Incarnazione o re-incarnazione?

 

reincarnazione

 

Su di un concetto così importante come quello sull’incarnazione e la reincarnazione, così tanto sbandierato dalle dottrine orientali, ma che sempre più sembra prendere piede anche nell’occidente europeo e nell’estremo occidente americano, riteniamo di citare qualche esempio tratto da alcune Rivelazioni, al fine di chiarificare ciò che su questo concetto è errato. Ne anticipiamo il commento per preparare il lettore ai brani allegati.

Innanzitutto non bisogna confondere l’incarnazione con la re-incarnazione. Sono due concetti completamente diversi.

Con incarnazione deve intendersi quel processo tale, per cui allo spirito di un essere (creatura) cresciuto su di un qualunque pianeta o stella (ovvero sole di una qualunque galassia) oppure uno spirito angelico mai incarnato, viene concessa la possibilità di diventare ‘figlio’ (e non più ‘creatura’) di Dio, attraverso la ‘prova’ della vita (prova della libertà) sul nostro pianeta Terra[1], dove, per indicare la strada, si è incarnato Gesù/Amore (uno dei primi tre spiriti originari rappresentanti la Divinità[2], che in sé doveva esprimere la forza della Sapienza divina, in quanto esso, derivato dall’Amore originario ‘il Padre’, avrebbe dovuto rappresentare ‘il Figlio’ servente).

Una creatura incarnata, quindi, nel suo stato di essere umano terrestre, non ricorderà nulla del suo stato precedente e dovrà dimostrare soltanto con il suo cuore, con la lotta alle sue tendenze negative (identificate con il cosiddetto ‘male’ o ‘maligno’ o ‘luciferino’), così come fece Gesù, che in tale incarnazione volontaria sia in grado di superarle per crescere nella fede verso il credere in un Dio che non vede, e nell’amore verso il prossimo che gli è vicino. Ma se non dovesse farcela, nell’aldilà esistono infinite scuole spirituali affinché tale anima, che ha scelto volontariamente l’incarnazione sulla Terra per essere simile al Creatore-Padre per accelerare il suo processo di crescita nell’affinità di vero figlio di Dio, sia aiutata in tale crescita. A ciò sono preposti gli ‘angeli’[3], invisibili compagni nell’aldiquà e nell’aldilà.

Anche per un anima proveniente dal basso, ovvero quale la risultante dell’anima derivata dagli angeli caduti relegati nella materia, attraverso la quale esclusivamente dall’evoluzione della stessa attraverso le infinite incarnazioni evolutive delle particelle animiche della materia nei vari regni del minerale, poi del vegetale e poi dall’animale fino all’ultima incarnazione nelle particelle animiche dell’anima di un neonato, si parla sempre di una prima ed unica incarnazione come essere umano.

Può anche accadere che qualcuno ricordi (ma è proprio raro) di una sua vita precedente, e purtroppo ciò viene preso a modello dalle dottrine orientali per dimostrare il concetto della reincarnazione. Su questo occorre dire però: che ciò non ha nulla a che fare con la vera re-incarnazione, poiché in tal caso si tratta invece di una qualche forma di possessione mentale, e ciò viene concesso dall’Alto al fine di portare a credere comunque in un aldilà e nella vita eterna dell’anima, per convertire in una qualche fede coloro che non credono assolutamente ad una continuazione della vita dopo la morte del corpo e quindi in nessun Dio.

Per vera re-incarnazione deve invece intendersi una ripetuta incarnazione in un corpo materiale. Ma questa rappresenta una vera rarità nella sua possibilità, poiché, essendo infinite le anime che pretenderebbero di diventare figli, pur se sulla Terra siamo miliardi, comunque nella totalità rappresentano misera cosa rispetto all’immensità di spiriti-anime che hanno il diritto di incarnarsi.

 Ciò che non poteva essere rivelato troppo in precedenza prima della fine di questo periodo di redenzione attraverso altri mistici, lo è stato in questo ultimo secolo. Perfino attraverso J. Lorber, che scrisse migliaia di pagine dettate, ci sono solo pochi riferimenti in cui viene spiegato qualcosa sulla reincarnazione, sebbene in modo ancora velato. Ciò perché, per il tempo della fine e per il regno millenario che seguirà, necessitavano più ampie spiegazioni, attraverso cui la dottrina errata della reincarnazione deve essere smascherata e abbandonata, al fine di presentarla nella sua vera luce di ‘verità’, ed abbandonare le idee fuorvianti dell’oscurantismo religioso.

Veniamo così a sapere che la reincarnazione viene concessa solo per un fine elevato di un particolare aiuto a quella creatura/spirito incarnato che sta ancora su di un gradino molto basso della sua evoluzione spirituale, affinché, a causa della sua particolare opposizione a Dio, le sia consentito una particolare accelerata occasione di salvezza della sua anima, consentendole una speciale ri-prova di libertà. Ma in tal caso, essa, come in ciascuno di noi, non ricorda affatto la sua condizione precedente (reminiscenza), e la sua condizione subentrante è quasi sempre nell’indigenza o nella malattia (qui il  concetto del karma è esatto, ma assolutamente, sempre in un essere umano, poiché non è mai possibile in un animale!).

Un altro caso è quello in cui può accadere talvolta che qualcuno rimanga ucciso involontariamente, in modo non previsto, nonostante siano state poste tutte le condizioni dall’invisibile mondo spirituale che guida invisibilmente tutti i passi di ciascuno di noi affinché non avvenga una tale morte prematura; ma in tal caso ciò rappresenta un caso eccezionale di massima Misericordia, e solitamente, se il suo corpo è ancora utilizzabile, si concede al malcapitato di risvegliarsi dopo brevissimo tempo da tale morte prematura (tramite l’aiuto apparentemente materiale degli uomini o dei medici), senza fargli subire il trauma di farlo entrare nella condizione di beatitudine nella libertà dell’anima, libera dal corpo. Oppure, se il corpo non è più utilizzabile, dopo un certo tempo viene riportato nella caducità e marcescenza nel corpo di un bambino, per ricominciare la sua prova di libertà interrotta, ma senza il ricordo della vita precedente.

Diverso è il concetto della relegazione a cui vengono sottoposte quelle anime che si trovano incarnate alla fine di un tempo di evoluzione coincidente con la trasformazione fisica e quindi anche animica di un era terrestre. In tal caso, poiché la generazione esistente viene completamente annullata in tale giudizio, essendo state poste a tutti le condizioni di conoscenza della Divinità e del Regno spirituale, per chi resta vivente fino all’ultimo giorno e in opposizione alle Leggi divine, subisce la relegazione (B.D. 4432).

 

Anche una re-incarnazione per aiutare l’umanità attraverso uno spirito elevato e già precedentemente incarnato, è concesso e fu concesso, quale un atto di soccorso di aiuto all’umanità, per un compito di salvezza, ma in tal caso concorrono innumerevoli aiuti ed influssi invisibili dall’aldilà a quell’essere umano, affinché persegua l’obiettivo prefissato dal Creatore. In particolare, proprio nel tempo della fine prossimo, viene indicato che è stato previsto che ci saranno moltissimi spiriti incarnati sulla Terra, al fine di resistere a tutte le angherie dei miscredenti, i quali, dopo l’evento apocalittico, e l’imperiosità della loro posizione di forza e asservimento all’anticristo, obbligheranno senza mezzi termini all’apostasia, quale una vera e propria lotta di fede per la battaglia finale prima della fine. E tali spiriti dall’alto reincarnati saranno coloro che rappresenteranno la nuova stirpe sulla nuova Terra ricostituita.  Ma, lo ripetiamo, non è assolutamente possibile parlare di incarnazioni infinite, addirittura retrocedendo nella scala dell’evoluzione verso piani inferiori come quello degli animali!

L’uomo è il mezzo finale dell’evoluzione delle particelle animiche agglomerate nell’anima, dopo di ché c’è soltanto il regno dell’aldilà, nel quale ci sono infinite scuole[4] attraverso cui tutti gli spiriti beati sono chiamati a collaborare per stimolare nelle anime dei fratelli non ancora coscienti, la fede in Dio e l’amore verso tutti i fratelli. Un tale desiderio di re-incarnazione da parte degli umani è comunque un desiderio materiale che denota una mancanza di fede e di amore verso il Creatore/Dio. Mentre un tale desiderio da parte di un anima dopo la morte non è proprio pensabile, così come Gesù stesso disse ai Suoi apostoli:  (“Grande Vangelo di Giovanni “ vol.5 cap.136 – di Jakob Lorber) Parla il Signore: «Nell’Aldilà vi sono certo delle anime malvagie che meritano davvero il nome di demoni. Questi nell’aldilà si trovano senz’altro in condizioni mille volte peggiori di un mendicante su questa Terra, per quanto anche disperatamente misero e perseguitato; ma tra quei moltissimi, il cui numero fino al giorno d’oggi può benissimo venire stimato in diecimila milioni secondo il sistema di computo degli arabi, non c’è nessuno che si auguri di dover percorrere ancora una volta la via della carne. Ma se già gli sciagurati non desiderano fare più ritorno qui, quanto meno lo desidereranno coloro che sono felici nell’aldilà! Perciò, porgete bene ascolto a questo Mio consiglio!».

Con l’incarnazione dei ‘piccoli delle tenebre’ (i caduti), i quali rappresentano tutte quelle Le anime derivate dalle particelle animiche delle sostanze del pianeta su cui si sono evolute, non sono rappresentativamente incarnazioni, ma evoluzioni animiche all’ultimo stadio. Esse, portano a redenzione le particelle animiche luciferine racchiuse nella materia del loro pianeta, avendo la possibilità di crescere nella loro scala evolutiva tramite il convivere con l’anima di un incarnato o reincarnato, la quale assorbirà in sé tali particelle animiche neo-nate come fossero proprie, e una volta nell’aldilà la restituirà allo spirito da cui derivano.

 

Al fine di un ulteriore chiarificazione tramite le rivelazioni, facciamo seguire alcune brevi citazioni e poi in allegato alcuni dettati.

 

Amici della nuova Luce

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 [Appendice 35,37 alla fine dell’Opera “Karmata” di Anita Wolf]:

 «35.  Non sarebbe consigliabile, che queste anime delle stelle rimanessero sul loro vecchio luogo di dimora, dove in verità non possono diventar migliori ma nemmeno peggiorare? Oh, il Punto fermo è lo sconosciuto, perciò il peggior nemico della Vita! Soltanto il tormento dell'anima mette in libertà l’impulso al superiore! Così per Grazia riconosceranno, sebbene sarebbe meglio se essi giungessero alla più pura conoscenza sul loro pianeta d'incarnazione. I successivi gradini della loro scala celeste gliela faranno ancora raggiungere.

         36.   Questi, appositamente fatti per loro, dimostrano che tali anime ritornano assai raramente sulla loro Terra, perché non soltanto inutilmente, ma si aggraverebbero sempre di più invece di liberarsi. Ogni reincarnazione richiede l'accoglienza di forze di sostanze materiali e queste logicamente aumentano con le incarnazioni ripetute.

         37.   Se dall'eterno Consiglio con l'impiego della Salvezza è però già dato ai Piccoli figli della Luce al massimo una duplice incarnazione mondana, potrebbe l'OnniBontà pretendere dai poveri colpiti e co-imprigionati, doppi o magari molteplici carichi provanti? Anche grandi spiriti tenebrosi trattenuti, che durante la loro incarnazione non giungono alla conoscenza, si precipitano su tali uomini; poiché i maligni non vogliono tollerare vie liberatrici. Sottrarre perciò i poveri Piccoli al più presto dall’esilio più duro, è Volontà ed Amore del Salvatore! Soltanto chi nell’incarnazione distrugge la maggior parte della sua anima individuale viene ricondotto in via eccezionale sullo stesso mondo»]

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 (Allegati)

1.       G.V.G. vol. I/213 - Incarnazione da Procione/Akka             (J. Lorber)

2.       G.V.G. vol.IV/138 - Incarnazione del padre di Lazzaro      (J. Lorber)

3.       G.V.G. vol.V/232 - Reincarnazione di un cattivo re             (J. Lorber)

4.       G.V.G. vol.V/237 - Reincarnazione di Sehel/Elia/Giovanni          (J. Lorber)

5.       G.V.G. vol.VI/61 - Reincarnazione da altri mondi               (J. Lorber)

6.       Fascicolo n. 20  -  Incarnazione-reincarnazione                    (B. Dudde)*

7.       Fascicolo n. 123 - Incarnazione-reincarnazione                    (B. Dudde)*

8.       Cap. 31 da “La Teosofia cristiana” - Sulla reincarnazione (F. Schumi)

                       

* : (Sul concetto della reincarnazione, alla mistica B. Dudde sono stati dati più di quaranta dettati sull’argomento della reincarnazione.

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[1]  Vedi a tal proposito l’estesa Opera complessiva della vita di Robert Blum nel libro «Dall’inferno al Cielo» di Jakob Lorber (circa 1000 pagine) scritto nel 1848/1851.

[2] La rappresentazione della triade dei primi esseri creati fu indicata attraverso J. Lorber nella prima opera ricevutanel 1840: “Il governo della famiglia di Dio”, al vol.1 cap. 5

[3] Un breve cenno a un incarico degli angeli viene comunicato nell’estratto dell’Opera «Il Sole Spirituale» edito dall’editrice Armenia con il titolo «I bambini parlano dall’aldilà».

[4] ‘infinite scuole’ : è una concetto difficile da capire, poiché il piano spirituale delle anime si interseca con il piano materiale/animico della Creazione. Ovvero, le anime vivono un mondo spirituale proporzionato alle loro tendenze, ma si trovano animicamente nella sfera di un mondo della Creazione. Oppure, se viene concessa l’incarnazione su quel mondo, la loro condizione è alquanto misera.