(Dettato al
mistico Jakob lorber)
(Tratto da “Doni
del Cielo” vol.3 - Cap 3)
۞
15 giugno 1840
“Che cosa è la Redenzione?” - Questa è una
domanda rivolta a L., H., H., S.[1], cui
essi devono rispondere entrando profondamente in sé andando in tutta la quiete del
loro cuore, affinché anche a loro poi sia aperta una piccola porticina nelle
camerette segrete del loro amore, per riconoscere se stessi ed il Mio Amore, e
per infiammarsi nello stesso possentemente per Me, poiché soltanto Io posso
redimere l’anima attraverso la rinascita dello spirito, ed attraverso lo
spirito poi, dell’intera creatura.
Ma questa è la domanda più importante e più
grande:
In quale modo la Legge mosaica condiziona la libertà di volere attraverso l’Amore, attraverso l’Amore la rinascita, ed attraverso la rinascita la vita eterna?
Perché fu necessaria la Redenzione a
fianco della Legge mosaica, poiché per la rinascita non occorre nient’altro che
l’osservanza della Legge per puro Amore per Me?
Cos’è quindi la Redenzione, ed in che misura
è essa per l’uomo, e come può egli prendervi parte?
La risposta a questa domanda
sarà molto difficile per chiunque cercherà soltanto di smussarvi l’acutezza del
suo intelletto; ma chi s’infiammerà nell’Amore ed in tutta umiltà per Me,
costui troverà la piena risposta fedelmente nella cameretta del suo cuore. Ma
al Mio povero debole servitore Jakob, Io darò la piena risposta, affinché poi
voi possiate confrontare la vostra ed esaminare il vostro cuore e la profondità
delle camerette dell’Amore in esso. Io il grande Maestro in tutte le cose.
Amen.
17 giugno 1840
1.
Questa
è la piena risposta alla più grande e più importante domanda fatta da Me
lunedì, la cui grandezza ed importanza diviene luminosamente visibile soltanto
in questa presente risposta.
2.
È
necessario – affinché la risposta possa essere pienamente compresa – che venga
qui mostrata l’essenza dell’uomo nella sua sfera naturale e spirituale; senza
questa conoscenza preliminare sarebbe inutile predicare, poiché il tutto è
rivolto solamente allo spirito, che però non è ancora vivente in voi, ma è
sulla via di diventare vivente nell’Amore che è il padre dello spirito. Ed
affinché al vostro spirito sia dato il primo impulso, Io vi do appunto anche
questa risposta, sulla quale si basa la vita dello spirito, la sua rinascita, e
soltanto poi la Vita eterna nella suprema libertà.
3.
Vedete,
l’uomo è composto da un corpo secondo natura che è un vaso dentro il quale
attraverso i differenti organi si sviluppa un’anima vivente; infatti nella
formazione mediante il concepimento viene costruito unicamente la sola essenza
del corpo. E soltanto nel settimo mese, quando già viene formato l’essere
organico corporeo, anche se non ancora del tutto secondo la forma, ma tuttavia
tutte le parti attraverso il corpo vegetativo della madre, soltanto allora
viene aperta nella regione della fossetta epigastrica una bollicina non
percettibile per i vostri occhi, proveniente
dal procreatore, in cui è contenuta la sostanza dell’anima, e si comunica
poi all’intero organismo mediante il collegamento dei nervi, trasforma poi un
fluido magnetico che si trova in tutti i nervi nella propria sostanza animica e
penetra poi a tutta velocità elettrica anche in tutti gli altri organi,
soprattutto soltanto in ultimo però nei muscoli del cuore, cosa che avviene di
solito soltanto nel settimo giorno, presso alcuni qualche volta soltanto un po’
più tardi.
4.
Poi
molto lentamente il cuore comincia ad estendersi per il graduale riempimento
della sostanza animica, e quando così un po’ alla volta è diventato pieno come
una bottiglia elettrica, allora si scarica nelle arterie attraverso una camera
superiore. Questo fluido scaricato si comunica poi a tutti gli umori che lì si
trovano e li costringe, in tutti i vasi e così poi anche gli umori presenti nei
vasi stessi, di nuovo nelle vene ed attraverso le stesse di nuovo indietro al
cuore; durante questo tempo il cuore viene già di nuovo caricato e gli umori
che vi stanno ritornando vengono nuovamente fatti subito proseguire.
5.
E
così comincia poi il battito del polso e la circolazione degli umori ed un po’
più tardi del sangue che ne deriva. Con questo ora attraverso il costante
movimento così prodotto e lo scambio degli umori, si sviluppa precisamente in
modo elettro-organico attraverso il costante movimento del sangue, la massa del
corpo e la solidità dell’anima, attraverso la sostanza contenuta negli umori
sottili. E quando poi si è completamente sviluppato anche lo stomaco per
l’accoglienza degli umori più grossolani dapprima dal corpo della madre, per il
sostegno degli umori utilizzati per quella destinazione ed a supporto del
sangue, allora l’uomo viene sciolto dai legami nutritivi nel corpo materno e
viene dato alla luce nel mondo esterno, dotato di cinque sensi naturali
esteriori per recepire il mondo dei sensi ovvero propriamente le differenti
sostanze, come quelle della luce, del suono, del gusto, dell’olfatto, ed infine
della sensibilità generale, cose che ora sono tutte destinate a sviluppare
l’anima e far crescere il corpo secondo i suoi bisogni, cosa che avviene poi
per parecchi anni di seguito. E così sono ora due uomini in uno, vale a dire
dapprima uno materiale ed in esso uno sostanziale.
6.
Qui
fate bene attenzione: già circa tre giorni prima della nascita viene però
formata, dalla più fine e nello stesso tempo più solida sostanza dell’anima,
nella regione del cuore, un'altra bollicina infinitamente fine, ed in questa
bollicina viene immesso uno spirito un tempo diventato maligno, che qui è,
secondo l’essenza, una scintilla del divino Amore, non importa se il corpo è
maschile o femminile, così pure lo spirito è senza differenza sessuale e
soltanto con il tempo assume qualcosa di sessuale che si manifesta attraverso
la concupiscenza.
7.
Ora
però questo spirito è ancora morto, come lo era già nella materia da lunghi e
lunghi tempi. Ora poiché l’anima è una
imponderabile, sostanziale essenza, semplice e quindi indistruttibile, e
riceve il suo nutrimento attraverso i sensi del corpo, mediante i suoi sensi
[dell’anima] ora un po’ alla volta pienamente sviluppati, che qui sono: come
gli orecchi la ragione, come gli occhi l’intelletto, come quello del gusto il
piacere delle impressioni ricevute del suono e della luce, poi come l’olfatto,
la percezione del bene e del male ed infine, come sensazione generale, la consapevolezza
della vita naturale in essa che viene causata attraverso le costanti evoluzioni
degli umori e delle sostanze assorbite da questi, così poi l’anima diventa
capace di pensare, il qual pensare in effetti viene prodotto attraverso la
circolazione delle sostanze più fini nei suoi organi corrispondenti a quelli
del corpo.
8.
Come
però precedentemente gli umori del corpo circolando sviluppano l’essenza
dell’anima attraverso le sostanze apportatele dal mondo esterno, nello stesso
modo deve e viene nutrito attraverso la circolazione delle finissime sostanze
negli organi dell’anima lo spirito racchiuso nella bollicina, fino a quando
esso stesso diventa maturo per far esplodere la bollicina e così un po’ alla
volta compenetrare tutti gli organi dell’anima, e come l’anima nel corpo, così
anche lo spirito diventa nell’anima un perfetto terzo uomo mediante il
nutrimento proveniente dal pensiero dell’anima, cosa che avviene nel modo
seguente:
9.
Lo
spirito ha proprio, come il corpo e come l’anima, organi spirituali rispondenti,
come all’udito ed alla ragione la sensazione o la percezione, come alla luce ed
all’intelletto la volontà, come al gusto ed al piacere delle impressioni
ricevute del suono e della luce la capacità di recepire tutto ciò che è mondano
nelle forme corrispondenti, come a quello dell’olfatto e della percezione del
bene e del male il discernimento del vero e del falso, ed infine, come al
sentimento generale ed alla coscienza della vita naturale l’amore derivante da
tutto questo.
10.Ed ora, com’è il nutrimento del corpo
attraverso tutti i sensi, così è anche quello dell’anima, ed alla fine anche
quello dello spirito. Se il nutrimento generale è cattivo, alla fine tutto
diviene cattivo e quindi anche riprovevole; se invece il nutrimento generale è
buono, allora alla fine anche tutto diventa buono ed accettabile. Ebbene
vedete, queste sono le relazioni naturali esistenti tra corpo, anima e spirito.
Ora ci si chiede: “Cos’è un nutrimento cattivo e
cosa un nutrimento buono?”
11.Vedete, tutto il
mondano è cattivo, perché rivolge lo spirito nuovamente al mondo, dalla
cui notte da carcere mortale Io lo sottrassi alla materia e l’ho messo nel
cuore dell’anima, affinché là diventi di nuovo vivente e purificato da tutto il
mondano sensuale natural-materiale, ed affinché alla fine lì divenga atto ad
accogliere la Vita proveniente da Me. Ma se ora gli si porge del nutrimento
cattivo, allora diventa di nuovo mondano, sensuale ed infine materiale, e con
ciò morto come prima della nascita; così anche l’anima con il corpo, perché con
questo essa stessa è diventata completamente carnale.
12.Ma se ora allo spirito è dato un nutrimento buono, che è la Mia Volontà rivelata e la
mediazione attraverso le Opere della Redenzione, ovvero il Mio Amore nella piena consistenza mediante la fede vivente,
allora nel cuore dello spirito viene formata una nuova bollicina spirituale,
nella quale viene racchiusa una pura scintilla del Mio Amore. E come avvenne
prima con la procreazione dell’anima e dalla stessa quella dello spirito,
altrettanto avviene con questa nuova procreazione del Luogo Santo. Se ora
diventa completamente maturo, allora questo santo Amore strappa i legami
malfermi del vaso e trabocca poi, come il sangue del corpo oppure come le
sostanze finissime dell’anima oppure come l’amore dello spirito, in tutti gli
organi dello spirito; questa condizione viene allora chiamata la nuova nascita, così come quella
dell’inserimento di questa bollicina vitale viene chiamata la nascita interiore.
13.E guarda, allo stesso tempo però anche
dall’inferno, già con la procreazione, specialmente se questa fu impostata come
peccaminosa soddisfazione puramente bestiale, sono posate una quantità di
bollicine d’amore infernale nella regione del ventre e delle parti sessuali,
tali bollicine poi, con il Mio Amore, vengono anch’esse partorite quasi allo
stesso tempo; come i bruchi in primavera quando arriva il calore del Sole, così
anche questa covata, con il Calore sorgente del Mio Amore divino, [viene
partorita] nello spirito dell’uomo.
14.Vedete, perciò vengono poi anche le
tentazioni, poiché ciascuno di questi esseri concepiti dall’inferno fa
incessantemente dei tentativi per interferire ovunque quanto il più possibile
nella vita dell’anima. E se poi l’uomo non affronta in modo vigoroso con
l’amore rinato da Dio di propria volontà, le bestie, allora esse dilagano in
modo devastante in tutti gli organi dell’anima e si attaccano, simili a polipi
succhianti, saldamente nei punti dove lo spirito deve riversarsi nell’anima, ed
impediscono così all’anima l’accoglienza della vita proveniente dallo spirito,
e così attraverso lo spirito anche la vita dell’Amore divino. Se ora lo spirito
vede che non si può allargare per accogliere in sé una pienezza di nuova Vita
proveniente da Dio, allora si ritira di nuovo nella sua muta bollicina, e così
in esso si ritira anche il Mio Amore,
che qui è l’Iddio negli uomini.
15.Ed una volta che questo è avvenuto nell’uomo,
allora egli diventa di nuovo puramente naturale ed estremamente sensuale, ed
anche perduto, perché non sa che una tal cosa è avvenuta in lui, poiché queste
bestie all’inizio con tutta calma gradevolmente seducono i sensi dell’uomo ed a
poco a poco lo catturano completamente, così che l’uomo, di tutto ciò che è
dello spirito, nulla più sa, non sente, non vede, non gusta, non fiuta e non
percepisce più nulla. Questa è poi un’afflizione come non ce ne furono di
simili dall’inizio fino al momento presente, ed anche non ce ne saranno più in
futuro. Se ora l’uomo ricorre a Dio esteriormente con le preghiere, soprattutto
con la Mia Preghiera, con il digiuno e la lettura della Parola dalla Scrittura
ottiene così una grande brama di essere liberato dalla grande afflizione.
16.E se l’uomo ha preso questo sul serio,
vedendo in sé una gran quantità di dubbi tenebrosi, allora Io comincio poi ad
agire dall’esterno come un Vincitore della morte e di tutti gli inferni
mediante le Opere della Redenzione e do poi all’uomo, dalla Mia Misericordia,
croce e sofferenze secondo la Mia Sapienza. Con ciò per l’uomo poi il mondo e
le sue gioie diventano così amare che ne avrà un puro disgusto e comincerà a
bramare la liberazione dalla vita di sofferenze. E vedi, poiché ora in tal modo
queste bestie non ricevono più alcun nutrimento nell’anima dal peccaminoso
mondo esteriore, allora diventano poi deboli e s’inaridiscono quasi
completamente negli organi dell’anima e cadono così del tutto in uno stato
d’incoscienza.
17.Ma poiché ora l’Amore misericordioso di Gesù
Cristo, che libera l’anima operando dall’esterno, comincia a riversarsi negli
organi ammalati tanto del corpo quanto anche dell’anima, li illumina e fa
percepire all’anima in sé come coscienza ammonitrice la quantità innumerevole
delle bestie del peccato, allora l’anima si spaventa, cosa che si manifesta
come oppressione del cuore ed anche come una stretta interiore del petto nella
regione dello stomaco, e poi in questo umile dolore, che si esprime con il vero
pentimento, prega Dio nell’Amore crocifisso per ottenere Grazia e Misericordia,
e guarda: allora lo spirito se ne accorge e comincia di nuovo a muoversi nella bollicina,
nella quale si è ritirato.
18.Allora all’uomo vengono fortemente richiamate
alla memoria con serio ammonimento, mediante l’Amore misericordioso di Dio, le
Leggi di Mosé dalla prima fino all’ultima, e gli viene affidata la più rigorosa
osservanza delle stesse, affinché si umili e si mortifichi fin nel più intimo
fondamento, e precisamente allo stesso modo come quando una lavandaia comprime
avvolgendo assai strettamente il suo panno, affinché perfino le particelle più
minuscole di sporcizia vengano portate via con l’acqua che è rimasta
imbrigliata dentro, il che deve essere ripetuto tante volte, finché viene
notata ancora solo una qualche torbidezza nell’acqua. Soltanto allora un tale
bucato viene messo sotto i raggi del Sole, affinché gli stessi tolgano,
evaporando, anche l’ultima goccia di sporcizia, così che poi lo sporco
annientato venga disperso dai puri venti in tutte le direzioni.
19.E vedete, così le Leggi di Mosè provenienti
da Dio sono 10 di numero, che è un numero di Dio, ed indicano che l’uomo deve dapprima credere che Io sono, quando egli cade
nell’afflizione, che poi abbia di Me il massimo
rispetto, anzi, che creda perfino di essere in debito di scegliere dai sette giorni il Sabato
consigliato e lo santifichi come un vero giorno di riposo del Signore, affinché
impari a mortificarsi e dare sguardi sempre più profondi in se stesso, per
riconoscere da questo i suoi abitanti e poi rivolgersi a Me, affinché Io li
annienti nella maniera suddetta e li cacci fuori degli organi della sua anima.
20.E quando si è lì umiliato profondamente sotto
la Potenza e Forza della Mia Grandezza, allora dipende ora dall’avvolgitore del
bucato, questo è e viene inteso con la precisa
osservanza dei sette Comandamenti ancora rimasti, per mezzo dei
quali si deve umiliare profondamente
perfino sotto i suoi simili, e deve imprigionare
tutte le sue brame maligne, deve piegare
completamente la sua volontà e sottomettere
tutte le sue aspirazioni e perfino i più lievi desideri del suo cuore alla Mia
Volontà; allora Io verrò con l’Amore e riscalderò le dimore del suo
spirito, come una chioccia riscalda i suoi pulcini non ancora nati. E vedete:
allora lo spirito, che già prima aveva cominciato a ridestarsi, rinascerà
nuovamente attraverso il Calore dell’Amore divino e traboccherà di nuovo subito
in tutte le parti dell’anima purificata, e assorbirà avidamente in sé l’Amore
misericordioso operante esternamente dagli organi purificati dell’anima, per la
qual cosa lo spirito diventa poi sempre più forte.
21.E quando poi l’Amore della Mia Misericordia è
penetrato nella profondità del suo cuore, dove giace la bollicina del tutto
straordinaria del divino Amore primordiale, allora si rompe di nuovo la
bollicina puramente divina nella quale era racchiuso il grande Santuario
d’Amore dell’eterno Padre santo, stimolato dall’Amore del Figlio che ora ha
purificato l’anima redimendola, e poi, unendosi con questa assai intimamente,
inonda subito in grande chiarezza simile ad un grande sole nascente, tutto lo
spirito e quindi anche l’anima, ed attraverso questa anche la carne
completamente mortificata. Poi l’uomo diventa da parte a parte vivente, e
questo totale divenir vivente è poi la resurrezione della carne.
22.E così tutto viene compenetrato dal Padre,
allora il Figlio viene accolto dal Padre nel Cielo, Cielo che è nel Cuore del
Padre; il Figlio però accoglie lo spirito dell’uomo, e questo spirito accoglie
l’anima, e l’anima però accoglie il corpo, che è lo spirito nerveo a voi già
noto, perché tutto il resto sono soltanto escrementi dello stesso.
23.E se ora il Padre, che è l’Amore, diventa
operante nell’uomo, allora si fa luce nello stesso uomo, poiché la sapienza del
Padre non è mai separata dal Suo Amore; allora anche l’uomo diventa pieno
d’amore, pieno di sapienza e potenza e con ciò ora completamente rinato in ogni
amore e sapienza. Ebbene vedete, quale fatica, indulgenza e grande pazienza Mi
costa sempre per poter salvare da mille appena uno, e quanto spesso le Mie
Fatiche vengono incomprese, disprezzate, maledette e perfino calpestate con i
piedi da quest’uno, e vedete, ciò nonostante Io non smetto mai di gridarvi
continuamente: “Venite tutti a Me, voi che siete stanchi ed aggravati, Io vi voglio tutti ristorare!”
24.Ma ai sordi e ciechi è difficile predicare. Poiché
si sono precipitati nell’afflizione del mondo in pienissima misura e con questo
hanno insudiciato la loro terra, che è la loro carne, con l’escremento
maledetto del fetido inferno, il cui tanfo è una vera pestilenza dell’anima,
allora Io devo sempre nuovamente far piovere un diluvio dai Cieli, sotto cui
vengono intese le amare Opere della Redenzione. E quando poi con questo è di
nuovo stato lavato del tutto il terreno dell’anima imbrattato dalla
maledizione, ed attraverso i venti della Grazia sono stati nuovamente
prosciugati i pantani e paludi, soltanto allora esisterà ancora una possibilità
di poter predicare a voi di nuovo le vie conducenti alla Vita proveniente da
Me.
25.E poiché Io ora vi predico già da molto
tempo, allora seguite la Mia Voce e ritornate all’Ovile dei Miei amati agnelli,
affinché Io vi guidi, quale unico buon Pastore, sul Pascolo della Vita e voi Mi
diate poi lana, lana bianca come la neve, ed Io da questa poi vi preparerò una
veste che vi adornerà in ogni eternità.
26.Ed ora considerate l’ulteriore seguito di
questa Mia Dottrina di risposta e vedete:
27.Quando un contadino ha un piccolo frutteto e
vede che gli alberelli in esso sono tutti selvatici, allora pensa fra sé: “Che
cosa devo fare? Se li estirpo dalla terra, allora il mio giardino diventerà
vuoto, e se ne pianto degli altri al posto loro, all’inizio saranno anch’essi
soltanto selvatici, e forse nemmeno così robusti come quelli già esistenti. Li
voglio dunque ripulire accuratamente da tutti i cattivi vermi e dai loro nidi,
e voglio e cercherò al tempo giusto nobili rametti di buoni alberi per
innestarveli. E così questi alberelli selvatici, che del resto sono freschi e
perfettamente sani, con l’aiuto dall’Alto ancora se la caveranno certamente
tutti, e mi dovranno portare un giorno sicuramente molti buoni, dolci e nobili
frutti”. E guardate, il contadino assennato fa come ha saggiamente pensato,
ottiene per questo già in pochi anni un ricco e gioioso raccolto.
28.E vedete: voi genitori siete tutti tali
contadini, sul cui suolo terreno oppure corporale è cresciuta interamente e
solamente vegetazione selvatica dell’inferno, attraverso l’incurante maniera
delle prostitute in ogni lussuria di Sodoma e di Babele. Perciò dopo voi dovete
con doppio zelo ripulire questi cespugli da tutte le mille specie di insetti
dannosi, consistendo nel fatto che dovete impiegare la massima attenzione a
tutti i desideri e cupidigie che prendono tutti la loro origine dai parassiti
infernali che vi dimorano, ed estirpare gli stessi tutti nello stesso vero modo
da Me già mostratovi chiaramente, e potare subito all’inizio anche già gli
inutili germogli secondari dell’ostinazione, che spesse volte appare buona, ma
pur sempre indebolisce ostinatamente la vita del tronco, così otterrete presto
un tronco sano e vigoroso. E quando poi arriverà il tempo dell’innesto, che qui
è la comunicazione e l’inoculazione della Mia Legge emanata dal Mio sommo Amore
attraverso Mosè, allora potrete sicuramente aspettarvi con il Mio potente Aiuto
che i vostri alberelli selvatici, purificati in questo modo e ripuliti con
cura, afferreranno certamente con vigore la Mia Volontà, dopo che la loro
propria prima volontà è stata tolta completamente, e porteranno in brevissimo
tempo in ultragrande pienezza i frutti più belli e più meravigliosi di ogni
specie, se in aggiunta voi li innaffierete ancora con zelo con l’acqua della
Vita, affinché molto presto le loro teste possano crescere assai in alto verso
il Cielo, con ciò il loro orizzonte spirituale si amplierà beatamente e poi
assorbiranno sempre più Luce di Grazia, Luce che si riversa in grande pienezza
costantemente dal Sole di Grazia che è sorto con l’Opera della Redenzione,
dalla cui Luce e Calore ogni creatura può rinascere nuovamente ed alla fine
interamente alla Vita eterna.
29.Ma questa è la
Redenzione: che venga riconosciuto il Padre
santo e l’Amore che, espiando e di nuovo santificando il mondo
intero, versò sangue sulla Croce e fece aprire perfino ai malfattori con
l’ultimo colpo di lancia nel Cuore dell’eterno Amore la santa Porta verso la
Luce e la Vita eterna. E come là uno divenne vedente e vivente nella Fede e
nell’Amore, così tutti possono divenire viventi e vedenti nella fede, che è la
vera partecipazione alla Redenzione, affinché poi la bollicina dell’eterno
Amore venga fecondata nuovamente mediante i Raggi del Sole di Grazia e spunti
in voi l’antico Amore del Padre attraverso le Opere del Figlio in tutta la
Forza e Potenza dell’onnisantissimo Spirito proveniente da entrambi, nel puro
Amore del rinato cuore vostro.
30.Che cosa tra l’altro significa ed è l’Opera della Mia Redenzione? Allora
Io vi dico:
Per prima cosa è la più grande Opera dell’eterno Amore,
poiché con questo mezzo Io stesso, l’Altissimo in tutta la Pienezza del Mio
Amore e nell’infinita Pienezza della Mia Divinità divenni Uomo, anzi, per tutti
voi addirittura Fratello, presi
l’intera massa dei peccati del mondo sulle Mie spalle e così purificai la Terra
dall’antica maledizione dell’intangibile Santità di Dio.
Per seconda cosa, è la sottomissione
dell’inferno sotto la Potenza del Mio Amore, il quale prima stava
solamente nel Potere della Divinità iraconda, e quindi era lontano da ogni
influsso del Mio Amore, che invece è l’arma più terribile contro l’inferno,
poiché ne è il più assoluto opposto, per cui lo stesso anche già nel solo
pronunciare amorevole e devotamente il Mio Nome, viene cacciato indietro di in
un’intera Infinità.
Ed infine, per terza cosa, essa è
l’apertura delle Porte del Cielo e della
Vita eterna, e il fedele segnavia,
perché vi riconcilia non soltanto di nuovo con la Santità di Dio, ma essa vi
mostra come vi dovete umiliare dinanzi al mondo, se volete essere innalzati da
Dio. Inoltre vi indica di sopportare ogni derisione, sofferenza e croce per
amor Mio e per i vostri fratelli in tutta pazienza, mansuetudine e
rassegnazione della vostra volontà, anzi essa vi insegna a portare i vostri
amici sulle mani ed a benedire i vostri nemici con l’Amore divino nel vostro
cuore.
31.Ma poiché ora il mondo non è che l’evidente
forma esteriore dell’inferno, e la Terra, nuovamente benedetta mediante la
Redenzione, in questo modo è diventata un'altra volta portatrice dell’inferno,
allora il mondo si è innalzato sopra la Terra e dimora in alti edifici nello
splendore dell’egoismo, dell’auto inganno, dell’amor proprio, dell’amore del
lusso, della lussuria, della vita comoda, dell’abbondanza, della ricchezza,
dell’usura e della generale, egoistica sete di potere. Ma ora affinché la Terra
non debba essere di nuovo vergognosamente insudiciata, allora essa è stata
lavata e santificata dal Sangue dell’eterno Amore. Ed
anche se da qualche parte il serpente si sbarazza dei suoi escrementi o con
guerre, oppure processi o rapine, oppure con lussuria, prostituzione, ateismo
ed adulterio, nel senso naturale o spirituale, allora agisce poi subito il
diluvio liberatore dell’Amore crocifisso attraverso il risveglio di uomini e veggenti di Dio, i quali poi estirpano di nuovo dalla Terra gli escrementi
del serpente dopo averli raccolti e gettati nelle dispense dei grandi del
mondo. Allora il cuore del mondo si diletta di un tale tesoro, ma i Miei
figli devono poi soffrire la miseria per un breve tempo, perché la Terra
diventa, per questo breve tempo, sterile. Ma se allora si rifugiano sotto la
Mia Croce e sentono la Mia Voce parlare della nuova Vita attraverso la bocca o
la penna dei Miei veggenti, ed innaffiano diligentemente il terreno divenuto
magro con l’acqua dal pozzo di Giacobbe, allora la Terra viene subito
nuovamente benedetta e porta frutti della specie più bella, e questi frutti
sono poi di nuovo la parte della grande Opera di Redenzione compiuta sulla
Croce.
32.Infine devo ancora aggiungervi, specialmente
ai genitori, questo Mio Consiglio divinamente paterno: non dovete far sposare i vostri figli, anche se fossero
ben provvisti in tutto il patrimonio per il mantenimento mondano, sia in una
carica, sia nei beni, se prima non siano rinati almeno a metà, affinché poi le
loro mogli vengano poi santificate per mezzo di loro, per mettere al mondo dei
frutti benedetti che presto diventino poi facilmente essi stessi una
benedizione del Cielo per un’intera grande generazione, con cui vi fonderete
poi un grande Regno uguale a quello di Abramo nei Cieli, del quale vi
rallegrerete eternamente sempre di più per le Magnificenze sempre crescenti
provenienti dal vostro seme benedetto.
33.Le vostre figlie invece datele ai Miei figli,
i quali sono venuti qui dal Mio Amore per voi e nel mondo Mi hanno ben
riconosciuto, e si sono lasciati attirare dal Mio Amore e guidare dalla Mia
Sapienza, e sempre ascoltano la Mia Voce ed hanno fissi i loro occhi al Mio
Cuore. Con questo voi Mi renderete Suocero benedicente delle vostre figlie. Ed Io
vi dico: poiché così Mi avrete reso il Parente più prossimo, allora potete
ben immaginare da voi stessi che Io non lascerò andare un giorno in rovina i
Miei consuoceri; e così Io dico che essi dimoreranno nella Mia Casa e dovranno
sempre mangiare alla Mia Tavola domestica ed avranno certamente grande gioia
per i nipoti estremamente belli dei Miei cari figli e delle loro figlie
benedette per mezzo loro, e così essi saranno guidati nella Mia mano paterna in
tutti i Miei Regni e qui contempleranno le Mie grandi Magnificenze, e soltanto
allora afferreranno che cosa vuol significare averMi come Consuocero!!!
34.Ebbene vedete: questa
è una risposta completa. Essa certo non è dotta, ma ciò che è molto di
più, essa vi è data fedelmente dalla Sorgente dell’eterno Amore e Sapienza del
vostro ultrabuono Padre santo in tutta l’eterna Verità simile ad un grande
torrente di Luce sgorgante da un grande sole in pieno mattino, che vi
illuminerà da parte a parte se soltanto l’avrete accolta a gradi interamente
nel vostro cuore, ancora piuttosto poco illuminato, cosa che sentirete ancora
più chiaramente se metterete a confronto le vostre risposte ancora molto deboli,
e da questo vedrete di certo chiaramente quanto vi manca ancora, e quanto
profondamente siete già penetrati in voi.
35.Infine vi dico ancora che le
vostre risposte dei vostri cuori sono più profonde, poiché Io, dopo averle
commisurate alla vostra parte migliore, le ho poste senza che voi ne foste
consapevoli nel vostro cuore. Nella Mia Risposta troverete soltanto la
conferma, se con ciò scoprirete nella vostra risposta un senso più profondo di
quello più superficiale che pensavate di inserirvi. Ma questo sarà per voi un
segno sicuro di quanto profondamente Io sono penetrato in voi, e quanto
superficialmente voi siete penetrati in Me.
36.Perciò
venite tutti a Me, voi che siete stanchi ed aggravati, perché Io vi voglio
tutti ristorare e colmare con la Mia Grazia. Amen. Io, l’eterno Amore e
Sapienza. Amen, amen, amen.
[inizio]
*
* *
[sulla
Redenzione] - [home Lorber]
[1] Per privacy furono riportati nel testo solo le iniziali degli amici di Lorber presenti che giornalmente andavano a trovarlo mentre era intento alla scrittura. Dei quattro, tre erano: Karl Gottfried Ritter Von Leitner, Andreas Huttembrenner, Anselm Huttembrenner; la quarta ‘S.’ non è conosciuta.