Jakob Lorber

1843

 

 

Supplemento

 

 

Dr. Strauß

 

 

Poiché in quest’epoca – mai come prima – viene attaccata la divinità di Cristo e il divino delle Sacre Scritture, allora oggi dovrebbe finalmente essere il tempo per pubblicare questi cenni del Signore donati a Lorber, su un siffatto eminentissimo razionalista. Possa la grazia del Padre santo far diventare questa piccola Opera, benedizione per molti.

 

Indice

 

                 Premessa

Cap. 1      Perché esiste questa specie di falsi profeti?

Cap. 2      Numeri 22,28,30

Cap. 3      Giosuè 10,12-14

Cap. 4      Esodo 11,2 e 12,1

Cap. 5      2° Corinzi 11,13-15

Cap. 6      Giovanni 7,3-5

Cap. 7      Il mondo e lo spirito del tempo  (Daniele 11 e 12,37-38)

Cap. 8      Conclusione

 

 

Premessa

Il riferimento a questo personaggio subliminale citato dal Signore, prende spunto da un uomo realmente vissuto che, in realtà, è stato un filosofo e teologo tedesco, contemporaneo di Lorber, tale David Friedrich Strauß (Ludwigsburg, 1808-1874), discepolo di Hegel e di Schleiermacher, chiamato a insegnare nell’università di Tubinga. Nel 1835 pubblicò il libro (in lingua tedesca)Vita di Gesù criticamente elaborata’, in cui, rifiutando tutto ciò che nel Cristo non è riducibile alla filosofia o alla storia, ne dissolveva la figura in un ‘mito’, proiezione dell’attesa messianica. Lo scandalo provocato dalla pubblicazione costò a tale Strauß il posto d’insegnante; anche il borgomastro del cantone di Zurigo, subito dopo, rifiutò di accettare la sua nomina all’università di quella città (1839). Ciò non gli impedì di continuare la sua opera critica nei riguardi delle dottrine cristiane da lui contestate tramite il libro ‘Il dogma cristiano’ (1841) e ‘Il Cristo della fede e il Cristo della storia’ (1865), opere che, come la prima, ebbero grande diffusione e risonanza anche al di fuori della cultura tedesca. Infine, nel 1872, con un altro suo lavoro,La vecchia e la nuova fede’ (1872) ruppe definitivamente con il cristianesimo, proclamando la sua fede nel progresso dell’umanità. Egli, rappresentante tra i più insigni della ‘sinistra Hegeliana’, con la sua opera costituì un punto di svolta nella storia degli studi biblici e dell’ateismo moderno in generale.

Negli esempi presentati in questa breve opera, troviamo infatti, l’ostinatezza di chi vorrebbe ergersi a profeta per contestare la Parola dai Cieli, troviamo l’erudizione che nega ogni possibile influsso divino nelle leggi della natura soggette agli ordini del Creatore, sulle quali invece, Egli solo può agire, poiché create da Lui. E ancora, la presunzione di ergersi al di sopra degli altri, auto eleggendosi a regnante e principe pur senza unzione divina, e imperare su sudditi cui gli si impongono tasse come fosse un suo diritto datogli dal Cielo. Nemmeno tutti i sacerdoti di qualunque confessione religiosa sono esenti dall’essere siffatti Strauß, additati piuttosto a lupi rapaci in veste di pecora. Un altro sesto di uomini Strauß sono anche i moderni Tommaso, i quali crederebbero solo se il Signore si manifestasse in modo miracolistico. E infine, quale settimo, è anche l’uomo del tempo attuale, quello indicato dal profeta Daniele ai cap. 11 e 12, cioè il tipico uomo-anticristo completamente lontano da Dio che rinnega Cristo apertamente con la sua condotta di vita.

La conclusione del Signore è ovvia e non poteva mancare, poiché quello stesso uomo-anticristo presente in ogni tempo, e quindi anche nel nostro, è il senza-amore per eccellenza, colui che si serve anche delle donne a suo piacimento, sostituendo il vero amore proveniente dai Cieli, con un amore terreno verso tutto ciò che è terreno che lo appaga sempre e solo esteriormente. Tale additato dr. Strauß, simile a ciascuno di noi che vuole rimanere lontano da Dio, li rappresenta tutti.

Antonino Izzo

 

 

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Cap. 1

 

Perché esiste questa specie di falsi profeti?

 

Ricevuto tramite Jakob Lorber nel gennaio 1843

1. Vedi, prima di tutto è necessario sapere chi è quest’uomo e il perché si occupa di confutare più da vicino quei testi del Mio Libro, testi ai quali costui si urta in modo così contrariato, e perché mira a dimostrare la non-divinità della Mia Parola.

2. Di tali testi ce ne sono in gran quantità nel Mio Libro, testi che quest’uomo usa come arma contro di Me; solo che noi abbiamo abbastanza testi già pronti, al fine di comprendere del tutto l’essere del nostro avversario e, con ciò, anche il suo grande errore.

3. Ora tu domandi: “Chi è Strauß? Perché fa questo?”. – Quindi sta attento, te lo voglio rivelare.

4. Strauß è un profeta del tempo e del mondo attuale. Egli è un costruttore che vuol edificare un grande edificio di pietre preziose sulle sabbie mobili del mondo, anzi un edificio tale da voler sfidare l’eternità; ma quale contraddizione, quale stoltezza sia questa, si dimostrerà del tutto chiaramente proprio dai testi concernenti. L’uomo si bloccherà con la costruzione, ammetterà la sua stoltezza, e quando verrà la pioggia e il vento, il suo sfarzoso edificio sprofonderà! Tuttavia, nella sabbia molti ricercatori troveranno delle pietre preziose, le porteranno sulle rocce e, proprio da queste pietre preziose ritrovate sotto la Mia guida, costruiranno un tale edificio sfarzoso che poi sfiderà eternamente tutte le tempeste del tempo.

5. Vedi, così doveva venire anche uno Strauß, uno dei più grandi avversari della Mia parola, affinché il Mio Santuario fosse combattuto fino all’ultimo apostrofo e potesse essere determinata la linea di confine più estrema della notte, affinché ora tutto il mondo erudito scorga quanto grande sia l’orizzonte della sua conoscenza, e dica fino in fondo e letteralmente: “Fin qui e non oltre, nemmeno di un pelo!”. – Così anche Strauß è un profeta necessario! –

6. Ma c’è già una quantità di raccoglitori di pietre preziose sulle sabbie mobili di questo profeta, e c’è già un altro edificio quasi completato su una poderosa roccia! Perciò lasciamo quest’uomo nella sua sfera; egli per noi è necessario, poiché deve spargere dapprima la semenza della notte. Quest’erba cattiva sarà raccolta e bruciata sul nostro campo, affinché lo stesso sia concimato al meglio con la sua cenere!

7. Spero ora tu sappia chi è Strauß e perché fa queste cose! Ma poiché ora lo sai, allora non irritarti a causa sua; anche lui, infatti, è un Mio lavoratore, e lo deve essere! Comprendi perciò molto bene questo. – Amen!

 

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Cap. 2

20 gennaio 1843

Numeri 22, 28-30

 

«Ma il Signore aprì la bocca dell’asina ed ella disse a Balaam: “Che cosa ti ho fatto che mi hai percosso per ben tre volte?”. – E Balaam le rispose: “Perché ti prendi gioco di me? Se avessi una spada ti ucciderei!”. – E l’asina disse a Balaam: “Non sono forse io la tua stessa asina che hai sempre cavalcato fino ad ora? Sono mai stata avvezza a farti così?»

 

1. Chi potrà riconoscere quest’immagine? Chi è il profeta Balaam? E chi è la sua asina che per lui portava sempre volenterosamente il peso?

2. Oh, quanto chiaramente sta questo davanti agli occhi di ognuno, e nonostante ciò nessuno può riconoscerla giustamente! Vedi! Balaam indica ogni erudizione naturale del mondo, e l’asina indica la natura sulla quale cavalcano tutti questi eruditi. Finché questi eruditi cavalcano quest’asina per via del loro scopo mondano e propriamente secondo natura, quest’animale da soma è sempre paziente. Ma se su questo animale da soma vogliono osare ad entrare vergognosamente all’interno del Santuario spirituale, allora quest’asina diventa ricalcitrante, e se la vogliono soggiogare con violenza, allora l’asina subito parlerà e dirà: “Che cosa vi ho fatto che mi maltrattate così e volete ottenere da me, con minacce, ciò che è impossibile? Voi potete anche distruggermi e sgretolarmi in atomi, allora non riuscirete ad avanzare su di me nemmeno di un pelo, poiché non io, bensì la potenza di Dio si mette qui contro di voi e non vi lascerà procedere, poiché voi fate ciò che è contro il Suo divino ed eterno Ordine”.

3. O non è così? Che cosa fa Strauß oppure il vero profeta Balaam di questo tempo? Egli cavalca proprio su quest’asina per renderMi sospetto davanti al Mio popolo in tutti i luoghi; egli vuole costringere l’animale da soma – la Terra secondo natura – a servirlo per mandare in rovina Me e tutte le Mie rivelazioni. Invece quest’animale da soma, altrimenti così paziente, gli dice: “Fin qui e non oltre nemmeno di un pelo! Ma se vuoi annunciare l’Onore di Dio, allora ti saranno aperti gli occhi, e il tuo animale da soma ti porterà là, poiché tu parlerai dal tuo animale da soma la Parola di Dio e annuncerai il Suo Onore!”.

4. Balaam comprese il suo animale da soma; ma Strauß, il grande erudito, ancora non lo comprende. – Non lo comprenderà neanche finché rimarrà un cavalcatore naturale della lettera secondo natura; ma se vorrà riflettere che la natura celi in sé ancora delle forze molto diverse, le quali non possono essere rivelate da nessuna forma esteriore, allora gli potrà diventar poi anche ben chiaro che dietro la lettera della Parola di Dio sta nascosto certamente ancora qualcosa d’altro, che solo la forma morta per lui visibile! Io però penso che anche per lui verrà ancora una buona volta il tempo in cui comprenderà il suo ostinato animale da soma, uguale a un Balaam! – Ora, comprendete questo?

 

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Cap. 3

21 gennaio 1843

Giosuè 10,12-14

 

Non è forse questo, scritto nel libro delgiusto’?

«Il sole si fermò in mezzo al cielo e non si affrettò a tramontare per un giorno intero. E non vi è stato un giorno così lungo, né prima né dopo di quanto il Signore abbia obbedito alla voce di un uomo, perché allora il Signore ha combattuto per il popolo d’Israele».

 

1. Se certi eruditi sapessero trattare meglio l’asina di Balaam, allora questo paziente animale da soma darebbe loro anche qui la dovuta spiegazione, parlando ben comprensibilmente; ma questo animale è ora diventato perfino testardo nel parlare, sotto le grosse bastonate del nuovo ostinatissimo profeta, e piuttosto si lascia battere a morte, che aprir la bocca!

2. Ma Io domando: Chi ha fatto il Sole, la Luna e la Terra? E chi ha dato agli stessi il movimento? Chi ha posto tutte le leggi nel corpo mondiale?. Mettiamo il caso che un tale profeta erudito vada nel laboratorio di un meccanico che stesse proprio per fermare il pendolo di un orologio astronomico del tempo, in un modo ancora ignoto all’erudito; allora Io penso che non potrebbe esserci nulla di più sciocco che l’erudito dicesse al meccanico: “Amico, come puoi farlo senza riuscire a portare all’arresto il pendolo che continua a muoversi, dato che non si ferma mai, e che per ottenere questo, stai intervenendo solo misteriosamente nel meccanismo, o altrimenti molto limitatamente, senza portare all’arresto il pendolo in movimento in un modo per me così inspiegabile?”.

3. Quale risposta darebbe il meccanico a un tale erudito che vuol essere onnisapiente? Specialmente se questi volesse contestare al meccanico ogni conoscenza meccanica, perché lo stesso ha compiuto un tocco artistico completamente sconosciuto all’erudito per portare il pendolo all’arresto. Egli, o compiangerebbe l’erudito, oppure gli mostrerebbe la porta!

4. Io però, penso, che quanto bene il meccanico conosca la sua opera, tanto bene conoscerò anch’Io la Mia. Perciò Io posso ben intervenire nel Sole e portare all’arresto per un lungo tempo la forza motrice del pendolo-Terra che orbita intorno al Sole, senza che, per questo, l’altra Creazione sia fuorviata solo minimamente.

5. Nondimeno, nel 14° versetto leggiamo: «E non vi è stato un giorno così lungo, né prima né dopo di quanto il Signore abbia obbedito alla voce di un uomo; perché allora il Signore ha combattuto per il popolo d’Israele».

6. Tuttavia, ciò non significa che questo: per via dell’ignoranza da parte di un uomo, il Signore ha fatto abbastanza nella Sua Creazione con l’Ordine dei corpi celesti, ed ha adempiuto nella visibilità il desiderio dell’uomo che non sapeva ciò che diceva! Io penso però che se il nuovo Balaam può misurare dalla Mia Parola tutto così malamente per Me, allora potrebbe anche misurare così come Io l’ho mostrato adesso! Sì, ben lo potrebbe; ma il suo animale da soma è diventato ostinato, e perciò è anche cieco nella Mia sfera. ‘Sole’ però significa anche Sapienza, e ‘Luna’ significa Amore! Solamente che Strauß non accetta nulla di spirituale! Perciò vogliamo anche dispensarlo dal senso interiore di questo testo. Comprendete questo così anche voi, ben perfino nel senso letterale. – Amen!

 

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Cap. 4

23. gennaio 1843

Esodo 11, 2 e 12, 1

 

«Ora parla al popolo e digli che ciascuno chieda al suo vicino e ogni donna alla sua vicina, oggetti d’argento e oggetti d’oro».

«E il Signore parlò a Mosè e ad Aronne nel paese d’Egitto dicendo: “Questo mese sarà per voi il principio dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno”».

 

1. Qui si domandi all’uomo erudito: “Da dove i principi e i re hanno il diritto di pretendere tasse dai loro sudditi, e i sacerdoti la decima? Perché un giusto cittadino deve dare all’imperatore ciò che è suo, e a Dio ciò che è Suo? Perché si dice: siate sottomessi al potere mondano!. – Infatti, non vi è da nessuna parte un potere, eccetto in Dio! Ma se a uno è dato il potere, allora gli è dato da Dio, possa esso essere fatto in un modo o nell’altro! Ma adesso, come può questo confondere l’uomo? Io nondimeno penso che, ciò che fa ed ha fatto il Signore, sia fatto bene, essendo il Signore certamente un Signore perfetto e quindi unicamente il più perfetto Concetto di ogni Diritto su tutte le cose e su tutte le Sue creature. Dovrebbe forse l’uomo avere ancora qualcosa da obiettare?

2. Se un vicino dicesse all’altro: “Amico, esigo da te annualmente un terzo del tuo raccolto!”. – Che direbbe a questo il vicino? Io penso che andrà ben adirato incontro al pretendente e gli chiederà ben seriamente: “Con quale diritto pretendi questo da me? Togliti dai piedi con tale pretesa, se non vuoi essere danneggiato da me!”.

3. Se invece è un monarca a far promulgare un ordine che suona così: “Ognuno dei miei sudditi dovrà in futuro cedere a me la metà del suo raccolto. Chi vi si opporrà, dovrà essere trattato come un ammutinato, e chi non avrà raccolto nulla ed ha comunque casa e terreno, a questi dovrà essere tolto tutto, affinché io ottenga la mia metà!”.

4. Perché allora il suddito, in questo caso, non parla come aveva parlato prima al suo vicino? Tu rispondi: “Perché questo lo richiede il potente signore del paese”.

5. Bene, ma se il signore del paese con il suo potere ha il diritto di tassare a dismisura il suo popolo e nessuno ha il coraggio di contestarglielo, dato che un tale agire di voler raccogliere laddove non si è mai sparso un seme, è evidentemente ingiusto sotto l’aspetto dell’umana fraternità, allora Io penso che al Creatore di tutte le cose dovrebbe spettare ancor più il diritto di dire agli israeliti di dover prendere l’oro e l’argento degli egiziani arroganti – avendo dovuto dar loro per molto tempo il proprio tributo nel lavoro – di quanto un condottiero abbia il diritto di saccheggiare una città conquistata.

6. Perciò è meglio che l’uomo si rassegni ai Miei eterni unici Diritti, e solo dopo giudichi se le Mie conduzioni sono divine oppure no! D’altra parte, anche i vasi d’oro e d’argento significano ancora qualcosa del tutto diverso, solo che questo non è per il nostro uomo. Perciò, per lui, solo la spada della lettera. – Amen!

 

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Cap. 5

25 gennaio 1843

2° Corinzi 11, 13-15

 

«… Costoro son falsi apostoli, operai fraudolenti che si camuffano da apostoli di Cristo. Non c’è da meravigliarsene, poiché Satana stesso, si camuffa da angelo di luce. Dunque, non sembri strano se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà conforme alle loro opere».

 

1. Vedi – detto in breve, è anche ben detto! Gli Strauß, sono tutti i sacerdoti avidi di lucro. Quanto più è alta la posizione mondana, tanto peggio è, e precisamente, di qualsiasi confessione; infatti, tutti i legislatori e i potentati egoisti, e con ciò avidi di dominio, sono soltanto tali pseudo apostoli e operai molto fraudolenti nella Mia vigna. Anche se esteriormente assumono l’aspetto come fossero Miei apostoli, essi sono invece null’altro che lupi rapaci in pelle di pecora, oppure, interpretato meglio ancora, essi sono Satani che, a causa di una sicura preda, si travestono da angeli della luce illusoria; ed è poi niente di straordinario che i servitori nella sfera della loro giustizia da esercitare, siano uguali ai loro padroni. Io però dico: “La loro ricompensa sarà secondo le loro opere!”. Ma chi è il migliore di questo trio? Vedi, gli Strauss sono in sé migliori dei sacerdoti e dei legislatori, poiché gli Strauss non pretendono nulla per la loro luce ed il danno cagionato, mentre gli altri  pretendono per questo, ancora un enorme tributo!

2. Chi però fa del male senza vedere il male, è solo una guida cieca del cieco, e il suo giudizio sarà moderato. Chi invece vuole essere un vedente, e guida il cieco alla rovina, lo uccide e inoltre lo deruba pure del suo piccolo avere. Sarà questo, ora, ben un cattivo Satana? Io penso che questo poco ti sarà ben sufficiente; poiché è facile da comprendere come lo intendo Io! O sacerdozio, o giustizia! Tu, grande afflizione del mondo, fino alla vicina fine! La tua ricompensa sarà grande! Amen!

 

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Cap. 6

25 gennaio 1843

Vangelo di Giovanni 7, 3-5

 

«Perciò i suoi fratelli gli dissero: “Parti di qua e vattene in Giudea, affinché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. Nessuno, infatti, che cerca di apparire, agisce in segreto; e se tu fai codeste cose, fai conoscere te stesso al mondo”. Infatti, neppure i suoi fratelli credevano in lui».

 

1.             Questo vale per il profetismo del dr. Strauß.

2.             Vedi, se il Signore agisse secondo il senso degli uomini – meglio sarebbe dire il non senso – nessuno potrebbe credere in Lui. Non direbbero anche adesso i ‘fratelli’ a Me, ancor più che al tempo Mio: «Vattene di qua, va in Giudea, affinché anche i discepoli vedano le opere che fai! Chi è che fa qualcosa in segreto, se vuole manifestarsi? Tu invece fai tali opere, allora falle davanti al mondo, affinché anche i Tuoi discepoli credano in Te!». Chi sono i fratelli? Sono coloro che credono in Me e sentono la Mia Parola. Questi sono Miei fratelli. Infatti, anch’Io ho preso l’umano, e perciò è da questo che volli nascere, ed è da questo che ogni altro uomo nascerà.

3.             Ma questi ‘fratelli’ credono appieno in Me? No, essi non credono! Ma perché non credono? Perché Io, come Dio e Creatore, volevo essere per loro un vero fratello, e perché come ‘Tale’ non faccio secondo la loro insensatezza, perché sono la suprema Sapienza dall’eternità.

4. Ma che cosa pretendono ancora i fratelli da Me? Essi pretendono che Io, come Dio, Mi debba manifestare davanti a tutti i maiali del mondo! E se non lo faccio, allora non vogliono crederMi, e dicono: “Che cosa devo fare con un tale Dio che non ha il coraggio di venire alla luce del giorno, tirandosi indietro continuamente come la volpe nella sua tana? Non sono dunque tutti gli uomini, Sue creature? Perché esercita la Sua Essenza solo col singolo e non bada alla totalità? Perché non va lì dai potenti, dai sommi sacerdoti che ha sopportato finora nell’agiatezza, ma striscia come ‘un timido’ negli angoli nascosti, e fa dei pescatori e di ogni genere di altra gentaglia insignificante, Suoi amici e fratelli, e vuole operare con loro? Invece, coloro che ha fatto per Suoi servitori, sotto tuoni, fulmini e terremoti sotto Mosè, ora li lascia in disparte, probabilmente li disprezza, impreca contro di loro e li scansa dove solamente può!”

5. Vedete, questo è il vecchio rimprovero; e Strauß, con l’intero mondo incredulo, Mi fanno sempre lo stesso rimprovero, e nonostante ciò Io non Mi voglio cambiare! Non lo trovate voi strano che Mi sono più cari i poveri straccioni, che i ricchi perbene, i quali sono un vero onore e abbellimento del mondo? Non è strano questo? Mi è più cara la Maddalena che la pudicissima vestale da monastero. Sì, ci sarebbero ancora una quantità di queste stravaganze; ma a cosa serve ragionarci sopra, se preferisco un figlio, che il più erudito Strauß! Io son fatto così, e non diversamente! A chi non dico di sì, Mi deve avere in un altro modo, se può; tuttavia rimarrò già in eterno in questa condizione. E perché? Perché così mi piace di più! Lo comprenda ogni – …Strauß. – Amen!

 

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Cap. 7

27 gennaio 1843

Il mondo e lo spirito del tempo

 

Daniele, l’ultimo tempo, l’anticristo,

passando dal cap. 11 al cap. 12, versetti 37 e 38

 

«Ed egli non avrà riguardo neppure per gli dèi dei suoi padri, né del dio amato dalle donne, né di altro dio, poiché egli si esalterà sopra a tutti. Onorerà invece l’iddio delle fortezze; onorerà con oro e argento, con gemme e con pietre preziose un dio che i suoi padri non hanno mai conosciuto».

 

1. Anche qui vogliamo soffermarci in breve e mostrare con poche parole come stanno le cose. Chi è il re? E chi il dio ‘Mausim’? Il re è il mondo, e il dio Mausim è il cosiddetto spirito del tempo! “Cosa vuol dire questo?”, tu dici. Allora guarda e giudica tu stesso se non è così. L’attuale umanità tiene in conto un Dio? Io ti dico: “Senza oro né argento nemmeno i migliori sacerdoti!”. Come stanno le cose con l’amore delle donne? DimMi: “Quale vergine ancora così timorata di Dio, pudica e inoltre ancora affascinante, perfino la più bella, ha ancora un valore, senza denaro davanti agli uomini del mondo? Chi prende in moglie una fanciulla povera?”. Se vuol essere una meretrice, allora verrà pagata per la denudazione, e se non lo vuol fare per amore per Me, sarà considerata come una demente e disprezzata davanti agli occhi del mondo.

2. Ora riconosci che il re è descritto giustamente, e il suo dio – lo spirito del tempo – gli insegna a cercare oro, argento, pietre preziose e altri oggetti di valore per cercare di onorarlo con gli stessi! Ma che cos’è la natura di questo dio?

3. Questo lo dice già il suo nome ‘Mausim’, vale a dire: spergiuro, amor proprio, egoismo, rinomanza, sfarzo, avidità di dominio, superbia e disprezzo di tutto ciò che è l’opposto all’egoismo. Conosci tu adesso tale dio? – Vedi, ora è letteralmente qui davanti ai tuoi occhi!

4. Tu dici: “Sì, o Signore, così è giusto fino al pelo davanti ai nostri occhi. Ma che cosa ha a che fare lo Strauß con il Mausim?”.

5. Io ti dico: moltissimo, poiché in lui questo dio si personifica da un lato proprio così, come dall’altro lato si personifica nell’attuale alto sacerdozio, e questo, per vero, senza eccezione, nel mondo intero.

6. Strauß rinnega Cristo tramite i suoi scritti, l’alto sacerdozio, invece, attraverso le sue opere. Strauß vende il suo scritto o il non-Cristo, per denaro; l’alto sacerdozio fa tutto per Cristo per denaro; senza denaro e gloria invece farebbe altrettanto poco per Cristo, quanto poco avrebbe scritto Strauß di un non-Cristo, se non ne avesse ricevuto moltissimo denaro. Quindi Cristo o non-Cristo, questo è uguale, se solo frutta denaro in un modo o nell’altro, allora si può fare di tutto per lui. E guarda, questo Cristo o non-Cristo è il personificato Mausim, ovvero, il verissimo anticristo. Io penso ora che tu alla fine comprenderai la faccenda; e comprenderai anche il perché qui il capitolo 11 passa così potentemente nel 12, come la notte passa nel giorno, allora vedrai rivelato l’intero alto mistero. Ben da osservare e comprendere questo, sia il vostro senso. – Amen!

 

 

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Cap. 8

Conclusione

 

Quindi scrivi ancora una breve conclusione sul dr. Strauß:

1. Tu con l’amore delle donne rappresentato in Daniele, non sei ancora completamente in chiaro e dici: “Che cosa ha questo a che fare con il dr. Strauß?”. Io ti dico: “Moltissimo!. – Ma come?. – Questo deve essere subito spiegato”. Guarda: Strauß ovvero il non-Cristo, è la stessa cosa. Ora hai il vero Cristo. Ma che cosa dice questi? Tu dici: “Il vero Cristo dice: «Cercate dapprima il Regno di Dio e la Sua Giustizia (che è l’Amore), tutto il resto vi sarà dato in aggiunta; non preoccupatevi nemmeno per il domani, e non domandate che cosa mangeremo o con cosa ci vestiremo, poiché a tutto questo mirano solo i pagani. Guardate invece gli uccelli nell’aria, essi non seminano e non raccolgono nei granai, e il Padre santo li nutre ugualmente, e guardate i gigli nel campo, essi non filano e non tessono, e Salomone in tutta la sua magnificenza regale non era vestito in maniera più splendente di loro».

2. Hai risposto bene; ma ora dimMi: “Come si comporta di conseguenza il tuo vero Cristo e l’attuale generale industria del popolo?”. – Tu dici: “O Signore, questo è proprio come il Cielo e l’inferno!” (…). “Ben valutato”, ti rispondo Io, ma ora presta attenzione!

3. Vedi, adesso tu conosci ed hai il vero antico Cristo presso di te, e attraverso la tua fede in Lui, in te! Ma attualmente, come un uomo celibe ancora da sposare, va’ in una casa chiamata ‘cristiana’ che ha una figlia maritabile, e poiché hai Me, e di conseguenza l’eterno Tesoro della vita, chiedi la mano della figlia. Cosa pensi? Quale sarà la risposta a una tale richiesta? Vedi, te la voglio rivelare Io, parola per parola:

4. “Buon amico, è assai lodevole e bello da parte sua che lei, quale uomo onorevole e degno di stima a noi ben noto, abbia rivolto i suoi rispettabili occhi alla nostra figliola; soltanto che lei – da uomo esperto – saprà anche bene che al tempo attuale si deve, o essere o possedere qualcosa, per poter avere una donna. Lei invece non è nessuno, e per quel che ne sappiamo non ha nulla fuorché la sua caratteristica degna di stima, da cui però nel tempo attuale, veramente non c’è niente da mordere intorno. Quindi, come uomo ragionevole comprenderà anche bene che sotto una tale prospettiva non possiamo concederle la mano di nostra figlia. Oggi o domani lei avrà anche un bel patrimonio, e perciò potrà scegliere di nuovo solo qualcuno che lo possa corrispondere in un modo o nell’altro. Per il resto, noi le siamo molto obbligati e ci sentiremo sempre lusingati se ci vorrà visitare come amico; ma non con l’attuale intenzione; poiché in questo caso la dovremmo pregare molto seriamente di evitare la nostra casa”.

5. Qui ce l’hai parola per parola. Puoi ancora domandare che cosa ha a che fare Strauß con l’amore delle donne? Non vedi dunque che dove c’è Cristo non c’è denaro, dove invece c’è denaro, là non c’è nessun Cristo? – Strauß invece rinnega Cristo; quindi egli è per il denaro. Perciò, se tu hai Strauß o il denaro, allora avrai anche l’amore delle donne; senza Strauß, invece, riceverai sempre la stessa risposta.

6. L’amore delle donne è quindi da prendere da due lati: il primo, che un uomo non guarda una donna, tranne in rarissime eccezioni, se lei non gli è pari o non appartiene all’alta, vantaggiosa posizione, ovvero secondo il patrimonio. Oppure, per secondo, una donna in se stessa non ha nessun amore eccetto quello del dr. Strauß: in altre parole, chiaramente: ….oro! Che però un tale cristianesimo, che dovrebbe essere veramente un’intimissima fratellanza, sia altrettanto un buon cristianesimo, diverso da quello che ha descritto Strauß, questo lo puoi vedere facilmente se confronti il vero vecchio Cristo con l’attuale cristo-denaro; e altrettanto che questo cristo-denaro, insieme al non-cristo di Strauß, è il verissimo, personificato essenziale anticristo. Io penso che questo non te lo debba quasi descrivere più chiaramente, e perciò accontentati con questo. – Amen!

 

Qui può trovar spazio ancora l’osservazione che la madre del dr. Strauß, la quale era ben conosciuta dai nostri amici in Ludwigsburg, si è spesso lamentata del fatto che fosse stata destinata alla massima infelicità, perché, a suo dire, aveva dovuto mettere al mondo “l’anticristo”!

 

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