(estratto)

[[Cifr. Da: “Grande Vangelo di Giovanni” vol. 11,76]

dettato a Leopold Engel nel 1893]

 

La risurrezione di Gesù e l’ascesa al Cielo

 

 

1. Dunque, il terzo giorno della Pasqua la Divinità ritornò e chiamò il corpo del Figlio dell’uomo che immediatamente si disciolse del tutto e venne quindi ancora aggiunto quale veste della Sua Anima. Questo processo i guardiani romani lo percepirono come una luce splendente che riempì la caverna sepolcrale, e che li spaventò a tal punto, da spingerli ad allontanarsi di corsa per dare notizia che Io ero resuscitato. La pietra fu spostata facendola rotolare via dall’apertura, così che ora chiunque poteva dare un’occhiata nella volta sepolcrale.

2. I soldati si affrettarono da Pilato, che si meravigliò enormemente e lo comunicò al Sinedrio con una certa gioia maligna. Presto, quindi, alcuni dei membri del Sinedrio andarono fuori e trovarono il posto vuoto, per cui essi, preoccupati a causa del popolo, del quale conoscevano il malumore, cercarono di mettere a tacere la questione; diedero del denaro ai guardiani e pretesero che essi dicessero che i discepoli avevano rubato il cadavere mentre loro dormivano. Contemporaneamente assicurarono loro l’impunità presso Pilato, il quale avrebbe dovuto punire con la morte coloro che si erano addormentati sul posto di guardia.

3. Pilato però non volle concedere questa impunità, ma quando uno dei più alti sacerdoti tentò di negoziare con lui, disse: «O i guerrieri hanno dormito, e allora sono doppiamente colpevoli poiché hanno dormito e mi hanno mentito, oppure non hanno dormito; quindi io non metto una menzogna davanti all’ira del risorto!»

4. Con Pilato non ci fu niente da fare, motivo per cui i sacerdoti diedero ai soldati molto denaro affinché fuggissero in regioni lontane, cosa che questi fecero, dopo di che fu sparsa la voce del furto del cadavere, la cui credenza si è pure mantenuta fino in questi giorni.

5. È noto dai Vangeli che Io, dopo questi fatti sono apparso a molti, ma questo non è avvenuto soltanto nei posti indicati, ma dappertutto dove Io ho insegnato, per dimostrare ai seguaci che la Dottrina che Io avevo dato loro era vera.

6. Non soltanto la Mia Persona diventò visibile, ma anche molti di coloro che erano già stati chiamati prima nell’aldilà apparvero ai loro congiunti in sogni vividi e, in casi isolati, perfino di giorno, per dar loro notizia della Nuova Gerusalemme. Questi fatti più tardi sono stati messi in relazione con il momento della morte, e qui è da cercarsi la spiegazione del fatto che molti morti risuscitarono ed apparvero ai loro congiunti nelle case [Mt. 27,51-53]1.

7. Ciò che è ancora importante citare dal momento della risurrezione fino a quello della Mia Ascensione avvenuta sul monte degli Ulivi, verrà menzionato adesso molto brevemente.

8. In primo luogo fu Maria Maddalena a vederMi. Lo svolgersi dei fatti fu precisamente così come lo indica Giovanni [Giov. 20,1-18].

9. Maria con altre sei donne era andata molto presto al sepolcro, prima ancora che il Sinedrio ne avesse notizia, per pregarvi e per versare sul corpo ancora una volta gli unguenti profumati che dovevano preservare il corpo dalla decomposizione. Esse però trovarono la tomba vuota e quindi si affrettarono a ritornare per dirlo ai discepoli.

10. Quando l’agitazione di questi si fu calmata, tutti tornarono indietro a portare la notizia a coloro che non sapevano ancora che cosa era successo; soltanto Maria Maddalena rimase lì.

11. Per quanto riguarda il motivo per cui Io la respinsi con le parole: «Non Mi toccare!», ebbene, questo è già stato detto. Infatti il suo amore per Me, ancora impuro, avrebbe potuto annientarla se essa avesse toccato il Mio Essere ora puramente spirituale.

12. Inoltre, Giovanni racconta che Io apparvi ai discepoli mentre essi erano riuniti a porte chiuse [Giov. 20,19-23]. Questo avvenimento si svolse nel modo seguente: dopo che i farisei ebbero divulgato il loro falso rapporto, sorse subito una grande agitazione fra il popolo a Gerusalemme. La maggior parte non credette ai templari, poiché l’opinione contrapposta consisteva nel fatto che era inaudito che dei soldati romani potessero aver trascurato un luogo posto sotto la loro sorveglianza in modo tale che una tomba potesse essere aperta e vuotata! Ben presto si manifestarono anche ogni sorta di osservazioni sul profondo sonno dei soldati che schernivano questa inverosimile spiegazione; insomma, la versione inattendibile del Tempio venne messa in ridicolo e si fecero dei paragoni fra il sonno dei soldati con quello molto più profondo dei templari. Di conseguenza, i sacerdoti si irritarono molto e possibilmente cercarono di catturare i discepoli per renderli inoffensivi, poiché quest’ultimi, attraverso il reale racconto dei fatti, rovinavano le loro menzogne.

13. Dunque, i discepoli si riunirono per consigliarsi su cosa avrebbero dovuto fare, e precisamente presso l’oste dell’albergo del monte degli Ulivi, che è noto a sufficienza.

14. Tuttavia Tommaso non era presente a questa prima riunione, poiché egli a Gerusalemme cercava di indagare come stavano le cose.

15. Nel mezzo di questa riunione, nella quale era presente anche Lazzaro, Io entrai e salutai i presenti, i quali, dopo il primo stupore, sopraffatti dalla gioia, Mi si affollarono intorno. Io dunque li istruii quella sera di nuovo sullo scopo della Mia morte, come pure sul loro compito di insegnare ciò che ora avevano ricevuto da Me, in modo che essi poi non dovevano avere alcun timore, dato che con la ferma fiducia e amore in Me sarebbero stati al sicuro da tutte le insidie. Io quindi, attraverso la Mia apparizione, fornii loro la prova dell’immortalità nel Mio Regno, e tutti ormai furono completamente colmi di fede e col cuore zelante.

16. Poi Mi congedai dopo aver consigliato loro di riunirsi nuovamente in quel luogo dopo otto giorni, e che ciascuno nel frattempo sistemasse i propri affari.

17. Dopo otto giorni seguì poi la scena descritta con Tommaso, ancora come racconta Giovanni [Giov. 20,26-29].

18. In questo tempo dopo la Pasqua Io apparvi personalmente a tutti coloro che erano stati in diretta relazione con Me, per dare ad essi la prova della verità delle Mie parole e per fortificare gli animi per la diffusione della Dottrina. Nessuno fu escluso. Coloro che a causa della Mia morte erano esasperati contro gli ebrei, furono placati, e coloro i quali erano diventati vacillanti, furono irrobustiti.

19. Tuttavia è inutile descrivere tutti questi casi, dato che in questa occasione non si è verificato nulla che chiunque non possa immaginarselo da sé. Questi fatti sono stati per costoro solo un coronamento della loro fede, senza però che con ciò ne fosse seguito un ampliamento della Mia dottrina.

20. Il racconto dei due discepoli di Emmaus, per esempio, dà un’immagine discretamente esatta di tutti questi avvenimenti che si svolsero in modo simile; perciò esso pure è stato tramandato.

21. La rivelazione avvenuta sul mare di Galilea [Giov. 21,1-19] ebbe tuttavia lo scopo di risollevare e rafforzare Pietro che, cosciente di averMi rinnegato, soffriva indicibilmente; perciò dunque egli fu messo alla prova affinché mettesse in pratica la sua fede. Quando i discepoli si trovavano nel battello e Mi riconobbero ed espressero questo riconoscimento a Pietro, egli si gettò immediatamente in mare per abbreviare la via per giungere a Me. Questa fede lo purificò dalle scorie ancora attaccate a lui, poiché chiunque Mi ha riconosciuto deve cercare attraverso i marosi del mare la via più corta per giungere a Me.

22. Il suo rinnegare tre volte corrisponde poi anche alla domanda fatta tre volte: «Mi ami tu?».

23. In questo avvenimento si trova una grande rispondenza, che può trovare chiunque abbia letto quest’opera col cuore e non soltanto con l’intelletto. Perciò ciascuno si esamini se riesce a risolvere questa rispondenza!

24. Ognuno dei discepoli andò dunque a sistemare i propri affari. Io avevo ordinato loro di radunarsi in un determinato giorno nuovamente presso l’oste, come anche avvenne. Questo giorno fu il quarantesimo dopo la festa pasquale, corrispondente ai quaranta giorni nel deserto, dei quali ciascuno aveva bisogno per prepararsi.

25. Si riunirono dunque anche tutti i Miei più intimi2, ed Io comparvi nuovamente in mezzo a loro e li condussi sulla cima del monte degli Ulivi, che permetteva un esteso sguardo panoramico. Là radunai gli apostoli attorno a Me. I rimanenti discepoli ci circondarono in un ampio cerchio. Io esortai ancora una volta tutti ad attenersi fermamente a Me e alla Mia dottrina. Inoltre diedi ai Miei discepoli l’incarico di andare per tutto il mondo a predicare il Vangelo nel Mio Nome. Poi Io Mi congedai da loro e spiegai che da allora non Mi avrebbero più visto corporalmente, tuttavia sarebbero rimasti spiritualmente in ogni tempo uniti con Me.

26. Poi li benedissi, ed immediatamente scomparvi da loro.

 

*  *  *

 

 

1 [Mt. 27,51-53]: «[51] Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, [52] i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. [53] E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti».

2 Successivamente tramite Max Seltmann fu trascritto quell’evento comunicato nel 1934 come libretto n. XIII.

 

 

 

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