200 MESSAGGI DI CHICO XAVIER

 

 

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1 - QUELLO A CUI SIAMO PIÙ SOTTOPOSTI

 

Quello a cui siamo più sottoposti al mondo -

Non è la difficoltà. È lo scoraggiamento in superarla.

Non è la prova. È la disperazione innanzi alla sofferenza.

Non è la malattia. È il terrore di riceverla.

Non è il parente infelice. È la tristezza di averlo nel gruppo in famiglia.

Non è l'insuccesso. È l'ostinazione di non riconoscere i propri errori.

Non è l'ingratitudine. È l'incapacità di amare senza egoismo.

Non è la propria piccolezza di animo. È la rivolta contro la superiorità degli altri.

Non è l'ingiuria. È l'orgoglio ferito.

Non è la tentazione. È la voluttà di sperimentarne gli attrattivi.

Non è la vecchiaia del corpo. È la passione per le apparenze.

Come è facile percepire, nella soluzione di qualsiasi problema, il peggior problema è la carica di afflizioni che creiamo, che sviluppiamo e che sosteniamo contro di noi.

 

Spirito: ALBINO TEXEIRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Passos da Vida – Edizione IDE

 

 

2 - PREGHIERA DEL PRINCIPIANTE

 

Signore!

In tutto quanto ti chiedo, con quanto io ringrazi l'infinita bontà con cui mi attendi.

Non considerare quel che ti chiedo con insistenza, ma quello di cui ho più bisogno.

E quando mi concederai quello di cui ho più bisogno, insegnami a far uso della tua concessione, non solo a mio profitto, ma in beneficio degli altri, perché io sia felice con il tuo dono, senza recare danno a nessuno.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Aulas da Vida - Edizione Ideal

 

 

 

3 – TRANQUILLITÀ

 

1. Comincia il giorno nella luce della Preghiera.

    L'amore di Dio non manca mai.

2. Accetta qualsiasi difficoltà senza discutere.

    Oggi è il momento di fare il meglio che puoi.

3. Lavora con gioia.

    Il pigro, quantunque si mostri in un piedistallo di oro massiccio, è un cadavere che pensa.

4. Fa il bene quanto puoi.

    Ogni creatura transita fra le proprie creazioni.

5. Valorizza i minuti.

    Tutto ritorna, ad eccezione del tempo perduto.

6. Impara ad ubbidire nel culto dei propri obblighi.

    Se tu non credi alla disciplina, osserva una macchina senza freni.

7. Stima la semplicità.

    Il lusso è il mausoleo di coloro che si avvicinano alla morte.

8. Perdona senza restrizioni.

    Irritarsi è il miglior modo per perdere.

9. Usa la gentilezza, ma, in modo speciale dentro a casa tua.

    Prova ad attendere i famigliari come tratti le visite.

10. In favore della tua pace, conserva la fedeltà a te stesso.

    Ricordati che, il giorno del Calvario, la massa applaudiva la causa trionfante dei crocifissori, ma Cristo, solitario e vinto, rappresentava la causa di Dio.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: O Espírito da Verdade – Edizione FEB

 

 

 

4 – CALMA

 

Se sei al punto di scoppiare mentalmente, rimani qualche momento in silenzio per pensare.

Se il motivo è la molestia del proprio corpo, l'agitazione porta al peggio.

Se la ragione è un'infermità nella persona cara, il tuo scompigliamento è fattore aggravante.

Se hai subito danni materiali, il tuo reclamo è una bomba in ritardo, iniziando un caso nuovo.

Se hai perduto qualche affezione, la tua lagnanza farà di te una persona meno simpatica, presso ad altri amici.

Se hai lasciato indietro qualche opportunità, l'inquietudine è uno spreco di tempo.

Se le contrarietà appariscono, l'atto di braveggiare allontanerà da te la collaborazione spontanea.

Se hai commesso un errore, la disperazione è una porta aperta a sbagli più importanti.

Se non hai raggiunto quel che desideravi, l'impazienza farà più lunga la distanza fra te e la meta da essere raggiunta.

Qualsisia il grado di difficoltà, conserva la calma, lavorando, perché, in tutti i problemi, la serenità è il rifugio dell'anima, esigendo il lavoro per soluzione.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: O Espirito da Verdade - Edizione FEB

 

 

 

5 - DINANZI ALLA LEGGE

 

Lo spirito cosciente, creato attraverso i millenni, nelle regioni inferiori della natura, arriva alla condizione d'umanità, dopo aver pagato i tributi che l'evoluzione gli esige.

In vista di ciò, è naturale che tu capisca che il libero arbitro stabilisce determinata posizione per ogni anima, pertanto ogni persona deve a se stessa la situazione in cui si mette.

Possiedi quello che hai dato.

Ricaverai quello che stai dando.

Conosci quello che hai imparato.

Saprai quello che studi.

Hai incontrato quello che cercavi.

Troverai quello che cerchi.

Hai ottenuto quello che hai richiesto.

Raggiungerai quel cui aspiri.

Sei oggi quello che hai fatto con te ieri.

Sarai domani quello che fai con te oggi.

Arriviamo al giorno chiaro della ragione, semplici ed ignoranti, davanti al perfezionamento e al progresso, ma con libertà interiore di scegliere il proprio cammino.

Abbiamo tutti, così, nella volontà, lo stimolo per la vita, con infinite possibilità di prendere coscienza e di realizzare.

Il controllo dell'universo è la giustizia che definisce dappertutto la responsabilità di ognuno.

La gloria dell'universo è la sapienza, esprimendo luce nelle coscienze.

Il sostegno dell'universo è il lavoro che colloca ogni intelligenza al posto che gli spetta

La felicità dell'universo è l'amore nella forma del bene di tutti.

Il Creatore concede alle creature, nel tempo e nello spazio, le esperienze che desiderano, affinché si aggiustino, finalmente, alle leggi di bontà e d'equilibrio che Lo manifestano. Ecco perché rimanere nell'oscurità o nella luce, nel dolore o nella gioia, nel male o nel bene, è un'azione spirituale che dipende da noi.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Justija Divina - Edizione FEB

 

 

 

6 - QUESTO È DELLA LEGGE DI DIO

 

Tollera, costruendo

Tutto il bene che puoi

Non esigere dagli altri Doti che ancora ti mancano.

Errori dei compagni

Potrebbero essere nostri.

Accetta le prove

Come esami di fede.

Avrai in te la pace

Che avrai creato negli altri.

Abbiamo Sempre quel che diamo.

Questa è la legge di Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Tocando o Barco – Edizione IDEAL

 

 

 

7 - PERDONO E LIBERTÀ

 

Impariamo a perdonare, conquistando la libertà di servire.

E imprescindibile dimenticare il male affinché il bene si realizzi.

Ovunque lavori, esercita la tolleranza costruttiva affinché l'incarico non si assoggetti a perturbazioni...

A casa, preserva la comprensione fraterna, affinché l'oscurità non t'incateni lo spirito alla disperazione... Ovunque stai e ovunque vai, ricordati del perdono incondizionato, perché l'aiuto degli altri assicuri pace alla vita.

É indispensabile che la comprensione regni oggi fra noi, affinché domani non ci troviamo incarcerati nella rete delle tenebre. La morte non è una liberazione pura e semplice.

Il disincarnarsi dell'anima dal corpo non è esonerarsi dai sentimenti che gli sono propri.

Molti portano con sé, nell'aldilà, una tazza di fiele avvelenato con cui distruggono i migliori sogni di coloro che sono rimasti in Terra, e molti di quelli che rimangono in Terra conservano nel cuore un'anfora di fuoco vivo con cui distruggono le migliori speranze di coloro che oltrepassano il grigio portale del tumulo.

Non cercare per la tua anima l'invisibile inferno dell'odio.

Riconciliati con l'avversario proprio oggi, cercando di capirlo e servirlo affinché, in futuro, non ti prolunghi in lotte contro le forze occulte.

Trasferire la riconciliazione al cammino della morte è tormentare il cammino della propria vita.

Scusa sempre, riconoscendo che non prescindiamo della pazienza di altrui.

Non sempre siamo noi la vittima reale giacché, attraverso attitudini incomprensibili, induciamo il prossimo ad agire contro di noi convertendoci, davanti ai tribunali della Giustizia Divina, in autori intellettuali dei delitti che passiamo a lamentare indebitamente presso agli altri.

Qualsiasi intolleranza è violenza.

Qualsiasi durezza spirituale è crudeltà.

Di solito, la critica è la corrosione del bene, tanto quanto l'accusa, abitualmente, è una sferza di braci. E sapendo che incontreremo sulla strada la proiezione di noi stessi, conserviamo il perdono come difensore della nostra libertà, aiutando adesso per non essere boicottati dopo.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Trevo de Idéias - Edizione GEEM

 

 

 

8 - PERDONA ADESSO

 

Non fermarti!

Torna alla presenza del compagno che ti ha ferito e perdonalo, aiutandolo a ricuperarsi.

Rifletti e appoggialo!

Quante afflizioni e perturbazioni gli hanno percosso l'anima, prima che la sua voce si ergesse per offenderti o prima che il suo braccio, armato dall'incomprensione, deferisse contro di te il colpo deprimente?

Mantieni la calma e aiuta, senza desistere.

Più tardi, è possibile che tu non possa, a tua volta, sopportare l'orrendo assalto dell'ira e reclamerai, ugualmente, il balsamo della comprensione di altri.

Ritorna al tuo focolare o alla tua lotta e spaglia, di nuovo, la benedizione dell'amore, con tutti i cuori che giacciono avvelenati dal fiele della crudeltà o dal veleno della calunnia.

Non esitare, però!

Perdona adesso, mentre l'opportunità di riapprossimazione favorisce i tuoi buoni desideri perché, probabilmente, in futuro, l'occasione luminosa sarà passata e non troverai intorno a te se no la mortificazione del pentimento e il pianto amaro dell'inutile lamento.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Assim Venceras - Edizione IDEAL

 

 

 

9 - ABBI SEMPRE FIDUCIA

 

Non perdere la tua fede fra le tenebre del mondo.

Anche se i tuoi piedi sanguinano, continua a camminare, erigendola come luce celeste, al di sopra di te stesso.

Abbi fede e lavora.

Sforzati nel bene ed aspetta con pazienza.

Tutto passa e tutto si rinnova sulla Terra, però quello che viene dal cielo rimarrà.

Di tutti gli infelici, i più sventurati sono quelli che hanno perduto la fiducia in Dio ed in loro stessi, perché il più grande infortunio è soffrire la privazione della fede e continuare a vivere.

Eleva, dunque, il tuo sguardo e cammina.

Lotta e servi. Impara ed avanza.

Brilla l'aurora oltre la notte.

Oggi, è possibile che la tempesta ti maltratti il cuore e ti tormenti l'ideale, punzecchiandoti con l'afflizione o minacciandoti con la morte...

Non dimenticarti, però, che domani è un altro giorno.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Cartas do Coragao - Edizione LAKE

 

 

 

10 - FAVORE DIVINO

 

Non lamentarti di Dio perché le difficoltà popolano la tua vita.

Con certezza Dio conosce tutti i programmi d'azione che ti strutturano l'esistenza.

Il parente difficile, le faccende casalinghe, gli incarichi ardui, la conquista di simpatia, la relazione spinosa...

Tutto ciò Dio potrebbe sopprimerlo in un istante

Tuttavia, senza i famigliari incomprensibili, non conosceresti l'amore; all’infuori degli ostacoli domestici, non acquisiresti responsabilità; fuggendo dagli incarichi di sacrificio, non avresti esperienza; lontano dalla ricerca di appoggio, non praticheresti la fraternità e disertando dalle lotte di gruppo, finiresti per sconoscere il valore della cooperazione.

...Convinciti che Dio può sanare qualsiasi inquietudine, ma lascia ad ognuno la benedizione del lavoro, in modo che possiamo uscire dall'ingenuità e dall'inerzia, per essere, un giorno, collaboratori coscienti della Divina Sapienza che sostiene la Creazione.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Amizade - Edizione Ideal

 

 

 

11 -  PREGHIERA DAVANTI ALLA PAROLA

 

Signore!

Mi desti la parola per semente di luce.

Aiutami a coltivarla.

Non permettere che io l'avvolga nell'ombra che proietto.

Insegnami a parlare affinché sia fatto il meglio.

Aiutami a ricordare quello che deve essere detto e ad eliminare dalla memoria tutto quello che la tua bontà spera che si lanci nell'oblio.

Ovunque l'irritazione mi ricerchi, inducimi al silenzio e, dove si propaghi l'incendio dell'incomprensione o dell'odio, fa che io pronunci la frase calmante che può spegnere il fuoco dell'ira.

In qualsiasi conversazione, ispirami il concetto corretto che si aggiusti all'edificazione del bene, nel momento esatto, e fa che io sia attento affinché il male non mi usi, in gloria del conturbamento.

Non lasciare che io taci davanti alla verità, ma conservami nella tua prudenza, affinché io sappia dosare la verità, in amore, affinché la compassione e la speranza non si spegnano presso di me.

Portami il cuore al raziocinio, sincero senz'asprezza, soave senza pigrizia, fraterno senza esigere e fa, Signore, che la mia parola ubbidisca alla tua volontà, oggi e sempre.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Caminho Espirita - Edizione IDE

 

 

 

12 – COLLERA

 

La collera presenta dieci negative complesse che inducono la migliore delle creature alla peggiore delle frustrazioni:

1. Non risolve. Rende più grave

2. Non riscatta. Complica

3. Non illumina. Oscura

4. Non riunisce. Separa

5. Non aiuta. Pregiudica

6. Non equilibra. Sbilancia

7. Non riconforta. Avvelena

8. Non favorisce. Difficolta

9. Non benedice. Maledice

10. Non edifica. Distrugge

Evita la collera come chi fugge al contatto distruggente dell'alta tensione.

Ma se il mattino, al svegliarti, ti trovi di cattivo umore, prima che il flagello s'installi del tutto nella tua testa e nella tua voce, cominci il giorno supplicando alla Divina Bontà il soccorso provvidenziale di una laringite.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: O Espirito da Verdade - Edizione FEB

 

 

 

13 - IL BAMBINO

 

L'uomo Reggerà il proprio nido in alto, stazionando in cima ai giganteschi edifici di cemento armato...

Scalerà la sommità della scienza, popolando lo spazio di onde multiple, incessantemente convertite in messaggi di suono e di colore.

Volerà in palazzi aerei, incrociando i cieli con la velocità del raggio...

S'innalzerà su torri potenti, studiando la natura e il movimento degli astri...

Si reggerà, vittorioso, in cima alla cultura intellettuale, speculando sull'essenza dell'universo...

Ciononostante, se non scenderà nel suolo del mondo, pieno di amore per aiutare il bambino, aspetterà inutilmente l'umanità migliore.

Nell'infanzia, sorge, rinnovato, il germe della perfezione, tanto quanto nell'aurora ricomincia la folgore del giorno.

Stendi le braccia generose e proteggi i piccolini che ti circondano.

Liberali, oggi, dall'ignoranza e dalla penuria, dalla pigrizia e dalla crudeltà, affinché, in futuro, sappiano liberarsi dal crimine e dalla sofferenza.

Figlio della tua carne o frutto del focolare di altri, ogni bambino è vita di tua vita.

Impara a scendere per aiutarlo, come Gesù è sceso fra noi per redimerci.

Se il recupero dell'infanzia è per la gloria del bene, tutto il progresso umano continuerà ad oscillare negli arbusti spinosi dell'illusione e del male.

Non dubitare che, al piede di ogni culla, Dio ci permette di incontrare il nostro futuro. Da noi dipende farlo per un sentiero pericoloso in discesa all'ombra o per una strada sublime per l'ascensione alla luce.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Taja de Luz - Edizione LAKE

 

 

 

14 - POMPIERI DI DIO

 

Abbiamo diverse forme di aiutare:

sopprimere la penuria;

stendere la beneficenza;

creare la generosità

consolare la sofferenza.

Esiste però, una di loro alla portata di tutti che può essere ampiamente esercitata ovunque: il donativo della calma nei momenti tribolati della vita.

Ricordati dei beni spirituali che riesci a distribuire e non mettere da parte un simile ricorso.

Davanti ai reclami e alle critiche, usa la tolleranza che possa stabilire l'armonia possibile fra accusati ed accusatori; nel ricevere ingiurie ed offese, silenzi e dimentica gli squilibri di cui forse sei rimasto vittima, eliminando le calamità della delinquenza; davanti all'aggressività esagerata di qualcuno, conserva la serenità che guarisca i cuori e pacifichi gli ambienti; incontrando veicoli di discordia, impiega l'intendimento che allontani urti e conflitti capaci di suscitare irritazioni e perturbazione.

In qualsiasi momento difficile dell'esistenza, disponi della possibilità di attuare beneficamente con i ricorsi della bontà e della comprensione che si mescolano per la garanzia della pace.

Ricordati della scintilla lanciata avventatamente quando si trasforma in un fuoco incontrollato e divoratore.

Qualsiasi creatura, quando si mostra agendo senza il senso della responsabilità, può provocare incendi lamentabili, distruggendo i più elevati valori della vita.

Così, ovunque stiamo, che a noi spetti essere i pompieri di Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Caminos de Volta - Edizione GEEM

 

 

 

15 - FRATELLO CORAGGIO

 

Dio alimenti la tua Fede dovunque vai, Adornandoti di luci rinascenti, Nei sogni e nelle speranze che alimenti, A sopprimere dispiaceri ed amarezze. Dio t'ingrandisca in tutto quanto tenti. nonostante sopporti i propri dolori, Nell'intuito di accogliere i sofferenti, Gli affaticati, i tristi e gli ammalati.

Fratello coraggio, anima di allegria,

Sempre servendo ed amando, giorno per giorno, Esaltando le prove caritatevoli.

Sii grato alla vita e alla lotta, piangi e canta, Gesù t'inspira la strada chiara e santa Messaggero dell'Amore, Benedetto Sia! ...

 

Spirito: JESUS GON&ALVES

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Estradas e Destinos - Edizione CÈU

 

 

 

16 – PERMALOSITÀ

 

Non permettere che suscettibilità ti conturbino il cuore

Dà agli altri la libertà di pensare tanto quanto sei libero di pensare come desideri.

Ognuno vede i problemi della vita sotto un angolo differente.

Molte volte, un'opinione diversa dalla tua può essere di grande aiuto per la tua esperienza o per il tuo affare, se ti disponi ad analizzarla.

Suscettibilità distruggono le migliori amicizie.

Chi reclama rende più gravi le difficoltà.

Non alimentare risentimenti.

Offendersi è un modo di perdere le situazioni più favorevoli.

Non irritarti, coopera.

Chiunque vive a ferirsi finisce nella condizione di uno spino.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Sinal Verde - Edizione CEC

 

 

 

17 - CAROVANA E MESSAGGIO

La lotta è aspra, gravosa. Eppure, siamo quella carovana di Cristo che deve proseguire, per le vie del mondo, trasmettendo il messaggio che dobbiamo trasmettere.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

18 - DISSIPANDO OMBRE

 

Concentriamo le nostre forze nel proposito di amare i nostri nemici, secondo i precetti di Cristo, affinché le ombre si dissipino.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

19 - SIAMO COMPAGNI

 

Alle volte, noi altri, i compagni disincarnati, al sollecitare serenità e fiducia ai nostri amici in lotta e difficoltà sulla Terra, ci assomigliamo, o forse meglio, sembriamo dei pompieri tranquilli esortando alla pazienza i fratelli che soffrono nell'inferno di un incendio, ma non è ben così.

Siamo compagni della stessa costruzione, colleghi della stessa causa.

 

Spirito: BEZERRA DE MENEZES

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Bezrra, Chico e Voce - Edizione GEEM

 

 

 

20 - NON LAMENTARTI

 

Quando ti lamenti di qualcuno o di qualcosa, è possibile che tu stia rifiutando la presenza della persona o disprezzando l'aiuto che la Divina Previdenza ti ha inviato per liberarti di mali maggiori che forse ti aspettano più avanti.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Dal libro de Respostas - Edizione IDEAL

 

 

 

21 - ORAZIONE DEL PANE

 

Signore!

Fra quelli che ti chiedono protezione, m'includo anch'io, servo umile cui inviasti per estinguere il flagello della fame.

Prendendo parte al movimento di quelli che ti servono, ho fatto anche oggi il mio giro. Mi sono veduto spesso ritenuto in focolari fastosi, cooperando nelle allegrie della tavola abbondante, ma ho visto povere donne che mi stendevano le mani inutilmente!...

Ho visto bambini spogli che mi guardavano ansiosi, come se stessero guardando fisso un tesoro perduto.

Ho incontrato uomini tristi, che traspiravano sudore, che mi contemplavano afflitti, rogando in silenzio perché gli soccorressi i figliuoli abbandonati all'estremo infortunio...

Ho ascoltato infermi che non avevano tanto bisogno di medicine, ma di me, affinché potessero attendere allo stomaco torturato! ...

Ho veduto la carestia stanca di pianto e ho notato, in molti miseri cuori, una muta disperazione per mia causa.

Tuttavia, Signore, sono quasi sempre incarcerato da quelle stesse creature che dicono di glorificarti.

Parlano in tuo nome, confortate e distratte nella cornice del superfluo, dimenticando che camminasti nel mondo, senza che ci fosse una pietra su cui riposare la testa.

Lodano la tua bontà ed esaltano la tua gloria, senza notare presso di loro i propri fratelli stanchi ed affamati. E, molte volte, dopo belle dissertazioni attorno ai tuoi insegnamenti, m'imprigionano in cassetti e armadi, quando non mi tengono rinchiuso sotto la tela colorita di vetrine costose o nel recinto scuro dei magazzini.

Insegnali Signore, nelle lezioni di carità, a dividermi per amore, perché io non sia motivo di delinquenza.

E, se possibile, moltiplicami, per misericordia, un'altra volta, affinché io possa alleviare tutti gli affamati della Terra, perché un giorno, Signore, quando insegnavi l'uomo a pregare, m'includesti fra le necessità le più giuste della vita, supplicando anche a Dio:

“Il pane nostro di ogni giorno daccelo oggi”.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: O Espirito da Verdade - Edizione FEB

 

 

 

22 - DIO E L'INFINITO

Cos'è Dio?

“Dio è l'intelligenza suprema, causa primaria di tutte le cose”.

Cosa si deve intendere per infinito?

“Quello che non ha principio né fine: lo sconosciuto; tutto quello che è sconosciuto è infinito”.

Si potrebbe affermare che Dio è l'infinito?

“Definizione incompleta. Povertà del linguaggio umano, insufficiente per definire quello che si trova al di sopra del linguaggio degli uomini”.

Dio è infinito nelle sue perfezioni, ma l'infinito è un'astrazione. Dire che Dio è l'infinito è prendere l'attributo di una cosa come se fosse la cosa in sé, è definire una cosa che non è conosciuta da un'altra e che non lo è di più che la prima.

 

ALLAN KARDEC

Dal Libro: “Il Libro degli Spiriti”

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: O Dal libro dos Espiritos

 

 

 

23 – CRITICA

 

Se è arrivata l'ora di criticare qualcuno, pensa un poco prima di cominciare a farlo.

Se il parente è nell'errore, ricordati che vivi insieme a lui per aiutarlo.

Se il fratello rivela un procedimento lamentabile, ricorda che ci sono molestie occulte che possono attingere te stesso.

Se un compagno è fallito, è arrivato il momento di sostituirlo sul lavoro, finché ritorni.

Se l'amico è disorientato, medita sulle trame dell'ossessione.

Se l'uomo dell'attività pubblica sembra fuori di sé, lo squilibrio è problema suo.

Se ci sono disastri morali presso i vicini, questo sarebbe un motivo per un ausilio fraterno, poiché questi stessi disastri probabilmente arriveranno a noi.

Se il prossimo è caduto in errore, non c'è bisogno che qualcuno gli aumenti i dolori di coscienza.

Se una persona è entrata in disperazione, nel collasso delle proprie energie, l'acidume non gli serve a nulla

Anche se ti trovi davanti a quelli che si mostrano profondamente immersi nella pazzia o nella delinquenza, parla del bene e fuggi dalla critica distruttiva, perché la tua riprovazione non farà il servizio dei medici e dei giudici indicati per soccorrerli e, anche se la tua opinione è austera e di condanna, in questo o in quello, tu non puoi scordarti che l'opinione di Dio, Padre di tutti noi, può essere differente.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Dal Libro: “Spirito Della Verità” - Edizione FEB

Medium: Francisco Candido Xavier

 

 

 

24 - OGNI PERSONA

 

Ognuno è quello che crede; parla di quello che gli piace; ritiene quello che ricerca; insegna quello che impara; possiede quello che dà e vale quello che fa.

Sempre facile, pertanto, per ognuno di noi, riconoscere gli schemi di vita in cui ci mettiamo.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Agóra é o Tempo - Edizione IDEAL

 

 

 

25 - CHIAMATO PER ATTENDERE

 

Prima di mostrare gli ostacoli, ascolta la voce della vita, che ti parla senza parole, nelle occorrenze del quotidiano.

Colui che riesce già a percepire le necessità degli altri è chiamato per attenderli.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Espera Servindo - Edizione GEEM

 

 

 

26 - CHIARO REGISTRO

 

Le opportunità per la costruzione del bene procedono da Dio.

Il profitto è dentro di noi.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Espera Servindo - Edizione GEEM

 

 

 

27 - CONQUISTA INTIMA

 

Tutti gli stati infermi dell'anima, in fondo, si assomigliano agli stati infermi del corpo, sollecitando la medicina adeguata che ne favorisca la cura.

E l'impazienza, che tante volte provoca risse inutili, è uno di loro, esigendo la presenza della calma che la bandisca dal mondo intimo.

Come, però, ottenere la serenità, quando siamo impulsivi per vocazione o per abitudine?

É giusto ricordare che così come ci accomodiamo, ubbidienti, per ascoltare il professore venuto ad insegnarci, è forzoso ugualmente assettare l'emotività, nel dipartimento del raziocinio, per educarla, educandoci; e, applicando i principi di fraternità e di amore che abbiamo abbracciato, inciteremo i nostri propri sensi alla necessaria rinnovazione.

Fatto ciò, noteremo che qualsiasi istante di turbamento o di squilibrio è strumento di prova per la valutazione del nostro proprio profitto.

Impareremo, finalmente, che davanti alla critica, siamo convocati a dimostrare la benevolenza, innanzi alla censura, bisogna esercitare la bontà; davanti al pessimismo, siamo indotti a coltivare la speranza; davanti alla condanna, siamo indicati alla benedizione, e che, diminuendo qualsiasi apparenza del male, è necessario pensare al bene, disponendoci a servirlo.

Dedicandoci con sincerità a simili esercizi di comprensione e tolleranza, ci troveremo in lezione proficua, per l'acquisizione di calori eterni sul terreno dello spirito.

É così che, in materia di pazienza, se la pazienza ci sfugge, urge riconoscere che, davanti alle circostanze più avverse della vita, ci troviamo tutti noi nel momento giusto di conquistarla.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal Libro: “Rumo Certo” (Direzione Sicura) - Edizione FEB

 

 

 

28 – COSTRUZIONI

 

Lo spazio dell'abitazione è ottenuto attraverso il regolamento.

La casa è fatta a base di pietre.

Il focolare è formato dall'educazione.

La sussistenza è mantenuta con il lavoro.

La famiglia si sostiene sulla base del rispetto.

La vita felice è costruita sulla coscienza tranquilla con la benedizione dell'amore.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Convivencia - Edizione CÈU

 

 

 

29 - DIO E NOI

 

Dio ci garantisce la vita.

Spetta a noi altri perfezionarla ed ingrandirla.

Dio ci provvede d'intelligenza.

Rispondiamo della formazione della cultura.

Dio c'illumina con ragione.

Il discernimento avviene per conto nostro.

Dio ci alimenta attraverso l'amore.

Otterremo sempre dall'amore quello che avremo fatto con lui.

Dio suscita le circostanze.

Da noi dipende la scelta dell'azione per utilizzarle.

Dio crea la possibilità.

Il lavoro è opera nostra.

Dio concede il dono di parlare.

La parola è a carico nostro.

Dio sparge ricorsi.

Siamo incaricati di valorizzarli e di svilupparli

Dio suggerisce il bene.

É in noi il senso di concordanza.

Dio crea la semente.

Abbiamo il privilegio di seminare per il coltivo del suolo.

Dio c'invia il meglio che siamo in grado di ricevere.

Accettazione o ribellione nascono da noi con i risultati attribuibili ad ognuna di loro.

Dio stabilisce il pensiero libero.

Deteniamo il potere di maneggiarlo dirigerlo in base ai principi di causa ed effetto.

In tutti i luoghi troveremo la creatura associata ai Creati nelle occorrenze della Creazione.

La Divina Previdenza e l'Umana Cooperazione sorgono sempre insieme in tutte le realizzazioni della vita, ciò perché viene da Dio il dono e deriva dall'Uomo l'applicazione. E giacché la Giustizia Perfetta ci accompagna e ci osserva in tutti i passi del cammino evolutivo, la legge della responsabilità funziona in tutte le possibilità, determinando meriti o necessità di ogni persona in particolare e riducendo tutte le teorie di ricompensa e punizione al saggio precetto evangelico: “Ad ognuno secondo le sue opere”.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Encontro Marcado - Edizione FEB

 

 

 

30 – MORMORAZIONI

 

“Che tutte le cose siano fatte senza mormorazioni né contese” - Paolo. (FILIPENSES, 2:14)

Non si è mai visto una contesa che non fosse preceduta da mormorazioni inferiori. È abitudine antica della superficialità cercare l'ingratitudine, la miseria morale, l'orgoglio, la vanità e tutti i flagelli che rovinano anime in questo mondo per organizzare le conferenze dell'oscurantismo, dove il bene, l'amore e la verità sono focalizzati con malizia.

Quando qualcuno comincia a trovare motivi facili per molte lamentele, è giusto procedere ad una rigorosa autocritica, in modo di verificare se non patisce della terribile infermità delle mormorazioni.

Quelli che compiono i propri doveri, in base alle attività giuste non potranno di sicuro coltivare pretesti per reclamare.

É indispensabile che si conservi il discepolo in guardia contro questi accumulatori di energie distruttive perché, in modo generale, la loro influenza perniciosa invade quasi tutti i luoghi di lotta del Pianeta.

É facile individuarli. Per loro, tutto è sbagliato, nulla serve, non si deve aspettare qualcosa di meglio in niente.

Il loro verbo è irritazione permanente, le loro osservazioni sono ingiuste e scoraggiano.

Lottiamo, al limite delle nostre forze, contro queste umilianti attitudini mentali. Fiduciosi in Dio, dilatiamo tutte le nostre speranze, sicuri che, secondo affermano gli antichi Proverbi, il cuore ottimista conduce alla pace e all'allegria.

 

Spirito: EMMANUEL

Dal Libro: “Pane Nostro” - Edizione FEB

Medium: Francisco Candido Xavier

 

 

 

31 - LA MELANCONIA

 

Sapete perché, alle volte, una vaga tristezza s'impossessa dei vostri cuori e vi porta a considerare amara la vita? È che il vostro Spirito, aspirando alla felicità e alla libertà, si esaurisce, aggiogato al corpo che gli serve di prigione, in vani sforzi per uscirne. Riconoscendo inutili quegli sforzi, si scoraggia e, come il corpo ne subisce l'influenza, siete invasi dalla lassitudine, dall'abbattimento, da una specie di apatia, e vi ritenete infelici.

Credetemi, resistite energicamente a queste impressioni che vi indeboliscono la volontà. Sono innate nello spirito di tutti gli uomini le aspirazioni per una vita migliore, ma non cercatele in questo mondo e, adesso, quando Dio vi invia gli Spiriti che Gli appartengono, per istruirvi sulla felicità che Egli vi riserva, aspettate pazientemente l'angelo della liberazione, per aiutarvi a rompere i legami che vi mantengono lo Spirito prigioniero. Ricordatevi che, durante il vostro esilio sulla Terra, dovete compiere una missione di cui non sospettate, sia dedicandovi alla vostra famiglia, sia eseguendo i diversi obblighi che Dio vi ha affidato. Se, nel corso di quest'esilio-prova, esonerandovi dei vostri incarichi, su di voi cadono le cure, le inquietudini e le tribolazioni, siate forti e coraggiosi per sopportarle. Affrontatele con risoluzione. Durano poco e vi condurranno alla compagnia degli amici per cui piangete e che, giubilanti di vedervi di nuovo fra di loro, vi stenderanno le braccia, per condurvi ad una regione inaccessibile alle afflizioni della Terra.

 

Francois de Genève. (Bordeo)

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo” - Cap. V - Articolo 25, FEB.

 

 

 

32 - NECESSITÀ DELL'INCARNAZIONE

 

L’incarnazione sarebbe un castigo e soltanto gli Spiriti colpevoli sono soggetti a subirla?

Il passaggio degli Spiriti per la vita corporale è necessario perché possano compiere, per mezzo di un’azione materiale, i propositi cui esecuzione Dio a loro affida. L'incarnazione è necessaria, per il loro bene, giacché l'attività che sono obbligati ad esercitare gli aiuta a sviluppare l'intelligenza. Essendo sovranamente giusto, Dio deve distribuire tutto ugualmente a tutti i suoi figli; ha quindi stabilito per tutti lo stesso punto di partenza, la stessa capacità, gli stessi obblighi da compiere e la libertà di procedere. Qualsiasi privilegio sarebbe una preferenza, un'ingiustizia. Ma l'incarnazione, per gli Spiriti, è uno stato transitorio. È un compito che Dio li impone, quando iniziano la vita, come prima esperienza dell'uso che faranno del libero arbitrio. Coloro che eseguono con diligenza questo compito traspongono rapidamente e meno penosamente i primi livelli dell'iniziazione e più presto godono del frutto dei loro lavori. Coloro che, al contrario, fanno cattivo uso della libertà che Dio li concede ritardano il loro progresso e, tal sia l'ostinazione che dimostrano, possono prolungare indefinitamente la necessità della reincarnazione ed è quando diventa un castigo.

 

S. Luis (Paris, 1859).

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo”, FEB.

 

 

 

33 - AZIONE DELLA PREGHIERA

 

Tu sei il coltivatore.

L'altro è il campo.

Tu semi.

L'altro produce.

Tu sei il granaio.

L'altro è il cliente.

Tu fornisci.

L'altro acquista.

Tu sei l'attore.

L'altro è il pubblico.

Tu reciti.

L'altro osserva.

Tu sei la parola.

L'altro è il microfono.

Tu parli.

L'altro trasmette.

Tu sei l'artista.

L'altro è lo strumento.

Tu suoni.

L'altro risponde.

Tu sei il paesaggio,

L'altro è l'obiettivo.

Tu sorgi.

L'altro fotografa.

Tu sei l'avvenimento.

L'altro è la notizia

Tu agisci.

L'altro racconta.

Aiuta quanto puoi.

Fa il bene senza guardare a chi lo fai.

Tu sei il desiderio di proseguire verso Iddio.

Ma, fra Dio e te, il prossimo è il ponte.

Il creatore attende alle creature attraverso le creature.

É la ragione per cui sei tu la preghiera, ma il tuo merito si trova negli altri.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal Libro: “Lo Spirito Della Verità” - Edizione FEB

 

 

 

34 - IN PACE CON TUTTI

 

Molte volte, sul cammino evangelico, rimane il vuoto lasciato dalle affezioni che ci esonerano della tenerezza più grande, rimane l'amaro della disillusione davanti a coloro che camminavano con noi ieri ancora ed oggi si ritirano, disorientati, dalla strada che condividevamo in servizio comune... Tuttavia, questo è naturale e fatale. Preghiamo a Dio per loro. Neanche noi che li amiamo e che, per la solitudine passeggera, siamo indotti alla capacità di maggiori riflessioni, riusciamo a sapere quanti dolori e quante prove sopportano!...

Proseguiamo, quindi, in avanti, benedicendo tutti.

Che la luce del Signore raggiunga a tutti e protegga sempre.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

35 - AVENDO SEMPRE FIDUCIA

 

…..chiediamo al Signore che sostenga le nostre forze nel compimento dei compromessi assunti e proseguiamo innanzi, nel campo delle nostre benedette lotte, con la certezza che il Divino Benefattore non ci abbandona mai.

 

BEZERRA DE MENEZES

Dal Libro: “Bezerra, Chico e te” - Edizione GEEM

Medium: Francisco Candido Xavier

 

 

 

36 – DENARO

 

Il denaro non è luce, ma sostiene la lampada.

Non è la pace, comunque, è un compagno per ottenerla.

Non è calore, eppure, diventa cappotto.

Non è il potere della fede, ma alimenta la speranza.

Non è amore, intanto, è capace di promuoversi al grado di prezioso ingrediente nella protezione affettiva.

Non è un mattone di costruzione, tuttavia, assicura le attività che garantiscono il progresso.

Non è cultura, ma appoggia il libro.

Non è visione, tuttavia, aiuta l'incontro di strumenti che ampliano la capacità degli occhi.

Non è base di cura, intanto, favorisce l'acquisizione del farmaco.

Insomma, il denaro, associato ad una coscienza tranquilla, leva del lavoro e origine della beneficenza, appoggio dell'istruzione e sostegno dell'allegria, è una benedizione del Cielo che, di modo immediato, non sempre porta felicità, ma sempre viene a mancare.

 

BEZERRA DE MENEZES

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Caridade - Edizione IDE

 

 

 

37 – UNIONE

 

…..uniamoci.

Solo l'unione potrà rinforzarci per il preciso compimento dei nostri obblighi, con il servizio e l'umiltà come norme di azione.

 

BEZERRA DE MENEZES

Dal Libro: “Bezerra, Chico e te” - Edizione GEEM

Medium: Francisco Candido Xavier

 

 

 

38 - ANNOTANDO SINCERAMENTE

 

Se mediti sinceramente sulle prove che hai già superato, sui problemi che hai già attraversato, sui dolori che hai già dimenticato e sugli ostacoli che, molte volte, hai già contornato, senza grande sforzo da parte tua, riconoscerai che il rifugio in Dio è stato e sta con te in tutti i momenti, imparando a cooperare più a favore della pace in te stesso, consolidando la fede nella Provvidenza Divina che mai ci abbandona.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

 

 

 

39 - DAVANTI ALL'ALDILÀ

 

La vita non finisce

Dove la morte sorge.

Non trasformare nostalgia

In fiele per quelli che sono partiti.

Loro proseguono con te, Quantunque di un'altra forma.

Da loro amore e pace, Per più che tu patisca.

Loro ti aspettano anche Cercando di proteggerti. Stiamo tutti insieme.

In Presenza di Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Religiao dos Espiritos - Edizione FEB

 

 

 

40 - OGNI GIORNO

 

Se ti lamenti del poco che ti garantisce la vita, Pensi al bambino che si è addormentato con fame; All'amico senza lavoro, vedendo i suoi figli senza pane, Alla donna mendicando per il figlio ammalato, Rifletti per quelli che soffrono molto di più che noi stessi. E, meditando in te, darai grazie a Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Candido Xavier

Dal libro: Passos da Vida - Edizione IDE

 

 

 

41 - CAMBIO DIVINO

 

Accuse ingiuste

Prendono come bersaglio il tuo cammino?

Non inclinarti davanti

Al fango che ti lanciano.

Continua facendo

Tutto il bene che puoi.

Nessun meglio che il tempo

Risponde ai detrattori.

Il suolo cambia lo sterco

Per bracciate di rose.

E il dare il bene per il male É la forma di cambio di Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Algo Mais - Edizione IDEAL

 

 

 

42 - QUESTI ALTRI BAMBINI

 

Quando abbracci tuo figlio, nel benessere della casa, rimangono questi altri bambini che vivono senza focolare.

Disponi di alimento abbondante affinché tuo figlio si mantenga in linea di robustezza.

Questi altri bambini, intanto, camminano disorientati, aspettando i resti della tavola che li getti, con noncuranza, terminato il pasto abbondante.

Scegli l'indumento nobile e pulito che tuo figlio metterà, secondo la stagione.

Intanto, questi altri bambini tremano di freddo, ricoperti di stracci.

Difendi tuo figlio contro le intemperie, sotto il tetto accogliente, sostenendolo come gioiello nello scrigno.

Intanto, questi altri bambini dormicchiano sulla via pubblica quando non si stendono nello spazio asfissiante della fognatura.

Apri, sotto lo sguardo affascinato di tuo figlio, i tesori della scuola.

E questi altri bambini sospirano invano per la luce dell'alfabeto, finendo, molte volte, rinchiusi nel cubicolo delle prigioni, di fronte all'ignoranza che cieca la loro esistenza.

Conduci tuo figlio ad esami da pediatri distinti ogni volta che lasci intravedere un leggero mal di testa. Intanto, questi altri bambini attaccati da malattie atroci, agonizzano su letti di pietra, senza che una mano amica venga a soccorrerli.

Offri ai sensi di tuo figlio la festa permanente delle suggestioni felici, attraverso l'istruzione incessante. Però, questi altri bambini guardano occhi e uditi quasi sintonizzati sullo scolo abissale delle tenebre. Accarezza così tuo figlio sul trono familiare, ma scendi nel cortile della prova, dove questi altri bambini si agitano nell'oscurità o nella disperazione e aiutali quanto puoi!

Colui che serve nell'amore di Cristo sa che la buona parola e il gesto di tenerezza, il pezzo di pane e l'indumento, il flacone di farmaco e la tazza di latte realizzano meraviglie.

Proclami ad ogni passo che aspetti fiducioso lo splendore del futuro ma, finché questi altri bambini piangono abbandonati, invocheremo invano il mondo migliore.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Religiao dos Espiritos - Edizione FEB

 

 

 

43 - NESSUN MUORE

 

Non reclamare dalla Terra

Gli esseri che sono partiti...

Osserva la pianta che ritorna Nel seme che sta morendo.

Piangi, poiché il pianto

Purifica la visione.

Ciononostante, continua

Ad agire per il bene.

Lacrime senza rivolta

È rugiada della speranza.

La morte è la propria vita In una nuova edizione.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Caravana do Amor - Edizione IDE

 

 

 

44 - PREGHIERA FRATERNA

 

Fratello nostro, che stai sulla Terra, Glorificata sia la tua volontà, in favore dell'infinito bene.

Lavora incessantemente per il Regno Divino, con la tua cooperazione spontanea.

Sia corrisposta la tua aspirazione elevata, con l'oblio di tutti i capricci inferiori.

Sia nel focolare della Carne, sia nel Tempio dell'universo.

il pane nostro di tutti i giorni, che viene dal Celeste Granaio, usalo con rispetto e dividilo santamente.

Scusa le nostre pecche in relazione a te, nello stesso modo in cui l'Eterno Padre ha perdonato i nostri debiti in comune.

Non permettere che la tua esistenza si perda in tentazione dei cattivi pensieri.

Liberati dai mali che procedono dal proprio cuore.

Perché ti appartiene, adesso, la gloriosa opportunità d'elevazione al regno del potere, della giustizia, della pace della gloria e dell'amore per sempre.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Correio Fraterno - Edizione FEB

 

 

 

45 - PENSA E ANNOTA

 

In nessun momento, potrai affermare che non puoi essere utile.

Fa d'ogni giorno un poema di fede.

Puoi essere la speranza di coloro che giacciono nell'angustia.

Una frase di luce erge i fratelli caduti.

Avrai, tanto ne vorrai, la preghiera che benedice.

Per spargere il bene, basta l'appoggio di Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Assim Venceras - Edizione IDEAL

 

 

 

46 - PROFUMO DI DIO

 

Si è sparso il profumo Dalle Altezze Celesti.

Gli uomini lo misero

In vasi numerosi

Alcuni sottili e alti,

Altri ampi e ovoidi;

Alcuni fatti d'oro,

Altri d'argilla o d'argento.

Tante forme diverse,

Ma l'aroma era lo stesso.

Questa - è la storia dell'amore, Il profumo di Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Luz Bendita - Edizione IDEAL

 

 

 

47 - REGRESSIONE DELLA MEMORIA

 

Se siamo stati portati sulla Terra per dimenticare il nostro passato, per valorizzare il presente e per preparare in nostro beneficio il futuro migliore, perché provocare la regressione della memoria di quello che siamo stati o di quel che abbiamo fatto, semplicemente per questioni d'inutile curiosità, o per cercare quelli che sono stati i nostri compagni, affine di ritornare agli squilibri che abbiamo oggi riscattato?

La nostra propria esistenza attuale ci presenterà le missioni e le prove che, in sé, sono la ricapitolazione del nostro passato nelle nostre diverse vite, o anche, soltanto del nostro ultimo passaggio sulla Terra fissato nel mondo fisico, corso di rigenerazione in cui siamo integrati nelle dette prove d'ogni giorno.

Perché effettuare la regressione della memoria, unicamente per rimpiangere il ricordo degli episodi infelici del passato, o per esibire una grandezza illusoria in situazioni in cui, per semplice desiderio d'imprudente ripresa di avvenimenti, siamo stati protagonisti, se sappiamo già, specialmente con Allan Kardec, che eliminiamo gradualmente le nostre imperfezioni naturali o spegniamo il falso brillo di tanti disvii che soltanto c'indurranno in errori che non vorremmo più ripetere?

Cerchiamo di essere sinceri e cerchiamo di osservare le nostre tendenze.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

 

 

 

48 - SUPPLICA PER LA PACE

 

Signore Gesù!

Tu dicesti: “la Mia pace vi do ...”

Eppure, Signore,

Molti di noi vivono camminando distratti;

Tribolati, talvolta, per sciocchezze;

Afflitti senza ragione;

Avidi di acquisizioni superflue;

Irritabili per difficoltà passeggere;

Piegati sotto il peso di cariche formate da disillusioni e discordie che abbiamo noi stessi inventato;

Occupati in litigi infelici;

Ipnotizzati da tristezza ed acidume che c'inclinano alla divisione e al pessimismo...

Abbiamo capito, si, Gesù, che ci hai detto:

- “La Mia pace vi do...”

Dinanzi alle nostre inibizioni ed ostacoli, però, noi ti supplichiamo, per misericordia:

- Signore, ci concedesti la pace, eppure, insegnaci a riceverla.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

 

 

 

49 - AVVISO CALMANTE

 

Il lavoro efficiente deve essere pianificato, ma non dimenticare che le circostanze procedono da una vita superiore.

Il tempo è un fiume di sorprese.

Usa il sostegno della bontà e la batea della tolleranza per cogliere l'oro della Previdenza Divina nei sassolini dei fatti sgradevoli.

La conversazione noiosa è forse il veicolo della preziosa indicazione.

La visita che non si aspetta ci porta probabilmente una benedizione.

L'ostacolo con cui non si contava, in molte occasioni, traduce l'aiuto della Spiritualità Maggiore, prima che sorga una certa difficoltà.

La noia di un minuto può essere la pausa di un avviso salvatore

L'infermità subita, comunemente, è il processo di cui si utilizza il Piano Superiore per impedire una caduta spettacolare.

Osserva il tuo programma di azione, secondo i tuoi incarichi, ma non dimenticarti della pazienza nel corso della tua vita.

Ognuno di noi è chiamato per l'esecuzione di un compito determinato, ma l'abilitazione per questo viene da Dio.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Busca e acharas - Edizione IDEAL

 

 

 

50 - PREGHIERA DI CARITAS

 

Dio, nostro Padre, che Siete tutto potere e bontà, date forza a colui che passa per la prova, date la luce a colui che cerca la verità, mettete nel cuore dell'uomo la compassione e la carità.

Dio! Date al viaggiatore la stella guida, all'afflitto la consolazione, all'ammalato il riposo.

Padre! Date al colpevole il pentimento, allo spirito la verità, al bambino la guida, all'orfano il padre.

Signore! Che la vostra bontà si stenda su tutto quello che creaste.

Pietà, Signore, per coloro che non Vi conoscono; speranza per coloro che soffrono. Che la vostra bontà permetta agli spiriti consolatori di diffondere dappertutto la pace, la speranza e la fede.

Dio! Un raggio, una scintilla del Vostro amore può incendiare la terra. Lasciateci bere dalle fontane di questa bontà feconda ed infinita e tutte le lacrime seccheranno, tutti i dolori si calmeranno. Un cuore solo, un pensiero solo salirà fino a Voi, come un grido di riconoscenza e di amore. Come Mosè sulla montagna, noi L'aspettiamo con le braccia aperte, Oh! Potere. Oh! Bontà. Oh! Bellezza. Oh! Perfezione. E vogliamo di qualche modo, raggiungere la Vostra misericordia.

Dio! Dateci la forza di aiutare il progresso affinché possiamo salire fino a Voi; dateci la carità pura; dateci la fede e la ragione, dateci la semplicità che farà delle nostre anime lo specchio dove si deve riflettere la Vostra immagine.

 

CARITAS

Medium: Madame W. Krill

Psicografada em 25 de Dezembro de 1873 em Bordeaux – Franca

 

 

 

51 – ERRORI

 

Abbi sempre compassione:

- Così chiede il Signore.

Colui che non è mai scivolato Forse cadrà domani.

Quello che piange aspetta un

Cuore che lo capisca.

Un altro sognava il bene,

Ma rimase prigioniero del male.

Il perdono sorge

A quelli che perdonano.

Stiamo tutti insieme

Nella giustizia di Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Luz Bendita - Edizione Ideal

 

 

 

52 - FEDE VIVA

 

La fede che soltanto crede è una luce stazionaria nel cuore che la ritiene.

Per comunicarsi con un altro, però, illuminando cuori e sollevando anime, la fede viva dovrà spostarsi, utilizzando la macchina delle buone opere.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Material de Construção - Edizione CÈU

 

 

 

53 - RICORDI DI UN AMICO

 

Non credere in cose facili.

Molte afflizioni ci fustigano lo spirito, innanzi ai nostri propri capricci non attesi.

Non aspettare denaro in abbondanza o persino in eccesso per sentirti felice.

Ringrazia il Cielo per la possibilità che hai di lavorare, poiché il lavoro garantirà la tua sussistenza nonché la sussistenza di quei cuori che ti sono cari.

Non aspettare la felicità per realizzare i tuoi propri desideri.

La sazietà è forse l'annuncio della penuria, cui prove possibilmente non resisterai.

Non credere che una personalità umana, installata nei pinnacoli del potere, disponga di ricorsi per risolvere tutti i problemi che affollano la tua esistenza.

É probabile che questa persona, meritatamente importante, stia trascinando un fardello di tribolazioni più pesante che il tuo.

Se vuoi vivere fuori delle inquietudini del quotidiano, non esigere dagli altri quello che gli altri non possono ancora dare.

Se vuoi vivere nell'allegria della coscienza tranquilla, aiuta il prossimo quanto puoi, lavora sempre e abbi fiducia in Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Hora Certa - Edizione GEEM

 

 

 

54 - NEL RACCOLTO DI LUCE

 

Non perdere tempo lungo il cammino della vita, perché il giorno risponderà per i minuti.

Non dimenticarti del potere che il lavoro ha.

Non desistere da imparare, convinto che nulla si perde.

Non combattere nessuna creatura, perché l'odio comincia dove finisce la simpatia.

Non fuggire alla schiavitù del dovere, perché la tua libertà sia degna.

Non mescolare il pane della tua gioia nelle lacrime dei simili.

Non aspettare il domani, per poi praticare il bene o insegnarlo.

Non spendere soltanto con te stesso se ciò potrebbe servire per sostenere altre dieci vite

Non reclamare esclusivamente in tuo favore in nessun caso.

Non usare la verità appena per esibire la tua superiorità o per il semplice piacere di ferire.

Non imporre restrizioni al bene di tutti, affinché il bene possa contare realmente su di te.

Non elogiare te stesso.

Non lamentare l'assenza degli altri perché, probabilmente, gli altri aspettano la tua cooperazione.

Non aprire la tua finestra nella direzione del pantano.

Non dubitare della vittoria finale del bene.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Cartas do Coragao - Edizione LAKE

 

 

 

55 - OSSERVA I GIGLI

 

“...Nota come crescono i gigli del campo...” - Gesù (Matteo, 6:28)

“Osserva i gigli del campo ...” - ci esortò Gesù.

La lezione ci avverte contro le inquietudini improduttive, senza spingerci all'oziosità.

I gigli, per evidenziarsi tale quali si rivelano, non si affliggono e neanche mietono; nonostante ciò, si sforzano con pazienza, dalla germinazione, nel proprio sviluppo, astenendosi di agitazioni per conquistare riserve inutili temendo per l'avvenire, poi credono istintivamente nelle provviste della vita. Non filano né tessono per mostrare la bellezza che li caratterizza; tuttavia, non disdegnano di fare quel che possono, affine di cooperare all'arricchimento dello sforzo umano.

Non si preoccupano di essere gerani o garofani e si accettano proprio nella configurazione e nell'essenza come furono formati, conforme ai principi della specie.

Non cogitano di criticare le altre piante che occupano la loro vicinanza, lasciando ad ognuna di loro il diritto di essere loro stesse, nelle attività che riguardano il loro proprio destino.

Ammettono il calore e il freddo, il vento e la pioggia, approfittando di quello che gli possono donare di utile, senza lamentarsi dei supposti eccessi in cui si esprimono.

Non indagate quanto alla condizione o alla posizione di quelli cui riuscite a rendere servizio, sia aggiungendo bellezza e profumo alla Terra o ornando feste e collaborando nell'interesse delle creature indipendentemente dal valore di mercato.

E, soprattutto, si sbocciano e servono, nel luogo in cui furono designati dalla Sapienza Divina, per mezzo delle forze della natura, anche quando hanno le loro radici affondate nel pantano.

Evidentemente noi, gli spiriti umani, non siamo elementi del regno vegetale, ma possiamo imparare con i gigli, serenità ed accettazione, pace e lavoro, con le responsabilità e i privilegi del discernimento e della ragione che un semplice fiore ancora non possiede.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Aulas da Vida - Edizione IDEAL

 

 

 

56 - PREGHIERA DINANZI ALLA MANGIATOIA

 

Signore,

Dinanzi alla Mangiatoia in cui ci disserri il cuore, insegnaci ad aprire le braccia per riceverli.

Non relegarci al labirinto delle nostre illusioni, né abbandonaci al lusso dei nostri problemi.

Venimmo al Tuo incontro, stanchi della nostra propria fatuità.

Sole della Vita, non affidarci alle tenebre della morte.

Rinforza in noi il buon animo.

Ravvivi in noi la fede.

Inducici alla fiducia e alla buona volontà.

Tu che rinunciasti al Cielo in favore della Terra, aiutaci a scendere, con il Supremo Bene, per essere più utili!...

Tu che lasciasti la compagnia degli angeli saggi e generosi, per amore agli uomini ignoranti ed infelici, aiutaci a stendere, con i fratelli più bisognosi di noi il tesoro di luce che ci porti!...

Difendici contro i vermi della vanità.

Accoglici contro i serpi dell'orgoglio.

Conducici al cammino del lavoro e dell'umiltà.

E, grati davanti alla Tua Culla di Luminosa Speranza, noi ti supplichiamo, soprattutto, i doni della semplicità e della pace, affinché possiamo essere, insieme con te, fedeli a Dio, oggi e sempre.

Così sia.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Antologia Mediùnica do Natal - Edizione FEB

 

 

 

57 - SERVI SENZA ATTACCAMENTO

 

Usa, senza imprigionarti,

I beni di cui godi.

Medita sulle ricchezze

Che si sono già disperse.

Antiche opere di arte Valorizzano musei.

Titoli di ascendenti

Sono blasoni senza calore.

Di quel che tu sei o possiedi, Fai il meglio che puoi.

Servi senz'attaccarti, Tutto appartiene a Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Luz Bendita - Edizione IDEAL

 

 

 

58 – AVVISO

 

É ricercato.

Uomo considerato Galileo.

Trentatré anni.

Pelle chiara ed espressione triste.

Capelli lunghi e barba malcurata.

Marche sanguinolente sulle mani e sui piedi.

Cammina abitualmente accompagnato da mendicanti e da vagabondi, da ammalati e mutilati, da cechi ed infelici.

Ovunque appare, frequentemente, è visto con una gran comitiva di donne, alcune di loro facendo parte di malavita, con bambini in stracci.

Di solito è seguito da dodici pescatori e da marginali.

Dimostra rispetto verso le autorità, determinando che si dia a Cesare quel che è di Cesare, ma diffonde insegnamenti contrari alla Legge antica, come segue:

- il perdono delle offese;

- l'amore ai nemici;

- la preghiera in favore di quelli che ci perseguono o ci calunniano;

- la distribuzione indiscriminata di doni ai bisognosi;

- l'accoglimento degli ammalati, indipendentemente di chi siano;

- ed arriva al cumulo di raccomandare che una persona bastonata in una faccia offra l'altra all'aggressore.

Non si sa ancora se è un magico, ma testimoni idonei affermano che moltiplicò cinque pani e due pesci in alimentazione per più di cinquemila persone, rimanendo dodici cesti.

Ritenuto impostore per avere portato persone morte alla vita, fu preso e bastonato.

Sentenziato alla morte, con assoluta approvazione del proprio popolo, che lo condannò, di preferenza a Barabba, malfattore conosciuto, ha ricevuto insulti e pietrate, senza lamentarsi, quando portava la croce sulle spalle.

Non si offese, quando interrogato dalla Giustizia, complicando la sua situazione, perché i suoi propri seguaci l'abbandonarono nelle ore difficili.

Sotto affronti e scherni, fu crocifisso fra due ladri.

Non ebbe parenti che gli dimostrassero solidarietà, salvo sua Madre, una fragile donna che piangeva ai piedi della croce.

Dopo la sua morte, non si trovò neanche un posto per seppellirlo, soltanto un fangoso cantuccio di una tomba per gentilezza di un amico.

Dopo il terzo giorno del seppellimento, è sparito dal sepolcro e fu visto da diverse persone che lo identificarono dalle piaghe sanguinolente dei piedi e delle mani.

Questo è l'uomo che è diligentemente ricercato.

Il suo nome è Gesù di Nazareth.

Se riesci a trovarlo, devi seguirlo per sempre.

 

Spirito: MARIA DOLORES

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Coração e Vida - Edizione IDEAL

 

 

 

59 - DIO NOSTRO PADRE

 

Glorificare nostro padre è onorare anche Iddio. Nostro Padre d'infinita Bontà.

Nell'istituto domestico, i figli maturati nell'esperienza onorano i genitori, attraverso gli obblighi eseguiti nel focolare.

Nella residenza planetaria, i figli di Dio, edificati nella comprensione delle Sue Leggi, dignificano il Tutto­ Misericordioso per intermezzo dei doveri rigorosamente eseguiti, presso l'umanità nei cammini del mondo.

Amiamo a Dio nella persona del prossimo.

Cominciamo l'esercizio di quest'abnegazione che ci darà il necessario accesso alla Luce Divina.

Siamo stati feriti nelle faccende quotidiane? Dobbiamo imparare a dimenticare le offese del compagno che ignora ancora le conseguenze del male.

Colpi d'ingiuria ci sono piovuti addosso, cercando di sterminarci la speranza e il coraggio?

Cerchiamo di capire l'inesperienza di coloro che non conoscono la forza dell'eccesso che scatenano per se stessi e continuiamo a collaborare per il miglioramento del bene di tutti.

Chi è che viene lì, affamato o disperato, cercando aiuto e consolazione?

Soffermiamoci per servire perché è un nostro familiare che bussa alla nostra porta, supplicando asilo e comprensione.

Che cosa pensare dell'infelice che passa nella via pubblica macchiato da sarcasmo e condanna?

Nessun dubbio rimane nel nostro spirito quanto all'imperativo di capirlo e di aiutarlo poiché è nostro fratello per la Paternità Divina ed aspetta la nostra devozione.

Dio, il Signor Supremo della Vita, il Padre che riceve quotidianamente i nostri protesti di fedeltà e d'amore conta in verità su di noi ed in verità ha bisogno di noi.

Aspetta con fiducia che riusciamo ad essere il rifugio per squilibrati, la fortezza dei deboli, l'energia degli affaticati, la benedizione di quelli che furono condotti alla solitudine.

Dio ha bisogno di noi e desidera ricevere la nostra cooperazione, anche se umile.

C'invia i bisognosi di tutte le specie e di tutte le provenienze perché rappresentiamo la Sua Providenza Divina. Dappertutto, è possibile ricevere questo mandato sublime e disimpegnarlo.

É per questo che Gesù, il figlio più consacrato al Supremo Signore che la Terra ha già conosciuto, si è così espresso facendoci sentire che Dio sta con noi e ci aspetta in tutte le circostanze: “Tutto il bene farai nel mondo all'ultimo dei piccolini, in verità, è a me che lo avrai fatto”.

 

Spirito: BATUIRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

60 - DAVANTI ALLA BONTÀ DI DIO

 

Quando il sembiante del male ci sembrerà terribile, a punto d'insinuare negli spiriti più valorosi la falsa supposizione che si trovano davanti alla sconfitta del bene, medita nei ricorsi di Dio e prosegui nell'esecuzione del dovere che le circostanze ti attribuiscono affinché il bene prevalga.

Che le opinioni dello scoraggiamento, i pareri del dubbio, le minacce del crimine o le esigenze dell'inquietudine non t' intimidiscano.

Continua fedele al compito edificante che la vita ti ha riservato.

Paura ed afflizione si spargono generalmente, davanti agli impeti del male; ciononostante, la Bontà di Dio, senza ostentazione, interviene nelle cause che li producono, ristabilendo la sicurezza della pace e l'avanzo del progresso.

Tiranni del passato, premiati con le prerogative del potere, annientarono interi popoli, fornendo l'idea che sarebbero riusciti a perpetuare l'iniquità fra le Nazioni, ma la bontà di Dio aspettò in silenzio la rinnovazione che orienta i processi della Natura e, in nuove reincarnazioni, la stessa bontà diede loro la disciplina degli schiavi, nella quale impararono, lodando la sofferenza, quanto duole la ferita di coloro che furono messi in schiavitù.

Malfattori arguti, che la possessione dell'oro tante volte conserva impuni, stesero orfanità e vedovanza, dando l'impressione che l'avidità di profitto avrebbe forza di legge sulla Terra, ma in silenzio, la Bontà di Dio aspettò la gran trasformazione che li spettava e, in nuove reincarnazioni, li diede la disciplina dei figli delle regioni desolate, nella quale impararono, lodando la sofferenza, quanto duole la cattività della penuria e della fame.

Criminosi intelligenti, garantiti dal favore delle convenzioni sociali, stabilirono l'imperio temporaneo della delinquenza affettiva, dando l'impressione di distruggere tutta la concettualizzazione di rispetto e d'amore fra le creature, ma in silenzio, la Bontà di Dio aspettò le metamorfosi inevitabili della vita e, in nuove reincarnazioni, li diede le discipline del corpo infermo, nella quale impararono, lodando la sofferenza, quanto duole l'infortunio di coloro che furono lanciati allo squilibrio emotivo.

Lavora e abbi fiducia nel settore del bene che il mondo ti ha consegnato. E, quando il male s'innalza, davanti a te, promettendo di svuotarti di tutte le riserve di servizio e di resistenza, abbi fiducia e lavora, nella certezza di che, di là da tutte le nostre forze, puoi contare, invariabilmente, sui ricorsi di Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Escrinio de Luz - Edizione Clarim

 

 

 

61 - SULLE TRACCE DEL MAESTRO

 

Partendo Gesù di là, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto nell'esattoria, e gli disse -: Mi segui! Egli si alzò e lo seguì. (Matteo 9:9)

É importante verificare che il Maestro non stabilisce condizioni al discepolo per condividere la sua giornata.

Non gli domanda se si considera dotato della forza conveniente...

Se è povero di spirito...

Se è troppo imperfetto...

Se soffre in famiglia...

Se possiede debiti da saldare...

Se patisce tentazioni...

Se è accusato di qualche mancanza...

Se possiede valori d'educazione...

Se è ricco o povero di beni materiali...

Il Signore dice appena, mi segui, come chi afferma che, se il principiante si dispone realmente a seguirlo, sarà provvisto di soccorsi efficienti, in tutte le sue necessità.

La lezione è chiara ed espressiva. Riflettiamoci per non arrivare al punto di rimanere all'ombra dell'indecisione.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Benção de Paz - Edizione GEEM

 

 

 

62 - NEI SENTIERI PIÙ INTIMI

 

Oltre alla beneficenza che i ricorsi monetari riescono a realizzare, una beneficenza esiste, alla portata di tutti, che può frondeggiare e maturare sui sentieri più intimi del quotidiano, cominciando dentro di casa. É il verbo che tace davanti alla maldicenza o alla parola ottimista, che alimenta le buone intenzioni, convertendole in lodevoli opere

É la gentilezza che si concede al vicino, nel culto dell'intendimento e della cordialità che perdona spontaneamente il gesto infelice di qualche compagno.

É il pensiero amico che la bontà esteriorizza, in favore di colui che ha bisogno di pace, o la preghiera che si formula in aiuto ai fratelli caduti in travaglio e in disgrazia.

É il servizio apparentemente insignificante che si può rendere a coloro che condividono le nostre esperienze quotidiane, che sono, sia l'informazione utile, sia il trasporto di un piccolo fardello.

É la generosità con cui sarà per noi giusto sopportare l'irriflessione di questo o di quell'interlocutore e la scusa senza lamentela per le offese ricevute.

Da questa benemerenza, talvolta, inosservata nelle agitazioni del mondo, nascono preziosi fattori per l'armonia dell'esistenza.

Impariamo a tollerarci gli uni gli altri, senz'attrito, senza dispiacere e senza lamentele.

Sappiamo riconoscere che il possibile fallo di qualcuno tanto quanto l'infermità di un compagno determinato, potrebbero essere nostri.

E non dimentichiamo che il nostro beneficiario di oggi potrà essere il nostro benefattore di domani.

Situando il proprio cuore nei nostri gesti, marcando il nostro pellegrinaggio con l'impronta della comprensione e dell'amore, seguiremo effettivamente gli esempi dell'Amico Celeste, che ci aiuta e ci soccorre, istante a istante, senza che riusciamo a percepire.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Convivência - Edizione CÈU

 

 

 

63 - PETALI DELLA PRIMAVERA

 

E i petali

Si staccano dai fiori,

Inviano il profumo che distillano

Verso l'Alto, sempre più in Alto, In riverenza a Dio...

E dopo si spandono per la Terra

In segnale di ringraziamento

Per il colore e per la bellezza, per l'aroma e per la vita, Con cui il mondo li creò, Belli e brillanti.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Petalas da Primavera - Edizione UEM

64 - PUNTI DELLO SCRITTORE SPIRITA

Perché il frutto della luce consiste in tutta la bontà, la giustizia e la verità... (Efesi 5:9)

Selezionare i pensieri, comprendendo la sua responsabilità sulle immagini che diffonde. Usare un linguaggio accessibile a tutti, evitando termini volgari.

Ricorrere al passato per insegnare e riferirsi al futuro per costruire, ma vivere nella realtà del presente, collaborando con i fratelli dell'umanità nella soluzione dei problemi che li tumultuano la vita.

Consultare le necessità del popolo per aiutarlo a trovare cammini di pacificazione e di progresso.

Astenersi di stravaganze verbali.

Negarsi alle divagazioni senza profitto

Dialogare sempre con i profitenti di altri credi senza ferire le loro convinzioni, ma senza incoraggiare i loro inganni o le loro superstizioni.

Rispettare le divergenze.

Mai distillare odio o amarezza, disanimo o ingiustizia.

Consacrarsi allo studio quanto possibile, onorando la Dottrina Spirita con una letteratura senza ridicolo.

Mai ritenersi superiore agli altri per il fatto di dominare il linguaggio scritto, riconoscendo che tutte le facoltà e tutte le tecniche sono venerabili presso Iddio.

Riconoscere l'autorità morale del Nostro Signore Gesù Cristo e sottomettersi, senza servilismo o sentimentalismo, ma con dignità e rispetto, al controllo degli insegnamenti evangelici spiegati dallo Spiritismo Cristiano.

Coltivare l'abitudine di pregare affinché i suoi testi umani non si presentino vuoti di luce spirituale.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Bênção de Paz - Edizione GEEM

 

 

 

65 - RIMUNERAZIONE SPIRITUALE

 

“Il contadino che lavora deve essere il primo a godere i frutti”. Paolo - Timoteo, 2:6

Oltre allo stipendio, al lavoro segue invariabilmente una rispettiva rimunerazione spirituale, di cui segnaliamo alcuni dei punti più espressivi: accende la luce dell'esperienza; c'insegna a conoscere le difficoltà e i problemi del prossimo, inducendoci, proprio per ciò, a rispettarlo; promuove l'auto­educazione; sviluppa la creatività e la nozione di valore del tempo; immunizza contro i pericoli dell'avventura e della noia; stabilisce l’apprezzo nella nostra sfera d'azione; dilata l'intendimento; ci amplia il campo delle relazioni affettive; attrae simpatia e collaborazione; estingue, poco e poco, le tendenze inferiori che portiamo ancora di esistenze passate.

Quando il lavoro, ciononostante, si trasforma in piacere di servire, sorge il punto più importante della rimunerazione spirituale: sempre che la Giustizia Divina ci cerca nell'indirizzo esatto per l'esecuzione delle sentenze che coltiviamo contro di noi stessi, secondo le leggi di causa ed effetto, se ci trova a servizio del prossimo, manda la Divina Misericordia sospendere l'esecuzione per tempo indeterminato.

E, quando avviene, in momento opportuno, il nostro contatto indispensabile con i meccanismi della Giustizia Terrena, ecco che l'influenza di tutti quelli a chi abbiamo forse reso alcun beneficio viene in nostro aiuto, giacché simili compagni si convertono spontaneamente in avvocati naturali della nostra causa, riducendo le penalità in cui siamo incorsi o sopprimendole del tutto, se abbiamo già riscattato in amore quello che dovevamo in prova o sofferenza, per la rettificazione e la tranquillità in noi stessi.

Riflettiamo in ciò e concludiamo che lavorare e servire, in qualsiasi parte, sarà sempre per noi un appoggio costante ed una promozione alla Vita Migliore.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Perante Jesus - Edizione IDEAL

 

 

 

66 – CELINA

 

Quando solleviamo al cielo il nostro sguardo supplicante c'è, per tutti quelli che si affliggono nella prova, un'affettuosa e compassionevole Madre che ci accoglie e ci consola...

Si compatisce del nostro dolore, ci contempla con misericordia e c'invia allora l'angelo della sua bontà, per lenire i nostri patimenti... è Celina, la soave messaggera della Vergine, la Madre di tutte le madri il genio tutelare dell'umanità soffrente...

Quando il pianto affiora negli occhi di quelle che sono figlie e sorelle, di quelle che sono spose e madri sulla Terra, nel cui cuore, molte volte si concentra l'amarezza, viene Celina e le prende nelle sue braccia di bruma splendente e, attraverso gli uditi della coscienza, dice con dolcezza:

“É venuto il dolore a bussare alla vostra porta? Coraggio... Non disanimate nelle aspre lotte il cui scopo è il vostro perfezionamento morale. Pensate in Quella che ebbe la sua anima ritagliata dalle afflizioni, lacerata dalle sofferenze, tormentata dalle angosce. Lei si rivela dal cielo a tutte quelle anime che scelsero le sue orme di Madre amorosa e compassionevole.

Fu lei che, ascoltando la preghiera della vostra fede, m'inviò perché io vi dessi i fiori del suo amore sacrosanto, portatori della pace, dell'umiltà e, principalmente, della pazienza: perché il caso non esiste e tutto nella vita ubbidisce a una legge intelligente di causalità che fugge ai vostri occhi, che si sentono impossibilitati di vedere tutta la verità: Prendete le mie mani! Compite austeramente, chiudete i vostri occhi a quello che può ostacolare i vostri passi verso la luce e camminate con me. Gli anni sono minuscole frazioni di tempo e, un giorno, senza che vi fermiate per la stanchezza, arriverete al piede di Quella che è la vostra Madre dedicata di tutti gli istanti!...”

E tutte quelle che ascoltano si sentono sostenute da braccia tutelari, nella notte scura dei dolori, e versando lacrime amare, si preparano e s'illuminano nel sassoso sentiero della virtù per respirare le arie felici dell'incantato paese dove sbocciano i gigli meravigliosi della speranza!

 

Spirito: MARIA JOÃO DE DIO

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mãe - Editora Clarim

 

 

 

67 - INCONTRO MARCATO

 

Cap. VIII - Punto 19

Quando l'afflizione bussò alla sua porta, il discepolo ricevette le notizie del Signore e lesse la sua promessa divina: - “Sarò con voi fino alla fine dei secoli...”

Si accese la speranza nell'intimo della sua anima.

E, un mattino, partì alla ricerca del Maestro, ad esempio del capriolo smarrito nel deserto, quando sospira per la fonte delle acque vive.

Entrò in un tempio pieno di luci scintillanti, dove si venerava la memoria; tuttavia, anche se sentì che la fede lì brillava fra cantici riverenti e fiori devoti, non incontrò il Divino Amico. Lo cercò nei vasti recinti, dove pronunciava il suo nome con inflessione di supremo rispetto; tuttavia, anche se l'insegnamento puro lo sorprese, nel verbo di coloro che sostenevano dorati libri, non notò la sua presenza.

Nella giornata esaustiva, lasciò passar le ore... in vano, attraversò portoni e colonne, altari e giardini Calava, gelida, la notte, quando ascoltò i gemiti di un bambino ammalato, abbandonato sulla strada.

inginocchiandosi, l'accolse amorosamente nel rifugio delle proprie braccia. Alzando lo sguardo, vide Gesù, davanti a lui e, fremente, esclamò:

- Maestro! Maestro!...

L'Eccelso Benefattore accarezzò la sua testa stanca, come chi gli espurgava tutta l'angoscia, e disse, compassionevole:

- Realmente, figlio mio, sarò con tutti e dappertutto, fino alla fine dei secoli; ciononostante, abito nel cuore della carità, in cui luce ho un incontro marcato con tutti i principianti del bene eterno...

inutilmente, tentò il discepolo di ritenere il Signore contro il suo petto...

Attraverso la nebbia, spessa dalle lacrime che gli inondavano il viso muto, osservò che la celeste visione si diluiva nella bluastra folgore del cielo vespertino, ma, nel risuonare del proprio essere, gli risuonavano adesso le indimenticabili parole:

- Sempre che proteggi uno di questi piccolini, per amore del mio nome, è a me che lo fai...

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: O Espirito da Verdade - Edizione FEB

 

 

 

68 - VOCE NEL CUORE

 

Anima sorella!...

Non condannarmi.

Vengo ad offrirti

Rinnovazione ed esperienza

E mostrarti negli altri

I fratelli del cammino

Che amano, soffrono e imparano

Nello stesso modo come ti accade

Affinché tu possa muoverti

Al sole della compassione.

Vengo mostrarti ancora

Il peso che hai nella colpa

E il valore del perdono.

Soprattutto, sono io

Colui che ti rivela

La grandezza dell'amore

Nella luce della comprensione.

Ti Chiedo: non censurarmi.

Vengo in nome di Dio,

Sono il tuo dolore.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Amizade - Edizione Ideal

 

 

 

69 - NOI, PERÒ...

 

Effettivamente, il cammino più facile per l'uomo del mondo é:

seguire le norme stabilite;

non creare niente di utile;

cercare i vantaggi immediati;

calcolare i benefici probabili;

selezionare le gioie;

cogliere preziosità effimere;

perseguire fiori passeggeri;

intronizzare la fantasia;

applaudire la bugia che gli porti piaceri;

riposare sempre;

non fare nulla nel campo del sacrificio;

attaccarsi alle opinioni convenzionali e spendere il giorno con assoluto discredito delle Benedizioni Divine che gli hanno conferito l'opportunità dell'esistenza terrestre, per trovarsi, alla fine, di fronte alla morte del corpo.

Questo è il percorso preferito dalla maggioranza delle creature.

Noi, però, siamo candidati alla Spiritualità Superiore e il nostro domicilio non è fondato sul suolo della Terra.

Nelle nostre opere, siamo costretti a cominciare dalla semplicità della Mangiatoia, a scalare la montagna aspra del lavoro e aspettare la partita attraverso la Croce.

Non dobbiamo aspettare un altro cammino, salvo quello del Caro Maestro che cerchiamo.

Un'altra felicità non interessa al discepolo fedele e non possiamo tradire il mandato di quel Signore, Giusto e Amoroso, che ci ha elevato al prezzo del suo proprio sangue e della sua propria rinuncia.

 

Spirito: NINA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Presença de Chico Xavier - Edizione IDE

 

 

 

70 - PIEDI E PACE

 

Espressiva la decisione di Gesù, lavando i piedi dei discepoli.

Dobbiamo ricordare che il Signore non opera l'abluzione del cerebro che pensa, vede e ascolta, traducendo il sentimento con i doni divini della riflessione e con le facoltà superiori della parola, e neanche li pulisce le mani che portano con sé l'eccellenza dei ricorsi tattili per la glorificazione del lavoro e il muto linguaggio dei gesti, che esprimono affettività e consolazione.

Li lava semplicemente i piedi, base di sostentazione del corpo e accessori della creatura fisica, i quali entrano in contatto con il fango e la polvere della Terra, patendo spini e letamai. E li purifica simili appendici, necessari alla vita umana, senza censura e senza lamentela.

Ricordiamoci, quindi, dell'insegnamento sublime e laviamoci i piedi gli uni degli altri, con la benedizione dell'umiltà, nel silenzio dell'amore puro che tutto capisce, tutto sopporta, tutto santifica e tutto crede, per quanto tollerando e intendendo che la polvere e il fango che spuntano ancora dai cammini degli altri è che redimeremo i nostri, raggiungendo la vera pace.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Encontro Marcado - Edizione IDE

 

 

 

71 - VIENI!

 

“E colui che lo sente, dica:

Vieni. E colui che ha sete, venga”

(Apocalisse, 22:17.)

La Terra è la grande scuola delle anime in cui si educano alunni di tutte le età.

Se hai raggiunto il livello delle grandi esperienze, che l'incessante estensione del lavoro non t'inquieti.

Non scorgere nemici nei similari d'intendimento imperfetto. Molti di loro non sono ancora usciti dal giardino d'infanzia spirituale.

Da sempre il bene per il male, la verità per la menzogna e l'amore per l'indifferenza...

L'inesperienza e l'ignoranza dei cuori che s'iniziano nella lotta fanno, frequentemente, una gran gazzarra intorno allo spirito che cerca se stesso.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro “Dottrina e Applicazione” edizione C.E.U.

 

 

 

72 - PROGRAMMA CRISTIANO

 

Accettare la direzione di Gesù.

Consacrarsi al Vangelo Redentore.

Dominarsi.

Sviluppare i sentimenti superiori.

Accentuare le qualità nobili.

Sublimare aspirazioni e desideri.

Combattere le passioni disordinate nel campo intimo.

Perfezionare la virtù.

Intensificare la cultura, migliorando le conoscenze e perfezionando le capacità.

Illuminare il raziocinio.

Rinforzare la fede.

Allargare la speranza.

Coltivare il bene.

Seminare la verità.

Rinnovare il proprio cammino, pavimentandolo con il lavoro degno.

Rinunciare al minimo sforzo.

Estinguere i pretesti che di solito ritardano i servizi nobili.

Stendere lo spirito di lavoro, amministrando le proprie edificazioni.

Praticare la bontà, prima disegnarla agli altri.

Concretizzare gli ideali elevati che orientano la convinzione.

Dimenticare il pericolo nel soccorso ai simili.

Collocarsi in una sfera superiore al piano oscuro della maldicenza

Guadagnare tempo, usando le ore in attività sane.

Affrontare coraggiosamente i problemi difficili dell'esperienza umana.

Proteggere gli ignoranti e i cattivi.

Aiutare gli ammalati e i deboli.

Accendere la luce della buona volontà ovunque ci siano tenebre e incomprensione.

Incontrare negli ostacoli i ricorsi necessari alla superazione di se stesso.

Perseverare nel bene fino alla fine della lotta.

Situare la riforma di se stesso in Gesù Cristo, al di sopra di tutte le esigenze della vita terrestre.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Calice di Luce” Edizione LAKE

 

 

 

73 - QUALCOSA IN PIÙ A NATALE

 

Signor Gesù!

Davanti al Natale, che ti rammenta la gloria nella mangiatoia, noi ti ringraziamo: la musica della preghiera;

l'esultanza della fede;

il messaggio d'amore;

l'allegria del focolare;

l'appello alla fraternità;

il giubilo della speranza;

la benedizione del lavoro;

la fiducia nel bene;

il tesoro della tua pace;

la parola della Buona Nuova;

e la fiducia nel futuro!...

Ciononostante, oh! Divino Maestro, con i cuori rivolti al tuo cuore, noi ti supplichiamo qualcosa in più! ...Concedici Signore, il dono ineffabile dell'umiltà affinché possiamo avere il giusto coraggio di seguire i tuoi esempi!

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Luz da Oração - Edizione CLARIM

 

 

 

74 – IMMAGINA

 

Immaginati con fratelli senza focolare quando piccolini.

Rapiti al tuo affetto, furono imprigionati senza colpa e sono cresciuti in cattività, come buoi attaccati al giogo, conducendo la testa dell'aratro o sostenendo la moneta.

Trafficati come bestie, si alzavano all'aurora e sudavano nel lavoro di schiavitù, finché il giorno era ancora chiaro.

Se ammalati, trovavano il loro rimedio nelle proprie lacrime.

Se piangenti, ricevevano staffilate per consolazione.

Sebbene amassero profondamente i loro, erano costretti a contemplare singhiozzando le proprie spose vendute a mani mercenarie, ed i figli piccolini consegnati al bucato ammonticchiato nel trogolo. Desidererebbero studiare, ma erano intenzionalmente allontanati dalla scuola.

E se mostrassero qualsiasi ansia di libertà, erano messi ai ferri e fustigati fino alla morte...

Immagina ugualmente che questi fratelli meno felici, educati lontano dal tuo affetto, ritornassero dal Piano Spirituale alla convivenza delle creature terrestri e fossero motivi d'ilarità per il linguaggio primitivo in cui ancora si esprimono.

Pensa a loro com'essendo ammanettati ai capricci di quelli stessi che li devono rispetto e rinnovazione, come cani ammaestrati per obiettivi inferiori.

Allettati nei buoni sentimenti, nel ritornare al mondo, dove furono supplicati nella loro fiducia ingenua, continuano mantenuti come vittime e giullari.

Immagina tutto ciò e sentirai il tuo cuore affliggendosi d'immenso dolore, al vedere compagni disincarnati ingannati nella loro buona fede.

Lontano dal sfruttarli con domande indiscrete ed ordinazioni deprimenti, saprai aiutarli con la benedizione dell'amore.

E capirai, quindi, che se tutti noi incamminiamo agli Istruttori della Vita Maggiore petizioni costanti di soccorso e di pazienza, ognuno di loro anche davanti a noi, esibisce nel cuore le quattro parole della nostra vecchia supplica:

- “Abbi pietà di me!”

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Raccolto dei Medium” Edizione FEB

 

 

 

75 - NON SCORAGGIARTI

 

“Non temere le cose che devi subire . . .” - Apocalisse, 2:10.

Abbi fiducia nella Divina Previdenza che ti ha dato la vita, e non indebolirti.

Anche se i tuoi migliori propositi possono sembrare frustrati, non scoraggiarti nelle imprese d'elevazione. La Perseveranza è la base dell'esito nella realizzazione di tutte le buone opere.

Anche se le tue più belle speranze sfumano al tocco d'inaspettate delusioni, non abbatterti sotto il peso delle superflue inquietudini.

Il ricominciare di un'azione smantellata è la costruzione di una sicurezza.

Anche se ti accusano ingiustamente, in base a delitti di cui non hai avuto la minima conoscenza, non allontanarti dagli incarichi che l'esistenza ti ha riservato.

Il tempo parlerà per te, nel momento opportuno.

Anche se l'incarico fra le tue mani sembra perduto, non disperarti.

L'insuccesso è una lezione affinché si faccia il meglio.

Anche se una o un'altra infermità minaccia la tua stabilità organica, non disanimarti.

L'Aiuto Invisibile della Spiritualità Superiore possiede veicoli innumerevoli di soccorso, a fine di portarci re-equilibrio e rinnovazione.

Anche quando gli affetti più cari ti lasciano da solo, non permettere che le tue braccia s'intorpidiscano davanti al freddo della solitudine.

Il rifugio della Vita Maggiore ti guiderà nella rotta d'altri cuori che benedicono la tua presenza e ti garantiscono le energie affinché tu non debba provare l'insuccesso nelle realizzazioni edificanti alle quali t'incammini.

Qualunque sia la prova che ti segnala il cammino, non scoraggiarti mai.

Mantieniti nella fiducia in Dio ed aspetta Iddio, lavorando e servendo nell'edificazione del bene di tutti, tanto quanto ciò ti sia possibile, perché anche Dio si fida, aspettando te.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Decado do Além - Edizione IDEAL

 

 

 

76 - DONATORI DI PACE

 

“Non pensate che sia venuto per portare la pace sulla Terra;

non sono venuto per portare la pace, ma per portare la spada”. - Gesù. (Matteo, 10:34.)

I lavoratori per la pace sono sempre sostegni benedetti per la formazione della felicità umana.

Coloro che parlano della concordia . . .

Coloro che scrivono, concitando la serenità . . .

Coloro che predicano la necessità dell'intendimento . . .

Coloro che esortano all'armonia . . .

Coloro che lavorano per l'equilibrio . . .

I veri pacificatori, tuttavia, capiscono che la pace si erige dentro alla lotta e, proprio per ciò, non ignorano che è costruita - laboriosamente costruita - da quelli che si dedicano all'edificazione del Regno dell'Amore, fra le creature, tali quali siano:

coloro che caricano i fardelli dei compagni, diminuendo le loro preoccupazioni;

coloro che sopportano, da soli, pesanti sacrifici affinché i parenti cari non si curvino sotto il peso dell'angoscia;

coloro che cercano di dimenticare se stessi affinché altri siano promossi o possano distinguersi;

coloro che assumono responsabilità ed impegni di cui si sentono già dispensati affinché ci siano maggiori facilità nel cammino dei simili.

In una certa occasione, ci disse Gesù: - «Io non sono venuto per portare la pace sulla Terra ma sì per dividere»; ciononostante, in un altro dei suoi insegnamenti, ci ha affermato, convincente: - La mia pace vi do, ma non ve la do come il mondo ve la da». Il Divino Maestro ci fece chiaramente percepire che, per essere costruttori della pace, occorre sapere donarle il balsamo vivificante, in favore degli altri, conservando, più volte, il fuoco della lotta dal proprio ritocco, nel chiuso recinto del cuore.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Del libro: “Più Vicino” Edizione GEEM

 

 

 

77 - POLITICA DIVINA

 

“Io, però, fra di voi, sono come quello che serve”. - Gesù. (Lucca, 22:27.)

Il discepolo sincero del Vangelo non ha bisogno di respirare il clima della politica amministrativa del mondo per compiere l'incarico che gli è affidato.

Il Governatore della Terra, fra di noi, per attendere agli obiettivi della politica dell'amore, rappresentò, innanzi tutto, gli interessi d'Iddio presso il cuore umano, senza la necessità di ordinanze e decreti, ciononostante rispettabili.

Amministrò servendo, innalzò gli altri, umiliandosi.

Non indossò l'abito di sacerdote, né la sopravveste del magistrato.

Amò profondamente i simili e, in questa missione sublime, testimoniò la sua grandezza celestiale.

Cosa sarebbe successo alle organizzazioni cristiane, se l'apostolato a loro concernente, fosse subordinato a re e a ministri, a camere e a parlamenti transitori?

Se desideri penetrare, effettivamente, nel tempio della verità e della fede viva, nel tempio della pace e dell'amore, con Gesù, non dimenticare le piattaforme del Vangelo redentore.

Ama a Dio al di sopra di tutte le cose, con tutto il tuo cuore e il tuo intendimento.

Ama il prossimo come a te stesso.

Finisci con l'egoismo dell'animalità primitiva.

Fa il bene a coloro che ti fanno del male.

Benedici coloro che ti perseguono e ti calunniano.

Prega per la pace di quelli che ti feriscono.

Benedici coloro che ti contrariano il cuore inclinato al passato senza valore.

Riparti le allegrie del tuo spirito e i doni della tua vita con i meno fortunati e i più poveri del cammino.

Dissipa le tenebre, facendo brillare la tua luce.

Rivela l'amore che calma le tempeste dell'odio.

Mantieni viva la fiamma della speranza, dove soffia il freddo dello scoraggiamento.

Rialza i caduti.

Sii l'appoggio benefattore di coloro che si trascinano sotto i difetti morali.

Combatti l'ignoranza, accendendo luci di aiuto fraterno, senza colpi di critica e senza gridi di condanna.

Ama, comprendi e perdona sempre.

Dipenderai forse di decreti umani per mettere le mani all'opera

Ricordati amico mio, che gli amministratori del mondo sono, il più delle volte, venerabili addetti della Sapienza Immortale, proteggendo i potenziali economici, passeggeri e perituri del mondo; tuttavia, non dimenticarti delle raccomandazioni tracciate nel Codice della Vita Eterna, in cui esecuzione dobbiamo edificare il Regno Divino, dentro di noi stessi.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Vigna di Luce” Edizione FEB

 

 

 

78 – BENEFICIO

 

Davanti alla causa del bene, Non temere ostacoli.

Per il male fa il bene

Ed aiuta senza impegnarti

Poter aiutare

É un premio che ritieni.

Non chiedere gratitudine

A chi porti beneficio.

L'albero non mangia

I frutti che produce.

Se già vuoi servire, Rendi grazie a Dio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Canto di Pace” - Edizione FMG

 

 

 

79 – BENEFICENZA

 

Ogni pane che dividi

É un valore che accumuli.

Ogni abito che dai

É un appoggio a te stesso.

Il coraggio che trasmetti

É una luce che ti segue.

Ogni offesa che perdoni

É la pace che ti accompagna.

Non aspettare dagli altri

Qualsiasi Compensazione.

Di tutto il bene che fai La risposta è d'Iddio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Messaggi dall'Aldilà” - Edizione Ideal

 

 

 

80 - BASTA RICORDARE

 

Se segui la fede cristiana e aspetti unicamente: cammini senza problemi, pace senza obblighi, giorni di cielo sempre azzurro, vantaggi senza lavoro, conquiste senza sudore, diritti senza doveri, appoggio senza sforzo e vita senza prove, ricordati di Gesù.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Material de Construção - Edizione Ideal

 

 

 

81 - COMPATISCI E PREGA

 

Quell'amico non ha visto le tue difficoltà e non ha neanche capito le tue intenzioni.

Si è irritato, ti ha accusato, ti ha disprezzato...

E non sei riuscito a provare la tua innocenza davanti alle implicazioni della prova in cui ti trovi.

Non difenderti, non lamentarti in questo caso, che è tanto personale.

Compatisci.

In silenzio, chiedi a Dio che lo benedica e lo rinforzi. Lui non sa che domani forse dovrà affrontare prove più difficili.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Libro di Risposta” - Edizione C.E.U

 

 

 

 

82 – COMPAGNI

 

Se il lavoro ti pesa,

Pensa nei compagni.

Se ti scoraggi nella lotta,

Molti si fermano nell'inerzia.

Quando t'incollerisci,

Molti cadono nell'odio.

Se lavori felice

Imparano a servire.

Se soccorri qualcuno

Sanno aiutare.

Ricordati: i tuoi compagni

Cercano Dio in te.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Raccolto dei Medium” - Edizione FEB

 

 

 

83 - COME TRATTARE IL BAMBINO NEL REGIME NATURALE DELL'EDUCAZIONE?

 

Osserviamo che la natura in nessun momento dispensa la disciplina.

Se vogliamo un giardino o se aspettiamo un rendimento più ampio di un pomaio, pensiamo alla geometria, all'irrigazione, all'appoggio e alla preparazione; visto ciò, crediamo che il bambino ha bisogno di educazione attraverso molto amore, accompagnato dalla disciplina, riconoscendo che nel periodo dell'infanzia, veniamo o ritorniamo dal Mondo Spirituale con le nostre proprie necessità di perfezionamento.

Questo è un punto di vista dello Spiritismo Cristiano; nella condizione di bambino, procediamo dall'Aldilà, con certi ostacoli di ordine spirituale.

Se non incontriamo creature che ci concedono amore e sicurezza, pace ed ordine, sarà molto difficile il profitto della nuova reincarnazione che stiamo cominciando.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Chico Xavier a Goiãnia” - Edizione GEEM

 

 

 

84 - COSTRUENDO IL REGNO

 

Mantenendo la coscienza tranquilla, aiuta i simili quanto puoi e sempre che possibile.

La carità è il processo di sommare gioie, diminuire mali, moltiplicare speranze e dividere la felicità affinché la terra si realizzi nella condizione dell'atteso Regno d'iddio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “in quest'istante” - Edizione GEEM

 

 

 

85 – CUORI

 

Impariamo a capire per essere capiti.

Se incontri qualcuno sulla strada che ti sembra essere un nemico o un offensore, rimani in silenzio e non condannare.

Convinciamoci che non esistono cuori di marmo e sì, cuori spezzati dal dolore.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “È Adesso il Tempo” - Edizione IDEAL

 

 

 

86 - COLPA E LIBERAZIONE

 

Il rimorso è un lampeggio di Dio sul complesso di colpa che si esprime come infermità di coscienza.

La sofferenza è la terapia di Dio destinata a sradicarla.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Pronto Soccorso” - Edizione C.E.U

 

 

 

87 - CORSO DI PACE

 

Tanti corsi di formazione culturale arricchiscono il mondo!...

É sempre nobile l'ansia di conquistare questo o quel titolo di competenza.

Ciononostante, benedetta sia la creatura che impara a vivere soddisfatta, cercando di migliorarsi con pazienza affinché gli altri vivano in pace.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Pensiero e Vita” - Edizione FEB

 

 

 

88 - CARITÀ SEMPRE

 

Servi, perdona e passa,

Ecco i chiarori del cammino.

La strada verso l'alto

Si chiama Carità.

Dove l'ombra persiste

Fa più luce e segui.

É nella palma degli spini

Che il Cielo installa le rose.

Il cuore che accogli

É un nuovo passo in avanti.

Nel seminare il Bene,

Dio aspetta te.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Algo Mais” (Qualcosa di Più) - Edizione Ideal

 

 

 

89 - ABBI FIDUCIA E SEGUI

 

Continua a fare il bene.

Dio ti protegge e t'inspira.

Colui che più in avanti cammina É sempre quello che serve di più. Pietra, fango, spino?

Colui che lavora prosegue.

Qualcuno cerca di ostacolarti?

Continua a servire.

Qualsiasi cosa succeda durante la notte, Nessuno imprigiona l'aurora.

La luce dissolve le tenebre.

Segui e abbi fiducia in Dio

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Dio Sempre” - Edizione C.E.U

 

 

 

90 - PERCHÉ DORMITE?

 

“E disse loro: Perché dormite? Alzatevi e pregate,

perché non cadiate in tentazione” - Lucca, 22:46.

Negli insegnamenti fondamentali di Gesù, è imprescindibile evitare le situazioni di accomodamento, in detrimento delle attività del bene.

Il Vangelo di Lucca, in questo passaggio, racconta che i discepoli “dormivano di tristezza”, mentre il Maestro pregava con fervore nell'Orto. Si vede, quindi, che il Signore non giustificò neanche l'inattività oriunda dall'impatto innanzi ai grandi dolori.

Il principiante dipingerà il mondo come essendo il campo di lavoro del Regno, dove si sforzerà, operoso e vigilante, comprendendo che Cristo prosegue il lavoro redentore per il riscatto totale delle creature. Ricordando la preghiera nel Getsemani, siamo obbligati a rammentare che innumerevoli comunità di fondamenti cristiani continuano accomodate nelle convenienze personali, negli interessi meschini, nelle vanità effimere. Parlano di Cristo, si riferiscono alla sua imperitura esemplificazione, come se fossero dei sonnambuli, incoscienti di quello che dicono e di quello che fanno per svegliarsi appena nell'istante della morte corporale, in singhiozzi tardivi.

Ascoltiamo l'interrogazione del Salvatore e cerchiamo l'edificazione e il lavoro, dove non esistono posti disponibili per ciò che è inutile e dannoso per la coscienza.

Quanto a te, che ancora ti trovi nella carne, non dormire in spirito, non curando gli interessi del Redentore. Alzati e sforzati, perché è nel sonno dell'anima che si trovano le tentazioni le più pericolose, attraverso gli incubi o le fantasie.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Cammino, Verità e Vita” Edizione FEB

 

 

 

91 - PIETÀ IN CASA

 

Non aspettare che avvenga il dolore affinché il fiore della pietà possa sbocciare nel tuo cuore. Sii affabile con i tuoi, sii gentile a casa, sii generoso dovunque ti trovi.

Nel focolare, troverai innumerevoli occasioni, ogni giorno, per il coltivo della celeste virtù.

Tollera, con calma silenziosa, la collera di coloro che vivono sotto il tetto che ti ospita. Non pronunciare frasi di accusa contro il parente che si è assentato per qualche ora.

Non irritarti contro il fratello ingannato dalla vanità o dall'orgoglio, che si è traviato nei vasti precipizi dell'illusione.

Nel dovere di sposo, cerca di scusare la debolezza o l'esasperazione della compagna, nei giorni grigi dell'incomprensione; e, nel ministero di sposa, impara a perdonare i falli del compagno e a dimenticarli, affinché lui si rinforzi nella crescita del bene.

Se sei padre o madre, abbi compassione dei tuoi figli, quando sono dominati dall'indisciplina o dalla cecità; e, se sei figlio o figlia, aiuta i tuoi genitori, quando soffrono negli eccessi di rigore o nell'intemperanza mentale.

Comprendi il fratello che ha sbagliato e aiutalo perché non peggiori, e rassicurati che qualsiasi rivolta nasce dall'ignoranza affinché le tue ore dentro di casa e nel mondo siano forze di fraternità e di aiuto. Quando avrai quasi perso la pazienza o sarai sull'orlo dell'ira, perdona settanta volte sette e adotta il silenzio come genio, guardiano della tua propria pace.

Abbi sempre compassione.

Se tutto è disperazione e conturbamento, dovunque ti trovi, abbi ancora compassione, accogli ed aspetta, senza reclamare.

Conserva la pietà, fra le benedizioni del lavoro.

Dobbiamo abituarci ad ignorare tutto il male, facendo tutto il bene alla nostra portata.

La pietà del Signore, nelle grandi crisi della vita, si trasformò in perdono con bontà, in risurrezione con lavoro incessante per il sollevamento del mondo intero.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Aurora del Regno” - Edizione Ideal

 

 

 

92 - IL GRUPPO

 

Non dimenticare che siamo parti di un vasto gruppo di anime, come punti integranti di un circolo.

Oltre alla famiglia consanguinea, abbiamo il gruppo spirituale a cui ci leghiamo con i più forti legami del cuore.

Nessuno odia senza aver amato profondamente e nessuno prova animosità senza avere prima conosciuto la benedizione della simpatia.

Proprio per ciò, le disaffezioni costituiscono anche forze del nostro insieme, che non possiamo eliminare ed è anche per questa ragione che il santuario domestico o che il luogo di lavoro sono sempre preziosi educatori in cui le tenebre e le luci si mescolano per noi con aculei e fiori.

Cerchiamo di imparare con Gesù ad usare la chimica dell'amore, nell'intimità dei nostri pensieri, praticando ogni giorno piccolissimi esercizi di tolleranza, se ci proponiamo effettivamente di raggiungere la fraternità che ci lancerà ai gloriosi culmini della vita.

Dobbiamo riconoscere che tutti gli ostacoli sono misure della nostra fede, e che tutti i dolori sono opportunità preziose per la nostra crescita e, rinforzando la tenerezza dove già esisteva la fiducia, ed esaltando la semina della bontà dove ancora spuntano gli spini dell'avversione, dobbiamo sapere vivere l'amore che Cristo ci ha insegnato, con la certezza che i nostri minimi atti di rinuncia e di tenerezza, d'intendimento e di gentilezza, di aiuto e di generosità rappresentano uno sforzo decisivo della nostra anima, non appena nella nostra elevazione, ma anche nel sollevamento salvatore del nostro intero gruppo.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

 

 

 

93 - PREGHIERA PER INTENDIMENTO

 

Signor Gesù!

Aiutaci a capire di più, per servire meglio, giacché soltanto così è che le benedizioni che ci concedi potranno fluire, per mezzo di noi, in nostro appoggio e a favore di tutti quelli che condividono la nostra esistenza.

Inducici alla pratica dell'intendimento che ci farà osservare i valori che, per caso, conquistiamo, non nella condizione di proprietà nostra e sì, come fonte di ricorsi che ci spetta mobilizzare per la protezione di quanti non hanno ancora ottenuto i vantaggi che ci rendono felice la vita.

E aiutaci, oh! Divino Maestro, a convertire le opportunità di tempo e di lavoro con cui ci hai onorato, in lavoro per i simili, specialmente nel donarci, in quello che siamo o in quello di cui possiamo disporre, in modo di essere ben migliori che ieri, rimanendo in Te, tanto quanto rimani in noi, adesso e sempre.

Così sia.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Pazienza” - Edizione CEU

 

 

 

94 - PREGHIERA NOSTRA

 

Signore, insegnaci:

a pregare senza dimenticare il lavoro;

a dare senza guardare a chi;

a servire senza domandare fino a quando;

a soffrire senza offendere chiunque sia;

a progredire senza perdere la semplicità;

a seminare il bene senza pensare ai risultati;

a scusare senza condizioni;

a camminare in avanti senza contare gli ostacoli;

a vedere senza malizia;

ad ascoltare senza corrompere i temi;

a parlare senza ferire;

a comprendere il prossimo senza esigere intendimento;

a rispettare i simili senza richiedere considerazione;

a dare il meglio di se, oltre all'esecuzione del proprio dovere, senza riscuotere tributi di riconoscenza;

Signore, rinforza in noi la pazienza con le difficoltà degli altri, così come abbiamo bisogno della pazienza degli altri con le nostre difficoltà;

Aiutaci, innanzitutto, a riconoscere che la nostra felicità più grande sarà, invariabilmente, quella di compiere i Tuoi designi ovunque e come vuoi, oggi, adesso e sempre.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “La Luce Della Preghiera”

 

 

 

95 - FERITE AFFETTIVE

 

Un tipo di aiuto raramente ricordato: il rispetto che dobbiamo gli uni agli altri nella vita particolare.

Caro è il prezzo che paghiamo per le lesioni affettive che provochiamo negli altri.

Nelle occorrenze sulla Terra oggi, quando si scrive e si parla tanto di amore libero e di sesso liberato, pochissimi sono i compagni incarnati che meditano sulle conseguenze amare dei voti non compiuti.

Se abiti un corpo maschile, secondo i compiti che ti sono stati attribuiti, se hai incontrato questa o quella sorella che si è armonizzata con il tuo modo di essere, non disarticolare i suoi sentimenti, a pretesto di amarla, se non sei in condizione di compiere la propria parola, in quel che riguarda le promesse d'amore. E se abiti presentemente in un corpo femminile, per lo svolgimento di attività determinate, se hai sorpreso quest'o quel fratello che si armonizzò con le tue preferenze, non perturbare la sua sensibilità con la scusa di desiderare la sua protezione, caso non stia in posizione di colui che sfrutta la possibilità di onorare i propri impegni.

Non cominciare un romanzo di tenerezza a due, quando non puoi e neanche vuoi mantenere la sua continuità.

L'amore, senza dubbio, è una legge della vita, ma non ci dovremmo dimenticare i suicidi e gli omicidi, gli aborti ed i crimini nell'oscurità, le rappresaglie e le ingiurie che dilapidano o distruggono l'esistenza delle vittime, spogliate dall'affetto che nutriva le loro forze, cui lacrime e afflizioni fanno appello, presso la Divina Giustizia, perché nessuno al mondo può misurare la resistenza di un cuore quando abbandonato da un altro e non sa neanche la qualità delle reazioni che verranno da coloro che impazziscono nel dolore dell'affezione incompresa, quando ciò succede per nostra causa.

Certamente, molti di questi delitti non sono catalogati negli statuti della società umana; ciononostante, non passano inosservati nelle Leggi d'iddio che richiedono da noi, quando nella condizione di responsabili, il giusto riscatto.

Riferendoci a questo tema, ci ricordiamo automaticamente di Gesù, davanti alla folla e alla donna sofferente, quando affermò, perentorio: “colui che è esento di colpa, che lanci la prima pietra”.

Tutti noi, gli spiriti vincolati all'evoluzione della Terra, siamo altamente impegnati in materia di amore e di sesso, e, in materia di amore e sesso irresponsabili, non dobbiamo sorprenderci con gli studi rispettabili su questo tema, perché, un giorno, tutti saremo chiamati ad esaminare simili realtà, specialmente quelle che hanno una relazione con noi, che possono effettivamente essere molto amare, ma che devono essere dette.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Momenti di Oro” Edizione UEM

 

 

 

96 – RICONOSCERAI

 

Piangi per i contrattempi

Della vita familiare.

Pensa, però, agli altri

Che soffrono senza amici.

Ricorda i mutilati

Che hanno bisogno di appoggio.

Medita sugli ammalati

Che vagano senza tetto.

Soccorri quelli che agonizzano

Sulle strade della notte...

E riconoscerai

Quanto sei già felice.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Luce e Vita” - Edizione GEEM

 

 

 

97 - ADESSO, NON DOPO

 

Né presto, né tardi.

Il presente è oggi.

Il passato sta nell'archivio.

Il futuro è un'indagine.

Fa oggi il bene a cui ti sei determinato.

Se hai qualche dono da fare, consegnalo adesso.

Se desideri cancellare un errore che hai commesso, cosciente o incoscientemente, cerca di sanare questa mancanza senza ritardo.

Caso ti senti nell'obbligo di scrivere una lettera, non rilegare simile dovere all'oblio.

Nell'ipotesi di idealizzare qualche lavoro di utilità generale, non ritardare il tuo sforzo per portarlo alla realizzazione.

Se qualcuno ti ha offeso, scusalo e dimentica, per non proseguire avanti portando tenebre nel tuo cuore.

Aiuta gli altri, mentre i giorni ti favoriscono.

Fa il bene adesso, poiché, il più delle volte, “dopo” significa “fuori tempo”, o troppo tardi.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Ora Sicura” - Edizione GEEM

98 - CAMMINO SEGNATO

Segui per il cammino

Che Gesù ti ha mostrato...

Perdono, silenzio e pace Con servizio constante.

Amici ne avrai molti, Ma, compagni, rari.

Vivrai ogni giorno di solitudine e d'amore.

Dopo, riceverai la croce Come premio per il Bene. Ma, sulla croce ascolterai Il messaggio d'iddio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Ora Sicura” - Edizione GEEM

 

 

 

99 - ABBI FIDUCIA E CAMMINA

 

L'esistenza sulla Terra è comparabile ad un viaggio di perfezionamento, nel quale devi proseguire in avanti, al fianco dei nostri compagni della giornata evolutiva.

Molti non ti conoscono, però, Dio sa chi sei.

Molti ti disprezzano, però, Dio non ti abbandona.

Molti ti combattono, ma Dio ti appoggia.

Molti ti riprovano in circostanze difficili, ciononostante, Dio ti benedice.

Molti si allontanano dalla tua presenza, tuttavia, Dio rimane con te.

In vista di simile realtà, ogni volta che ostacoli e prove ti appaiono, non accomodarti, al margine della strada, in qualche angolo dell'inerzia.

Abbi fiducia in Dio e cammina.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro “Luce e Vita” - Edizione GEEM

 

 

 

100 - DIO SA

 

Dio conosce, in verità, Tutti i soffrenti.

Non accusare nessuno

Per il dolore che esiste sulle strade.

Non aggravare la lotta

Dei bambini senza focolare.

Non emettere giudizio Di supposti colpevoli.

Quel che il Cielo vuol sapere É quello che fai per il bene. Non condannare, proteggi, Dio crede in te.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Tocando o Barco - Edizione Ideal

 

 

 

101 - SE DESIDERI SERVIRE

 

La legge di causa ed effetto avrà adattato ai tuoi attuali momenti problemi difficili da risolvere, comprendente prove che ti affliggono l'anima, però, se vuoi servire in beneficio degli altri, la Misericordia Divina interferirà nel campo della Divina Giustizia, a tuo favore, e riuscirai senza difficoltà a rinnovare il proprio cammino.

Per ingiunzioni del compito che realizzi, avversari gratuiti t'impongono dure avversità, promovendo discordia ed incomprensione intorno alle responsabilità che distinguono il tuo cammino, ma, se vuoi servire, in poco tempo trasformerai avversione in simpatia, angariando nuovi amici per la sfera della tua causa.

Imbarazzi alla realizzazione dei tuoi ideali ti affliggeranno il cammino, comunque, se vuoi servire, attrarrai innumerevoli braccia che staranno con te, sintonizzate negli sforzi delle opere.

Subisci l'influenza ossessiva da parte di nemici disincarnati che impediscono i tuoi movimenti, come se grosse catene invisibili ti sbarrassero i passi, tuttavia, se vuoi servire, impegnando in ciò volontà e decisione, subito avrai la disaffezione convertita in cooperazione, creando un'atmosfera di pace e d'amore, intorno ai tuoi giorni.

Il quadro dei tuoi obblighi ti sembra dubbio, in vista della possibile esecuzione dei doveri che la vita ti designa nell'elevazione del bene, dando l'impressione d'imminente sconfitta; comunque, se vorrai servire, coglierai nuovi contingenti di aiuto e verrai sbocciare in trionfo i fiori che ti pendono dai progetti edificanti.

Non disanimare mai. L'ostacolo è agente rinnovatore, accumulando la ricchezza dell'esperienza. Il lavoro degno è cemento spirituale nella costruzione della felicità. Quello che, oggi, è oscurità e perturbazione, domani può essere luce e chiarimento, sicurezza e armonia. Ma per che ciò accada per dimostrazione della Forza Divina nella nostra debolezza umana, è necessario che si dimentichi di se stesso, cercando di servire.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Oggi”

 

 

 

102 - ABORTO DELITTUOSO

 

Ci commoviamo, abitualmente, innanzi alle grandi tragedie che agitano l'opinione.

Omicidi che mettono la stampa in convulsione e mobilizzano immense squadre di poliziotti...

Furti spettacolari che ispirano ampie misure di vigilanza...

Assassini, conflitti, ludibri ed assalti di tutte le specie creano la guerra di nervi, dappertutto; e, per contenere simili fecondazioni d'ignoranza e delinquenza, si costruiscono carceri e si fondono manette, si organizza il lavoro forzato e, in alcune nazioni, la propria lapidazione di infelici è praticata sulla via, senza alcuna traccia di compassione.

Tuttavia, esiste un crimine più doloroso, per la voluttà di crudeltà con cui è praticato, nel silenzio del santuario domestico o nel seno della Natura...

Crimine terrorizzante, perché la vittima non ha voce per supplicare pietà e neanche braccia robuste su cui fidarsi per reagire.

Ci riferiamo all'aborto delittuoso, in cui genitori inconsci determinano la morte dei propri figli, asfissiandogli l'esistenza, prima che possano sorridere alla benedizione della luce.

Uomini della Terra, e soprattutto voi, cuori materni chiamati all'esaltazione dell'amor e della vita, astenetevi di simile azione che vi squilibra l'anima e v'intenebra il cammino!

Fuggite dal satanico proposito di soffocare i figli del proprio seno, perché i teneri angeli che rigettate sono messaggeri della Provvidenza, sorgendo nel focolare in vostro proprio aiuto, e, se non c'è legislazione umana che vi segnali la turpitudine dell'infanticidio, nei recinti famigliari o nell'oscurità della notte, gli occhi divini di Nostro Padre vi contemplano dal Cielo, chiamandovi, in silenzio, alle prove del riadattamento, affinché si cancelli dalla vostra coscienza la mancanza ingiustificabile che avreste perpetrato.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Religione degli Spiriti” Edizione FEB

 

 

 

103 - NEL DOMINIO DELLE PROVE

 

Immaginiamo un padre che, per pretesto di amore, decidesse di evitare a un caro figlio ogni relazione con le avversità del mondo.

Simile figlio di tale devozione affettiva sarebbe mantenuto in regime di eccezione.

Per evitare accidenti climatici inevitabili, riposerebbe esclusivamente in una stufa, durante la fase della culla e, al rifugio di pericoli e vicissitudini; appena terminata l'infanzia, si chiuderebbe in una cittadella inespugnabile, dove prevarrebbe solamente la tenerezza paterna, a riempirlo di moine.

Non frequenterebbe qualsiasi educandato, affine di non sopportare maestri austeri o subire l'influenza di colleghi che non avrebbero lo stesso livello; alfabetizzato, così, nel ridotto domestico, apprezzerebbe unicamente gli argomenti ed eroi di finzione che il genitore gli avrebbe scelto.

S'isolerebbe di ogni contatto umano per non imbattersi con problemi e ignorerebbe tutto il notiziario ambiente per non cogliere informazioni che sfigurerebbero la soavità interiore.

Candore inviolabile ed ignoranza completa.

Santa innocenza ed inettitudine assoluta.

Arriva, però, il giorno in cui il progenitore, naturalmente vincolandosi ad altri interessi, si assenta forzosamente di casa e, spinto dalla necessità, il ragazzo è obbligato ad entrare nel corrente della vita comune.

Uomo fatto, soffre il conflitto del riadattamento, che gli lacera la carne e l'anima, perché gli sia ricuperato il tempo perduto, ed il figlio finisce per discernere insania e crudeltà dove il padre supponeva che coltivasse preservazione e tenerezza.

L'immagine illustra chiaramente la necessità dell'incarnazione dello spirito nei mondi innumerevoli d'immensità cosmica, in modo che gli si perfezionino le qualità e gli si istituisca la responsabilità nella coscienza.

Le difficoltà e le lotte somigliano ai materiali didattici in scuola o a ponteggi nella costruzione; accumulata la cultura o innalzato l'edificio, spariscono gli uni e gli altri.

Benediciamo, pure, le discipline e le prove con cui l'infinita Sapienza ci perfeziona le forze, rinvigorendoci il carattere.

L'ingenuità è un predicato incantevole quando integrata nella personalità, ma se il lavoro non la trasfigura in tesoro di esperienza, laboriosamente acquisito, sarà appena un fiore prezioso da confondersi nella polvere della terra, al primo colpo d'aria.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Libro della Speranza” Edizione CEC

 

 

 

104 – EDUCAZIONE

 

Educa il terreno e avrai il pane abbondante. Educa l'albero e riceverai la benedizione dell'abbondanza. Educa il minerale grezzo e otterrai l'utilità ad alto prezzo. Educa l'argilla e plasmerai il vaso nobile.

Educa l'intelligenza e raggiungerai la sapienza. Educa le mani e aumenterai la competenza. Educa la parola e coglierai simpatia e cooperazione. Educa il pensiero e conquisterai te stesso.

Senza l'alfabeto si abbuia lo spirito. Senza il libro muore la cultura. Senza il merito della lezione, la vita sarebbe animalità. Senza l'esperienza e l'abnegazione di coloro che insegnano, l'uomo non romperebbe le fasce dell'infanzia.

Dappertutto, vediamo l'azione della Previdenza Divina, nel perfezionamento dell'Anima Umana.

Qui è l'amore che edifica. Oltre a ciò, è il lavoro che perfeziona. Più avanti, è il dolore che rigenera.

Amici miei, la Terra è la nostra scuola millenaria e sublime. Gesù è il Nostro Divino Maestro. Lo spiritismo soprattutto è opera di educazione. Facciamo dell'educazione con Cristo il culto della nostra vita, affinché la nostra vita possa educarsi e educare come Signore, oggi e sempre.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Calice di Luce” Edizione LAKE

 

 

 

105 - SONO VIVI

 

Anche se non riconosci subito simile verità, loro ti vedono e ti ascoltano!

Il quanto possibile, ti seguono i passi condividendo i tuoi problemi ed afflizioni!

Compatisci coloro che ti hanno preceduto nella Grande Rinnovazione!

Quelli che hai visto partire con le mani tremando nelle tue, svolgendoti i loro ultimi pensieri terrestri, attraverso gli occhi fissi sui tuoi, non sono morti.

Sono entrati in nuove dimensioni di esistenza, ma proseguono il cuore vincolato al tuo cuore.

Ti segnalano l'affetto e ti ringraziano il ricordo, comunque, quasi sempre si appoggiano nella tua fede, cercando in te la forza giusta per il restauro spirituale che richiedono.

Molti fra loro, ancora inadatti alla vita differente che sono forzati di affrontare, chiedono serenità nel tuo coraggio ed appoggio nel tuo amore...

Altri, molti altri, giacciono immersi nella bruma della nostalgia, soffermandosi nella sede di rincontro, innanzi alle requisizioni continuate dei tuoi pensieri d'angoscia.

Molti altri ti seguono ancora...

Coloro che ti hanno salutato, dopo una lunga esistenza, benedicendo la tua vita;

quelli che hai amato, indicando loro il cammino verso le sfere superiori;

quelli che hai alzato verso la luce della speranza e quelli altri che hai aiutato un giorno, con l'osculo dell'amicizia e della beneficenza...

Tutti ti ringraziano, stendendoti le braccia per aiutarti a trasporre le strade che ancora ti spettano da percorrere.

Aiuta gli esseri cari nella Spiritualità, affinché ti possano aiutare!

Se ti ricordi la loro presenza e tenerezza, riempi il vuoto che hanno imposto alla tua anima, abbracciando il lavoro che avranno lasciato da fare.

Sii la voce che li riconforta gli esseri amati ancora sulla Terra, la forza che li esegue il servizio di pace ed amore che non conclusero, la luce per coloro cui assenza in canti oscuri compiangono, o il rifugio a favore di coloro che desidererebbero continuare sostentandoti nel mondo!

Compatisci i cari esseri che ti hanno preceduto nella Grande Liberazione!

Piangi, perché il dolore è fonte di energie rinnovatrici dentro al cuore, ma piangi lavorando e servendo, aiutando ed amando sempre!

E lascia che i cuori amati, oggi nell'Aldilà, ti asciughino le lacrime, ispirandoti azione e rinnovazione, perché, in futuro, li avrai tutti positivamente con te nelle gioie del Nuovo Risveglio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Caminhos de Volta” Edizione GEEM

 

 

 

106 - LO SPIRITA NELLA MOLTITUDINE

 

Lo Spirita cristiano, poiché cerca realmente di capire Gesù e raziocinare sul Vangelo, è qualcuno sotto regime di controllo permanente. Da ciò procedono le multiple contraddizioni nelle critiche che riceve.

Di solito, se è generoso, la moltitudine in torno dirà di lui: è sciupone. Se economizza: è avaro. Se mantiene la disciplina: è dittatore. Se non osserva condizioni ed orari: è irresponsabile. Se si sforza per rinnovare le norme conosciute: è rivoluzionario. Se conserva l'abitudine: è inerte. Se usa di franchezza: è spietato. Se temporeggia: è ipocrita. Se scherza: è irriverente. Se piange: è ossesso. Se comunicativo: è sventato. Se discreto: è orgoglioso. Se studia intensivamente: è lezioso. Se studia meno: è ignorante. Se collabora con perseveranza nell'assistenza sociale: è bigotto. Se coopera meno nella beneficenza di ordine materiale: è pigro. Se rivela un ardente fervore nelle convinzioni: è fanatico. Se analizza, come è necessario, le istruzioni in corso: è uno scettico. Se lavora con grande quantità di persone: è demagogo. Se lavora in un ambiente ristretto: è insociabile.

Effettivamente, la moltitudine è la nostra famiglia e niente giustificherebbe qualsiasi proposito di distanziarcene, con il pretesto di una superiorità individuale. Siamo chiaramente chiamati per servirla. Con essa e per essa è che ci dispogliamo anche dalle imperfezioni che ci segnano la vita. Eppure, quantunque la si ami e la si benedica, non ci sarebbe lecito dimenticare che lei stessa, un giorno, preferì Barrabas a Gesù, in un lamentabile equivoco. Attento a ciò, ovunque ti trovi e come ti trovi, mettiti al di sopra delle opinioni umane, e servi a Gesù servendo la moltitudine, offrendo al raccolto del bene quel che sei e quel che hai di meglio.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Pace e Rinnovazione”

 

 

 

107 - OSSESSIONE E CURA

 

Qualcuno, una volta, indagò da un gran filosofo come classificherebbe il saggio e l'ignorante e il filosofo rispose affermando che considerava l'uno e l'altro com'essendo il medico e l'ammalato.

Però noi aggiungiamo - fra il medico e l'ammalato esiste la medicina.

Se l'infermo guarda la ricetta in tasca e fugge dall'istruzione indicata, non vale lo sforzo del clinico o del chirurgo che ha speso studio e tempo per servirlo.

Che l'ossessione è malessere dell'anima non c'è come negarlo.

La creatura sprovvista di conoscenza superiore si rende, inerme, all'influenza degradante, come la pianta senza difesa si lascia invadere dalla piaga distruttrice e sorgono i dolorosi enigmi organici che, tante volte culminano nella morte.

Ciononostante disponiamo, nella Dottrina Spirita, alla luce degli insegnamenti di Cristo, di una vera scienza curatrice dell'anima, con ricorsi propri alla soluzione di ogni processo morboso della mente, rimovendo l'invasore dall'ossidione, come l'agente chimico o l'intervento operatorio sopprimono l'infermità nell'infermo, purché gli interessati si sottomettano agli obblighi del trattamento.

Se porti il problema dell'ossessione con sufficiente lucidità per capire le proprie necessità, non ignori che la rinnovazione della compagnia spirituale inferiore cui ti aggiusti dipende dalla tua propria rinnovazione.

Ascolterai prelezioni nobili, situandoti le direzioni.

Raccoglierai, qua e là, consigli giusti e preziosi.

Incontrerai, in somma nei principi spiriti, indicazione sicura ed esatto orientamento.

Intanto, come nel caso della ricetta formulata da un medico abnegato e importante, a tuo favore, la lezione del Vangelo consola e chiarisce, incoraggia e onora coloro che la ricevono, ma se non è utilizzata, non serve a nulla.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Seara dos Médiuns” Edizione FEB

 

 

 

108 - PREGHIERA DI PACE

 

In tutto quello che ami

Dio ti conduca.

Con cui convivi

Dio ti perfezioni.

In quello che tu sai

Dio ti usi.

Ovunque parli

Dio ti ispiri.

In quello che fai

Dio ti chiarisca.

In tutto quello che domandi,

Dio ti dia il meglio

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Busca e Acharas - Edizione Ideal

 

 

 

109 - TESTIMONE DOMESTICO

 

“Perciò, mentre ne abbiamo l'opportunità, facciamo il bene a tutti, ma, principalmente, a quelli della famiglia della fede” - Paolo. (Galati, 6:10.)

Certamente l'apostolo Paolo, raccomandandoci una tenerezza speciale presso la famiglia della nostra fede, cercava l'obbligo inarrendevole dell'assistenza immediata a coloro che convivono con noi.

Se non siamo utili e comprensivi, affabili e devoti, presso alcuni compagni, come testimoniare il vissuto delle lezioni di Gesù, innanzi all'umanità?

Ammettiamo, però, alla luce della Dottrina Spirita, che l'avviso apostolico si riveste di significato più profondo. È che, fra i nostri domestici, si trovano particolarmente i lacci di esistenze passate, molti fra loro richiamando riadattamento e pulizia.

Nel gruppo dei familiari del quotidiano si formano, in genere, quegli Spiriti che, in ragione dei nostri impegni del passato, ci controllano, ci criticano, ci avvertono e ci mettono alla prova.

È sempre facile dare una buona impressione a colui che non convive intimamente con noi. In un gesto o in una frase, attraiamo, all'improvviso, l'applauso o l'ammirazione di quanti c'incontrano esclusivamente nell'ambiente ambiguo degli atti sociali. Davanti agli amici che ci salutano, dopo una solennità o dopo uni incontro formale, non è niente difficile cadere disastrosamente sotto l'ipnosi di lusinghe con cui si pretende esagerare le nostre virtù superficiali.

Esaminiamo, ciononostante, le nostre conquiste morali, dimostrandole presso di coloro che conoscono i nostri punti deboli.

Non illudiamoci.

Facciamo il bene a tutti, ma testiamoci, a noi stessi, se già siamo buoni, facendo il bene, nonostante tutti gli ostacoli, davanti a coloro che quotidianamente accompagnano la nostra vita, sorvegliando il nostro comportamento fra il bene e il male.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Parole della Vita Eterna” Edizione FEB

 

 

 

110 - LUCI DEL TRAMONTO

 

Conserva con te i compagni anziani, con l'allegria di chi ha ricevuto dalla vita l'onorevole incarico di ritenere, presso il cuore, le luci rimanenti del proprio gruppo familiare.

Rifletti su coloro che ti preservarono l'esistenza ancora fragile, nei panni della culla; su coloro che ti equilibrarono i primi passi; su quelli che ti vezzeggiarono i sogni dell'infanzia e su quelli altri che ti aiutarono a pronunciare il nome di Dio.

Già che attraversarono il cammino di numerosi gennai, pensa nell'eroismo silenzioso con cui ti insegnano a valorizzare i tesori del tempo, nelle difficoltà che avranno superato per essere chi sono, nel sudore che li ha modificato le linee della faccia e nelle lacrime che li hanno imbianchito i capelli...

E quando, per caso, ti manifestano irritazione o disincanto, ascolta le loro parole con bontà e pazienza... Non saranno, sicuramente, cercando di ferirti e sì, probabilmente mormorando contro dolorosi ricordi di offese ricevute, che rinchiudono nel petto, affine di non complicare i giorni degli esseri che li sono specialmente cari!...

Ama e rispetta i compagni anziani! Sono loro le travi che ti sostengono il tetto dell'esperienza, e le basi su cui oggi ti alzi per essere chi sei...

Aiutali quanto puoi, per quanto è possibile che, nel giorno dell'esistenza umana, arrivi ugualmente a conoscere lo splendore e le tenebre che segnalano, nel mondo, l'ora del tramonto.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Palavras de Vida Eterna - Edizione FEB

 

 

 

111 - MAMMA, RIMANI CON ME

 

Quando siamo andati a cercare il piccolo Betinho per il necessario ricupero spirituale, lui stesso ci consegnò la lettera seguente che aveva indirizzato, il giorno prima, al cuore maternale:

Mammina Cara:

Ti aspetto per rimanere con me.

Ieri ho aspettato gli autobus fino all'ultimo arrivo. Ho pianto molto quando ho visto che tu non c'eri.

Il babbo ha viaggiato e la Signora Giulia è ritornata a casa sua, dopo la merenda. Uscendo, ha chiuso le porte e finestre. Adesso ho paura di rimanere da solo.

Ho sonno, ma la testa mi duole e la tosse è ricominciata con molta forza.

Non posso dormire, pensando a te. La casa sembra molto grande e qualsiasi rumore mi spaventa.

Mamma, perché tardi tanto per ritornare?

Se fossi grande, andrei a cercarti, ma i bambini della Signora Francina mi hanno detto di non salire in autobus senza essere accompagnato da un adulto.

Ieri, il mio aquilone si è strappato e, quando sono accorso per chiamare la Signora Giulia, sono caduto in un pozzo di fango e mi sono ferito la testa.

Oggi, sono caduto quattro volte, dentro di casa. Non sono potuto andare a scuola.

Nessuno mi ha lavato i vestiti, ma le scarpe le ho lucidate io stesso.

Sto scrivendo con tanta nostalgia, che mi viene la voglia di piangere.

Non lasciarmi solo.

Vieni subito.

Mamma, rimani con me.

Molti baci da tuo figlio

 

BETINHO

 

In questa lettera, baciamo la tenerezza di un bambino e, con la permissione della cara destinataria, facciamo di questa pagina il nostro omaggio al luminoso Giorno delle Mamme.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

 

 

 

112 - ALL'ALZARSI

 

Ringrazia a Dio la benedizione della vita, la mattina.

Se non sei abituato a pregare, per alcuni momenti, formula pensieri di serenità e d'ottimismo, prima di ritornare alle proprie attività.

Alzati con calma.

Se devi risvegliare qualcuno, usi bontà e gentilezza, riconoscendo che gridio o scherzi di cattivo gusto non aiutano mai.

Manifesta in relazione a tutto e a tutti la disposizione di cooperare nel bene.

Prima di uscire per eseguire le tue faccende, ricordati che bisogna benedire la vita perché la vita ci benedica.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Sinal Verde - Edizione CÉU

 

 

 

113 - CULTO DEL VANGELO NEL FOCOLARE

 

Il Culto del Vangelo a casa, per lo meno una volta la settimana, vi servirà come fonte di gioie e benedizioni.

Rinnoviamo il contatto con gli insegnamenti di Gesù, tanto quanto ci sia possibile, e non solo il focolare che ci accoglie si trasformerà in deposito di comprensione e solidarietà, ma anche la propria vita sarà per noi un luminoso cammino d'ascensione alla felicità reale.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Editora GEEM

 

 

 

114 - ESPERIMENTA OGGI

 

Ringraziare a Dio i benefici della vita e valorizzare i ricorsi del proprio corpo.

Lavorare e servire di là dal proprio dovere, quanto ti sia possibile.

Osservare, anche se per istanti, la bellezza del paesaggio che gli incornicia la presenza.

Non reclamare niente.

Commentare unicamente i discorsi edificanti.

Riflettere sulle qualità nobili di qualche persona con cui i tuoi sentimenti non sono in armonia ancora.

Parlare senz'asprezza e senz'aggressività nella voce.

Leggere qualche brano costruttivo.

Praticare, per lo meno, una buona azione, senza che nessuno lo sappia.

Coltivare la tolleranza verso la libertà degli altri senza disturbare nessuno.

Osserviamo quotidianamente similare ricetta d'atteggiamento e, in poco tempo, realizzeremo la conquista della pace.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Busca e Acharás - Edizione IDEAL

 

 

 

115 - POSTO DEL SOCCORSO

 

Starai tu soffrendo disincanti...

Attraversando enormi difficoltà...

Sopportando contrattempi con cui non contavi...

Il lavoro nelle tue mani molte volte ti sembra un fardello difficile da sopportare...

Mancano i ricorsi previsti...

Contrattempi si succedono gli uni agli altri...

Tribolazioni d'esseri amati ti martellano la resistenza...

L'infermità è venuta al tuo incontro...

In ogni modo, prosegui agendo e cooperando, a favore degli altri.

Non interrompere i tuoi passi nel servizio del bene, perché è giustamente nell'esecuzione dei tuoi propri incarichi che i Messaggeri d'Iddio incontreranno i mezzi di portarti il soccorso indispensabile.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Lezioni della Vita” - Edizione Ideal

 

 

 

116 - ANNOTAZIONI PREVENTIVE

 

Riprendi il tuo giorno, cercando di dimenticare le occorrenze infelici del giorno prima.

La casa protetta, abitualmente, promuove, di mattino, servizi di pulizia.

Se qualcuno si è fissato nella tua mente com'essendo un punto di dolore, avvolgigli l'immagine nel balsamo della preghiera.

Una piaga nel corpo richiede un ricorso cicatrizzante.

Lancia rumori ed ingiurie nel cesto dell'oblio.

L'abitazione chiaramente pulita protesta per la presenza della fognatura.

Astieniti d'intrattenerti su argomenti allusivi alla delinquenza.

Nessuno si lava le mani in un vaso di fango.

Dissipi tentazioni nell'ardore del lavoro.

Le ragne non resistono al piumino in movimento.

Allontanati dagli ambienti che ti incitano l'anima alla distorsione e allo squilibrio.

Non ti ricorderesti tu di bagnarti in un pantano.

Evita commentari deprimenti.

Non offriresti una torta avvelenata agli amici.

Conserva il cuore nelle fonti del bene, pensiamo nel bene e cerchiamo di parlare ed agire per il bene, perché servire al bene degli altri è la migliore forma d'attività preventiva contro l'infermità e la perturbazione nel campo della nostra vita mentale.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Cerca e Troverai” - Edizione Ideal

 

 

 

 

117 - NEL REGNO DELLA PAROLA

 

Non gridare.

Conserva la calma.

Usa l'immaginazione senza eccesso.

Parla con intelligenza, senza esibizione di cultura.

Rispondi serenamente in qualsiasi questione difficile.

Evita la maldicenza.

Fuggi da comparazioni, affinché il tuo verbo non venga a ferire.

Astieniti d'ogni aggettivo sgradevole per persone, cose e circostanze.

Guardi una frase sorridente e amichevole per ogni situazione inevitabile.

Ricorda che Gesù legò il Vangelo, esemplificando, ma dialogando anche.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Lezioni della Vita” - Edizione Ideal

 

 

 

118 - DECALOGO PER MEDIUM

 

Cap. XXVI Punto 7

1 - Rendi culto al dovere.

Non esiste fede costruttiva dove manca il rispetto al compimento dei propri obblighi.

2 - Lavora spontaneamente.

La medianità è un aratro divino che l'ossido della pigrizia arrugginisce e distrugge.

3 - Non crederti maggiore o minore.

Come gli alberi fruttiferi, sparsi sul suolo, ogni talento medianico ha la sua utilità e la sua espressione.

4 - Non aspettare ricompense dal mondo.

I doni del Signore, come lo sono la folgore delle stelle e la carezza della fonte (sorgente/fontana), il chiarore della preghiera e la benedizione del coraggio, non hanno prezzo sulla Terra.

5 - Non centralizzare l'azione.

Tutti i compagni sono chiamati a cooperare, nell'insieme delle buone opere, perché si eleggano alla posizione di scelti per incarichi più elevati.

6 - Non imprigionarti nei dubbi.

Ogni bene, ben prima di esternarsi per intermedio di questo o di quell'interprete della verità, procede, originariamente, da Dio.

7 - Studia sempre.

La luce della conoscenza ti armerà lo spirito contro le trappole dell'ignoranza.

8 - Non irritarti.

Coltiva la carità e la dolcezza, la comprensione e la tolleranza, perché i messaggeri dell'amore incontrano difficoltà enormi per esprimersi con sicurezza attraverso un cuore conservato in aceto.

9 - Discolpa incessantemente.

L'acido della critica non ti peggiora la realtà, la piaga dell'elogio non ti altera il modo giusto d'essere, e, anche se ti classificano come mistificatore o impostore, dimentica l'offesa con cui ti bastonano il viso e, guardando il tesoro della coscienza pulita, segui avanti, con la certezza di che ogni creatura percepisce la vita dal punto di vista in cui si mette.

10 - Non temere persecutori.

Ricordati dell'umiltà di Cristo e ricorda che, anch'Egli, angelo in forma d'uomo, era circondato da avversari gratuiti e da verduchi crudeli, quando scrisse sulla croce, con sudore e lacrime, il divino poema dell'eterna risurrezione.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Lo Spirito della Verità” Edizione FEB

 

 

 

119 - RIMEDIO DI BASE

 

È possibile che tu sia caduto in profondo disanimo, perché soffri per:

la mancanza di qualcuno;

l'incomprensione di amici;

il freddo della solitudine;

il conflitto di idee;

accuse immeritate

disaccordi nell'ufficio;

debiti aggravati;

perdite in affari;

malattie nel proprio corpo;

fastidi in famiglia;

complessi di colpa;

rimproveri e critiche;

sensazioni di abbandono;

lotte e disaffezioni;

diserzioni di esseri cari;

e ossessioni occulte...

Qualsisia, però, la tua prova in se stessa, alza la propria testa, alza gli occhi all'Alto e ritorna all'incarico in cui devi servire, affidandoti a Dio, perché Dio provvedere e in Dio qualsiasi problema troverà la sua soluzione.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Cerca e Troverai” Edizione Ideal

 

 

 

120 - NON ROVINARE IL TUO GIORNO

 

La tua irritazione non risolverà nessun problema

Le tue contrarietà non alterano la natura delle cose.

I tuoi disappunti non fanno il lavoro che solo il tempo riuscirà a realizzare.

Il tuo malumore non modifica la vita.

Il tuo dolore non impedirà che il Sole splenda domani sui buoni e sui cattivi.

La tua tristezza non illuminerà i cammini.

Il tuo scoraggiamento non edificherà nessuno.

Le tue lacrime non sostituiscono il sudore che tu devi versare in beneficio della tua propria felicità.

I tuoi reclami, anche se affettivi, non accresceranno negli altri un solo grammo di simpatia per te.

Non rovinare il tuo giorno. Impara, con la Sapienza Divina, a scusare infinitamente, costruendo e ricostruendo sempre per l'Infinito Bene.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Agenda Cristiana” - Edizione FEB

 

 

 

121 – DIFFERENZA

 

“Credi che c'è un solo Dio: fai bene. Anche i demoni lo credono, e tremano”. (TIACO, 2:19).

L'avvertenza dell'apostolo è di essenziale importanza nell'avviso spirituale.

Aspettare benefici dal Cielo è attitudine comune a tutti.

Adorare il Signore può essere lavoro di giusti ed ingiusti.

Ammettere l'esistenza del Governo Divino è traccia dominante di tutte le creature.

Accettare il Supremo Potere è proprio di buoni e cattivi.

Tiago (Giacomo) è stato divinamente ispirato in questo versetto, perché le sue parole definiscono la differenza fra credere in Dio e farGli la Sublime Volontà.

L'intelligenza è attributo di tutti.

La cognizione proviene dall’esperienza.

L'essere vivo evolve sempre e chi evolve impara e conosce.

La differenziazione fra il genio del male e il genio del bene si mantiene nella direzione della conoscenza.

Il demonio, come simbolo di crudeltà, eseguisce i propri desideri, tante volte incoerenti e oscuri.

L'angelo s'identifica con i disegni dell'Eterno e li compie dovunque si trova.

Ricorda, poi, che non basta la scuola religiosa a cui ti affili perché il problema della felicità personale raggiunga la soluzione desiderata.

Adorare il Signore, aspettare e credere in Lui sono attitudini caratteristiche di tutti.

L'unico segnale che ti rivelerà la condizione più nobile rimarrà stampato nell'azione che svolgerai nella vita, all'eseguirgli i disegni, perché, in verità, non serve molto al perfezionamento l'atto di credere nel bene che verrà dal Signore e si, la diligenza nel praticare il bene, oggi, qui e adesso, in suo nome.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Fonte Viva” - FEB

 

 

 

122 - CONFETTI DI SALUTE

 

Ostacoli? Lavora sempre. Problemi? Azione discreta. Situazioni difficili? Accettale. Offese? Perdona. Afflizioni? Pazienza. Amarezze? Dimentica. Discordie? Pacifica. Mali? Persevera nel bene. Incomprensioni? Intendiamo. Insuccesso? Ricomincia. Conflitti a casa? Tolleranza. Solitudine? Proteggi qualcuno. Difficoltà? Va avanti. Maldicenza? Silenzio. Perturbazioni? Più calma. Fatica? Rinnovati. Pericolo imminente? Orazione. Recriminazioni? Servire di più. Avversari? Rispettali. Tempeste nella vita? Affidati a Dio.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Cerca e Troverai” Edizione Ideal

 

 

 

123 - TAGLIA QUESTO

 

L'esistenza sulla Terra è comparabile ad un film che tu stai interpretando.

Il direttore e l'interprete si coniugano in te stesso, perché l'obiettivo della libera scelta sta nelle tue mani, tanto quanto le immagini della pellicola sono architettate dai tuoi propri pensieri.

Cerca di compiere i tuoi incarichi, tanto quanto ti sia possibile.

Molti episodi e passaggi inconvenienti possono essere evitati perché ti si distingua l'eccellenza del lavoro: ricordi amari;

idee di vendetta;

risentimenti;

disillusioni;

pregiudizi ed insuccessi;

malattie e tristezze;

irritazione ed asprezza;

condanna e lamentela;

collera e impazienza;

reclamazioni ...

Quando uno di questi aspetti sorgerà sul tuo cammino o nella tua immaginazione, taglialo.

Trasforma l'oscurità in luce, nella speranza e nel bene. E allontana da te tutto quel che ti possa macchiare la tranquillità, perché in un futuro prossimo o meno prossimo, il tuo film starà sullo schermo della verità e le tue scelte passeranno.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Busca e Acharás - Edizione IDEAL

 

 

 

124 - REGOLE DI SALUTE

 

1 - Mantieni il cuore in pace davanti a tutte le situazioni e a tutte le cose. Tutti i beni della vita appartengono a Dio.

2 - Appoggiati sul dovere rigorosamente compiuto. Non esiste equilibrio fisico senza armonia spirituale.

3 - Coltiva l'abitudine dell'orazione. La preghiera è luce nella difesa del corpo e dell'anima.

4 - Occupa il tuo tempo disponibile con il lavoro profittevole, senza dimenticare il riposo imprescindibile al giusto rifacimento. L'insinuazione delle tenebre arriva fino a noi con l'ora vuota.

5 - Studia sempre. La rinnovazione delle idee favorisce la saggia rinnovazione delle cellule organiche.

6 - Evita la collera. Arrabbiarsi è abbrutirsi, cadendo nelle tenebre di basso livello.

7 - Fuggi della maldicenza. Il fango agitato attinge colui che lo mescola.

8 - Sempre che possibile, respira a lunghi sorsi e non dimenticare il bagno quotidiano, anche se leggero. L'aria pura è prezioso alimento e la pulizia è semplice obbligazione.

9 - Mangia poco. La creatura sensata mangia per vivere, mentre la creatura imprudente vive per mangiare.

10 - Usa la pazienza ed il perdono, instancabilmente. Tutti noi siamo stati caritatevolmente tollerati dalla Bontà Divina, milioni di volte, e conservare il cuore nell'aceto dell'intolleranza è provocare la propria caduta nella morte inutile.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Aulas da Vida - Edizione IDEAL

 

 

 

125 - II GRANDE DONATORE

 

Egli non era medico e alzò paralitici e ristabilì lebbrosi, usando il divino potere dell'amore.

Non era avvocato e si è eletto il supremo difensore di tutte le vittime d'ingiustizia del mondo.

Non possedeva fattorie e stabilì un nuovo regno sulla Terra.

Non improvvisava feste e consolò i tristi e rierse il buon animo delle anime disperate.

Non era professore consacrato e si fece il Maestro dell'Evoluzione e del Perfezionamento dell'umanità.

Non era Dottore della Legge e creò l'università sublime del bene per tutti gli spiriti di buona volontà.

Sopportando amarezze - riconfortò molti.

Tollerando afflizioni - seminò la fede e il coraggio.

Ferito - curò le piaghe morali del popolo.

Suppliziato - inviò il messaggio del perdono e dell'amore, in tutte le direzioni.

Dimenticato dai suoi esseri più amati - insegnò la fraternità e il riconoscimento.

Soggiogato sulla croce - rivelò la vittoria della vita eterna, in piena e gloriosa risurrezione, rinnovando i destini delle nazioni e santificando il cammino dei popoli.

Egli non era, dunque, ricco e ingrandì i granai dei secoli.

Colui che offrirà, poi, il cuore, in omaggio al Divino Amore sulla Terra, potrà, in quel modo, nell'esempio di Gesù, sebbene anonimo, afflitto, umiliato o crocifisso, rispondere alla santificata collaborazione con Dio, in beneficio dell'umanità.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Antologia Mediúnica do Natal - Edizione FEB

 

 

 

126 - FEDE E CARITÀ

 

Fede senza carità è la lampada senza il serbatoio della forza.

Carità senza fede rappresenta l'impianto senza la lampada.

Colui che ha fede in Dio e non aiuta i simili si raccoglie nella contemplazione improduttiva ad esempio di un artefatto prezioso, mummificato in un museo brillante.

Colui che pretende di aiutare il prossimo, senza fiducia in Dio, si condanna alla secchezza, perdendo il contatto con l'aiuto dell'energia divina.

La fede costituisce il nostro patrimonio intimo di benedizioni.

La carità è il canale che le sparge, arricchendoci il cammino.

Una ci conferisce la visione; l'altra ci intensifica la crescita spirituale per l'Eternità.

Senza la prima, cammineremmo nelle tenebre.

Senza la seconda, rimarremmo rilegati al pozzo scuro del nostro egoismo distruggente.

Gesù fu il prototipo della fede, quando affermò: - “Io e mio Padre siamo Uno”. E il nostro Divino Maestro fu anche il paradigma della carità quando c'insegnò: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.

In questo modo, se siamo effettivamente i principianti del Vangelo Redivivo, uniamo l'ideale superiore e l'azione edificante nei nostri sentimenti e atti di ogni giorno, e cerchiamo di fondere, in una sola luce rinnovatrice, la fede e la carità nei nostri cuori, d'ora innanzi.

 

Spirito: EMMANUEL

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Escrínio de Luz - Edizione Clarim

 

 

 

127 - SALUTE ED EQUILIBRIO

 

Per garantire salute ed equilibrio, prometti a te stesso:

1 - Metterti sotto i disegni d'iddio, tutti i giorni, attraverso l'orazione, e mantenere la coscienza tranquilla, preservandoti contro idee di colpa.

2 - Dare il meglio di te stesso in quello che stai facendo.

3 - Mantenere cuore e mente, attitudine e parola, atti e modi nell'ispirazione costante del bene.

4 - Servire disinteressatamente i simili, quanto ti sia possibile.

5 - Rallegrarti con la felicità del prossimo.

6 - Dimenticare conversazioni e opinioni di carattere negativo che abbi letto o ascoltato.

7 - Accrescere per lo meno un poco più di allegria e speranza in ogni persona con cui sarai in contatto.

8 - Ammirare le qualità nobili di coloro con cui convivi, stimolandoli perché le sviluppino.

9 - Scordare motivi di lamentela, qualsisiano.

10 - Vivere lavorando e studiando, agendo e costruendo, nel proprio perfezionamento e nei propri errori da correggere, in tal modo che non ti veda capace di incontrare le imperfezioni probabili e gli errori possibili degli altri.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Passos da Vida - Edizione IDE

 

 

 

128 - SULLA TERRA

 

Sulla Terra, Dio ci concede il corpo, attraverso genitori amici.

Ognuno di noi è suo inquilino temporaneo, in regime di responsabilità.

Dio ci procura la ricchezza delle ore per la contabilità del Tempo.

Ogni creatura, in momento opportuno, presenterà il rapporto dei propri giorni.

Dio ci offre i vincoli affettivi per i principi dell'affinità.

Possiamo valorizzarli o no, secondo il nostro proprio arbitrio.

Dio ci cede la proprietà, per intermezzo delle leggi organizzate dai propri esseri umani.

Renderemo conto del rispettivo usufrutto. Dio ci offre le sementi attraverso i ricorsi della Natura.

Piantagione e raccolto sono sempre di nostra scelta.

Dio ci affida il denaro, attraverso il lavoro o la generosità di altri.

Siamo responsabili dell'applicazione delle finanze che ci sono accreditate.

Dio ci abilita ad essere efficiente con macchine diverse, per mezzo della propria intelligenza umana.

Spetta a noi altri la loro programmazione e conduzione.

Insomma, ogni creazione ed ogni donazione dei vantaggi di cui disponiamo procedono da Dio.

Ciononostante, è giusto riconoscere che tutti gli esiti e problemi dell'utilizzazione appartengono a noi.

 

Spirito: ANDRÉ LUIZ

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Passos da Vida - Edizione IDE

 

 

 

129 - UN QUARTO D'ORA

 

Quando avrai un quarto d'ora a disposizione, rifletti sui benefici che puoi spandere.

Ricorda il dialogo affettivo con cui rifai il buon animo di taluno familiare, dentro della propria casa; delle parole di pace e d'amore che l'amico infermo aspetta dalla tua presenza; di aiutare in alcun incarico che ti esige sforzo, per la pulizia o il riconforto del proprio focolare; della conversazione edificante con un bambino abbandonato che ti porterà innanzi alle suggestioni di buona volontà; di stendere qualche concime a questa o quella pianta che ti si rende utile; e dell'incontro amichevole, in cui la tua opinione generosa riesca a favorire la soluzione del problema di qualcuno.

Quindici minuti senza impegno sono quindici scelte nella costruzione del bene.

Non dimentichiamoci che la foresta si erse da sementi quasi invisibili, che il fiume si forma di sorgenti piccoline e che la luce del Cielo, in noi stessi, comincia da piccolini raggi d'amore che ci s'irradiano dal cuore.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Carità” Edizione IDE

 

 

 

130 - NATALE DEL CUORE

 

Benedette siano le mani che, in memoria di Gesù, spargono a Natale l'oro e l'argento, diminuendo la miseria e la necessità, la fame e la nudità! . . .

Ciononostante, se non sono illuminate dall'amore che aiuta sempre, questi flagelli ritorneranno domani, come la malerba che spia l'assenza del coltivatore.

Non ritenere, così, la ricchezza del cuore che puoi donare, tanto quanto il maggiore potentato della Terra!

Lascia che la mangiatoia della tua anima si apra, felice, al Sovrano Celeste, affinché la luce ti bagni la vita.

Con Lui, stenderai il cuore dovunque starai, sia per scambiare un pensiero compassionevole con la parola scura e aspra, sia per concimare una semente di speranza, dove l'afflizione mantiene il deserto! Con Lui, accenderai di giubilo gli occhi di qualche bambino triste ed abbandonato ed un semplice bambino, rapito oggi al temporale, può domani essere la consolazione della moltitudine... Con Lui, puoi offrire la benedizione della tolleranza a coloro che lavorano con te, trasformando l'altare del tuo cuore nell'altare di Dio !...

Che tesoro celeste pagherebbe il gesto di comprensione nel cammino impietrito, il sorriso luminoso della bontà nella pianta spinosa dell'oscurità e l'orazione della tenerezza e dell'intendimento all'istante della morte?

Natale nel mondo è l'epopea del riconoscimento del Signore.

Natale nello spirito è la comunione con Lui stesso.

Anche se ti trovi in piena solitudine nella mangiatoia dell'infortunio, esci da te stesso e ripartisci con qualcuno il Dono ineffabile della tua fede.

Ricordati che Egli, allo splendere nella mangiatoia, aveva con sé appena l'amore a disfarsi in umiltà, e, agonizzando sulla croce, possedeva appena il cuore, a disfarsi in rinuncia...

Ma, usando soltanto il cuore e l'amore, senza una pietra dove riposare la testa, si converte nel Salvatore del Mondo, e, nonostante coronato da spini, si fece il Re delle Nazioni per sempre.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Antologia Mediúnica do Natal - Edizione FEB

 

 

 

131 – TENEREZZA

 

Mammina Cara

Mi ricordo di te, quando mi sono svegliato per ricordare.

Curvata sulla mia culla, cantavi dolcemente e versavi sul mio viso piccoline gocce di luce che, più tardi, ho saputo che erano lacrime.

Mi hai stretto al petto, come se mi trasportassi a piacevole rifugio, e, già d'allora, non mi hai mai lasciato.

Quando gli altri andavano alla festa, vegliavi con me, insegnandomi a pronunciare il benedetto nome di Dio... In altre occasioni, lavoravi, con gli aghi fra le dita, raccontando storie di bontà ed allegria, perché io dormissi sognando...

Se io fuggivo, spezzando il pettine, o se ritornavo dalla scuola con le vesti stracciate, mentre tanta gente parlava di castigo, affogavi le mie mani fra le tue o baciavi i miei capelli in disordine.

Sono così cresciuto, vedendoti al mio fianco, come se fossi un angelo fra quattro pareti... Sono cresciuto per il mondo, ma non ho mai smesso di essere, nelle tue braccia, il bambino per chi hai dato la vita.

E, fino ad ora, giorno per giorno, aspetti, paziente e dolce, il momento in cui ti guardo negli occhi, sorridendomi e benedicendomi sempre, anche quando i miei problemi ti lacerano il petto con lamine d'afflizione! ...

Oggi, ho sentito la musica dei milioni di voci che ti ingrandiscono...

Volli raccogliere le costellazioni del Cielo e mescolarle con il profumo dei fiori che sbocciano sul suolo, per intesserti una corona di riconoscimento e tenerezza, ma, come non ho potuto, vengo a portarti i petali d'amore che ho colto nell'anima mia.

Ricevile, Mammina!... Non sono perle, né brillanti della Terra ... Sono le lacrime di tenerezza che Dio mi ha dato perché ti offra il mio proprio cuore, trasformato in un poema di stelle.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Lo Spirito della Verità” Edizione FEB

 

 

 

132 - MESSAGGIO DEL BAMBINO

 

Dici che sono il futuro.

Non abbandonarmi nel presente.

Dici che sono la speranza della pace.

Non indurmi alla guerra.

Dici che sono la promessa del bene.

Non affidarmi al male.

Dici che sono la luce dei tuoi occhi.

Non lasciarmi alle tenebre.

Non aspetto solamente il tuo pane.

Dammi luce e intendimento.

Non desidero appena la festa della tua tenerezza.

Ti supplico amore con cui mi educhi.

Non ti supplico appena giocattoli.

Ti chiedo buoni esempi e buone parole

Non sono un semplice ornamento del tuo cammino.

Sono qualcuno che ti bussa alla porta in nome di Dio.

Insegnami il lavoro e l'umiltà, la devozione e il perdono.

Abbi compassione di me e orientami per quello che è buono e giusto...

Correggimi mentre è tempo, anche se io soffra...

Aiutami oggi perché domani non ti faccia piangere.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Antologia del Bambino” Edizione FEB

 

 

 

133 - NEL CLIMA DELL'ORAZIONE

 

L'orazione non sempre ci evita la sofferenza, ma sempre ci riveste di forze per sopportarla.

Non ci allontana dai problemi del quotidiano, ciononostante, ci chiarisce il raziocinio, affine di risolverli con sicurezza.

Non ci modifica le persone difficili dei quadri di convivenza, tuttavia, ci illumina i sentimenti, in modo ad accettarle come sono.

Non sempre ci cura le infermità, tuttavia, in qualsiasi occasione, ci rinforza per il trattamento preciso.

Non ci immunizza contro la tentazione, ma ci moltiplica le energie affinché ne evitiamo l'intromissione, sempre a sdoppiarsi, attraverso influenze ossessive.

Non ci evita l'ingiuria e la persecuzione, ciononostante, se lo desideriamo, eccola che ci suggerisce il silenzio, dentro del quale smetteremo d'essere strumenti per l'estensione del male.

Non ci esenta dall'incomprensione d'altrui, però ci inclina alla tolleranza perché l'ombra dello squilibrio non ci attinga il cuore.

Non sempre ci eviterà gli ostacoli e le prove del cammino che ci testano da fuori, ma sempre ci garantirà la tranquillità, dentro di noi, inducendoci a riconoscere che, in tutti gli avvenimenti della vita, Dio ci porta sempre il meglio.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Abbi buon animo” Edizione IDEAL

 

 

 

134 - ORAZIONE DEL BAMBINO ALL'UOMO

 

Edificaste un mondo nuovo, in cui mi vedo in un futuro migliore.

Aiutami perché ci sia allegria dentro di esso.

Mi desti libertà.

Insegnami ad essere libero, essendo felice.

Mi hai messo nel centro della cultura, con accesso alle più avanzate esperienze.

Guidami i passi perché non mi senta in squilibrio e affinché lo squilibrio non m'impazzisca.

Dici che mi difendi.

Non rifiutarmi i benefici della scuola e del lavoro e non indurmi neanche a qualsiasi idea d'odio e separazione.

Inventasti strade nei cieli.

Aiutami a costruire cammini in cui io possa realizzare il mio incontro con i simili, nel clima della comprensione e della pace.

Creasti macchine preziose per il mio riconforto.

Insegnami a dirigerle con amore e responsabilità perché esse non mi schiaccino.

Sviluppasti il progresso e innalzasti la grandezza materiale in tutti i canti della Terra, e ti ringrazio per tutto - a te che mi accogli con tanta tenerezza e con tanto amore - ma rogo, con tutte le forze del mio cuore, che non mi allontani da Dio.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Amizade - Edizione IDEAL

 

 

 

135 - MANI PICCOLINE

 

Quando vezzeggi il tuo bambino nel conforto domestico, non dimenticarti delle manine anonime, lasciate all'abbandono...

Fiori volteggiano nel vento impetuoso, si assomigliano a stelle perdute nella tempesta.

È tutto un mare di sofferenza e angoscia che ti circonda...

Accerta la visione perché l'afflittivo pannello non ti passi inosservato.

Mani piccoline di diversi colori a sbattersi nelle tenebre...

Sono arrivate a Terra come dolci promesse d'allegria e lottano per sopravvivere alla ricerca del bene.

Per amore al bambinello che t'ispira la bellezza del focolare, accendi il fuoco della bontà e non rifiutare soccorso alle braccia minuscole che ti accennano dall'onda agitata, supplicando pietà e tenerezza.

Aiuta questi gigli umani a liberarsi dal fango delle tenebre affinché si sviluppino all'alito della luce.

Dici che la vita chiede amore e che aspetti un mondo migliore...

Non negare, perciò, la tua briciola di tenerezza agli angeli che piangono nel temporale.

Raccogli le manine ghiacciate nel freddo del disincanto e, al calore della tua abnegazione, aiutale a rinascere per l'esistenza, perché possano scolpire il tuo sogno di perfezione e grandezza, nello splendore del domani...

Apri le porte del cuore ai figlioli dell'infanzia torturata e proteggili con fiducia.

Ricorda che, un giorno, due manine piccoline, relegate all'abbandono in una semplice stalla, erano le mani di Gesù, il Re Divino, che, oggi ancora, sono il nostro rifugio di pace e la speranza del mondo intero...

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Dio Aspetta” - Edizione GEEM

 

 

 

136 - DAVANTI AGLI ALTRI

 

Signore! ...

Insegnaci a capire l'importanza degli altri.

In verità, raccogliamo di taluni le difficoltà e i problemi; ciononostante, d'innumerevoli altri otteniamo le allegrie e benedizioni che ci nobilitano la vita.

Fra taluni altri, sorprendiamo gli avversari gratuiti che, talvolta, cercano di ostacolarci i passi; facci capire, però, che, fra molti altri, troviamo gli amici e i benefattori, i compagni d'ideale e di lavoro, coloro che collaborano con noi, nelle nostre realizzazioni, e coloro che ci recano sollievo nelle tribolazioni del cammino.

Da taluni, abbiamo la censura, ma da altri, procedono gli stimoli al compimento degli incarichi che ci hai affidato.

Alcuni c'inclinano al pessimismo, ciononostante, molti altri ci stendono cooperazione e speranza, incoraggiamento e tenerezza.

Dalle mani di alcuni, riceviamo ostacoli che per momenti ci allarmano, però da molti altri riceviamo consolo e incentivo, apprezzo e approvazione per molto tempo nei sentieri del quotidiano.

Quando la nuvola della prova ci raggiungerà, inducici a cercare, con umiltà, il soccorso dei cuori che ci si fanno donatori della pace e della sicurezza di cui tutti abbiamo bisogno per vivere, secondo i tuoi disegni.

Signore, succeda quel che succeda da parte di taluni perché ci s'indeboliscano le energie sulla strada del proprio perfezionamento, aiutaci a cercare il concorso degli altri con l'accettazione della nostra piccolezza, perché non ci manchino le opportunità di servizio e perfezionamento, tirocinio e rinnovazione, oggi e sempre.

Così sia.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Dio Aspetta” Edizione GEEM

 

 

 

137 – SCALATA

 

La pietra domandò al martello che la percuoteva:

- Perché mi rompi così?

Il martello non rispose; ciononostante, in poco tempo, il blocco bulinato si distaccò alla base di un bell'edificio.

Il minerale indagò dal forno super-riscaldato che lo trasmutava:

Di' la ragione per cui m'impazzisci di sofferenza.

Il forno silenziò; ciononostante, qualche giorno dopo, il minerale apparse nella condizione d'acciaio di alto prezzo.

Il tronco argomentò con la lamiera che lo segava:

Perché mi tormenti?

La lamiera rimase muta, ma, alcune settimane dopo, il tronco, diviso in foglie diverse, era la struttura principale di un battello importante.

L'argilla interrogò lo stampo che la costringeva:

Perché mi opprimi tanto?

Lo stampo non formulò nessuna risposta, ma dopo alcun tempo, apparse nel negozio sotto forma di un vaso raro.

L'uomo ugualmente, innumerevoli volte, interpella Dio:

Signore, perché mi martirizzi e mi affliggi?

Dio, però, non rispose.

Succede che lo spirito umano dispone di libero arbitrio per accettare o no il dolore che lo perfeziona.

Mentre si oppone alle leggi del progresso e del perfezionamento proprio, soffre e blatera, indefinitamente; ciononostante, quando si decide ad ubbidire ai principi che gli controllano la scalata per la Grandezza Suprema dell'universo, arriva sempre il giorno in cui viene a sapere dei prodigi di sapienza ed amore, luce e bellezza in cui Dio lo trasformerà.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Parole del Cuore” Edizione CÉU

 

 

 

138 - CORAGGIO NEL CAMMINO

 

Se sei arrivato ai giorni turbati dal pianto, considerando le occorrenze infelici, accendi la luce della speranza e cammina avanti, dimenticando nella retroguardia quello che può sembrare afflizione e disinganno.

Un altro giorno, con nuove emozioni, ti aspetta domani, rinnovandoti la vita.

Circostanze impreviste ti hanno disviato dalla sicurezza in cui vivevi, trascinandoti nelle difficoltà dell'inizio dell'esistenza...

Dimentica quanti ti appaiono come strumenti d'inquietudine e ricordati che le opportunità di lavoro continuano a brillare per costoro che non si lasciano vincere dallo scoraggiamento.

Persone care si sono forse trasformate in ostacoli alla tua pace, forzandoti alla traversia di spesse nuvole di lacrime...

Dimentica coloro che si sono accomodati con attitudini precipitate e pensa nelle dedizioni sincere che ti rendono felici le ore.

Qualcuno cui ami, con tenerezza, avrà mancato ai suoi impegni assunti, rilegandoti all'abbandono...

Dimentica il disprezzo di cui sarai stato oggetto e conserva l'immagine di quel qualcuno nel tesoro della tua gratitudine per la felicità che ti ha dato e prosegui in avanti, con la certezza che la vita ti offrirà strade nuove per l'acquisizione di gioie differenti.

Avvenimenti calamitosi ti forzarono a vacillare nei fondamenti della fede, ancora incerta...

Dimentica, però, i fatti amari e va avanti nel tuo percorso, valorizzando i ricorsi spirituali di cui disponi, ricordando che il Cielo continua ad animare l'ultima pianta delle ultime fasce del deserto e a rinvigorire il verme della più occulta rientranza di abisso.

Qualsisia il tipo di prova che t’inclina allo scoraggiamento, supera il torpore della tristezza e segui alla vanguardia delle tue proprie aspirazioni.

Dall'immensità della notte, nascerà sempre la folgore di un nuovo giorno.

Non permetterti qualsiasi fermata nelle tenebre dell'inerzia.

Lavora e prosegui in avanti, perché la benedizione di Dio ti aspetta ad ogni albeggiare.

 

Spirito: MEIMEI

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: “Parole del cuore” Edizione CÉU

 

 

 

139 - GLI ANGELI GUARDIANI

 

Comunicazione spontanea ottenuta dal signore L..., uno dei medium della Società.

È una dottrina che dovrebbe convertire i più increduli per il suo incanto e per la sua dolcezza: quella degli angeli guardiani. Pensare che esistono presso di voi esseri che vi sono superiori, che sono sempre qui per consigliarvi e sostenervi, per aiutarvi a scalare la scarpata montagna del bene, che sono amici più sicuri e più devoti che i più intimi legami che si può contrarre in questa Terra, non è un'idea abbastanza confortevole? Questi esseri si trovano qui per ordine di Dio; fu Egli che mise loro lì, e sono lì per amore di Lui, e compiono, insieme con noi, una bella ma penosa missione. Si, dovunque siate, egli sarà con voi: nelle prigioni sotterranee, negli ospedali, nei posti di dissoluzione, nella solitudine, niente vi separa da quell'amico che non potete vedere, ma di cui la vostra anima sente i più dolci impulsi ed ascolta i saggi consigli.

Perché non conoscete meglio quella verità! Quante volte egli vi ha aiutato nei momenti di crisi, quante volte vi ha salvato dalle mani di cattivi Spiriti! Ma, nel grande giorno, quell'angelo del bene dovrà dirvi spesso: “Non te l'ho detto? E tu non l'hai fatto. Non ti ho mostrato l'abisso? E tu ci sei precipitato; non ti ho fatto ascoltare nella coscienza la voce della verità, e non seguisti i consigli della menzogna?” Ah! interrogate i vostri angeli guardiani, stabilite, fra loro e voi, questa tenerezza intima che regna fra i migliori amici. Non pensate di nascondere loro niente, perché sono l'occhio d'iddio, e non potete ingannarli. Sognate con il futuro, cercate di avanzare in questo cammino, le vostre prove in esso saranno più corte, le vostre esistenze più belle. Andate! Uomini di coraggio; sbarazzatevi, definitivamente, dei preconcetti e delle dissimulazioni; entrate nel nuovo cammino che si apre davanti a voi; camminate, camminate, abbiate guide, seguitele: l'obiettivo non può mancarvi, perché quest'obiettivo è il proprio Dio.

A quelli che pensano che sia impossibile a Spiriti realmente elevati assoggettarsi ad un compito tanto faticoso e di tutti gli istanti, diremmo che influiamo le vostre anime stando a vari milioni di leghe da voi: per noi, lo spazio non è niente, e anche se vivono in un altro mondo, i nostri spiriti conservano il loro collegamento con il vostro. Abbiamo qualità che non potete capire, ma siate sicuri che Dio non ci ha imposto un incarico al di sopra delle nostre forze, e che non vi ha abbandonati da soli sulla Terra, senza amici e senza sostentazioni. Ogni angelo guardiano ha il suo protetto, che egli cura, come un padre cura suo figlio; egli è felice quando lo vede seguire il buon cammino, e geme quando i suoi consigli sono disprezzati.

Non temete di stancarci con le vostre domande; rimanete, al contrario, in rapporto con noi: sarete più forti e più felici. Sono quelle comunicazioni, di ogni uomo con il suo Spirito familiare, che fanno tutti gli uomini medium, medium ignorati oggi ma che si manifesteranno più tardi, e che si spargeranno come un oceano senza limiti per rifluire l'incredulità e l'ignoranza. Uomini istruiti, istruite pure; uomini di talento, innalzate i vostri fratelli. Non sapete che opera compiete così: è quella di Cristo, quella che Dio vi ha imposto. Perché Dio vi ha dato l'intelligenza e la scienza, se non per condividerla con i vostri fratelli, certamente per farli andare avanti sul cammino della gioia e della felicità eterna.

 

Sao Luis, Santo Agostino.

Rivista Spirita n° 1 - Anno II

 

 

 

140 - LA FEDE

 

Io sono la sorella più vecchia della Speranza e della Carità, mi chiamo Fede.

Sono grande e forte; colui che mi possiede non teme il ferro e neanche il fuoco: è la prova di tutte le sofferenze fisiche e morali. Irradio su di voi come un fascio cui getti scintillanti si riflettono nel fondo dei vostri cuori, e vi comunica la forza e la vita. Si dice fra voi che sollevo le montagne, e io vi dico: vengo ad erigere il mondo, perché lo Spiritismo è la leva che deve aiutarmi. Unitevi, poi, a me, io sono la Fede. Io sono la Fede! Vivo, con la Speranza, la Carità e l'Amore, il mondo dei puri Spiriti; spesso, ho lasciato le regioni eteree, e venni sulla Terra per rigenerarvi, dandovi la vita dello Spirito; ma, oltre ai martiri dei primi tempi del Cristianesimo, e qualche fervoroso sacrificio, di tempi in tempi, al progresso della scienza, delle lettere, dell'industria e della libertà, non ho incontrato, fra gli uomini, altro che indifferenza e freddezza, e ripresi tristemente il mio volo di nuovo verso i cieli; voi mi credevate nel vostro mezzo, ma vi siete sbagliati, perché la Fede, senza le opere, è un'apparenza di Fede; la vera Fede è vita e azione.

Prima della rivelazione dello Spiritismo, la vita era sterile, era un albero secco per i frastuoni del raggio che non produceva nessun frutto. Non mi si riconosceva per i miei atti: io illumino le intelligenze, riscaldo e rinforzo i cuori; espulso lontano da voi le influenze ingannatrici e vi conduco a Dio per la perfezione dello spirito e del cuore. Venite ad allinearvi sotto la mia bandiera, sono potente e forte: sono la Fede.

Io sono la Fede, e il mio regno comincia fra gli uomini; regno pacifico che li renderà felici per il tempo presente e per l'eternità. L'aurora del mio avvento fra voi è pura e serena; il vostro sole sarà rifulgente, e il suo tramonto cullerà dolcemente l'Umanità nelle braccia delle felicità eterne Spiritismo! Dirama sugli uomini il tuo battesimo rigeneratore; vi faccio un appello supremo: io sono la Fede.

 

GEORGES, Vescovo di Périgueux.

Rivista Spirita n° 2 - Anno IV

 

 

 

141 - LA SPERANZA

 

Io mi chiamo Speranza; sorrido alla vostra entrata nella vita; vi seguo a passo a passo, e vi lascio solo nei mondi dove si realizzano, per voi, le promesse di felicità che ascoltate, incessantemente, mormorate nelle vostre orecchie. Io sono la vostra fedele amica; non repellete le mie ispirazioni: io sono la Speranza.

Sono io che canto attraverso la voce dell'usignolo e che lancio agli echi delle foreste queste note lamentose e cadenziate che vi fanno sognare con i cieli: sono io colui che ispira alla rondine il desiderio di infervorare i suoi amori nel rifugio delle vostre abitazioni; io mi diverto nella brezza leggera che accarezza i vostri capelli; io diramo ai vostri piedi i profumi soavi dei fiori delle vostre aiuole, ed è con difficoltà che date un pensiero a quest'amica che vi è così devota! Non rigettatela: è la Speranza.

Io assumo tutte le forme per avvicinarmi da voi: sono la stella che brilla nell'azzurro, il caldo raggio di sole che vi vivifica; coltivo le vostre notti di sogni piacevoli; espulso lontano da voi la negra inquietudine ed i pensieri tenebrosi; guido i vostri passi nel cammino della virtù; vi accompagno nelle vostre visite ai poveri, agli afflitti, ai moribondi e v'ispiro le parole affettuose che consolano; non rigettatemi: io sono la Speranza.

Io sono la Speranza! Sono io che, in inverno, faccio crescere sulla crosta delle querce i muschi spessi con cui i piccoli uccelli costruiscono il loro nido; sono io che, nella primavera, corono il melo e il mandorlo con i loro fiori bianchi e rosa, e li diramo sulla terra come un mazzo celeste di giunchi tagliati che fanno aspirare ai mondi felici; sono con voi principalmente quando siete poveri e sofferenti; la mia voce risuona, senza cessare, nelle vostre orecchie; non rigettatemi: sono la Speranza.

Non respingetemi, perché l'angelo della disperazione mi fa una guerra ostinata e si esaurisce in vani sforzi per sostituirmi presso di voi; non sono sempre la più forte e, quando egli riesce ad allontanarmi, vi avvolge con le sue ali funebri, disvia i vostri pensieri da Dio e vi conduce al suicidio; unitevi a me per allontanare la sua funesta influenza e lasciatevi dondolare dolcemente nelle mie braccia, perché io sono la Speranza.

 

FÉLICIA. Figlia del medium.

Rivista Spirita n° 2 - Anno IV

 

 

 

142 - LA CARITÀ

 

Io sono la Carità; si, la vera Carità; non somiglio in niente alla carità le cui pratiche seguite. Quella che ha usurpato il mio nome, fra voi, è fantasiosa, capricciosa, esclusiva, orgogliosa, e vengo a prevenirvi contro i difetti che appannano, agli occhi di Dio, il merito e il brillo delle vostre buone azioni. Siate docili alle lezioni che lo Spirito di Verità vi dà attraverso la mia voce; seguitemi, fedeli miei: io sono la Carità. Seguitemi; conosco tutte le infelicità, tutti i dolori, tutte le sofferenze, tutte le afflizioni che assediano l'Umanità. Io sono la madre degli orfani, la figlia degli anziani, la protettrice e il sostegno delle vedove; tratto le ferite infettate; curo tutte le infermità; dò le vesti, il pane ed un rifugio a coloro che non li hanno. Io salgo ai più miserabili sottani, nell'umile capanna; busso alla porta dei ricchi e dei potenti, perché, ovunque vive una creatura umana, ci sono, sotto la maschera della felicità, amari e cruciali dolori. Oh! Quanto grande è la mia missione! Non posso riuscire a compierla se non venite ad aiutarmi; venite a me: io sono la Carità.

Io non ho preferenze per nessuno; non dico mai a coloro che hanno bisogno di me: “Ho i miei poveri, dirigetevi ad un'altra parte”. Oh! Falsa carità, quanto male fai! Amici, ci dobbiamo dedicare gli uni agli altri; credetemi! Non rifiutate la vostra assistenza a nessuno; soccorretevi gli uni agli altri con abbastanza disinteresse per non esigere nessuna riconoscenza da parte di coloro che avrete soccorso. La pace del cuore e della coscienza è la dolce ricompensa delle mie opere: io sono la vera Carità.

Nessuno conosce, sulla Terra, il numero e la natura dei miei benefici; solo la falsa carità ferisce e umilia colui che ella allevia. Guardatevi da questo funesto disvio; le azioni di questa specie non hanno nessun merito presso a Dio, e attraggono su di voi la sua collera. Solo lui deve sapere e conoscere gli impulsi generosi dei vostri cuori, quando vi fate i dispensatori dei suoi benefici. Astenetevi, poi, amici, di dare pubblicità alla pratica dell'assistenza mutua. Non assegnategli più il nome d'elemosina; credete in me: Io sono la Carità.

Ho tante disgrazie da alleviare che, frequentemente, ho il petto e le mani vuoti; vengo ad affermarvi che ho speranza in voi. Lo Spiritismo ha come norma: Amore e Carità, e tutti i veri spiriti verranno, nel futuro, aggiustarsi a questo sublime precetto predicato da Cristo, diciotto secoli fa. Seguitemi, poi, fratelli, e vi condurrò al regno di Dio, nostro Padre. Io sono la Carità.

 

ADOLPHE, Vescovo d'Algeria.

Rivista Spirita n° 2 - Anno IV

 

 

 

143 - FESTA DI NATALE

 

Società Spirita di Tours, 24 dicembre del 1862. - Medium, Sr. N...)

Questa sera si festeggia, nel mondo cristiano, la Nascita del Bambino Gesù; ma voi, fratelli miei, dovete anche giubilarvi e festeggiare la nascita della nuova Dottrina Spirita. La vedrete crescere come quel bambino; essa verrà, come lui, chiarire gli uomini e mostrare loro il cammino che devono percorrere. Subito vedrete i re, come i maghi, venire, loro stessi, chiedere a questa Dottrina i ricorsi che non incontrano più nelle idee antiche. Non vi porteranno più l'incenso e la mirra, ma si prosterneranno di cuore davanti alle idee nuove dello Spiritismo. Non vedete già brillare la stella che deve guidarvi? Coraggio, poi, fratelli miei; coraggio, e presto potrete, con il mondo intero, celebrare la gran festa della rigenerazione dell'umanità.

Fratelli miei, per molto tempo avete guardato nel cuore l'embrione di questa dottrina; ma oggi ecco che esso appare alla luce con l'appoggio di un palo solidamente piantato e che non lascerà curvare i suoi deboli rami; con codest'appoggio provvidenziale, crescerà giorno dopo giorno e diventerà l'albero della creazione divina. Di quell'albero raccoglierete frutti che non conserverete solo per voi, ma per i vostri fratelli che avranno fame e sete della fede sacra. Oh! presentate loro, quindi, questo frutto, ed esclamate dal fondo del vostro cuore: “Venite, venite a condividere con noi quel che alimenta il nostro spirito e allevia i nostri dolori fisici e morali”.

Ma non dimenticate, fratelli miei, che Dio vi ha fatto nascere il primo germe; e quel germe è cresciuto ed è già diventato un albero proprio a dare il suo frutto. Vi resterà qualche cosa, sono quei cauli che potrete trapiantare; ma prima, verificate se il terreno cui affidate codesto germe non nasconde, sotto il suo letto apparente, qualche verme roditore che potrebbe divorare quel che vi ha affidato il Maestro.

 

SÀO LUIS

Rivista Spirita n° 4 - Anno VI

 

 

 

144 - CONOSCERE SE STESSO

 

(Società Spirita di Sens, il 9 marzo del 1863.)

Quel che si oppone, frequentemente, a che vi correggiate di un difetto, di un vizio, sicuramente, è perché non percepite proprio che lo avete. Mentre vedete i minori difetti del vostro vicino, del vostro fratello, non sospettate proprio che avete gli stessi difetti, forse cento volte più grandi di quelli di loro. Ciò non è altro che una conseguenza dell'orgoglio che vi porta, come tutti gli esseri imperfetti, a non incontrare nulla di bene se non in voi. Dovreste considerarvi un poco come se ciò non fosse voi. Figuratevi, per esempio, che quello che avete fatto al vostro fratello, è stato vostro fratello che ve l'ha fatto; Mettetevi al suo posto, cosa fareste? Rispondete senza dissimulazione, perché credo che volete la verità. Facendo ciò, sono sicuro che incontrerete, frequentemente, i difetti che non avete percepito prima. Siate sinceri con voi stessi; date delle conoscenze alla vostra personalità, ma non rovinatela, perché i bambini che si rovinano diventano spesso molto cattivi, e coloro che li hanno rovinati sono i primi a sentirvene l'effetto. Rivoltate un po' più la bisaccia dove sono messi i vostri difetti e quelli di altrui; mettete i vostri davanti e quelli di altri indietro, e verificate bene se ciò non vi fa abbassare la testa, quando avrete questo carico davanti.

 

LA FONTAINE.

Rivista Spirita n° 6 - Anno VI

 

 

 

145 – PREFAZIONE

 

Gli Spiriti del Signore, che sono le virtù dei Cieli, quale immenso esercito che si muove al ricevere gli ordini del suo comando, si spargono per tutta la superficie della Terra e, simili a stelle cadenti, vengono ad illuminare i cammini e ad aprire gli occhi ai ciechi.

Io vi dico, in verità, che sono arrivati i tempi in cui tutte le cose devono essere ristabilite nel loro vero senso, per dissipare le tenebre, confondere gli orgogliosi e glorificare i giusti.

Le grandi voci del Cielo risuonano come suoni di trombette, e i cantici degli angeli vi si associano. Noi vi invitiamo, a voi uomini, per il divino concerto. Prendete la lira, fate unisoni le vostre voci, e che, in un inno sacro, esse si stendano e ripercuotano da un estremo all'altro dell'universo.

Uomini, fratelli che amiamo, qui stiamo insieme con voi. Amatevi, anche, gli uni gli altri e dite dal fondo del cuore, facendo le volontà del Padre, che sta nel Cielo: Signore! Signore!... e potrete entrare nel regno dei Cieli.

 

LO SPIRITO DI VERITÀ

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo”

 

 

 

146 - GIUSTIZIA DELLE AFFLIZIONI

 

Solamente nella vita futura possono essere resi effettivi i compensi che Gesù promette agli afflitti della Terra. Senza la certezza del futuro, queste massime sarebbero un controsenso; anche di più: sarebbero un'esca. Anche con questa certezza, difficilmente si capisce la convenienza di soffrire per essere felice. Dicono che è per avere un merito più grande. Ma, in questo caso, ci si domanda: perché soffrono taluni più che gli altri? Perché alcuni nascono nella miseria e altri nell'opulenza, senza che abbiano fatto nulla che giustifichi queste posizioni? Perché alcuni non raggiungono niente mentre, ad altri, tutto sembra sorridere? Ciononostante, quello che si capisce meno ancora è che il bene e il male siano così diversamente distribuiti fra il vizio e la virtù; e che gli uomini virtuosi soffrano al lato dei cattivi che prosperano. La fede nel futuro può consolare e infondere pazienza, ma non spiega queste anomalie che sembrano smentire la giustizia di Dio. D'altra parte, purché si ammetta l'esistenza di Dio, nessuno può concepirlo senza l'assoluta perfezione. Egli ha, necessariamente, tutto il potere, tutta la giustizia, tutta la bontà, senza i quali non sarebbe Dio. Se è sovranamente buono e giusto, non può agire capricciosamente, e neanche con parzialità. Quindi, le vicissitudini della vita derivano da una causa e, già che Dio è giusto, giusta deve essere questa causa. Di ciò ognuno deve compenetrarsi bene. Per mezzo degli insegnamenti di Gesù, Dio mise gli uomini nella direzione di questa causa, e oggi, giudicandoli sufficientemente maturi per capirla, rivela loro completamente la riferita causa per mezzo dello Spiritismo, cioè, per la parola degli Spiriti.

 

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo” - Capitolo V - Articolo 3

 

 

 

147 - SOFFRIRE BENE E MALE

 

Quando Cristo disse: “Benavventurati gli afflitti, il regno dei cieli appartiene a loro”, non si riferiva in modo generale a coloro che soffrono, giacché soffrono tutti quelli che s'incontrano sulla Terra, sia che occupino troni, sia che giacciano sulla paglia. Ma, ah! pochi soffrono bene; pochi comprendono che solamente le prove ben sopportate possono condurli al regno di Dio. Lo scoraggiamento è una mancanza. Dio vi rifiuta consolazioni, giacché vi manca coraggio. La preghiera è un sostegno per l'anima; tuttavia, non basta: bisogna che abbia come base una fede viva nella bontà di Dio. Egli vi ha molte volte detto che non colloca fardelli pesanti su spalle deboli. Il fardello è proporzionale alle forze, come la ricompensa lo sarà alla rassegnazione e al coraggio. Più opulenta sarà la ricompensa che penosa l'afflizione. Conviene, però, meritarla, ed è per ciò che la vita si presenta piena di tribolazioni.

Il militare che non è inviato alle linee di fuoco rimane insoddisfatto, perché il riposo sul campo non gli porterà nessuna ascensione di posto. Siate, poi, come il militare, e non desiderate un riposo dove il vostro corpo s'indebolirebbe e intorpidirebbe la vostra anima. Rallegratevi, quando Dio vi invierà alla lotta. Non consiste questa nel fuoco della battaglia, ma nelle amarezze della vita, in cui, alle volte, si ha bisogno di più coraggio che in una lotta sanguinolenta, per quanto non è raro che colui che si mantiene fermo in presenza del nemico tentenni nelle tenaci di una pena morale. Nessuna ricompensa ottiene l'uomo per questa specie di coraggio; ma Dio gli riserva palme di vittoria e una situazione gloriosa. Quando vi avverrà una causa di sofferenza o di contrarietà, sovrapponetevi ad essa, e, quando sarete riusciti a dominare gli impeti dell'impazienza, della collera, o della disperazione, dite, di voi a voi stessi, pieni di giusta soddisfazione: “Fui il più forte”.

Benavventurati gli afflitti può quindi essere tradotto così: Benavventurati coloro che hanno l'occasione di provare la loro fede, la loro fermezza, la loro perseveranza e la loro sottomissione alla volontà di Dio, perché avranno la gioia che manca loro sulla Terra centuplicata, perché dopo il lavoro verrà il riposo.

 

Lacordaire. (Havre, 1863)

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo”

 

 

 

148 - CONSOLATORE PROMESSO

 

Se mi amate, guardate i miei mandamenti, ed io esorterò mio Padre ed Egli vi invierà un altro Consolatore, affinché rimanga eternamente con voi: - Lo Spirito di Verità, che il mondo non può ricevere, poiché non lo vede e non lo conosce assolutamente. Ma, quanto a voi, lo conoscerete, perché rimarrà con voi e starà in voi. - Però, il Consolatore, che è lo Spirito Santo, che mio Padre invierà in mio nome, v'insegnerà tutte le cose e vi farà rammentare tutto quello che vi ho detto. (S. Giovanni, cap. XIV, v. 15 a 17 e 26.)

Gesù promette un altro consolatore: lo Spirito di Verità, che il mondo ancora non conosce, poi non è maturo per comprenderlo, consolatore che il Padre invierà per insegnare tutte le cose e per rammentare quello che Cristo ha detto. Se lo Spirito di Verità doveva quindi venire più tardi ed insegnare tutte le cose, è che Cristo non disse tutto; se egli viene ricordare quello che Cristo disse, è che quello che egli ha detto è stato dimenticato o male inteso.

Lo Spiritismo viene, nell'epoca predetta, compiere la promessa di Cristo: presiede al suo avvenimento lo Spirito di Verità. Egli chiama gli uomini all'osservanza della legge; insegna tutte le cose facendo capire quello che Gesù ha solo detto in parabole. Avvertì Cristo: “Chi ha orecchie per intendere, intenda”. Lo Spiritismo viene per aprire gli occhi e le orecchie, perché parla senza figure, senza allegorie; solleva il velo intenzionalmente lanciato su certi misteri. Viene, finalmente, per portare la consolazione suprema ai diseredati della Terra e a tutti coloro che soffrono, attribuendo causa giusta e fine utile a tutti i dolori.

Disse Cristo: “Benavventurati gli afflitti, poi saranno consolati”. Ma, come qualcuno può sentirsi fortunato perché soffre, se non sa perché soffre? Lo Spiritismo mostra la causa delle sofferenze nelle esistenze anteriori e nell'assegnazione della Terra, dove l'uomo espia il suo passato. Mostra l'obiettivo delle sofferenze, indicandole come crisi salutari che producono la cura e come mezzo di depurazione che garantisce la felicità nelle esistenze future. L'uomo capisce che meritò di soffrire e trova giusta la sofferenza. Sa che essa l'aiuta a progredire e l'accetta senza lamentarsi, come l'operaio accetta il lavoro che gli garantirà lo stipendio. Lo Spiritismo gli dà fede ostinata nel futuro e il dubbio pungente non si adopera più della sua anima. Permettendogli di vedere le cose dall'alto, l'importanza delle vicissitudini terrene svanisce nel vasto e splendido orizzonte che esso gli fa scoprire, e la prospettiva della felicità che l'aspetta gli dà la pazienza, la rassegnazione e il coraggio di andare fino alla fine del cammino.

Dunque, lo Spiritismo realizza quello che Gesù disse del Consolatore promesso: conoscenza delle cose facendo, sì, che l'uomo sappia da dove viene, dove va e perché sta sulla Terra; attrae verso i veri principi della legge di Dio e consola mediante la fede e la speranza.

 

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo” - Capitolo VI - Punti 3 e 4

 

 

 

149 - L'AFFABILITÀ E LA DOLCEZZA

 

La benevolenza (verso i suoi simili, frutto dell'amore al prossimo, produce l'affabilità e la dolcezza, di cui sono le forme di manifestazione. Ciononostante, non si può sempre fidarsi nelle apparenze. L'educazione e la frequentazione del mondo possono conferire all'uomo la vernice di queste qualità. Quanti ce ne sono cui finta bonomia non passa di una maschera per l'esterno, con un panneggiamento cui taglio perfetto ne dissimula le deformità interiori! Il mondo è pieno di quelle creature che hanno, sulle labbra, il sorriso, e nel cuore, il veleno; sono piacevoli, purché nulla gli irriti, ma mordono alla più piccola contrarietà; creature la cui lingua, di oro quando parlano davanti, si trasforma in un dardo velenoso, quando si trovano indietro.

A questa classe anche appartengono questi uomini, di aspetto buono, che, tiranni domestici, fanno sì, che le loro famiglie e i loro dipendenti soffrano sotto la carica del loro orgoglio e dispotismo, come se volessero vendicarsi del costringimento che, fuori di casa, impongono a se stessi. Non osano fare uso di autorità con gli stranieri, che chiamerebbero la loro attenzione, pensano che devono farsi temere per lo meno da coloro che non possono resistere loro. Si vanagloriano di poter dire: “Qui comando e sono ubbidito”, senza badare che potrebbero aggiungere: “E sono detestato”.

Non basta che dalle labbra sgorghino latte e miele. Se il cuore non partecipa in niente, è solo ipocrisia. Colui cui affabilità e dolcezza non sono finte non si contraddice mai: è lo stesso, tanto in società come nell'intimità. Costui, in oltre, sa che se, per le apparenze, si riesce a ingannare gli uomini, a Dio nessuno inganna.

 

Lazaro (Parigi, 1861)

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo” - Capitolo IX - Punto 6

 

 

 

150 - L'EGOISMO

 

L'egoismo, piaga dell'umanità, deve sparire dalla faccia della Terra, a cui progresso morale osta. Allo Spiritismo è riservato l'incarico di farla ascendere nella gerarchia dei mondi. L'egoismo è, poi, il bersaglio su cui tutti i veri credenti devono puntare le loro armi, dirigere le loro forze, il loro coraggio. Dico: coraggio, perché ne abbiamo più bisogno per vincere a noi stessi che per vincere gli altri. Che ognuno, quindi, si sforzi al massimo per combatterlo in sé, sicuro di che questo mostro divoratore di tutte le intelligenze, questo figlio dell'orgoglio è il motivo di tutte le miserie del mondo terreno. È la negazione della carità e, pertanto, il maggiore ostacolo alla felicità degli uomini.

Gesù vi ha dato l'esempio della carità e Ponzio Pilato, quello dell'egoismo poi, quando il primo, il Giusto, è pronto a percorrere le sante tappe del suo martirio, l'altro si lava le mani, dicendo: Che m'importa! Si animò a dire ai giudei Quest'uomo è giusto, perché lo volete crocifiggere? E, ciononostante, lascia che lo conducano al supplizio.

È a questo antagonismo fra la carità e l'egoismo, all'invasione del cuore umano da questa lebbra che si deve attribuire il fatto del Cristianesimo non aver ancora disimpegnato completamente la sua missione. Spettano a voi, nuovi apostoli della fede, che gli Spiriti superiori chiariscono, l'incarico e il dovere di estirpare quel male, affine di dare al Cristianesimo tutta la sua forza e liberare il cammino delle pietre che gli impediscono la marcia. Espellete dalla Terra l'egoismo perché essa possa salire per la scala dei mondi, per quanto già è tempo per l'umanità di vestire la sua veste virile; perciò bisogna che lo espiate, in primo luogo, dai vostri cuori.

 

Emmanuel (Paris, 1861.)

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo” - Capitolo XI - Punto 11

 

 

 

151 - L'ODIO

 

Amatevi gli uni gli altri e sarete felici. Prendete, soprattutto, a petto di amare coloro che v'ispirano indifferenza, odio, o disprezzo. Cristo, che dovete considerare un modello, vi ha dato l'esempio di quella devozione. Missionario dell'amore, egli ha amato fino a dare il sangue e la vita per amore. Penoso vi è il sacrificio di amare coloro che vi oltraggiano e perseguono; ma, precisamente, è questo sacrificio che vi rende superiori a loro. Se li odiate, come vi odiano, non varreste più di loro. Amarli è l'ostia immacolata che offrite a Dio sull'altare dei vostri cuori, ostia di gradevole aroma e cui profumo arriva fino al suo seno. Sebbene la legge dell'amore ordini che ognuno ami indistintamente tutti i suoi fratelli, essa non corazza il cuore contro i cattivi procedimenti; questa è, al contrario, la prova più angosciante, e ciò lo so bene, per quanto, durante la mia ultima esistenza terrena, ho sperimentato codesta tortura. Ma Dio ivi sta e punisce in questa vita e nell'altra coloro che violano la legge dell'amore. Non dimenticate, miei cari figli, che l'amore avvicina la creatura a Dio e mantiene l'odio lontano da Lui.

 

Fénelon (Bordeo, 1861)

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo” - Capitolo XII - Punto 10

 

 

 

152 - FUORI DELLA CARITÀ NON C'È SALVAZIONE

 

Figli miei, nella massima: Fuori della carità non c'è salvazione, sono contenuti i destini degli uomini, sulla Terra e nel cielo; sulla Terra, perché all'ombra di codesto stendardo, loro vivranno in pace; nel cielo, perché coloro che avranno praticato troveranno grazia davanti al Signore. Codesta divisa è la fiaccola celeste, la luminosa colonna che guida l'uomo nel deserto della vita, instradandolo verso la Terra della Promissione. Essa brilla nel cielo, come aureola santa, sulla fronte degli eletti, e, sulla Terra, s'incontra stampata nel cuore di coloro a cui Gesù dirà: Passate alla destra, benedetti di mio Padre. Vi riconoscerò dal profumo di carità che diffondete intorno a voi. Nulla esprime con più precisione il pensiero di Gesù, nulla sintetizza così bene i doveri dell'uomo quanto quella massima di ordine divino. Non potrebbe lo Spiritismo provare meglio la sua origine, che presentarla come regola, ragione per la quale è un riflesso del più puro Cristianesimo. Adottandola come guida, l'uomo non si travierà mai. Dedicatevi, quindi, amici miei, a perscrutarle il senso profondo e le conseguenze, a scoprire, da voi stessi, tutte le sue applicazioni. Sottomettete tutte le vostre azioni al governo della carità e la coscienza vi risponderà. Essa non appena eviterà che pratichiate il male, ma vi farà, in oltre, praticare il bene, per quanto una virtù negativa non basta: occorre una virtù attiva. Per fare il bene, occorre sempre l'azione della volontà; per non praticare il male, basta per lo più l'inerzia e la spensieratezza.

Amici miei, ringraziate Dio per avervi permesso di godere la luce dello Spiritismo. Non è che soltanto coloro che la possiedono debbano essere salvi; è che, all'aiutarvi a comprendere gli insegnamenti di Cristo, essa vi fa cristiani migliori. Sforzatevi, poi, in modo che i vostri fratelli, osservandovi, siano indotti a riconoscere che un vero Spirita e un vero Cristiano sono una sola e stessa cosa, giacché tutti quelli che praticano la carità sono discepoli di Gesù, indipendentemente dalla setta a cui appartengano.

 

Paolo, l'apostolo (Parigi, 1860)

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo” - Capitolo XV - Punto 10

 

 

 

153 - LA FEDE UMANA E LA FEDE DIVINA

 

Nell'uomo, la fede è il sentimento innato dei suoi destini futuri; è la coscienza che egli ha delle facoltà immense depositate in germe (embrione) nel suo intimo, a principio in stato latente, e che spetta a lui far sbocciare e crescere mediante l'azione della sua volontà.

Fino ad oggi, la fede non fu capita se non dall'aspetto religioso, perché Cristo l'ha esaltata come leva potente e perché l'hanno considerato, a lui, come capo appena di una religione. Ciononostante, Cristo, che operò miracoli materiali, mostrò, con quegli stessi miracoli, ciò che l'uomo può quando ha la fede, cioè, la volontà di volere e la certezza che questa volontà può realizzarsi. Gli apostoli anche non avranno realizzato miracoli, seguendogli l'esempio? Ora, cos'erano quei miracoli, se non effetti naturali, cui cause gli uomini d'allora sconoscevano, ma che oggi si spiegano in gran parte e che, con lo studio dello Spiritismo e del Magnetismo, diventeranno totalmente comprensibili?

La fede è umana o divina, a seconda che l'uomo applichi le sue facoltà per soddisfare le necessità terrene, o le sue aspirazioni celestiali e future. L'uomo di genio, che si lancia alla realizzazione di qualche grande impresa, trionfa, se ha fede, perché sente in sé che può e deve raggiungere l'obiettivo traguardato, certezza che gli conferisce immensa forza. L'uomo di bene che, credente nel suo futuro celeste, desidera colmare con belle e nobili azioni la sua esistenza, trae dalla sua fede, con la certezza della felicità che l'aspetta, la forza necessaria, e anche lì si realizzano miracoli di carità, di devozione e abnegazione. Infine, con la fede, non ci sono cattive tendenze che non si riesca a vincere.

Il Magnetismo è una delle più grandi prove del potere della fede messa in azione. È per la fede che egli cura e produce quei fenomeni singolari, qualificati una volta di miracoli.

Ripeto: la fede è umana e divina. Se tutti gli incarnati si trovassero ben persuasi della forza che traggono in sé, e se volessero porre la volontà a servizio di questa forza, sarebbero capaci di realizzare ciò che, fino ad oggi, hanno chiamato prodigi e che, ciononostante, non passa di uno sviluppo delle facoltà umane.

 

Uno Spirito Protettore (Parigi, 1863)

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo lo Spiritismo” - Capitolo XIX - Punto 12

 

 

 

154 - LA BENEFICENZA

 

La beneficenza, amici miei, vi darà in questo mondo i più puri e soavi diletti, le gioie del cuore, che neanche il rimorso e neanche l'indifferenza perturbano. Oh! Se poteste capire tutto ciò che di grande e gradevole rinchiude la generosità delle belle anime, sentimento che fa che una creatura guardi le altre come guarda a se stessa, e che la fa spogliarsi, esultante, per vestire suo fratello! Poteste, amici miei, avere come unica occupazione rendere felici gli altri! Quali feste mondane potreste paragonare con quelle che celebrate quando, come rappresentanti della Divinità, portate la gioia a queste famiglie che, della vita conoscono appena le vicissitudini e le amarezze! Quando vedete i loro sembianti macerati rifulgere subitamente di speranza, perché, privi di pane, i disgraziati ascoltavano dai loro figlioli ignoranti che vivere è soffrire, gridando ripetutamente, piangendo, quelle parole che, come pugnale penetrante, li s'interravano nei cuori materni: Ho fame!... Oh! Capite quanto deliziose sono le impressioni che riceve colui che vede rinascere la gioia dove, un momento prima, c'era soltanto disperazione!... Cercate di capire gli obblighi che avete presso i vostri fratelli!... Andate, andate all'incontro dell'infortunio; andate a soccorrere, soprattutto, le miserie occulte, poiché sono le più dolorose! Andate, benamati miei, tenendo presente queste parole del Salvatore: Quando vestirete uno di quei piccolini, ricordatevi che è a me che lo fate!

Carità! Sublime parola che sintetizza tutte le virtù, sei tu che condurrai i popoli alla felicità.

Praticandoti, creeranno loro per sé infiniti godimenti nel futuro e, mentre si troveranno esiliati sulla Terra, tu sarai il loro consolo, il prelibare delle gioie che fluiranno più tardi, quando si troveranno riuniti nel seno del Dio d'amore. Fosti tu, virtù divina, che mi procurasti gli unici momenti di soddisfazione che ho goduto sulla Terra.

Che i miei fratelli incarnati credano nella parola dell'amico che parla con loro, dicendo: È nella carità che dovete cercare la pace del cuore, la contentezza dell'anima, il rimedio per le afflizioni della vita. Oh! Quando sarete sul punto di accusare Iddio, lanciate un'occhiata sotto di voi; vedete quanta miseria da alleviare, quanti poveri bambini senza famiglia, quanti anziani senza qualsiasi mano amica che protegga loro e chiuda i loro occhi quando la morte li richiamerà

Quanto bene da fare! Oh! Non lamentatevi; al contrario, ringraziate Iddio e distribuite a manata la vostra simpatia, il vostro amore, il vostro denaro a tutti coloro che, diseredati dai beni di questo mondo, languono nel dolore e nell'isolamento! Coglierete in questo mondo ben dolci gioie e, più tardi... solo Dio lo sa!...

 

Adolfo, vescovo di Algeria (Bordeo, 1861)

Dal Libro: “Il Vangelo Secondo Lo Spiritismo” - Capitolo XIII - Punto 11

 

 

 

155 - INCARNAZIONE DEGLI SPIRITI

 

Lo Spiritismo insegna in che maniera si opera l'unione dello Spirito con il corpo, nell'incarnazione.

Per la sua essenza spirituale, lo Spirito è un essere indefinito, astratto, che non può avere un'azione diretta sulla materia, essendogli indispensabile un intermediario, che è l'involucro fluidico, cui, in certo modo, fa parte integrante dello stesso. Quest'involucro è semi-materiale, cioè, appartiene alla materia per la sua origine, e alla spiritualità per la sua natura eterea. Come tutta materia, esso è estratto dal fluido cosmico universale che, in questa circostanza, passa per una modificazione speciale. Quest'involucro, denominato perispirito, fa di un essere astratto, lo Spirito, un essere concreto, definito, apprensibile dal pensiero. Lo rende capace di attuare sulla materia tangibile, conforme succede con tutti i fluidi imponderabili, che sono, come si sa, i più potenti motori.

Il fluido perispirita costituisce, poi, il tramite tra lo Spirito e la materia. Mentre quello si trova unito al corpo, esso gli serve di veicolo per il pensiero, per trasmettere il movimento alle diverse parti dell'organismo, le quali agiscono sotto l'impulso della sua volontà affinché le sensazioni che gli agenti esterni producono ripercuotano sullo Spirito. Gli servono di fili conduttori i nervi nello stesso modo in cui, nel telegrafo, al fluido elettrico serve di conduttore il filo metallico.

Quando lo Spirito deve incarnare in un corpo umano in via di formazione, un laccio fluidico, che non è altro che un'espansione del suo perispirito, lo lega al germe che lo attrae con una forza irresistibile, fin dal momento della concezione. Nella misura in cui il germe si sviluppa, il laccio si accorcia. Sotto l'influenza del principio vito-materiale del germe, il perispirito, che possiede certe proprietà della materia, si unisce, molecola a molecola, al corpo in formazione, donde il poter dire che lo Spirito, per intermezzo del suo perispirito, si radica, in una certa maniera, in questo germe, come una pianta nella terra. Quando il germe arriva al suo pieno sviluppo, è completa l'unione; nasce allora l'essere per la vita esterna.

Per un effetto contrario, l'unione del perispirito e della materia carnale, che si effettuò sotto l'influenza del principio vitale del germe, cessa, purché questo principio smetta di attuare, in conseguenza della disorganizzazione del corpo. Mantenuta come lo era da una forza attuante, tale unione si disfà immediatamente dopo che questa forza smette di attuare. Il perispirito, quindi, si distacca, molecola a molecola, conforme si unì, ed è restituita la libertà allo Spirito. Quindi, non è la partita dello Spirito che causa la morte del corpo, questa è che determina la partita dello Spirito.

Visto che, un istante dopo la morte, è completa l'integrazione dello Spirito; che le sue facoltà acquistano persino un maggior potere di penetrazione, mentre il principio di vita si trova estinto nel corpo, è provato evidentemente che il principio vitale e il principio spirituale sono distinti.

 

Dal Libro: “La Genesi” - Capitolo XI - Punti 17 e 18

 

 

 

156 - L'ESISTENZA DELL'ANIMA

 

Tutte le religioni sono d'accordo quanto al principio dell'esistenza dell'anima, senza, tuttavia, dimostrarlo. Non lo sono, però, quanto alla sua origine, e neanche in relazione al suo passato e al suo futuro; non lo sono, principalmente, e ciò è l'essenziale, quanto alle condizioni da cui dipende il suo destino futuro. Nella loro maggioranza, esse presentano il futuro dell'anima, e l'impongono alla credenza dei loro adepti, un quadro che soltanto la fede cieca può accettare, visto che non sopporta un esame più profondo. Legato ai suoi dogma, alle idee che nei tempi primitivi si facevano del mondo materiale e del meccanismo dell'universo, il destino che esse attribuiscono all'anima non si concilia con lo stato attuale delle conoscenze. Non potendo, poi, se non perdere con l'esame e la discussione, le religioni trovano più semplice proscrivere l'uno e l'altra.

Da queste divergenze per quanto riguarda il futuro dell'uomo, nacquero il dubbio e l'incredulità. Ciononostante, l'incredulità da’ il posto ad un penoso vacuo. L'uomo affronta con ansietà il mistero in cui deve fatalmente penetrare. Lo paralizza l'idea del nulla. La coscienza gli dice che qualche cosa gli è riservata per qualcosa più avanti. Che cosa sarebbe? La sua ragione, con lo sviluppo che ha raggiunto, già non gli permette d'ammettere le storie che lo hanno alimentato nell'infanzia, e neanche d'accettare l'allegoria come realtà. Qual è il senso di quest'allegoria? La Scienza gli ha strappato un canto del velo; non gli ha rivelato, però, ciò che più importa di sapere. Egli interroga in vano, essa non gli risponde in modo perentorio e appropriato per calmargli i timori. Da tutte le parti incontra l'affermazione che si urta alla negazione, senza che l'una o l'altra presenti prove positive. Donde l'incertezza, e l'incertezza su ciò che riguarda la vita futura fa che l'uomo si lanci, preso da una specie di frenesia, verso le faccende della vita materiale.

Ciò è l'inevitabile effetto delle epoche di transizione: crolla l'edificio del passato, senza che quello del futuro sia ancora costrutto. L'uomo somiglia all'adolescente che, pur non avendo la credenza ingenua dei suoi primi anni, non possiede ancora le conoscenze proprie della maturità. Appena sente vaghe aspirazioni, che non sa definire.

 

Dal Libro: “La Genesi” - Capitolo IV - Punti 13 e 14

 

 

 

157 - BENEFICI DELL'INCARNAZIONE

 

Con la reincarnazione, spariscono i preconcetti di razze e di caste, poiché lo stesso Spirito può tornare a nascere ricco o povero, capitalista o proletario, capo o subordinato, libero o schiavo, uomo o donna. Di tutti gli argomenti invocati contro l'ingiustizia della servitù e della schiavitù, contro la soggezione della donna alla legge del più forte, non ce n'è che primeggia, nella logica, sul fatto materiale della reincarnazione. Se, poi, la reincarnazione fonda il principio della fraternità universale su una legge della Natura, essa fonda anche sulla stessa legge l'uguaglianza dei diritti sociali e, conseguentemente, la libertà.

Ritirate dall'uomo lo Spirito libero e indipendente, sopravvivente alla materia, e ne farete una semplice macchina organizzata, senza finalità né responsabilità, senz'alcun freno oltre alla legge civile e propria ad essere esplorata come un animale intelligente. Non aspettando niente dopo la morte, non impedisce nulla che aumenti i godimenti del presente; se soffre, ha solo la prospettiva della disperazione e il vuoto come rifugio. Con la certezza del futuro, con quella di incontrare di nuovo coloro che amò e con il timore di tornare a vedere coloro che offese, tutte le sue idee cambiano. Lo Spiritismo, per quanto incutesse all'uomo il solo dubbio riguardando la vita futura, avrebbe fatto più per il suo perfezionamento morale che tutte le leggi disciplinari, che lo frenano talvolta, ma che non lo trasformano.

 

Dal Libro: “La Genesi” - Capitolo I - Punti 36 e 37

 

 

158 - PREESISTENZA DELL'ANIMA

Senza la preesistenza dell'anima, la dottrina del peccato originale non sarebbe solamente inconciliabile con la giustizia di Dio, che renderebbe tutti gli uomini responsabili della mancanza di uno solo, sarebbe anche un controsenso, e tanto meno giustificabile quanto, secondo questa dottrina, l'anima non esisteva all'epoca cui si pretende che risalga la sua responsabilità. Con la preesistenza, l'uomo porta, al rinascere, il germe delle sue imperfezioni, dei difetti di cui non si è migliorato e che si traducono in istinti naturali e nelle inclinazioni a tale o tale vizio. È questo il suo vero peccato originale, cui conseguenze naturalmente subisce, ma con la differenza capitale che subisce la pena delle sue proprie mancanze, e non di quelle d'altri; e con un'altra differenza, allo stesso tempo consolatrice, animatrice e sovranamente equitativa, cui mezzi per redimersi ogni esistenza gli offre per ripararsi e per progredire, sia liberandosi di qualche imperfezione, sia acquisendo nuove conoscenze e, quindi, fino a che, sufficientemente purificato, non abbia più bisogno della vita corporale e possa vivere esclusivamente la vita spirituale, eterna e benavventurata.

Per la stessa ragione, colui che ha progredito moralmente porta, al rinascere, qualità naturali, come colui che ha progredito intellettualmente porta idee innate; identificato con il bene, lo mette in pratica senza sforzo, senza calcolo e, in un certo modo, senza pensare. Colui che è obbligato a combattere le sue cattive tendenze vive ancora in lotta; il primo ha già vinto, il secondo cerca di vincere. Esiste, poi, la virtù originale, come esiste il sapere originale, e il peccato o, meglio, il vizio originale.

 

Dal Libro: “La Genesi” - Capitolo I - Punto 38

 

 

 

159 - RIVELAZIONE SPIRITA

 

Già che si ammette la sollecitudine di Dio verso le sue creature, perché non si ammetterebbe che Spiriti capaci, per la loro energia e superiorità di conoscenza, a fare avanzare l'Umanità, incarnino per volontà di Dio, con lo scopo di attivare il progresso in determinata direzione? Perché non ammettere che ricevono missioni, come un ambasciatore le riceve da suo sovrano? Tale è il ruolo dei grandi geni. Che cosa vengono a fare, se non insegnare agli uomini verità che questi ignorano e ignorerebbero ancora durante larghi periodi, affine di darli un punto d'appoggio mediante il quale possono elevarsi più rapidamente? Questi geni, che appaiono attraverso i secoli come stelle brillanti, lasciando un lungo traccio luminoso sull'umanità, sono missionari o, se lo vorrebbero, messia. Ciò che insegnano di nuovo agli uomini, sia sul piano fisico, sia sul piano filosofico, sono rivelazioni. Se Dio suscita rivelatori per le verità scientifiche, può a più forte ragione, suscitarli per le verità morali, che costituiscono elementi essenziali del progresso. Tali sono i filosofi le cui idee attraversano i secoli.

 

Dal Libro: “La Genesi” - Capitolo I - Punto 6

 

 

 

160 - PLURALITÀ DEI MONDI

 

Tutti i globi che circolano nello spazio sono abitati?

Si, e l'uomo della Terra è lontano d'essere, come crede, il primo in intelligenza, in bontà e perfezione. Tuttavia, ci sono uomini che si credono molto forti, che immaginano che soltanto il loro piccolo universo ha il privilegio di accogliere esseri razionali. Orgoglio e vanità! Intendono che Dio creò l'Universo solo per loro.

Dio popolò i mondi d'esseri vivi, tutti concorrendo all'obiettivo finale della Previdenza. Pensare che gli esseri vivi sono limitati all'unico punto che abitiamo nell'Universo sarebbe mettere in dubbio la sapienza di Dio, che non fece niente che fosse inutile; egli deve aver determinato per questi mondi un coronamento più serio di quello di ricreare la nostra visione. Niente, inoltre, neanche nella posizione, nel volume, nella costituzione fisica della Terra, può ragionevolmente far supporre che soltanto essa ha il privilegio di essere abitata, con esclusione di tante migliaia di mondi similari.

La costituzione fisica dei differenti globi è la stessa?

No, essi non si assomigliano per niente.

Non essendo la costituzione fisica dei mondi per tutti la stessa, si può presumere che gli esseri che vi abitano abbiano un'organizzazione differente?

Senza dubbio, come per voi i pesci sono fatti per vivere nell'acqua e gli uccelli nell'aria.

I mondi più distanziati dal Sole sono privi di luce e di calore, considerando che il Sole si manifesta a loro appena con l'apparenza di una stella?

Credete, dunque, che non esistono altre fonti di luce e di calore tranne il Sole, e non considerate per niente l'elettricità che, in certi mondi, ha un ruolo che sconoscete, molto più importante che sulla Terra? Anzi, non abbiamo detto che tutti gli esseri sono della stessa materia vostra e con organi disposti come i vostri.

Le condizioni d'esistenza degli esseri che abitano i differenti mondi devono essere appropriate al mezzo cui sono stati chiamati per vivere. Se non avessimo mai visto i pesci, non avremmo capito come questi esseri possono vivere dentro nell'acqua. Così succede in altri mondi che contengono, senza dubbio, elementi che sconosciamo. Non vediamo noi, sulla Terra, le lunghe notti polari illuminate dall'elettricità delle aurore boreali? Perché sarebbe impossibile che, in certi mondi, l'elettricità fosse più abbondante che sulla Terra e disimpegnasse un ruolo d'ordine generale cui effetti non possiamo capire? Questi mondi possono, quindi, contenere in se stessi le fonti di calore e di luce necessarie ai loro abitanti.

 

Dal Libro: “Il Libro degli Spiriti”

 

 

 

161 – PERISPIRITO

 

Lo Spirito propriamente detto ha qualche involucro, o è, come lo pretendono alcuni, avvolto in una sostanza qualsiasi?

Lo Spirito è rivestito di una sostanza vaporosa per i tuoi occhi, ma ancora ben grossolana per noi; bastante vaporosa, ciononostante, per elevarsi nell'atmosfera e spostarsi ovunque desideri.

Così come il germe di un frutto è avvolto dal perisperma, nella stessa idea, lo Spirito propriamente detto è rivestito da un involucro che, paragonando, si può chiamare perispirito.

Da dove lo Spirito ottiene il suo involucro semi-materiale?

Dal fluido universale d'ogni globo. Perciò, esso non è il medesimo in tutti i mondi. Passando da un mondo ad un altro, lo Spirito cambia il suo involucro, come cambiate vestiti.

Così, quando gli Spiriti che abitano mondi superiori vengono fra di noi, prendono un perispirito più grossolano?

L'abbiamo già detto: bisogna che essi si rivestano della vostra materia.

L'involucro semi-materiale dello Spirito ha forme determinate e può essere percettibile?

Si; ha la forma che lo Spirito desidera, ed è così che egli vi si presenta qualche volta, sia in sogno, sia in stato di vigilia, potendo assumere una forma visibile e anche palpabile.

 

Dal Libro: “Il Libro degli Spiriti”

 

 

 

162 - OBIETTIVO DELL'INCARNAZIONE

 

Qual è l'obiettivo dell'incarnazione degli Spiriti?

Dio v'impone l'incarnazione con lo scopo di farvi raggiungere la perfezione. Per alcuni è una espiazione, per altri è una missione. Tuttavia, per raggiungere questa perfezione, dovete sopportare tutte le vicissitudini dell'esistenza corporale; è lì che sta l'espiazione. L'incarnazione ha anche un altro obiettivo, che è quello di collocare lo Spirito in condizioni di compiere la sua parte nell'opera della creazione. È per realizzarla che, in ogni mondo, egli usa un apparecchio che stia in armonia con la materia essenziale di quel mondo, eseguendo, da quel punto di vista, gli ordini di Dio, in tal modo che, concorrendo all'opera generale, lui proprio progredisca.

L'azione degli esseri corporei è necessaria all'avanzamento dell'universo, ma Dio, nella sua sapienza, volle, che per quella stessa azione, essi trovassero un mezzo di progredire e di avvicinarsi a lui. È così che, attraverso una legge ammirevole di sua provvidenza, tutto s'incatena, tutto è solidario nella Natura. Gli Spiriti che hanno seguito il cammino del bene fin dal principio hanno bisogno dell'incarnazione?

Tutti sono stati creati semplici e ignoranti, si sono istruiti nelle lotte e tribolazioni della vita corporale. Dio, che è giusto, non potrebbe fare alcuni felici, senza difficoltà e senza lavoro e, conseguentemente, senza merito.

Ma di che serve allora agli Spiriti aver seguito il cammino del bene, se ciò non li esenta dalle difficoltà della vita corporale?

Essi raggiungono più rapidamente l'obiettivo. Anzi, le difficoltà della vita sono spesso conseguenze dell'imperfezione dello Spirito; quanto meno imperfezioni egli abbia, meno tormenti ha. Colui che non è invidioso, né geloso, né avaro, né ambizioso non avrà i tormenti che nascono da quei difetti.

 

Dal Libro: “Il Libro degli Spiriti”

 

 

 

163 - L'ANIMA DOPO LA MORTE

 

In che cosa si trasforma l'anima nell'istante della morte?

Ridiventa Spirito, cioè, ritorna al mondo degli Spiriti, che ha momentaneamente lasciato.

L'anima conserva la sua individualità dopo la morte?

Si, non la perde mai. Che cosa sarebbe essa se non la conservasse?

Non avendo più il suo corpo materiale, com'è che l'anima constata la sua individualità?

Essa ha ancora un fluido personale, preso dall'atmosfera del suo pianeta e che rappresenta l'apparenza della sua ultima incarnazione: il suo perispirito.

L'anima non porta nulla di questo mondo con sé?

Niente oltre al ricordo e al desiderio di andarsene in un mondo migliore. Questo ricordo è pieno di dolcezza o d'amarezza, a seconda di quello che ha fatto della sua vita. Quanto più pura, più comprende la futilità di quello che lascia sulla Terra...

 

Dal Libro: “Il Libro degli Spiriti”

 

 

 

 

164 - SULLA REINCARNAZIONE

 

Com'è che l'anima che non ha raggiunto la perfezione nella vita corporea finisce depurandosi?

Sopportando la prova di una nuova esistenza.

Come l'anima realizza questa nuova esistenza? È secondo la sua trasformazione come Spirito?

Depurandosi, l'anima subisce, senza dubbio, una trasformazione; ma, per ciò, gli serve la prova della vita materiale.

L'anima passa, poi, per varie esistenze corporali?

Si, tutti noi passiamo per varie esistenze fisiche. Coloro che dicono il contrario pretendono mantenervi nell'ignoranza in cui essi propri si trovano; questo è la loro volontà.

Sembra che da questo principio risulta che l'anima, dopo aver lasciato un corpo, ne incorpora un altro, o allora reincarna in un nuovo corpo; è in questo modo che si deve capire?

È evidente.

Qual è l'obiettivo della reincarnazione?

L'espiazione, il perfezionamento progressivo dell'umanità, senza i quali, dove si troverebbe la giustizia?

Il numero di esistenze corporali è limitato, o lo Spirito reincarna perpetuamente?

Ad ogni nuova esistenza, lo Spirito da un passo sul cammino del progresso; quando si è liberato di tutte le sue impurità, non ha più bisogno delle prove della vita corporale.

Il numero d'incarnazioni è lo stesso per tutti gli Spiriti?

No, colui che cammina più velocemente si risparmia le prove. Tuttavia, le incarnazioni successive sono sempre più numerose perché il progresso è quasi infinito.

In cosa si trasforma lo Spirito dopo della sua ultima incarnazione?

Spirito benavventurato; è uno Spirito puro.

 

Dal Libro: “Il Libro degli Spiriti”

 

 

 

165 – DUELLO

 

Il duello può essere considerato come un caso di legittima difesa?

No, è un omicidio ed un abito assurdo, degno dei barbari. Con una civilizzazione più avanzata e più morale, l'uomo capirà che il duello è tanto ridicolo quanto i combattimenti che si considerarono una volta come il giudizio di Dio.

Il duello può essere considerato come un omicidio da parte di colui che, conoscendo la sua propria debolezza, è più o meno sicuro di soccombere?

È un suicidio.

E quando le probabilità sono uguali, è un omicidio o un suicidio?

È l'uno e l'altro.

In tutti i casi, anche in coloro in cui le probabilità sono uguali, il duellista è colpevole, in primo luogo, perché attenta freddamente e deliberatamente contro la vita del suo simile; in secondo, perché espone la propria vita inutilmente e senza profitto per nessuno.

Qual è il valore di quel che si chiama il punto d'onore in materia di duello?

L'orgoglio e la vanità, due piaghe dell'umanità.

Ma non ci sono casi in cui l'onore si trova realmente impegnato ed in cui un indietreggiare sarebbe una codardia?

Ciò dipende dagli usi e costumi; ogni paese ed ogni secolo hanno un modo differente di veder le cose. Quando gli uomini saranno migliori e più evoluti moralmente, capiranno che il vero punto d'onore si trova al di sopra delle passioni terrestri, e che non è ammazzando o facendosi ammazzare che si ripara un errore.

C'è più grandezza e vero onore in confessarsi colpevole quando ci siamo sbagliati, o in perdonare quando si ha ragione, e, in tutti i casi, in disprezzare gli insulti che non possono attingerci.

 

Dal Libro: “Il Libro degli Spiriti”

 

 

 

166 - PENA DI MORTE

 

La pena di morte sparirà un giorno dalla legislazione umana?

La pena di morte sparirà incontestabilmente e la sua soppressione segnerà un progresso dell'umanità. Quando gli uomini saranno più schiarati, la pena di morte sarà completamente abolita sulla faccia della Terra. Gli uomini non avranno più bisogno di essere giudicati dagli uomini. Parlo di un'epoca che è ancore molto distante da voi.

Il progresso sociale, senza dubbio, lascia ancora molto a desiderare, ma sarebbe ingiusto per la società moderna se non si visse un progresso nelle restrizioni portate alla pena di morte fra i popoli i più avanzati, e nella natura dei crimini cui si limita la sua applicazione. Se si paragona le garanzie con cui la giustizia, fra quegli stessi popoli si sforza di cerchiare l'accusato, l'umanità nella maniera con cui lo tratta, anche se è riconosciuto colpevole, con ciò che si praticava in un'epoca non molto distante ancora, non si può ignorare il cammino progressivo per il quale marcia l'umanità.

La legge di conservazione dà all'uomo il diritto di preservare la sua propria vita; sarà che non fa uso di questo diritto quando sopprime dalla società un membro pericoloso?

Ci sono altri mezzi di preservarsi dal pericolo tranne quello di ammazzare. Anzi, bisogna aprire al criminoso la porta del pentimento, e non chiuderla.

Se la pena di morte può essere bandita dalle società civilizzate, non è stata essa una necessità nelle epoche meno avanzate?

Necessità non è la parola. L'uomo crede sempre che una cosa sia necessaria quando egli non trova niente di meglio. Nella misura in cui vede più chiaro, capisce meglio quel che è giusto o ingiusto e ripudia gli eccessi commessi, nei tempi di ignoranza, in nome della giustizia...

 

Dal Libro: “Il Libro degli Spiriti”

 

 

 

167 - INTUIZIONE DELLE PENE FUTURE

 

In tutti i tempi, l'uomo ha creduto, per intuizione, che la vita futura dovrebbe essere felice o infelice, in ragione del bene o del male che si fa' in questo mondo; appena l'idea che di ciò si fa è in relazione con lo sviluppo del suo senso morale, e le nozioni, più o meno giuste, che ha del bene e del male; le pene e le ricompense sono il riflesso dei suoi istinti predominanti. È così che i popoli guerrieri collocano la loro suprema felicità negli onori prestati alla bravura; i popoli cacciatori, nell'abbondanza della caccia; i popoli sensuali, nelle delizie della voluttuosità. Mentre l'uomo è dominato dalla materia, non può se non imperfettamente comprendere la spiritualità, e perciò, fa delle pene e dei godimenti futuri un quadro più materiale che spirituale; egli immagina che si deve bere e mangiare nell'altro mondo, ma meglio che sulla Terra, e di cose migliori. Più tardi, si trova nelle credenze circa il futuro, un miscuglio di spiritualità e di materialità; è così che, insieme alla beatitudine contemplativa, stabilisce l'inferno con torture fisiche.

 

Dal Libro: “Il Cielo e l'inferno”

 

 

 

168 - IL PRINCIPIO DELLA DOTTRINA SPIRITA SULLE PENE FUTURE

 

La dottrina Spirita, per quel che riguarda le pene future e tutti gli altri aspetti, non è fondata su una teoria preconcetta; non è un sistema sostituendo un altro sistema; in tutte le cose, si appoggia sulle osservazioni, ed è questo che gli conferisce autorità. Nessuno, poi, ha immaginato che le anime, dopo la morte, dovrebbero trovarsi in tale o tale situazione; sono i propri esseri che lasciarono la Terra che vengono, oggi, iniziarci nei misteri della vita futura, descrivere la loro posizione, felice o infelice, le loro impressioni e la loro trasformazione con la morte del corpo; in una parola, completare, su questo argomento, l'insegnamento di Cristo.

Non si tratta, qui, della relazione di un unico Spirito, che potrebbe non vedere le cose se non dal suo punto di vista, sotto un unico aspetto, o essere, anche, dominato dai preconcetti terrestri, né di una rivelazione fatta ad un unico individuo, che potrebbe lasciarsi ingannare dalle apparenze, né di una visione statica che si presta alle illusioni, e, il più delle volte, non è altro che il riflesso di un'immaginazione esaltata, ma si tratta d'innumerevoli esempi forniti da tutte le categorie di Spiriti, dal più alto fino al gradino più basso, con l'aiuto d'innumerevoli intermediari sparsi su tutti i punti del globo, in tal modo che la rivelazione non è il privilegio di nessuno, che ognuno può vedere ed osservare, e che nessuno è obbligato a credere nella fede d'altrui.

 

Dal Libro: “Il Cielo e l'inferno”

 

 

 

169 - I DEMONI SECONDO LO SPIRITISMO

 

Secondo lo Spiritismo, né gli angeli né i demoni sono esseri a parte; la creazione degli esseri intelligenti è una. Uniti a corpi materiali, essi costituiscono l'Umanità che popola la Terra e le altre sfere abitate; separati dal corpo, costituiscono il mondo spirituale o quello degli Spiriti che popolano gli spazi. Dio li ha creati perfettibili, diede loro per obiettivo la perfezione, e la felicità che ne è conseguenza, ma non li diede la perfezione; volle che questa fosse frutto del loro lavoro personale, affinché ne avessero il merito. Fin dal momento della loro formazione, progrediscono, sia nello stato d'incarnazione, sia nello stato spirituale; arrivati all'apogeo, sono puri Spiriti, o angeli secondo la denominazione volgare; in modo che, dall'embrione dell'essere intelligente fino all'angelo, c'è una catena ininterrotta, di cui ogni anello segna un grado nel progresso.

Da ciò risulta che esistono Spiriti in tutti i livelli di progresso morale e intellettuale, a seconda che siano in alto, in basso, o in mezzo alla scala. Ci sono Spiriti, di conseguenza, in tutti i livelli di sapere e d'ignoranza, di bontà e di cattiveria. Nelle classi inferiori, ci sono coloro che hanno una profonda inclinazione al male, e che vi si compiacciono. Se si vuole, si può chiamarli demoni, perché sono capaci di tutte le azioni cattive attribuite a questi ultimi. Se lo Spiritismo non dà loro quel nome, è perché si attacca all'idea di esseri diversi dell'Umanità, di una natura essenzialmente perversa, dedicati al male per l'eternità e incapaci di progredire nel bene.

 

Dal Libro: “Il Cielo e l'inferno”

 

 

 

170 - I FENOMENI SPIRITI

 

1° - I fenomeni spiriti sono prodotti da intelligenze extracorporee, anzi, dagli Spiriti.

2° - Gli Spiriti costituiscono il mondo invisibile; stanno dappertutto; gli spazi sono da loro popolati all'infinito; stanno continuamente intorno a noi e con loro siamo in contatto.

3° - Gli Spiriti agiscono, incessantemente, sul mondo fisico e sul mondo morale, e sono una delle forze della Natura.

4° - Gli Spiriti non sono esseri a parte nella creazione; sono le anime di coloro che vissero sulla Terra o in altri mondi, e che lasciarono il loro involucro corporale; donde si conclude che le anime degli uomini sono Spiriti incarnati; e che morendo diventiamo Spiriti.

5° - Ci sono Spiriti di tutti i livelli di bontà e di malizia, di sapere e d'ignoranza.

6° - Tutti sono sottomessi alla legge del progresso, e tutti possono raggiungere la perfezione; ma come hanno il loro libero arbitrio, la raggiungono in un tempo più o meno lungo, secondo i loro sforzi e la loro volontà.

7° - Sono felici o infelici, secondo il bene o il male che hanno fatto durante la loro vita e il livello di progresso che hanno raggiunto. La felicità perfetta e senza mescolanza non è condivisa se non dagli Spiriti che hanno raggiunto il supremo livello di perfezione.

8° - Tutti gli Spiriti, in circostanze determinate, possono manifestarsi agli uomini; il numero di coloro che possono comunicarsi è indefinito.

9° - Gli Spiriti si comunicano per via di medium, che servono loro di strumenti e d'interpreti.

10° - Si riconosce la superiorità o l'inferiorità degli Spiriti dal loro linguaggio; i buoni non consigliano altro che il bene e non dicono altro che cose buone: tutto in loro attesta l'elevazione; i cattivi ingannano, e tutte le loro parole portano addosso la marca dell'imperfezione e dell'ignoranza.

 

Dal Libro: “Il Libro dei Medium”

 

 

 

171 - LO SPIRITISMO

 

Abbiate fiducia nella bontà di Dio, e siate abbastanza chiaroveggenti per capire i preparativi della nuova vita che egli vi destina. Non vi sarà dato, è vero, di goderla in questa esistenza; ma non sareste più felici sapendo che non dovrete più rivivere su questo globo, considerando dall'alto l'opera che avete cominciato e che si svilupperà sotto i vostri occhi? Corazzatevi con una fede ferma e senza esitazione, contro gli ostacoli che sembrano dover erigersi contro l'edificio i cui fondamenti avete collocato. Le basi su cui esso si appoggia sono solide: Cristo ne ha assestato la prima pietra. Coraggio, poi, architetti del Divino Maestro! Lavorate, costruite, Dio vi coronerà l'opera. Ma ricordatevi bene che Cristo rinnega come discepole suo colui che non ha carità tranne sulle labbra; non basta aver fede; bisogna, soprattutto, dare l'esempio della bontà, della benevolenza e del disinteresse, senza cui la vostra fede sarà sterile per voi.

 

Santo Agostino

Dal Libro: “Il Libro dei Medium”

 

 

 

172 - I MEDIUM

 

Tutti gli uomini sono medium, tutti hanno uno Spirito che li conducono verso il bene, quando sanno ascoltarlo. Ora, se taluni si comunicano direttamente con questo bene attraverso una medianità particolare, se altri non l'ascoltano se non attraverso la voce del cuore e dell'intelligenza, poco importa, è sempre il loro Spirito famigliare che li consiglia. Chiamatelo spirito, ragione, intelligenza, è sempre una voce che risponde alla vostra anima e vi dice buone parole; appena non è sempre che lo capite. Non tutti sanno agire secondo i consigli della ragione, non di codesta ragione che si strascina e si avvilisce, prima di mettersi in cammino? codesta ragione che si perde in mezzo agli interessi materiali e grossolani, ma quella ragione che innalza l'uomo al di sopra di sé stesso, che lo trasporta verso regioni sconosciute; fiamma sacra che ispira l'artista e il poeta, pensiero divino che innalza il filosofo, impulso che meraviglia gli individui e i popoli, ragione che il volgo non può comprendere, ma che innalza l'uomo e lo avvicina a Dio più di qualsiasi altra creatura, intelligenza che sa condurlo dal conosciuto allo sconosciuto, e lo fa' eseguire le cose più sublimi. Ascoltate, quindi, quella voce interiore, quel buon genio che vi parla continuamente e arriverete progressivamente ad ascoltare il vostro angelo guardiano che vi stende le mani dall'alto del cielo; vi ripeto: la voce intima che parla al cuore è quella dei buoni Spiriti, ed è da questo punto di vista che tutti gli uomini sono medium.

 

Channing.

Dal Libro: “Il Libro dei Medium”

 

 

 

173 – UNITEVI

 

L'unione fa la forza; unitevi, per essere forti. Lo Spiritismo ha germinato, ha lanciato radici profonde; stenderà sulla Terra i suoi rami benefici. Dovete tornarvi invulnerabili agli episodi avvelenati della calunnia e della nera falange di Spiriti ignoranti, egoisti e ipocriti. Per arrivarci, che un'indulgenza e una benevolenza reciproche presiedano le vostre relazioni; che i vostri difetti passino inosservati, che solamente le vostre qualità siano sempre notate; che la fiaccola della santa amicizia riunisca, illumini e scaldi i vostri cuori, e resisterete agli attacchi impotenti del male, come la roccia irremovibile resiste all'onda furiosa.

 

SÃO VIGENTE DE PAULO

Dal Libro: “Il Libro dei Medium”

 

 

 

174 - CAMBIARE RELIGIONE

 

No, non si può cambiare religione quando non si ha una che possa, allo stesso tempo, soddisfare il senso comune e l'intelligenza che si ha, e che possa, soprattutto, dare all'uomo consolazioni attuali. No, non si cambia religione, si cade dall'inezia e dalla dominazione alla saggezza e alla libertà. Andate, andate, piccolo esercito nostro! Andate e non temete le pallottole nemiche; quelle che devono ammazzarvi non sono state fatte ancora, se siete sempre dal fondo del cuore nel cammino di Dio, cioè, se volete combattere pacificamente e vittoriosamente per il benessere e per la libertà.

 

Vicente de Paulo

Dal Libro: “Il Libro dei Medium”

 

 

 

175 - FIGLI DELLA MIA FEDE

 

Figli della mia fede, cristiani della mia dottrina, dimenticata per l'interesse dei torrenti e della filosofia materialista, seguitemi per i cammini della Giudea, seguite la passione della mia vita, contemplate i miei nemici adesso, osservate le mie sofferenze, i miei tormenti e il mio sangue diramato dalla mia fede.

Figli, spiritualisti della mia nuova dottrina, siate preparati per sopportare, per sfidare i torrenti dell'avversità, i sarcasmi dei vostri nemici. La fede marcerà incessantemente, secondo la vostra stella, nello stesso modo in cui la stella condusse, attraverso la fede, i maghi d'Oriente al presepio. Qualsiasi siano le vostre avversità, qualsiasi siano le vostre pene e le lacrime che avrete diramato su questa sfera d'esilio, infondetevi coraggio, persuadetevi che la gioia che v'inonderà nel mondo degli Spiriti sarà ben al di sopra dei tormenti della vostra esistenza passeggera. La valle di lacrime è una valle che deve sparire per dar luogo alla brillante dimora di gioia, di fraternità e d'unione, dove, per la vostra ubbidienza alla santa rivelazione, arriverete. La vita, miei cari fratelli di questa sfera terrestre, tutta preparatoria, non può durare se non il tempo necessario per vivere ben preparato per quella vita, che non dovrà finire mai. Amatevi, amatevi come Io vi ho amato, e come vi amo ancora; fratelli, coraggio, fratelli! Io vi benedico; vi aspetto in cielo.

 

Gesù

Dal Libro: “Il Libro dei Medium”

 

 

 

176 - PROBLEMI DEL MONDO

 

Il mondo è colmo d'oro.

Oro nel suolo. Oro nel mare. Oro nelle casseforti.

Ma l'oro non risolve il problema della miseria.

Il mondo è pieno di spazio.

Spazio nei continenti. Spazio nelle città. Spazio nei campi.

Ma lo spazio non risolve il problema della cupidità.

Il mondo è pieno di cultura.

Cultura nell'insegnamento. Cultura nella tecnica. Cultura nell'opinione.

Ma la cultura dell'intelligenza non risolve il problema dell'egoismo.

Il mondo è pieno di teorie.

Teorie nella scienza. Teorie nelle scuole filosofiche. Teorie nelle religioni.

Ma le teorie non risolvono il problema della disperazione.

Il mondo è pieno di organizzazioni.

Organizzazioni amministrative. Organizzazioni economiche. Organizzazioni sociali.

Ma le organizzazioni non risolvono il problema del crimine.

Per estinguere la piaga dell'ignoranza, che alimenta la miseria; per dissipare l'ombra della cupidità, che genera l'illusione; per sterminare il mostro dell'egoismo, che promuove la guerra; per annullare il verme della disperazione, che promuove la pazzia, e per rimuovere il pantano del crimine, che cagiona l'infortunio, l'unico rimedio efficiente è il Vangelo di Gesù nel cuore umano.

Siamo, così, valorosi, stendendo la Dottrina Spirita che lo ricava dalla lettera, nella costruzione dell'umanità Nuova, irradiando l'influenza e l'ispirazione del Divino Maestro, per l'emozione e per l'idea, per la direttiva e per la condotta, per la parola e per l'esempio e, parafrasando il concetto indimenticabile di Allan Kardec, intorno alla carità, proclamiamo ai problemi del mondo: “All'infuori di Cristo non c'è soluzione”.

 

Bezerra de Menezes

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Lo Spirito della Verità” Edizione FEB

 

 

 

177 - ORAZIONE NEL LAVORO

 

Signore!

Insegnaci a lavorare di più, producendo di più, e a produrre di più, per conquistare ricorsi maggiori, per distribuire l'ausilio sempre più ampio della Tua Misericordia.

E insegnaci, Signore, a riposare di meno, chiedendo di meno, e a chiedere di meno affine di pesare meno sui nostri simili, a esigere meno in modo da sentirci meno deboli per servire la Tua Bontà.

Signore!

Tanto quanto ci sia possibile ricevere, concedici più lavoro per essere più utili e cerchiamo di essere sempre meno noi, davanti a Te, affinché tu sia più in noi, oggi e sempre.

Così sia.

 

BEZERRA DE MENEZES

Dal Libro: “Marche del Cammino”

Medium: Francisco Cândido Xavier

 

 

 

178 - SEGNALI DI ALLARME

 

Ci sono dieci segnali rossi sul cammino dell'esperienza, indicando una probabile caduta nell'ossessione: quando entriamo nella fascia dell'impazienza;

quando pensiamo che il nostro dolore è il maggiore di tutti;

quando passiamo a vedere ingratitudine negli amici;

quando immaginiamo cattiveria nelle attitudini dei compagni;

quando commentiamo l'aspetto meno felice di una o di un'altra persona;

quando reclamiamo considerazione e riconoscimento;

quando supponiamo che il nostro lavoro è eccessivo;

quando passiamo il giorno ad esigere sforzi di altri, senza prestare il più piccolo servizio;

quando pretendiamo fuggire da noi stessi, attraverso l'alcool o attraverso gli stupefacenti;

quando giudichiamo che il dovere è appena degli altri.

Sempre che uno di quei segnali sorge nel traffico delle nostre idee, la Legge Divina è presente, raccomandandoci la prudenza di rifugiarci ricorrendo alla preghiera o alla luce del discernimento.

 

SCHEILLA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Ideal Espirita - Edizione FEB

 

 

 

179 - SCHEMA DI LUCE

 

Non piangere. Lavora sempre.

Non condannare. Benedici.

Non rivoltarti. Perdona.

Coltiva l'amore fraterno.

Non fermarti. Prosegui.

Non reclamare. Abbi fiducia.

Cerca la celeste gioia.

Donando il Bene per il Male.

Non lamentarti. Aspetta.

Non combattere. Collabora.

Servi e servi, ad ogni momento.

Nell'ideale che conduce.

E incontreremo più presto,

Nell'amore unito alla verità,

La luce della felicità

Nel nostro schema di luce.

 

Spirito: MARIA DOLORES

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro “La Vita Conta” - Edizione C.E.U

 

 

 

180 - APPELLO FRATERNALE

 

Amico mio, non guardare in vano la fede che il Cielo ti ha donato.

Sei il discepolo del Maestro, nel circolo delle lezioni, ambasciatore del suo vangelo nei cammini della vita.

Che non ti sorprenda, poi, il quadro doloroso del mondo, dove fosti chiamato a servirlo.

Ora e vigila, spera e ama sempre perché tu sia, in Suo nome, luce che dissipa le tenebre, amore che annulla l'odio, pace che annichila la guerra, fede che stermina l'incredulità saggezza che chiarisce, speranza che rianima, comprensione che aiuta, fraternità che benedice, ispirazione che conduce al bene, lo stimolo alla santificazione!...

Davanti ai sacrati doveri che ci spettano, rivolgiamoci al santuario della coscienza ascoltando le avvertenze del Signore, nelle opportunità di ogni giorno.

E illuminiamo la strada, malgrado persista l'oscurità, amiamo senza retribuzione, come Gesù ci amò, pacifichiamo le tempeste del dolore, abbiamo sempre fiducia sebbene sembri inutile, chiariamo senza esigenze, aspettiamo il futuro con gioia, anche se tutti si disperano, comprendiamo senza reclamare comprensione per noi, affratelliamoci gli uni agli altri con sincerità, ispiriamo coloro che ci osservano, offrendo loro il messaggio del bene, stimoliamo la gioia di vivere anche se tutti si rendono allo scoraggiamento...

Ricordati che sei il sale della Terra!

Ricordati che sei la lettera di Cristo nell'involucro della carne, su cui caratteri l'Umanità deve imparare il cammino dell'intendimento con la vita eterna per il Mondo Migliore di Domani.

 

AUGUSTO SILVA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal Libro: “Lettere del Cuore” Edizione LAKE

 

 

 

181 - IMPERATIVO MAGGIORE

 

...fidiamoci di Gesù, agendo e benedicendo costantemente, perché abbiamo incontrato, nell'Aldilà, il principio della carità per norma d'azione.

Se vogliamo il proprio miglioramento e progresso, impegniamoci oggi a trasmettere a coloro che ci circondano simile chiave di luce, l'unica che si mostra capace di aprire le porte del Cammino verso il Più Alto.

È perciò che vi riaffermiamo nella condizione abituale di compagno e servitore:

- Figli, amare sempre, dimenticandoci di noi stessi, è il cammino e la luce per il cammino.

Eppure, devoti alla concretizzazione di quel programma di origine divina, aggiungiamo che perseverare nel bene, amando e servendo, nonostante tutte le lotte e tutte le prove delle azioni del cammino, è l'imperativo degli imperativi dell'amore che non possiamo e neanche dobbiamo dimenticare.

 

Bezerra de Menezes

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro Bezerra, Chico e Voce - Edizione GEEM

 

 

 

182 - SEMPRE INSIEME

 

...siamo, come sempre insieme, sulla stessa fascia d'ideale e di servizio.

...ognuno di noi significa determinato problema per l'Eterno Amico.

E, davanti gli uni agli altri, che la preghiera ci si faccia luce nel cammino, affinché sappiamo incontrare, ogni giorno, la direzione sicura e in essa rimanere, cercando i disegni del Signore, al di sopra dei nostri.

 

BEZERRA DE MENEZES

Medium: Francisco Cândido Xavier

 

 

 

183 - PAZIENZA E AZIONE

 

... abbracciamo il cammino che il Maestro ci indica, eppure sentendo tante volte le spalle pesanti sotto la croce delle responsabilità crescenti.

Non vacilliamo, però.

Associando pazienza e azione, soavità ed energia - e talvolta più energia nella soavità - andiamo avanti, convinti che il Signore non ci abbandona.

Ricordiamocelo, da solo e snervato, ma sereno e valoroso e proseguiamo, con la coscienza eretta nella pace del dovere compiuto.

 

BEZERRA DE MENEZES

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Bezerra, Chico e Voce - Edizione GEEM

 

 

 

184 - PIETRE DELLA VITA

 

...ci sono situazioni che costituiscono la nostra prova afflittiva e aspra, ma redentrice e santificante. Perdoniamo le pietre della vita per l'oro di esperienza e di luce che ci offrono.

E, soprattutto, armiamoci di coraggio per il lavoro, perché è nel dolore del presente che correggiamo le lotte di ieri, accendendo benedetta luce per il nostro grande avvenire.

 

BEZERRA DE MENEZES

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Bezerra, Chico e você - Edizione GEEM

 

 

 

185 - FIDUCIOSI E SERENI

 

Lodato sia Dio che permette che lo spazio sia sanato dalla tormenta e che promuove la restaurazione della pace in tutti gli elementi, nell'istante opportuno.

Comprendiamo l'estensione delle difficoltà, delle lotte, dei dissapori e degli inciampi che fronteggiamo. Dolce è il giorno di cielo azzurro, quando tutti ci intratteniamo su prospettive di dilettoso riposo, comunque, minacciatrice è l'ora della nuvola, quando bisogna sopportare i pericoli e gli ostacoli della tempesta purificatrice a cui ci riportiamo all'inizio. Ciononostante, benedetti saranno sempre coloro che vegliano per la conservazione della luce, che dimostrano sufficiente serenità per la vittoria spirituale e che sanno aspettare, lavorando, il ritorno della chiarità maggiore.

Ringraziamo Gesù per il sostegno che ci offre, per il soccorso con cui ci arricchisce. Conserviamo la certezza che il Maestro non manca ai discepoli. Che si ecceda il disordine presso di noi, che gridi l'inconseguenza ai nostri uditi, che urli (gridi) l'oscurità per le tube della discordia o si estendano le difficoltà delle tenebre in forma di perturbazione intorno ai nostri passi, siamo fiduciosi e sereni, compiendo le obbligazioni edificanti che ci sono state indicate, convinti che la coscienza tranquilla, nel dovere collocato al di sopra di tutto, è la cittadella inespugnabile dello spirito in qualsiasi piano dell'universo.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

186 - IN NOI STESSI

 

La difficoltà sorge, creata dal nostro proprio campo. Qui, nella Vita Spirituale, consideriamo che uno degli ostacoli più duri da superare sia quello che procede dalla nostra propria incomprensione innanzi alla vita.

Sorgono davanti a noi le più piccole nuvole, insufflate nei nostri cuori da intelligenze disincarnate che non compatiscono ancora alle nostre ansie di adattamento al Vangelo del Signore, e noi, che ci mantenevamo fermi, al di sopra di tutti gli assalti, tremiamo in noi stessi, impauriti e irritabili...

L'ora è di calma e riflessione, in modo da riconsiderare attitudini e cammini.

Affratelliamoci.

Davanti al Signore, i nostri cuori sono fusi in un solo cuore. Le nostre anime, per più strano che sembri, abitano un corpo solo - l'opera! E la nostra collaborazione nell'opera di Gesù costituisce il nostro proprio ritratto rivolto al futuro.

Dimentichiamo le più piccole divergenze che ci assediano da tutti i lati, da parte di coloro che non ci appoggiano i desideri di redenzione e di progresso.

Affidiamoci gli uni agli altri. Non permettiamo che l'insicurezza ci minacci. Guardiamo la serenità nell'amore che ci unisce gli uni agli altri. Pace intima, pace di dentro.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

187 - AMORE SEMPRE

 

Amici che si fanno differenti?

Amore per loro.

Avversari che si rivelano più duri e intransigenti?

Amore per loro.

Spiriti infelici, cui presenza ci compromette la sicurezza?

Amore per loro.

Creature di livello diverso dal nostro che si convertono in portatrici di discordia e incomprensione?

Amore per loro.

Messaggeri delle tenebre che ci testano la capacità di elevazione verso la luce?

Amore per loro.

L'amore, figli miei, è quel che dissolve ogni male. Cerchiamo di portare avanti i nostri incarichi sulle basi della carità e dell'amore gli uni verso gli altri, nella certezza di che, su quei fondamenti, vinceremo sempre.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

188 - AVENDO FIDUCIA E SERVENDO

 

Quante volte l'onda dei nostri incarichi è costretta a rompere con l'alta marea!...

Non importano le difficoltà, il vento impetuoso, la tormenta, la minaccia... Dobbiamo proseguire sempre alla ricerca del porto sicuro dei nostri obiettivi.

Quanto più ci manteniamo forti sul campo dell'unione, più ampi ricorsi avremo per l'opera da sviluppare. Urge riconoscere che abbiamo, davanti, numerosi doveri da compiere, principalmente nel settore della divulgazione dei nostri principi. In questo senso, è forzoso osservare che gli agenti della perturbazione e dell'agitazione creano il clima adeguato al lavoro che ci spetta. Non scoraggiamoci mai, perciò, innanzi a lotte e discrediti, conflitti e impedimenti.

Asteniamoci sempre di partecipare allo scontro delle forze abituate all'oscurità e si, approfittiamo dei momenti d'indagine per rispondere correttamente. Lì fuori, sul piano esterno della nostra costruzione spirituale, che la tempesta ruggisca e avanzi... ciononostante, che all'interno della nostra edificazione, ci sia intendimento e luce sufficienti affinché i cammini da percorrere si chiariscano.

Difficoltà e crisi ci offrono la misura esatta del servizio da realizzare con le suggestioni necessarie per l'innalzamento del bene. Che altri trascinino verso l'arena della discussione e dell'irritazione i temi dell'inquietudine e dell'intemperanza mentale. Dalla nostra parte, manteniamoci in quell'attitudine di preghiera e vigilanza, cioè, avendo fiducia e servendo in nome del Signore.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

189 - ORAZIONE E VIGILANZA

 

Ci disse Gesù: “Pregate e vigilate”.

Si, preghiamo e vigiliamo.

Pregate amando.

Vigilate servendo.

Pregate comprendendo.

Vigilate aiutando.

Pregate con fiducia.

Vigilate chiarendo.

Pregate riflettendo.

Vigilate realizzando.

Pregate benedicendo.

Vigilate costruendo.

Pregate sperando.

Vigilate imparando.

Pregate ascoltando.

Vigilate seminando.

Pregate, pacifici.

Vigilate, operosi.

Pregate, tranquilli.

Vigilate, sicuri.

Abbracciando l'orazione e la vigilanza, dignifichiamo la nostra edificazione spirita-cristiana, offrendogli il migliore delle nostre vite. E integrati in queste due forze dell'anima, senza le quali ci si farà impraticabile il perfezionamento intimo, per compiere i disegni dell'Eterno, rimaniamo, ogni giorno ed ogni ora, nel rifugio della fede rinnovatrice che ci nobilita la speranza, con la felicità di lavorare e il privilegio di servire.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

190 - SERVIRE DI PIÙ, LAVORANDO DI PIÙ

 

Fare sempre di più, lavorando di più.

Il giorno sorge nuovamente carico di preoccupazioni davanti alla quantità di lotte affrontate il giorno prima?

Servire di più, lavorando di più.

Prove appaiono nuovamente all'improvviso, annunciando ostacoli maggiori o disastri imminenti?

Lavorare di più, servendo di più.

Compagni cari ci lasciano da soli, quando diventa più complessa la nostra propria situazione innanzi alle responsabilità che abbiamo assunto per il bene di tutti?

Servire di più, lavorando di più.

Crisi prendono forma più avanti, proponendoci sacrifici e obblighi che ci sembrano impraticabili?

Lavorare di più, servendo di più.

Ci si sono oscurati cammini e sono sopravvenute discordie, dandoci l'impressione che ci troviamo sotto l'influenza dei nemici della luce?

Servire di più, lavorando di più.

Angosce, disappunti, delusioni, impedimenti, esigenze e frustrazioni ci hanno sorpreso inaspettatamente...

Quello che era speranza è disincanto, quello che era allegria si fece amarezza... Il giorno scurisce, la forza sembra abbandonarci ...

Tutto ci sembra contrario all'aspettativa dell'ora iniziale?

La soluzione di tutti i problemi è lavorare di più e servire di più.

Fuori dal lavoro, che si esprime in servizio per il bene generale, siamo con noi, ma, dentro del servizio che si esprime in lavoro costante per il bene degli altri e nella felicità di tutti, siamo e saremo con Gesù.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

191 - NEL RACCOLTO DI GESÙ

 

Il lavoro nel Vangelo non può essere differente, oggi, quando confrontato con gli ostacoli di cui si costituiva nei tempi passati.

Abbiamo compagni e compagni.

Taluni arrivano infiammati d'ardore apostolico sul campo di servizio, portando la forza dell'esempio e la luce dell'ispirazione per il miglioramento generale; altri sorgono bisognosi di soccorso e di cooperazione, affine d'innalzarsi, nello spirito, per l'esecuzione degli impegni con cui il mondo li onora; altri anche appaiono toccati da buoni desideri mescolati di prove, che esigono pazienza affinché essi si equilibrino sul piano di azione in cui si situano; molti spuntano nuovamente nella collettività portando voti e promesse brillanti che non riescono a compiere; e alcuni altri ugualmente si distaccano, nel passaggio del tempo, come interessati a se stessi, cercando vantaggi personali che non sono compatibili con i doveri che assumono.

Tutti, però, sono figli d'Iddio e tutelati di Gesù - fratelli nostri - la cui presenza è fattore importante a nostro beneficio.

Ogni compagno del raccolto del bene è un'opportunità di lavoro che non ci sarà giusto disprezzare.

Colui che sa molto è capace di insegnarci tanto quanto il portatore di talenti sublimi ad esprimersi come luce che ci guida innanzi; il più equilibrato è la colonna basica nel servizio da effettuarsi, proteggendo le nostre proprie necessità; coloro, ciononostante, che si rivelano meno felici si ergono come prove per la nostra fede affinché la carità del Signore si manifesti attraverso il nostro cuore e le nostre mani.

Aiutarci, si, e sempre.

Le assemblee cristiane che sopravvivono, al di sopra di tutte le limitazioni e circostanze della vita, sono quelle nel cui nocciolo la fiamma dell'amore e del perdono non si estingue.

Gesù ci sollecita la nostra collaborazione nel suo apostolato di redenzione e vinceremo soltanto amando e servendo gli uni gli altri, tanto quanto Egli ci ama e ci serve sempre.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro; Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

192 – SQUILIBRI

 

L'inizio delle grandi ossessioni è simile alla piccola breccia nella chiusa che talvolta non è altro che una pietra disgiunta o una fessura occulta.

Gli squilibri dell'anima cominciano ugualmente dal quasi nulla, principalmente con attitudini e sentimenti apparentemente comprensibili ma che, in molte occasioni, vanno verso amare conseguenze. Sfiducia.

Dubbio.

Irritazione.

Scoraggiamento.

Risentimento.

Impulsività.

Trascuratezza.

Amarezza.

Tristezza senza nesso.

Grido di collera.

Discussione senza profitto.

Chiacchiera vana.

Visita inutile.

Svago senza proposito.

Nella chiusa, nessuno può prevedere i risultati della breccia dimenticata.

Nel caso dell'ossessione, che si definisce però come tema di coscienza, è imperativo che tutti noi cerchiamo di riconoscere che, in tutta e qualsiasi crisi di fame, non è il pane che cerca la bocca.

 

Spirito: ALBINO TEIXEIRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Ideal Espírita - Edizione FEB

 

 

 

193 - OPERAZIONE DELLA PACE

 

Stiamo a posto. Facciamo l'operazione aritmetica della pace interiore, diminuendo le delusioni, sommando le benedizioni ricevute dall'Alto, moltiplicando le nostre energie nell'attività edificante e dividendo costantemente con i nostri fratelli del cammino i frutti della nostra tranquillità, in basi di lavoro e d'intendimento. Qui, ritorniamo al nostro antico tema, affermando:

- colui che lavora capisce e colui che capisce lavora.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEMM

 

 

 

194 - UNIONE DI VISTE

 

Non perdere mai la nostra comunione di vista, la nostra integrazione reciproca negli ideali superiori.

Qualora l'oscurità ci minaccia da vicino o da lontano, ricordiamo l'importanza del lavoro nelle nostre mani e dimentichiamoci per l'amore dell'opera che appartiene al Cristo e non a noi. Che il Signore, figli miei, ci aiuti a mescolare amore e fermezza, dolcezza e austerità, perché i nostri tesori affettivi non si perdano e affinché i nostri talenti di forza non spariscano per mancanza di speranza o di pace.

Camminiamo seminando i beni il cui sentiero il Signore ci arricchisce, e che Egli ci avvolga costantemente con il Suo Appoggio.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

195 – FRATERNITÀ

 

Benedire tutti, aiutando coloro che si avvicinano a noi, cercando il soccorso fraterno.

Comprendere tutti, offrendo a tutti quanti ci cercano la collaborazione delle braccia fraterne.

Aiutare a tutti, assicurando, a coloro che si avvalgano della nostra buona volontà, la sicurezza del chiarimento giusto.

Siamo stati, si, chiamati a capire e a servire e, proprio per ciò, bisogna rimanere sul posto di lavoro e della benedizione, proteggendo gli altri in nome di Colui le cui mani non cessano di curarci il cuore e non cessano di illuminarci il raziocinio, oggi come ieri, adesso come sempre.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

 

196 – BENEDICIAMOCI

 

Benediciamo coloro che si sono fatti o si fanno strumenti delle nostre difficoltà!

Benediciamo coloro che non ci hanno capito o che ancora non ci capiscono, in cui incontriamo lo stimolo per l'acquisto di un nuovo intendimento!

Benediciamo coloro che ci hanno creato o che ci creano problemi e impedimenti, perché senza di loro, non eserciteremmo le nostre energie per la giusta e necessaria autosuperazione!

Benediciamo tutti quanti ci hanno imposto o c'impongono il lavoro incessante di rinuncia e sacrificio, senza interruzione, poiché è per loro e con loro che ci siamo abituati a proseguire sulla strada retta che Gesù ci ha tracciato.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

197 - PREGHIERA ALLA MADRE SANTISSIMA

 

Madre Santissima!...

In quanto le madri del mondo sono riverite, lasciaci ricordare la purezza incomparabile e l'esempio sublime...

Sovrana, che ricevesti sulla paglia schietta il Redentore dell'umanità, senza ribellarti contro le madri felici che accarezzavano Spiriti criminosi in palazzi d'oro, insegnaci a tesaurizzare le benedizioni dell'umiltà.

Lampada di tenerezza, che spegnesti il proprio brillo affinché la luce di Cristo risplendesse fra gli uomini, aiutaci a cercare, nella costruzione del bene per gli altri, l'appoggio della nostra propria felicità.

Benefattrice, che ti svelasti, incessantemente, per il Messaggero dell'Eterna Sapienza, soffrendogli i dolori e condividendogli le difficoltà, senza qualsiasi pretensione di sottrargli i propositi di Dio, aiutaci ad estirpare dal sentimento le radici dell'egoismo e della crudeltà con cui tante volte cerchiamo di ritenere nell'inadattabilità e nella disperazione i cuori che più amiamo.

Signora, che visti sulla croce della morte il Figlio Divino, accompagnandogli l'agonia con le lacrime silenziose del tuo dolore, senza qualsiasi segnale di rimostranza contro i poteri del Cielo e senza qualsiasi espressione di rivolta contro le creature della Terra, conducici verso la fede che redime e verso la rinuncia che innalza.

Missionaria, salvaci dall'errore.

Angelo, stendi su di noi le nivee ali!...

Stella, chiariscici la strada con la tua luce...

Madre cara, confortaci l'esistenza nel tuo manto costellato d'amore!...

E che tutte noi, donne disincarnate e incarnate in servizio sulla Terra, possiamo ripetere, davanti a Dio, ogni giorno, la tua orazione di suprema fedeltà:

“Signore, ecco qui la tua serva, si compia in me secondo la tua parola”.

 

Spirito: ANÁLIA FRANCO

Dal libro Vozes do Grande Além - Edizione FEB

Medium: Francisco Cândido Xavier

 

 

 

198 - CARITÀ - LA NOSTRA BANDIERA

 

Figli Miei:

Gesù - il nostro Maestro.

Amore - il nostro clima.

Carità - la nostra bandiera.

Servizio - la nostra benedizione. Si, figli del cuore, quanto ci sia licito;

tanto quanto possiamo; sia con chi sia;

dappertutto;

in qualsiasi tempo; davanti a tutti;

innanzi a qualsiasi circostanza; per tutti i modi giusti;

nei minimi gesti;

senza restrizioni di qualsiasi natura; nel modo in cui ci sia possibile;

attraverso i sentimenti; attraverso il veicolo delle idee; secondo la forma delle parole; e secondo la forza delle azioni alziamo il nostro stendardo di luce!...

Che, in tutto, la carità, per presenza di Cristo, risplenda da noi agli altri, con l'oblio di noi stessi, affinché il Regno Eterno del Padre Celestiale, s'installi infine, nei nostri cuori, adesso e per sempre.

 

Spirito: Fabiano de Cristo

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Caminho Espirita - Edizione FEB

 

 

 

199 - VOCI DELLO SPIRITO

 

La Natura è mia Madre.

L'Universo è il mio Cammino.

L'Eternità è il mio Regno.

L'Immortalità è la mia Vita.

La Mente è il mio Focolare.

Il Cuore è il mio Tempio.

La Verità è il mio Culto.

L'Amore è la mia Legge.

La Forma in sé è la mia Manifestazione.

La Coscienza è la mia Guida.

La Pace è il mio Rifugio.

L'Esperienza è la mia Scuola.

L'Ostacolo è la mia Lezione.

La Difficoltà è il mio Stimolo.

L'Allegria è il mio Cantico.

Il Dolore è il mio Avviso.

La Luce è la mia Realizzazione.

Il Lavoro è la mia Benedizione.

L'Amico è il mio Compagno.

L'Avversario è il mio Istruttore.

Il Prossimo è mio Fratello.

La Lotta è la mia Opportunità.

Il Passato è la mia Avvertenza.

Il Presente è la mia Realtà.

Il Futuro è la mia Promessa.

L'Equilibrio è la mia Attitudine.

L'Ordine è il mio Segnale di Riconoscimento.

La Bellezza è il mio Ideale.

La Perfezione è il mio Destino.

 

O ESPIRITO

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Aulas da Vida - Edizione IDEAL

 

 

 

200 - IL SEGRETO DEL LAVORO

 

Metti il lavoratore con le mani sull'aratro per la coltivazione del bene e il Signore, attraverso i Suoi Emissari, farà il resto, benedicendo il raccolto abbondante.

Il Servizio possiede idioma proprio, e attraverso il servizio, la devozione di ogni coltivatore sta parlando con tutti i fratelli dell'umanità.

In questo benedetto segreto del parlato silenzioso che il lavoro sviluppa, per mezzo dei veicoli dell'esempio, le grandi realizzazioni si effettuano con l'aiuto dall'Alto.

 

Spirito: BATUÍRA

Medium: Francisco Cândido Xavier

Dal libro: Mais Luz - Edizione GEEM

 

 

 

 

 

 

INDICE

 

 

1 - QUELLO A CUI SIAMO PIÙ SOTTOPOSTI

2 - PREGHIERA DEL PRINCIPIANTE

3 - TRANQUILLITÀ

4 - CALMA

5 - DINANZI ALLA LEGGE

6 - QUESTO È DELLA LEGGE DI DIO

7 - PERDONO E LIBERTÀ

8 - PERDONA ADESSO

9 - ABBI SEMPRE FIDUCIA

10 - FAVORE DIVINO

11 -  PREGHIERA DAVANTI ALLA PAROLA

12 - COLLERA

13 - IL BAMBINO

14 - POMPIERI DI DIO

15 - FRATELLO CORAGGIO

16 - PERMALOSITÀ

17 - CAROVANA E MESSAGGIO

18 - DISSIPANDO OMBRE

19 - SIAMO COMPAGNI

20 - NON LAMENTARTI

21 - ORAZIONE DEL PANE

22 - DIO E L'INFINITO

23 - CRITICA

24 - OGNI PERSONA

25 - CHIAMATO PER ATTENDERE

26 - CHIARO REGISTRO

27 - CONQUISTA INTIMA

28 - COSTRUZIONI

29 - DIO E NOI

30 - MORMORAZIONI

31 - LA MELANCONIA

32 - NECESSITÀ DELL'INCARNAZIONE

33 - AZIONE DELLA PREGHIERA

34 - IN PACE CON TUTTI

35 - AVENDO SEMPRE FIDUCIA

36 - DENARO

37 - UNIONE

38 - ANNOTANDO SINCERAMENTE

39 - DAVANTI ALL'ALDILÀ

40 - OGNI GIORNO

41 - CAMBIO DIVINO

42 - QUESTI ALTRI BAMBINI

43 - NESSUN MUORE

44 - PREGHIERA FRATERNA

45 - PENSA E ANNOTA

46 - PROFUMO DI DIO

47 - REGRESSIONE DELLA MEMORIA

48 - SUPPLICA PER LA PACE

49 - AVVISO CALMANTE

50 - PREGHIERA DI CARITAS

51 - ERRORI

52 - FEDE VIVA

53 - RICORDI DI UN AMICO

54 - NEL RACCOLTO DI LUCE

55 - OSSERVA I GIGLI

56 - PREGHIERA DINANZI ALLA MANGIATOIA

57 - SERVI SENZA ATTACCAMENTO

58 - AVVISO

59 - DIO NOSTRO PADRE

60 - DAVANTI ALLA BONTÀ DI DIO

61 - SULLE TRACCE DEL MAESTRO

62 - NEI SENTIERI PIÙ INTIMI

63 - PETALI DELLA PRIMAVERA

64 - PUNTI DELLO SCRITTORE SPIRITA

65 - RIMUNERAZIONE SPIRITUALE

66 - CELINA

67 - INCONTRO MARCATO

68 - VOCE NEL CUORE

69 - NOI, PERÒ..

70 - PIEDI E PACE

71 - VIENI!

72 - PROGRAMMA CRISTIANO

73 - QUALCOSA IN PIÙ A NATALE

74 - IMMAGINA

75 - NON SCORAGGIARTI

76 - DONATORI DI PACE

77 - POLITICA DIVINA

78 - BENEFICIO

79 - BENEFICENZA

80 - BASTA RICORDARE

81 - COMPATISCI E PREGA

82 - COMPAGNI

83 - COME TRATTARE IL BAMBINO NEL REGIME NATURALE DELL'EDUCAZIONE?

84 - COSTRUENDO IL REGNO

85 - CUORI

86 - COLPA E LIBERAZIONE

87 - CORSO DI PACE

88 - CARITÀ SEMPRE

89 - ABBI FIDUCIA E SEGUI

90 - PERCHÉ DORMITE?

91 - PIETÀ IN CASA

92 - IL GRUPPO

93 - PREGHIERA PER INTENDIMENTO

94 - PREGHIERA NOSTRA

95 - FERITE AFFETTIVE

96 - RICONOSCERAI

97 - ADESSO, NON DOPO

98 - CAMMINO SEGNATO

99 - ABBI FIDUCIA E CAMMINA

100 - DIO SA

101 - SE DESIDERI SERVIRE

102 - ABORTO DELITTUOSO

103 - NEL DOMINIO DELLE PROVE

104 - EDUCAZIONE

105 - SONO VIVI

106 - LO SPIRITA NELLA MOLTITUDINE

107 - OSSESSIONE E CURA

108 - PREGHIERA DI PACE

109 - TESTIMONE DOMESTICO

110 - LUCI DEL TRAMONTO

111 - MAMMA, RIMANI CON ME

112 - ALL'ALZARSI

113 - CULTO DEL VANGELO NEL FOCOLARE

114 - ESPERIMENTA OGGI

115 - POSTO DEL SOCCORSO

116 - ANNOTAZIONI PREVENTIVE

117 - NEL REGNO DELLA PAROLA

118 - DECALOGO PER MEDIUM

119 - RIMEDIO DI BASE

120 - NON ROVINARE IL TUO GIORNO

121 - DIFFERENZA

122 - CONFETTI DI SALUTE

123 - TAGLIA QUESTO

124 - REGOLE DI SALUTE

125 - II GRANDE DONATORE

126 - FEDE E CARITÀ

127 - SALUTE ED EQUILIBRIO

128 - SULLA TERRA

129 - UN QUARTO D'ORA

130 - NATALE DEL CUORE

131 - TENEREZZA

132 - MESSAGGIO DEL BAMBINO

133 - NEL CLIMA DELL'ORAZIONE

134 - ORAZIONE DEL BAMBINO ALL'UOMO

135 - MANI PICCOLINE

136 - DAVANTI AGLI ALTRI

137 - SCALATA

138 - CORAGGIO NEL CAMMINO

139 - GLI ANGELI GUARDIANI

140 - LA FEDE

141 - LA SPERANZA

142 - LA CARITÀ

143 - FESTA DI NATALE

144 - CONOSCERE SE STESSO

145 - PREFAZIONE

146 - GIUSTIZIA DELLE AFFLIZIONI

147 - SOFFRIRE BENE E MALE

148 - CONSOLATORE PROMESSO

149 - L'AFFABILITÀ E LA DOLCEZZA

150 - L'EGOISMO

151 - L'ODIO

152 - FUORI DELLA CARITÀ NON C'È SALVAZIONE

153 - LA FEDE UMANA E LA FEDE DIVINA

154 - LA BENEFICENZA

155 - INCARNAZIONE DEGLI SPIRITI

156 - L'ESISTENZA DELL'ANIMA

157 - BENEFICI DELL'INCARNAZIONE

158 - PREESISTENZA DELL'ANIMA

159 - RIVELAZIONE SPIRITA

160 - PLURALITÀ DEI MONDI

161 - PERISPIRITO

162 - OBIETTIVO DELL'INCARNAZIONE

163 - L'ANIMA DOPO LA MORTE

164 - SULLA REINCARNAZIONE

165 - DUELLO

166 - PENA DI MORTE

167 - INTUIZIONE DELLE PENE FUTURE

168 - IL PRINCIPIO DELLA DOTTRINA SPIRITA SULLE PENE FUTURE

169 - I DEMONI SECONDO LO SPIRITISMO

170 - I FENOMENI SPIRITI

171 - LO SPIRITISMO

172 - I MEDIUM

173 - UNITEVI

174 - CAMBIARE RELIGIONE

175 - FIGLI DELLA MIA FEDE

176 - PROBLEMI DEL MONDO

177 - ORAZIONE NEL LAVORO

178 - SEGNALI DI ALLARME

179 - SCHEMA DI LUCE

180 - APPELLO FRATERNALE

181 - IMPERATIVO MAGGIORE

182 - SEMPRE INSIEME

183 - PAZIENZA E AZIONE

184 - PIETRE DELLA VITA

185 - FIDUCIOSI E SERENI

186 - IN NOI STESSI

187 - AMORE SEMPRE

188 - AVENDO FIDUCIA E SERVENDO

189 - ORAZIONE E VIGILANZA

190 - SERVIRE DI PIÙ, LAVORANDO DI PIÙ

191 - NEL RACCOLTO DI GESÙ

192 - SQUILIBRI

193 - OPERAZIONE DELLA PACE

194 - UNIONE DI VISTE

195 - FRATERNITÀ

196 - BENEDICIAMOCI

197 - PREGHIERA ALLA MADRE SANTISSIMA

198 - CARITÀ - LA NOSTRA BANDIERA

199 - VOCI DELLO SPIRITO

200 - IL SEGRETO DEL LAVORO

 

 

 

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