

2. Venite a Me, anche se vi sentite stanchi e affaticati, Io sono forza per lo stanco, vigore per l’abbandonato e un Padre per i deboli e i poveri; non solo per i poveri esteriormente, ma anche per i poveri spiritualmente voglio dimostrarMi particolarmente come il Dio che soccorre, voglio rivolgerMi a loro e riversare su di loro, tutto il Mio Amore.

3. Non volete fare anche voi così, Miei cari, come lo fa il Padre vostro nel Cielo? Non siete voi, Miei manovali, Miei servitori, attraverso i quali trasmetto le parole dell’Amore? Le posso trasmettere diversamente se non attraverso di voi, Miei prescelti servitori? – Voi siete le Mie mani e i Miei piedi; perciò dovete fare la Mia Volontà e percorrere le vie sulle quali vi guida il Mio Spirito.

4. Alcuni, infatti, si sono allontanati e Mi sono diventati infedeli dopo che li avevo preparati per Me, e sarebbero dovuti entrare al Mio servizio, ma a questo punto non trovarono compiacimento nel Mio cibo e furono disgustati dallo stesso, poiché le richieste che a loro furono fatte, erano contrarie alla loro carne; allora Mi abbandonarono e dissero: “Questo è stato un duro insegnamento!”. – Io li lascio andare e Mi cercherò ancora una volta degli strumenti che siano disposti a servirMi spontaneamente e che non si spaventino davanti al lavoro che li aspetta, ma si sforzino di compierlo con il cuore lietamente grato.

5. Perciò guardatevi bene dal non perdere ciò che vi siete guadagnati col lavoro, ma riceviate la piena ricompensa, vale a dire: “Cercate che vi rimanga conservata la Mia grazia fino alla fine del vostro viaggio peregrino sulla Terra!”. Se Mi rimarrete fedeli, anch’Io lo rimarrò e vi benedirò sempre riccamente! Chi non Mi dimentica, nemmeno Io lo dimenticherò, né distoglierò da lui il Mio volto.

6. Così sapete che Io sarò sempre con voi per donarvi la Mia grazia secondo il grado del vostro amore e della vostra umiltà, allo stesso modo secondo la misura della vostra attività d’amore e della vostra volontà d’amore.

7. Se lo comprendete, allora sforzatevi come aumentare l’amore con pazienza e mansuetudine; allora aumenterete i doni dello Spirito Santo, e avrete la Mia benedizione.

8. Questo ve lo dice ancora una volta l’Amore del Padre che, potente, vuol mostrarsi in voi, finché siete grandi peccatori, e perciò avete bisogno della Mia grazia e del Mio perdono.

9. Coloro che riconoscono questo, Mi ringrazieranno pieni di gioia, e loderanno il Mio Amore che non cessa di cercare il perduto.

10. Siate dunque di nuovo benedetti dal Padre vostro, attraverso Gesù Cristo! – Amen!

 

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Cap. 63

 

Anche questo è un segno del tempo

Ricevuto tramite J.K.F. il 1° febbraio 1895

 

Alla domanda su che cosa c’è da ritenere su ‘Il santo dramma’[1] di Seeber, Io vi dico:

1. A chi Io apro il cuore, che è il vero orecchio e l’occhio spirituale, presto riconoscerà quale Spirito e quale Voce parla da questo dramma; essi sono uguali alla Stella dei magi a Betlemme. Chi segue questa Stella in linea retta, troverà ciò che un giorno trovarono i saggi: il Fanciulletto nella stalla di Betlemme! Vale a dire, l’Altissimo nel bassissimo, come simbolo del più grande abbassamento e della più grande umiltà.

2. Invece a coloro che non lo fanno, questi riterranno tale oscurità per luce, e questi tali che seguono questa luce sono folli e stolti, perché non odono e non vedono, quindi sono completamente ciechi e sordi, finché Io li lascerò nella loro cecità e sordità. Venuto però per loro il tempo del viaggio, allora udranno anch’essi ciò che voi udite e vedete, quindi riconosceranno anche loro nel Figlio dell’uomo l’altissima Divinità stessa, e testimonieranno che Io sono il Signore, il Dio del Cielo e della Terra, il Signore che si lascia chiamare dai Suoi figli “Padre”, “Padre caro”.

3. Tuttavia, affinché non diventiate confusi e consideriate la stella più alta proprio come il Sole stesso, allora vi aggiungerò questo: “Chi porta in sé il Sole della vita, la Luce di tutta la luce, l’Amore stesso, non seguirà la luce delle stelle che splende solo per coloro i cui occhi spirituali verrebbero ancora abbagliati dal Sole della vita!”. – Voi che avete riconosciuto il Padre stesso già nella pienezza del Suo Amore nel vostro stesso cuore come il Bene più alto, nobile e migliore, comprenderete e afferrerete bene che Io non devo preparare tale cibo solo per i Miei figlioletti che Mi portano già nel cuore, ma per tutti gli uomini quello corrispondente alla loro essenza. Perciò vi dico oggi come sempre: “Siate uniti, e amatevi, poiché siete tutti figli di un solo Padre, e anche se portate differenti nomi, siete comunque nello Spirito del Mio Amore!

4. Questo ve lo dice il vostro fedele Padre Gesù. – Amen!

 

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Cap. 64

 

Un ammonimento in questo tempo

Ricevuto tramite J.L.B. il 22 febbraio 1880

1. Cari figli! La preghiera che Io stesso ho insegnato ai Miei discepoli affinché dovesse essere conservata anche per i Miei futuri seguaci, comincia con le parole: «Padre nostro”. Queste parole dovevano senza indugio caratterizzare la Mia Essenza, affinché ogni uomo che vuol pregare, – sappia che ora parla con il suo Dio, quel Dio che nello stesso tempo è Padre. Io non voglio che l’uomo con il rivolgere tale parola si senta indotto a vedere in Me il potente Creatore o il Giudice, bensì il Padre.

2. Tutte le richieste di questa preghiera, del Padrenostro, contengono la fiducia in Me, e i Miei figli possono quindi esporre a Me ciò che desiderano e ciò che manca loro. Chi Mi invoca come Padre celeste, deve averMi riconosciuto come lo stesso Padre, e precisamente così che possa affermare con confidenza: «Il Tuo regno venga, la Tua Volontà sia fatta!». In queste parole c’è il più grande desiderio di Me e manifesta lo stato dell’interiore, oppure indica il rapporto tra Me come Padre e l’uomo come figlio, così come deve essere, poiché accenna come Io – quale Padre santo – provveda comunque per tutto ciò che fa parte delle debolezze dei Miei figli, li perdono e li preservo dal male, se vengono a Me. Tuttavia, anche da parte dei figli deve avvenire una confessione dei loro errori; per il cui motivo, nelle richieste è indicato ciò.

3. Quando nel vostro cuore avete il desiderio di pregare e conversare con Me, allora invocate il Padrenostro come da voi è denominata tale preghiera universale, anche se la maggior parte degli uomini ne sono purtroppo talmente ultrasazi, che preferiscono comprare per molto denaro una formula di preghiera da un decantato saggio maestro, e in più s’illudono come gli altri, che, come essi dicono, rimangono fermi solo con il Padrenostro. Oggigiorno ci sono ancora solo pochi uomini che danno il massimo valore alla Mia preghiera data da Me stesso, e procurano accesso allo Spirito attraverso un serio auto esame pronunciando queste parole.

4. Così voi vedete come segni del tempo, dappertutto, empietà e disprezzo del Mio Essere, e accecamento, perfino anche presso tali uomini ai quali i loro peccati sono già manifesti. Anche per questi il Padrenostro non ha più il suo valore divino; essi gridano spesso a Me per impietosire, finché la loro voce diventa rauca, perché credono che Io sia un Giudice inesorabile, e per concludere, alcuni si affrettano ancora a tali preghiere, nell’aggiungere e sciorinare il Padrenostro, perché questa è un’usanza imparata meccanicamente. – Dove sono i Miei figli che vengono a Me con gioia, che Mi presentano il loro intero essere e ammettono che, senza il Mio Amore paterno, non ne avrebbero nessun diritto?

5. Adesso Io cerco questi figli e presento loro la domanda: “Avete già pregato seriamente il Padrenostro e vi siete esaminati conformemente a questo?”. – Ben per coloro ai quali lo Spirito emette l’attestato che è già avvenuto; Io voglio stabilire presso di loro il Mio regno, voglio esaudire tutte le altre preghiere come l’ho promesso in Matteo al cap.11. – Amen!

 

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[1] Il santo dramma è un’opera del poeta tirolese Karl Seeber (1872‑1943), scrittore di lingua tedesca. Si tratta di un testo poetico‑drammatico di carattere religioso e simbolico che rientra nella tradizione del cosiddetto dramma sacro o mistero cristiano, molto diffuso nell’area austro‑tedesca tra fine Ottocento e primo Novecento. L’opera mette in scena la lotta spirituale dell’uomo, il contrasto tra bene e male, e il ruolo della fede cristiana come via di salvezza.