LODE

al Nome del Signore

Gesù

Jehova Zebaoth

 

Mistero dell’incarnazione di Dio in Gesù

 

Dopo che abbiamo conosciuto il grande figlio perduto, sarebbe ben anche il caso di presentare qualcosa del grande Riportatore dello stesso quale eterno Figlio del Padre, per poterci accordare meglio al grande Inno degli spiriti: “Gloria sia a Dio nelle Altezze e pace sulla Terra e indulgenza agli uomini”, così possa trovare qui spazio quest’aggiunta sul Nome e l’Essenza di

Gesù = Jehova = Zebaoth

 

[Da “Il Sole spirituale”, Vol. 2. Cap. 4, 4-18. 23-25]

 

1.   Parla l’amato discepolo Giovanni nel mondo dell’aldilà:

2.   «Se poteste comprendere ciò che significa questo Nome di tutti i nomi, cosa Egli è, e quale effetto c’è in Esso - - - ?

3.   Io vi dico: Gesù è qualcosa di così infinitamente grande che, quando questo Nome è pronunciato, l’intera Infinità trema per la venerazione troppo grande. Quando voi dite: Dio, allora nominate anche la suprema Essenza; ma Lo nominate nella Sua Infinità, poiché Egli colma l’infinito Tutto ed opera con la Sua infinita Potenza di eternità in eternità. Ma nel nome Gesù voi indicate il più perfetto, potente, essenziale Centro di Dio, oppure espresso ancora più chiaramente:

4.   Gesù è il vero, più reale, sostanziale Dio come Uomo, dal Quale soltanto procede tutta la Divinità che colma l’Infinito, quale Spirito della Sua infinita Potenza, Forza e Possenza, così come i raggi provenienti dal Sole. Gesù è quindi la quintessenza della completa pienezza della Divinità, in altre parole in Gesù dimora la Divinità nella Sua infinitissima pienezza, veramente, sostanzialmente, essenzialmente; ecco perché l’intera divina Infinità viene anche sempre stimolata quando quest’infinito santissimo Nome sublime è pronunciato!

5.   E nello stesso tempo questa è anche l’infinita Grazia del Signore che Egli si è compiaciuto prendere il corpo umano. Ma perché lo ha fatto? Ascoltate, ora io voglio svelarvi un piccolo mistero!

6.   Prima della discesa del Signore, mai un uomo poteva parlare con la vera Essenza di Dio; nessuno poteva contemplarLo senza perdervi completamente la vita, come si dice anche in Genesi: “Nessuno può vedere Iddio e nello stesso tempo vivere!”. Il Signore si è in verità mostrato spesso personalmente nella chiesa primitiva, come anche nella Chiesa di Melchisedec, per il quale si riconosceva Abramo, ed ha parlato con i Suoi santi ed Egli stesso ha istruito i figli Suoi; ma questo Signore personale non era veramente e propriamente il Signore stesso, ma sempre soltanto uno spirito angelico ricolmo per quello scopo dello Spirito di Dio.

7.   Da un tale spirito angelico parlava quindi lo Spirito del Signore, così come se parlasse direttamente il Signore stesso; ma in un tale spirito angelico non era tuttavia presente mai la perfettissima Pienezza dello Spirito di Dio, ma solo quel tanto che era necessario per l’imminente scopo.

8.   Voi potete crederlo: in quel tempo nemmeno gli angeli più puri potevano vedere la Divinità diversamente da come voi vedete qui il Sole nel firmamento; e nessuno degli spiriti angelici mai avrebbe osato rappresentarsi la Divinità sotto una qualsiasi altra immagine, come anche ai tempi di Mosè era questo il più rigorosamente proibito al popolo israelita, il quale non doveva farsi di Dio nessun’immagine scolpita, quindi nessuna rappresentazione simbolica.

9.   Ma ora ascoltate: a quest’infinita Essenza di Dio è un giorno piaciuto, e precisamente in un tempo in cui gli uomini men che mai vi pensavano, di unirsi nella Sua intera infinita Pienezza, e prendere in quest’unione la perfetta natura umana!

10.       Ora pensate: Dio, che mai un occhio di creatura ha contemplato, viene al mondo quale Gesù colmo dell’infinito Amore e Sapienza!

11.       Egli, l’Infinito, l’Eterno, dinanzi al cui Alito si disperdono Eternità come pula sciolta, camminava sulla Terra ed istruiva le Sue creature, figli Suoi, non come un Padre, ma come un Fratello!

12.       Tutto questo però sarebbe ancora troppo poco; Egli, l’Onnipotente, si lascia perfino perseguitare, catturare ed uccidere secondo il corpo dalle Sue insignificanti creature! Ditemi: potete immaginarvi un Amore infinitamente più grande, una più grand’umiliazione di questa che conoscete di Gesù?!

13.       Attraverso quest’inconcepibile azione, Egli ha formato tutte le cose del Cielo diversamente. Anche se Egli dimora nel Suo Sole di Grazia, dal quale affluisce inesauribile la Luce a tutti i Cieli, Egli è comunque completamente Lo stesso Gesù in carne ed ossa, come ha camminato sulla Terra in tutta la Sua Pienezza divina, come un vero Padre e Fratello, come perfetto Uomo presente tra i figli Suoi. Egli dà ai Suoi figli, tutta la Sua Grazia, Amore e Potenza, ed Egli stesso li guida di persona, essenzialmente, con potenza senza fine ad operare nell’Ordine Suo!

14.       Una volta tra Dio e gli uomini creati c’era un infinito abisso, ma in Gesù questo abisso è stato quasi completamente soppresso; infatti Egli stesso, come sapete, ci ha annunciato questo visibilmente per primo con la Sua discesa umana; per secondo che Egli ci ha chiamato non solo una volta, ma più volte Fratelli, per terzo, che Egli ha mangiato e bevuto con noi, ed ha portato con noi tutti i nostri fardelli; per quarto, che Egli come Signore dell’Infinità, ha perfino prestato obbedienza al potere mondano; per quinto, che si è lasciato catturare dal potere mondano; per sesto, che mediante il potente intrigo mondano si è perfino lasciato inchiodare ed uccidere alla Croce; ed infine per settimo, che Lui stesso, con la Sua Onnipotenza, ha strappato la cortina nel tempio, cortina che separava dal popolo il Santo dei santi!

15.       Perciò Egli è anche l’unica Via, la Vita, la Luce e la Verità. Egli è la Porta attraverso la quale noi possiamo giungere a Dio, vale a dire, attraverso questa Porta noi oltrepassiamo l’infinito abisso tra Dio e noi e vi troviamo Gesù, l’Infinito santo Fratello!

16.       Lui, che ha voluto così che quest’abisso fosse soppresso, Lo possiamo ora certamente amare sopra ogni cosa! – –

17.       Perciò, come ho detto all’inizio, per il risveglio del nostro amore per Gesù basta sicuramente già un unico pensiero e cioè – solo il Suo Nome espresso nel nostro cuore deve essere eternamente sufficiente per infiammarsi in tutto Amore per Lui. – Perciò esprimete anche voi nel vostro cuore questo Nome pensando il più degnamente possibile, e voi stessi contemplerete in quale pienezza il fuoco dell’amore irromperà dal vostro cuore, accendendo il legno della Vita, grazie al quale i pagani potranno guarire a questo nuovo Altare dei sacrifici.

18.       Di tali pagani, come quelli convertiti un giorno dal mio fratello Paolo, ce ne sono ancora moltissimi in questo tempo, essi si chiamano cristiani, ma nel loro cuore sono peggiori di coloro che un giorno adoravano Moloc e Baal! – Quando il legno su quest’Altare comincerà a bruciare, solo allora contemplerete in questo mondo, chiamato fuori di voi stessi, delle cose che finora non avete ancora contemplato.

19.       Io (Giovanni) vi dico: nel mondo degli spiriti esistono profondità insondabili; nessuno spirito creato potrebbe misurarle; ma noi siamo nello Spirito del Signore. Il Suo spirito vive, governa ed opera in noi, ed in questo Spirito nessun abisso ci è insondabile; perché nessuno può sapere cosa c’è nello Spirito, se non soltanto lo Spirito. Così anche nessuno può sapere cosa c’è in Dio, che unicamente lo Spirito di Dio. Gesù, il Dio riunito in tutta la Sua Pienezza, ci ha però colmato con lo Spirito Suo, e con questo Suo Spirito in noi possiamo anche penetrare nelle Sue Profondità divine

20.       Quindi pronunciate ora in voi il Nome di tutti i nomi, il più Santo di ogni santità, l’Amore di ogni amore, il Fuoco del fuoco, ed il legno sull’Altare brucerà!”–

 

 

     

 

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